Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 301 forme, per un totale di 158 occorrenze

4° Edizione
Diz Giu. totali
297 4 301 forme
156 2 158 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
120) Dizion. 4° Ed. .
GIOVENTÙ, GIOVENTUDE, GIOVENTUTE, e GIOVENTUDINE.
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pag.613



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Esempio: Tes. Br. 7. 25. Gli uficj dell'uomo, che ha passato gioventudine, sono quelli, che Orazio nominò quà addietro.
121) Dizion. 4° Ed. .
GROPPA
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pag.675



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Definiz: §. I. In groppa, co' verbi Andare, Cavalcare, o simili, vale Cavalcare, Andare ec. posandosi sulla groppa della bestia ec. non in sella ec. Lat. equi clunes insidere, post equitem sedere, Oraz. Gr. ἱππεύειν.
122) Dizion. 4° Ed. .
INCENERIRE
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pag.774



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Esempio: Cas. Oraz. Carl. V. 141. Che voi proccuriate per Dio, che la crudele preterita fiamma, per la quale ella è poco meno, che incenerita, e distrutta ec. non sia raccesa ora, e non arda.
123) Dizion. 4° Ed. .
INTERPOSTO
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pag.884



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Esempio: Cas. Oraz. Carl. V. 138. Dinanzi al severo, ed infallibil giudicio del quale, per molto, che altri tardi, tosto debbiamo in ogni modo venir tutti, non per interposta persona ec. ma soli, e ignudi.
124) Dizion. 4° Ed. .
LANA
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pag.14



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Definiz: §. III. Disputar della lana caprina, proverb. che vale lo stesso, che Disputare dell'ombra dell'asino, cioè Disputar di cose frivole, o che niente rilevino. Lat. rixari de lana caprina, Oraz. Gr. ὑπὲρ ὄνου σκιᾶς μάχεσθαι.
125) Dizion. 4° Ed. .
DOMANE
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pag.235



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Definiz: §. III. In proverb. Cavami d'oggi, e mettimi in domani, vale Non voler prevedere, nè pensare a quello, che potesse bisognare per l'avvenire. Lat. quid sit futurum cras fuge quaerere, Oraz. Gr. τὸ μέλλον μὴ ζήτει.
126) Dizion. 4° Ed. .
MACCIANGHERO
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pag.109



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Esempio: Dav. Oraz. gen. delib. 149. Disgrazia non è, perchè ogni grossolano uomo, e maccianghero, non ch'essi, chenti voi gli conoscete, avrebbe potuto considerare, che quelle imprese stanno mal appiccate, e ci posson cadere in capo.
127) Dizion. 4° Ed. .
STARE
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pag.710



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128) Dizion. 4° Ed. .
GALLO.
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pag.566



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Definiz: §. I. In proverb. Più bugiardo, che un gallo, perciocchè la notte e' canta senza distinzione a ogni ora; e si dice di Chi frequentemente è uso di mentire. Lat. Parthis mendacior, Oraz. Gr. ὡς κρής, ψευστής.
129) Dizion. 4° Ed. .
COMMENTATORE
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pag.715



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Esempio: Red. annot. Ditir. 182. Orazio col chiamare purpurei i cigni, che sono bianchissimi, ha data una gran fatica a' suoi commentatori.
130) Dizion. 4° Ed. .
DIO, e IDDIO
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pag.132



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Esempio: Cas. Oraz. Carl. V. 141. Di ciò vi pregano similmente le misere contrade d'Italia ec. ed a man giunte colla mia lingua vi chieggion mercè, che voi procuriate per Dio, che la crudele preterita fiamma ec. non sia raccesa.
131) Dizion. 4° Ed. .
DICIOTTESIMO
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pag.98



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Esempio: Dav. Oraz. Cos. I. 127. Dimanierachè poi nel diciottesimo anno, essendo venuta (come volle colui, che di tutte le cose divine, e umane è ottimo disponitore) la morte del duca Alessandro, tutti gli occhi si voltarono al signor Cosimo.
132) Dizion. 4° Ed. .
MALE
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pag.128



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Definiz: §. V. Sempre non istà il mal dove e' si posa; risposta di colui, cui sono rimproverati i suoi danni, volendo inferire, che gli stati talor si mutano dal male al bene. Lat. Non si male nunc, et olim, Sic erit, Oraz.
133) Dizion. 4° Ed. .
PRESA.
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pag.703



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Esempio: Dav. oraz. 148. Questo s'adatti maestrevolmente nel muro con gesso, e matton pesto, e sugo di bucce d'olmo, e finissimo aceto, per far la presa più forte, e tenace, affinchè nè del cadere, nè del crollare ci sia mai più dubitanza.
134) Dizion. 4° Ed. .
DEDICAMENTO
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pag.64



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Esempio: Liv. M. I parenti di Valerio furono crucciati, e sdegnati, che 'l dedicamento di così nobil tempio fosse di necessità datro ad Orazio.
135) Dizion. 4° Ed. .
SE
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pag.443



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Definiz: §. II. Se, Per Così, in principio di locuzione pregativa, o disiderativa. Lat. sic; come l'adoperò Orazio: Sic te diva potens Cypri. Gr. οὕτως, οὕτω.
136) Dizion. 4° Ed. .
POETRIA
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pag.646



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Esempio: Com. Inf. 4. Orazio fue poeta satiro, e riprenditore de' vizj: visse, e morì in Roma al tempo d'Ottaviano Imperadore: scrisse la poetria, e molte belle opere.


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Esempio: Dant. Conv. 32. Siccome dice Orazio nel principio della poetria, quando dice: molti vocaboli ne nasceranno, che già cadero.


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Esempio: Amm. ant. 9. 4. 12. Orazio nella poetria: essendo tu fedele interpetratore, non ti curae di sponere parola per parola.
137) Dizion. 4° Ed. .
BRUTTATO
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pag.474



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Esempio: Cas. Oraz. Carl. V. 138. Talchè tutto lo 'mperio, e i reami, e tutti gli stati, che voi avete ec. sieno divenuti vostri ec. contaminati di fraude, e di violenza, e del puzzo de' morti corpi de' loro signori fetidi, e nel sangue tinti, e bruttati, e bagnati.
138) Dizion. 4° Ed. .
PESANTEMENTE.
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pag.582



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Esempio: Tes. Br. 7. 71. Orazio dice, che 'l grande arbore è spesso crollato dal vento, e le alte torri caggiono più pesantemente, e la folgore cade sopra alte montagne.
139) Dizion. 4° Ed. .
PREMUROSO.
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pag.701



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Esempio: Salvin. disc. 2. 254. Orazio grande amico di Mecenate ec. non dimandava a questo gran favorito altra cosa, nè con più premurosa galantería, che di poter bere un poco insieme.