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E,
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2) id: 126cfd5b12464b1d844ef40d21c0e695)
Definiz: § I. L'E cambiasi talora in A, come in Denaro e Danaro, e anticamente in Pietà, Pietoso e Piatà, Piatoso, Eccezione e Accezione, Effetto e Affetto. Cambiasi più frequentemente in I, come in Reverente, Reverenza e Riverente, Riverenza; Denotare e Dinotare, Denegare e Dinegare, Leone e Lione, Nepote e Nipote, Questione e Quistione; e anticamente in Desiderio e Disiderio, Beltà e Biltà, Creatura e Criatura, Deserto e Diserto, Eguale e Iguale, Peggiore e Piggiore, ed altri. La qual mutazione facevasi anche dagli antichi nella desinenza di alcuni nomi e di alcune persone del verbo, come in Cancelliere e Cancellieri, Cavaliere e Cavalieri, Porte e Porti, Vene e Veni, Avesse, Facesse, Stesse ec. e Avessi, Facessi, Stessi ec. ‒


3) id: c7fe01adc23345b386442d03b2637029)
Esempio: E Dant. Inf. 26: Rimontò il Duca mio e trasse mee.


4) id: 4b03c33328e24063ab1c91d48b7ed179)
Esempio: Bocc. Decam. 3, 256: E postesi a sedere, comincioe la Contessa: Madonna, e' mi pare ec.


5) id: fda7bf1014244871b5989776934d4658)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 44: Sie, disse la Belcolore.


6) id: cb91569468ad48ab81347512fa57d0c3)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 26: Tra l'A e l'I abbiamo poi una mezzana apertura [di bocca], che si nota con questo carattere E.


7) id: 0402917cab1c4ff1b3d8ccbf130a5d1a)
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 15: Incontanente fue soccorsa, e pensoe cosìe.


8) id: f538dad549334f0dac3f722da2448a0d)
Esempio: Bemb. Pros. 67: Quantunque ancor della e questo medesimamente si può dire.


9) id: ea3878a8d7494ae18977b6328e8a5f92)
Esempio: Bemb. Pros. 67: Nelle voci Gente, Ardente,... Miete, e somiglianti, la prima e alquanto più alta esce, che non fa la seconda; sì come quella che dalla e latina ne vien sempre; dove le rimanenti vengono dalla i le più volte.


10) id: 246b95067ea641d7b8d72750b7662880)
Esempio: Deput. Decam. 96: Per ischifare il troppo (direm così) biasciamento di quello E.


11) id: 54f74e9ef0794459872eec7cf6f8ddbf)
Esempio: E Mann. Lez. Ling. tosc. appr.: L'E stretta alla pronunzia dell'I pende alquanto.


12) id: 207f4e78c48d4920a38d16824c134f55)
Esempio: Dant. Inf. 2: Così gli dissi, e poi che mosso fue, Entrai ec.


13) id: cc5be1c5ff434e9599ca3dd101f1128c)
Esempio: Tass. Amint. 5, 1: Fu nondimeno Grave così, ch'ei giacque un'ora e piue.


14) id: 230bf8e382c44cc991664ff80048e664)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 27: Quella [apertura], che è tra l'E e l'I, si segna col medesimo carattere dell'E; ma perchè a profferirla si stringe più la bocca che nell'altra, si dice E stretta; dove quell'altra si dice, a differenza di questa, E larga.


15) id: b689cbcbe0584bd9a4cd57b90478f507)
Esempio: E Dant. Inf. 24: Nè con ciò che di sopra il mar rosso èe.


16) id: 04a620947fde4b4d97d586ada4fabbc2)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 172: Nella scrittura cinque, e otto nella pronunzia, sono appo di noi le vocali: A, E larga e stretta, I.... L'E larga si sente in mele quando significa il frutto delle pecchie: la stretta in mele, che sia detto per quei pomi che i latini chiamano mala.


17) id: 81063a88f53c48bcbb350d43642d40f1)
Definiz: Ha doppio suono, pronunziandosi ora aperta, come in Mensa, Remo, Gente, Apparente, Leggo, Reggo, Meglio, e tanti altri; ed ora chiusa, come in Capello, Cera, Cenno, Legge, Segno, Veggo, Messo, e va' discorrendo. ‒


18) id: b11ad2743d274fc9a6bfeb32102cda45)
Definiz: lettera, la quinta dell'alfabeto e la seconda delle vocali, ed è più comunemente di gen. femm. ‒


19) id: a46cf669177a40c5b8083a1b772de0ff)
Esempio: Dant. Inf. 25: Parea, venendo verso l'epe Degli altri due un serpentello acceso, Livido e nero come gran di pepe.


20) id: 2f6af695f5a04cdea81c84883d06c421)
Esempio: Deput. Decam. 66: Comincioe la Contessa. Così si è scritto col miglior libro, e troverrannosi qualche volta alcuni di così fatti finimenti; che è pronunzia propia, non tanto di quella età, quanto della lingua, che, di sua natura dolcissima, fugge quanto può ogni asprezza, e sopra tutto nel fine: nè mai, se non per accidente, termina in accento acuto, o lettera consonante, parendole cotali fini, quando in essi termina il parlare, non altrimente che farebbe una spina bene acuta, trafigger gli orecchi e rapresentare una cotale asprezza di Barbari, e non punto della dimestica suavità del suo paese.


21) id: 76e501a691194668b291b919c7fffd8d)
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 31: Quindi assegnar si potrebbe la cagione del mutarsi spesso l'A in E, per lo più larga,... e sì la cagione del mutarsi l'E stretta in I,... ed all'incontro queste in quelle, cioè la vicinanza grande che è tra loro: per la quale uno in profferendo l'E, ogni poco che inavvedutamente apra di più la bocca, l'A invece dell'E gli vien pronunziata; e per lo contrario se l'A volendo profferire, lo stesso varco un po' più gli venga fatto di strignere, l'E in quel cambio ne scappa fuori.


22) id: 34ecc49937dc4fdeb0c30ecfee1cf025)
Definiz: § II. L'E aggiungesi per eufonia in fine di parole monosillabiche o accentate sull'ultima: ma è proprietà rimasta al volgo e specialmente al contado, sebbene talvolta sia ammessa anche nel linguaggio poetico. ‒


23) id: 36af1b5c1ab04889aa625615e3d46e79)
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 220: I manuscritti hanno Opilius (in vece di Opelius),... errore forse nato piuttosto dall'essere ne' manuscritti antichi fatta spesso l'E con le traverse assai corte, e da potersi facilmente pigliare per I, che dall'antica pronunzia.


24) id: 325e308f80ea43dea9b52cba2d297e5b)
Esempio: Tass. Gerus. 13, 19: Confonde [la turba] sì le cose e i detti, Ch'ella nel riferir n'è poi schernita, Nè son creduti i mostruosi effetti. (Nei quali esempj l'e di epe, bella, effetti, è aperta; l'e di pepe, stella, detti, è chiusa).
2) Dizion. 5° Ed. .
E.
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2) id: 5b4d068ba3ec433297f0ef1a63431fd0)
Esempio: E Dant. Inf.33: E mangia e bee e dorme e veste panni.


3) id: cfb8e3ec41024dc89d5ed12300ecb3b7)
Esempio: Petr. Rim. 2, 23: L'acque parlan d'amore, e l'ora, e i rami, E gli augelletti, e i pesci, e i fiori, e l'erba.


4) id: 52457f281d844ecfb0060b0548e12094)
Esempio: E Dant. Purg. 14: Tra il Po e il monte e la marina e il Reno.


