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1) Dizion. 5° Ed. .
B,
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pag.1



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Definiz: § I. B molle. Lo stesso che Bimolle o Bimmolle. –


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Definiz: § II. B quadro. Lo stesso che Biquadro o Biqquadro. –


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Esempio: Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro o per b molle.


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Esempio: E Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro, o per b molle.


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Esempio: Not. Malm. 1, 172: Il b molle è chiave musicale o segnatura di semituono; ma qui dicendo far la zolfa per b molle, si serve della voce molle per intendere Ammollare la bocca, cioè Bere.


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Esempio: Pazz. Rim. burl. 351: Varchi, tu canti per natura grave, Ed io l'intuono per b quadro acuto (qui locuz. figurat.).


8) id: ddbef9978c90404aace07725e4c9a5c2)
Esempio: Lipp. Malm. 2, 30: E giunto a Campi, lì fermar si volle A bere e far la zolfa per b molle.


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Definiz: lettera labiale, la seconda dell'alfabeto e la prima delle consonanti, che i grammatici dicono mute, assai simile nel suono al P al V, dicendosi molte voci coll'una o coll'altra scambievolmente, come Serbare e Servare, Nerbo e Nervo, Corbo e Corvo, Barco e Parco. Pronunziasi Bi, e si fa tanto masc., quanto femm. Delle consonanti riceve dopo di sè nella medesima sillaba la L e la R, e vi perde alquanto di suono, come Oblio, Pubblico, Braccio, Ombra, benchè colla L di rado si trovi appresso i Toscani, e rarissimo in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci per lo più latine, quali sono Blando, Blandimento, Bleso. Consente avanti di sè in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come Albume, Lembo, Erba, Usbergo; quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione Dis, come Disbrigare, e più frequentemente nella prima sillaba, come Sbandito, Sbattere; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile o rimesso, come nella voce Accusa; di che si dirà nella lettera S.
2) Dizion. 5° Ed. .
ALLEGRAMENTE.
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pag.368



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Esempio: Segn. B. Poet. volg. 479: Tiensi ancora oppenione, che l'uomo felice debba vivere allegramente.
3) Dizion. 5° Ed. .
ANFIBOLOGÌA e AMFIBOLOGÌA
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pag.502



1) id: 6044d71ea53c4815be3e047868588ddd)
Esempio: Segn. Poet. volg. 347: Solvesi ancora per l'anfibologia.
4) Dizion. 5° Ed. .
CORICO.
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pag.752



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Esempio: Segn. B. Poet. volg. 305: L'entrata del corico è la prima locuzione di tutto il coro.
5) Dizion. 5° Ed. .
BIMOLLE, e anche BIMMOLLE
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pag.185



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3) id: 2a06a8695a0649228a8149f1af3d2f56)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 93: Or troppo bassa, or la voce è tropp'alta, Quei dal diesis in bimmolle casca, E dal bimmol questi in biqquadro sale.


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Definiz: Sost. masc. Term. di Musica, e vale Scemamento d'un semituono. E chiamasi così anche il segno in forma di b, che si pone presso la nota musicale. −
6) Dizion. 5° Ed. .
MOLLE
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pag.438



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2) id: bc873053ad474cc1862f1b6fbedb2ccb)
Definiz: § XXXI. B molle. –


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Esempio: Lat. B. Tesorett. 176: Non sie lanier, nè molle, Nè corrente, nè folle.


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Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 249: Molle è 'l colpo dell'appensato male.


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Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 45: Egli assomiglia lo naturale ingegno alla molle cera.


7) id: d20b49faf6744f8fa3fe426571382b09)
Esempio: Lat. B. Tesorett. 168: Non mostrar pavento A uom ch'è molto folle, chè, se ti trova molle, Piglieranne baldanza.


8) id: 9238e1207c3d494c9c0d487c6abd5302)
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. 194: Salamone dice che le molli parole addolciscono, e le dure inaspriscono lo furore.


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Esempio: Cresc. Agric. volg. 91: L'erbe e i camangiari, che hanno gli stipiti, o vero gambi, molli e teneri..., in nessuna pianta si possono innestare.


10) id: cc12c2a419364dbea1a44979fedc5b1c)
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 5: Faccia (la lingua) molle risponsione: perciò, sì come disse il Savio, la molle risponsione rompe l'ira, e lo sermone duro suscita furore.


11) id: b93c7049d1684b84b0e073d2a2a6b46b)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 51: L'uomo molle e delicato, il quale ha questo vizio, che e' non può tollerare quello che tollerano i più de gli uomini, pecca e offende nell'abbracciare troppo l'ozio, la pigrizia e la trascuraggine.
7) Dizion. 5° Ed. .
CONTESTO.
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pag.590



1) id: e5ea0f1715cb43ad951ea7711c011a96)
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 339: È ben differente il contesto del poema eroico per la lunghezza e per il verso.
8) Dizion. 5° Ed. .
INTRECCIAMENTO.
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pag.1122



1) id: 4ac5b99525d74600903442c9719fe24c)
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 291: La favola è quella, che il fatto ci rappresenta. Chiamo favola lo intrecciamento di quel negozio.


