Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 39 forme, per un totale di 22 occorrenze

5° Edizione
Diz Giu. totali
39 0 39 forme
22 0 22 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 5° Ed. .
GIRASOLE.
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pag.276



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Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 4: I cortigiani Sono agguagliati al fior del girasole.
2) Dizion. 5° Ed. .
FARSA.
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pag.621



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Esempio: Cecch. Romanesc. Prol.: Non fa più se non farse: Componimento non usato ancora Da uom che nel compor vaglia qualcosa.


2) id: 13b52178aebb4072bf9c68848a33dbd4)
Esempio: E Cecch. Romanesc. appr.: La farsa è una terza cosa nuova Tra la tragedia e la comedia: gode Della larghezza di tutte due loro, E fugge la strettezza lor, perchè Raccetta in sè li gran signori e principi; Il che non fa la comedia: raccetta.... La gente come sia, vile e plebea; Il che non vuol mai far donna tragedia. Non è ristretta a' casi.... Non tien conto di luogo.... Non di tempo, ec.
3) Dizion. 5° Ed. .
FORESOZZA.
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pag.312



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Esempio: Cecch. Romanesc. Prol. 2: Insomma ell'è la più piacevole E più accomodata foresozza, E la più dolce che si trovi al mondo.
4) Dizion. 5° Ed. .
GAGLIARDA.
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pag.13



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Esempio: Cecch. Romanesc. 1, 3: Chè la gagliarda, a volerla far bene, L'à bisogno che suonino i suon grossi (qui in locuz. figur.).
5) Dizion. 5° Ed. .
DARE.
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pag.29



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Esempio: E Cecch. Romanesc. 2, 4: Dove la darèn prima? C. Ove vi piace; Chè adesso che il re parla col papa, Questo fia tempo avanzato.
6) Dizion. 5° Ed. .
MASSAIA e talora, ma oggi soltanto in poesia, anche MASSARA
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pag.997



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Esempio: Cecch. Romanesc. 1, 7: A fede, Ch'i' non vorrei.... che massaia nessuna potessi Far maccheroni, che non ne ponesse Da ogni banda dell'uscio uno buon piatto.
7) Dizion. 5° Ed. .
MENARE
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pag.65



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Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 3: Perchè 'l padrone Mena seco a mangiar mezza la corte. F. Oh meni anche i pilastri e i capitelli E le base.


2) id: cd60ee32c24246d08e2017b1c85b372b)
Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 3: Ah forca! forca!... S'i' t'aggiungo, impiccatello! C. Mena di taglio e non di punta.
8) Dizion. 5° Ed. .
IMPICCATELLO.
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pag.236



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Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 3: Ah forca! forca! C. Guai a te s'i' fussi forca, che Tu mi saresti penzoloni addosso: Giustizia sei! R. S'i' t'aggiungo, impiccatello!
9) Dizion. 5° Ed. .
GIUSTIZIA.
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pag.351



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Esempio: E Cecch. Romanesc. 2, 3: Ah forca! forca! C. Guai a te s'i' fussi forca, chè Tu mi saresti penzoloni addosso: Giustizia sei! R. S'i' t'aggiungo, impiccatello!
10) Dizion. 5° Ed. .
DÌ.
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pag.232



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Esempio: Cecch. Romanesc. 1, 7: E se quel re Piglia quel putto, gli è atto un dì a essere Da qualcosa. C. E' mi par già che gli è.


2) id: 15734d7c6650465f990670b96abdd0ab)
Esempio: Cecch. Romanesc. 1, 7: E se quel re Piglia quel putto, gli è atto un dì a essere Da qualcosa. C. E' mi par già che gli è. R. E sarà più: Che 'l buon dì si conosce da mattina.
11) Dizion. 5° Ed. .
CUSTODIA.
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pag.1107



1) id: 90bc10014d7b42bd8eb1c55ed744438a)
Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 4: Io ci scorgo in questo fatto Duo personaggi d'ogni lode degni, La badessa, una, poi che vivamente Tenne conto di chi gli era in custodia.


2) id: 30c83c32d660492b8c343859c1ca8afb)
Esempio: E Cecch. Romanesc. appr.: Accadde Poco dopo che 'l re per certa guerra Passò in Piemonte, lasciando la moglie A custodia del duca di Nemorse, Suo parente e vassallo.
12) Dizion. 5° Ed. .
FARE, forma sincopata di Facere, dal quale vengono le voci di alcuni tempi e persone, ed altre terminazioni, che oggi non si userebbero se non in poesia.
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pag.557



1) id: 4f8b471ba3b34e85865e389bb7f815d6)
Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 1: Per noi si fa Che e' padroni non abbin mal nè bene; Perciocchè, venga l'uno o l'altro caso, Toccon le brighe a noi, l'utile ad altri.


2) id: 0f47a84a70954f2f86dd18468a92063a)
Esempio: E Cecch. Romanesc. 2, 3: I' passai dal mercato dell'isola, E viddivi da far bene, ed ho compero.
13) Dizion. 5° Ed. .
MACCHERONE
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pag.580



1) id: 0e8d12a3f4c94c128e531dc62988e980)
Esempio: Cecch. Romanesc. 1, 7:[vorrei] che massaia nessuna potessi Far maccheroni, che non ne ponesse Da ogni banda dell'uscio uno buon piatto, Che chi passa potessi satollarsi Senza danari.
14) Dizion. 5° Ed. .
GOLA.
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pag.399



1) id: 65a85975d371490182cb7ae954696da6)
Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 3: In fatto tu se' savio più ch'un giudice, A tornarci così carico (di polli e altre cose). A te Voglio bene, Falsin mio. Fa' che la gola Abbia le dótte sue.
15) Dizion. 5° Ed. .
GRANDEZZA.
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pag.504



1) id: 228fa177187e4cab8d22fb45e9139e64)
Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 4: Il re per certa guerra Passò in Piemonte, lasciando la moglie A custodia del duca di Nemorse,... al quale Con lei commesse la cura del regno. E come riuscì poi la fanciulla Posta in grandezza?
16) Dizion. 5° Ed. .
GIUSTO.
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pag.355



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Esempio: E Romanesc. 2, 3: Da' mano ad ammazzar, perchè 'l padrone Mena seco a mangiar mezza la corte.... Domanda Cornacchino se gli è vero. C. I' posi la mira alta, perch'i' so Che tu se' scarso; e sarem tre o quattro, A confessare il punto giusto.
17) Dizion. 5° Ed. .
MOSCONE
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pag.585



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Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 7: Il qual partì con lei per ire a Calès, E d'indi poi a Milano e di star ivi Incognita, finchè Dio facesse altro Del padre suo. C. E' mi ronza un moscone Nel fiasco. A. Ma in mar fur soprappresi Da tal fortuna, che ec.