5) id: 24533a940c394c1e882edffcaa1d2f11)
Esempio: E Dant. Purg. 1: E con parole e con mani e con cenni Reverenti mi fe' le gambe e il ciglio.


6) id: df7b8d9e22364320ad1921cce70ac7be)
Esempio: E Dant. Purg. 3: Biondo era e bello.


7) id: 7d5de05cbac84f4fae995fa0d848327c)
Esempio: E Dant. Inf. 30: E scusava Me tuttavia, e nol mi credea fare.


8) id: fe41351765b54ee6a366eb907b747e88)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 4: Quivi era la ricolta e la semenza, E 'l grano e l'orzo e la paglia e 'l pagliaio.


9) id: 3b2b58944bf744d5b9d65ec2d4512054)
Esempio: E Dant. Parad. 11: Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza e per sofismi; E chi rubare, e chi civil negozio.... S'affaticava, e chi si dava all'ozio.


10) id: a6c418be797f44f5882d6e8b71659da9)
Definiz: § XX. E usata pleonasticam. ‒


11) id: 9850b20b384047ee9735754d046d3968)
Esempio: E Dant. Purg. 5: Quivi perdei la vista, e la parola Nel nome di Maria finì, e quivi Caddi, e rimase la mia carne sola. E 6: Vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedrai ec.


12) id: 65e899687be74c249e1a0e6993f7e9c0)
Esempio: E Dant. Inf. 2: Donna mi chiamò beata e bella.


13) id: 34fa7331f4c4466d9ecb25654772355d)
Esempio: E Dant. Inf. 24: Lo villanello.... Si leva, e guarda, e vede la campagna Biancheggiar tutta.


14) id: a6ee6d9b7b5340abb376ccaeb66a33a3)
Esempio: E Dant. Conv. 279: Maledetti siate voi, e la vostra presunzione, e chi a voi crede.


15) id: aa954799f8524d61b1fa160733d55efd)
Esempio: Petr. Rim. 2, 252: E i neri fraticelli, e i bigi, e i bianchi, Con l'altre schiere travagliate e 'nferme Gridan ec.


16) id: e49c108432334427bac500962b71cd1d)
Esempio: Leopard. Poes. 35: Guardando l'etra e la marina e il suolo.


17) id: 6c00cdc70b594f37ac52366d753fc407)
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 308: Se Cristo risucitoe, e noi risuciteremo.


18) id: 2afa645b624f4bc0b274780f8233a60d)
Esempio: E Dant. Purg. 3: E come sare' io senza lui corso?


19) id: fdbf6b821a4747479c9dbc0e9e1cb5b5)
Esempio: Vill. G. 653: Acciocchè la sua edificazione (di Firenzuola) fosse più ferma e forte e stabile e potente.


20) id: cec6693781f9434fbc0a1f0ffe8f06ab)
Esempio: Buomm. Ling. Tosc. 9: Egli è ben vero che nelle bocche degli uomini si hanno le materie tutte in generale e in confuso: nobile e plebea, grave e burlesca, tragica e civile, storica e oratoria, negoziativa e dottrinale.


21) id: 70c6ac97442c49f9b5761adebf93da16)
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Ond'io per lo tuo me' penso e discerno.


22) id: 8dc13cadc43c42c799e93be878c601d8)
Esempio: E Dant. Purg. 8: L'altre poi dolcemente e devote Seguitar lei ec.


23) id: 2f404f1f794440a1ae2e29dff32d81b0)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 76: Fiesole.... fu già antichissima città e grande.


24) id: f4f20e109892460aa05383c74e0a8f27)
Esempio: Dant. Purg. 3: E ciò che fa la prima, e l'altre fanno.


25) id: 33ffe910d646458ebf71e852c3309c5e)
Esempio: E Dant. Inf. 30: S'io dissi falso, e tu falsasti il conio.


26) id: e7c30ca0f24040a39597c03c2eb3a352)
Esempio: Fosc. Poes. C. 70: Eran l'Olimpo e il Fulminante e il Fato, E del tridente enosigeo tremava La genitrice Terra.


27) id: 4654a05955c041a588445e0ce6d1c854)
Definiz: § XXV. E pure come particella rafforzativa dinanzi a proposizioni denotanti risoluzione, prontezza d'animo, e simili, ovvero concessione, annuenza, e simili. ‒


28) id: ad3644c046814d90a9aa790d7bd6ae71)
Esempio: Tass. Gerus. 1, 33: Porti la guerra, e quando vuole, e a cui.


29) id: 7d8bccc1447c458ead1396490de51589)


30) id: ead039e14964425ca23e584a05ecb7f6)
Definiz: § XXVIII. E dinanzi a maniere dichiarative. ‒


31) id: c82da4e3c4fc425c8385bba3d7c0c74b)
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 305: Entrò egli solo nella cucina: e per giudicio di Dio, credendo abbracciare e baciare loro, ed e' baciava ed abbracciava le pentole e' laveggi.


32) id: f94864ecdc6241c4b312ac1838ddb0bc)
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 100: Certaldo.... già di nobili uomini e d'agiati fu abitata.


33) id: a0e31825eaa14856951d23dd90960d92)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 182: Perciò guardatevi, donne, dal beffare, e gli scolari spezialmente.


34) id: dc3b093664e34085ba414ad904b23869)
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 306: E così rimase lo 'ngannatore a piè dello 'ngannato.


35) id: 286b5831a8e04270beab54179159f346)
Esempio: E Dant. Inf. 2: Se' savio, e intendi me' ch'io non ragiono. E quale è quei che disvuol ciò che volle ec.


36) id: aa557791e23d45458895bbfab514015c)
Esempio: E Dant. Purg. 6: O Alberto Tedesco, che abbandoni Costei ch'è fatta indomita e selvaggia, E dovresti inforcar li suoi arcioni ec.


37) id: 1fa4ca7617ea400591707a4d7ed4ea9a)
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 271: Che andate voi cercando a questa ora tutti e tre?


38) id: 7053df42b0b54cf0846ab4d7af0e9153)
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 110: In questo che egli così si rodeva, e Biondel venne.


39) id: 4a4907e30e4b47c3a12314da6f1e0067)
Esempio: E Dant. Inf. 19: Che le cose di Dio, che di bontate Deono essere spose, e voi rapaci Per oro e per argento adulterate.


40) id: dcdf84612e0e4445bbd5c479b2e837cc)
Esempio: E Vellut. Cron. 138: Monna Caterina.... che fu delle belle fanciulle, e oggi donne di Firenze.


41) id: b7881e60c9ee4319805f82ef0aa0c89c)
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 127: Ma ora non è così, e sì pell'età, e sì perchè ec.


42) id: 260d74711bd44c1590e60e490fea7b9e)
Esempio: Mont. Poes. App. 42: E noi lombardi petti, e noi nutrica Il valor che alle donne Etrusche e Perse Plorar fe l'ombre de' mariti estinti.


43) id: eae2921ad9484ca7bb1be18ee8c8805e)
Esempio: E Dant. Purg. 15: Sì che quantunque carità si stende, Cresce sovr'essa l'eterno valore. E quanta gente più lassù s'intende, Più v'è da bene amare, e più vi s'ama, E come specchio l'uno all'altro rende. E se la mia ragion non ti disfama, ec.


44) id: 99ef733e931742cfb3c69ec5ba0af756)
Esempio: E Dant. Parad. 8: E quanta e quale vidi'io lei far piue Per allegrezza nuova che s'accrebbe Quand'io parlai, all'allegrezze sue! Così fatta, mi disse ec.


45) id: 14e39025b5334841b8abdcf69d920f5b)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 42: Se voi non gli avete (i denari), e voi andate per essi.


