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Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
20) Dizion. 5° Ed. .
MECO
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pag.7

MECO.
Definiz: Forma pronominale derivata dal lat. mecum, che vale Con me, In compagnia di me, Insieme con me. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Dintorno mi guardò, come talento Avesse di veder s'altri era meco.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Chè questi che vien meco, per l'incarco Della carne d'Adamo, onde si veste, Al montar su, contra sua voglia, è parco.
Esempio: Petr. Rim. 1, 317: Questo (pensiero), d'allor ch'i' m'addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco; E temo ch'un sepolcro ambeduo chiuda.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 45: Per man mi prese e disse: In questa spera Sarai ancor meco, se 'l desir non erra.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 278: Io mi voglio obbligare d'andare a Genova, ed infra tre mesi dal dì che io mi partirò di qui, aver della tua donna fatta mia volontà; ed in segno di ciò recarne meco delle sue cose più care.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 56: Siate contento d'esser meco a porme Ne le man sue: ch'io non avrò sospetto Quando voi siate meco, se ben io Poi ne morrò, che mora il signor mio.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: Sempre meco sarai...; t'acquista il padre, Ti perde la repubblica.
Definiz: § I. E usato in locuzioni denotanti relazioni vicendevoli fra due o più persone, serve a indicare il termine di compimento dell'azione espressa. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Non t'incresca restare a parlar meco.
Esempio: E Dant. Purg. 23: Se ti riduci a mente Qual fosti meco, e quale io teco fui, Ancor fia grave il memorar presente.
Esempio: E Dant. Parad. 4: E poi potesti da Piccarda udire, Che l'affezion del vel Gostanza tenne, Sì ch'ella par qui meco contradire.
Esempio: Tav. Rit. 115 t.: Lancilotto si trae avanti dicendo: Tristano, voi avete mandato a dire, che volete meco battaglia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 160: Colui che del mio mal meco ragiona, Mi lascia in dubbio, sì confuso ditta.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 152: Or se costui l'ha finalmente meco, Questo rinnegataccio della Mea, Di grazia, fa' ancor ch'io l'abbia seco.
Esempio: Red. Lett. 1, 315: Se il Padre Atanasio tratterà meco con quella civiltà e con quella onorevolezza, con la quale io ho trattato seco, risponda egli pure quanto sa e quanto può, chè ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Confessatevi pur, buttate fuora Quanto avete sul cor: meco potete Tutto narrar.
Definiz: § II. E per In me, In cuor mio, Dentro di me; più che altro con verbi la cui azione non esce dal soggetto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Ma ben veggi'or, sì come al popol tutto Favola fui gran tempo: onde sovente Di me medesmo meco mi vergogno.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 255: Meco di me mi maraviglio spesso, Ch'i' pur vo sempre, e non son ancor mosso Dal bel giogo più volte indarno scosso.
Esempio: Bemb. Rim. 19: E già dicev'io meco: O stelle, o Dei, O soave concento!
Definiz: § III. Per maggiore efficacia a Meco si pospongono talvolta gli adiettivi Medesimo, Stesso. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 57: Ho meco stesso proposto di volere.... alcuno alleggiamento prestare.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 61: Io alcuna volta meco medesima fingeva lui dovere ancora, indietro tornando, venirmi a vedere.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 3: Ho io più volte considerato meco medesimo di quanto lume sieno stati gli scrittori appresso degli antichi e de' moderni, per avere illustrate l'opere degli uomini singulari.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 17: E diceva meco medesimo: O viso di pazzo, tu avevi bevuto troppo, e imperò sognavi così gran pazzia.
Esempio: Varch. Stor. 1, 44: Venni in dubbio meco stesso, e fui molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo che ec.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 81: Quando io considero meco medesimo.... quale e quanta ne' tempi addietro sia stata la felicità e la grandezza della Casa nostra, ec.
Esempio: Galil. Op. VIII, 44: Mosso da questa inopinata ed inaspettata nuova, sono andato meco medesimo concludendo che ec.
Definiz: § IV. E secondo proprietà del volgare nostro, rimasta oggi nell'uso più familiare, e costantemente in quello del basso popolo e del contado, alla voce Meco si prepone pleonasticamente la prep. Con meco. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Pianger senti' fra il sonno i miei figliuoli, Ch'eran con meco, e dimandar del pane.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 229: Incontanente lascerebbe il principe e parlerebbe con meco.
Esempio: Petr. Rim. 1, 43: Ma pur sì aspre vie nè sì selvagge Cercar non so, ch'Amor non venga sempre Ragionando con meco, ed io con lui.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 220: Farete pure che domane, o l'altro dì, egli qua con meco se ne venga a dimorare.
Esempio: E Bocc. Rim. 10: Per ch'io con meco dico: Forse esteso Si siede in quello il mio fervente Sole.
Esempio: Salvin. Odiss. 23: Se giammai il padre mio, il prode Ulisse, Fece ostilmente alcun male agli Achei, Di questo vendicandovi con meco, Mali fate ostilmente.
Definiz: § V. E talora, per vezzo di lingua, interponesi pleonasticamente il pronome indicativo con Esso meco tra Con e Meco; ma oggi non è comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 92: Di vero tu cenerai con esso meco.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 141: Io sono disposto.... ch'ella onestamente tua moglie divenga, e che in guisa di mio figliuolo qui con esso meco e con lei quanto ti piacerà dimori.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 276: Questi sono termini troppo generali, e non punto da usare con esso meco.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 356: Di che ti duoli tu con esso meco?
Esempio: Gell. Ragion. 42: Di grazia, cena con esso meco.
Esempio: Cellin. Vit. 531: Vostra Eccellenza Illustrissima in un suo Rescritto dice, che non mai più quella non si vuole impacciare con esso meco.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 136: La particella meco, con l'altre sue compagne, non è altro che il con me con la preposizione addietro, e divenuto una voce: onde quante volte si truova con meco, con esso meco, con teco, con esso teco, con seco, con esso seco, avendo riguardo all'origine, avrebbe difetto nel favellare; ma l'uso vince, e leggesi molto spesso.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 463: Sta' su, e piglia insieme con esso meco la tuo' croce.
Definiz: § VI. Alla voce Meco insieme si usò talvolta preporre, o anche posporre, l'avverbio Insieme. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 208: La Caterina e Fiammetta meco insieme stiamo bene, e ci ricordiamo di voi.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 263: La Giovannina sta bene,... ed ogni dì vi aspetta insieme meco.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 344: Dice ancor la madre Priora, insieme meco, che vorrebbe sapere come voi vi contenteresti che avessi nome la Lessandra.
Definiz: § VII. A teco meco. –
V. Teco.
21) Dizion. 5° Ed. .
MECONIO
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pag.7

