Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
1) Dizion. 4° Ed. .
RASIERA.
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pag.74

RASIERA.
Definiz: Strumento simile alla radimadia. Lat. radula. Gr. ξύστρα.
Esempio: Cr. 4. 44. 6. Radasi ottimamente il vaso dentro con rasiera, ovvero ascia.
Definiz: §. Rasiera, diciamo anche a un Picciol bastone ritondo, di lunghezza d'un braccio, per uso di levar via dello staio, il colmo, che sopravanza alla misura. Lat. hostorium. Gr. ῥόχανον.

2) Dizion. 4° Ed. .
RASMO.
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pag.74

RASMO.
Definiz: V. A. Rabbia. Lat. rabies. Gr. λύσσα.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 32. 9. Come al can, mi venga il rasmo.

3) Dizion. 4° Ed. .
RASO.
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pag.74

RASO.
Definiz: Sust. Una spezie di Drappo sì liscio, ch'e' lustra.
Esempio: Fir. As. 50. Le cui cortine parte eran di broccato, e di velluto, alcune altre di teletta d'oro, e di finissimi rasi, e dommaschi.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 306. E sopra v'eran guanciali chi di velluto, chi di raso, altri di zendado preparati di mobilissima piuma.
Esempio: E Luc. 3. 2. Ho beccato su questa vesta, che è nuova per mia fe, e non credo, ch'ella sia portata due volte, e un buon raso è egli.
Esempio: Varch. stor. 11. 349. Avevano in dosso ciascuno una casacca di raso rosso ec. avevano le calze di raso rosso.
Esempio: Ambr. Furt. 4. 11. Che cosa vi è stato rubato? R. Tre pezze di raso, e altro. L. Che raso? R. raso nero.
Definiz: §. Raso, per Rasura. Lat. rasura, deletio. Gr. συσμός.
Esempio: Din. Comp. 1. 18. Diè modo d'avere gli atti del notaio per vederli, e rasene quella parte venía contro messer Niccola; e dubitando il notaio degli atti avea prestati, guardò se erano tocchi, trovò il raso fatto, e accusolli.

4) Dizion. 4° Ed. .
RASO.
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pag.74

RASO.
Definiz: Add. da Radere; ed è proprio della barba, e degli altri peli. Lat. rasus. Gr. ἐξυσμός.
Esempio: G. V. 2. 7. 1. L'abito de' detti Longobardi, che prima vennero in Italia, sì era, che avevano raso il capo con lunga barba.
Esempio: Dittam. 2. 3. Portavan fama di miglior campioni, Col capo raso, scoperto, e palese.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Dittam. 1. 11. Vidi la vesta sua rotta, e disfatta, E raso, e guasto il suo vedovo manto (cioè: consumato, logoro)
Esempio: E Dittam. 4. 4. E vidi un fiumicel, che raso raso Passava per lo monte tanto chiaro, Che mi sovvenne di quel Parnaso (quì vale: quieto, placido, non ondeggiante, e così raddoppiato ha forza di superl.)
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 4. Quei, ch'hanno la coscienza al tutta rasa Di scrupoli (cioè: libera, o vota)
Definiz: §. II. Per similit. Spianato, Pareggiato.
Esempio: G. V. 7. 87. 1. Valse lo staio del grano, alla misura rasa, soldi 14. di soldi 32. il fiorino dell'oro.
Esempio: E G. V. 12. 12. 2. Ancora si recò la misura dello staio, ove si facea al colmo, perchè vi s'usava frode, si recò a raso, crescendo il colmo nel raso.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 114. Che non faceva le misure rase Al menar delle mani.
Definiz: §. III. Per Cancellato. Lat. deletus. Gr. ἐξηλειμμένος.
Esempio: M. V. 3. 61. Erano rimase certe lettere illese, e l'altre rase (così hanno i T. a penna)
Esempio: Guitt. lett. 33. Che rasa scrittura di carta, peggio poi loco si scrive.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 12. Di conti mal tenuti, di scritture Ritocche, rase, posposte, alterate.

5) Dizion. 4° Ed. .
RASOIACCIO.
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pag.74

RASOIACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Rasoio.
Esempio: Fir. nov. 4. 231. Fattosi dar dal fratello un certo rasoiaccio tutto pieno di tacche ec. lo mise sul cassone.

