Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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80066 1052 81118 occorrenze
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200) Dizion. 4° Ed. .
FRASSIGNUOLO
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pag.519



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Definiz: Lat. *fraxinagolus.


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Esempio: Cr. 5. 43. 1. Il frassignuolo è arbore simigliante al frassino nel legno, e nelle fronde, il quale ne' luoghi dimestichi, e coltivati si diletta. Questo arbore produce un frutto, ovvero granella piccole, le quali sono nere, quando son mature, e molto dolci.
201) Dizion. 4° Ed. .
MAZZAFRUSTO
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pag.189



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Definiz: Lat. fustibalus.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 157. Rinuccio mio, il vostro cavallo ne va dietro a una cavalla col mazzafrusto teso.
202) Dizion. 4° Ed. .
MODESTIA
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pag.265



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Definiz: Lat. modestia.


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Esempio: Petr. cap. 5. Senno, e modestia all'altre due confine.


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Esempio: Guar. past. fid. 1. 5. Perocchè la modestia è nel sembiante Sol virtù della donna, e però seco Il trattar con modestia è gran difetto.
203) Dizion. 4° Ed. .
SCEBRAN
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pag.372



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Definiz: Lat. tithymalus.


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Esempio: Ricett. Fior. 37. Per l'esula maggiore s'intende la pitiusa di Dioscoride, la scebran maggiore di Mesue.
204) Dizion. 4° Ed. .
ACQUARECCIA.
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pag.49



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Definiz: Lat. aqualis.
205) Dizion. 4° Ed. .
MENTASTRO
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pag.209



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Definiz: Lat. menthastrum.
206) Dizion. 4° Ed. .
PASSINO
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pag.514



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Definiz: Lat. *tricubitum.


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Esempio: Borgh. Orig. Fir. 137. Le miglia nostre son ben di mille passi, come dice il Villani, o passini, come il Malespini, altrettanti di quanti erano le Romane.


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Esempio: Cecch. Inc. 5. 1. Fate que' passini a uso di donna.
207) Dizion. 4° Ed. .
BEGHINO, e BIGHINO
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pag.409



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Definiz: Lat. *beguinus.


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Esempio: Borgh. Mon. 186. E che l'abito bigio, ovver beghino, era comune degli uomini di penitenza (cioè: abito da beghino)
208) Dizion. 4° Ed. .
TASSIA.
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pag.20



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Definiz: Lat. thapsia.


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Esempio: Cr. 6. 125. 1. La tassia è calda, e secca nel terzo grado, e serbasi per tre anni, e truovasi in Arabia, in India, e in Calabria, e mettesi nelle vomiche medicine, e si dee cautamente porre ec. La tassia è erba tunicanorum, imperocchè pesta fa enfiar la faccia, e 'l corpo, come se fosse lebbroso, e curasi, come è detto, col populeone, e aceto, e col sugo della sempreviva.
209) Dizion. 4° Ed. .
CONSISTORO
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pag.775



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Definiz: Lat. *consistorium.
210) Dizion. 4° Ed. .
CERVOGIA.
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pag.630



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Definiz: Lat. cervisia.
211) Dizion. 4° Ed. .
CREATURA
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pag.855



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Definiz: Lat. creatura.


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Esempio: Borgh. Orig. Fir. 258. Essendo creatura, o per usar la voce propria loro, clientoli di Mario.


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Definiz: §. Creatura, per Colui, ch'è stato sotto la disciplina d'alcuno, e allevato, e tirato innanzi da lui. Lat. alumnus, cliens. Gr. πρόφιμος.


4) id: 3fcb414714794c24bfd91a4b2501c039)
Esempio: G. V. 8. 80. 5. Con tutto che fosse creatura del Papa Bonifazio, e non amico del Re di Francia.
212) Dizion. 4° Ed. .
CALCARA.
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pag.505



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Definiz: Lat. calcaria.


2) id: a7665de3bb064748b9445953c6e0bef9)
Esempio: Art. Vetr. Ner. 5. La calcara è una sorta di forno calcinatorio, che si usa in tutte le fornaci del vetro, cosa molto nota, e vulgare.
213) Dizion. 4° Ed. .
CORATA
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pag.812



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Definiz: Lat. praecordia.
214) Dizion. 4° Ed. .
SBARDELLARE.
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pag.338



1) id: 397ca08ccab748369ae03a23a012977f)
Definiz: Cavalcare i puledri col bardellone.
215) Dizion. 4° Ed. .
DISCOSTO
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pag.167



1) id: 8a72eec75c3d4d25afbf5f47f03a101d)
Definiz: Preposizione. Lo stesso, che Lontano; e si usa comunemente col terzo, e col secondo caso. Lat. procul. Gr. πόῤῥω.


2) id: dbb26e58a77f4415b04937190e11085b)
Esempio: Fir. disc. an. 30. Nè vi stette guari, che egli vide assai da discosto ritornare il Carpigna.


3) id: 3197e6ba36c34e3aaa251f874c4b6d13)
Definiz: §. In forza d'avverb. vale lo stesso. Lat. procul.


4) id: 2709235ef3124b7e9582230877a400c5)
Esempio: Fir. As. 137. Tu non t'accorgi ec. in che rovina accenni la fortuna spignerti, standoti ancor discosto.


5) id: 246cfbfd4ead4d2f90ebb18ebea740de)
Esempio: Ricett. Fior. Serbate le scorze infilzate in uno spago discosto l'una dall'altra tanto che elle non si tocchino.


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Esempio: Dav. Colt. 176. Posto ch'egli è, palalo con canne da prima, o picciol palo ficcato discosto.
216) Dizion. 4° Ed. .
OFFENDERE
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pag.389



1) id: 528e7da8c2ba477299574b20b15137c2)
Definiz: Far danno, o ingiuria, Nuocere; e si costruisce col terzo, e col quarto caso. Lat. laedere, offendere. Gr. βλάπτειν.


2) id: 44292ba82d7447298c8f8239431848db)
Esempio: G. V. 2. 5. 4. Teodorico avea minacciato di distruggere tutti li Cristiani d'Italia, se Giustino Imperadore offendesse agli Arriani.


3) id: f35777cbacd4487ab2eb2187736e2014)
Esempio: Bocc. nov. 19. 21. Madonna, disse il famigliare, me non avete offeso d'alcuna cosa.
217) Dizion. 4° Ed. .
LUNGI.
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pag.99



1) id: e2e8cedd4e494635aeb4052b52312103)
Definiz: Preposiz. che vale Discosto, Lontano. Si usa col terzo, e col sesto caso. Lat.longe, procul. Gr. μακράν, πόρρω.


2) id: d8a5eff68012486c95b9300381e9e4eb)
Esempio: Cr. 5. 2. 10. Dell'amare (mandorle) si fanno dolci, se cavato intorno al pedale, si farà una caverna lungi dalla radice tre dita, per la quale il nocevole umor risudi.
218) Dizion. 4° Ed. .
VIA.
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pag.263



1) id: e6fad7cbf55a4dd29c1f86ab6fa21916)
Esempio: Fir. Disc. lett. 318. Sarebbero cinque via dieci cinquanta.
219) Dizion. 4° Ed. .
DIVETTARE
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pag.218



1) id: d868d849bacb487fb6d014ba113f76ec)
Definiz: Scamatar la lana colla vetta, cioè col camato. Lat. lanam virgis concutere.