Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
80) Dizion. 4° Ed. .
ACRO.
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pag.50

ACRO.
Definiz: Agro. Lat. acer. Gr. δριμύς.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dant. Purg. 31. Volgendo suo parlare a me per punta, Che pur per taglio m'era parut'acro.
Esempio: E Dan. Purg. 9. Non ruggiò sì, nè si mostrò sì acra Tarpea.
Esempio: Petr. cap. 4. Che par dolce a' cattivi, ed a' buoni acra.

81) Dizion. 4° Ed. .
ACROSTICO.
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ACROSTICO.
Definiz: Componimento poetico, nel quale le prime lettere d'ogni verso formano nomi, o altre parole determinate. Lat. acrostichon. Gr. ἀκρόστικον.

82) Dizion. 4° Ed. .
ACUITÀ, ACUITADE, e ACUITATE.
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ACUITÀ, ACUITADE, e ACUITATE.
Definiz: Acutezza. Lat. acrimonia. Gr. ὀξύτης.
Esempio: Cr. 6. 69.2. Per se sola non si dà (la laureola) perocchè ha natura d'ulcerar le budella, per la sua troppa acuità (Il testo Lat. acumen)
Esempio: E Cr. 6. 94. 1. La pastinaca ec. meno nutrisce, che la rapa, ma ha alcuna acuità, onde sottiglia, e fa soluzione ec.
Esempio: M. Aldobr. Pugne i detti membri per la sua acuitade.

83) Dizion. 4° Ed. .
ACUME.
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ACUME.
Definiz: Acutezza. Lat. acumen. Gr. ὀξύτης.
Esempio: Bocc. nov. 1. 3. Che non potendo l'acume dell'occhio mortale nel segreto della divina mente trapassare ec.
Esempio: Dant. Par. 28. Acuto sì, che 'l viso, ch'egli affuoca, Chiuder conviensi per lo forte acume.
Esempio: But. L'acume si pone, per la punizione, e per la stimolazione.
Esempio: Dav. Scis. 71. Con ordine, e acume specolano la verità.
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 12. Ma sì di sguardo mai d'occhi linceo Valesse acume a saettar la notte.

84) Dizion. 4° Ed. .
ACUTAMENTE.
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ACUTAMENTE.
Definiz: Con acutezza, Sottilmente. Lat. acutè, subtiliter. Gr. ὀξέως.
Esempio: Dant. Par. 24. E sillogismo, che la mi ha conchiusa Acutamente.
Esempio: S. Agost. C. D. Chi le confiderò più attentamente, chi le distinte più acutamente?

85) Dizion. 4° Ed. .
ACUTEZZA.
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ACUTEZZA.
Definiz: Astratto d'Acuto. Lat. acies. Gr. ὀξύτης.
Esempio: Vinc. Mart. lett. 42. Per far poi, come l'aquila, che dall'altezza sua, coll'acutezza del suo vedere, si risolve, dove vuole andare a ferire.
Definiz: §. In senso metaforico. Lat. acumen.
Esempio: Cr. 11. 5. 2. E in loro, in battaglia fortezza, e nell'arti sollecitudine, e acutezza.
Esempio: Com. Purg. 8. Per l'acutezza del sogno, l'uomo spesse volte si sveglia.

86) Dizion. 4° Ed. .
ACUTISSIMO.
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ACUTISSIMO.
Definiz: Superl. da Acuto. Lat. acutissimus. Gr. ὀξύτατος.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. L'acutissimo corno della bestia infernale.
Definiz: §. E per metaf.
Esempio: Fiamm. 2. Ma vinta da nuova consiglio mi tacqui, e con occhio acutissimo, e con orecchio ec.
Esempio: Libr. cur. malatt. E delle febbri ve ne sono delle acute, e delle acutissime (quì vale: malignissime, precipitosissime)
Esempio: E Libr. cur. malatt. appresso: Come sono quei purganti di sapore acutissimo, e penetrante.
Esempio: Red. annot. Ditir. 87. E fra quelli dello Accolti ve ne sono molti acutissimi, e sull'andare de' buoni epigrammi de' Greci, e de' Latini.

