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5° Edizione
Diz Giu. totali
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120) Dizion. 5° Ed. .
MILZA
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pag.274



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Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 126: Voci todesche, gli risposi io, son queste: arnese, balzello.... milza, nappo, ec.


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Esempio: Alam. A. Rim. 81: Io mi sto pianamente il me' ch'io posso, Stiracchiando le milze a più potere.


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Esempio: Galil. Op. VII, 395: Io non so nè anco a quel che mi servano le arterie, le cartilagini, la milza o il fele,... la milza o i reni, se in molti cadaveri tagliati non mi fussero stati mostrati.
121) Dizion. 5° Ed. .
LAGGIÙ e poeticam$. LAGGIUSO, che talora scrivonsi anche disgiuntamente LÀ GIÙ e LÀ GIUSO.
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pag.35



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Esempio: Bocc. Decam. 2, 103: Io non so a che io mi tegno, che io non vegna laggiù, e deati tante bastonate, quanto io ti veggia muovere.
122) Dizion. 5° Ed. .
CONDUCENTE.
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pag.388



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Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 36: Se io ho cotale ingegno, se io ho cotale addottrinante, se io ho cotale conducente, se io ho cotali dirizzamenti, che io posso sicuramente mettermi per questo mare.
123) Dizion. 5° Ed. .
AMBIARE.
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pag.424



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Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 129: La fece trottare e ambiare parecchie volte in qua e in là per la sala, tuttavia porgendole di questo bastone a due mani.
124) Dizion. 5° Ed. .
ORBARE.
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pag.604



1) id: e6bdc11f1c434639b774b2c6cb7fc8f0)
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 271: La madre, sentendo la sentenza del padre contro il figliuolo, per lettere lo pregò, che non la volesse orbare di quel solo figliuolo.


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Esempio: Alf. Trag. 1, 178: Io non ti son più figlio; Io, che ti orbai d'un figlio.
125) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRA
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pag.293



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Esempio: Lett. SS. BB. Fior. 262: Potrebbe dire alcuna (monaca): Io non tengo, ma tiene la mia ministra o vicaria per me; ovvero: Io tengo alcuna cosellina con licenza.


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Esempio: Cellin. Vit. 3, 60: E volendo dette monache, e per loro la reverenda suora Mattea de' Bizzeri, ministra, da una parte, ed io Benvenuto dall'altra, far nota ed esprimer la limosina, ec.
126) Dizion. 5° Ed. .
CAREGGIATO
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pag.568



1) id: 9b3f641dea0648e7a267711b9f26c8f7)
Esempio: Passav. Specch. Penit. 48: Io ricco, io sano, io bella donna, assai figliuoli, grande famiglia....; riverito, careggiato da tutta gente.
127) Dizion. 5° Ed. .
INTENTO.
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pag.1013



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Esempio: Varch. Sen. Benef. 100: Io ho.... l'intento mio e quello che io desiderai.


2) id: c96a7473d4e14776b090ac0cf5331af7)
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 445: Con pena; cioè con fatica, Da lei avrei mio intento, cioè mia intenzione io Dante, rivolto.


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Esempio: Viv. Disc. Arn. 9: Or io, che non voglio contendere, gli concedo per ora ed ammetto ciò ch'ei mi adduce; ma tutto questo suo detto prova appunto l'intento mio.


4) id: f9522dd8de9e4af18ca224da2c6bfc0e)
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 584: E però dice che li occhi suoi, cioè la ragione e lo intelletto suo, s'erano fermati al volto: cioè a la voluntà di Beatrice innanti che volesse andare più oltra: e non solamente li occhi; ma ancora la intenzione che io aveva della materia, e però dice: e l'animo; cioè mio di me Dante, con essi; cioè insieme coi miei occhi, Da ogni altro intento; cioè da ogni altra intenzione, s'era tolto; cioè s'era levato e dato a la materia che dovea seguitare.
128) Dizion. 5° Ed. .
OSPITALE.
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pag.721



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Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 31: Dicono: Se io fossi vescovo, io farei molti ospitali.
129) Dizion. 5° Ed. .
MORTORIO e anche, ma oggi solo poeticam$., MORTORO.
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pag.570



1) id: 040287cd74fb4e028d9c1e8bc275ec13)
Esempio: Machiav. Comm. 230: Io andai ancora io per suo amore a questo mortoro.
130) Dizion. 5° Ed. .
MOLLITIVO
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pag.445



1) id: c22d97d748364bc5912d9a93e8acd861)
Esempio: Ricett. fior. 291: Cerotto mollitivo magistrale. Altro cerotto mollitivo.
131) Dizion. 5° Ed. .
AMMORZARE.
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pag.460



1) id: c9e5299dd63e4114a69a69e2a0efe56a)
Esempio: Fior. Virt. 51: Il fuoco arde, e l'acqua ammorza.


