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4° Edizione
Diz Giu. totali
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160) Dizion. 4° Ed. .
ZIMARRA
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pag.358



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Esempio: Lasc. Parent. 2. 4. E poi con questa zimarra, e con questo berrettone in su gli occhi non sarei mai conosciuto da persona.


2) id: d8a362a71a4d4572b82c128a8a8a4305)
Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 6. Che tonaca non è, non è zimarra.


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Esempio: E Tanc. 2. 1. Ch'io credessi d'aver sul gamurrino A cignermi il colletto, e la zimarra ec.
161) Dizion. 4° Ed. .
FIDECOMMESSO, e FIDECOMMISSO
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pag.451



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Esempio: Lasc. Gelos. 1. 2. Ma da Giovacchino gli fu risposto, che per aver tutta la sua roba in fidecommisso non poteva donare.


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Esempio: Buon. Tanc. 1. 3. Sol signor di quattro zolle, Traversal fidecommesso, Mi rimasi.


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Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. Accennando, Ch'e' ci fussero su fidecommissi.
162) Dizion. 4° Ed. .
DISAGIARE
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pag.152



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Esempio: Lasc. Gelos. 1. 2. Ma per non avere a disagiare, nè anche dare a te fastidio ec. mi disposi venire a trovarti.
163) Dizion. 4° Ed. .
RISPOSARE
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pag.231



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Esempio: Lasc. Spir. 2. 3. E così segretamente le dette l'anello con animo di farla chiedere al padre, e risposarla poi pubblicamente.
164) Dizion. 4° Ed. .
SAIOTTO
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pag.299



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Esempio: Lasc. Par. 4. 6. Apri la camera terrena, e fa' torre a Spinello il mantello, e quel mio saiotto da cavalcare.
165) Dizion. 4° Ed. .
COMANDATO
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pag.707



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Esempio: Lasc. Streg. prol. Andando alle prediche non pur tutta la quaresima, ma tutto quanto l'anno i giorni delle feste comandate.


2) id: 1b92a1f7659f40b2821a6704be0d465a)
Esempio: Franc. Sacch. nov. 149. Digiunando tutti gli dì comandati, e molti degli altri.
166) Dizion. 4° Ed. .
SNOCCIOLATO.
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pag.554



1) id: 2b7a19d91b794990843529af9a2178ae)
Esempio: Lasc. Spir. 5. 5. Vedi, che pur ne verranno i tremila snocciolati, e sonanti (quì nel signific. del §. II. di Snocciolare)
167) Dizion. 4° Ed. .
RITROSACCIO
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pag.246



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Esempio: Lasc. Gelos. 4. 1. Ad ogni modo quella vecchiaccia ritrosaccia della serva s'è addormentata al fuoco, e russa, che ella pare un ghiro.
168) Dizion. 4° Ed. .
INTRONATO
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pag.898



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Esempio: Lasc. Gelos. 2. 2. Orsola, tu non odi, dormi tu? sogni tu? farnetichi tu, balorda, intronata? tu mi pari uscita fuor de' gangheri.


2) id: ddbd05079dc047c6a998083a2ac74515)
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Or così il mondo del suo perno uscito Eccol tutto intronato, eccol per terra Sbalzato e delle terre, e delle torri.


3) id: 0b17d1090bda4f7ea0ac44e2a11ab9a3)
Esempio: Ambr. Furt. 4. 1. Meco non stai tu, nè simili intronati vorrei per casa, che a ogni cosa rispondi a rovescio.


4) id: 4123926147fd4c8f854c18d828cf465d)
Esempio: Bern. Orl. 1. 12. 74. E colla mente stordita, intronata Un bacio solamente da lei prese.


