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180) Dizion. 4° Ed. .
A SUFFICIENZA
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pag.310



2) id: 2b86edb98d4046e0877db0209e91bf10)
Definiz: Posto avverbialm. Sufficientemente, A bastanza. Lat. satis, sufficienter. Gr. ἱκανῶς.


3) id: 1aca0ae79e9f4cfd9ebdc80019d1ca4c)
Esempio: Cr. 9. 2. 4. Non si possono le sue membra a sufficienza dilatare.


4) id: ca8d0435d7a14876ab8148c9fafd1eeb)
Esempio: E Segn. stor. 14. 379. Le case essendo disfatte in gran parte per far fuochi, e del pane avendone i soldati a peso, e mal cotto, ed i cittadini manco, che a sufficienza, ec.


5) id: 86ec8ea0245a4d3baef5e590d9307909)
Esempio: Segn. stor. 10. 277. Nel presidio della città era il Torniello valoroso capitano con fantería Tedesca, e con altre genti a sufficienza.
181) Dizion. 4° Ed. .
A TALE
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pag.310



2) id: 54c2375269b74ca792c85005f14044fa)
Definiz: Posto avverbialm. In tale, o A tal termine.


3) id: b7cf400937f44547a416e44ea3e21ae5)
Esempio: Petr. canz. 24. 7. Ed or siam giunte a tale, Che costei batte l'ale.
182) Dizion. 4° Ed. .
A TALENTO
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pag.310



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Definiz: Posto avverbialm. vale A voglia, A posta, Ogni volta, che vuole. Lat. deditâ operâ, consultò. Gr. ἐκοντί.


3) id: 6c7da1a79f984f8dbca6249cb55c8a5d)
Esempio: Dav. Acc. 139. Non è uomo sì cupo, nè sì astuto, che possa a talento suo celar la verità.
183) Dizion. 4° Ed. .
A TALORA
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pag.310



2) id: b76b2810a7a24d2fa8aa767f03587275)
Esempio: Bocc. nov. 30. 12. Sì la bambagia del farsetto tratta gli avea, che egli a talora sentiva freddo, che un altro sarebbe sudato.


3) id: 51cd711342e4497898115ee5ffdc82fc)
Esempio: E Bocc. nov. 43. 8. Andò adunque questo Pietro sventurato tutto il giorno per questa selva gridando, e chiamando, a talora tornando indietro, che egli si credeva innanzi andare.
184) Dizion. 4° Ed. .
A TANTO
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pag.310



2) id: 1fc01b06129c4ecc9531f3852c46ca5d)
Definiz: Posto avverbialm. A tale. Lat. eo, adeo ut. Gr. ὥστε.


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Esempio: Bocc. nov. 28. 4. Ma pure, come molto avveduto, recò a tanto Ferondo, che egli insieme colla sua donna a prendere alcuno diporto nel giardino della Badia venivano.


4) id: 0ce7b19e4c6c43d0b02a1109ddc845fc)
Esempio: G. V. 12. 73. 3. E questo basti a tanto, e tosto si vedrà il fine.


5) id: c74a3cc5715d445f995724d8f4453013)
Esempio: Dant. Inf. 9. Guarda, mi disse, le feroci Erine, Tesifone è nel mezzo, e tacque a tanto.


6) id: dae2cc449c564e129a83639a046b8d99)
Esempio: G. V. 12. 59. 2. Furono a tanto, che in piuvico consistoro dinanzi al Papa si dissono onta, e villania.


7) id: bb55ba0df5e74107a6a8e115ed068976)
Esempio: Nov. ant. 100. 2. La reina disse: ed io per vostra volontade lo farò fare domane; ed egli rispose, che molto li piaceva: a tanto rimase la cosa insino alla mattina.
185) Dizion. 4° Ed. .
A FIDANZA.
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pag.82



2) id: c2752471d5764fbf93ff1be78945eaef)
Definiz: §. Fare a fidanza, Trattare con sicurtà, e dimestichezza.


3) id: 25d336cfe52d4fbb9667e57815b0fc94)
Esempio: Alleg. 225. La pazía, che può far seco a fidanza, Lo vi conforta ec.


4) id: 918038041c2d469280d023be3feb0e33)
Esempio: Tac. Dav. stor. 5. 370. Egli, e l'esercito facevano a fidanza con gli ordini della milizia.