MECONIO.
Definiz: Sost. masc. Quel sugo che si estrae dalle foglie e dalle guaine del papavero, dal quale è stato prima estratto l'oppio bianco.
Dal lat. meconium, e questo dal grec. μηκώνιον, Sugo di papavero. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 192 t.: Certi pigliano i capi de' papaveri con le foglie, e pestonle, e col strettoio lo cavano; e pesto che l'hanno nel mortaio, ne fanno panellini. E chiamasi questo così cavato sugo meconio, ed è molto più debole del sugo detto oppio.
Esempio: Soder. Op. 2, 260: Alcuni altri pestano le foglie e le guaine del papavero, e di poi spremono tutto al torchio, e poi, ammaccandolo nel mortaio, lo riducono in pastelli; e questa sorte di succhio si chiama meconio, che è di manco valore assai e men potente dell'oppio.
Definiz: § E nel linguaggio dei Medici chiamasi pure così, a cagione del colore nerastro e della consistenza simile a quella del sugo di papavero, L'escremento che trovasi nell'intestino del feto, e che si evacua poco dopo la nascita; ma è voce di uso soltanto scientifico.

22) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLIA
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MEDAGLIA.
Definiz: Sost. femm. Piastra di metallo, e più spesso di oro, di argento o di bronzo, in forma di moneta, coniata per segno di onore, per ricordo, od anche per semplice ornamento. Ha ordinariamente nel suo diritto un'effigie a bassorilievo rappresentante qualche persona illustre, qualche avvenimento memorabile, o qualche figura simbolica, e nel suo rovescio per lo più una iscrizione analoga.
Dal lat. metallum, probabilmente per mezzo del suo plurale metalla. –
Esempio: Cellin. Vit. 173: Lui ti mette in ordine un rovescio maraviglioso per quella medaglia che tu vuoi fare.
Esempio: E Cellin. Pros. 72: In fra l'altro belle opere in nel tempo mio si usava di fare certe medagliette di oro sottilissime, per portare nelle berrette e ne' cappelli; ed in queste medaglie si facevano drento figure di basso rilievo, e di mezzo rilievo, e tutte tonde.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 14: Fassene ancora (della cera) per le cose piccole, e per fare medaglie, ritratti e storiette ed altre cose di basso rilievo, della bianca.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 198: Chi considera con diligenza le medaglie di esso Costantino e l'immagine sua, ed altre statue fatte dagli scultori di quel tempo,... vede chiaramente ch'elle sono molto lontane dalla perfezione delle medaglie e delle statue degli altri imperatori.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 157: Ritrasse anco in medaglia Filippo de' Medici, arcivescovo di Pisa.
Esempio: Tass. Lett. 2, 20: Sì come di questi metalli si posson fare e monile e medaglia e coppa da bere e vasi da oprar ne la tavola o da por ne la credenza per ornamento, così ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 309: Di grazia, non vi buttate dietro alle spallo questo affare; siccome ancora quello del provvedermi, più che voi potete, delle medaglie de' Virtuosi moderni.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 219: L'inventore di questa macchina riporterà in premio una medaglia d'oro di quattrocento zecchini di peso, la quale da una banda rappresenterà le immagini di Pilade e di Oreste, dall'altra ec.
Esempio: Giord. Op. 2, 262: Per la medaglia al medico Ferrari. Nel diritto, intorno alla testa: A Domenico Ferrari medico piacentino. Nell'esergo: ec.
Esempio: Lambr. Elog. 104: Quando il Vieusseux compì l'ottantesimo anno, gli fu da noi, in nome di quanti lo pregiavano e l'amavano in Italia, offerta una medaglia commemorativa.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 423: Vedi rovescio che ha avuto questa medaglia!