2) id: 086e6ff8df7046ffbab8026922854c3f)
Esempio: Fior. Virt. 51: La limosina ammorza lo peccato.
132) Dizion. 5° Ed. .
FATTIZIO.
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pag.661



1) id: f3022de3219b4f6b9f8916c282202862)
Esempio: Ricett. fior. 59: Il sale è naturale, e fattizio.
133) Dizion. 5° Ed. .
GROSSINO.
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pag.614



1) id: b463da4518dc4571907f49aa12f13801)
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 294: Grossino.... [sol.] 6, [den.] 8.
134) Dizion. 5° Ed. .
ONFACINO e OMFACINO.
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pag.508



1) id: edd78a2964ea4a16826982ce9cc16d9a)
Esempio: Ricett. fior. G. 218: Olio rosato omfacino senza sale.
135) Dizion. 5° Ed. .
NOMINANZA.
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pag.197



1) id: 143ed850572d45478cb31ba0081b3196)
Esempio: Fior. Virit. 113: La falsa nominanza poco tempo dura.


2) id: 3084a98bd34e4da7ad7bae3f480921f1)
Esempio: Fior. Virt. 112: Meglio è la buona nominanza, che grandi ricchezze.


3) id: c375e856422b48a3a55504608d58efd0)
Esempio: Varch. Boez. 87: Io per me veggo.... non essere possibile, che nè le ricchezze abbiano sufficienza..., nè la gloria nominanza, nè i piaceri contento.
136) Dizion. 5° Ed. .
OZIOSITÀ, OZIOSITADE e OZIOSITATE.
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pag.785



1) id: 3a9cad92f11a4bd28cc2e064dbbd9bce)
Esempio: Fior. Virt. 142: Schifa l'oziositade, se vuoi schifare lussuria.
137) Dizion. 5° Ed. .
BELLERBEI, ed anco BEGLIERBEI.
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pag.124



1) id: 8bf930d96bec4e11a8cfa1d58eecc7c2)
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 414: Acomat bellerbei della Romania.
138) Dizion. 5° Ed. .
CHIARA.
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pag.832



1) id: 94259fb8a5044633b322c4552aefd4b2)
Esempio: Ricett. Fior. 95: Si chiariscono colle chiare d'uova dibattute.


2) id: c6a2beff5560466292d07ef0bdfc29ec)
Esempio: Panciat. Scritt. var. 40: Io per me l'ho per cosa più chiara della chiara d'uovo.
139) Dizion. 5° Ed. .
MINUTAMENTE
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pag.306



1) id: efe33bf0af61415e99112cbd25c79a1b)
Esempio: Ricett. fior. G. 171: Tagliato minutamente con le cesoie.


2) id: 12c0e474f9474773a3757c37fa7caca8)
Esempio: Cellin. Vit. 48: Con tutto che io esca alquanto della mia professione, volendo descrivere la vita mia, mi sforza qualcuna di queste cotai cose non già minutamente descriverle, ma sì bene succintamente accennarle.


3) id: 6e1a22f2f08543dc91c3c1818e279f77)
Esempio: Giulianell. Lett. 110: Ho scartabellati ancor io alquanto i dieci libri delle Corone di Carlo Pasquali, che minutamente ammassa tutti i passi degli antichi scrittori, ne' quali persone o cose si nominino coronate, o da frondi distinte.


4) id: 79419f67ae7548d983991c727644306a)
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 253: Non ho mai potuto discredere, in sette o otto volte che di costì è venuto lettere, di averne ancor io da voi almanco un mezzo foglio per volta, benchè vo' fussi occupatissimo; e con questa speranza son ito sempre a cercare minutamente tutti i mazzi, per veder se anco a me toccava qualche cosa.