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La ricerca è stata rilevata in 48 forme, per un totale di 25 occorrenze

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Diz Giu. totali
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25 0 25 occorrenze
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1) Dizion. 5° Ed. .
ERRATO.
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pag.224



1) id: b905deae0d164386b55871d81b225275)
Esempio: E Varch. Gramm. 141: I secondi furono grandissimamente errati.
2) Dizion. 5° Ed. .
AVVERSATIVO.
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pag.891



1) id: 2bab2e4edaa647338c7412506a330c13)
Definiz: § E term. de' Gramm. Dicesi di quelle particelle che esprimono opposizione. –
3) Dizion. 5° Ed. .
ATTIVAMENTE.
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pag.830



1) id: 61636ce05ae24997857eab48cc2d6a55)
Definiz: § II. E Term. de' Gramm., vale In maniera o In forma attiva. –
4) Dizion. 5° Ed. .
COMPITARE.
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pag.263



1) id: 5358060c392a48b8b78c36752284fc15)
Esempio: Varch. Gramm. 140: Quello che i Latini chiamano dividere syllabas, fiorentinamente si dice compitare.
5) Dizion. 5° Ed. .
CUPIDITÀ, CUPIDITADE, e CUPIDITATE.
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pag.1081



1) id: eceec7ac6b7b4a1cb5553e4e8223eebd)
Esempio: Varch. Gramm. 82: E insegni non tanto per ingordigia di guadagnare, quanto per cupidità d'onore.
6) Dizion. 5° Ed. .
ASSOLUTO, e per sincope ASSOLTO.
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pag.788



1) id: 7b5bd1d1e86c4e47b10c4104c4a27b60)
Definiz: § IX. Assoluto. Term. gramm. Dicesi di verbo assoluto, o d'altra parola, che nel discorso stia senza reggimento. –
7) Dizion. 5° Ed. .
BARITONO.
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pag.77



1) id: e8dcc4f6e8e7478c87ba5c5e51e63676)
Definiz: § II. E in term. gramm. Verbi baritoni presso i Greci sono quelli che hanno l'accento grave sull'ultima sillaba. −
8) Dizion. 5° Ed. .
DECLINABILE.
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pag.80



1) id: f4745c7ddd1541bb8a988c0af84ed931)
Esempio: Varch. Gramm. 90: Quattro delle quali (parti dell'orazione) si chiamano declinabili, cioè non finiscono sempre in un medesimo modo.
9) Dizion. 5° Ed. .
ABACO
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pag.12



1) id: 74b64313cbc74298ae3b687978fdbabb)
Esempio: Martin. Fr. Tratt. Arch. 204: Tutto il capitello insieme con l'abaco debba esser diviso in sette parti eguali, e di queste una se ne dia all'altezza dell'abaco.
10) Dizion. 5° Ed. .
COME.
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pag.193



1) id: f8ff7ae93e2448c0a37d5749c16d48a7)
Esempio: E Varch. Gramm. 145: Come per atto di esempio, dovendosi scrivere nel fine signum, non si può fornire il verso così, sig. .
11) Dizion. 5° Ed. .
COMMA.
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pag.204



1) id: e512950a9622448e9854295046f55419)
Definiz: Sost. masc. Term. gramm. Inciso, Particella di periodo, minore di quella che si chiama membro; la qual particella si distingue per lo più con una virgola.
12) Dizion. 5° Ed. .
ANALOGÌA.
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pag.477



1) id: f1bed948fee04d8485623fae511df8be)
Definiz: § Analogia. Term. di Gramm. Vale Quella regola di relazione e di somiglianza, che le parole di una lingua hanno, o debbono avere insieme, per la loro formazione. –
13) Dizion. 5° Ed. .
ATTIVO.
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pag.830



1) id: 78ffef9d502f439793722840f5088908)
Definiz: § IV. Attivo, term. de' Gramm., dicesi di Verbo o Participio, che ha dopo sè il suo reggimento diretto; e dicesi anche della forma e del significato di esso Verbo o Participio. –
14) Dizion. 5° Ed. .
ERRORE.
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pag.227



1) id: 81825a865fcb40b0bfb0b5391ba6c41d)
Esempio: Varch. Gramm. 141: I terzi commettono quel medesimo errore, che farebbe uno architetto, se per desiderio di tosto vedere la facciata fornita, o non facesse i fondamenti, o gli facesse cattivi.
15) Dizion. 5° Ed. .
INDUBITATAMENTE.
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pag.615



1) id: 174774e659e34dac9c0435f7749b0da8)
Esempio: Varch. Gramm. 48: A questa (alla lingua greca) successe la latina, la quale se non arrivò alla ricchezza, nè forse all'ornamento di lei, la passò non di meno indubitatamente di gravità.
16) Dizion. 5° Ed. .
APPELLATIVO.
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pag.587



1) id: 0fbe6e7300a34dea9295ba0e701e8fbe)
Definiz: § I. E term. de' Gramm. Dicesi Quel nome ch'è comune a più cose del medesimo genere; e si contrappone a Proprio: nel qual significato si adopra più spesso in forza di Sost. –
17) Dizion. 5° Ed. .
INCONGRUO.
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pag.487



1) id: 33a99b27d7e642308f98394361fb8e1f)
Esempio: Varch. Gramm. 109: Il subietto della gramatica è l'orazione, non già come orazione semplicemente, ma considerata come congrua o incongrua, cioè come corretta o scorretta, e in somma come concorda e discorda.
18) Dizion. 5° Ed. .
DUBITARE.
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pag.922



1) id: 8da4e3db3eda49b0946258588538d3e8)
Esempio: Varch. Gramm. 73: E chi dicesse che le cose passate non si possono disiderare, direbbe vero; ma si può disiderare che quelle cose siano state, le quali noi vorremmo e non sappiamo che state siano, o delle quali dubitiamo.


2) id: dfa1f1a02d3b48288f3fbd25077ed05d)
Esempio: Varch. Gramm. 73: E chi dubitarà che Vergilio non usasse il passato di poco in questo modo, quando disse Hac Troiana tenus fuerit fortuna secuta.... E chi può dubitare che quando Terenzio disse Utinam hic surdus, aut haec muta facta sit, egli non usasse il passato di poco nell'ottativo?
19) Dizion. 5° Ed. .
ESEMPIO, e, con forma oggi propria soltanto della poesia, anche ESEMPLO.
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pag.274



1) id: 601c716643b043788fa428a82f02d69d)
Esempio: Varch. Gramm. 145: Nelle fini de' versi non può mai lasciarsi la sillaba imperfetta, e non compita, come, per atto di esempio, dovendosi scrivere nel fine signum, non si può fornire il verso così sig, e nel principio dell'altro verso cominciare num.
20) Dizion. 5° Ed. .
DITTONGO.
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pag.736



1) id: 7766dd86cfe64695be67b96e05598779)
Esempio: Varch. Gramm. 127: Nè è altro dittongo appresso tutte le lingue, se non un congiungimento, o volemo mescolanza e appiccamento, di due vocali, le quali non si confondono l'una nell'altra, ma conservando la forza e podestà loro, si profferiscono sotto uno accento solo.


2) id: e2613b2f5e4f4c9d90138cba0c0307ed)
Esempio: Varch. Gramm. 127: I dittongi appresso i Latini sono cinque, ae, au, ei, eu, oe, benchè l'ei è piuttosto greco. In qualunche modo la pronunzia de' dittongi è oggi perduta del tutto. Onde dicono oggi, che due se ne pronunziano, au e eu, e gli altri tre no; quasichè vogliano che siano, come appresso i Greci, i dittongi improprj.