Esempio: Capor. Rim. 338: Voi m'intendete senza ch'io vi scopra Da ritto e da rovescio la medaglia.
Definiz: § II. E in particolare, per Quella, per lo più fornita di gambo, della quale si fregia, a titolo di onore, il petto di coloro che si sono segnalati per atti militari o civili, ovvero negli studj, nelle arti, e simili. –
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 77: Venuto in odio a molti, per aver fatto strappare ad alcuni soldati del reggimento di Artesia una medaglia che aveano ottenuta come benemeriti della patria, fu assalito dalla plebe e fatto in pezzi.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 307: Si scroccano intanto la medaglia.... Dove sta scritto Al merito, di dietro.
Definiz: § III. E per Quella piastrettina rotonda, ovale, o poligonale, d'oro, di argento, ottone, e simili, che rappresenta qualche soggetto religioso, o reca la immagine di Gesù, della Vergine, o di qualche Santo, e che, benedetta, i fedeli tengono appesa al collo, o portano altrimenti indosso, per devozione.
Definiz: § IV. Medaglia, fu nome dato a una Moneta così di bronzo come d'argento, d'infimo valore. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 4: Chi è, chi, vago tanto d'alcuna cosa, se tutto hae moneta assai, che cosa che valesse una medaglia, comprasse una livra?
Esempio: E Fr. Guitt. Lett. appr.: È meno che vilissima medaglia ogni bene d'esta vita mortale.
Esempio: Nov. ant. B. 97: Usavansi allora le medaglie in Firenze, che le due valevano un danaio piccolo.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 73: Siccom'elli appare nel vangelio della buona femmina, che non avea che due medaglie, le quali ella offerse al tempio.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 801: Tale non par che vaglia In vista una medaglia.
Esempio: Vill. G. 490: Per bisogno di danari peggiorò la sua buona moneta d'argento quattordici e più per centinaio, e fece medaglie bianche d'argento a guisa del re Filippo suo padre.
Esempio: Collaz. SS. PP. 63: Le due medaglie della vedova avanzano i grandi doni de' ricchi.
Esempio: Domin. Tratt. Cav. 12 t.: Una povera vidovella dette due medaglie; de le quali le quattro vagliono un denaio.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 251: Comodissima moneta riuscì il fiorino d'oro, mentre in piccolissima mole uguagliava il valore di 20 soldi d'argento, o di 240 danari pur d'argento, o di 480 medaglie, o sieno mezzi danari d'argento e rame, assai pesanti.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 279: Oltre al soldo e al danaro, o danaio, effettivo, si coniavano in Firenze anche i mezzi danari, o medaglie, credo d'argento allegato con rame. Queste medaglie, o mezzi denari, usavano anche in altri paesi, particolarmente in Pisa, ed in Francia, dove chiamavansi Oboli, o Mailles, Maailles, Mesalles, e nel 1327 ne andava 210 alla libbra, ec.
Definiz: § V. Comunemente così dicesi Qualsiasi moneta antica, e specialmente dei Greci, dei Romani e degli Etruschi. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 96: Qualche volta vi si truova (fra le rovine antiche) delle medaglie d'argento e qualcuna d'oro, benchè di rado.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 476: Aveva in casa sua infinite medaglie di bronzo e di ariento e d'oro, e molte figure antiche d'ottone, e molte teste di marmo e altre cose degne.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 89: Io mi ritengo di V. S. cinque medaglie; una d'argento, ch'è l'Augusto con un tempio colonnato per rovescio con una statuetta dentro.... L'altre quattro sono di rame piccole, ec.
