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3960) Dizion. 5° Ed. .
FEROCEMENTE.
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pag.788



1) id: df8e53cb2a5448928d5b9b580bea9e89)
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 18: Che male e che miserie avea commesso il paese di Troia che fu distrutto più feroce e crudelmente da quello pessimo uomo Fimbria della parte di Mario, che non fu già dalli Greci?
3961) Dizion. 5° Ed. .
ONESTO.
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pag.506



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Esempio: S. Ag. C. D. 1, 197: La cosa che si fa male chiama ogni uomo a vedere, la cosa che si fa bene appena truova auditore: come se le cose oneste fussono da vergognarsene e le disoneste da gloriarsene.


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Esempio: S. Ag. C. D. 1, 74: Se (Lucrezia) fu adultera, or perchè è lodata? Se fu onesta, or perchè fue uccisa?


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Esempio: E Dant. Vit. nuov. SD. 73: Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand'ella altrui saluta, Ch'ogne ec.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 164: Questo cittadino fu colui che mostrò a' Romani quanto di diletto aggiugne l'eloquenza all'onesto.


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Esempio: Onest. Vit. volg. 54: Se tu se' continente, osserva i movimenti dell'anima e del corpo, che non sieno senza onesta bellezza.


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Esempio: Palm. Vit. civ. 49: Dilettarsi in cose oneste e cose oneste sperare, sempre è lecito, ed è il primo movimento di temperanzia.


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Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 288: Desiderava che gli facesse un quadro di Madonna che avesse l'onesto, fusse attempata e non movesse a lascivia.


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Esempio: Bart. D. Cin. 2, 150: Fantasie d'ingegno, ma.... profittevoli a predicarsi da' Bonzi e farle credere al popolo, per tenerlo in freno coll'utile e col danno, che il muovono a bene operare più che l'onesto.


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Esempio: Onest. Vit. volg. 17: Molti antichi savj diffinirono essere quattro virtù, per le quali l'uomo che le ha in sè, agevolmente può venire a stato di onesta vita. La prima di queste è Prudenza; la seconda, Magnanimità; la terza, Continenza, e la quarta, Giustizia.
3962) Dizion. 5° Ed. .
GRASSUME.
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pag.529



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Esempio: S. Ag. C. D. 2, 75: Or qui avessono fatto qualche cosa li iddii diluviatori e divoratori delli sacrificj, che si dilettavano tanto del sangue e del grassume, e che ingannavano il popolo con la caligine delle fallaci indovinazioni.
3963) Dizion. 5° Ed. .
INFINITO.
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pag.712



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Esempio: S. Ag. C. D. 5, 57: Da questa fede non mi sbigottiscono, nè mi rimuovono li argomenti delli filosofi, delli quali il più acutissimo argomento è tenuto quello, quando dicono che nulle cose infinite possono essere comprese da scienzia.


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Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 473: Sonci infiniti libri in Firenze nella lingua latina, che tutti s'ebbono, col mezzo suo.


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Esempio: E Riccat. I. Op. 3, 354: L'aggregato di tutte le impressioni positive ed acceleranti è compreso dallo spazio C E D; siccome quello delle ritardanti e negative dall'area, estesa all'infinito, I D F H.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 117: Una benda caduta dalle pareti, ov'erano infiniti voti appesi, venne sopra la testa di Timoleone.


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Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 20: Le gran cose per la discordia in breve tempo tornano al niente, e le picciole per la concordia crescono in infinito.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 284: Il che ci conceda il Nostro Signore per sua infinita bontà, e pregatelo che ancora di così consegua suora Bernarda.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 159: Più potete aver guadagnato in questo atto, che non vale tutto il mondo, il quale è finito, e li meriti di vita eterna sono infiniti.


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Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 111: Questa sorta di pietra è bellissima a vedere; ma dove sia umidità e vi piova su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e si sfalda; ma al coperto ella dura in infinito.
3964) Dizion. 5° Ed. .
INTERROGANTE.
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pag.1063



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Esempio: S. Ag. C. D. 6, 209: E spesse volte l'animo umano non si può conoscere altrimenti da se medesimo, se a se medesimo quasi interrogante non risponde, non per parola, ma per esperimento di tentazione provando le forze sue.
3965) Dizion. 5° Ed. .
FURATORE.
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pag.641



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Esempio: S. Ag. C. D. 3, 27: Però che vi si conta, che alcuno iddio sia stato nato del capo, alcuno della coscia, alcuno delle gocciole del sangue, e che alcuni iddii sieno stati furatori, alcuni abbiano fatti adulterj, ec.
3966) Dizion. 5° Ed. .
DILUNGATO.
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pag.344



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Esempio: S. Ag. C. D. 3, 197: Non è maraviglia, se si dilettano eziandio delle disonestadi sceniche e delle fizioni delli poeti, quando certo sono compresi dalli umani affetti, dalli quali sono dilungati li iddii e per ogni modo strani.


