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4° Edizione
Diz Giu. totali
4 0 4 forme
2 0 2 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 4° Ed. .
POTENTISSIMO
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pag.683



1) id: 609efdf48e1c4d20a11855bff2bea4cc)
Esempio: Boez. Varch. 3. pr. 5. Antonino Imperadore fece tagliare a pezzi da' suoi soldati Papiniano, il quale tra' suoi cortigiani era lungamente potentissimo stato.
2) Dizion. 4° Ed. .
FARE
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pag.349



1) id: d414710894e745b49b24d07aca7f3fb9)
Definiz: Verbo sincopato dal primitivo FACERE, che così intero fu in uso anticamente, così FACCIO, e FACE, che dissero quasi tutti gli antichi in vece di FO, FA, de' quali se ne trovano infiniti esempi, ed ancora con molte delle sue voci supplisce all'altro, formandosi di tutti e due un sol verbo. In alcune terminazioni si adopera pure doppiamente colle voci derivanti da ciascuno di detti infiniti, dicendosi ugualmente: IO FACCIO, IO FO, e simili. Come deriva interamente dal verbo Latino facere, così ne conserva l'intera natura, che se del verbo Latino facere lasciò scritto Papiniano: Verbum facere omnem omnino faciendi caussam complectitur (lib. XXXVII. Quaest. leg. 128. dig. de verb. signific.) anche nella lingua nostra il verbo Fare ha in se tal generalità di significanza. Esprime perciò generalmente l'azione, che poi particolarmente si spiega con altri verbi; onde dinotando gli avverbi, quasi addiettivi de' verbi, le circostanze dell'azioni, e co' nomi divisandosi le cose, così le agenti, come le pazienti, e spiegandosene le lor qualità, ne segue, che accoppiato il verbo Fare con verbi, nomi, od avverbi, ne significhi, mercè di tal compagnía, distintamente le spezie precise, e le forme individuali dell'azioni particolari, come da se unitamente comprende l'azione in generale. Noi imperciò a migliore spiegamento della materia, ed a maggior comodità del Lettore, accenneremo primieramente alcuni sentimenti più comunali, e precisi del verbo stesso, posto assolutamente di per se; certe espressioni formate da alcune sue particolari voci, e maniere, ed alcune regole generali intorno a' significati del medesimo giunto ad altri vocaboli; e trarrem fuori finalmente per alfabeto moltissime frasi particolari, e locuzioni proprie, o più espressive nel significato, o più frequenti nell'uso, trascelte tra le innumerabili, che da' suoi varj accoppiamenti, e diverse costruzioni si formano.