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1) Dizion. 5° Ed. .
CRISTALLO.
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pag.997



1) id: 8076fdc40d3d4b1a99e2f23cace6e331)
Esempio: Red. Lett. 1, 215: Vi si aggiunga sena di levante in foglia dr. IIJ, cristallo minerale dr. J, noce moscada dr. mez.
2) Dizion. 5° Ed. .
B,
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pag.1



2) id: 28a5ff78c849408cafa1c812d9efe47c)
Definiz: § I. B molle. Lo stesso che Bimolle o Bimmolle. –


3) id: 8437772d5476418b8468f108ebffc1a9)
Definiz: § II. B quadro. Lo stesso che Biquadro o Biqquadro. –


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Esempio: Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro o per b molle.


5) id: cce6391d0ed04562b4dbba58555dc8a1)
Esempio: E Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro, o per b molle.


6) id: f3256d154e944ea8b89aa2ad21093def)
Esempio: Not. Malm. 1, 172: Il b molle è chiave musicale o segnatura di semituono; ma qui dicendo far la zolfa per b molle, si serve della voce molle per intendere Ammollare la bocca, cioè Bere.


7) id: 6460fbf76b7f47f2ad3e9ca96a5b0bfc)
Esempio: Pazz. Rim. burl. 351: Varchi, tu canti per natura grave, Ed io l'intuono per b quadro acuto (qui locuz. figurat.).


8) id: ddbef9978c90404aace07725e4c9a5c2)
Esempio: Lipp. Malm. 2, 30: E giunto a Campi, lì fermar si volle A bere e far la zolfa per b molle.


9) id: 8bab96b110b142bfa3ac3f2f7d72d681)
Definiz: lettera labiale, la seconda dell'alfabeto e la prima delle consonanti, che i grammatici dicono mute, assai simile nel suono al P al V, dicendosi molte voci coll'una o coll'altra scambievolmente, come Serbare e Servare, Nerbo e Nervo, Corbo e Corvo, Barco e Parco. Pronunziasi Bi, e si fa tanto masc., quanto femm. Delle consonanti riceve dopo di sè nella medesima sillaba la L e la R, e vi perde alquanto di suono, come Oblio, Pubblico, Braccio, Ombra, benchè colla L di rado si trovi appresso i Toscani, e rarissimo in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci per lo più latine, quali sono Blando, Blandimento, Bleso. Consente avanti di sè in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come Albume, Lembo, Erba, Usbergo; quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione Dis, come Disbrigare, e più frequentemente nella prima sillaba, come Sbandito, Sbattere; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile o rimesso, come nella voce Accusa; di che si dirà nella lettera S.
3) Dizion. 5° Ed. .
FINESTRETTA.
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pag.132



1) id: 9f5818d4c249401cbfeaf3a080a4eb92)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 178: Vi aveva aperte alcune finestrette per trarre.
4) Dizion. 5° Ed. .
ALLEGGIAMENTO.
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pag.367



1) id: 4b3220189fde4734b54118ef4334efa8)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 41: Il quale ordine arrecò alcuno alleggiamento a quelle parti.
5) Dizion. 5° Ed. .
DESTATO e per sincope DESTO.
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pag.185



1) id: bb0370df001848e6892a4b41f022838d)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 131: Avvertiva Otto che stesse desto, ed ogni cosa osservasse.
6) Dizion. 5° Ed. .
BELLERBEI, ed anco BEGLIERBEI.
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pag.124



1) id: 8bf930d96bec4e11a8cfa1d58eecc7c2)
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 414: Acomat bellerbei della Romania.
7) Dizion. 5° Ed. .
CANTO.
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pag.491



1) id: 0947592a676946d4a2b5e4298ddbd0c9)
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 347: E i sacerdoti colle trombe precedevano il canto.


2) id: 7e567b96275042458e706025a746835e)
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 102: Celebrossi tosto la messa con ogni possibile solennità,.... con l'assistenza.... di alcuni soldati, che sapevano di canto fermo.


3) id: 5d2b650c32ea4561a4d33d8f02b2541c)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 27: Ne' dì delle feste.... dee l'uomo più intendere alle cose divine, come si è in inni, in salmi e canti spirituali.
8) Dizion. 5° Ed. .
MAGNIFICANTE
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pag.673



1) id: 06dc793f33bc4768a6a968db5fe5c65d)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 63: E ne scriveva per tutto lettere magnificanti la sua sapienza.
9) Dizion. 5° Ed. .
INCATENATURA.
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pag.415



1) id: 9c84d3a1ed6041a0abfd875851ccc13d)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 644: Del legname facevano le 'ncatenature e delle frondi le fascine.
10) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



2) id: 5d5a59da78b246cba30585c404f43d2b)
Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


3) id: 2480fd6890694883a9ba0a13d500b868)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


4) id: 760b5c12f45e4292baab8ff275a01441)
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


5) id: faa22c5439ec4bac88aafabdb75fefeb)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


6) id: 286d0ca342c9450d931ebb9e8a176f02)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


7) id: 0179a60ce58540bb91b0c36e579f1c3b)
Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


8) id: 446a2fc1e4964ee89b5d9d6a31ff6788)
Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


9) id: 27c4860fcd8d4411a8d7b1b0abf9ec4c)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


10) id: 357c45a895d843a09b79e21c2007b958)
Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


11) id: ae1ed24caa304503bc6832dfc8d94b8c)
Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


12) id: 882dde71a1f54bc69732efd21e1daaa6)
Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


13) id: 92147034832046418dd0aa3d12f9db88)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


14) id: ed5be8cbc8614d75ac0392a942d0593a)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –
11) Dizion. 5° Ed. .
BIMOLLE, e anche BIMMOLLE
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pag.185



