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4° Edizione
Diz Giu. totali
26177 630 26807 forme
18195 391 18586 occorrenze
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20) Dizion. 4° Ed. .
SICCERA.
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pag.524



1) id: a9ae9099baf8477fb10fe335e2a1f757)
Esempio: Legg. S. Gio. Bat. S. B. Lo quale non berà vino, nè siccera, e andrà dinanzi al Signore.
21) Dizion. 4° Ed. .
INFERMITÀ, INFERMITADE, e INFERMITATE
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pag.813



1) id: 535a16c2fac846bba2d5c5cc76e869d2)
Esempio: Legg. Sp. Sant. S. B. Diede loro potenza sopra li demonj, e a curare le infermitadi.
22) Dizion. 4° Ed. .
SOSPINTA
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pag.613



1) id: 217530033bec47788609ab114e2c5ec9)
Esempio: Legg. S. G. S. E misonsi con gran sospinte, e con grande affanno.
23) Dizion. 4° Ed. .
RACCOGLIERE, e RACCORRE.
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pag.32



1) id: d20ed0a039e8406e8c8c8cb2b56125ad)
Esempio: Legg. Spir. S. Cioè nel cenaculo, ove si raccoglievano insieme.
24) Dizion. 4° Ed. .
FIATO
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pag.447



1) id: 63a548ea00cb4e31a583c1f5433b4df8)
Esempio: Legg. Spir. Sant. S. B. La terza fue in ispezie di fiato; onde dice san Giovanni insufflavit.


2) id: 2629dc65601a45908304236028f532a6)
Esempio: Cr. 2. 13. 20. Il monte del letame ec. per lo fiato schifarne, sia rivolto dalla parte di dietro della corte, ovvero magione.
25) Dizion. 4° Ed. .
OFFENSA
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pag.389



1) id: 758ad883f6164ddfa3741c451e95f97f)
Esempio: Legg. SS. Pad. S. B. Ma non puote alcuno perdonare li peccati ec. quanto alla divina offensa.
26) Dizion. 4° Ed. .
CONTRISTATO
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pag.799



1) id: 14c9239f34ef4ee7ba8c4e7a33b57f3e)
Esempio: Legg. Spir. San. S. B. La prima fu a consolare li contristati (qui in forza di sust.)
27) Dizion. 4° Ed. .
TRONO
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pag.165



1) id: 3e9194c27b0b436bacf5b38e0a2d52d1)
Esempio: Legg. S. Gio. Bat. S. B. Ebbe officio de' Troni; tanto è a dire Troni, quanto spiriti, che hanno a giudicare.


2) id: 5dfa8dfeabc7415a86d43c2d8c3ea348)
Esempio: Quist. filos. C. S. Nella prima parte diremo onde procedono le tronora, sì orribile, e paurosa cosa a udire.
28) Dizion. 4° Ed. .
ROVENTISSIMO
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pag.274



1) id: 805afb0efe564685a442f39806316c1a)
Esempio: Legg. Sant. B. V. Fece scaldar ferri roventissimi, e fecegliele fregare al petto.
29) Dizion. 4° Ed. .
DIROTTAMENTE
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pag.151



1) id: 0e620d511b78446ca1a5a419093f1245)
Esempio: Legg. Sant. B. V. Vedeva ancora in sul ponte un'anima, che piagneva dirottamente.
30) Dizion. 4° Ed. .
RACCONCIAMENTO.
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pag.34



1) id: 66c15a9fa5064f25bf2e0e059a152967)
Esempio: Legg. Spir. S. S. B. Certo conoscemmolo dal movimento del cuore, dalla fuga delli vizzj, e dallo racconciamento de' costumi (quì vale: emendazione)
31) Dizion. 4° Ed. .
PRINCIPATO
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pag.722



1) id: af5f0ae26fba4f8e8698e516ea16dd3b)
Esempio: Legg. Nat. S. Gio. Bat. S. B. Ebbe officio delli Principati, li quali sono spiriti, che ci insegnano avere reverenza alli nostri maggiori.
32) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
33) Dizion. 4° Ed. .
MAGNIFICATORE
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pag.122



1) id: e273b7772292410a8dad33369050dd6b)
Esempio: Legg. S. Gio. Bat. S. B. La notte dinanzi, che e' dovevano disputare ciascuno, san Giovanni apparío in visione al suo esaltatore, e magnificatore.
34) Dizion. 4° Ed. .
TACITURNITÀ, TACITURNITADE, e TACITURNITATE .
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pag.4



1) id: dbecd4a91d2c40d8bf7085bbb600e3b0)
Esempio: Legg. S. G. B. Sì li mandò sopra la piaga della taciturnitade, cioè, che li tolse la potenza del favellare.


2) id: f84942afe7364939b2a28f1201803810)
Esempio: Mor. S. Greg. Vedendo il canto della predicazione stare in silenzio, con dolore, e taciturnità si mettono a piagnere.
35) Dizion. 4° Ed. .
CALZAMENTO.
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pag.516



1) id: b1040149a91e42728e6bf048087b2fd7)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. S. B. Non son degno di sciogliere li calzamenti suoi.


2) id: cd129d04260d4956baab2fd2d7ffa66d)
Esempio: Cr. 9. 77. 14. La lor sugna (de' porci) è buona per ugnere calzamenti, e conservarli.
36) Dizion. 4° Ed. .
CREDITOIO
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pag.859



1) id: eee2c65402f947fdadf442450971d378)
Esempio: Legg. S. Gio. Bat. S. B. Sarra incominciò a ridere dopo l'uscio, e disse: poichè io sono invecchiata, e avrò figliuoli? quasi dica; ella non è creditoia.
37) Dizion. 4° Ed. .
RIDOLERE
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pag.253



1) id: 00cee703f41f48c99c45087d55b785ab)
Esempio: Legg. S. B. V. Vedeva ancora in sul ponte un'anima, che piagneva molto dirottamente, ridolevasi, e accusava se medesima de' peccati suoi.
38) Dizion. 4° Ed. .
LICORE
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pag.66



1) id: 5baeeec03e27440491e788f944781588)
Esempio: Legg. Spir. Sant. S. B. Onde li Santi, quando sono pieni della grazia, non possono ricevere in se licore di vana dilettazione.
39) Dizion. 4° Ed. .
CURARE
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pag.886



1) id: 671459aaf8ed4a71b202190875585291)
Esempio: Legg. Sp. S. Diede loro potenza sopra gli demonj, e a curare le infermitadi.


2) id: c97e660b511f4aeda79b694c368333c5)
Esempio: Cr. 1. 12. 4. Appresso procacci, come curi i buoi con grandissima diligenza.


3) id: ed4b7780be8641ae90d7b95b7366381a)
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Il lino sapete, che si vuol curar molto, e macerare.


4) id: 967234ba34c74f10b9badd74141a10fd)
Esempio: Dial. S. Greg. Lo santissimo Agabito domandò, se eglino avessono fede, che egli lo potesse curare.


5) id: 83e4288af99649a5a25fc20ff8d40859)
Esempio: Vit. S. Ant. La santa fiamma del purgatorio ec. cura le sucide anime, e piene d'ordura, e dato che loro hae un celestiale candidore, gli agnoli ec.