5) id: 70bd4ed0ed6c46debbbf78fb7d27a3a5)
Esempio: Bocc. nov. 79. 18. Non voglio, che tu ti maravigli, se io te dimesticamente, e a fidanza richiederò.
186) Dizion. 4° Ed. .
A FILO.
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pag.82



2) id: e97c59a78458437cba20240a1830b935)
Definiz: §. III. A filo, vale Per taglio.


3) id: 7971d11afa864c33bfc0b109c7887c2b)
Definiz: §. I. Essere a filo, vale Esser pronto, apparecchiato, lesto, in punto per far checchè sia.


4) id: c6c23e51d35a479fa4cbb31b3705df30)
Definiz: §. II. Mettere a filo altrui per far checchè sia, vale Fargli venir voglia di fare ec.


5) id: 9c39f00b60e84a2ea6b05780fdde0018)
Esempio: Ar. Fur. 43. 146. E quindi a filo alla dritta riviera Cacciano il legno, e fan parer, che voli.


6) id: fae88991774b49828abde64a641da877)
Esempio: Ar. Fur. 12. 83. Che 'l ferro crudo In man d'Orlando al venir giù voltosse: Tirare i colpi a filo ognor non lece.


7) id: 0b4d58853ecf4c7a80612974b209e93f)
Definiz: Posto avverbialm. vale, A dirittura: presa la metafora da' muratori, e simili, che tirano un filo per andar dritto. Lat. ad lineam, examussim, in directum. Gr. εὐθύ.
187) Dizion. 4° Ed. .
A FINE.
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pag.82



2) id: 01b96b617ab64c94a9f9ae12473334cb)
Definiz: §. Tirare a fine, Condurre a fine, vale Finire, Compiere ec.


3) id: d6aff8dbbd764a75898a39c22beef113)
Esempio: E M. V. 7. 60. Ed ivi attese il Re di Raona a fine di combattersi con lui.


4) id: 0bfc1ed436514c46b35d1e64dd28f399)
Esempio: M. V. 3. 106. Eziandio che 'l comperatore il facesse a fine d'aver l'utile, che 'l Comune avea ordinato.
188) Dizion. 4° Ed. .
A FITTO.
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pag.82



2) id: 096958aec324451fa1cd3a7c1b0baecd)
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi pigliare, torre, o dare, ed è pigliare, torre, o dare l'entrate delle possessioni, per un certo prezzo: e dare a fitto, lo diciamo anche Affittare. E Pigliare a fitto si dice in Lat. conducere. Dare a fitto, Lat. locare. Gr. μισθοῦν.


3) id: a8f4ad7fbfeb4a1aaec24d1b0681bd55)
Esempio: M. V. 8. 6. E presono a fitto dal Cardinale la rendita, che ne fece lor buon mercato.
189) Dizion. 4° Ed. .
A FOGGIA.
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pag.82



2) id: 4a113db52dba40bface9d65aaba6b181)
Definiz: Posto avverbialm. vale, A maniera, In guisa. Lat. instar.


3) id: 5b86f178a4a845a780b834a585fe03ae)
Esempio: Alleg. 58. Avete voi finissimi capelli, Che paion tant'orpelli, Quasi a foggia di stelle.


4) id: 09973836fec54f3f993e2f2e5bfe7628)
Esempio: Sagg. nat. esp. 169. Rimanendo però più grossi da una parte, e più acuti, e taglienti dall'altra, a foggia di cultelli.
190) Dizion. 4° Ed. .
A FONDO.
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pag.82



2) id: ad4ccbb4a5864997bfbeffc0fb196b09)
Esempio: Cr. 9. 86. 5. (L'uova) piene vanno a fondo, e le sceme nuotano a galla.


3) id: b5f70c2b31544e089d69a565745daeea)
Definiz: §. Andare a fondo. Lat. submergi. Gr. ὑποδύεσθαι.


4) id: 59145e7c42dc4ebdbaed75cbb2304c7e)
Esempio: Dav. Colt. 155. La fossa vuol essere a fondo un braccio, e mezzo (cioè abbia profondità d'un braccio e mezzo)


5) id: 21075961950348a88f75b6a7bb114d57)
Definiz: Che anche si scrive Affondo. Posto avverbialm. vale Nel fondo, contrario di A galla. Lat. ad imum, in imo. Gr. ἐν πυθμένι.