46) id: 722d4a4b21f34bc09a42c64df152a332)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 156: E da che diavol se' tu più che qualunque altra dolorosetta fante?


47) id: 7a8d09fda0d749f4bc3ef11e737a7032)
Definiz: § II. E trovasi usata anche con valore disgiuntivo. ‒


48) id: 1d282869ec4b4977be0b7e1801a2ea3c)
Esempio: Leopard. Poes. 67: Tu primo il giorno e le purpuree faci Delle rotanti sfere, e la novella Prole de' campi, o duce antico e padre Dell'umana famiglia, e tu l'errante Per li giovani prati aura contempli.


49) id: 85bf7505325847e088c955ee5804f5ef)
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 133: Lisabetta, tu non mi fai altro che chiamare, e della mia lunga dimora t'attristi, e me con le tue lagrime fieramente accusi.


50) id: a2cdfca6cc97404db28444fe8b213dbc)
Esempio: Fr. Giord. Pred. 196: I pagani hanno voluto dare ai santi.... oro e argento, e farli segnori, e impromesso loro grandi cose; ed eglino lascino la fede.


51) id: 62140bcc3d1a4d36bf9f54d8f403a624)
Esempio: Vell. Cron. 4: Allotta era tenuto.... orrevole palagio.... E fatto.... il detto palagio e case di dietro, ec.


52) id: 3bb55e4958444bb8928cb705bc8a1392)
Esempio: E Dant. Inf. 13: Io sentia da ogni parte tragger guai, E non vedea persona che il facesse.


53) id: a0f7494289664946896ee202731a9c95)
Esempio: Dant. Purg. 11: E come noi lo mal che avem sofferto Perdoniamo a ciascuno, e tu perdona Benigno.


54) id: 37bdffeba436486f9a71d56e35e8b0fd)
Esempio: Bocc. Decam. 8, 110: Messer Filippo, presolo per li capelli, e stracciatagli la cuffia in capo, e gittato il cappuccio per terra, e dandogli tuttavia forte, diceva ec.


55) id: b1c4bc48aa594143bc0121677b399aa3)
Definiz: § XVI. E, denota contemporaneità tra due atti, ovvero tra un atto e mia condizione, stato, e simili, espressi da due proposizioni, la prima delle quali più spesso è temporale. ‒


56) id: 37e6c14475b74140b3ac6caf50fb70ce)
Esempio: E Vellut. Cron. 4: Essendo fatta la via di Via Maggio,... e già fatte poi più case, fece ec.


57) id: 034cc28187134b4099a02a5d1249f0da)
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 345: Quando gli ebbono (i Genovesi) appunto dove vollono, e Stecchi disserra la cateratta, ec.


58) id: e6e4c8a7516a46bea608cdb6379bdcbb)
Esempio: Dant. Inf. 12: Necessità 'l c'induce, e non diletto.


59) id: 659bbd81631c4db1be01a1ebcf3be429)
Esempio: E Dant. Conv. 255: Con lui ed io era.


60) id: e58d5be3d18844ddb1ce237dfdb80b97)
Esempio: Leopard. Poes. 53: A me s'appresti... la tomba, anzi che l'empio letto Del tiranno m'accoglia. E se pur vita e lena Roma avrà dal mio sangue, e tu mi svena.


61) id: 32013ac80ea04a4bb4fd4e89c4defc1b)
Esempio: E Dant. Inf. 21: Ei chinavan li raffi, e: Vuoi ch'io 'l tocchi, Diceva l'un con l'altro, in sul groppone?


62) id: 5dd33160d2294baaaa44c4dd8e3ebbfb)
Definiz: § XXIII. E talora riceve anche il valore di particella condizionale, come Se, Purchè, A patto che, Posto che, e simili. ‒


63) id: 559612e583024346927ab5bb9a7186d7)
Esempio: E Dant. Conv. 292: Dunque, se vivere è l'essere dell'uomo, e così da quello uso partire è partire da essere.


64) id: 4e6a2fd1bc394a4dad44c21f38dfa84d)
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 272: La donna rivolta ad Arriguccio disse:... e quando fostu questa notte più in questa casa?


65) id: 5831e62ed2aa4b36875fcd5702943eba)
Definiz: § XXVI. E dinanzi ad aggiunto denotante progressione nella qualità, nel modo, effetti e simili, di una cosa o di un'azione. ‒


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Esempio: Mazz. Lett. 1, 45: Dicemi Andrea Betti gli ha molto parlato, e simile Tommaso Rucellai, e altri; e come si fanno pur di buona terra: e simile di Francesco Federighi, che fra l'altre gli disse ch'avea auta vostra lettera che gli piacque.


69) id: 52ff4e61ec0a4fa6945d272ab944786d)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 97: E perchè egli sa che io son venuto a richiamarmi di lui d'una valigia, la quale egli m'ha imbolata, ed egli è testè venuto, e dice dell'uosa.


70) id: 53846792c20c4efdac1f919157e0bd2d)
Esempio: E Cap. Comp. Orsam. appr.: Abiano per suo salario ogni mese, il più livre quattro, e meno, a volontà de' rettori.


71) id: 58c7d7ee0bd44c71a4784eb0c6973b57)
Esempio: Dant. Inf. 1: L'ora del tempo, e la dolce stagione.


72) id: 0ed7b6fb82cb4f7ba59293df6bdde7ba)
Esempio: Dant. Inf. 1: Questa selva selvaggia ed aspra e forte.


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Esempio: Dant. Purg. 9: La 've già tutti e cinque sedevamo.


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Esempio: E Dant. Inf. appr.: Ch'hanno perduto il ben dello intelletto. E poichè la sua mano alla mia pose Con lieto volto, ec.


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Definiz: § VIII. E serve a riunire anche la voce Bello con un participio passato, e talora con un Sostantivo o un verbo all'Infinito. ‒


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Esempio: Bocc. Decam. 7, 159: La quale [bellezza].... se per altro non fosse da aver cara, si è perciò che vaghezza e trastullo e diletto è della giovanezza degli uomini, e tu non se' vecchio.


77) id: 33ff7a7d11b9499bac15f69c997638a5)
Esempio: Dant. Purg. 14: Chiamavi il cielo, e intorno vi si gira, Mostrandovi le sue bellezze eterne, E l'occhio vostro pure a terra mira.


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Definiz: Congiuntiva tra periodo e periodo nella continuità o progressione del discorso. ‒


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Esempio: Stor. Pistol. 96: Dette le parole, e l'Abate sen'andò al palagio.


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Esempio: Dant. Inf. 33: E se non piangi, di che pianger suoli?


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Esempio: Galil. Op. fis. mat. 4, 326: Una di esse [lance] è piena e massiccia,... l'altra è incavata e vuota a guisa di una canna.


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Definiz: § XVII. Denota pure l'immediato succedere di un atto, fatto, o fenomeno, ad un altro: e in tale ufficio premettesi più spesso all'avverbio E Ecco. ‒


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Esempio: Bocc. Decam. 4, 169: Era in quella parte del giardino, dove Pasquino e la Simona andati se n'erano, un grandissimo e bel cesto di salvia.


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Esempio: Dant. Purg. 1: Così sparì; ed io su mi levai Sanza parlare, e tutto mi ritrassi Al Duca mio, e gli occhi a lui drizzai.