87) Dizion. 4° Ed. .
ACUTO, e AGUTO.
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ACUTO, e AGUTO.
Definiz: Appuntato, Aguzzo, Pugnente. Lat. acutus. Gr. ὀξύς.
Esempio: Dant. Inf. 14. Crucciato prese la folgore acuta.
Esempio: E Dan. Inf. 21. L'omero suo, ch'era acuto, e suberbo, Cercava un peccator con ambo l'anche.
Esempio: E Dan. Inf. 27. La fiamma, dolorando, si partío, Torcendo, e dibattendo 'l corno aguto.
Esempio: Bocc. g. 4. pr. 4. Da così fatti soffiamenti, da così atroci denti, da così agiti ec. sono sospinto, molestato, ed infin nel vivo trafitto.
Definiz: §. I. Per similit. si dice delle malattie maligne, e precipitose. Lat. morbus acutus, celer. Gr. ὀξεῖα νόσος.
Esempio: Dant. Inf. 30. Per febbre acuta gittan tanto leppo.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. A quell'infermo, che febbricitante Di male acuto sempre arde di sete.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Petr. cap. 10. Porfirio, che d'acuti sillogismi Empiè la dialettica faretra.
Esempio: Dant. Inf. 20. Li miei compagni feci sì acuti ec. Ch'appena poscia gli avria ritenuti.
Esempio: But. Acuti, cioè pronti.
Esempio: Bocc. nov. 24. 4. Il quale assai giovane, e bello della persona era, e d'aguto ingegno.
Esempio: Volg. Mes. Il medicamento di sapore acuto facilmente infiamma, morde ec.
Esempio: E Volg. Mes. appresso: Il medicamento insipido tempera, e reprime quello di sapore acuto, e lo amaro, e il falso.
Esempio: Red. esp. nat. 48. Con dolore così afflittivo, ed acuto nella punta del gomito, che fui necessitato a ritirar subito la mano.
Definiz: §. III. Angolo acuto dicesi l'angolo minore del retto.
Definiz: §. IV. Suono acuto, e voce acuta, a differenza della grave.
Esempio: Sen. Pist. Tu mi insegni, come le gravi, e acute voci s'accordino insieme.

88) Dizion. 4° Ed. .
AD
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AD
Definiz: è interamente lo stesso, che A, aggiuntavi la lett. D, allora che in altra vocale s'incontra, per miglioramento di suono, e per una cotal vaghezza; usandosi anche talora il non aggiugnerla.
Esempio: Bocc. nov. 1. 40. in fin. Vi cominciarono le genti ad andare, e ad accender, e ad accender lumi, e ad adorarlo, e per conseguente a botarsi, e ad appiccarvi l'immagini della cera.
Esempio: Dant. Inf. 2. Non pare indegno ad uomo d'intelletto.
Esempio: E Dan. Inf. 5. Amor condusse noi ad una morte.
Esempio: Guitt. lett. 13. Dio vi appella, e vi vuole ad amici suoi (quì vale Per)

89) Dizion. 4° Ed. .
ADACQUAMENTO.
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ADACQUAMENTO.
Definiz: L'adacqure. Lat. irrigatio. Gr. ὕδρευσις, ὑδρεία.
Esempio: Cr. 5. 12. 2. Il qual terreno non tanto solamente riceve umidità per adacquamento, ma per natura maggiormente.
Esempio: E Cr. 5. 12. 5. I meli ec. amano temperati adacquamenti.

90) Dizion. 4° Ed. .
ADACQUARE.
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ADACQUARE.
Definiz: Innaffiare. Lat. irrigare. Gr. ὑδρεύειν.
Esempio: Dittam. 4. 5. Per lungo corso gran terreno adacqua.
Esempio: Cr. 5. 13. 4. Avvengono ad essi molti nocumenti, onde se divenissono aridi, non s'adacquino spesso.
Esempio: Soder. Colt. 28. Il pero, melo ec. s'appiccheranno, e se sia terreno asciutto, s'adacqui in fondo il pertuso, e durando l'asciuttore, s'adacquino del continuo, perchè nulla fa più afferrare, che l'adacquare da prima.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Rim. Ant. Faz. Ub. 103. Per doglia crudel, ch'al cor sostegno, Di lagrime convien, che gli occhi adacqui.

91) Dizion. 4° Ed. .
ADACQUATO.
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ADACQUATO.
Definiz: Add. da Adacquare. Copioso d'acque. Lat. aquosus, aquae copiam habens, irriguus. Gr. περίῤῥυτος.
Esempio: Cr. 1. 13. 2. Se vi ha copia di lavoratori, se è bene adacquato, e se ivi appresso ha forte castello.

92) Dizion. 4° Ed. .
AD AFFITTO.
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AD AFFITTO.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che A fitto.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 7. Come quando si toglie, o si dà ad affitto alcuna cosa. Lat. ex locato dare.

93) Dizion. 4° Ed. .
ADAGIARE.
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ADAGIARE.
Definiz: Dare altrui i suoi agi, e le sue comodità. Oggi più comunemente Accomodare. Lat. necessaria suppeditare, aptare.
Esempio: Bocc. nov. 16. 28. Gli ebbe di tutto ciò, che bisognò loro, e di piacere era, fatti adagiare.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 6. Nell'alberghetto entrati, primieramente, i lor ronzini adagiarono.
Esempio: E Bocc. nov. 92. 5. E ogni altro uomo, secondo la sua qualità, per lo castello fu assai bene adagiato.
Definiz: §. I. E neutr. pass. Prendere i suoi agi, e comodi, ec.
Esempio: Petr. canz. 9. 3. Ivi senza pensier s'adagia, e dorme.
Esempio: Dant. Purg. 25. Ma perchè dentro a tuo voler t'adage.
Esempio: Tes. Br. 5. 22. Elle ardono molto del vento all'Ostro, siccome elle mostrano; e molto s'adagiano del vento di Tramontana, perchè è secco, e molto leggiero.
Definiz: §. II. Trattenersi, Fare adagio, Baloccarsi. Lat. cunctari. Gr. μέλλειν.
Esempio: Dant. Inf. 3. Batte col remo, qualunque s'adagia.
Esempio: Ar. Fur. 14. 116. Che qualunque s'adagia il Re d'Algiere, Rodomonte crudel uccide, e fiere.

