Lessicografia della Crusca in rete

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Diz Giu. totali
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120) Dizion. 4° Ed. .
FACONDIA
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pag.330



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Esempio: Libr. Am. E molte volte facondia di parlare li cuori de' non amanti ad amare costrigne.
121) Dizion. 4° Ed. .
LANIERE
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pag.17



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Esempio: Libr. Am. 9. Chi vide mai sì indegne cose, laniere falcone per nibbio sua preda lasciare?
122) Dizion. 4° Ed. .
VERGINALE
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pag.240



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Esempio: Libr. Am. Avvegnadiochè amar paia cosa disiderata da tutti, pure alla verginale onestà par molto contrario.
123) Dizion. 4° Ed. .
TENTANTE.
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pag.55



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Esempio: Libr. Am. Si truova con femmina non conoscente, o con meretrice, a tempo di tentante lussuria.
124) Dizion. 4° Ed. .
VASELLETTO
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pag.198



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Esempio: Libr. Am. 67. L'amanza può ricever licitamente ec. pettini, guanti, anella, spezie, lavamenti, e belli vaselletti.
125) Dizion. 4° Ed. .
SALDARE
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pag.299



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Definiz: §. III. Saldare, per Ultimare, Terminare. Lat. rem conficere, perficere. Gr. ἀποτελεῖν.
126) Dizion. 4° Ed. .
TOCCARE
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pag.89



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Definiz: §. II. Toccare, figuratam. per Carnalmente conoscere. Lat. rem habere. Gr. γινώσκειν.


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Esempio: Ovvid. Pist. Ma se per avventura le mie parole ti toccheranno il cuore ec.


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Definiz: §. XV. Toccare fondo, o il fondo d'alcuna cosa, figuratam. vale Saperla bene, e per fondamento, Chiarirsene. Lat. scopum attingere, rem acu tangere. Gr. σκοποῦ τυγχάνειν.
127) Dizion. 4° Ed. .
IMMEDICABILE
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pag.729



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Esempio: Tass. Am. 2. 1. E pur fa tanto gravi, e sì mortali, E così immedicabili le piaghe!
128) Dizion. 4° Ed. .
FESTUCA
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pag.441



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Esempio: Libr. Am. Prima la trave dell'occhio suo, che la festuca di quel del prossimo, dee l'uomo trarre.


2) id: 4a5a3b25df3e4d328079685afd3aff44)
Esempio: Franc. Sacch. rim. 11. Non esserli capace la ricchezza Di quel che costa a lei men, che festuga (forse Festuga per la rima.)
129) Dizion. 4° Ed. .
STUDIOSO.
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pag.786



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Esempio: Libr. Am. Pur vedendo, che nondimeno questi era studioso nell'amor suo, un dì gli disse cota' parole.
130) Dizion. 4° Ed. .
SMALTIRE
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pag.544



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Esempio: Libr. Am. 48. Lo qual riempiendo lo corpo con nutricamento, poich'è smaltito, fa di mangiar tornare appetito.
131) Dizion. 4° Ed. .
IN ASTRATTO
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pag.763



1) id: cb43a319deb246088df70537991035fc)
Esempio: Salv. dial. am. 74. Questa amicizia verso di se medesimo pare a dimolti cosa troppo in astratto.


2) id: edb2944b569942e58219caac3ae732d2)
Esempio: Bern. rim. 1. 27. Che par le quattro tempora in astratto.
132) Dizion. 4° Ed. .
DOLCE
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pag.231



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Esempio: Tass. Am. prol. Insipido è quel dolce, che condito Non è di qualche amaro, e tosto sazia.
133) Dizion. 4° Ed. .
RISPETTOSO
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pag.229



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Esempio: Tass. Am. 2. 2. E costui rispettoso è fuor di modo. D. È spacciato un amante rispettoso.
134) Dizion. 4° Ed. .
LUSINGAMENTO
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pag.103



1) id: 0c24377eac524e98a2a93d755fabb394)
Esempio: Libr. Am. 12. Ancora pare, che sieno lusingamenti malvagi le lodi fatte in cospetto della persona lodata.
135) Dizion. 4° Ed. .
USIGNUOLO
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pag.343



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Esempio: Tass. Am. 1. 1. Odi quell'usignuolo, Che va di ramo in ramo Cantando; io amo, io amo.
136) Dizion. 4° Ed. .
CONSEGUENTEMENTE
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pag.769



1) id: 068020de8dc443368ade92c53ce607a5)
Esempio: Libr. Am. Tra i coniugati gelosía non può aver luogo, e conseguentemente non vi può essere amore.
137) Dizion. 4° Ed. .
FABBRILE, e FABRILE
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pag.328



1) id: f99bbc87fbd749ce925d496d31017646)
Esempio: Ovid. Met. Strad. Dedalo nominatissimo per ingegno dell'arte fabbrile ordinò lo lavorío.
138) Dizion. 4° Ed. .
RIDENTE
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pag.151



1) id: acb10b2b5d414111aa7fc84b1705c437)
Esempio: Ovvid. Metam. Strad. E del seno della madre arrappa lo ridente Learco.
139) Dizion. 4° Ed. .
SCHERANO
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pag.378



1) id: f83b1ab6f62944a5839dd40b22b84f23)
Esempio: Ovvid. Metam. Strad. La figliuola tua non è degna d'aver marito scherano.


2) id: b2a722dc1b3d4f75ba9aac827336104e)
Esempio: Dant. rim. 24. Che tanto dà nel sol, quanto nel rezzo Questa scherana micidiale, e latra.