Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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200) Dizion. 5° Ed. .
LIBRICCIUOLO e LIBRICCIOLO.
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pag.339

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 3, 302: I quali trattati di logica divise in dodici libricciuoli.

201) Dizion. 5° Ed. .
LODABILMENTE e LAUDABILMENTE, ed anche LAUDABILEMENTE.
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pag.431

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 3, 252: Tornòe all'ordine, nel quale finì laudabilmente sua mortale vita.

202) Dizion. 5° Ed. .
MALIZIOSO
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pag.732

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 1, 392: Malizioso.... alcuna volta viene a dire facitore di male.

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Esempio:

Dant. Inf. 22: Odi malizia Ch'egli ha pensato per gittarsi giuso. Ond'ei, ch'avea lacciuoli a gran divizia, Rispose: Malizioso son io troppo, Quando procuro a' miei maggior tristizia.

203) Dizion. 5° Ed. .
MOSTRUOSO
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pag.605

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 1, 214: Sì li accompagna l'autore con quelli centauri animali mostruosi.

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Esempio:

Fag. Comm. 2, 266: Nè l'autorità del padre nè del padrone bastano a concludere questo mostruoso parentado.

204) Dizion. 5° Ed. .
IMBASTARDIRE.
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pag.67

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 331: Ne la quarta parte piange quelle [case] ch'erano imbastardite.

205) Dizion. 5° Ed. .
LIMACCIOSO.
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pag.362

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 407: La volontà viziosa si può dire limacciosa e brutta.

206) Dizion. 5° Ed. .
MENTALE
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pag.90

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 793: La mente e li occhi; cioè li occhi mentali.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 28: Nel cuore umano è una concavità vacua quanto all'apparenzia. Ma qui dicono li fisici stare li spiriti vitali, e quivi sono le nostre passioni mentali.

207) Dizion. 5° Ed. .
LACCA.
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pag.14

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Esempio:

Comm. Anon. Dant. 1,188: Lacca si chiama una parte della coscia da lato dell'animale.

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Esempio:

Comm. Anon. Dant. 1, 188: Lacca si chiama.... per similitudine il fianco, cioè la costa, del monte.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 202: Nella quarta lacca; cioè nella quarta china, o scesa...; cioè nel quarto cerchio.

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Esempio:

Dant. Inf. 7: Così scendemmo nella quarta lacca.

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Esempio:

E But. Comm. Dant. 2, 159: Condusse al fianco; cioè all'altessa, de la lacca; cioè de la valle, dove lo monte incomincia a chinare ne la valle.

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Esempio:

E Dant. Inf. 12: E in su la punta della rotta lacca L'infamia di Creti era distesa.

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Esempio:

E Dant. Purg. 7: Tra erto e piano era un sentiero sghembo, Che ne condusse in fianco della lacca.

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Esempio:

Borgh. V. Stud. Div. Comm. 230: Lacca è propriamente una parte del corpo, o fianco, o coscia (voce antica o francese ch'ella si sia).

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Esempio:

Bocc. Com. Dant. M. 2, 273: E 'n su la punta, cioè in su la sommità, della rotta lacca, cioè ripa.

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Esempio:

Borgh. V. Stud. Div. Comm. 230: Che i monti si chiamino, e le scese e le salite, co' medesimi nomi de' membri umani, è cosa troppo chiara: e ne è pieno questo scrittore (Dante) e tutti gli altri, chè capo, spalle, collo, piede, lacca, braccia, diconsi tutto il giorno.

208) Dizion. 5° Ed. .
INIMICARE.
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pag.836

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 138: Tanto si inimiconno insieme, che si redusseno a disfacimento.

209) Dizion. 5° Ed. .
FINIRE.
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pag.141

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 3, 252: Tornò all'Ordine, nel quale finì laudabilmente sua mortale vita.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 65: Ben si conveniano Cotali adiettivazioni a quelli spiriti: imperò che bene erano finiti, perch'erano finiti ne la grazia di Dio.

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Esempio:

Galil. Comm. ep. 1, 92: È tempo di finire: gli bacio con ogni umiltà le mani.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 113: E la parola; cioè mia ultima, nel nome di Maria; la quale Virgine Maria io chiamava per mio aiuto, finìo: però che, dicendo: Virgine Maria, non potette dir più oltra.

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Esempio:

Machiav. Leg. Comm. 3, 323: Nè si può, circa le pratiche intendere altro, se questa Dieta non finisce.

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Esempio:

Dant. Rim. 97: Ancor le ha Dio per maggior grazia dato, Che non può mal finir chi le ha parlato.

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Esempio:

Dant. Parad. 33: Ed io, ch'al fine di tutti i disii M'appropinquava, sì com'io doveva, L'ardor del desiderio in me finii.

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Esempio:

E Dant. Conv. 320: Nel desiderare della scienza successivamente finiscono li desiderj, e viensi a perfezione, e in quello della ricchezza no.

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Esempio:

Dant. Rim. 96: Io vo' con voi della mia donna dire, Non perch'io creda sue laude finire, Ma ragionar per isfogar la mente.

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Esempio:

Dant. Purg. 23: Se prima fu la possa in te finita Di peccar più, che sorvenisse l'ora Del buon dolor, ch'a Dio ne rimarita, ec.

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Esempio:

Dant. Conv. 299: Ma siccome ciascuna arte e ufficio umano dallo imperiale è a certi termini limitato; così questo imperio da Dio a certi termini è finito.

