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9800) Dizion. 5° Ed. .
BRIVIDO.
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pag.279



1) id: 40562e03b8344d41812b8b600c4f0a2f)
Esempio: Fag. Rim. 1, 65: Che viemmi sempre un brivido e un ribrezzo Per tutta la persona quando io sento Che forse ancora indugerete un pezzo.
9801) Dizion. 5° Ed. .
CETO
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pag.795



1) id: 0b5bcdd5da3941e8b9a8d12f810e0683)
Esempio: Sannaz. Rim. 338: Empierà di sua fama a tondo a tondo L'immensa terra; e di sè mille penne Lascerà stanche e tutto il sacro ceto.
9802) Dizion. 5° Ed. .
BALOCCARE
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pag.39



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Esempio: Fag. Rim. 1, 71: Mi credeva che ognor foste per via, E soprattieni tal di giorno in giorno Ha baloccato la speranza mia (qui figuratam.).


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Esempio: Not. Malm. 1, 233: Baloccarsi, lo stesso che Trastullarsi, perdere il tempo e trattenersi in cose di poco momento, o trastulli da ragazzi, de' quali è proprio il verbo baloccarsi.
9803) Dizion. 5° Ed. .
BAZZA
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pag.112



1) id: 208830a5c3284764970b38822db79f63)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 292: Il trovarla in se stessa [la verità] è bazza; perciocchè ella se ne sta ritirata, di sè fatto quasi un gomitolo.


2) id: b548d86d73de4c4da1d8a46f84fca8ba)
Esempio: Fag. Rim. 3, 199: Sol basta scaricare un moschettaccio, Tirare al mucchio, e bazza a chi la tocca.


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Esempio: Saccent. Rim. 2, 163: Hanno i poeti questa legge in bocca.... Di dir la verità; bazza a chi tocca.


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Definiz: § V. Bazza a chi tocca, e anche a chi la tocca, è modo proverbiale che significa: Chi ne tocca, suo danno; Chi le ha, son sue; e anche talvolta: Buon per quello a cui tocca una cosa da molti desiderata. –
9804) Dizion. 5° Ed. .
CEROSO.
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pag.776



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Esempio: Grazz. Rim. 66: Dunque il ceroso e dolcissimo mele, Dunque il soave e bianchissimo latte.... Fele, aloè, corbezze e prugne acerbe Mi sembrano al gustar.
9805) Dizion. 5° Ed. .
CERTIFICARE.
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pag.778



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Esempio: Rim. Ant. P. Ant. Ferr. 4, 245: Deh apri il bello stile d'eloquenza, E vogli alquanto me certificare Quale fu prima, o Amore o Speranza.


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Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 6: Così con quello io mi certificai, Che l'immaginazion non facea caso.
9806) Dizion. 5° Ed. .
BARBAGIANNI
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pag.62



1) id: 49fef0130f844a9888cda129bb617378)
Esempio: Bern. Rim. 1, 83: Perchè veston di seta e non di panni, Son spettabili viri, ognun gli guarda, Son come fra gli uccelli i barbagianni.


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Definiz: § II. Far come il barbagianni, che mette le corna in vecchiaia; modo proverbiale che si applica a coloro che si maritano da vecchi, o che pur da vecchi in altro modo si fanno scorgere. −
9807) Dizion. 5° Ed. .
CACASODO
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pag.341



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Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 331: Veggonsi certi passeggiar sul sodo, E sputar tondo ed aggrottar le ciglia: Questi han del grave, idest del cacasodo.


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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 43: Quando col far dell'uomo Bravo e del cacasodo, Feci, Amor, a tuo modo.


