Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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1) Dizion. 4° Ed. .
DISCOSTO
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pag.167



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Esempio: Vit. S. Margh. Discosto alla terra cinque miglia.
2) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
3) Dizion. 4° Ed. .
INCAPESTRATO
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pag.768



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Esempio: Vit. S. Margh. Vidi quello divoratore abbattuto, e incapestrato.
4) Dizion. 4° Ed. .
TORMENTATORE
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pag.102



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Esempio: Vit. S. Margh. Allora dice, che questi tormentatori tormentavan lo corpo suo.


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Esempio: Annot. Vang. Diello a' tormentatori, che 'l tormentassono.
5) Dizion. 4° Ed. .
SERGIERE.
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pag.485



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Definiz: V. S. Sergente.


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Esempio: Segr. Fior. Mandr. prol. Ancorchè faccia il sergiere a colui, Che non può portar miglior mantel di lui.
6) Dizion. 4° Ed. .
SONNO
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pag.588



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Esempio: Vit. S. Margh. 136. Io gli svegghio dal sonno, e sollecitogli a far i furti.


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Esempio: Bocc. nov. 77. 20. Dove essendo stanco, e di sonno morendo, sopra il letto si gittò a dormire.
7) Dizion. 4° Ed. .
MONACA
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pag.272



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Definiz: Religiosa regolare. Lat. monacha, S. Girol. sanctimonialis, S. Agost.


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Esempio: Malm. 7. 73. Ma perch'ella è mozzina, e con la ciarla Le monache trarría del monastero ec.
8) Dizion. 4° Ed. .
CORROMPIMENTO
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pag.831



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Esempio: Stor. S. Margh. D. La quale hae servata la mia virginità infino a ora sanza corrompimento.
9) Dizion. 4° Ed. .
SETANASSO.
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pag.495



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Esempio: Vit. S. Margh. Oh isvergognato cane senza senno, tu fai l'opere del tuo padre setanasso.
10) Dizion. 4° Ed. .
PULZELLA
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pag.769



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Esempio: Vit. S. Margh. 142. Chi vuole ascoltare, e udire Una leggenda molto bella D'una santissima pulzella.


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Esempio: E Vit. S. Margh. 145. Or mi di' tu, nobil pulzella Ove nascesti.
11) Dizion. 4° Ed. .
AVVENEVOLE
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pag.348



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Esempio: Legg. S. Margh. rim. Nè non ci pare cosa avvenevole Così pigliare per mano una fante.
12) Dizion. 4° Ed. .
TENERO.
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pag.55



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Esempio: Vit. S. Margh. 136. Molto mi contristo, quando da così piccola, e tenera pulcella sono vinto.


2) id: 7ad4f2ef51a2463b88e0bd35c13958d7)
Esempio: Boez. G. S. 9. Perchè essendo nel glorioso fiore Di me felice, e di mia giovanezza Non obliate del tenero amore ec.


3) id: 023c1b5051e24ffb9d04129499cae636)
Esempio: M. V. 3. 40. Il Re vedendo ancora il reame tenero sotto la sua signoría, e il Provenzale baldanzoso, temeva di muovergli guerra.


4) id: 8a7c4a09f49d4521ae8110122506dd50)
Esempio: Cavalc. Specch. cr. Comincia un poco a dolersi, e dispiacersi, ed esser meno tenero.


5) id: 9bb6ad17dacf406b9257d80263ce8e31)
Esempio: Stor. Aiolf. La novella ne andò a madonna Isabetta, come il Re si armava, ed ella corre tenera del fratello.


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Esempio: Ambr. Cof. 1. 3. I casi degli stati sì son teneri; Piston, bisogna girar largo a' canti, E non si fidar troppo.


7) id: e390b69777ba4afd9b7ba63148078567)
Esempio: Ar. Cass. 1. 3. Che credería, che quì, dove è sì splendida Corte, ove sono sì galanti giovani, Non si dovesse a due fanciulle tenere, Più che latte, trovar mille ricapiti?


8) id: 2e621264b32f4d589dea35d2f2435021)
Esempio: E Med. cuor. Il potente in ciò ha peggio, che l'uomo di bassa mano, che è sì tenero per la superbia, che se ogni cosa non hae a suo modo, sì gli è grande crepacuore.
13) Dizion. 4° Ed. .
SCURISSIMO
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pag.437



1) id: dbfdd4305fd84416b235737760c9c6f9)
Esempio: Vit. S. Margh. 135. Un demonio nero, e crudele a vedere, che sedeva a modo d'uomo iscurissimo (cioè: spaventevolissimo)


2) id: 89984fb441b5472eb9ce915d4ba2c362)
Esempio: Varch. Lez. 284. Come mostrò il Petrarca in quel suo dottissimo, e scurissimo sonetto (cioè: malagevolissimo a intendersi)
14) Dizion. 4° Ed. .
RIFIORIRE
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pag.158



1) id: 3febba0085fa4122b22a9f1ae0b2377a)
Esempio: Vit. S. Margh. Vidi lo segno della croce di Cristo rifiorire, e vidi la mia fede germinare.
15) Dizion. 4° Ed. .
SBANDITO
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pag.335



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Esempio: Legg. S. P. S. Era ribandito ogni malfattore, e ogni sbandito.


2) id: 9d6bb59334d34a59b26c7af21bf48e7a)
Esempio: Bern. Orl. 3. 1. 15. A casa sua giurò mai non tornare, Ma per ribello aversi, e per sbandito, Finchè finito fia di vendicare.
16) Dizion. 4° Ed. .
LACERAZIONE
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pag.5



1) id: bd37bd4b835742eba2558b90e755a086)
Esempio: Mor. S. Greg. Dell'utile lacerazione.
17) Dizion. 4° Ed. .
CAROGNACCIA.
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pag.573



1) id: 580b5705450343749d3b615a717dd53c)
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 5. S. Gli serbo a te, faina. Z. Nibbio. S. Putta. Z. Guattero. S. Carognaccia.
18) Dizion. 4° Ed. .
SINISTRO
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pag.539



1) id: 83c39f8553524c9fbc7d7ae414186b77)
Esempio: Vit. S. Margh. 135. Compiuta la sua orazione guatò, e vide nella sinistra parte della carcere un demonio.
19) Dizion. 4° Ed. .
SANGIOVANNITA
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pag.314



1) id: d3cfa2ea2b1d47aeb1029d5e96f0cac3)
Definiz: Della setta, e dell'ordine equestre di S. Giovanni. Lat. *hospitalarius S. Iohannis.


2) id: fbb095f4223f4a4cbd799d363d52e194)
Esempio: Libr. Viagg. V'è il grande spedale dell'ordine di S. Giovanni, donde li sangiovanniti hanno il lor principio, e cominciamento.
20) Dizion. 4° Ed. .
SECOLARE
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pag.448



1) id: fb348cf51b9a45909689edbc190ceecc)
Definiz: Add. Di secolo, Attenente a secolo; Laico. Lat. secularis, S. Gir., e S. Ag.


2) id: 4c4e347c9c9e4f25b633d7779627412c)
Esempio: M. V. 9. 55. Ponendo fine alle tempeste secolari, che colla lingua sua ornata di ben parlare aveva commesse.


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Esempio: E Maestruz. 1. 23. I bigami sono privati d'ogni brivilegio chericile, e legati a foro secolare.