Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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241 9 250 occorrenze
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80) Dizion. 4° Ed. .
ABBONACCIATO.
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pag.11



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Esempio: Ovid. art. am. Quando il mare è abbonacciato, il nocchier sicuro si riposa.
81) Dizion. 4° Ed. .
AVOLTERATORE
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pag.342



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Esempio: Ovid. Pist. Ora volesse Dio, che l'avolteratore Paris fosse affogato nelle pericolose acque.
82) Dizion. 4° Ed. .
ARATO
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pag.245



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Esempio: Ovid. Met. Allora quivi colla crudel mano roppe gli arati volgenti le ghiove.
83) Dizion. 4° Ed. .
AMMONITORE.
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pag.161



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Esempio: Ovid. rem. am. L'animo, ch'è impaziente ec. ha in odio le parole dell'ammonitore.
84) Dizion. 4° Ed. .
AMO.
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pag.162



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Esempio: Ovid. Pist. Ora ingannate gli uccelli colle reti, ora i pesci cogli ami.
85) Dizion. 4° Ed. .
AVVISARE
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pag.354



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Esempio: Ovid. Pist. Imperciocchè la saetta del mio arco si ficca ovunque io avviso.
86) Dizion. 4° Ed. .
VEDOVO
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pag.212



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Esempio: Ovid. Pist. 42. Io per ispontanea colpa sono diventata vedova delle tue camere.
87) Dizion. 4° Ed. .
BULBO
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pag.483



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Esempio: Ovid. Art. Am. Li candidi bulbi, li quali son maculati della Greca cittade.
88) Dizion. 4° Ed. .
BENVOGLIENTE
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pag.418



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Esempio: Ovid. Pist. Or chi è quegli, che si possa adirare col suo benvogliente?
89) Dizion. 4° Ed. .
ATTORNEATO
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pag.321



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Esempio: Ovid. Art. am. Fu messo in prigione in una carcere attorneata di mare.
90) Dizion. 4° Ed. .
BUCCIA
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pag.476



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Esempio: Ovid. Metam. Str. Pulce ec. la sua buccia, quando ell'è piena di sangue.
91) Dizion. 4° Ed. .
BUFFA
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pag.479



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Esempio: Ovid. Rem. Am. Str. Quelle malíe son nulla, ma sono buffe per guadagnería.
92) Dizion. 4° Ed. .
ASSOTTIGLIARE
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pag.305



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Esempio: Ovid. rem. am. I grandi fiumi, quando si dividono in più parti, sì assottigliano.
93) Dizion. 4° Ed. .
DORMIGLIOSO
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pag.245



1) id: c37578331ab1409ea269f93adcb7c5b4)
Esempio: Ovid. Pist. Io allora così dormigliosa mi svegliai, e mezza addormentata cercava d'abbracciar Teseo.
94) Dizion. 4° Ed. .
INTOZZARE
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pag.892



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Definiz: §. Per metaf. Divenir grosso, Inciprignire. Lat. subirasci, irasci, intumescere, Ovid. Gr. ὑποργίζεσθαι, διοιδαίνειν, Erodot.
95) Dizion. 4° Ed. .
DISAGRARE
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pag.153



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Esempio: Ovid. Pist. Poni giù gl'Iddii, e le sagrate cose, le quali tu, toccando, disagri.
96) Dizion. 4° Ed. .
BOCCHIDURO
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pag.442



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Definiz: V. A. Cavallo duro di bocca, Sboccato. Lat. ore durus; durior oris equus, Ovid.
97) Dizion. 4° Ed. .
AUTORIZZARE
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pag.345



1) id: ac0e48eeba19437f84f732584283daeb)
Esempio: Ovid. Rem. am. E però autorizzando, Agamennone piglia nuove cure d'amore (quì essere autore)
98) Dizion. 4° Ed. .
CENERE.
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pag.616



1) id: 4c5892ee47da425385066d8d5d18cb63)
Esempio: Ovid. Pist. Che tu m'ami ec. e che la tua fiamma non diventi cenere.
99) Dizion. 4° Ed. .
AGGIOGARE.
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pag.85



1) id: 658cd008d9c34f6ab03516ca6f8c71bb)
Esempio: Ovid. Pist. Onde tu divenuto ardito per lo mio ingegnoso ardimento, aggiogasti i tori.