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Definiz: § X. E pur conservando la sua forza copulativa, serve a riunire, due idee opposte in unico concetto, o due proposizioni, l'una affermativa e l'altra negativa. ‒


89) id: b4366a658646475eb8d06410f060958d)
Definiz: § XV. Premessa all'avverbio E Poi, forma con esso una maniera antitetica, equivalente ora a Ma, Mentre, Quando, e simili, ora a Ciò nonostante, Eppure, ec. ‒


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Esempio: Sacch. Nov. 1, 157: In questa così fatta furia stando il detto Coppo, ed ecco venir li maestri e manovali,... e salutando Coppo, domandarono denari.


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Esempio: Mazz. Lett. 1, 43: Di lui ricordarvi spesso.... vi conforto e priego.


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Esempio: Dant. Inf. 16: Volse il viso ver me, e: Ora aspetta, Disse.


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Definiz: § V. E per la figura di asindeto, tacesi dinanzi al proprio termine. ‒


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Esempio: Cellin. Pros. 150: Tutte e quattro le dette cose si mescolano insieme.


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Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 301: Tutti e due d'accordo andarono al Cadì.


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Esempio: Leopard. Poes. 62: Ottenebrati e spenti Di Febo i raggi al misero non sono In sempiterno? ed anco, Primavera odorata, inspiri e tenti Questo gelido cor?


98) id: 89bc4a4097d74682b4da0330bd76f225)
Esempio: Dant. Inf. 11: Ma dimmi: quei della palude pingue Che mena il vento, e che batte la pioggia, E che s'incontran con sì aspre lingue, Perchè ec.


99) id: 136ff0848ce44601931c19274547dbeb)
Esempio: Sacch. Nov. 1, 127: Venuta che fu tutta la brigata, e detto loro che passino su, e ser Ciolo ne va su per le scale con loro.


100) id: 95c9105588ef449fb9d7b859acfba469)
Esempio: Leopard. Poes. 64: Gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro In freddo orror dissolve.


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Esempio: Bocc. Decam. 6, 150: Aveva costui una bellissima donna e vaga per moglie.


102) id: acb2463cd88643efb0b96a2c1fa26892)
Esempio: Ar. Comm. 2, 238: Dico Catanea, E non Castagna, in tuo mal punto.


103) id: 8906fa38534f42e6b04d5396d9bee09a)
Esempio: Mont. Iliad. 17, 175: O di viso sol prode, e non di fatto.


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Esempio: Sacch. Nov. 1, 272: Quando io credo che tu ingrassi, e tu dimagheri.


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Definiz: § XIX. E posto talora poeticam. a principio del componimento, con lo stesso valore. ‒


106) id: 87b4f4aeb303412885d6b0ffdef97f9e)
Esempio: Giust. Vers. 227: Affilare un coltello, essere accorto Che chi l'affila non tocchi nessuno; E un corpo maschio defunto di corto Scavar di notte.... E tagliata e vuotata a questo morto Ben ben la testa, dentro a uno a uno Mettere i ceci.


107) id: 7e75eac70f7040adabce837945895e1a)
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 95: Nelle spezie composte, viene indicata una composizione di tutt'e due queste intenzioni, e di tutte e due le divisate spezie di medicamenti.


108) id: 148d26ea8a1f4ce9bbd96f9cfae3a37c)
Esempio: Bocc. Decam. 7, 239: Non vi sfidate, chè sicuro e gagliardo son io troppo. E dicovi che io, per venirvi bene orrevole, mi metterò la roba mia dello scarlatto.


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Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 105: L'abate mi disse ch'io il gittassi; e 'l monaco disse: e l'abate manda a dire per me che tu no 'l getti.


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Esempio: E Bocc. Decam. 8, 101: Mentre in questa guisa stava senza alcun sospetto di lupo, ed ecco vicino a lei uscir d'una macchia folta un lupo grande e terribile.


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Esempio: E Fr. Giord. Pred. 220: Pochi omini vegnono a confessione; ed ecci di quelli che n'andrebbono volentieri di qui a S. Iacopo, ed e' non fossero tenuti di confessarsi.


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Definiz: § VII. L'E serve a riunire le voci Tutti e Tutte con un adiettivo numerale. ‒


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Esempio: Bocc. Decam. 6, 135: Tutte e sette si spogliarono, ed entrarono in esso [laghetto].


114) id: 19f2967684284cbc99e8d53bd76dc1e1)
Esempio: Leopard. Pros. 1, 253: Chi gli ha uccisi? F. Il padrone tutti e tre.


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Definiz: § XII. Pure con valore oppositivo, equivale a Nondimeno, Ciò nonostante, Tuttavia, Eppure, e simili. ‒


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Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 3: Mentre che dice questo, e Ulivieri Conobbe Orlando ec.


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Esempio: Tav. Rit. 1, 66: Poi che ti piace d'essere cavaliere,... e a me piace.


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Definiz: § XXII. Ha talora anche un valore illativo, ed equivale a Onde, Perciò, e simili. ‒


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Esempio: Alf. Trag. 4, 17: E che? men caro forse Mi fosti, o sei perciò?


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Esempio: Bocc. Decam. 2, 239: Avvenne che per soverchio di noia egli infermò e gravemente.


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Esempio: Mazz. Lett. 1, 46: Fra l'altre gli disse, ch'avea auta vostra lettera, che gli piacque. E conchiuse Francesco a Guido così: Io vorrei noi prendessimo tempo d'esser insieme, se potessimo fare una fine a queste cose. E aggiunse, che Giovanni d'Arrigo glie n'avea parlato, e pregatol dell'accordo ec. E anzi che Guido mi dicesse la risposta ch'egli diè a Francesco, io ec.


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Definiz: § XI. Serve a mettere in opposizione uno con un altro concetto, una con un'altra proposizione; e in questo senso riceve un valore oppositivo, ed equivale a Ma, Laddove, Mentre, e simili. ‒


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Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 38: Riempieti la casa per tutto il verno d'uve fresche e secche.


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Definiz: § XXI. E in comparazione, dinanzi al secondo termine, seguita dall'avverbio Così, talora taciuto per ellissi. ‒


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Esempio: E Bocc. Decam. 8, 392: Io vi priego.... che almeno una sola camicia sopra la dote mia vi piaccia che io portar ne possa. Gualtieri.... disse: e tu una camicia ne porta.


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Esempio: E Bocc. Fiamm. 47: Dunque la pietà del vecchio padre, preposta a quella che di me dei avere, mi sarà di morte cagione? E tu non se' amatore, ma nemico, se così fai.


129) id: 27b314dccee4480ebf680441ed96520e)
Esempio: Leopard. Poes. 64: Poscia che.... cieco il tuono, Per l'atre nubi e le montagne errando, ec.


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Esempio: Bocc. Decam. 2, 268: Filomena.... grande era della persona, e nel viso più che altro piacevole.


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Esempio: Nov. ant. B. 76: Morto è secondo natura; dunque per convenevole modo e tutti dovemo morire.


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Esempio: Fosc. Poes. 161: E tu ne' carmi avrai perenne vita, Sponda ch'Arno saluta in suo cammino.


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Esempio: Car. Eneid. 2, 1076: Se piace a te, se nel tuo core è fermo Che nè di te nè de gli tuoi si scemi La ruina di Troia; e così vada, E così fia.


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Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 25: Abbia.... in sino in livre sei, e meno, a volontà de' rettori.


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Esempio: E Dant. Inf. 10: Fieramente furo avversi A me ed a' miei primi ed a mia parte.


139) id: 9e2e78f8e77b495db2ac94c2d1fa6c12)
Esempio: E Petr. Rim. 2, 113: Quell'antiquo mio dolce empio signore Fatto citar dinanzi alla reina, Che ec.


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Esempio: E Dant. Purg. 11: Credette Cimabue nella pintura Tener lo campo, ed ora ha Giotto il grido.