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Esempio: Fag. Rim. 1, 96: Corpo del mondo, Son pur la terza volta in gravità A far il cacasodo e sputatondo!
9808) Dizion. 5° Ed. .
BOTTACCIUOLO
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pag.243



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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 289: Il chiostro ha una colonna infra due lati, Ma bottacciuola, e poi la volta è monca Dove gli archi riescono affogati.
9809) Dizion. 5° Ed. .
BREZZONE
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pag.270



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Esempio: Fag. Rim. 5, 240: E al tirar di brezzone Facendo vela il vostro di crespone Lacero ferraiolo, Andrete a rischio d'ir per aria a volo.
9810) Dizion. 5° Ed. .
BIRRACCHIOLO e BIRRACCHIUOLO.
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pag.190



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Esempio: Saccent. Rim. 2, 25: Che maraviglia è poi se cuopre e siede In presenza al ministro un birracchiolo, Che non distingue dalla testa al piede?
9811) Dizion. 5° Ed. .
CALENDE
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pag.396



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Esempio: Fag. Rim. 1, 55: I dì non si contavan punto Come si contan ora: e solo il mese In calende, idi e none, era congiunto.
9812) Dizion. 5° Ed. .
BARGELLO
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pag.75



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Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 87: Voi vedete il bargello a voi venire Con una certa grazia e leggiadria, Che par che voglia menarvi a dormire.


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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 57: Avete dunque a sapere com'io, per mia sciagurata disgrazia solita, ho dato, come si dice in Firenze, nel bargello.
9813) Dizion. 5° Ed. .
CHIOVO
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pag.866



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Esempio: Petr. Rim. 1, 57: Ma s'io v'era con saldi chiovi fisso, Non devea specchio farvi per mio danno, A voi stessa piacendo, aspra e superba.


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Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 71: Ei vien subitamente lor [agli sparvieri] un male, Che questi uccellator chiamano i chiovi.


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Esempio: Ar. Sat. 1, 190: Tu forte e saggio, che a tua posta muovi Questi affetti da te, che in noi nascendo Natura affigge con sì saldi chiovi!
9814) Dizion. 5° Ed. .
LAPIDE e LAPIDA
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pag.75



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Esempio: Ar. Rim. 1, 252: Nè quattro frati miei, che con vesti adre M'accompagnino al lapide che l'ossa Dovria chiuder del figlio a lato il padre.
9815) Dizion. 5° Ed. .
LUGUBRISSIMO.
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pag.491



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Esempio: Chiabr. Rim. 1, 302: Tu sfortunata, in pianti, Spettacolo di pena, Stretta il piè di catena, Traevi a giogo di nemici infesti Tumulti lugubrissimi funesti.
9816) Dizion. 5° Ed. .
MANDRITTA, MANRITTA, e popolarmente anche MARRITTA
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pag.787



1) id: 042e74ed41bd43b5a8c0c9c2da23932b)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 128: Vedes'un guatteraccio che si gratta Il cul con la marritta, e con la manca Gira lo spiede, o stumia la pignatta.


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Esempio: E Fag. Rim. 5, 45: Luogo dia Alla giustizia la pietà; benchè Ancora questa qui giustizia sia; Ma quella ha la mandritta, onde non è Da posporla.


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Esempio: Fag. Rim. 2, 280: Danno lor (alle donne) la mandritta anche i più grandi.


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Esempio: E Fag. Rim. 5, 256: Pluto non vuol nelle tartaree grotte Gente così diritta; Perchè, com'a più tristi, Bisognerebbe a lor dar la marritta.


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Esempio: E Fag. Rim. 4, 203: Io prestamente vi vo' dir la mia; E dico che alla grazia la manritta Senz'eccezion dalla beltà si dia.


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Esempio: Fag. Rim. 3, 168: Dunque, o civaie mie, per voi non veggio Segno d'onor; però tutte inchinatevi De' fagiuoli sovrani all'alto seggio..., Cedete la mandritta, e addietro fatevi.


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Esempio: E Fag. Rim. 3, 112: In mente anco quest'altra [cerimonia] ora mi viene, Ed è quella di darsi la mandritta; E quei che l'ha, per lo maggior si tiene.


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Esempio: E Fag. Rim. 3, 113: Per tema di più o meno riverenze, Di marritte, manmanche e d'altre storie, Non si posson veder le lor presenze (dei principi, quando viaggiano incogniti).


