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4° Edizione
Diz Giu. totali
45948 655 46603 forme
35833 495 36328 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 4° Ed. .
TEMOROSAMENTE.
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pag.29



1) id: a2aa4491bbdb49e3b70172e9236e6f43)
Esempio: G. V. 7. 9. 7. Tutti temorosamente dissono di sì.
2) Dizion. 4° Ed. .
TURCIMANNO.
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pag.173



1) id: 2745477c1fe14289aef35a50334b27cd)
Esempio: G. V. 7. 144. 7. Turcimanni n'avea di tutte lingue.
3) Dizion. 4° Ed. .
D
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pag.2



2) id: 5b68d5749a9a44e8af96ce9ce76b3a86)
Esempio: Ar. Fur. 35. 4. Che vent'anni principio prima avrebbe, Che coll'M, e col D fosse notato.


3) id: 3e45835e490f43aea9c751792379a105)
Esempio: But. Purg. 33 Nel quale un cinquecento diece, e cinque Messo di Dio anciderà la suia, E quel gigante, che con lei delinque. La lettera D rileva cinquecento, sicchè per questo intende uno D.


4) id: 8b804fdadfc744d1863cca4657307cdb)
Definiz: Lettera, che ha gran parentela colla T, e perciò molte voci latine nel farsi nostrali hanno mutato il T in D, come più dolce di suono, siccome Latro, LADRO: Potestas, PODESTÀ: Litus, LIDO. Ammette dopo di se solamente la R (oltre alle vocali) tanto in principio, quanto in mezzo della dizione, e nella stessa sillaba, con perdere alquanto di suono, come DRAGO, SALAMANDRA. Riceve avanti di se , nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, S, come GELDRA, BANDO, VERDE, DISDICEVOLE. Ma la S avanti la D si trova di rado in mezzo di parola, e quasi sempre ne' verbi composti dalla particella DIS, come DISDIRE. Nel principio si trova più spesso, come SDEGNO, SDENTATO; e deesi sempre profferire la S, avanti nel secondo suono, e più rimesso, come nella voce ACCUSA, siccome si dice nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo, quando egli occorre, come FREDDO, ADDURRE.
4) Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557



2) id: 9c727b8487f44461a9ded39dfb99325d)
Definiz: Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO, DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come POGGIO, OGGI, ec.
5) Dizion. 4° Ed. .
PERPETUALE
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pag.574



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Esempio: G. V. 7. 29. 5. Condannollo a perpetuale carcere.
6) Dizion. 4° Ed. .
BASTONE
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pag.396



1) id: eefc32ace88340128c1c27bdf0323824)
Esempio: G. V. 7. 9. 7. Allora un Baron del Re lo battè forte d'un bastone.
7) Dizion. 4° Ed. .
TORSO, e TORSOLO
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pag.108



1) id: a9782a37434d45f89a567055e25057b9)
Esempio: G. V. 7. 7. 3. Convenne, che vivessero di cavoli, e' lor cavalli di torsi.


2) id: 222f95679fbd4eadb5ee76f4442fe96c)
Esempio: Nov. ant. 54. 7. Io credo, che ci serà oggi dato del fango, e de' torsi, imperocchè questo caval pute.
8) Dizion. 4° Ed. .
DOPPIERE, e DOPPIERO
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pag.242



1) id: c4e6e9f8ed2241e886ba5aa5f549718d)
Esempio: Bocc. g. 3. f. 7. Avendo fatti molti doppieri accendere.
9) Dizion. 4° Ed. .
A RIGUARDO
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pag.258



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Esempio: G. V. 7. 123. 3. Stette ciascuna parte a riguardo.
10) Dizion. 4° Ed. .
STATUTO
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pag.733



1) id: be3fa418eb414e7fa280b76fa6a9fd37)
Esempio: G. V. 7. 17. 2. Corressono tutti statuti, e ordinamenti.