6) id: 62de158cf0bb49718309258f380bf07b)
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 1. Tutto quello, che può farci o migliori, o beati, fu da lei posto, o allo scoperto, o poco a fondo.
191) Dizion. 4° Ed. .
A FORMA.
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pag.84



2) id: a17f20cfe85942ab8cbf6959d096fef5)
Definiz: In forma, A foggia. Lat. in modum.
192) Dizion. 4° Ed. .
A FORTUNA.
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pag.84



2) id: 050d5d88a2de430aaf618cd829a599bb)
Esempio: Pass. 328. Imperocchè avvengono a caso, e a fortuna, e di rimbalzo.


3) id: b865a8f84973477090cb768d94267bcc)
Definiz: Posto avverbialm. vale Per sorte, A caso. Lat. fortuitò, forte fortuna. Gr. τύχῃ.
193) Dizion. 4° Ed. .
A FORZA.
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pag.84



2) id: b2fa3851d5124af58e7f77dafe2a2fa7)
Definiz: §. Dicesi anche A viva forza, A marcia forza, e vale alquanto più, che il solo A forza.


3) id: ee691525aef24e2d84a220e8362f9b6a)
Esempio: Ovid. Pist. 1. Elli s'apparecchiava d'andare a Pilon quasi a nostra forza.


4) id: 97982086675e402481b1511ef96f11c9)
Definiz: Posto avverbialm. Forzatamente, Per forza, A dispetto. Lat. violenter, vi, per vim. Gr. βιαίως.


5) id: 6eb7e2546ab24b6ba408dcee09775411)
Esempio: Tes. Br. 2. 50. Ma quando l'uomo uccide a forza, quel non è mutamento di natura.


6) id: 9cd43106368a47d99d95f3e455c37ef6)
Esempio: E Sen. ben. Varch. 6. 29. Io non voglio tenerti a viva forza, son contento ec.


7) id: c59534652b4f409fb27671e7863fd1e4)
Esempio: Cavalc. Disc. spir. Se egli non è occupato in bene, bisogna a marcia forza, ch'ei pensi male.


8) id: 1110ec3cfe714a0d9ef7d9cdd3455ad5)
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 3. Trae quasi a viva forza ancora de' petti duri, e non ricordevoli la gratitudine.


9) id: 2dbbd0714db14c9a82899ab3a71b0be5)
Esempio: Alam. Colt. 2. 73. Queste cose infernali accolte insieme Con arte estrema, a viva forza inchiude, Dentro al tenace bronzo.


10) id: b78452c845734d1381c5e257d62e3359)
Esempio: Bocc. nov. 26. 20. Io so bene che oggimai, posciachè tu conosci, chi io sono, che tu ciò, che facessi, faresti a forza.
194) Dizion. 4° Ed. .
A FRACASSO.
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pag.84



2) id: 280dd3540e0d4ec09e4ef69117124e1f)
Definiz: Posto avverbialm. A precipizio, Con furia, A furore. Lat. effusè, praecipitanter.


3) id: 60ef6ddb53db4e688b096ce16cb8ed67)
Esempio: Ar. Fur. 1. 72. Che salta macchie, e rivi, e a fracasso Arbori mena, e ciò che vieta il passo.
195) Dizion. 4° Ed. .
A FRENO.
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pag.84



2) id: 10aa1d17815f4514b71b5349c40f8346)
Esempio: Petr. son. 39. Larga 'l desio, ch'io tengo or molto a freno.


3) id: 5d204a18edd14ff095ca91391b5dc036)
Definiz: §. Dicesi anche Stare a freno di chi è ritardato, e tenuto in timore. Lat. in officio permanere.


4) id: 1fc75fc2b7c0414ba7e78df8e2a3e1e6)
Definiz: Posto avverbialm. Tenere a freno, significa Ritardare, e tenere in timore altrui. Lat. in officio detinere. Gr. χαλινοῦν.