1) id: af4584c43b3b4242919fb84e7f4be0d6)


2) id: 72f7b0d809fb42688aaffe340eb64e6f)


3) id: 60b8f09a378c4a21a2b2b65ee9a75087)
Definiz: Sost. masc. Term. di Musica, e vale Scemamento d'un semituono. E chiamasi così anche il segno in forma di b, che si pone presso la nota musicale. −
12) Dizion. 5° Ed. .
MOLLE
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pag.438



1) id: c4bef3a48ac7410695a0f67a9e5937ad)


2) id: bc873053ad474cc1862f1b6fbedb2ccb)
Definiz: § XXXI. B molle. –


3) id: 817c1cb610df4ddda16f13ab0cd7bca5)


4) id: e33cddfc046044e4b3c173f7aaa82797)
Esempio: Lat. B. Tesorett. 176: Non sie lanier, nè molle, Nè corrente, nè folle.


5) id: d20b49faf6744f8fa3fe426571382b09)
Esempio: Lat. B. Tesorett. 168: Non mostrar pavento A uom ch'è molto folle, chè, se ti trova molle, Piglieranne baldanza.


6) id: b93c7049d1684b84b0e073d2a2a6b46b)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 51: L'uomo molle e delicato, il quale ha questo vizio, che e' non può tollerare quello che tollerano i più de gli uomini, pecca e offende nell'abbracciare troppo l'ozio, la pigrizia e la trascuraggine.


7) id: 4d97613ee0d84f01a1e483dac4cfcc31)
Esempio: E Bart. D. Suon. 276: Venendo dunque dal laberinto l'aria per H ed entrando per D D D fino a G, dove.... il nervo molle ch'è l'uditorio, parte maiore, cochleae centro insistit, ec.


8) id: d02c7c3b4bc6410d93a5c1e4abafa32f)
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 212: Queste novelle, che avrebbero incoraggito per un generoso risentimento animi valorosi, intimorirono i molli, e furono cagione, che le deliberazioni della repubblica in quei tempi difficili sentissero meglio di debolezza, che di prudenza.


9) id: 4e6486b80c56411fb8238d5555743879)
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 637: Nel terzo (decreto del Concilio di Trento), dove si proibiva nelle chiese la musica troppo molle, desiderò (l'imperatore Ferdinando) che non s'escludesse il canto figurato, riuscendo egli spesso ad incitamento di devozione.
13) Dizion. 5° Ed. .
BARBITO
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pag.68



1) id: fd3ad3120ee14581a4466c8a9c7e2a9b)
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 27: Melpomene diede l'instrumento chiamato barbito, e Terpsicore la tibia.
14) Dizion. 5° Ed. .
APPICCOLARE e APPICCIOLARE
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pag.602



1) id: df70db1a30cd4587b35d875198d3b60f)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 215: A tutto loro potere si ingegnavano di appiccolare l'autorità del pontefice.
15) Dizion. 5° Ed. .
BASCIÀ e BASSÀ.
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pag.82



1) id: f220a83dae7f46e69a9063bed74d3c41)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 344: Fu sopraggiunto dal bascià di Buda con gran numero di cavalli.
16) Dizion. 5° Ed. .
LICENZIATO
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pag.347



1) id: dcdd929b198441e6a73c444bcc840bd5)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 11: E licenziato il Consiglio, egli poi.... lietamente accolse quelli che ec.


2) id: cbff23cf84cf46049da8c797f4f0241d)
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 101: L'Inghilterra..., licenziato da Londra Chauvelin, ministro plenipotenziario di Francia, si preparava alla guerra.


3) id: 282f7f2bd6804a7da0a7c61d9434ba3a)
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 624: Stare a favor loro (di due teologi dell'Università di Lovanio) la maggior parte de' licenziati e de' baccellieri, e quasi la metà de' dottori.


4) id: 80d1b4463e2b4edd9b80b2614b52b36f)
Esempio: EPallav. Stor. Conc. 3, 140: Che (il promosso a vescovado) sia dottore di teologia o di canoni, conventato per merito in qualche università; o abbia quindi testimonianza ch'egli è idoneo ad insegnar quelle professioni. La qual ultima particella fu messa per non escludere i difettuosi, non di dottrina, ma di pecunia; i quali, avendo studiato in alcune Accademie dove la spesa del dottorato è gravissima, pigliain quel grado il qual è detto di Licenziati.
17) Dizion. 5° Ed. .
INTIMATORIO.
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pag.1087



1) id: 2fc6aeb80eb44714acea1c89839d003e)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 852: Se ne fecero le lettere intimatorie a tutti i principi d'Imperio.
18) Dizion. 5° Ed. .
LIMMA e LEMMA
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pag.367



1) id: 71f579600f7347609000b7491e01d846)
Esempio: Martitt. G. B. Stor. Music. 3, 205: Vi mancava un intervallo.... chiamato semituono, limma o diesis.
19) Dizion. 5° Ed. .
INDISPOSIZIONE.
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pag.585



1) id: 58eea9eee4f44c7280b321a1831c49bb)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 80: Giunti a Turino, vi dimorarono tre giorni per l'indisposizione di Rincone.


2) id: ce0eb220c55f4aca9befa81191dda3d9)
Esempio: Varch. Stor. 2, 137: Se n'andò.... a Genova, dove.... dicendo di volere andare a' bagni per procurare la sua indisposizione, essendo sempre da catarro infestato, se n'era ito a Lucca, ec.
20) Dizion. 5° Ed. .
IPORCHEMA.
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pag.1225



1) id: 01f4032cd957476fa7696ab42268941d)
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 249: L'iporchema, poema cantato col ballo al suono della lira.