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Esempio: Accolt. Prosp. 48: Fatto questo, si deliberi, o per meglio dire, si cerchi del luogo della veduta, dovuto alla sudetta dilungata superficie B E e C F, perciò protraggasi quanto ne piace la orizzontal G H; e sendo per il supposto da noi, che il lato C D deva apparirci nel dilungato lato C F, perciò ec.
3967) Dizion. 5° Ed. .
DUODENARIO.
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pag.940



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Esempio: S. Ag. C. D. 6, 85: Al quale Noè sono aggiunti tre figliuoli: onde cascando l'uno, li due sono benedetti dal padre, sicchè rimosso il reprobo, e aggiunti li figliuoli approvati al numero, si fa il duodenario numero ec.
3968) Dizion. 5° Ed. .
MANICELLA
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pag.815



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Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 56: Ed anco il fanciullo porse le manicelle alli uccelli, e levò gli occhi a cielo, ed avvengachè non favellasse, tuttavia si offerse insieme colla madre, e con atti e con costumi sì li pose in sull'altare.
3969) Dizion. 5° Ed. .
DOLCIRE.
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pag.812



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Esempio: S. Bonav. Vit. spir. 162: O anima mia, io ti prego che tu incominci ad ardere, incominci ad ingrassare, incominci a dolcire nella misericordia del tuo Iddio; incomincia ad ardere di fervore, incomincia ad ingrassare d'amore, ed incomincia a dolcire di sapore.
3970) Dizion. 5° Ed. .
GENNAIO.
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pag.126



1) id: a2fd1a5c829648039e3bd22ce9c2f18f)
Esempio: Cellin. Vit. 105: Non parlate più, Raffaello, di questo, perchè voi ne siete più discosto che il gennaio dalle more.
3971) Dizion. 5° Ed. .
OTTENERE.
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pag.766



1) id: 52e8cfb42357471bad1c9ba772326cf1)
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 485: Volevano poche cose, o per loro o per gli amici loro, ch'eglino non avessino ottenuto.


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Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 43: Ma la bella Cariclia in sposa ottenne, Cui farlo erede del suo imperio piacque.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 5: E non era alcuno sì povero e vile, che pregando non ottenesse da lui il rimedio.


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Esempio: Giacomell. S. Grisost. Sacerd. 9: E questo era quello, ch'ei per l'avanti desiderava, e che.... non aveva potuto per la mia ignavia ottenere.


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Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 13: S'ingegnava con ogni studio di fermar tanti romori, fatti fuor di tempo ed in sì gran pericoli che soprastavano. Ma nulla perciò potette ottenere.


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Esempio: Tass. Gerus. S. 10, 70: Ma poco tempo in carcere ci tenne La falsa maga: e.... Di seco trarne da quell'empia ottenne Del signor di Damasco un messaggiero.
3972) Dizion. 5° Ed. .
CORDA.
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pag.738



1) id: 0c2f630264784dbc9151c25409086e62)
Esempio: Cellin. Vit. 183: Mi pareva che quel vecchio aveva delle corde in mano, e volendo dare ordine di legarmi ec.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 34: Chi picchia? S. Aprite. A. Capitan, tirateli La corda.


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Esempio: Fiorett. S. Franc. 115: Tu sai bene che io non ho altro che la tonica e la corda.


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Esempio: Cellin. Vit. 162: Perchè v'era un certo ser Maurizio, che per ogni piccola cosa arebbe dato della corda a san Giovanbattista.


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Esempio: Cellin. Vit. 333: Avevo in questo mio castello un giuoco di palla, da giucare alla corda, del quale io traevo assai utile.


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Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 567: La prima intaccatura si fece con una sega di ferro, e ciò alle corde di dietro al collo.


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Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 163: In queste quattro facciate aveva il disegno di fra Iocondo quattro porte principali, cioè una per facciata posta nel mezzo, e dirimpetto a corda all'altra.


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Definiz: § IX. E per Quella funicella con nodi, che portano alla cintola i frati e le monache di S. Francesco, o che altri per devozione o mortificazione porta sotto le vesti; Cordiglio. –


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Esempio: E Bart. D. Op. mor. 30, 325: Anche a sì forte punto v'è qualche utile scampo, nè null'altro che il divertire, il menare a lungo, e, come suol dirsi, dar corda.


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Esempio: Bart. D. Suon. 96: Ben so io che una medesima corda, dovunque ella si tocchi, può dar due suoni diversi, misti e confusi in un solo; e questa è proprietà delle corde false.


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Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 99: Ma se bene insegnò Platone, il più utile filosofare esser quello che meno il mostra; e 'l dare, come suol dirsi, corda lunga all'avversario, valere per tirarlo a sè più agevolmente vinto e renduto; secondiamo l'error di costoro.


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Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 2, 253: Ecco una delle avvertenze che deve avere il compositore, cioè di modulare in tempo, che alcuna delle corde del tuono antecedente possa servire al tuono susseguente. Al num. 2 da F fa ut passa a D la sol re, usando l'istessa avvertenza accennata al num. 1; stantechè le due corde di F fa ut e di A la mi re servono l'una di terza, e l'altra di quinta al nuovo tuono di D la sol re, al quale vien fatto passaggio, come lo dimostra l'esempio che segue.