2) id: d2936ca7f5b644a7801fb2bd52934866)
Esempio: Guid. G. L'oscurazione del sole non si legge, che mai avvenisse contra li naturali statuti.
11) Dizion. 4° Ed. .
SOSPECCIONE, e SOSPICCIONE
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pag.611



1) id: 1c7bbaca967a477582537c03a10c41cd)
Esempio: G. V. 10. 86. 7. Onde si prese alquanto sospeccione.
12) Dizion. 4° Ed. .
USURA
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pag.344



1) id: b6b63f48e25e4ee397de223a2c7ffd9d)
Esempio: G. V. 7. 139. 3. Sono grandi prestatori ad usura.


2) id: 34d29fd144ad49ed93d6877f433ded70)
Esempio: E Sen. ben. Varch. 7. 10. Che sono cambio, giornale, e usura altro, che nomi dell'ingordigia umana, cercati fuor di natura?
13) Dizion. 4° Ed. .
UDIENZA, e UDIENZIA
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pag.205



1) id: 220d9898c2a2464eb58f97187ca14573)
Esempio: G. V. 7. 79. 3. Furono rinchiusi per dare udienza.
14) Dizion. 4° Ed. .
ANNICHILATO, e ANNICHILITO
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pag.206



1) id: 4a19de832c0f4c6ba83341a03e24eb46)
Esempio: Fr. Iac. T. 7. 7. 7. Uomo annichilato Vive nel tuo abitare.
15) Dizion. 4° Ed. .
DOPPIO.
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pag.243



1) id: 80214e062875440a9b26003ed9ea2bbd)
Esempio: G. V. 7. 66. 5. A' secondi fece fallo del doppio.
16) Dizion. 4° Ed. .
SPARTIRE
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pag.638



1) id: 6f90991b8de44d27a43d5e59a537315d)
Esempio: G. V. 7. 27. 4. Per lasciargli più spartire dalle schiere.


2) id: 90e11edb406c4dcf8b04f52d5e029519)
Esempio: E G. V. 12. 108. 8. Chi potrà sì fatta congiunzione, e devozione individua spartire?


3) id: a92d987603224f988b40c579862b1848)
Esempio: Guid. G. I cavalli a pezzo a pezzo spartirebbero le tue membra, strascinandoti per terra.


4) id: 52593af6b42f4b699904f21e3b4123da)
Esempio: E G. V. 9. 322. 4. Messer Passerino, e sua gente, avendoli spartiti, cavalcarono astivamente (così nel T. Dav.)
17) Dizion. 4° Ed. .
INFERMARE
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pag.812



1) id: ef92aa2f510c4938a0b9e906eb7db1d0)
Esempio: G. V. 10. 7. 11. Stando in prigione, per dolore infermo.


2) id: 376320c8a41247839ba97b188d5bedc5)
Esempio: G. V. 10. 7. 11. Istando in pregione, per dolore infermò, e morío.
18) Dizion. 4° Ed. .
LISCIARE
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pag.76



1) id: 50168d7b5cf245dc801e15490e10140f)
Esempio: G. V. 7. 130. 4. Dicendo, che si lisciavano, come donne.
19) Dizion. 4° Ed. .
PUNGA.
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pag.770



1) id: 80e0c1e552cd46e6b6b71b658a87e8c9)
Esempio: G. V. 7. 51. 2. Valicaro per punga il detto fosso.
20) Dizion. 4° Ed. .
CAVA.
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pag.596



1) id: 565703eea6e84bd28f67adb7dccfbdf8)
Esempio: G. V. 7. 22. 2. Vedute le cave, s'avviddono dello 'nganno.


2) id: 88e1c02c803e4873af21171056249711)
Esempio: E G. V. cap. 100. 1. E quella (terra di Margatto) con cave misero gran parte in puntelli.


3) id: 9d2d80f8550d431295ce11caf37c0045)
Esempio: E G. V. cap. 128. 1. Puosesi ad assedio alla città di Tripoli ec. e quella per dificj, e per cave per forza ebbe.