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Esempio: Allegr. Lett. ser Poi. 11: Scalpitando le medesime lastre dalla mia casa agli abituri di alcuni de' miei scolari, e da questi alla corte de' Donati, dove al terz'uscio, a mezza scala, in sul pianerottolo a marritta, è la porta della mia scuola.
9817) Dizion. 5° Ed. .
LEGGIADRINO.
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pag.203



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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 22: Chi perdè la civetta, La gatta, o la ghiandaia, Ebb'almen ne' suoi pianti una speranza...; A lui tornasse leggiadrina e gaia.
9818) Dizion. 5° Ed. .
MARTORIATO e MARTORATO
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pag.975



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Esempio: Rim. Ant. F. Giann. Lap. 2, 126: E tu, martorїata mia soffrenza, Con questa mia figliuola va' plorando Avanti a quella donna ove ti mena.
9819) Dizion. 5° Ed. .
LATO
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pag.125



1) id: 6dc74c07039e417988b46a48791b88e6)
Esempio: Petr. Rim. 1, 276: Amor con la man destra il lato manco M'aperse, e piantovv'entro, in mezzo 'l core. Un lauro verde sì, che ec.


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Esempio: Fr. Bart. Sallust. 141: Li nemici erano da lato; voi, amici, eravate molto da lungi.


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Esempio: Bemb. Rim. 12: Giva solo per via; quando da lato Donna scesa dal ciel vidi passarme: E per mirarla, a' pie' mi cadder l'arme.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 4: Teseo adunque, da lato di padre, trasse la discendenza da Erecteo.


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Definiz: § XVIII. Pure per Posto, Spazio, occupato da checchessia, o da porvi checchessia; e figuratam., anche Spazio di tempo. –


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Definiz: § XXXVIII. E per Da presso; ma non è comune. –


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Esempio: Petr. Rim. 1, 320: Con la Morte a lato Cerco del viver mio novo consiglio.


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Esempio: Salvett. Rim. burl. 217: Se la vedrete, Proverete ancor voi d'Amor le pene; Ma non c'è da far bene, Ho già fatto la scritta; avete inteso? Con vostra buona grazia, lato preso.


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Esempio: But. Comm. Dant. 3, 520: Dal mio destro lato; cioè da mano dritta.


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Esempio: Bemb. Rim. 143: Tutto quel che gli amanti arde e trastulla, A lato ad un saluto vostro è nulla.


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Esempio: Rinucc. F. Ricord. 253: Detta Ginevra è discesa de' Rinuccini in quarto grado, cioè da messer Francesco da lato di madre, e io sono in terzo del detto messer Francesco dal lato di padre.


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Esempio: Dant. Purg. 4: Additandomi un balzo poco in sue, Che da quel lato il poggio tutto gira.


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Esempio: Bracciol. Schern. 9, 6: E scorgendo Mercurio il suo fratello, Ma da lato di padre solamente, ec.


19) id: e2db7fe3c5da4ac4a09e5cd58b4494fa)
Definiz: § XXXVII. Da lato, posto avverbialm., vale Dalla parte del fianco, Di fianco, e altresì Accosto o Vicino. –


20) id: 09af2ff6015646f395adae772569e6b6)
Esempio: Dant. Inf. 14: Lo fondo suo ed ambo le pendici Fatt'eran pietra, e i margini da lato.


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Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 13: Da nessun lato nè sentier nè scale V'eran, che di salir facesser copia.


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Esempio: Dant. Parad. 12: Rabano è qui, e lucemi da lato Il calavrese abate Giovacchino, Di spirito profetico dotato.


25) id: 911edcc463ed44ac97e707a3e63255a9)
Esempio: Fag. Rim. 3, 41: E in tal materia tanto lato ha preso, Ed è nello spiegarsi sì felice, Che, parli quanto vuol, mai non è inteso.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 150: Ogni angelica vista, ogni atto umile, Che giammai in donna, ov'amor fosse, apparve, Fora uno sdegno a lato a quel ch'i' dico.


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Esempio: Tass. Gerus. 3, 57: Ha da quel lato (Gerusalemme) donde il giorno appare. Del felice Giordan le nobil onde.


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Esempio: But. Comm. Dant. 2, 262: E muta nome, perchè muta lato; come lo vento è una medesima cosa, cioè movimento d'aire, da qualunqua parte venga, e niente di meno àe varj nomi secondo che da varie parti viene, così ec.


