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140) Dizion. 4° Ed. .
FIEBOLEZZA
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pag.451



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Esempio: Annot. Vang. Egli circondato di fiebolezza sì m'offerisce.


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Esempio: G. V. 10. 173. 7. E se non fosse la fiebolezza di quei di Lucca, l'oste de' Fiorentini stava in gran pericolo (quì debolezza di potere)
141) Dizion. 4° Ed. .
POMIFERO
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pag.656



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Esempio: Annot. Vang. Il legno pomifero, faccendo frutto, ec.


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Esempio: Alam. Colt. 1. 1. Quel che deggia l'estate, e quel che poscia Al pomifero autunno, al freddo verno.


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Esempio: Cr. 9. 98. 1. I frutti sieno rose, ramerino, ellere d'arbori, mandorli, peschi, peri, meli, e tutti alberi pomiferi.
142) Dizion. 4° Ed. .
AMARISSIMAMENTE.
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pag.146



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Esempio: Annot. Vang. Pietro uscì fuori, e pianse amarissimamante.
143) Dizion. 4° Ed. .
SENSUALITÀ, SENSUALITADE, e SENSUALITATE
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pag.475



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Esempio: Annot. Salm. Combattendo la ragione contro la sensualitade.


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Esempio: But. Purg. 9. 1. La sua sensualità dubitava di potere bastare all'altezza della materia.


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Esempio: E But. Purg. 17. 1. Dimostra come nostra sensualità non può comprendere la natura angelica.


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Esempio: E Maestruz. 2. 10. 1. Se il cominciamento del peccato sia in sola la sensualitade, e non pervenga infino al senso della ragione, allora per la imperfezione dell'atto è peccato veniale.


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Esempio: Maestruzz. 2. 2. La concupiscenzia nella generazione dell'avolterio, la quale istà solamente nella sensualità, è peccato veniale.
144) Dizion. 4° Ed. .
STERMINARE
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pag.739



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Esempio: Annot. Vang. Nondimeno eglino sono sterminati, e morti.
145) Dizion. 4° Ed. .
RISANARE.
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pag.217



1) id: f716550a95b84de3949c3b932df7caa5)
Esempio: Annot. Vang. E quello, che era infermo, risanerò.


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Esempio: Red. esp. nat. 99. Dicono ec. che la semplice polvere sottilissima posta nelle piaghe vecchie le risani con gran facilità.


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Esempio: E Vip. 1. 9. Non mi vergognerò di palesarvi le grandi smanie, che io ne meno, e come proccuri col balsamo della verità risanarlo.


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Esempio: Bemb. Asol. 2. 111. Sperando forse, per mutare aria, di risanare.
146) Dizion. 4° Ed. .
SAZIETÀ, SAZIETADE, e SAZIETATE
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pag.333



1) id: f481f0d0b50847b9a41d2bebd7a72e3c)
Esempio: Annot. Vang. Mangiavano il nostro pane con sazietà.


2) id: fdc1a39824244ef294dd0c2a78728967)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 153. Ammoniva li frati, che se volessero vincere, e domare la carne, e cacciare da se le fantasíe del demonio, eziandío dell'acqua non bevessono insino a sazietade.
147) Dizion. 4° Ed. .
RILEGARE
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pag.169



1) id: c829fe37ca854c9a9943bd66003b0b22)
Esempio: Annot. Vang. E quello, che era sciolto, rilegherò.


2) id: 03a9daffb081480c831ae94805e6eb11)
Esempio: Sagg. nat. esp. 20. Senza avere ogni volta a sciorre, e rilegar su ad alto i capi del filo.


3) id: 0fc7c1c56fd944d58d31e8b4bd136911)
Esempio: Dant. Inf. 25. E un'altra alle braccia, e rilegollo, Ribadendo se stessa.


4) id: 989f1bb993ad4a86bf2e0ab794a04039)
Esempio: Dav. oraz. gen. delib. 148. Bisogna ec. con pilastroni, e barbacani, e catene rincalzate, ringrossare, e rilegare questa muraglia (quì per similit.)
148) Dizion. 4° Ed. .
CANNETO.
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pag.535



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Esempio: Annot. Vang. Fanno cotali scintille d'acqua ne' canneti.


2) id: 6ec76ed97cd94e22aa05cda0416ff9f1)
Esempio: Cr. 4. 39. 1. I canneti si fanno in questo modo ec.


