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140) Dizion. 4° Ed. .
COMMUTATIVO
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pag.719



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Esempio: Circ. Gell. Tu debbi avvertire, che la giustizia si divide primieramente in due parti, l'una delle quali si chiama distributiva, e l'altra commutativa.


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Esempio: Buon. Fier. Intr. 5. 1. Virtù distributiva, Arte commutativa, Che al buon esser degli uomini intendete.
141) Dizion. 4° Ed. .
RAGIONATIVO.
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pag.48



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Esempio: Gell. lett. 1. Lez. 10. 264. Nella nobilissima parte della quale anima umana egli dice esser più virtudi, delle quali una si chiama ec. scientifica, e un'altra ragionativa.
142) Dizion. 4° Ed. .
GRUZZOLO
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pag.681



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Esempio: Gell. Sport. 4. 2. E credo, Polo, ch'egli abbia de' danari, che io ho conosciuti degli altri così fatti com'egli, e poi alla morte se n'è lor trovato qualche buon gruzzolo.


2) id: b38e55e2b7a54a48856f6dfef3b67913)
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 52. Così d'intorno a lor s'è fatto un gruzzolo, Mirando fiso qual nell'uovo istruzzolo.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 4. È egli dubbio nessuno, che uno schiavo insieme con tutto il suo peculio, e gruzzolo è del suo padrone?
143) Dizion. 4° Ed. .
CICALARE.
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pag.658



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Esempio: Circ. Gell. La voglia del cicalare, ec. può in te tanto, che tu non desideri di tornar donna, ma solamente di riavere il favellare.


2) id: b758eb021c7b4313867f01c5fa0debdb)
Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. Tu sai ben, Manno, che non fu mai mio Difetto il cicalar gli altrui segreti.


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Esempio: Fir. Trin. 2. 6. Vattene in casa, che non ista bene, che noi siam vedute cicalare così su per gli usci delle fanciulle dabbene.
144) Dizion. 4° Ed. .
APPASSIONATO
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pag.227



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Esempio: Circ. Gell. Fanno bene spesso, non solamente quello, che e' non debbono, ma quello che eglino, quando non sono appassionati, non vorrebbono aver fatto.
145) Dizion. 4° Ed. .
VALETUDINE, e VALITUDINE
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pag.189



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Esempio: Circ. Gell. 6. 145. Non troverai mai nessuno, che in quei (mali) del corpo chiami mai la febbre sanità, ne l'esser tisico buona valetudine.
146) Dizion. 4° Ed. .
INGEGNOSISSIMO
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pag.831



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Esempio: Circ. Gell. 5. 114. Parla pur sicuramente tutto quello, che tu vuoi, ingegnosissimo Ulisse; che nessuna cosa è più amica degli animi generosi, che la verità.
147) Dizion. 4° Ed. .
RINTOPPAMENTO
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pag.199



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Esempio: Gell. lett. 3. 163. A questo rintoppamento, e ripercotimento dell'onde di questo luogo assomigliando adunque il poeta lo urtarsi, e il percuotersi, che fanno ec. dice ec.
148) Dizion. 4° Ed. .
STRASCICARE.
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pag.769



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Esempio: Circ. Gell. 8. 192. E molto manco ancora di quella (prudenza) di quegli animali, che vanno strascicando il corpo per terra, come sono le serpi.
149) Dizion. 4° Ed. .
DISTRIBUTIVO.
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pag.210



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Esempio: Circ. Gell. 9. 214. Tu debbi avvertire, che la giustizia si divide primieramente in due parti, l'una delle quali si chiama distributiva, e l'altra commutativa.
150) Dizion. 4° Ed. .
REPRENSIBILE.
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pag.109



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Esempio: Circ. Gell. 9. 107. Le leggi della natura non patiscono, che si ritruovi cosa alcuna in questo universo, che non sia in qualche modo reprensibile.
151) Dizion. 4° Ed. .
PROPRIAMENTE.
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pag.748



