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5° Edizione
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10472 0 10472 occorrenze
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1) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



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Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


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Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


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Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


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Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


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Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


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Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


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Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


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Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


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Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


11) id: 760b5c12f45e4292baab8ff275a01441)
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


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Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


13) id: 92147034832046418dd0aa3d12f9db88)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


14) id: ed5be8cbc8614d75ac0392a942d0593a)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –
2) Dizion. 5° Ed. .
FESTEGGEVOLE.
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pag.821



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Esempio: Val. Mass. volg. V. 592: Quello festeggevole ornamento.
3) Dizion. 5° Ed. .
FESTERECCIO.
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pag.823



1) id: fb1e36ba43c6453a99dcd029366d9f4b)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 136: Interpuosero infignimento di mangiare festereccio.
4) Dizion. 5° Ed. .
OSSERVATO.
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pag.735



1) id: 5af79f1a7ad4498993af1248a1d39cb4)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 50: Diede.... esemplo memorevole d'osservata religione.


2) id: c924101c0fc443729f9ea8e3d26cbb9e)
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 1, 205: Di stile sublime [sono] le composizioni di tutti gli esempj da noi esposti,... nelle quali si scorge quel quasi continuo maraviglioso artificio che forma questo stile che noi chiamiamo sublime e dagli scrittori di musica contrappunto osservato si appella.
5) Dizion. 5° Ed. .
ACCONCISSIMO.
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pag.130



1) id: d86ef4090f0941e3958f21f3ec683d48)
Esempio: Val. Mass. 32: Fu [Manio Curio] acconcissima regola della temperanza romana.
6) Dizion. 5° Ed. .
FESTERECCIAMENTE.
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pag.823



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Esempio: Val. Mass. volg. R. 186, 3: Interpuosono d'infignere di mangiare festerecciamente.
7) Dizion. 5° Ed. .
COLTIVATURA.
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pag.178



1) id: 0dba773f3ba34100ac26f2be65d5bdac)
Esempio: Val. Mass. volg. R. 187, 3: Per istudio perpetuo di coltivatura.


2) id: 6a4b8db9322047c0a79c057a854a3da7)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 41: E coloro che per la coltivatura ricevono certa parte de' frutti.
8) Dizion. 5° Ed. .
DISFICCARE.
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pag.562



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Esempio: Val. Mass. volg. 68: Comandò che le insegne si dovessero disficcare.
9) Dizion. 5° Ed. .
IMPENNELLARE.
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pag.198



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2) id: 12a5a0816bbc4da4bbd1e46671319040)
10) Dizion. 5° Ed. .
FEMMINESCO e FEMINESCO.
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pag.749



1) id: 58380cba77144ea0b00b37b12381fdf5)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 200: La cui figliuola non ebbe animo feminesco.


2) id: 099b491a6a7c43e2b37349d09c227b98)
Esempio: E Val. Mass. volg. V. 139: Non si vergognò [Pausania] d'indebolire la sua forza con adornamento feminesco e più morbido.


3) id: af7cd145802e475887a1373fad03b25f)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 138: Acciò che elli non cadessero ne' vizj, essendo presi da delicata e feminesca generazione di vita di quelli d'Asia.
11) Dizion. 5° Ed. .
MEMOREVOLE
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pag.57



1) id: 98d383864bc641feb025e2204cbb9221)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 50: Caio Fabio diede.... esemplo memorevole d'osservata religione.
12) Dizion. 5° Ed. .
AUGURATORE.
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pag.847



1) id: 35afbacaf7b348218aecd353be0fb67b)
Esempio: Val. Mass. P. S.: Questa cosa fue rapportata per gli auguratori al Senato.
13) Dizion. 5° Ed. .
COMPORTEVOLE.
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pag.275



1) id: 8993e3dc46ae4883aa1253288a2b84e8)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 113: Avegna che paresse esser mosso per comportevole ragione.
14) Dizion. 5° Ed. .
NOBILISSIMO
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pag.157



1) id: c745cf508a0e4aada47b2a7d6618d8b9)
Esempio: Val. Mass. R. 186, 7: Ella compensò l'amore del marito con nobilissima fede.