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Esempio:

E Guicc. Op. ined. 10, 89: Avendo già finito i trent'anni. Cecch. Comm. ined. 43: Voi mostrate manco Dieci anni. Quanti son? sessanta?.... L. Io ho finiti Cinquantaquattro a' dieci dì di questo.

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Esempio:

Fag. Comm. 6, 182: Per fluir di soddisfar quegli artefici. A. Di grazia finischiamo (finiamo) una volta, se sarà possibile: e che il finir di pagar questi, non sia un principio per farne degli altri.

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Esempio:

E Dant. Conv. appr.: Dunque la giurisdizione della natura universale è a certo termine finita, e per conseguente la particolare: e anche di costei egli è limitatore Colui che da nulla è limitato, cioè la prima bontà, ch'è Iddio.

210) Dizion. 5° Ed. .
DECRETO.
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pag.92

1) id: 528222db632540e6866f3abba44d545a)

Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 230: Decreto tanto vale, quanto cosa iudicata, deliberata e consilliata.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 480: Senza decreto, cioè senza autorità conveniente a questo.

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Esempio:

E Machiav. Leg. Comm. 4, 180: Fu pubblicato un decreto che sospendeva tutte le cause degli aderenti al Concilio.

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Esempio:

Dant. Purg. 20: Veggio il nuovo Pilato sì crudele, Che ciò nol sazia, ma, senza decreto, Porta nel tempio le cupide vele.

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Esempio:

E Dant. Purg. 10: L'Angel che venne in terra col decreto Della molt'anni lagrimata pace, Che aperse il ciel dal suo lungo divieto.

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Esempio:

Dant. Purg. 3: Star li convien da questa ripa in fuore Per ogni tempo, ch'egli è stato, trenta In sua presunzïon, se tal decreto Più corto per buon preghi non diventa.

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Esempio:

Machiav. Leg. Comm. 4, 179: Il Vescovo di Lodeve.... pubblicò quattro decreti, determinati.... da questo Concilio. Per il primo dichiararono come questo.... concilio era legittimamente convocato.... Il secondo decreto fu, che dichiararono tutti gl'interdetti, censure e privazioni fatte.... contro al prefato Concilio.... essere di nessun valore.

211) Dizion. 5° Ed. .
FICCATO.
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pag.32

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 397: Un crocifisso, cioè uno posto e ficcato in croce.

212) Dizion. 5° Ed. .
FRATERNITA, coll'accento sull'e.
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pag.469

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Esempio:

Bocc. Comm. Dant. M. 2, 32: Le limosine lasciate a' poveri e alle fraternite.

213) Dizion. 5° Ed. .
FRODOLENTISSIMO e FRAUDOLENTISSIMO.
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pag.532

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 626: Imperò che il serpente si dice essere animale fraudolentissimo.

214) Dizion. 5° Ed. .
IROSO.
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pag.1240

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 217: L'iroso à portato l'animo sdegnoso e dispettoso nel mondo.

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Esempio:

E But. Comm. Dant. appr.: Ed allegoricamente volle l'autore nostro dimostrare, li predetti tormenti essere nelli irosi del mondo...; ma notantemente l'autore puose l'offensione delli irosi essere in quattro modi; cioè ec.

215) Dizion. 5° Ed. .
INCAPPATO.
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pag.396

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 597: Come lo incappato risponde ad uno detto di Virgilio.

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Esempio:

E But. Comm. Dant. appr.: Poi che noi.... fumo aggiunti a questi incappati, ad ogni passo mutavamo compagnia.

216) Dizion. 5° Ed. .
DESTITUITO ed anche DESTITUTO.
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pag.189

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Esempio:

Bocc. Comm. Dant. M. 1, 489: Il corpo destituto del suo sostegno, impalidito cade.

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Esempio:

Bocc. Comm. Dant. M. 1, 188: Questa adunque (la ragione),... abbattuta la sensualità, risurge e torna nella sua sedia, e manifestasi alla destituta anima.

217) Dizion. 5° Ed. .
FIATARE.
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pag.22

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 218: Per lo fiatare sotto l'acqua venivano li bollori suso.

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Esempio:

Cecch. Comm. ined. 2, 267: Non ti venga ve' fiatato Con persona del mondo che io abbi Condotto in casa vostra la mia Angelica.

218) Dizion. 5° Ed. .
DRAMMA.
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pag.907

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 735: Dramma è uno peso; cioè ottava parte d'una oncia.

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Esempio:

Dant. Purg. 30: Men che dramma Di sangue m'è rimasa, che non tremi.

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Esempio:

Dant. Purg. 21: Dell'Eneide, dico, la qual mamma Fummi, e fummi nutrice poetando: Senz'essa non fermai peso di dramma.

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Esempio:

Cecch. Comm. ined. 159: Io non ho mai possuto aver la forza Di scemar dramma de l'odio mortale Ch'ella a gran torto mi porta.

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Esempio:

Fag. Comm. 5, 501: L'improvviso amor che in me nacque si fece in un tratto sì grande, che qualsivoglia benchè notabil divario in questa io scorgessi, giammai non sarebbe capace di diminuirne una dramma.

219) Dizion. 5° Ed. .
INSAZIETÀ, INSAZIETADE e INSAZIETATE.
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pag.904

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 2, 335: Possonsi assegnare otto cagioni di questa insazietade (dell'uomo avaro).

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