Lessicografia della Crusca in rete

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145 1 146 occorrenze
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40) Dizion. 4° Ed. .
FULVO
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pag.544



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Definiz: V. L. Add. Di colore simile a quello del leone, dell'oro, ec. Lat. fulvus. Gr. πυῤῥός.
41) Dizion. 4° Ed. .
MAGRISSIMO
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pag.123



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Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 49. Essendo fra le branche del detto leone venuto affamato, e magrissimo.
42) Dizion. 4° Ed. .
RACCOLTA.
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pag.33



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Esempio: Ar. Fur. 44. 94. Leone, acciocchè la sua gente affatto Non fosse uccisa, fe sonar raccolta.
43) Dizion. 4° Ed. .
SOGGIOGARE
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pag.566



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Esempio: Dant. Par. 12. Sotto la protezion del grande scudo, In che soggiace il leone, e soggioga.
44) Dizion. 4° Ed. .
STERILE
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pag.738



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Esempio: G. V. 10. 122. 6. Egli è di natura sterile, e 'l segno del leone sterile.
45) Dizion. 4° Ed. .
SCUDO
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pag.435



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Esempio: Dant. Par. 12. Sotto la protezion del grande scudo, In che soggiace il leone, e soggioga.
46) Dizion. 4° Ed. .
CONTEGNO
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pag.784



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Esempio: Dant. Inf. 17. In una borsa gialla vidi azzurro, Che di leone avea faccia, e contegno.
47) Dizion. 4° Ed. .
MENARE
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pag.203



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Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 290. Dall'altro lato del fiume venendo un leone, menónne via l'altro fanciullo.
48) Dizion. 4° Ed. .
LEONESSA, e LIONESSA
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pag.50



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Esempio: G. V. 10. 187. 1. Nacquero in Firenze due leoni di leone, e leonessa del comune.


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Esempio: Red. Ins. 71. Mi sovviene d'aver fatto mangiare al leone della carne d'una leonessa.
49) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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pag.78



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Esempio: Franc. Sacch. nov. 135. Isopo ci ammaestra nella sua favola, quando il leone ebbe bisogno del ratto.
50) Dizion. 4° Ed. .
CONDECENTISSIMO
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pag.747



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Esempio: Libr. cur. malatt. Lo tempo dello sole in leone è tempo condecentissimo a comporre la medicina suddetta.
51) Dizion. 4° Ed. .
UNIVERSALMENTE
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pag.310



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Esempio: Esp. Pat. Nost. Siccome lo leone soprastáe per natura, e per potenzia universalmente a tutte fiere salvatiche.
52) Dizion. 4° Ed. .
RINFIAMMARE
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pag.191



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Esempio: Dant. Par. 16. Al suo leon cinquecento cinquanta, E tre fiate venne questo fuoco A rinfiammarsi sotto la sua pianta.
53) Dizion. 4° Ed. .
A UN'OTTA
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pag.342



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Esempio: Morg. 21. 33. Può far il ciel che i leon non gli udissino, E tutti a sei a un'otta dormissino.
54) Dizion. 4° Ed. .
ARMENTO
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pag.264



1) id: d18a0d46dd8647dcbf20109c826e5852)
Esempio: Bocc. nov. 34. 14. Non altramenti, che un leon famelico, nell'armento de' giovenchi venuto, or questo, or quello svenando, ec.
55) Dizion. 4° Ed. .
SUO.
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pag.811



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Esempio: G. V. 12. 8. 22. Venere nel leone gradi otto, faccia di Saturno, e contradio alla suo triplicità.
56) Dizion. 4° Ed. .
FAVA
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pag.415



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Definiz: §. XII. Gittare una fava in bocca al leone, figuratam. vale Dar poco a chi è capace di molto.


2) id: db8d440f86204ac092bc0561763e603b)
Esempio: Bocc. nov. 30. 13. Ma sì era di rado, che altro non era, che gittare una fava in bocca al leone.
57) Dizion. 4° Ed. .
ALLEGARE.
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pag.122



1) id: 9ac92b78417e400e9668616f8c40f078)
Esempio: G. V. 2. 4. 2. Il sopradetto Teodorico passò in Italia, e allegossi con Leone Imperadore di Costantinopoli.
58) Dizion. 4° Ed. .
CASSERETTO.
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pag.585



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Esempio: E Cron. Vell. altrove: Era rifuggito in un casseretto, ch'avea fatto il detto Giovanni alla porta del Leone.
59) Dizion. 4° Ed. .
PALADINO
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pag.462



1) id: a662e2df10024c7593ba09a14f1f883b)
Esempio: Malm. 11. 29. E se in vista vi paion paladini, Han faccia di leone, e cuor di scriccioli.