141) id: 2548d8eb41634e78aa514ddcd955ac1c)
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 300: Manca suoni l'ora del riscatto, Il veni, vidi, vici, e tutto è fatto.


142) id: 5f2fbc1e5ec44aca8e8743a8658c344f)
Esempio: Leopard. Poes. 66: E voi de' figli dolorosi il canto, Voi dell'umana prole incliti padri, Lodando ridirà.


143) id: e86d0972b4a542569703747aeb5a6761)
Esempio: Machiav. Stor. 1, 147: Per questo gli uomini nocivi sono come industriosi lodati, ed i buoni come sciocchi biasimati. E veramente nelle città d'Italia tutto quello che può essere corrotto, e che può corrompere altri, si raccozza.


144) id: 2677b20920c845369437d3dfbf5f6c2b)
Esempio: Buomm. Lez. II, 5, 260: Questa particella e,... per fuggir lo 'ncontro delle vocali,... s'accresce talora d'un d.


145) id: 57d822ca7bbe41f2a699d02c364569ed)
Definiz: E nel medesimo ufficio serve talora a congiungere una proposizione affermativa con un'altra negativa retta dalla particella Nè. ‒


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Esempio: Mazz. Lett. 1, 43: Gran cortesia è rispondere alle lettere dell'amico; e voi avete bene l'arte di, ec.


147) id: 3a52554d090541ec9c8ad4f7b0d14186)
Esempio: Petr. Rim. 1, 118: Era ben forte la nemica mia; E lei vid'io ferita in mezzo 'l core.


148) id: c1d5069c5c8e4559bf1f645503eefcf7)
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 148: Poichè egli v'aggrada che io tutte l'altre assicuri, ed io il farò volentieri.


149) id: 334561e2791a4123ba0c912d12ee5618)
Esempio: Buomm. Lez. II, 5, 260: Questa particella e.... non è sempre semplice interposizione, perch'ella serve più d'una volta solo per ripieno, cioè per proprietà di favella; alcune volte serve per evidenza, e per dimostrare un certo inaspettato avvenimento.


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Esempio: Passav. Specch. Penit. 11: Dee, secondo la divina giustizia, la pena per lo peccato essere eterna e sanza fine.


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Definiz: § IX. L'E serve a mettere in relazione e come a riscontro due proposizioni, per argomentarne, indurne o dedurne, checchessia. ‒


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Esempio: E Dant. Inf. 30: Io ebbi vivo assai di quel ch'i' volli, Ed ora, lasso! un gocciol d'acqua bramo.


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Esempio: Bocc. Decam. 3, 100: E quando ella si sarebbe voluta dormire,... ed egli le raccontava la vita di Cristo.


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Esempio: E Dant. Purg. 10: Che ad aprir l'alto amor volse la chiave. Ed avea in atto impressa esta favella, ec.


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Definiz: § I. E, nelle enumerazioni specialmente, serve a distinguere i varj termini, o parti o proposizioni, siano queste compiute od ellittiche. ‒


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Esempio: Bocc. Decam. 7, 239: Era vi (nel cimitero) il dì stesso stata sotterrata una femina, e non ebbi paura niuna.


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Esempio: Fr. Giord. Pred. 67: L'uomo santo, quando si parte di questa vita, allorachè tu credi ch'e' muoia, ed e' nasce.


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Esempio: E Dant. Purg. 14: Come da lei l'udir nostro ebbe tregua, Ed ecco l'altro con sì gran fracasso, Che ec.


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Esempio: Bocc. Decam. 6, 137: E come, disse Dioneo, cominciate voi prima a far de' fatti che a dir delle parole?


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 267: A Dio, o buon compagno. F. Vavvi pur tu. M. E tu va' dunque al diavolo.


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Esempio: E Bocc. Amet. 149: E come gli altri giovani le chiare bellezze delle donne di questa terra andavano riguardando, ed io, tra le quali una giovane ninfa chiamata Pampinea, fatto me del suo amor degno, in quello mi tenne non poco tempo.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 225: E 'l tacito focile D'Amor tragge indi un liquido sottile Foco che m'arde alla più algente bruma.


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Esempio: E Dant. Inf. appr.: Com'i' tenea levate in lor le ciglia, Ed un serpente con sei piè si lancia Dinanzi all'uno.


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Esempio: Bocc. Decam. 6, 29: Io non ho vicina che pulcella ne sia andata a marito; ed anche delle maritate so io ben quante e quali beffe elle fanno a' mariti: e questo pecorone mi vuol far conoscer le femine, come se io fossi nata ieri.


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Esempio: E Bocc. Decam. 6, 180: Ma ditemi chi è più parente del vostro figliuolo, o io, che il tenni a battesimo, o vostro marito, che il generò? La donna rispose: È più suo parente mio marito. E voi dite il vero, disse il frate.


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Esempio: E Dant. Inf. 3: Maestro, il senso lor m'è duro. Ed egli a me, come persona accorta, Qui si convien lasciare ec.


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Esempio: E Dant. Purg. 2: Noi eravam tutti fìssi ed attenti Alle sue note; ed ecco il veglio onesto Gridando: Che è ciò?


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Esempio: Dant. Inf. 17: La faccia sua era faccia d'uom giusto; Tanto benigna avea di fuor la pelle, E d'un serpente tutto l'altro fusto.


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Esempio: Fr. Giord. Pred. 198: Se tu di' ch'hai fede, mostralo per opera: che se tu non hai l'opera, e le demonia hanno fede.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 99: Ma non so veder io come non sapesser questo gli altri scrittori, e Teopompo solo il sapesse egli.


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Esempio: E Bocc. Decam. 5, 178: Essendo adunque già venuta l'ultima vivanda, ed il romore disperato della cacciata giovane da tutti fu cominciato ad udire.


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Esempio: Dant. Purg. 6: Il dolce Duca incominciava: Mantova.... E l'ombra tutta in sè romita Surse ver lui del luogo ove pria stava, Dicendo ec.


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Esempio: Deput. Decam. 73: Quando in più libri troverremo due, o più lezioni, e sian tutte buone, ci appiglieremo sempre.... a quella de' più antichi.


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Esempio: Giust. Vers. 126: A fare un santo Date ad intendere Di starci tanto! E poi nell'aula Devota al salmo L'infamia sdraiasi Di palmo in palmo!


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Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 7: Non così spesso, quando l'anche ha rotte, Dà le volte Tifeo, l'audace ed empio, Scotendo d'Ischia le valli e le grotte.


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Esempio: Bemb. Asol. 2: Il che quanto esser debba lor caro, nè io ora dirò, e essi meglio potranno ne gli altri loro più maturi anni giudicare.


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Esempio: Dant. Inf. 28: Che dissi, lasso! Capo ha cosa fatta, Che fu il mal seme della gente Tosca. Ed io v'aggiunsi: E morte di tua schiatta.


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Esempio: Vill. G. 683: Venne il dì che Iddio avea minacciato; ed ecco di verso il levante una nuvola con puzzo di solfo, e stette sopra la città.


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Esempio: Bocc. Decam. 7, 213: Questa cosa chiamiam noi vulgarmente l'andare in corso: perciò che sì come i corsari tolgono la roba d'ogni uomo, e così facciam noi.


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Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 7: Della quale [festa] io non credo avervi detta La millesima parte, e poi c'è quella Del mio compagno, ch'ebbe anch'ei la stretta.


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Definiz: Particella copulativa, che dinanzi a parola incominciante per vocale prende spesso il d a fine di evitare l'iato, e diviene Ed. Serve a congiungere o coordinare due termini congeneri del discorso, come due nomi, due verbi, due avverbj, oppure un adiettivo e un avverbio o maniera avverbiale, ed altresì due proposizioni, due membri del periodo, ed anche due periodi.