5) id: 789fc5a7b4b542ae8fbe785697947401)
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 309. E di sopra si tirò dietro i merli, la cresta del bastione, ed una torre congiuntagli, intronata da' sassi.
169) Dizion. 4° Ed. .
NOTATORE
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pag.361



1) id: 61f3a3479e8c4175995ba1758eb54520)
Esempio: Lasc. Sibill. 2. 1. Noi semo entrati in un pelago, che se noi n'usciamo salvi, e a onore, ci potremo chiamare ottimi notatori.
170) Dizion. 4° Ed. .
BRANCHINO
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pag.464



1) id: 73ff0a6d40e442fdb1251c55a456d34e)
Esempio: Lasc. Streg. 4. 2. S'io le metto il branchino addosso, le farò stralunare gli occhi, che parrà proprio, ch'ella dia i tratti (quì figuratam.)
171) Dizion. 4° Ed. .
GUGLIATA
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pag.699



1) id: dc64196198134661a3b5264859522849)
Esempio: Lasc. Spirit. 2. 4. Naffe, io poteva pur far, come disse il padrone, senza tor la rocca altrimenti, che io non ho filato gugliata.


2) id: 1fb2d96252e94b199eab933a83e825b3)
Esempio: Red. Oss. an. 145. Fra gli scrittori della falconería son noti quei vermicciuoli, da' quali sono infestati internamente i falconi, e che per rassomigliarsi alle lunghe gugliate, o fili di sottilissimo refe, dagli strozzieri son nominati filandre.
172) Dizion. 4° Ed. .
TAGLIUOLO.
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pag.8



1) id: ea82c35d9cf0450cb0cb067e503a7bcc)
Esempio: Lasc. Parent. 4. 5. Dipoi sendo apparecchiato, tanto fece, che io tolsi due tagliuoli d'arista fredda, e bevvi un mezzo bicchier di vin bianco.
173) Dizion. 4° Ed. .
TAMBELLONE.
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pag.11



1) id: 4e64c0661ba1475783b2fbeb0ec47939)
Esempio: Lasc. Streg. 3. 1. Eh eh lavaceci, tambelloni, di che ridete voi? (quì detto altrui per ingiuria, e scherno, e vale Scimunito, Dappoco)
174) Dizion. 4° Ed. .
STUPENDISSIMO.
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pag.788



1) id: 2cc5e895cf1f498289646e7bd84f9a17)
Esempio: Lasc. Pinz. 3. 10. Accadde, che facendo segno della sua virtù stupendissimi, fu da quegli levato dall'ostería, e menato a casa loro.
175) Dizion. 4° Ed. .
RAFFINIRE.
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pag.42



1) id: 6fb338e9212c4b38a6bac0a625172e8b)
Esempio: Lasc. Streg. 4. 1. Voi fate, come la pasta del gran calvello, che quanto più si rimena, tanto più raffinisce altrui fra le mani.


2) id: bfa03bffdc4d41859794f60e14c94892)
Esempio: Cecch. Servig. 5. 2. Tu mi raffinisci tra le mani A giornate.


3) id: dcdd2f99fa374f3580d239bf412f284d)
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 6. Costui mi raffinisce fra le mani; guarda, come ragiona bene di queste cose!
176) Dizion. 4° Ed. .
STREGACCIA
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pag.772



1) id: 72f034ea5eb7488e8c1414552f88f95e)
Esempio: Lasc. Streg. 2. 2. Fabbrizio mi disse, che la sua vecchia, quella stregaccia di mona Sabatina, gli aveva detto, che mio figliuolo era vivo.


2) id: 9cc425a480734c87b7d933099e712994)
Esempio: E Lasc. Streg. 3. 3. Che quella stregaccia non faccia lor qualche male.
177) Dizion. 4° Ed. .
SGARBATO
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pag.513



1) id: babafa32c1c64789a3f5f45cd93e241b)
Esempio: Lasc. Streg. prol. Nè in lei saranno ec. quelle recognizioni deboli, e sgarbate, che in molte molte volte si sono vedute.
178) Dizion. 4° Ed. .
STUFAIUOLO, e STUFAIOLO.
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pag.786



1) id: 999714a4c40c40d89d12d45529d3786c)
Esempio: Lasc. Spir. 3. 4. Questo è un soprannome, che mi pose la Biagia dalle Marmerucole, quando io stava per fattore con gli stufaioli.
179) Dizion. 4° Ed. .
ORDINARISSIMO.
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pag.421



1) id: ea1d62336ae54d8aa63782360712161c)
Esempio: Lasc. Parent. 1. 1. Per mantenersi gli amanti, come voi dite, ridendo, e accennando danno lor qualche poco di speranza, che son cose ordinarissime.