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4° Edizione
Diz Giu. totali
41346 724 42070 forme
28792 448 29240 occorrenze
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1) Dizion. 4° Ed. .
A
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pag.2



1) id: 9eb358f9ba1649a997434281e6d7b7a3)
Esempio: Tav. rit. G. S. Ne furono assai allegri, da poi che l'ebbono a signore.


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Esempio: G. V. 5. 3. 2. Federigo andò a Vinegia al detto Papa, e gittóglisi a' piedi a misericordia.


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Esempio: E Dan. Inf. 7. Che permutaste a tempo li ben vani, Di gente in gente, e d'uno in altro sangue.
2) Dizion. 4° Ed. .
FIERERE
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pag.453



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Esempio: Tav. Rit. Lancellotto fiere il cavaliere.


2) id: 676c68cec3634353a4c5e8c8b20363a0)
Esempio: Amm. ant. g. 40. Sie fiere, che tu non t'acconci ad essere ferito da altrui.
3) Dizion. 4° Ed. .
DISDEGNATO
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pag.170



1) id: 751330de09064f898586da49319a0b9b)
Esempio: Tav. Rit. Disdegnati insieme stettero gran tempo.
4) Dizion. 4° Ed. .
GRAMANZÍA
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pag.652



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Esempio: Tav. Rit. Trovato per l'arte della gramanzía.
5) Dizion. 4° Ed. .
AL VIVENTE, e A VIVENTE.
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pag.141



1) id: d6a8be90c8e141a3adf4fe2928303e40)
Esempio: Tav. rit. Rivederovvi mai al mio vivente?
6) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
7) Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557



2) id: 9c727b8487f44461a9ded39dfb99325d)
Definiz: Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO, DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come POGGIO, OGGI, ec.
8) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85



1) id: 07f327a90f824ff5938ac395104764a6)
Esempio: Tav. Rit. Colla pulzella Isotta delle bianche mani.
9) Dizion. 4° Ed. .
IN CELATO
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pag.771



1) id: 0677920927334ff7a1be95aa9fbaf819)
Esempio: Tav. Rit. E parlógli allora alquanto in celato.


2) id: 6ad544ae31e44fb1ae5777804de34c33)
Esempio: E Tav. rit. altrove: In celato stettono insieme da quattro giorni.
10) Dizion. 4° Ed. .
DATTERO
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pag.56



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Esempio: Tav. Rit. Dattero fronduto, palma del paradiso diliziano.
11) Dizion. 4° Ed. .
IMBALCONATO
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pag.715



1) id: ece5767c8e67493e90c819c9df56895b)
Esempio: Tav. Rit. O rosa imbalconata, dove se' andata.
12) Dizion. 4° Ed. .
LANGURA
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pag.17



1) id: 49e0e6e32633484fb79e5a48a726fc78)
Esempio: Tav. Rit. Sire, non vi donate tanta langura.
13) Dizion. 4° Ed. .
CERTANO.
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pag.626



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Esempio: Tav. rit. E credesi certano, ch'egli l'avrebbe morto.
14) Dizion. 4° Ed. .
CONVENENTE
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pag.802



1) id: 954177fad6d24058b4689c9480c06d73)
Esempio: Tav. Rit. Di tal convenente dimandata la dama.


2) id: 002c7a2c18344b99a49ab2725bdec7b0)
Esempio: Tav. Rit. E per tal convenente sarete vincitore.


3) id: 3376420c6a3042bdbb9e3d0790e29361)
Esempio: Tav. Rit. Non n'uscisse mai, se non per lo convenente, che detto v'ho.


4) id: 9b6c1ec28326484dab1a3e224f1e8ced)
Esempio: E Tav. rit. altrove: Sì so, disse Tristano, così non lo sapess'io tal convenente.


5) id: 41f30b9f19894cbfaa080141d218e168)
Esempio: E Tav. rit. appresso: Tantosto mandò lettere, e messaggi a tutte sue amistà, significando loro il convenente.


6) id: 68d18e7809da4b03810cef2ae5dec910)
Esempio: Tav. Rit. Per mia fe, ch'io donerei uno castello, ed io sapessi il nome, e 'l convenente del cavaliere.
15) Dizion. 4° Ed. .
DISCONCIAMENTE
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pag.162



1) id: e8df63941bcf4181aa09002a38b166a3)
Esempio: Tav. Rit. Ma Tristano abbattè Breus disconciamente alla terra.


2) id: 25ed5f68cee14d20b1f102a1b6ded8ff)
Esempio: Salust. Cat. G. S. Quelle cose, ch'egli avea voluta fare occulte, disconciamente erano avvenute.
16) Dizion. 4° Ed. .
DESCHETTO
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pag.76



1) id: 689f5ab2a74b48478ce7f82e22013312)
Esempio: Tav. Rit. Siedéli addosso, e fece deschetto di lui.
17) Dizion. 4° Ed. .
RADO.
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pag.40



1) id: a7709899fa8c488f885c0793a346fbd5)
Esempio: Tav. Rit. Chi parla rado, è tenuto a grado.
18) Dizion. 4° Ed. .
FRESCO
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pag.529



1) id: 6a9fa841faaf4b3fb14ed0c7999741e4)
Esempio: Tav. Rit. Tutte dame, e damigelle di fresco colore.


2) id: b63b7ef429b94ebcbf16d96599bbe84b)
Esempio: S. Grisost. Vi avesse copia di pan fresco.


3) id: aa0c2f59a23f42c2a216c27c5d4849f5)
Esempio: Tav. Rit. Quando egli vedde venire gli cinque cavalieri incontra lui, sì si riconforta tutto nel suo cuore, e divenne tutto fresco, e feria ec. più forte, che tutti gli credea sbarattare.


4) id: 2de420fab2d84addb249cc980d5be065)
Esempio: G. V. 11. 96. 3. I quali accampati di fresco, e non provveduti furono sconfitti in poca d'ora.


5) id: ef2d3976b1d54e748588116c47fed671)
Esempio: G. V. 11. 109. 2. Il franco Re ec. riposato, e fresco percosse la sera con piena marea, e a piene vele sopra i nimici sparti.


6) id: 035b12e347504a5a839e6f8c37487129)
Esempio: M. Aldobr. P. N. 7. Il pane, che è ben cotto, e ben lievito, e fresco d'un giorno fatto.
19) Dizion. 4° Ed. .
FRONDUTO
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pag.534



1) id: 25bd836932f74179a890b1d5051511d7)
Esempio: Tav. Rit. O dattero fronduto, palma del paradiso diliziano.
20) Dizion. 4° Ed. .
GOLARE
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pag.640



1) id: 0fbec77fd7864eb2b85414d2b0739440)
Esempio: Tav. Rit. Golava d'avere un figliuolo del suo corpo.