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Esempio: Bart. D. Suon. 115: È degno di ricordarsi ciò che il chiarissimo Boyle racconta essergli avvenuto, d'udirsi rispondere, al domandar che fece alquanti sonatori e artefici eccellenti, de gli anni che bisognavano ad avere una viola, un liuto e cotali altri istrumenti da corde, stagionati e condotti all'ultima perfezione.
3973) Dizion. 5° Ed. .
NUMERO.
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pag.285



1) id: 314d68f7a5dc4ec6955bfda06dbe8bbd)
Esempio: Dat. Vit. Pitt. Pref.: È stato di mestieri fare alcune postille a parte, accennate da' numeri romani posti a rincontro.


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Esempio: S. Ag. C. D. 5, 259: All'onnipotente, sommo e sommamente buono Iddio.... non mancò certo il consiglio, per lo quale empiesse certo numero di cittadini della sua città.


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Esempio: E Machiav. Art. Guerr. 249: E benchè il numero degli uomini di ciascuna di esse (delle battaglie) non possa per sè fare forma d'un giusto esercito, nondimeno ec.


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Esempio: Tass. Gerus. S. 18, 64: E in numero infinito anco son viste Catapulte, monton, gatti e baliste.


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Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 39: Ma guida quei di Poggio in guerra l'altro, Numero egual nè men ne l'arme scaltro.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 4: Il quale non tanto per ricchezze, quanto per numero di figliuoli, fu il più potente re del Peloponneso.


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Esempio: Machiav. Art. Guerr. 247: Ogni nazione, nell'ordinare gli uomini suoi alla guerra, ha fatto nell'esercito suo.... un membro principale, il quale, se l'hanno variato con il nome, l'hanno poco variato col numero degli uomini, perchè tutti l'hanno composto di sei in ottomila uomini.


9) id: 541006bc633d4c389a0dfb0db223f084)
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 368: Egli [Catone] voleva che chi pigliava moneta da lui per trafficare in mare, chiamasse più compagni infino al numero di cinquanta, e le navi fussero altrettante.


10) id: 9cce58cccac6460582fb900d87d0268c)
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 208: Èmmi paruto per le sua singulari virtù metterlo nel numero di questi uomini degni della sua età. Chi vorrà fare la vita sua, ci sono materie degne d'eterna memoria.


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12) id: cf7d4db235fc45c098caaeae12d26d82)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 64: Nella quale [tavola] fece un numero di figure che accompagnano Cristo alla morte, soldati, farisei, cavagli, donne, putti, ed i ladroni innanzi, col tenere ferma l'intenzione, come poteva essere ordinata una giustizia simile.


13) id: e0d72e705db34ef6abfbe946ad3d56a2)
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 258: A che gli antichi avevano tanta cura, che non che altro, avevano scritto nella celata il numero, chiamandoli primo, secondo, terzo, quarto, ec. E non erano ancora contenti a questo, che de' soldati ciascuno aveva scritto nello scudo il numero della fila, ed il numero del luogo che in quella fila gli toccava.


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3974) Dizion. 5° Ed. .
ONTANO.
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pag.532



1) id: 0db3b18dc8e64e5b869414c7b2a86cd6)
Esempio: Cellin. Vit. 428: E' si adopera legne di ontano o di pino per fondere, per l'artiglierie, perchè è fuoco dolce.
3975) Dizion. 5° Ed. .
ASTRATTO.
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pag.803



1) id: 9dc6a9b520254dc2b521d1318809dfd2)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 106: Entrando ad orare e fare lo suo officio, stava tutto vagabondo e astratto.


2) id: a2a0190e9167444583754298ed548ed8)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 1: La natura.... oltre all'avergli fatti astratti e fantastichi [gli artefici], era stata cagione che ec.
3976) Dizion. 5° Ed. .
COMARE.
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pag.186



1) id: 169267c4cde54a26b88f16cbb9729961)
Esempio: Cellin. Vit. 355: Fu lui solo compare, perchè in Francia così è il costume d'un solo compare e dua comare.


2) id: 1aefca46259d4548bbc0652bce3d36a7)
Esempio: Red. Lett. 2, 382: Rendendo le dovute grazie a V. S. illustrissima di tanto onore che si è compiaciuta di farmi (facendolo compare di un suo bambino), prego la sua somma gentilezza a voler presentare l'ingiunta mia lettera alla mia signora comare.
3977) Dizion. 5° Ed. .
AMICHEVOLE.
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pag.431



1) id: 0a6447331b2b4326bc95a446a8290171)
Esempio: Plut. Vit.: E che Dimitrio fosse uomo amichevole, e ch'egli amasse bene li suoi amici, possiamlo mostrare per cotale essempro.
3978) Dizion. 5° Ed. .
ARMADINO, e anche ARMARINO.
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pag.686



1) id: 6b38118398724805ab9936bda5fe7fb1)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 195: Sono negli sguanci e grossezza degli armarini in quattro quadri, quattro mezze palle in prospettiva.
3979) Dizion. 5° Ed. .
INVOLONTARIO.
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pag.1209



1) id: 17a8ca12da974fe58138a4bb6325f35b)
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 95: Con queste tali imaginazioni rende gli atti nostri non involontarj nè forzati, ma ec.