Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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5° Edizione
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160) Dizion. 5° Ed. .
FUNGO.
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pag.610

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V. Nozze.

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V. Nozze.

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V. Cappello, § XXX.

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Esempio:

Red. Lett. 2, 69: Tanto piovve che nacque un fungo. Ieri lunedì 4 di agosto fu consegnato dal mio servitore il fagotto con dugento libretti diretto a V. S.

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Definiz:

§ V. E per Certa malattia degli ulivi, che comunemente dicesi Rogna. –

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Esempio:

Bern. Lett. fam. V. 327: Oltre alla diligenzia che ne feci io il primo dì, l'ha fatta parecchi dì alla fila quel prete de' Giamburlari che è quivi custode, e ultimamente Piero Vettori, il qual mi risolve che è come cercar de' funghi.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 10: Piaccia a Dio, che nasca l'occasione che s'aspetta di qua, con la quale tornandone a rivedere, possiate soccorrere a questa mia fame. Fino a ora non ci veggo disposizione alcuna: pure in una notte nasce il fungo.

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Esempio:

E Bellin. Framm. Lett. 242: Di qui pare, che si produca poi una mole di sasso apparentemente andante, perchè i funghi diventano tutti della medesima sodezza e colore che le lamine, e si perde la lor distinzione e figura per lo stretto contatto che hanno fra di loro, e con le lamine per ogni verso.

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Esempio:

Bellin. Framm. Lett. 241: Pare, staccando i più superficiali sassi della volta, che vi si trovino sfoglie di materia tenera,... poste l'una sopra l'altra, e che da ciascuna di queste sfoglie nascano certi piccolissimi funghettini, o minime papillette fittissime fra di loro; e li spazi compresi fra i gambi e capi di questi funghi sono ripieni di una come poltiglia rossa, ec.

161) Dizion. 5° Ed. .
INCANTARE
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pag.386

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V. Nebbia.

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V. Nebbia.

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Esempio:

Tass. Lett. 3, 56: Avrei bisogno.... di chi scongiurasse gli spiriti, ed incantasse la fantasima.

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Definiz:

§ V. E per Dare, Comunicare, per incanto, virtù di affatturare, o di operare cose straordinarie. –

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Esempio:

Galil. Op. lett. 215: È pur anche un bel dire consumar 89 stanze a incantarla (la selva), e discantarla.

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Esempio:

Leggend. SS. M. 4, 306: Pensando (il Prefetto di Roma) che quelle vergini l'avessono incantato per arte d'incantamento, comandò che fossono spogliate ec.

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Esempio:

Car. Lett. Farn. 3, 8: Vostra Signoria sa molto bene incantare i Principi: poichè con tutta la sua imperialità s'ha fatto amico il re di Francia.

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Esempio:

Zanott. F. M. Forz. attratt. 25: Possono (certe proposizioni) incantar bensì gli uomini di quella provincia, o di quel secolo, o di quell'ordine, ma non già persuader gli altri.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 4, 493: Uomini nominati Psilli, i quali il morso de' serpenti gueriscono col succiare il veleno con bocca, e incantando gli stessi serpenti, snervano la qualità velenosa e quasi gli addomesticano.

162) Dizion. 5° Ed. .
INCOMPORTABILEMENTE. –
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pag.483

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V. Incomportabilmente.

163) Dizion. 5° Ed. .
INCOMPOSITO. –
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pag.483

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V. Incomposto.

164) Dizion. 5° Ed. .
FRAPPONERE. –
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pag.451

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V. Frapporre.

165) Dizion. 5° Ed. .
FUCIACCA. –
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pag.575

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V. Fusciacca.

166) Dizion. 5° Ed. .
FRA.
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pag.419

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V. Fazio.

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V. Fazio.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 40: L'autore di questa suddetta Cronaca fu Fra Domenico da Peccioli pisano.

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Esempio:

E Red. Lett. 41: Nell'altre mie lettere.... si fa una lunga menzione di Fra Giordano.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 1, 160: Non è così facile a esprimersi il dolore ch'io sento per la malattia del povero Fra Cesare.

167) Dizion. 5° Ed. .
MERCATANTARE. –
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pag.109

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V. Mercantare.

168) Dizion. 5° Ed. .
MITIGAGIONE. –
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pag.381

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V. Mitigazione.

169) Dizion. 5° Ed. .
MESSERE
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pag.160

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V. Domeneddio.

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V. Domeneddio.

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V. Albanese, § I.

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Definiz:

§ V. Per ischerzo, detto di animali. –

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Esempio:

Leggend. SS. M. 3, 206: Nuove cose fatte e singulari infra tutti i figliuoli delle femmine, salvo di messere Gesù.

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Esempio:

Allegr. Rim. Lett. 217: Ora, essendosi egli fatto una cappa da messere, vi gettò su, non se n'avveggendo, una lucernata d'olio.

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Esempio:

Leggend. SS. M. 4, 263: Venne dunque il ministro di Alessio al suo messere dicendo: Guarda, messere, che non fusse questo peregrino.

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Esempio:

Grazz. Rim. V. 640: Latrai a' ladri, ed agli amanti tacqui, Sì che a messere ed a madonna piacqui.

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Esempio:

E Leggend. SS. M. 4, 357: Cominciò a servire a Dio, e essere divota della Vergine Maria, e di messere santo Giovanni Evangelista.

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Esempio:

E Allegr. Rim. Lett. 229: L'ignoranza (dicesi per una bocca) e la rogna sono due mali da darli del Messere per eccellenza (qui figuratam.)

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Esempio:

Leggend. SS. M. 3, 202: Perocchè si destava molto la famuccia, ed incontanente si pensava (san Giovan Battista) d'arrecarne (di que' frutti) a messere e a madonna.

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Esempio:

Esop. Fav. M. 12: La pecora negava con buona faccia a suo potere. E l'avvocato del cane, cioè il nibbio, dice (alla scimmia): Messere, voi dovete sapere che ec.

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Esempio:

Bern. Rim. burl. V. 103: Com'ha fatto non so chi mio vicino, Che veste d'oro e più non degna il panno, E dassi del messere e del divino.

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Esempio:

Tass. Lett. 2, 222: Mi sarà caro oltre modo che mi mandi.... l'Istorie del Bembo, ma non le Lettere, perciochè questi giorni addietro mi furono date da messer Giulio Vasalini, libraro di questa città.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 1, 182: Se tu vedi ch'egli la serbi (una scrittura) per quest'altr'anno, ritirala; perchè il Boyle è in grado da poter mancare ogni giorno; e come è morto, me ne posso nettare il messere.

170) Dizion. 5° Ed. .
MOSCADO e MOSCATO
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pag.581