94) Dizion. 4° Ed. .
ADAGIATO.
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ADAGIATO.
Definiz: Add. da Adagiare. Che sta ne' suoi agi, e nelle sue comodità.
Esempio: Amm. ant. 36. 7. 10. Chi a coloro che mal fanno studia d'adulare, quasi pone guanciale sotto 'l capo del giacente, sicchè quelli, che della colpa dovea essere corretto, in essa si posi colle lode adagiato.
Definiz: §. I. Per Comodamente fornito di beni di fortuna. Lat. abundans, lautus.
Esempio: F. Iac. T. Io son ricco, e adagiato.
Esempio: Ar. Sat. 3. D'ufficj, di badíe, di ricca chiesa Forse adagiato alcun vive giocondo.

95) Dizion. 4° Ed. .
ADAGIO.
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ADAGIO.
Definiz: Che anche AD AGIO si scrisse. Avverb. Agiatamente, Comodamente, Con agio, Con comodità. Lat. commodè, aptè. Gr. ῥαδίως, ῥεά.
Esempio: G. V. 1. 36. 4. E capeavi adagio infinita moltitudine di gente.
Esempio: E G. V. 7. 139. 2. E si dicea in Firenze per proverbio: Tu stai più adagio, che 'l Conte in Poppio Stare più adagio, che 'l Conte in Poppio.
Esempio: Bocc. nov. 37. 5. Acciocchè quivi più adagio, e con meno sospetto potessero essere insieme.
Esempio: Cr. 1. 13. 1. Ancora dee vedere, in che modo gli vicini d'attorno stieno adagio.
Esempio: Ovid. Pist. Poichè tu il mi dicesti, non fu adagio, e incontanente cominciai a fremire, e a tremare (diremmo oggi, non fu mai più ben di me)
Definiz: §. I. Per Lentamente, contrario di Sollecitamente, e di Tosto. Lat. cunctanter, sensim. Gr. βραδέως.
Esempio: Bocc. g. 7. f. 1. Acciocchè poi adagio si potessero al palagio tornare.
Esempio: Dittam. 2. 3. Sopra il suo carro veniva adagio, Coll'ordinato modo ch'hai udito.
Definiz: §. II. Onde proverbialmente: Adagio a' ma' passi, cioè nelle cose difficultose va' accorto. Lat. in arduis cunctanter. Gr. σπεῦδε βραδέως.
Definiz: §. III. Presso gli antichi si trova ADASIO in vece di Adagio.
Esempio: Guitt. rim. S'eo lo tenesse adasio Ben è sempre mio asio.
v. ASIO.
96) Dizion. 4° Ed. .
AD ALTA VOCE.
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AD ALTA VOCE.
Definiz: Posto avverbialm. Con gran voce. Lat. magna voce, clara voce.
Esempio: Petr. son. 117. Talor tace la lingua, e 'l cor si lagna Ad alta voce.
Esempio: Fir. As. 235. Veggendo, che non tornava, lo chiamarono ad alta voce più volte.

97) Dizion. 4° Ed. .
ADAMANTE.
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ADAMANTE.
Definiz: V. L. Lo stesso che Diamante. Lat. adamas. Gr. ἀδάμας.
Esempio: Dant. Par. 2. Quasi adamante, che lo sol ferisse.
Esempio: Fir. As. 263. Con assai maggior empito spezza le porte, ancorch'elle sieno di durissimo adamante.
Esempio: Morg. Non sarò ingrata a sì fedele amante; Ch'io non son di diaspro, o d'adamante.

98) Dizion. 4° Ed. .
ADAMANTINO.
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ADAMANTINO.
Definiz: Di qualità d'adamante, Diamantino, Duro come diamante. Lat. adamantinus. Gr. ἀδαμάντινος.
Esempio: Petr. canz. 4. 2. E d'intorno al mio cuor, pensier gelati Fatto avean quasi adamantino smalto.
Esempio: Cas. son. 39. Pensier selvaggi, adamantino cuore, Non adesca piacer, nè punge piaga.
Esempio: Tass. Gerus. 7. 88. E pur sull'elmo il coglie, e 'ndarno sempre, Che l'elmo adamantine avea le tempre.

99) Dizion. 4° Ed. .
AD ARTE.
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AD ARTE.
Definiz: Posto avverbialm. Con arte, Artificiosamente. Lat. consulto, dedita opera. Gr. τέχνῃ.
Esempio: M. V. 9. 56. Le quali ritennono ad arte, e con ingegno al soldo loro.
Esempio: Petr. canz. 41. 5. Negletto ad arte, e 'nnellato, ed irto.