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4° Edizione
Diz Giu. totali
34226 632 34858 forme
23607 396 24003 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
80) Dizion. 4° Ed. .
ALLA CORTESE.
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pag.117



1) id: 20c4f31931954aaf8ed1d3d8aed9c7bb)
Esempio: Salust. Cat. R. E tutti gli altri presi, fussero tenuti, e guardati alla cortese. (il Lat. ha: libera custodia)
81) Dizion. 4° Ed. .
BOLCIONARE
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pag.446



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Esempio: Salust. Iug. R. Perchè videro, che si bolcionava il muro, e 'l fatto loro andava ad afflizione, e a dolore.
82) Dizion. 4° Ed. .
BRIGARE
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pag.468



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Esempio: Salust. Iug. R. Oggi furtivamente, e quasi per ladroneccio più che per buon'arte, a signoríe, e onore si brigano di venire.
83) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
84) Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557



2) id: 9c727b8487f44461a9ded39dfb99325d)
Definiz: Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO, DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come POGGIO, OGGI, ec.
85) Dizion. 4° Ed. .
STUDIAMENTO.
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pag.786



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Esempio: Salust. Iug. R. Il popolo è incredibile a dire, come fue atteso, e volonteroso, con quanto studiamento comandóe, che l'inquisizion fusse fatta.
86) Dizion. 4° Ed. .
FURTIVAMENTE
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pag.553



1) id: 1fc1873ee3b04dac83b3d5a8d9bf2f9a)
Esempio: Salust. Iug. R. Oggi furtivamente, e quasi per ladroneccio, più che per buon arte, a signoríe, e onore si brigano di venire.


2) id: 6002e63f6a374045819afad526e3a68d)
Esempio: Mor. S. Greg. Acciocchè essi buoni più temano l'apparecchio della lor crudeltà, poichè così furtivamente è lor palesato.
87) Dizion. 4° Ed. .
PERMISCHIAMENTO
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pag.572



1) id: 2f2b088159374777abbe53cd30b15a9a)
Esempio: Salust. Iug. R. Cominciossi a muovere tutta la città, ed a venire la cittadinesca discordia in modo d'uno grande permischiamento di terra.
88) Dizion. 4° Ed. .
ADOTTAZIONE.
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pag.66



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Esempio: Salust. Iug. R. Iensal rispuose, che ciò gli piacea, perocchè 'l terzo anno dinanzi l'avea Micissa per adottazione fatto pervenire a reame.
89) Dizion. 4° Ed. .
ALLEGRISSIMAMENTE.
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pag.125



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Esempio: Salust. Iug. R. Metello, infra questo, giunto a Roma, contra la sua speranza, fu ricevuto molto allegrissimamente e dal popolo, e da' padri.
90) Dizion. 4° Ed. .
DISUSANZA
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pag.216



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Esempio: Salust. Iug. R. Ma li nostri per l'asprezza, e la disusanza del luogo ricevea, ed impedia (cioè: per non aver pratica del luogo)
91) Dizion. 4° Ed. .
SPOGLIAMENTO
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pag.677



1) id: 193abaeeb49a46c8b19a34cfab225805)
Esempio: Salust. Iug. R. Andava spesso dicendo, come egli di loro avea vinto il consolato, e tolto il luogo di preda, e di spogliamento.
92) Dizion. 4° Ed. .
LIMACCIO
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pag.68



1) id: 748f934d51824cdfb82c4e7a867605fb)
Esempio: Salust. Iug. R. Quando il mare è grosso, e comincia a tempestare di venti, allora l'onde traggono seco limaccio, rena, e grandi sassi.
93) Dizion. 4° Ed. .
FODERO,
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pag.481



1) id: 5d72b840c6b341eab54d1f7acc0dce39)
Esempio: Salust. Iug. R. Fece foderi di legname abbondevolmente, e tuute cose, che in isvariate guerre, in acqua, od in terra ad uomo fa bisognante.


2) id: ba2ed255b0b24bb4ab22bccf84d431b9)
Esempio: G. V. 11. 91. 4. La gabella de' foderi di legnami vien per Arno fiorini 50. d'oro.
94) Dizion. 4° Ed. .
R
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pag.27



2) id: 6cef528cdba148a881ea8582c3312e26)
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, accresce maggiore asprezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, SERQUA, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba le consonanti B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA, INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO; ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e allora la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come CARRO, MARRA, ec.
95) Dizion. 4° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.150



1) id: 5150f828e3b044aca40ec5fb874a44de)
Esempio: Libr. Dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.
96) Dizion. 4° Ed. .
TERRENO.
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pag.65



1) id: f1f3542b29194f12bcee1ae997f9a0ee)
Esempio: Boez. G. S. 2. Pasce sol cibo terreno.
97) Dizion. 4° Ed. .
VALENTE
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pag.187



1) id: 03f16a8a82a04015af71351540146e3b)
Esempio: Boez. G. S. Dov'è or Bruto cotanto valente?
98) Dizion. 4° Ed. .
FORZEVOLMENTE
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pag.510



1) id: bafa73ef0fb04e8abb5dd56789478406)
Esempio: Salust. Iug. R. Anzi ha fatta la quistione d'altrui aspramente, e forte, e forzevolmente fue fatto per lo romore, e per la grande guardia del popolo.
99) Dizion. 4° Ed. .
SOPRAPPRESO.
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pag.600



1) id: f7033af9880c48729ae6217878fc7051)
Esempio: Salust. Iug. R. Egli tostamente andaro alli luoghi vernerecci de' Romani, ma nella via da' ladroni Getoli soprappresi, e spogliati, spaurosi sanza onore fuggiro a Silla.