Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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160) Dizion. 4° Ed. .
UMILIARE.
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pag.305

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Esempio:

Petr. canz. 38. 3. Ho riprovato umiliar quell'alma.

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Esempio:

Petr. canz. 4. 4. Che 'l cor s'umiliasse aspro, e feroce.

161) Dizion. 4° Ed. .
IN TUTTO
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pag.900

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Esempio:

Petr. cap. 2. Che 'n tutto è orbo chi non vede il sole.

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Esempio:

Cas. lett. 8. Prego V. Ecc. ec. che gli presti fede in tutto.

162) Dizion. 4° Ed. .
GEMMA.
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pag.581

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Esempio:

Petr. son. 163. E le chiome ora avvolte in perle, e 'n gemme.

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Esempio:

E Petr. 294. Senz'ella è quasi Senza fior prato, e senza gemma anello.

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Esempio:

E Petr. 229. E ristorar nol può terra, nè impero, Nè gemma oriental, nè forza d'auro.

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Esempio:

Alam. Colt. 1. 17. Chi la gemma svegliendo all'altra pianta Fa simil piaga.

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Esempio:

Cecch. Donz. 2. 2. Le vuol ben, la terrà, ve, come gemma In anello.

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Esempio:

E Cr. cap. 23. 7. Ancora quegli, che sono occhiuti di molte, e grosse gemme, e spesse, imperocchè dove sarà moltitudine delle gemme grosse, e spesse, ivi fia l'abbondanza della generativa virtude.

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Esempio:

Cr. 2. 22. 3. Ma gli arbori, che non fanno frutto alcuno, hanno per necessità diffusa virtude di generar ne' rami, e ne' polloni, ovvero rampolli, e nelle loro gemme.

163) Dizion. 4° Ed. .
PINO
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pag.627

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Esempio:

Petr. son. 10. Ma 'n lor vece un abete, un faggio un pino.

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Esempio:

E Petr. canz. 30. 3. Ove porge ombra un pino alto, od un colle, Talor m'arresto.

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Esempio:

Boez. Varch. 2. 5. Non avea 'l pino allora Corso l'onde marine, Nè varie, e peregrine Merci portate a strani lidi ancora.

164) Dizion. 4° Ed. .
PROMETTERE
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pag.740

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Esempio:

Petr. son. 58. Perocchè 'n vista ella si mostra umile, Promettendomi pace nell'aspetto.

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Esempio:

E Petr. canz. 24. 4. E regna altro Signore, Che promette una vita più tranquilla.

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Esempio:

Cas. lett. 23. La somma bontà del Re Cristianissimo, della quale io ho sempre promesso a nostro Signore ogni cosa.

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Esempio:

Stor. Pist. 13. Per loro nequizia promise Dio, che poco tenessono quella signoría in pace.

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Esempio:

Malm. 1. 68. E credon, promettendo Roma, e toma, Di spacciar l'oro della bionda chioma.

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Esempio:

Lasc. Sibill. 2. 2. Hacci promesso a piede, e a cavallo, e di già s'è messo in ordine.

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Esempio:

Pataff. 2. Babbo, mamma, Roma, e toma, e Tessa.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 2. 2. Il nostro Re celestiale darà a noi suoi cavalieri lo suo soccorso, e quello, che ci promise.

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Esempio:

Ar. Len. 2. 2. Maria in monte (come dicono Questi scolari) promettea (quì è stroppiato per vezzo, essendo in bocca d'una femmina ignorante)

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Esempio:

G. V. 5. 38. 1. Biasimandolo della donna, ch'egli avea promessa, come ella non era bella, nè sofficiente a lui ec. incontanente per sussidio diabolico, preso di lei, la promise, e isposò a moglie; per la qual cosa i parenti della prima donna promessa raunati insieme, e dogliendosi di ciò ec.

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Esempio:

Bocc. nov. 3. 2. Ma che il senno di consolazione sia cagione, come promisi, per una novelletta mostrerrò brievemente.

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Esempio:

G. V. 11. 134. 2. Qual puote esser la cagione, perchè Iddio abbia promesso questo arduio contro di noi.

165) Dizion. 4° Ed. .
MODO
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pag.266

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Esempio:

Petr. son. 61. Se 'n altro modo cerca d'esser sazio Vostro sdegno, erra.

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Esempio:

Cas. lett. 21. E perchè sua Signoría ha modo di scrivere sopra a ciò a V. Ecc. Illustriss. non mi pare ec.

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Esempio:

Com. Inf. 12. Se questi hanno mala intenzione, in mal modo è retta la città.

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Esempio:

Amm. ant. 4. 2. 3. Fu sentenza de' filosofi, che le virtù debbano essere temperate, e se passano modo, e misura, sono vizj.

166) Dizion. 4° Ed. .
ETERNITÀ, ETERNITADE, e ETERNITATE.
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pag.322

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Esempio:

Petr. cap. 12. E sola eternità raccolta, e 'ntera.

167) Dizion. 4° Ed. .
ADRO.
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pag.66

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Esempio:

Petr. cap. 12. L'oblivion gli aspetti oscuri, ed adri.

