Lessicografia della Crusca in rete

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140) Dizion. 4° Ed. .
GOCCIOLARE
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pag.635



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Esempio: Pallad. cap. 6. Le pietre di sopra alla terra di verno gocciolano.


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Esempio: E Pallad. altrove: Se l'altro dì ha colto tanto umore, che premendolo goccioli.
141) Dizion. 4° Ed. .
MACIGNO
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pag.111



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Esempio: Pallad. cap. 39. Le camere de' bagni sono più forti di macigno.
142) Dizion. 4° Ed. .
PERTICHETTA
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pag.580



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Esempio: Pallad. cap. 13. Lungo le pertichette riempi di canne, o d'altre verghette.
143) Dizion. 4° Ed. .
STEMPERARE
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pag.736



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Esempio: Pallad. cap. 40. Stempera, e risolvi, e metti, e fondi nelle giunture.


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Esempio: Tes. Br. 2. 35. Se 'l corpo fusse d'uno elemento, senza più, egli non potrebbe stemperarsi mai, perocchè non avrebbe mai contrario.
144) Dizion. 4° Ed. .
POTARE
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pag.682



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Esempio: Pallad. cap. 6. Se poterai avaccio, molti sermenti; se tardi, molto frutto.


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Esempio: E Pallad. Febbr. 12. tit. Come, e quando si potino le vigne.


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Esempio: Morg. 3. 5. A chi tagliava usbergo, a chi potando Venía le mani, e cascano i monconi.
145) Dizion. 4° Ed. .
SCANICARE
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pag.359



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Esempio: Pallad. cap. 10. Per la sua salsezza fa scanicare gl'intonicati delle camere.


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Esempio: Pallad. cap. 6. Quando non si teme di scanicare gli acini, le legature si vuol mutare.
146) Dizion. 4° Ed. .
TERRESTRITÀ, TERRESTRITADE, TERRESTRITATE , e TERRESTITÀ
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pag.65



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Esempio: Pallad. cap. 4. Dee esser lieve, e nulla avere in se terrestitade.


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Esempio: E Cr. cap. 13. 5. Il corpo della pianta ha bisogno di tal cibo, che sia indurabile, e seccabile per la terrestrità.


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Esempio: Cr. 1. 4. 7. Sono acque costrette, e che lungo tempo ricevono terrestritadi.


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Esempio: E Cr. 2. 6. 1. La materia della foglia in tutte le piante è l'umore acquoso alquanto mutato, e mescolato, non ben digesto, e purgato dalla feccia della terrestrità.
147) Dizion. 4° Ed. .
TUFO.
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pag.168



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Esempio: Pallad. cap. 33. Nel tufo, e nell'argilla (i mori) a fatica s'appigliano.
148) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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pag.79



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Esempio: Pallad. Magg. 7. Ratto che castrano il giovenco, il mettono alla vacca.


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Esempio: Salvin. disc. 2. 421. S'aggiusta al nostro volgare, ed elegante proverbio: chi va piano, va ratto.
149) Dizion. 4° Ed. .
FORVICI
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pag.508



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Esempio: Pallad. Magg. 7. Con forvici di stagno prendono i nervi, e stringono.
150) Dizion. 4° Ed. .
RIPARATURA
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pag.205



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Esempio: Pallad. Novemb. 7. Se con alcuna riparatura non si difendono, tosto periscono.
151) Dizion. 4° Ed. .
SCORRIMENTO
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pag.423



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Esempio: Pallad. Novemb. 7. Il luogo sia volto a scorrimento d'omore, e d'acqua.
152) Dizion. 4° Ed. .
FORNO
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pag.502



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Esempio: Pallad. Marz. 21. Scaldato il forno in modo come da cuocere il pane.


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Esempio: Quad. d'Or. S. Mich. Alle due fornora.


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Esempio: Segr. Fior. Mandr. 4. 2. E' non s'è fatto nulla, io mi sono murato in un forno.


4) id: 36f2d70ac6ee4d8fada6dde29d54eb88)
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 4. Se gli altri dottori fussino fatti come costui, no' faremmo a' sassi pe' forni.


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Esempio: E G. V. 12. 90. 2. E ne' detti dì s'apprese (il fuoco) in più parti di Firenze con danno di più case, e forni.
153) Dizion. 4° Ed. .
MESTRUATO
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pag.224



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Esempio: Pallad. Marz. 15. Spaventasi la ruta della tratta della femmina immonda, e mestruata.
154) Dizion. 4° Ed. .
IMBAGNARE
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pag.715



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Esempio: Pallad. Marz. 14. L'omore conviene, che imbagni spesso le spogne de i sparagi.


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Esempio: E Pallad. 20. Voglionsi ec. nel tempo secco spesso imbagnare.
155) Dizion. 4° Ed. .
PALICCIUOLO
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pag.465



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Esempio: Pallad. Marz. 18. Faccendogli prima il foro col palicciuolo, e calcandovi con martello.


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Esempio: Cr. 10. 33. 5. Sia sur un bastoncello piccolo, e sia nel mezzo della fossa attraverso sopra un piccolo palicciuolo.
156) Dizion. 4° Ed. .
OLEASTRO.
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pag.394



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Esempio: Pallad. Marz. 10. Un palo d'oleastro, cioè d'ulivo salvatico, fitto nella sua radice.
157) Dizion. 4° Ed. .
SOPPORRE
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pag.592



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Esempio: Pallad. Marz. 18. Se le mele criepano, sopponi una pietra alle radici dell'arbore.
158) Dizion. 4° Ed. .
LAURINO
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pag.34



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Esempio: Pallad. Marz. 11. Le bagnerai per tre dì il seme in olio laurino.
159) Dizion. 4° Ed. .
LEGGIERMENTE, e LEGGERMENTE.
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pag.43



1) id: 084d347bacac4255bfc7555a668d435f)
Esempio: Pallad. Marz. 1. Alcuni il radono sì leggiermente, che non pervengono al midollo.


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Esempio: E Pallad. appresso: Vuolsi leggiermente con una penna a ora di vespro innacquare il nesto.


3) id: dba36f4f04c1424da04f7adb26f7e8b6)
Esempio: E Bocc. nov. 46. 7. Per quella assai leggiermente se ne saglì.


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Esempio: E Bocc. nov. 35. 5. Dieder voce d'averlo per lor bisogne mandato in alcun luogo, il che leggiermente creduto fu.


5) id: 1e18d8205f6047e889a432758eb23cbc)
Esempio: E Tes. Br. 5. 10. E tanto sappiate, che quelli, che hanno le gambe lunghe, prendono più leggiermente, ma non tegnono così bene, come quelli, che l'hanno corte.