Lessicografia della Crusca in rete

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200) Dizion. 4° Ed. .
IMBISACCIARE
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pag.721



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 138. Aver cura, che nulla non mi manche, Imbisacciare, e sbisacciare spesso, Ispezzarsi le braccia, e romper l'anche.
201) Dizion. 4° Ed. .
IMBURCHIARE
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pag.726



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 113. Sappiate buona gente, io ho imburchiati Questi tre versi; abbiate pazienza, Poichè ci stan sì bene accomodati.
202) Dizion. 4° Ed. .
MAZZACAVALLO
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pag.189



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 109. Ma chi trovasse il modo a bilicallo, Sarebbe un schifanoia, e faría bene Un contrappeso d'un mazzacavallo.
203) Dizion. 4° Ed. .
SCOMMETTERE
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pag.405



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 119. Era pure una vita benedetta, Priva di cerimonie, e sberrettate, Che fan, ch'altri le braccia si scommetta.
204) Dizion. 4° Ed. .
RIGOVERNARE
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pag.165



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Esempio: Bronz. rim. burl. 2. 268. Noi abbiamo una serva cervellina, Che per parer pulita, oltre al bisogno Rigoverna la sera, e la mattina.
205) Dizion. 4° Ed. .
VANTAGGIUZZO
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pag.196



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 202. È lecito in quel mentre d'esser matto, E chi volesse qualche vantaggiuzzo, Potrebbe anche impazzare affatto affatto.
206) Dizion. 4° Ed. .
SCHIAMAZZO
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pag.381



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Esempio: Bern. rim. 1. 2. Avendo udito far tanto schiamazzo.
207) Dizion. 4° Ed. .
VOLERE
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pag.319



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Esempio: Bern. rim. 1. 2. Mai non volse levarcisi d'appresso.


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Esempio: E Ber. rim. 1. 115. Ch'al sagrestan vorremmo le rendesse.


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Esempio: Bern. rim. 1. 3. Voglion certi dottor dir, ch'ella fusse Coperta già d'un qualche barberesco.


4) id: fe9f42bb3106418883279579560f82fb)
Esempio: But. Purg. 20. 2. Astrea amata da Iove, volendo essere sforzata da lui, fuggì.


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Esempio: E Bern. Orl. 2. 28. 6. Che, come si suol dir, voglia la gatta.


6) id: c4baf8103f344131844daf81213688c8)
Esempio: E G. V. 12. 44. 2. All'entrante Marzo del detto anno volle esser tradito Fucecchio.


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Esempio: Malm. 2. 20. Tra lor non fu mai lite, o differenza, Ma d'accordo volevansi un ben matto.


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Esempio: Filoc. 2. 214. Credo, che a voi sia manifesto, che io oggi sono stato in vostra presenzia voluto avvelanare.
208) Dizion. 4° Ed. .
SESTA, e SESTE
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pag.494



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Esempio: Cas. rim. burl. 1. 22. Oh fortunata voi, che la natura Fe con le steste, e le bilance in mano.
209) Dizion. 4° Ed. .
PECCA
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pag.529



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Esempio: Cas. rim. burl. 1. 9. Il parrocchian non vuol, che n'assaggiate, Ch'è segno pur, ch'egli ha in se qualche pecca.


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Esempio: Bemb. lett. 2. 8. 108. Nè mi pento d'aver questa pecca, e questo difetto con voi.
210) Dizion. 4° Ed. .
SGRAZIATO.
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pag.518



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Esempio: Bronz. rim. burl. 3. 49. Ma fate conto, che trovar bisogni Il più sgraziato, il più schifo, il più brutto.


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Esempio: Buon. Tanc. 2. 9. E quando? e dove? e come? oh me sgraziata!
211) Dizion. 4° Ed. .
FASCIATURA
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pag.406



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 153. Molti si cingon qualche fasciatura, Che stringa lor ben bene il petto, e 'l fianco.
212) Dizion. 4° Ed. .
MACCO
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pag.109



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Esempio: Cas. rim. burl. 3. Chi non ha in capo del cervello a macco, Vada a sentir lodar le pere cotte.
213) Dizion. 4° Ed. .
BRACHIERE
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pag.463



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. Tossa ec. Impacciasi co' vecchi volentieri ec. Assai più, che gli occhiali, e che i brachieri.
214) Dizion. 4° Ed. .
BICCHIERINO
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pag.430



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Esempio: M. Bin. rim. burl. Quei bicchierin, che come campanelle, Vanno sonando come infrescatoj, Son da fanciulli, e da donne novelle.
215) Dizion. 4° Ed. .
CESTO.
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pag.632



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. In quel tanto baciare e gote, e mani, E dir, quando arriva cesti, e canestri ec.
216) Dizion. 4° Ed. .
SCIORINAMENTO
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pag.399



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 101. Questo è quel modo proprio d'ire aione, Uno sciorinamento delle imprese, Uno spasso da bestie, e da persone.
217) Dizion. 4° Ed. .
POSATA
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pag.675



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 138. Parermi sempre di trovarmi presso Alla posata, ed esservi lontano, E pur di nuovo dir: quanto c'è adesso?
218) Dizion. 4° Ed. .
MULINARE
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pag.305



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 99. Lasciamo astrologare a chi 'ndovina Per vie di conietture, e di discorsi, E col cervel fantastica, e mulina.


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Esempio: E Tac. Dav. stor. 2. 269. Dì, e notte mulinava, e menava, bisognando, le mani.
219) Dizion. 4° Ed. .
MORFIRE
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pag.285



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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 194. Mercore stemmo in Viterbo a morfire, E dopo pranzo possette chi volse E comprar sproni, ed alquanto dormire.