5) id: 158657540b5f43c5a5c97d72821dbc13)
Esempio: G. V. 8. 73. 2. Perocch'era molto forte, e in una contrada, che tenea molto a freno gli Aretini.
196) Dizion. 4° Ed. .
A FRONTE.
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pag.84



2) id: 5c572d9823a84cb9856327f527a4f701)
Esempio: Filoc. 5. 114. Vidi a fronte alla mia camera in un'altra dimorar due donne.


3) id: 9e56d664a92540a8aeafc8e139128fd1)
Esempio: Ar. Fur. 15. 96. Quivi lo trovan, che disegna a fronte Del Calife d'Egitto una fortezza.


4) id: b6fc93f013a24f63aec1897874615406)
Definiz: Posto avverbialm. Dirimpetto, Rincontro; e si usa sovente a modo di preposizione. Lat. contra, adversus. Gr. ἀντικρύ.


5) id: d367655fe44c426bafb54e3bfc1c3916)
Esempio: E Filoc. 7. La seconda ec. chiamata, quì a fronte, dove le vecchie radici del melo granato vedete, s'assise.
197) Dizion. 4° Ed. .
A FUOCO.
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pag.84



2) id: f93589c5d6d54820b84601cfbc1aca20)
Definiz: §. II. Andare a fuoco.


3) id: 7f43038ade1b44ce9a227cff3a855f75)
Definiz: §. III. Andare a fuoco, e fiamma.


4) id: 68be426f4971484d8bdc185b442cfbbf)
Esempio: Sagg. nat. esp. 9. Abbia ancora in cima un'altra pallina vota, e serrata a fuoco.


5) id: 1afc814699be43cbbee3d89112efe97d)
Definiz: §. I. Sonare a fuoco, dicesi del dar cenno colle campane, d'alcuno incendio, per chiamare le genti ad estinguerlo.
198) Dizion. 4° Ed. .
A FURIA.
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pag.84



2) id: edba36cd9f524d28832772e6c5916872)
Definiz: §. I. A furia di percosse, e simili, vale A forza di percosse ec.


3) id: ef4628e27d0142dfbdc81f646a8568fe)
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 315. Fabbricò galée a furia.


4) id: c068771724734b80ab3c5027999337cd)
Esempio: Bellinc. Chi corre a furia, tende rete al vento.


5) id: c0be58b087824ad3a564bd1eab0b9203)
Esempio: Morg. 28. 79. Carlo v'andò con lo esercito a furia.


6) id: 9e6a5e4401b24f659bdc033245a5fc00)
Esempio: Malm. 3. 50. Lo manda fuori a furia di spintoni.


7) id: d26cff083a82414e993885d64f407a0f)
Definiz: §. III. Correre a furia nel far checchessia, o Andare a furia nel far checchessia, vale Operare sconsideratamente. Lat. Inconsultò, imprudenter agere. Gr. προπετῶς.


8) id: 609558ec524346d08fdd847dcf836cb8)
Esempio: G. V. 7. 92. 2. A furia, sanza ordine, e provvedimento, montarono in galée.


9) id: 172893e5e40b47a58b3893bb1c0b357c)
Esempio: Ar. Negr. 5. 1. Udite, Abbondio, Per vostra fede, e non correte a furia.


10) id: 48d4efa6d12d46c3bf0ee680d7b88e3a)
Definiz: §. II. A furia di popolo, dicesi di checchessia fatto con impeto, e con violenza di moltitudine.


11) id: 139ec241e26d42d39caf79ce8f7d79f3)
Esempio: E Bellinc. altrove: Chi non pensa, e corre a furia, D'ogni cosa al fin si pente.


12) id: 494a5c8a60004edfb06c616f1c56baca)
Esempio: Ar. Fur. 14. 110. Tornano i Saracin giù nelle fosse, A furia di ferite, e di percosse.
199) Dizion. 4° Ed. .
A FURORE.
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pag.85



2) id: 125d1c43d9cd4520bde6f640d68dad73)
Esempio: G. V. 7. 95. 1. Que' di Messina si mossono a furore, e corsono alle prigioni.


3) id: 751e198270fe42b09e54b3fba9a1822a)
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. cap. 1. E però conchiude, che noi non possiamo esser cacciati a furore.


4) id: 550c18fe6a2c48ec8fa0d2810f9814a4)
Esempio: Bocc. nov. 16. 39. Il popolo a furore corso alla prigione, ed uccise le guardie, lui n'avevan tratto fuori.