Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
269 2 271 forme
145 1 146 occorrenze
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100) Dizion. 4° Ed. .
FORCELLA
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pag.493



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Esempio: Tes. Br. 5. 41. Ma quando egli (il leone) si cognosce, che 'l pasto non è tutto consumato dentro, alle sue forcelle sì gli fa noia.
101) Dizion. 4° Ed. .
DIVALLAMENTO
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pag.218



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Esempio: Tes. Br. 2. 43. Così ricomincia il dì a menomare per divallamento, che 'l sole fa tanto quanto va per Cancro, per Leone, e per Vergine.
102) Dizion. 4° Ed. .
VERMINE
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pag.245



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Esempio: E Vit. Dant. 250. E che altra cosa è, che poetica finzione nella Scrittura, dire, Cristo essere ora leone, e ora agnello, e ora vermine ec.
103) Dizion. 4° Ed. .
MIRMICOLEONE
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pag.253



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Esempio: Mor. S. Greg. 5. 14. Il mirmicoleone è uno animale piccolissimo, nimico delle formiche, e sta questo animale sotto la polvere per impacciare, e uccidere le formiche, le quali sono intente alle loro granella. Mirmicoleone in lingua Latina non è altro a dire, se non leone delle formiche, ovvero più chiaramente formica, e leone.
104) Dizion. 4° Ed. .
RIAVERE.
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pag.122



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Esempio: Ar. Fur. 30. 56. Calcata serpe mai tanto non ebbe, Nè ferito leon sdegno, e furore, Quanto il Tartaro, poich'e' si riebbe Dal colpo, che di se lo trasse fuore.
105) Dizion. 4° Ed. .
DISERTATO.
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pag.175



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Esempio: Fav. Esop. Andando il toro, e 'l cinghiale, e la disertata bestia delle grandi orecchie insieme a detto, trovarono il leone usato della prosperità, e leggerezza invecchiato.
106) Dizion. 4° Ed. .
RISERBARE, e RISERVARE
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pag.223



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Esempio: E G. V. 6. 71. 2. Fu questione, qual cosa fosse, o la gentilezza della natura del leone, o la fortuna riserbasse la vita del detto fanciullo.
107) Dizion. 4° Ed. .
FAMELICO
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pag.340



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Esempio: Bocc. nov. 34. 14. Non altramenti che un leon famelico, nell'armento de' giovenchi venuto, or questo, or quello svenando, prima co' denti, e coll'unghie la sua ira sazia, che la fame.
108) Dizion. 4° Ed. .
RAMMOLLARE.
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pag.59



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Esempio: Amm. ant. 25. 7. 5. Sansone più, che leone, forte, e più, che sasso, duro, il quale uno, e sanza arme perseguitò mille armati, rammollò ad abbracciare Dalida.
109) Dizion. 4° Ed. .
ISTORIOGRAFO
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pag.921



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Esempio: Circ. Gell. 7. 169. Gl'istoriografi, l'ufficio de' quali è propriamente il dire solamente la verità, quando vogliono dire, che qualche uomo sia fortissimo, lo assimigliano a un leone.
110) Dizion. 4° Ed. .
SUSCITATO.
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pag.820



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Esempio: Stor. Eur. 1. 1. Se il terzo Leone Pontefice ec. desideroso del ben comune, non avesse revocato, o, per meglio dire, suscitato in Ponente il dimenticato titolo dello Imperio.
111) Dizion. 4° Ed. .
ORRIBILITÀ, ORRIBILITADE, e ORRIBILITATE
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pag.433



1) id: 4b8059fcf7e04e92bf3c5c8f09c2c0e9)
Esempio: Sen. Pist. Il leone salvatico, e fiero è tale, chente la natura il creò, che per la sua fierezza è più bello; il quale l'uomo non osa riguardare senza orribilitade.
112) Dizion. 4° Ed. .
OREGLIA.
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pag.425



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Esempio: E Guitt. lett. 14. Non ardite ora di tenere leone, che voi già non pertene, e se 'l tenete, scorciate, ovver cavate lui coda, e oreglie, e denti, e unghi.
113) Dizion. 4° Ed. .
PIANETA
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pag.601



1) id: 1749652d383642e6be5e4fdc61b13153)
Esempio: G. V. 8. 47. 1. La pianeta di Saturno, e di Marte in quell'anno s'erano congiunte due volte insieme nel mese di gennaio, e di Maggio nel segno del Leone.
114) Dizion. 4° Ed. .
DEPELARE
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pag.73



1) id: a9ca4ed56b5c45e19c228d5ce2e6c1de)
Esempio: Guitt. lett. 14. Non ardite ora di tenere leone, che voi già non pertene, e se 'l tenete, scorciate, ovver cavate lui coda, e oreglie, e denti, e unghi, e 'l depelate tutto.
115) Dizion. 4° Ed. .
RICHIESTA.
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pag.136



1) id: ba52be5f660c465d862dc966379dfa82)
Esempio: E G. V. cap. 10. 1. Fece congiura con Leone Imperadore di Gostantinopoli, e con Gostantino suo figliuolo altresì Imperadore, ed alla sua richiesta passato a Roma, tutti e tre presela, e rubaronla.
116) Dizion. 4° Ed. .
DRAGO, e DRACO
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pag.251



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Esempio: Bocc. vit. Dant. 250. E che altra cosa è, che poetica finzione, nella scrittura dire, Cristo ora esser leone, ed ora agnello, e ora vermine, e ora drago, e quando drago, e quando pietra ec.
117) Dizion. 4° Ed. .
SATOLLO
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pag.331



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Esempio: Tes. Br. 5. 41. Quando elli (il leone) ha molto mangiato, e che 'l suo ventre è ben satollo, e li cacciatori lo cacciano, elli gitta fuori tutto il suo pasto per liberarsi dalla gravezza del suo corpo.
118) Dizion. 4° Ed. .
LAPIDE
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pag.19



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Esempio: Fr. Giord. Pand. Ma dicesi, che una pietra ha in se le virtù di tutte l'altre pietre, e secondochè dicono i savj, questa lapide è intra l'altre, siccome il leone tra le bestie, e siccome l'aguglia tra gli uccelli.
119) Dizion. 4° Ed. .
STORNELLO
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pag.757



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Esempio: Capr. Bott. 4. 68. Lo stornello, che fu donato a Papa Leone, sarebbe stato più dotto, che questi, che hanno la lingua Latina solamente ec. G. Ah sì? tu vuoi la baia; cotesto stornello non intendeva cosa, che si dicesse.