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31) id: 5bb6abedf56a47a6af84b005edac4637)
Esempio: Petr. Rim. 1, 34: Lagrima adunque, che dagli occhi versi, Per quelle, che nel manco Lato mi bagna chi primier s'accorse, Quadrella, dal voler inio non mi svoglia.


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Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 93: Il contado di Lucca da quello di Pistoia, dal lato di sopra, dividono asprissimi monti.


35) id: 4f661c3ffae54a0b99313b46c593633b)
Esempio: Grand. Instit. Con. 18: E tal linea costante N F chiamasi dagli antichi lato retto, e da' moderni parametro della parabola.


36) id: 8c56a81a2d774de09d5ffd0da0fb50d0)
Definiz: § XXXIX. E usato col verbo Trarre da lato, o simile, e parlandosi di denari, o altro, vale Di dosso, Di tasca. –


37) id: 40ddb8f1416a42b7bc32079a96e9544f)
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 100: E poi Baiardo....Tra noi vorrò ch'a piedi si contenda Da solo a solo in solitario lato.


38) id: c23ad7ab4940493cad6c05d684489f93)
Esempio: Dant. Inf. 32: Se fossi dimandato altri chi v'era, Tu hai da lato quel di Beccheria, Di cui segò Fiorenza la gorgiera.


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40) id: 48afe09d19b44a0293c0679a9bee3855)
Esempio: Petr. Rim. 1, 820: Dall'un lato punge Vergogna e duol, che 'ndietro mi rivolve; Dall'altro non m'assolve Un piacer per usanza in me sì forte, Ch'a patteggiar n'ardisce con la Morte.


41) id: 38d37a83a5d14c9a807eb17ed17d4b9e)
Esempio: Tass. Gerus. 1, 90: Non oblia Di rinforzar Gerusalem frattanto. Da tre lati fortissima era pria: Sol verso Borea è men secura alquanto.


42) id: d3c40bfc0e284dc4b768dd0e812b7832)
Esempio: Salv. Spin. 1, 1: Prese per sua seconda moglie madonna Fulvia, che era sorella di madonna Ginevra, ma solo da lato di madre.


43) id: 66429f3ff1184411959095574ab44c61)
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 387: E i margini da lato; cioè le ripe che sono dal lato alle sponde, di verso la terra.


44) id: 614986600dcc47478f9cf323524a4d5e)
Esempio: E Dant. Purg. 17: Già eran sopra noi tanto levati Gli ultimi raggi che la notte segue, Che le stelle apparivan da più lati.


45) id: 499586960ee342fd9357e4f69546f395)
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 2: La famiglia d'Alcibiade riconosceva per suo antico progenitore Eurisace figliuol d'Aiace, e da lato di madre Alcmeone.


46) id: b3ecfb92e3264342a75c4fef5f781419)
Esempio: Dav. Tac. 2, 76: Fu natio della città di Ferente: il padre consolo, l'avolo pretore: da lato di madre men chiaro; non però basso.


47) id: f709e92d0a9f4bdf8b33cffc0ecec1af)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 306: Eufrosina.... si trasse da lato cinquecento soldi, e diègli all'abate, e disse: togli ora questa pecunia, ec.


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Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: M'imprestò una perla a uso d'una pera grossa, magagnata da uno de' lati, di valuta di fiorini 15 larghi di grossi.


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Esempio: E Petr. Rim. 2, 128: Vago augelletto, che cantando vai, Ovver piangendo il tao tempo passato, Vedendoti la notte e 'l verno a lato, E 'l di dopo le spalle e i mesi gai; Se ec.


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Esempio: E Red. Esp. Insett. 100: Aveano (certi bacherozzoli) il colore tutto verde, con due linee bianche paralelle distese da' lati per tutta la lunghezza del corpo loro.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 27: Chè, perch'io non sapea dove, nè quando Mel ritrovassi (il mio sperare, cioè la mia speranza), solo, lagrimando, Là 've tolto mi fu, dì e notte andava Ricercando dal lato e dentro all'acque.


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Esempio: Varch. Stor. 2, 261: Se ne batterono monete d'argento, le quali da un de' lati avevano il giglio, e dal l'altro la croce con una corona di spine.


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Esempio: Grazz. Comm. 122: La balia vuole che voi comperiate da fare della gelatina; che vi van drento piedi, orecchi, grifi, capi e corna, che 'ngombrano di molto lato.