168) Dizion. 4° Ed. .
CAPERE, e CAPIRE.
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pag.545

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Esempio:

Petr. son. 149. E quant'è 'l dolce male, Nè 'n pensier cape, non che 'n verso, o 'n rima.

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Esempio:

E Petr. 261. Mio ben non cape in intelletto umano.

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Esempio:

Dittam. 1. 25. Tanti ne furo allora morti, e catti.

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Esempio:

E Bocc. nov. 85. 12. E andava saltando, e cantando tanto lieto, che egli non capeva nel cuoio.

169) Dizion. 4° Ed. .
INTENZIONE
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pag.880

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Esempio:

Petr. cap. 1. Ma quella intenzion casta, e benigna L'uccise.

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Esempio:

E uom. ill. Più leggiermente si moverebbe il sol dal suo corso, che Fabbrizio da sua intenzione.

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Esempio:

Nov. ant. 1. 1. La forma, e la 'ntenzione di quella ambascería fu solo in due cose.

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Esempio:

But. Inf. 4. 1. Per avere intenzione di quello, che si dirà nella prima cantica, debbiamo sapere, che l'autore finge ec.

170) Dizion. 4° Ed. .
MATRIGNA
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pag.184

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Esempio:

Petr. cap. 1. Non volse Consentire al furor della matrigna.

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Esempio:

Amm. ant. 34. 2. 6. L'oziosità è madre delle ciance, e matrigna delle virtù.

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Esempio:

Bern. Orl. 2. 26. 9. E fammi un certo viso di matrigna, Disse il guerrier, ch'io mi spavento quasi.

171) Dizion. 4° Ed. .
LASCIVIA
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pag.24

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Esempio:

Petr. cap. 1. Ei nacque d'ozio, e di lascivia umana.

172) Dizion. 4° Ed. .
UCCISO.
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pag.205

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Esempio:

Petr. cap. 1. Parte presi in battaglia, e parte uccisi.

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Esempio:

Bern. Orl. 2. 4. 44. Il toro ucciso la terra divora.

173) Dizion. 4° Ed. .
BIASIMARE, e BIASMARE
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pag.428

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Esempio:

Petr. cap. 1. Tal biasma altrui, che se stesso condanna.

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Esempio:

Sen. Pist. Come colui, che si lamentava, e biasimava di sua amica.

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Esempio:

E G. V. 9. 288. 1. Per certi fu lodato, ma per molti biasimato.

174) Dizion. 4° Ed. .
VANO
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pag.195

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Esempio:

Petr. cap. 1. Fatto Signore, e Dio da gente vana.

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Esempio:

Petr. son. 1. Tra le vane speranze, e 'l van dolore.

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Esempio:

E Petr. son. 204. Misero, e pien di pensier vani, e sciocchi.

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Esempio:

Cas. lett. 62. Quando io diceva a V. M. che esso era tutto vano, e tutto leggiere, non me lo voleva credere.

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Esempio:

G. V. 5. 21. 1. Ma loro intendimento tosto venne vano.

175) Dizion. 4° Ed. .
INVOCARE
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pag.910

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Esempio:

Petr. canz. 49. 1. Invoco lei, che ben sempre rispose.

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Esempio:

G. V. 12. 89. 5. E ciò fatto, fece a grido del detto parlamento invocare, e poi per sue lettere citare gli Lettori dello 'mperio della Magna.

176) Dizion. 4° Ed. .
NEVARE
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pag.340

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Esempio:

Petr. canz. 22. 1. Già su per l'alpi neva d'ogn'intorno.

177) Dizion. 4° Ed. .
DISACERBARE
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pag.152

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Esempio:

Petr. canz. 4. 1. Perchè cantando, il duol si disacerba.

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Esempio:

E Petr. son. 158. Con diletto l'affanno disacerba.

178) Dizion. 4° Ed. .
PRIMO
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pag.721

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Esempio:

Petr. canz. 4. 1. Nel dolce tempo della prima etade.

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Esempio:

E Petr. canz. 38. 4. Ed io 'l provai 'n sul primo aprir de' fiori.

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Esempio:

Petr. canz. 3. 4. E non mi stanca primo sonno, od alba.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 27. 24. Ma non vuoi ben contar, com'andò il fatto, Perchè tu pur fuggisti il primo tratto.

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Esempio:

Dant. Purg. 1. Che non si converría l'occhio sorpriso D'alcuna nebbia andar davanti al primo Ministro, ch'è di que' di Paradiso.

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Esempio:

Dant. Purg. 2. Lo mio maestro ancor non fece motto, Mentre che i primi bianchi aperser l'ali.

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Esempio:

Bocc. proem. 2. Dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo acceso stato d'altissimo, e nobile amore ec.

179) Dizion. 4° Ed. .
AUGELLETTO
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pag.338

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Esempio:

Petr. canz. 38. 1. E gli augelletti incominciar lor versi.

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Esempio:

E Petr. son. 318. Vago augelletto, che cantando vai.

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Esempio:

E Cas. lett. 39. Come vago augelletto fuggir suole.

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Esempio:

Cas. son. 37. Vago augelletto dalle verdi piume.

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