1) id: 5679000ef95d49989b501044b12435cb)
Esempio: Circ. Gell. 8. 193. Ma tu andassi poco in là, che io m'accorsi ciò essere falso, non sapendo dir quello che sia propriamente la prudenza.
152) Dizion. 4° Ed. .
RABBARUFFARE.
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pag.27



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Esempio: Gell. lett. 3. lez. 8. 175. Come è verbigrazia lo accapigliarsi l'uno uomo con l'altro, per la qual cosa ei si rabbaruffa alcuna volta ancora insino i vestimenti.
153) Dizion. 4° Ed. .
EPITETO.
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pag.290



1) id: 052f7d7ff9764ecda83febef7db505be)
Esempio: Circ. Gell. 10. 228. Ho sempre sentito dire i nostri savi molti epiteti al volgo, di errante, di instabile, di volubile, e di molte altre qualità.
154) Dizion. 4° Ed. .
STIETTAMENTE.
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pag.742



1) id: 2bc94775dc8b48648a145f45e48bce1e)
Esempio: Circ. Gell. 2. 44. Perchè voi caschiate in questi inconvenienti, ella (la natura) ha fatto, che voi mescoliate co' i cibi di quelle cose, che erano stiettamente obietto dell'odorato.
155) Dizion. 4° Ed. .
DOMESTICAMENTE
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pag.236



1) id: 007579939d8740529466466e36387d85)
Esempio: Circ. Gell. 4. 113. Sapendo, che voi non obbligate solamente voi ec. ma ancora tutti quelli animali, di chi voi vi servite, e che vivon domesticamente con voi.


2) id: 0e75442348fd4d169d6b962822fadd74)
Esempio: E Circ. Gell. 6. 150. I quali non sapendo quel che si facciano, lasciandosi cibare da voi domesticamente, con le vane lusinghe vostre perdono ec. a un tratto ec. quella gagliardezza del corpo, che si conviene alla specie loro.
156) Dizion. 4° Ed. .
ANNACQUATO
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pag.204



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Esempio: Capr. Bott. Si può chiamare vino annacquato.


2) id: 8f5808f5487a41ffacf96f75ff079bae)
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 5. 2. E' vi era un certo lume annacquato ec.


3) id: f5b567823de142438fbc6bcbdffc2566)
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 4. E tanto ama 'l vin nuovo, che 'l vetusto, E lo bee annacquato, e lo bee mero.
157) Dizion. 4° Ed. .
PEREGRINAZIONE
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pag.566



1) id: 1241aaa5ef594c1194548fafeb48872f)
Esempio: Circ. Gell. 1. 1. Lo amore della patria, e il desiderio di rivedere dopo sì lunga peregrinazione i miei carissimi amici, mi sollecitano al partirmi da te, e ritornare alle mie case.
158) Dizion. 4° Ed. .
TE.
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pag.25



1) id: 9de60d57280741679740fa7a5cd03f15)
Esempio: Circ. Gell. 8. 183. Ma che vuol da me questo cane che egli mi fa tante carezze? te te. Oh quanto è amico, e fedele all'uomo quest'animale!
159) Dizion. 4° Ed. .
SENSAZIONE.
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pag.474



1) id: df4d896ca30247c8afeca4ae363fbd69)
Esempio: Circ. Gell. 7. 177. Tutti gli organi, ed i membri, ne i quali si fanno le sensazioni, bisogna, ch'e' sieno al tutto privi, e spogliati de' loro obietti.


2) id: 7f5de7925b424c7a83d5f4fd4e61eba1)
Esempio: E Gell. Lett. 2. Lez. 9. 186. Non si può fare il giudicio di sensazione alcuna nell'organo, e nello strumento stesso del suo senso.


3) id: 5ed5f70aa6504adab518befbe8a5e0e0)
Esempio: E Gell. Lett. 2. Lez. 9. 183. Ragguarda, e considera quali sien le cose, dalle quali è mosso primieramente esso senso, e fa la sensazione, e il giudicio.