187) id: 16d99c61b459436fb549d0dd9cd1b44a)
Esempio: Libr. Pred. 13: Come puo' tu dire al tuo prossimo: Fratello mio, lasciami trarre dall'occhio tuo una pagliuola, e tu non vedi la trave la quale è nell'occhio tuo?


188) id: 04b79d8e21f64b5389c3990eaf9b80f5)
Definiz: § XXIV. L'E spesso non ha altro ufficio che di rafforzare il discorso o di dargli maggior rilievo, posta innanzi a proposizione affermativa, negativa, interrogativa, esortativa, obiurgativa, conclusiva, e simili. ‒


189) id: a0cbd74252854fe7b2780a1b4ec961d1)
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 14: Rispose: Non posso altro oramai. A cui madonna Aldruda disse: Sì, puoi, chè la pena pagherò io per te. A cui Buondelmonte rispose: E io la voglio.


190) id: ccfad85528be4f63a6497234dc6d7428)
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 2, 470: Gli dette (all'Almansor) per questo effetto non solamente i Mori quasi di tutta Spagna, ma e d'Africa ancora, chiamati, come diremmo noi, alla Crociata, per guadagnarsi tutta Castiglia.


191) id: 9df0fd849859403fa54e6368277822b4)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 316: Che ed e non et si scrivesse da' nostri della migliore età, quando fuggir volevano lo 'ntoppo delle vocali, perciocchè pieni se ne veggiono i libri del tempo del Boccaccio, pochi esempli ne produrremo.


192) id: 091d208e20e34d249da313c4ea2da767)
Esempio: Dant. Inf. 1: Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m'era durata La notte ch'i' passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata, Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua ec.


193) id: 89488a211d44404d9e5be2ebeb3b504a)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 447: La parte sovrana del mondo più ordinata e prossima al cielo non si turba di nebbia, non si scommove di tempesta, non si rivolge in turbinio, sanza ogni romore è: queste di giù tempestano.
3) Dizion. 5° Ed. .
E',
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pag.3



2) id: c75cb5bcc22c47e9b664eeaf9af4b070)
Definiz: così apostrofata, è voce che rappresenta la congiunzione E e l'articolo plurale maschile I; ed equivale a E i. ‒


3) id: c3bd929e605841b0a23be851e52429f7)
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 226: Io voglio tener quelle forme, per imprender di cucire e di fare le scarpe e' calzari, se mi bisognasse.


4) id: e65a76966fbd4c3cb7e073f02b1f4392)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 49: Que' singulti e que' pianti e que' sospiri Che 'l miser core voi accompagnorno, Madonna, duramente dimostrorno La mia propinqua morte e' miei martiri.


5) id: 1930ef75f6d54d34b9fc05d521cb1572)
Esempio: Mazz. Lett. 1, 47: E 'l costo di questo fatto sarà circa fiorini X, tra 'l fante e' consigli suggellati.


6) id: 02a1b3229272456b9d2f72e6a3c0afea)
Esempio: Sacch. Nov. 1, 170: Era la guerra tra Genovesi e' Viniziani.


7) id: 009331279d1a43e3b1f6cbc082174f93)
Esempio: Malisp. Stor. fior. 9: Fiorino diede la battaglia di dietro, e' Fiesolani, vedendosi così in questo mezzo ec.


8) id: a764c574ee0b42078cd7c163924eb9e1)
Esempio: Passav. Specch. Penit. 19: Consideriamo che tutta la buona gente n'è ita, e' pericoli della via sono molti.
4) Dizion. 5° Ed. .
E'. ‒
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pag.3

5) Dizion. 5° Ed. .
OLIVARE e ULIVARE, e OLIVALE e ULIVALE.
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pag.448



2) id: 7c7bc5050aba4ebcaf84ee3de7ca7f3d)
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1059: Erba Giudaica e parimente Pagana chiamano alcuni quella che volgarmente, chiamano Virga aurea, il cui fusto, è rosso, alto due gombiti e qualche volta maggiore, lucido e liscio, su per lo quale produce ella le frondi olivari.


3) id: de418468390b448880472b55a53157fc)
Esempio: Ricett. fior. G. 32: Trovansi oggi in Italia due sorte di Cippero; un piccolo, il quale ha le radici ulivari, ed è il migliore; un altro maggiore di questo, il quale ha le radici lunghe, inequali e torte. Quella radice è ottima.... la quale è più grave, serrata,... ed alquanto acuta...; e.... oggi quella che viene di Levante è migliore della nostrale: e però quando se ne può avere tolgasi di quella; e mancandone si usino le nostre ulivari, come di sopra.


4) id: f76d310a210e491c8e0f195342a2c92c)
Esempio: Targ. Viagg. 3, 185: Un'altra riprova che si dieno de' coaguli di bitume puro, me la dà un grosso coagulo globoso, nel quale non ravviso vestigio alcuno di pianta, ma solamente vedo un ammasso di corpi globosi ed olivari, che si stiacciano, e stivano l'uno l'altro ec.
6) Dizion. 5° Ed. .
IRRIVERENTE e IRREVERENTE, e anche INRIVERENTE e INREVERENTE.
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pag.1258



2) id: 3ac0de7a92c04040bcd8e11bc742a197)
Definiz: § I. Figuratam., e poeticam.


3) id: 36c9a001aa4f4581b825fc9a46020a7f)
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 8: Accecati dall'amore e dalla prosperità, sono isconoscenti e irriverenti e dispiacevoli a Dio e alle genti.


4) id: c38b8409f42c414ab00e0b78d5188143)
Esempio: Car. Long. 43: O scellerati, e sopra tutti gli uomini irriverenti e dispietati, e che furor v'ha spinto a tanto ardimento?


5) id: c9acc7d17e674a32bef32be161d6d127)
Esempio: Tass. Gerus. 2, 7: E sforzò i sacerdoti e irreverente Il casto simulacro indi rapìo.


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Esempio: E Dant. Conv. appr.: Irreverente dice privazione: non reverente dice negazione.


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Definiz: § II. E per Che dimostra irriverenza, o Che da essa procede. –


8) id: d3ef719a5ce04a72b878c4c89014aa89)
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 530: E poi questi padri piangono in veggendosi venir su i figliuoli discoli, scostumati, irreverenti, indomabili, e le figliuole senza onor nè vergogna.


9) id: 3d0b471aedcb464ab294a417d3d845ee)
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 2, 366: Direte che chi tocca la Compagnia, ancorchè parli solo degli abusi, è irriverente verso Paolo terzo e Pio settimo, che ec.?


10) id: b5776404808948409e8776df7fd32be4)
Esempio: Serdon. Esort. volg. 14: Il vescovo,... ancorchè fosse affatto irreverente e dispogliato in tutto d'ogni virtù, finchè è prelato.... arà sempre il nome e la dignità di pastore.


11) id: 5e0804b2c07e439b92027a28598e4a7d)
Esempio: Filic. Poes. tosc. 663: Nè osò mai ferro irriverente, altero, Scuoter fronda e troncar pianta o virgulto.


12) id: 364c33aabe3849bcbfc7defe6885046b)
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 10: Parenti certi, e da non far di loro Concetto alcun d'inreverente abuso.


13) id: 699612dbb8244aaab6ddca5fe26adb2f)
Esempio: E Niccol. Strozz. 4, 3: Qui non s'inalzan cantici In lode al vincitore, O irreverenti gemiti Di garrulo dolore.