6) Dizion. 4° Ed. .
RASOIO.
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pag.74

RASOIO.
Definiz: Coltello taglientissimo, col quale si rade il pelo. Lat. novacula. Gr. κουρίς.
Esempio: Bocc. nov. 80. 5. Sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio.
Esempio: Cr. 9. 30. 2. Incontanente che in alcuna parte del dosso apparisce enfiamento alcuno, si rada con rasoio il detto luogo.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Sono quelli felloni, che hanno le lingue più taglienti, che neuno rasoio.
Esempio: Alam. son. 18. Io porto in dosso un così stran mantello, Che mai barbier v'affilería rasoio.
Definiz: §. I. Diciamo Appiccarsi a' rasoj, o Attaccarsi a' rasoj, d'Uno, che necessitato s'appiglia a qualunque cosa o buona, o rea, ch'e' pensi, che possa atarlo, Ricorrere per disperazione anche a cose nocive, e impossibili.
Esempio: Varch. Ercol. 89. Di quelli, che hanno poca, o nessuna speranza, si dice: e' s'appiccherebbero alla canna, ovvero alle funi del cielo, come chi affoga s'attaccherebbe a' rasoj.
Esempio: Buon. Fier. 2. 2. 10. Quel, che s'appicca alle funi del cielo; Peggio, quell'altro s'attacca a' rasoj.
Definiz: §. II. Portare il miele in bocca, e il rasoio a cintola, o Avere il miele in bocca, e il rasoio a cintola, o simili, si dicono di Chi dà buone parole, e cattivi fatti. Lat. mel in ore, fel in corde gerere, crocodili lacrymae.
Esempio: Varch. Ercol. 102. D'uno, che dà buone parole, e frigge, si dice: egli ha il mele in bocca, e 'l rasoio a cintola; o come dicevano i Latini: le lagrime del coccodrillo.
Esempio: Tass. Amint. 1. 2. Di quel Mopso, Ch'ha nella lingua melate parole, E nelle labbra un amichevol ghigno, E la fraude nel seno, ed il rasoio Tien sotto il manto.

7) Dizion. 4° Ed. .
RASPANTE.
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RASPANTE.
Definiz: Che raspa.
Esempio: Burch. 1. 114. Allo Dio Bacco un surcio presentaro Innanzi alle raspanti sue nemiche.
Definiz: §. Vino raspante, vale Frizzante, Piccante.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Or non dite voi di questi vini raspanti, che mordono, e che pungon la bocca?

8) Dizion. 4° Ed. .
RASPARE.
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RASPARE.
Definiz: Quel Percuotere, che fanno i cavalli, o altri animali la terra co' piè dinanzi, quasi zappandola. Lat. tellurem cavare, Virg.
Esempio: Poliz. st. 1. 86. Pien di sanguigna spuma il cignal bolle ec. E rugge, e raspa, e per armar sue forze Frega il calloso cuoio a dure scorze.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 92. La coda arrosta, e raspa cogli artigli.
Esempio: Tass. Gerus. 20. 29. Ogni cavallo in guerra anco s'appresta, Gli odj, e 'l furor del suo signor seconda, Raspa, batte, nitrisce, e si raggira, Gonfia le nari, e fuoco, e fumo spira.
Definiz: §. I. Per metaf. parlando del Faro di Sicilia.
Esempio: Dittam. 1. 6. Il Faro ancor di Calavra in Cicilia Guarda, come traversa, e come raspi.
Definiz: §. II. Per Portar via, Rubare. Lat. furari. Gr. κλέπτειν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 176. Qual sapienza, qua' filosofi averli insegnato in quattro anni, che ei serve la corte, raspare sette milioni, e mezzo d'oro?

9) Dizion. 4° Ed. .
RASPATO.
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RASPATO.
Definiz: Add. da Raspare.
Definiz: §. Raspato, si dice anche il Vino fatto d'uva spicciolata, mescolativi raspi triti, e fassene in più maniere.
Esempio: Dav. Colt. 164. Raspato si fa così: empi d'uve spicciolate una botte ec.

10) Dizion. 4° Ed. .
RASPERELLA.
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RASPERELLA.
Definiz: Spezie d'erba.
v. EQUISETO.
11) Dizion. 4° Ed. .
RASPO.
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RASPO.
Definiz: Grappolo. Lat. racemus. Gr. βότρυς.
Esempio: Alam. Colt. 2. 48. Quando il crescente raspo a poco a poco Già si veste il color aurato, o d'ostro.
Definiz: §. I. Raspo, per lo stesso, che Graspo. Lat. racemus acinis spoliatus.
Esempio: Cr. 4. 4. 4. Meglio è, che 'l vino di quella se ne priema, che lasciarlo lungamente bollire co' suoi fiocini, e raspi.
Definiz: §. II. Per Raspollo.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Entrò nella vigna, e colse que' pochi raspi, che vi trovò.
Definiz: §. III. Raspo, Sorta di malattía, che viene per lo più a' cani; Rogna.
Esempio: Libr. Masc. A' giumenti ancora talvolta viene il raspo, come a' cani.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 3. 6. Rogna secca serrata, Che pare incoticata, Come lo can, che ha 'l raspo, Le man mena con aspo.