3) id: f8cdf04334014da49b1a1b57c3e58d7c)
Esempio: Malm. 1. 51. Or ch'ei fa moto, fa sì gran fracasso, Ch'io ne disgrado un diavol 'n un canneto.
149) Dizion. 4° Ed. .
VENTOLA.
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pag.232



1) id: 1c2a1a75a5a842b8be17b7dc15730b5c)
Esempio: Annot. Vang. In sua mano è la ventola.
150) Dizion. 4° Ed. .
VEDUTAMENTE
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pag.212



1) id: 91b4144b53db4622800ea2dbc541e8de)
Esempio: Annot. Vang. Quando verráe il regno d'Iddio vedutamente.


2) id: 2a38e8e1ec6e45e494dbf50277958be3)
Esempio: E Annot. Vang. appresso: Non viene il regno d'Iddio vedutamente.
151) Dizion. 4° Ed. .
UCCIDIMENTO
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pag.204



1) id: 008704345f3f487a9fb59619d3f193ff)
Esempio: Annot. Vang. Con uccidimento di coltello furono morti.


2) id: 068816c00def4f21b54261519b7bccc9)
Esempio: E Maestruz. 2. 29. 1. L'omicidio è un uccidimento d'uomo fatto dall'uomo.


3) id: 08f9d57617264363a0d9a1426c6d3881)
Esempio: Maestruzz. 1. 62. Intendi, se probabilmente non si tema del malagevole uscimento, verbigrazia l'uccidimento della moglie, o cota' cose.
152) Dizion. 4° Ed. .
STORDITO.
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pag.755



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Esempio: Red. annot. Ditir. 205. Quel poco di barlume di luce, che al volgo stordito dalla paura par di vedere su gli alberi, e sull'antenne.
153) Dizion. 4° Ed. .
STABILISSIMO.
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pag.699



1) id: 40e0066af1564505a93b4c71a3d0d134)
Esempio: Red. Ditir. 35. Alle moli stabilissime, Che sarian perpetuissime, Di rovina sono origini.
154) Dizion. 4° Ed. .
RICANTARE.
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pag.129



1) id: 989dbbfd95f040469374e5f5f0015eb7)
Esempio: Red. Ditir. 40. Cantami un poco, e ricantami tu Sulla mandóla la cuccurucù.
155) Dizion. 4° Ed. .
MANDÓLA
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pag.143



1) id: eff0b0a7faf24aa4a3c1a0f776176965)
Esempio: Red. Ditir. 40. Cantami un poco, e ricantami tu Sulla mandóla la cuccurucù.


2) id: 7e8058477e294ce18dffcf00996640ab)
Esempio: E Red. annot. Ditir. 197. La mandóla ha dieci corde, e cinque ordini.


3) id: 6d6a5915e17f452299cd51a283890821)
Esempio: E Red. annot. Ditir. 196. Mandóla può esser forse, che sia detto dal Latino pandura.


4) id: bd714ab68c4741eca0208826495f2878)
Esempio: Buon. Fier. 2. 3. 7. Dammi, tu Claudia, Quella tua chitarrina, o sia mandóla.
156) Dizion. 4° Ed. .
INSOLENTE
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pag.864



1) id: 9d01647e80c54e36be2f02cfa2f3fd64)
Esempio: Red. Ditir. 25. Da un insolente satiretto osceno Con infame flagel venga percosso.


2) id: d31e85453d5049e3a221f4978d2c2682)
Esempio: Malm. 1. 27. Ch'ella pizzica poi dell'insolente.
157) Dizion. 4° Ed. .
STORPIATURA, e STROPPIATURA.
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pag.757



1) id: 65622cb2ea9d4af0a7478ca7c74668b5)
Esempio: Red. annot. Ditir. 76. Tal nome ec. è una storpiatura fatta da' Gentili del nome del vero Iddio (quì nel signific. del §. II. di Storpiare)
158) Dizion. 4° Ed. .
SPIRITOSISSIMO.
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pag.675



1) id: 75328e91254c4d0db44c31512f1fe35a)
Esempio: Red. annot. Ditir. 20. Il signor Gabbriello Fasano di Napoli poeta celebre ha tradotto con galantería spiritosissima la Gerusalemme liberata del Tasso in lingua Napoletana.
159) Dizion. 4° Ed. .
COTTICCIO
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pag.851



1) id: 20f6d0f2f3ec4bdc877e3764389aa79e)
Esempio: Red. annot. Ditir. 227. Da questa voce ebriolus di Plauto, e dal verbo ebriulari ebbe origine la voce brillo, in significanza di avvinazzato, o cotticcio.


2) id: 242f6097fcdb493087bf616cd093031e)
Esempio: Ambr. Bern. 1. 1. Mi ha fatto richiedere, Ch'io gli dia per moglie quella giovane, Ch'io tengo in casa, che forse debb'esserne Un po' cotticcio.