14) id: b1709a68df6f4e33a5b3b136984c22f2)
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 150: O almeno mi sembra che, alla più trista, essa debba salvare un uomo onesto dalla nota disonorevole d'irriverente e di rivoltoso.
7) Dizion. 5° Ed. .
DOMESTICISSIMO e DIMESTICISSIMO, e anche DOMESTICHISSIMO e DIMESTICHISSIMO.
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pag.827



2) id: c5b608c2725e44859c9d5c3bcab465f5)
Definiz: Superlat. di Domestico e Dimestico. –


3) id: c5e663a8c60e435093771fdccf8f97cb)
Esempio: E Dav. Tac. P. 198: Valerio Largo accusò e rovinò Cornelio Gallo, suo dimesticissimo, per aver detto male di esso Augusto.


4) id: ff2ee963672d428492a643b30ef29fd7)
Esempio: Bemb. Pros. 84: Del verso è ella propria e domestichissima.
8) Dizion. 5° Ed. .
NOTARUCCIO e NOTAIUCCIO, e anche NOTARUZZO e NOTAIUZZO
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pag.232



2) id: ab151399fb4a4b79b8c7de673267d52d)
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 393: Forse era nato egli e fatto per essere stromento di faziosi e mentecatti? Forse a servir ad avvocati, e notaruzzi ambiziosi?


3) id: dfdc5cddb3f14b0e8fbab04bbf686043)
Esempio: Marcellin. Metam. 200: Alle cui voci corso il fratello, e udito e veduto ciò che il notaiuzzo imbratta fogli fatto aveva.... disse: ec.
9) Dizion. 5° Ed. .
CAVALCHERECCIO e CAVALCHERESCO, e talora CAVALCARECCIO e CAVALCARESCO.
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pag.694



2) id: b86d22d16ca14594bd2b710cdcbe6d99)
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 188: Montai a Scarperia in poste, e ne venni senza intermissione di tempo a questa volta, dove giunsi questo giorno a ore 18 in circa, e per aver lasciati indietro i miei cavalli e servitori, mi presentai subito così cavalchereccio a Sua Eccellenza.


3) id: 088d92d635be410da1c032b9f3864c20)
Esempio: Virg. Eneid. 24 t.: Alla fine la Reina discende, e monta a cavallo con una roba cavalcheresca, fregiata dal capo al piè.


4) id: 567512d7d4a14e1aa712c86f3d8d5b6b)
Esempio: Bandell. Novell. 5, 218: Come fu smontato, abbracciata la madre, si ridusse a la camera a cavarsi i panni cavalcareschi, e vestirsi.


5) id: e87005c561ae45268a02a6b49bb38ad8)
Esempio: Frescobald. Viagg. 33: È di grandezza [la città di Minos] per mezza Alessandria, di lungi da Alessandria per XXXV miglia di terra cavalcareccia, e bello campeggiare.
10) Dizion. 5° Ed. .
BOLINA e BULINA, e anche BORINA e BURINA
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pag.218



2) id: 129992d657194c79894bef589b631e37)
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 67: Essendo strette di tolda e larghe nelle murate della coperta di mezzo, camminano meglio della borina, e si reggono nel mare traverso.


3) id: 70f8300cee414e5387268b788298844a)
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 303: Andando per punta d'orza e di bulina ora verso il mare e ora verso l'isola, in poche ore si messero non solamente al pari, ma ancora a sopravvento della nostra nave.


4) id: 043f4c592394492e9697a345a4797b7f)
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 53: El buon nocchier fa forza Tenersi in mare, onde dinanzi carca Col terzeruol della bulina e orza.


5) id: 19817e8c5e17461186cbdc198e9745d1)
Definiz: Sost. femm. Term. di Marineria. Fune che serve a tirar la vela verso il davanti del bastimento, e vale anche L'operazione del tirarla. –


6) id: 87105f20a0d642848f74bebf09529d99)
Esempio: Falc. Istruz. 5: Il piloto arrivando in vassello per sua sadisfazione dovrebbe rivederlo del tutto.... di sopra per le arborature e antenne, le opere morte sì per il tormento che danno al vassello nelle fortune, come per veleggiare della burina.
11) Dizion. 5° Ed. .
BOZZAGO e BUZZAGO, e anche BOZZAGRO e BUZZAGRO.
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pag.250



2) id: 6ec87f0f10fd409d8bb76b50c77aeedf)
Esempio: Scrittur. Falcon. 13: Se alle mani d'alcuno pervenisse alcuno astore, che sono d'una generazione che hanno la persona grossa e corta, e' piedi e 'l capo grossi, che si somigliano a' buzzagri, lagghinsi (lascinsi) andare; imperciocchè non sono d'alcuna bontà.


3) id: e3d7e3eeef414107bbc19a1465633865)
Esempio: Franc. Son. 36: Pulci e pulcini di trista rozzina, I' non vi stimo tutti un vil buzzago.
12) Dizion. 5° Ed. .
IRRIVERENZA e IRREVERENZA, e anche INRIVERENZA e INREVERENZA.
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pag.1259



2) id: 3d1524fcd42a4f41812fea0b53bfe334)
Definiz: § E per Atto, o Cosa, irriverente. –


3) id: 66cf50c079214fe391a8556d6c78d3b3)
Esempio: Alf. Sat. 47: Niuna seppero usare altra scienza (i Francesi) Che assassinj codardi e mani ladre, E d'Iddio derisoria irriverenza.


4) id: 735af5dc710648b3bfb0435974ab0217)
Definiz: Sost. femm. Astratto di Irriverente, Irreverente, Inriverente e Inreverente. L'essere irriverente, Qualità di persona irriverente.


5) id: c86dc4fd170a42d3ab5da4775bc43115)
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 22: Grande è certo derisione ed irriverenza a gridare e dire: ec.


6) id: 63598a3fbe8c47838b3738be10a32dd1)
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 1, 289: Io avrei voluto aggravare giustamente sopra il Tesauro, e dire che i concettini e le arguziole sono sempre freddure; ma trattandosi di cose sacre, sono irriverenze, sono empietà.


7) id: 8fb30d5305754188b9f82b8bcd828429)
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 20: Mettersi con vergogna del mestiero E con irreverenza mia di me?


8) id: 7bec63233a7b42f98d159870f6034a46)
Esempio: Canig. Ristor. 87: Irreverenza è il primo di questi, E inobbedïenza è il secondo, Che son di villan cor messagger presti.


9) id: a647aa3dc2414ebaa8ee585fd31b421a)
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 242: Mali specialmente che tornano in gastigo ancora de' padri, come sono le orgogliosità, le inobbedienze e le irriverenze.


10) id: 25e31e3bbb4f41e99253d2cd6d231b63)
Esempio: Fior. Virt. 134: Del vizio della irriverenza, ch'è segno di superbia e di matteria, Giovenale dice: Cogli asini si dee accompagnare chi non ha riverenza in sè.


11) id: c38e5cfb71f049f9a9477d9a942fb730)
Esempio: Senec. Declam. 107: Risponde il figliuolo a questa seconda ragione del padre, e dice così: Non la inriverenza, come tu alleghi, mi mosse a fare pace col nostro inimico, ma la sua virtude.


12) id: 03caf77684d94effa1e2a53cbbd0d0f8)
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 216: Questa disperazione e questa diffidenza, con una onesta vergogna che la cosa non le sia venuta ben fatta, non irriverenza, non disubbidienza, sono le cagioni che lo rendono ora difficile a levarsi di qua, ec.
13) Dizion. 5° Ed. .
ISTRUITISSIMO e INSTRUITISSIMO, e anche ISTRUTTISSIMO e INSTRUTTISSIMO
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pag.1285



2) id: 90e10e8732934acfbfb7bd94f4f0b070)
Definiz: Superlat. di Istruito, Instruito, Istrutto e Instrutto. –


3) id: 0159b99359344fefb2dd985636e100bb)
Esempio: E Guicc. Stor. 3, 158: Da una parte il re di Francia con esercito instruttissimo di ogni cosa.