2) id: 638c350f4b4441e7ba748f179d9d9006)
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 19: Ecco gl'intrecciamenti episodici e favolosi.
9) Dizion. 5° Ed. .
FATTO.
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pag.661



1) id: 0b1f0baaa5f44be68512848b7f616053)
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 305: Esito è una parte simile (cioè intera), alla quale non conseguita dietro nessun canto fatto dal coro.


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Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Le frutte vogliono esser colte al loro tempo, e fatte.


3) id: fd58a09eb2f5432488104bf4ab1c675d)
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 310: Costoro si hanno un loro domenedio, fatto di feltro, e chiamanlo Fattighai.


4) id: 521aa126c35841148a18d34d07f373fd)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 18: E con mazzi, o vero mazzeranghe, fatti a ciò, fortemente si calchi e s'assodi.


5) id: 2f003f8ce24d42389642158873493171)
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 449: Si ricidano [i granelli del vitello] con ferro fatto a ciò a similitudine di coltello.
10) Dizion. 5° Ed. .
ASPIRAZIONE.
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pag.754



1) id: 5f64cb3293e6499496eedd5b0d25ded1)
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 347: Quella particella οὐ, che è negativa, se e' vi si mette l'accento circonflesso coll'aspirazione, suona un'altra cosa.
11) Dizion. 5° Ed. .
AMICABILISSIMO
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pag.431



1) id: f612cf537b0d4f76a7666db93a329da8)
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 303: Tal cosa invero pare, che sia amicabilissima.
12) Dizion. 5° Ed. .
BUSCATORE
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pag.331



1) id: 5572ca6dc1c845a382171b3408bab55f)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 180: I corsali oggi ancora si chiamano buscatori.
13) Dizion. 5° Ed. .
APPICCAMENTO.
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pag.596



1) id: 0ece7d8f16aa4465b775702157d706dd)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 181: Disse bene, chiamando appiccamento l'appiccar le coppette.


2) id: 02e57d4bab0547dd8babf302c38010da)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 81: La virtù di quelle [stelle] si comunica al lume del sole e della luna, per appiccamento ovvero congiunzione della luna a quelle.
14) Dizion. 5° Ed. .
CONVENIENZA.
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pag.676



1) id: cdfe619005bf4aeb8bce7fe4f840b40e)
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 158: Piaceri che non hanno convenienza col corpo.


2) id: dcaa24ebe7f84ea68a33d145089f1b90)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: La mia signora madama mia moglie La deve avere le sue convenienze.


3) id: 9e0ab6e1ebae42a78ca773cada1307e5)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 72: Quegli scrocconi senza convenienza Ce ne han fatt'una che passa la parte.


4) id: f5b0312fcff94ace89d61f7fa9c137ef)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 47: Ed imperciò qualunque parti sieno quelle che ad essi membri si tolgano, non posson vivere, imperciocchè nè nutrimento posson sugare, nè digerire a convenienza del corpo senza questi membri o vero parti (il lat. ha: ad congruitatem sui corporis).
15) Dizion. 5° Ed. .
DISTORCERE.
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pag.700



1) id: eb14de77bea54b06bb9dd5c593fab4c0)
Esempio: Segn. B. Edip. volg. 106: Chi fia che presto le man gli distorca?
16) Dizion. 5° Ed. .
ANTINARRAZIONE.
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pag.553



1) id: f3b268b27f9a46859b3acdc83710c487)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 215: Altra parte fia la narrazione, ed altra l'antinarrazione.
17) Dizion. 5° Ed. .
FELICITÀ, FELICITADE, e FELICITATE.
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pag.737



1) id: d697c5bab2fc4449baaee198346a3717)
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 334: La felicità consiste nella virtù accompagnata dal piacere.


2) id: 05c0f869b2474af2af5416a74c1344dd)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 35: Poniamo adunque, che felicità sia prosperità di fortuna congiunta con virtù, ec.


3) id: 609b641f88a94c80ad98416f64833160)
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 84: E senza esser pur ferito un de' suoi (il che fu una felicità maravigliosa), le ruppe tutte.
18) Dizion. 5° Ed. .
MURATORIO.
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pag.672



1) id: c3be93aa58b04fd9b7bc348b09406787)
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 354: L'arte muratoria è ordinata per fin della casa.


2) id: de127eda4a33478d92c88da4a90eea37)
Esempio: E Segn. B. Etic. volg. 42: Sarà e' mai quello il bene..., qual è.... nell'arte militare la vittoria? nell'arte muratoria la casa? e simile in simili?
19) Dizion. 5° Ed. .
ESPURGAZIONE.
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pag.337



1) id: efd53816a3de4501a5061af6a11e3e40)
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 290: Conducendo [la tragedia] l'espurgazione degli affetti non per via di narrazione, ma per via di misericordia e di timore.
20) Dizion. 5° Ed. .
EPISODIACO.
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pag.173



1) id: af17791d79a44c419a1e6423a6fd0126)
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 301: Io chiamo favola episodiaca quella dove gli episodj vi sono scambievolmente messi senza osservazione di verisimile o di necessario.