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4° Edizione
Diz Giu. totali
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48239 733 48972 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 4° Ed. .
PERPETUALE
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pag.574



1) id: e4221cbc76eb42a68d33e76b7fa2cc04)
Esempio: G. V. 7. 29. 5. Condannollo a perpetuale carcere.
2) Dizion. 4° Ed. .
B
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pag.361



2) id: 03832eb31eca4e04858932008c1ebaf4)
Definiz: Lettera assai simile al P, e all'V consonante, dicendosi molte voci coll'una, e coll'altra scambievolmente; come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se nella medesima sillaba la L, e la R, e vi perde alquanto di suono; come OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè colla L di rado si truovi appresso i Toscani, nè mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile, o rimesso; come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera S. Puossi raddoppiare nel mezzo della parola, quando egli occorre, come NEBBIA, TREBBIO, ec.
3) Dizion. 4° Ed. .
SOSPINTA
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pag.613



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Esempio: Legg. S. G. S. E misonsi con gran sospinte, e con grande affanno.
4) Dizion. 4° Ed. .
INSUFFICIENTE.
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pag.870



1) id: a4799434fa084adca178c66e7d29a476)
Esempio: Legg. S. G. B. Reputa se medesimo insufficiente, e debole a ciò.
5) Dizion. 4° Ed. .
ERESÍA.
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pag.295



1) id: ba31f55d013641cf8eda828dd35047ec)
Esempio: G. V. 4. 29. 1. Con armata mano difendeano la detta eresía.
6) Dizion. 4° Ed. .
TURCIMANNO.
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pag.173



1) id: 2745477c1fe14289aef35a50334b27cd)
Esempio: G. V. 7. 144. 7. Turcimanni n'avea di tutte lingue.
7) Dizion. 4° Ed. .
CAPORALE.
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pag.555



1) id: 305c1738cae3448f9148394e84dfbaff)
Esempio: G. V. 7. 11. 1. Con gente assai a piede, e con certi caporali Ghibellini.


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Esempio: Pecor. g. 7. nov. 2. Aveva messer Galeotto un suo soldato, che era caporale di 50. lance.
8) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
9) Dizion. 4° Ed. .
COFANO
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pag.690



1) id: f0f588f6bcfa472192972abde838db70)
Esempio: G. V. 7. 92. 4. Con quattro cofani pieni di fichi fiori.


2) id: a1c517c9485a41fb86aef7d364489478)
Esempio: Tav. Rit. Trova sua donna con messer Calvano stare in gran drudería, ed egli dice da lungi: dama, gettatemi la chiave del vostro cofano.
10) Dizion. 4° Ed. .
MASNADA
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pag.178



1) id: 7617a071a0d84da99b02d50d07d6fab3)
Esempio: G. V. 7. 31. 2. Si partì di Firenze con sue masnade.
11) Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557



2) id: 9c727b8487f44461a9ded39dfb99325d)
Definiz: Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO, DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come POGGIO, OGGI, ec.
12) Dizion. 4° Ed. .
NODERUTO.
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pag.350



1) id: 0d3283fa948345d6a789e89222cd6b8b)
Esempio: G. V. 8. 55. 7. Con gran bastone noderuto, come manico di spiede.
13) Dizion. 4° Ed. .
OBBEDIRE, e OBEDIRE
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pag.374



1) id: 0ffb2a159a0a46c7ac3ba20ec9ad6b0b)
Esempio: Dant. Par. 7. Con umiltate obbediendo poi.


2) id: ff1c7c135bf94a1c9169401b1841d379)
Esempio: Cr. 2. 8. 7. Imperocchè tal nutrimento non obbedisce alla digestione compitamente.
14) Dizion. 4° Ed. .
FALSARE
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pag.339



1) id: 93ff145d65d141608f5316885e835b6f)
Esempio: Dant. Inf. 29. Che falsai li metalli con alchimia.


2) id: 425176c55ba6464c82f5d1bf16faa45c)
Esempio: E Dan. Purg. 29. Falsavan nel parere il lungo tratto Di mezzo, ch'era ancor tra noi, e loro (cioè Facevano vedere falsamente.)


3) id: 817c963e8c884a999295822948afb1aa)
Esempio: G. V. 12. 52. 2. E nell'alpe di Castro avieno ordinato di falsare la detta moneta nuova.
15) Dizion. 4° Ed. .
LUCIDO
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pag.93



1) id: 3ecbeeef4b2746a88785ea04e5cd3f1b)
Esempio: Dant. Purg. 29. Con una spada lucida, e acuta.
16) Dizion. 4° Ed. .
CONDENNAGIONE
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pag.747



1) id: 5e875f0f9e924b66a6ac8797d557ed1b)
Esempio: G. V. 7. 29. 5. Com'ebbe letta la lezione della condennagione, gli diè d'uno stocco dicendo ec.
17) Dizion. 4° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.150



1) id: 5150f828e3b044aca40ec5fb874a44de)
Esempio: Libr. Dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.
18) Dizion. 4° Ed. .
TERRENO.
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pag.65



1) id: f1f3542b29194f12bcee1ae997f9a0ee)
Esempio: Boez. G. S. 2. Pasce sol cibo terreno.
19) Dizion. 4° Ed. .
CONFIDENZA
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pag.756



1) id: 0ce20bec1165498da13f6d01a617feb9)
Esempio: Maestruzz. 2. 7. 7. Ell'è un'impugnazione di verità con confidenza di superbia.


2) id: 84a1e564b6504afda2f77540e41f1ad2)
Esempio: Red. lett. 2. 141. V. Sig. sa molto bene, che con questo Sig. Dottore io non ho quella confidenza, che bisognerebbe aver seco per poter maneggiar bene un tal fatto.
20) Dizion. 4° Ed. .
FERVORE
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pag.438



1) id: 117fa04733a84335aeb337292d089902)
Esempio: G. V. 11. 89. 7. Adoperandosi per lo nostro comune con fede, e fervore.


2) id: 64b1ca3beb964e399580767c3df9dd84)
Esempio: Cavalc. Med. cuor. I peccatori con più fervore amano le cose nocive, che l'utili ec. venendo loro un fervore indiscreto.