4) id: b69e27db238e4fbabda291e59be68ed9)
Esempio: Guicc. Stor. 1, 192: Il regno di Francia potentissimo, in questo tempo, di cavalleria, e instruttissimo di copia grande d'artiglierie,... era debolissimo di fanteria propria.
14) Dizion. 5° Ed. .
FIDECOMMISSO e FIDECOMMESSO, e anche FEDECOMMESSO e FEDECOMMISSO.
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pag.44



2) id: 51bd369f92ce47e2b79e842274feae78)
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 10, 71: E questo si dice fidecommisso conservatorio e non restitutorio.


3) id: 5aaa380225394100b64e757e47feeac1)
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 10, 117: Se si trattasse d'un fidecommisso perpetuo e descensivo a favore di tutti li figli, e descendenti dell'erede gravato, ec.


4) id: 4e49b1d0dd4f4eb085a34d71f23710e9)
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 318: Substituì l'uno a l'altro volgarmente e per fidecommisso.


5) id: 1b2c951eeaef492a8176a411e711dccb)
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 10, 20: Sono più tosto lodati gli statuti di alcuni paesi, i quali proibiscono li fidecommissi lunghi e successivi, come ec.


6) id: b906eaf718164c288f29b9035bed2ec6)
Definiz: § III. Usasi familiarmente a denotare Carico, Spesa, e simili, da cui non ci riesca liberarci.


7) id: 1df20c2b4e354cae80baac1592e63dc2)
Esempio: Dav. Lett. 541: Penserei che bastasse assicurare col fidecommisso insino a' nipoti, e non più oltre.


8) id: c76d79421be9438da99c1dfdd5c715b1)
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 63: E con fidecommisso strettissimo lasciò in casa propria la bella statua della Verità.


9) id: e08ada0e280d408793caa77344ed8893)
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 10, 69: Altro è il fidecommisso puro, ed altro è il condizionale.


10) id: 03ee4a35e33b4257b86f4519bd5a27fc)
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 16: Moderò la facoltà d'instituir fidecommissi, e riunì la facoltà del pascolo al dominio.


11) id: f287f44b1d974f72818cf9be0ed65bce)
Definiz: § IV. Fidecommisso usasi scherzevolmente a denotare Persona che ci stia a carico e della quale non vi sia speranza di liberarsi; ma più particolarmente dicesi di Ragazza che non trova marito, e che quindi resta nella casa paterna.


12) id: afb7bf3041874e80ba1868bde558978c)
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 10, 73: L'altro è il fidecommisso singolare, o vero individuo, il quale non ammette la pluralità de' successori nell'istesso tempo.


13) id: fd955878060242d080533e1f7bda2ae4)
Esempio: Maff. Stor. diplom. 47: Dell'antico stile è il modo di fidecommisso, che ci si vede; perchè, disponendo il santo vescovo [S. Gregorio Nazianzeno] a favor de' poveri della chiesa di Nazianzo, instituisce erede un terzo, dando a lui carico, e alla sua fede raccomandando, di restituire e consegnar tutto alla detta chiesa.


14) id: 68741598daff4596b35b19376f778f44)
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 35: Fece testamento.... per mano di ser Frosino Ruffoli, e lasciò che la torre de' Sassetti sempre restassi per fidecommisso in casa Sassetti.


15) id: b464576151a347009825bfbc51b19d92)
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 10, 139: Presupposta dunque questa prima parte, cioè che il testatore abbia voluto fare un fidecommisso agnatizio, a favore della fameglia, ec.


16) id: f38712fb51924cc59427dce54e425db9)
Esempio: Stat. Pot. Fir. 2, 51: Tutti e ciascuni legati, o fedecommessi, lasciati o che si lasceranno in qualunque ultima volontade a qualunque persona o luogo, sieno mandati ad esecuzione.


17) id: 53c9e1e9b77f40aab9f4772fdd78947a)
Definiz: Sost. masc. Term. de' Giuristi. Disposizione d'ultima volontà per la quale si obbliga l'erede istituito a conservare e consegnare tutta l'eredità, o parte di essa, alla persona sostituita, sia per solo atto di fiducia, sia per regolare in perpetuo la trasmissione di quei beni.
15) Dizion. 5° Ed. .
DONNEARE.
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pag.848



1) id: ce5a00c678b74c38b9f4994654a78b27)
Definiz: § I. E figuratam., e poeticam.


2) id: 78f461d5710f47d38c892d553fb55e09)
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 3, 6: Andando noi vedemmo in picciol cerchio Torreggiar Lucca a guisa d'un boschetto, E donnearsi con Arno e con Serchio (qui figuratam.).


3) id: f48df383f6674db89a716d3109e5b6e1)
Definiz: § II. Pur detto di donna, e vale Fare all'amore con uomo; ed altresì per semplicemente Conversare con altre donne. –


4) id: 03080180bac94301b53ca1acbce7274c)
Esempio: Rim. Ant. F. Ubert. Lap. 2, 244: E se la troverai per te rimota Lontan da gente, ossia in donneando, Ella t'accetterà ciò che dimando, Se merced'è in sua vertù possente.
16) Dizion. 5° Ed. .
GUSTATIVO.
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pag.742



1) id: 244da4bc9b9141a49a1073114f26808f)
Definiz: § E figuratam. –


2) id: 953010caa7bc47448501fdb1cafc9fe8)
Esempio: S. Antonin. Lett. 67: L'ultima voce è: Vox Domini preparantis cervos: e questa è per lo dono della sapienzia, d'uno cognoscimento, dico, delle cose divine, non speculativo solo, ma gustativo.
17) Dizion. 5° Ed. .
ALLEGACCIARE.
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pag.363



1) id: 81e83db20e124bd8bc6536ada6c1a22a)
Definiz: § E figuratam. −


2) id: 85294e6a3f3e435592ab46826291cf69)
Esempio: E S. Ag. C. D. 7, 20: Nelle angustie delle pressure la parola di Dio non è allegacciata.
18) Dizion. 5° Ed. .
INGRASSATIVO.
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pag.821



1) id: babf0098f8df48a19bedb08ede8cf8be)
Definiz: § E figuratam. –


2) id: 46166f5c4a3444068e8a7532fdb086fa)
Esempio: S. Cater. Lett. 4, 279: E però sappiate che questa pena vuole essere ordinata come detto è; cioè, fondata in cognoscimento di sè per umiltà, e nel cognoscimento della bontà di Dio, il quale vi conserva la volontà. E a questo modo sarà pena ingrassativa, che ingrasserà l'anima nella virtù; e non consumativa per disperazione.
19) Dizion. 5° Ed. .
ALERE.
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pag.347



1) id: 59e00c7f93f4457a8fa6767b13170038)
Definiz: § E figuratam. −


2) id: 7c3fc1189d004deb9729a9d4704a87d0)
Esempio: Med. L. Op. 1, 3: Tanto crudel fu la prima feruta, Sì fero e sì veemente il primo strale, Se non che speme il cuor nutrisce ed ale, Sariami morte già dolce paruta.
20) Dizion. 5° Ed. .
AMMASSO.
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pag.442



1) id: 0c5fb35a518344b9a908adfeb7191e89)
Definiz: § E figuratam. −