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Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 187: Dal capo sino alla coda, nell'uno e nell'altro de' lati del ventre, era (un animaletto marino) tutto circondato come da tanti pennellini di setole.


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Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 377: Il peccato ha come due lati: il rivolgersi che fa l'uom da Dio sommo bene, e 'l voltarsi per amore al ben commutabile e falso.


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Esempio: E Tass. Gerus. 20, 22: Trasse le squadre fuor, come veduto Fu da lunge venirne il popol franco.... Per sè il corno destro ha ritenuto; E prepose Altamoro al lato manco.


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Esempio: E Dant. Purg. 28: Da questa parte con virtù discende (l'acqua), Che toglie altrui memoria del peccato; Dall'altra d'ogni ben fatto la rende. Quinci Letè, così dall'altro lato Eunoè si chiama.


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Esempio: Rucell. Or. Dial. 158: L'osso innominato, da alcuni detto osso della coscia, o vero ilio, è posto dai lati dell'osso sagro, fatto di tre ossa, l'ilio, l'osso;pube e l'ischio, detto volgarmente osso scio.


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Definiz: § XL. Da lato, e talvolta Dal lato, usato in forza di Prep., e detto di cosa, vale Accanto, Accosto e di fianco, a chicchessia o a checchessia; nel qual senso scrittesi più comunemente Dallato. –


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Esempio: Mascher. Problem. Agrim. 122: Sia R il raggio del cerchio della base; C la sua circonferenza; T l'altezza del cono (retto); L il lato, o sia la distanza del suo vertice da qualunque punto della circonferenza della base; ec.


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Esempio: Zanott. E. Prospett. 55: La superficie del cono si può riguardare come una serie o aggregato di linee rette, che partono da ciascun punto della circonferenza del circolo, che è base del cono, e che tutte vanno ad unirsi nel vertice, delle quali ciascuna si chiama lato del cono.


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Esempio: Galil. Op. V, 193: In ogni triangolo accade, che prolungandosi i suoi lati, e producendosi pel segamento di due di loro una parallela al lato opposto, i tre angoli fatti o da una banda di essa parallela o di uno de i lati prolungati sono a uno a uno eguali a gli interiori del triangolo.


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Definiz: § XVI. Quindi la locuzione Lato preso, scritta in alcun tratto di strada o di piazza, in occasione di fiere, a indicare che quel luogo è occupato da qualche mercante; ma per estensione, e in modo scherzevole, applicasi pure ad altri luoghi e cose, e figuratam. anche a donne, che sieno comecchessia divenute di altrui. Oggi comunemente dicesi Posto preso, in senso così proprio come figurato. –


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Definiz: § XIX. Lato, in genealogia, denota Serie degli ascendenti, paterni o materni, di alcuno, Lignaggio paterno o materno; ed anche Serie dei discendenti di alcuno, Discendenza, nel qual senso più comunemente dicesi Linea. Usasi più spesso nella maniera Da lato di, reggente un compimento, la quale significa Per ciò che attiene al lignaggio, o alla discendenza, espressa dal compimento, Per rispetto a esso lignaggio, o discendenza. –


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Esempio: Not. Malm. 2, 840: Scrive: lato preso. Intendi: Ha eletto per sè quel luogo.... Per maggior chiarezza di questo detto, è da sapere che in Firenze si fanno ogni anno, tra gli altri, quattro mercati, uno per quartiere.... E comecchè nelle dette fiere concorrono molti mercanti di panni, ed altri artefici d'ogni sorta; così alle volte manca loro il luogo dove posarsi per farvi in quel giorno la lor bottega; onde pigliano il luogo qualche giorno avanti, e segnano lo spazio del luogo che pigliano con gesso o altra tinta, e vi scrivono in lettere cubitali: Lato preso: e questo serve per impedire che altri entrino in quel luogo. E di qui dicendosi: Il tale ha scritto lato preso in quella casa, ec., intendiamo: Quella casa ec. è per lui, nè gli può esser tolta. Così dice che Martinazza scrive lato preso in quel monte di scope, per intendere che ha fatto in modo, che quel fuoco non le poteva esser tolto.