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5° Edizione
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220) Dizion. 5° Ed. .
GLORIOSISSIMO.
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pag.376



1) id: a249a99d91794f28b3d3efad2f395bac)
Esempio: Cic. Tusc. 98: Aristotile accusante i vecchi filosofi, stimanti che la filosofia per gl'ingegni loro fusse perfetta, dice che coloro furono o stolti o gloriosissimi.
221) Dizion. 5° Ed. .
DINERVARE.
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pag.379



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Esempio: Cic. Tusc. 85: Niente è che più indebolisca e dinervi l'egritudine, che perpetuamente in ogni parte della vita pensare niente essere che non possa accadere.
222) Dizion. 5° Ed. .
GENERALITÀ, GENERALITADE e GENERALITATE.
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pag.104



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Esempio: Cic. Tusc. 162: Trascorre [la filosofia] per tutte le parti della sapienzia, e tra loro si sparge, la quale diffinisce la cosa e le generalità compartisce.


2) id: 8ac4e2d270084b79888266228488fa8c)
Esempio: Cic. Tusc. 162: Di qui fioriscono le virtù in generalità e in particolarità.
223) Dizion. 5° Ed. .
INSANABILE.
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pag.899



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Esempio: Cic. Tusc. 138: Io temo.... che la natura a noi abbia dato e' corpi infermi ed a costoro abbia aggiunto gl'insanabili morbi, ed i dolori intollerabili.
224) Dizion. 5° Ed. .
MULIEBRE, con l'accento sull'i, e, poeticam$., anche sull'e penultima.
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pag.645



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Esempio: Cic. Tusc. 65 t.: E' si confà ramaricarsi della fortuna avversa, ma non lamentarsi. Questo è l'uficio dell'uomo virile. El pianto è alla natura muliebre conveniente.
225) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATAMENTE e EFFEMINATAMENTE.
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pag.45



1) id: d841469c39b940d2b81e9ce02ee3f0ba)
Esempio: E Cic. Tusc. 66: Massimamente è da provvedere che noi alcuna cosa non facciamo o vilmente o con timidità o con pigrizia o servilemente o effeminatamente.
226) Dizion. 5° Ed. .
EMENDATRICE.
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pag.113



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Esempio: Cic. Tusc. 132: Egregia emendatrice della vita è per certo l'arte poetica, la quale stima dovere essere nel concilio degl'Iddii collocato l'amore, autore della scelleratezza, ec.
227) Dizion. 5° Ed. .
MORTIFERO
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pag.565



1) id: 3376880f68d0474ca60d43405890fb28)
Esempio: Cic. Tusc. 83: Quando io a Troia lo mandai per difendere la Grecia, io sapevo che io lo mandavo nella mortifera guerra e non al convito.


2) id: c0134531f41f405e8a9e43a6a94a513d)
Esempio: Cic. Tusc. 55: Già nel terzio dì mortifero ancora l'uccello di Giove.... mi lania tutto nel suo fiero pasto.
228) Dizion. 5° Ed. .
INFUSO.
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pag.765



1) id: 8b558754681b4ff08c294ba4a0507d4b)
Esempio: Cic. Tusc. 139: Ma, come io stimo, questo errare e questa oscurità è infusa negli animi degl'indotti, perchè tanto da lunge a rietro non possono raguardare.
229) Dizion. 5° Ed. .
FRUIRE.
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pag.554



1) id: a34f283c40e64cb490316b6766b9ec98)
Esempio: Cic. Tusc. 87: Colui sarebbe beato, el quale fruisse le presenti voluttà, e confidassisi, se doverle fruire o in tutta o in grande parte della vita.
230) Dizion. 5° Ed. .
IMPLACABILE.
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pag.249



1) id: 13b7854402e14dc687424037796bf1bd)
Esempio: Cic. Tusc. 53: Nè il terrore implacabile di Giunone, nè il severo re Eurisbeo tanto male a me dette, quanto una stolta nata del parto d'Oeneo.
231) Dizion. 5° Ed. .
LAMENTAZIONE
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pag.46



1) id: 98ec96d169ce48ba80c4ef42824f7628)
Esempio: Cic. Tusc. 11: Quella lamentazione con pianto, e quello pianto doglioso è, perchè noi stimiamo che colui il quale noi amiamo sia privato de' commodi della vita.
232) Dizion. 5° Ed. .
FANTE
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pag.545



1) id: cb28958090e6484c9c8b851277586b35)
Esempio: Cic. Tusc. 28: Altro facciamo noi quando l'animo noi rimoviamo dalla voluttà, cioè dal corpo e da' fatti familiari, i quali son ministri e fanti del corpo.
233) Dizion. 5° Ed. .
COMPARARE.
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pag.237



1) id: ba2a86a1c6c14659aa90364610b0f1b0)
Esempio: Cic. Tusc. 1: Quelle cose le quali per natura e per lettere eglino (gli antichi) acquistarono, non sono da comparare colla Grecia, nè con alcuna altra nazione.
234) Dizion. 5° Ed. .
ODIOSAMENTE.
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pag.402



1) id: c02129f0b758447e8f1a767edcba97ca)
Esempio: Cic. Tusc. 122: L'essere concorrente all'opere odiosamente non è disutile, quando esso vede o sè non avere conseguitato quello che altri, o altri quello medesimo che sè.
235) Dizion. 5° Ed. .
LEVITÀ, LEVITADE e LEVITATE, e talora anche LIEVITÀ, LIEVITADE e LIEVITATE
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pag.300



1) id: db1ca80612264b8f99661ac188017ce2)
Esempio: Cic. Tusc. 132: Egregia emendatrice della vita è per certo l'artopoetica, la quale stima dovere essere nel concilio degl'iddii collocato l'amore, autore della scelleratezza e della levità.
236) Dizion. 5° Ed. .
INESERCITATO.
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pag.644



1) id: 5db37cd194914080aac1c7c666dadd2d)
Esempio: Cic. Tusc. 60: Noi ancora veggiamo della battaglia spesse volte essere arrecati e' feriti: e quello [nuovo soldato] ed inesercitato, benchè leggermente ferito sia, molto altamente piagne.
237) Dizion. 5° Ed. .
DIVINARE.
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pag.764



1) id: b8267d3c48d14b92b180f991da10f539)
Esempio: Cic. Tusc. 27: I cigni, i quali non sanza cagione a Apolline sono consecrati, perchè da lui pare che abbiano il divinare, cantando e con piacere muoiono.
238) Dizion. 5° Ed. .
ESPETTAZIONE.
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pag.316



1) id: 3057755e7dba441895f10e0fb3d908d6)
Esempio: Cic. Tusc. 112: La disperazione è egritudine sanza espettazione alcuna di cose migliori. Tass. Lett. 2, 558: Vostra Signoria, facendo quel ch'io le scrivo, più tosto accrescerà l'espettazione.
239) Dizion. 5° Ed. .
DUBITAZIONE.
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pag.925



1) id: 8632dd5806484b5d857c9abcdbfd4a17)
Esempio: Cic. Tusc. 74 t.: Come può essere approvato che.... quegli animi sieno sanati sanza dubitazione, e' quali aranno voluto essere sanati, ed a' precetti de' savj aranno ubidito.