12) Dizion. 4° Ed. .
RASPOLLARE.
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RASPOLLARE.
Definiz: Andar cercando i raspolli. Lat. racemari.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 10. Che non essendo stato alla vendemmia, I' andrò almanco almanco a raspollare.

13) Dizion. 4° Ed. .
RASPOLLO.
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pag.74

RASPOLLO.
Definiz: Racimoletto d'uva, scampato dalle mani del vendemmiatore.

14) Dizion. 4° Ed. .
RASSAGGIARE.
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RASSAGGIARE.
Definiz: Assaggiar di nuovo. Lat. iterum degustare. Gr. πάλιν ἀπογεύεσθαι.
Esempio: Sen. Provv. Ciò, che beono, rigettare, gli tiene tristi, e rassaggianti loro bevuta.

15) Dizion. 4° Ed. .
RASSALIRE.
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RASSALIRE.
Definiz: Riassalire, Assalir di nuovo. Lat. iterum invadere.
Esempio: Liv. M. Il tempo si chiarò, e si serenò il cielo, e l'aria, che egli ridottò di rassalirgli.

16) Dizion. 4° Ed. .
RASSEGARE.
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RASSEGARE.
Definiz: Si dice del Rappigliarsi il sego, il brodo grasso, il burro, e altri liquori grassi; Assevare. Lat. conglutinari, coire, congelare. Gr. πήγνυσθαι.

17) Dizion. 4° Ed. .
RASSEGNA.
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RASSEGNA.
Definiz: Rassegnamento, e spezialmente il Rassegnare de' soldati. Lat. lustratio, recensio, ostensio. Gr. ἐξέτασις.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 158. Come il notaio della rassegna vide, e ode queste cose, parea cacciato da mille diavoli.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. E spesso fa de' fanti la rassegna.
Esempio: Bern. Orl. 2. 16. 34. Ben sentirete la rassegna fare De' nomi, ed armi loro al gran passaggio.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 71. Non senza danno, perchè di lor gente Al far della rassegna ve ne manca Dodicimila.
Esempio: Varch. stor. 12. 227. E fatto quivi la rassegna, furono non dodicimila, come era il nome, ma novemila quattrocento.

18) Dizion. 4° Ed. .
RASSEGNAMENTO.
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RASSEGNAMENTO.
Definiz: Il rassegnare, che oggi più comunemente diciamo Rassegna. Lat. recensio.
Esempio: M. V. 6. 72. E oltre a ciò a ogni rassegnamento gli uficiali facevano fare per ogni gonfalone un bello, e nobile balestro.

19) Dizion. 4° Ed. .
RASSEGNARE.
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RASSEGNARE.
Definiz: Consegnare, Dare in potestà, Restituire. E si usa nel signific. att. e nel neutr. pass. Lat. reddere, restituere. Gr. ἀναδιδόναι.
Esempio: G. V. 4. 27. 1. E al detto Papa Calisto rassegnò tutte le 'nvestite de' Vescovi, Arcivescovi, ed Abbati.
Esempio: M. V. 3. 84. In questi dì Cetona si rubellò al Prefetto, e presela il conte Sarziano con aiuto, che ebbe da' Fiorentini, e poi la rassegnò al Legato.
Esempio: Pass. 148. Io ti rassegno le chiavi del mio officio, e vinta m'arrendo.
Definiz: §. I. Per Rappresentarsi, Comparire.
Esempio: G. V. 11. 23. 2. E giugnendo per le città, si rassegnavano prima alla chiesa de' frati Predicatori.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: Dant. Par. 23. Che mai non si stingue Del libro, che 'l preterito rassegna.
Esempio: But. ivi: Rassegna, cioè della memoria mia, che è quella, che rappresenta lo passato.
Definiz: §. III. Rassegnare i soldati, o simili, vale Riscontrare il loro numero. Lat. recensere.
Esempio: Pecor. g. 9. nov. 1. Il doge gli fece annoverare, e rassegnare per li nomi loro, e trovandone meno uno, maravigliossi.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 1. 17. Germanico rassegnò i centurioni in questa maniera.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 2. 47. Plancina fuori del dicevole a femmina interveniva al rassegnare, all'addestrare cavalli, e fanti.
Definiz: §. IV. Rassegnarsi, vale anche Uniformarsi, Conformarsi.

20) Dizion. 4° Ed. .
RASSEGNATORE.
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RASSEGNATORE.
Definiz: Che rassegna.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 158. Venendo il rassegnatore, il detto Soldo dicea: rassegnate, come vi piace.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. appresso: Quelli, che aspettavano, che 'l detto Soldo fosse condennato, udendo il rassegnatore, si segnavano.