2) id: cf2f782ae92f479e942b54291d4e2dd9)
Esempio: Vill. G. 440: Questi (Dante) fu.... nobilissimo dicitore in rima, sommo ec.
15) Dizion. 5° Ed. .
APPICCAGNOLO.
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pag.595



1) id: 09dda1c5660a4db0a3f1a2e1935101c2)
Esempio: Val. Mass. 185, 8: Cadde dinanzi al fuoco dell'altare la curata con due appiccagnoli.
16) Dizion. 5° Ed. .
DISTEMPERANZA.
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pag.680



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Esempio: Val. Mass. volg. V. 228: Rendeo lo spirito a sozza e a puzzolente distemperanza.
17) Dizion. 5° Ed. .
GIOVANESCO.
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pag.257



1) id: 0b1d59a2eee34137b01520869e5c6245)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 414: Commosso e portato con uno accendimento giovanesco,... oppose ec.


2) id: d00a1ed9eaf2464a8ddad43e67e8bd01)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 503: A la giovanesca malizia rispose lo scaltrimento del vecchio.


3) id: dea8eccb76744607bff5cc43805d0926)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 279: Trovòe [Scipione] una vergine di somma bellezza e giovaneschi anni, armòe ec.
18) Dizion. 5° Ed. .
DIGRADATO.
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pag.320



1) id: 4b3081376ce04b4480ccc09441ada197)
Esempio: Val. Mass. volg. P. S.: È a loro comandato di partirsi dal sacerdozio digradati.


2) id: de2ad47ca56e4e3f876d3461b25e84f1)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 4: Solo il prete puote conficere il sacramento, eziandio che e' fosse eretico, scismatico, iscomunicato e digradato.
19) Dizion. 5° Ed. .
CORREGGERE.
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pag.799



1) id: ac4f7b9ee6634a9db6d576bf8c3e6881)
Esempio: Val. Mass. volg.: Degna cosa parve, che la vergine di Vesta fosse corretta di battiture.


2) id: c1789be985f344819f9478743173ae81)
Esempio: Vill. G. 200: E corressono tutti Statuti e ordinamenti.


3) id: c8e71e9c57454bcf91929aa09bb73316)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 57: Nolla può lasciare (la moglie), s'ella si vuole correggere.


4) id: 476f8307442046d6939d5eeee825caf3)
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 134: Le quali parole ingegnosamente e.... fantasticamente in questa maniera corregge il Salmasio.


5) id: 0f5b2e69ba16499088d7c506ca7ca2af)
Esempio: Vill. G. 681: Chi leggerà e intenderà, dee avere assai gran matera di correggersi e lasciare i vizj.


6) id: cce2106db28d4c8a81d1311baa6b0c4d)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 27: Licito agli scolari di notare le loro lezioni, e nelle lezioni correggere i libri.


7) id: d9dd4e826006457f98760e22c4113b20)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 195: Se l'immortal desio, c'alza e corregge Gli altrui pensier, traessi e' mie' di fore, ec.


8) id: 96383dae1a47458390c1d78ac58e5bb3)
Esempio: Rim. Ant. Incert. G. 129: Segui le luci di Giustinïano, E le.... tue.... leggi Con discrezion correggi, Sì che le lodi il mondo e 'l divin regno.


9) id: 95b01e7c1fff40a0857dc1d0a9ec4311)
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 37: Comandamento è, che nelle lettere papali niuno, nè in piccola cosa, nè in grande, vi ponga la mano; eziandio una lettera, o un punto non si dee correggere, salvo che coloro a cui egli è commesso.
20) Dizion. 5° Ed. .
LIBERTINO
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pag.333



1) id: 2e8a4facdea2405ead8bcdb54c1897c1)
Esempio: Val. Mass. volg. V. 135: Gneo Flavio, nato di padre libertino, cioè di servo francato.


2) id: 3f874b56c6e24dc0a085c1f8195c42af)
Esempio: Bard. G. Grand. Som. 77: Or se ciò vogliono i plebei, de' bagni de' libertini che dirò?