Esempio: E Car. Lett. fam. 1, 90: Alla lettera di V. S. de' 17 del passato non mi accade di dir altro, se non lodarla dell'onorata fatica che ha presa per interpretar le medaglie.
Esempio: Soder. Op. 3, 11: Giulio Cesare fu coronato d'alloro, le cui frondi di poi si veggiono impresse in tutte le medaglie degli altri imperatori.
Esempio: Red. Esp. nat. 105: Nel numero di queste cervie mostruose potè forse esser quella.... che si vede con le corna nel rovescio d'una medaglia di Salonina moglie di Galieno, la qual medaglia fu mentovata ec.
Esempio: E Red. Esp. nat. appr.: E massimamente nel rovescio di una medaglia di Filippo, che si conserva tra le medaglie di bronzo del Serenissimo Granduca Cosimo Terzo, e.... nel rovescio delle medaglie battute dagli Veleti, da' Cauloniati, e dagli Agirinei.
Esempio: Magal. Lett. At. 641: Come potev'egli (un antiquario inglese) sapere che ella (una medaglia immaginata per burlarlo).... non ci poteva essere? Certo non altrimenti che richiamando egli in un tratto tutte le specie di tutte le medaglie, che aveva vedute o lette, di tutti i tempi, di tutte le nazioni, di tutti i metalli, di tutte le grandezze, di tutte le maniere: e combinandole con quella che gli veniva proposta, vi raffigurò sconcordanze tali di tempi, di costumi, di fatti, ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 200: In nessuna sorta di medaglie ho veduto più frequenti questi sigilli, che in quelle di Corfù.
Definiz: § VI. E per Grande medaglia scolpita o dipinta; oggi comunemente Medaglione. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 10: Costui.... fu in tanta considerazione, per essere il primo che introducesse il buon modo di fare ritratti di naturale in forma di medaglie,... che non fu alcun grande uomo in quelle corti, per lo quale egli non lavorasse alcuna cosa con suo molto utile ed onore.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 519: Ordinògli poi la medaglia (di marmo) che fu messa nella chiesa di Santa Francesca Romana sotto l'altare, ove figurò la santa con un angelo in atto di reggerle il libro.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 520: Pure fece (lo scultore Ferrata) la medaglia che si vede sotto il cupolino, nella quale è San Filippo Neri con due putti.
Definiz: § VII. Medaglia di presenza, dicesi oggi Quel segno che attesta che una persona, appartenente a un qualche collegio, consiglio o simile, è intervenuta all'adunanza a cui era stata invitata, e che perciò ha diritto alla rimunerazione stabilita.
Definiz: § VIII. Rovescio della medaglia. È maniera che usasi figuratam. a denotare Il lato opposto, per lo più manchevole o brutto, dell'indole o natura di una persona, di una data condizione di cose, di un atto od affare, o simile; e anche semplicemente per L'opposto di chicchessia o checchessia. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 453: Vennegli capriccio.... di comporre una piccola leggenda in stile burlesco, la quale dovesse essere, come sogliamo dir noi, tutto il rovescio della medaglia della Gerusalemme Liberata, bellissimo poema del Tasso.
Esempio: Fag. Comm. 6, 405: In somma tu se' giusto giusto il rovescio della medaglia di quel ribaldone.
Esempio: Capp. Longob. 61: Vero è bensì che l'immagine del governo di Teodorico a noi pervenne colorata dalla rettorica di Cassiodoro, cui sembra fosse dal re commesso l'ufizio di conciliargli i Romani, e di tenere i Greci cheti; ma nel rovescio della medaglia si vede la corda che strinse il collo a Boezio.
Definiz: § IX. Stare alcuno sempre fra le medaglie, trovasi scherzevolmente per Essere quegli eccessivamente devoto o dedito agli esercizj di pietà. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 14: Egli era più devoto di quell'Angelone da Roma, che stava sempre fralle medaglie.

23) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLIAIO
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pag.9

MEDAGLIAIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che fabbrica o vende medaglie. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 86: Egli pensava che li fosse stata qualche bottega, dove simili idoletti si gettassero per vendersi, come sarebbe, presso a poco oggidì, una bottega di medagliai.

24) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLIERE
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pag.9

MEDAGLIERE.
Definiz: Sost. masc. Luogo, o Mobile, dove si conserva, o custodisce, una collezione di medaglie o monete.
Definiz: § E figuratam., usasi anche per Collezione di medaglie o monete.

25) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLIETTA.
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pag.9

MEDAGLIETTA.
Definiz: Diminut. di Medaglia. Medaglia piuttosto piccola. –
Esempio: Bemb. Lett. 3, 252: Io ho veduta una medaglietta d'argento, che ha dall'una parte Mecenate, dall'altra Virgilio, con quelle lettere che dito.
Esempio: Cellin. Vit. 51: Questo uomo lavorava solamente di medagliette cesellate fatte di piastra.
Esempio: E Cellin. Pros. 72: Ed in fra l'altre belle opere in nel tempo mio si usava di fare certe medagliette di oro sottilissime, per portare nelle berrette e ne' cappelli.
Esempio: E Cellin. Pros. 77: Io ho veduto una medaglietta di vostra mano, la qual voi avete fatta a Girolamo Marretta.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 9: Alfonso Ferrarese, lavorando nella sua prima giovanezza di stucchi e di cera, fece infiniti ritratti di naturale in medagliette piccole a molti signori e gentiluomini della sua patria.

26) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLINA
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pag.9

MEDAGLINA.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Medaglia. Piccola medaglia. –
Esempio: Cellin. Pros. 252: La detta opera si è tre figure, Fede, Speranza e Carità, con due puttini, uno cane ed un festone, e tre medagline d'oro (qui in particolare per Piccola medaglia scolpita in un'opera d'arte).
Definiz: § Più comunemente si usa per Piccola medaglia di argento o di ottone, con l'immagine di Gesù, della Vergine, o di alcun Santo, da portarsi in dosso per devozione dai fedeli.

27) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLINO.
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pag.9

MEDAGLINO.
Definiz: Sost. masc. Forma diminutiva di Medaglia. Medaglina; ne' varj sensi della parola. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 90: Vi mando ancora il medaglino d'Atalarico, il diritto del quale è un Giustiniano.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 203: M'ha ricevuto (il papa) con accoglienze di somma benignità, caricandomi d'indulgenze e di medaglini d'argento e d'oro.

28) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLIONCINO
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pag.9

MEDAGLIONCINO.
Definiz: Diminut. di Medaglione. Piccolo medaglione. –
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 19: Medaglioncino d'argento, con testa senza laurea, del medesimo imperatore.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 194: Saputosi che l'imperatore era guarito, fu stampato il medaglioncino seguente.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 201: Medaglioncino di metallo rosso con cerchio giallo, con testa laureata di Caracalla.
Definiz: § E oggi dicesi Quell'ornamento in forma di medaglia rotonda o ovale, che le donne portano raccomandato ad una catenina pendente dal collo, o fermato sulla veste mediante uno spillo.

29) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLIONE.
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pag.9

MEDAGLIONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescitiva di Medaglia. Grande, Grossa, medaglia, Medaglia di dimensioni più che ordinarie. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 3: Io 'l crederei un qualche ciurmadore, Se non ch'e' non ha al collo una catena, Com'io vorrei vederli, Con un gran medaglion, com'è usanza Di simil personaggi.
Definiz: § I. E in senso particolare, per Moneta, specialmente antica, della maggiore grandezza. –
Esempio: Red. Esp. nat. 102: Mi fu fatto vedere, tra le medaglie del serenissimo Granduca Cosimo, un medaglione greco battuto da' Pergameni in onore di Severo e di Giulia, nel rovescio del quale era un Ercole, che teneva afferrata una cervia per le corna.
Esempio: E Red. Esp. nat. appr.: Nel rovescio d'un medaglione di Eliogabalo battuto da' Germini,... si vede coniato un Ercole che tien per le corna non una cervia, ma un cervio.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 13: Così supporrebbe che il medaglione fosse battuto in memoria di questo successo dalla città d'Antiochia; onde per questo e' si vegga in greco e in latino.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. appr.: Il vedere una quantità di rovesci latini riportati con ogni similitudine ne' medaglioni delle città greche particolari, mi ha dato da dubitare, che ec.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 200: Benchè noi siamo molto allo scuro, par che si possa credere che le medaglie e medaglioni, dove si veggono (certi sigilli o marchj), sieno state veramente monete.
Definiz: § II. E Term. di Belle arti. Quell'ornamento, di forma rotonda, od ovale, o anche poligona, fatto di marmo, gesso, metallo, e simili, e contornato da cornici, fogliami, fasce, od altro, il quale si usa più spesso nelle decorazioni architettoniche, e nel quale è ritratta qualche effigie o figura, o cosa allusiva o adatta al luogo dove è collocato o incastrato. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 156: Il medesimo Vittore fece in medaglioni di getto infiniti ritratti di principi de' suoi tempi.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 24: Nel mezzo restan le due parti, ed una dalle bande, dove son collocati i medaglioni.
Esempio: E Condiv. Vit. Buonarr. 27: Questi son certi ignudi, che sopra la già detta cornice in alcuni zoccoli sedendo, un di qua e un di là, sostengono i medaglioni che si son detti, finti di metallo, ne' quali a uso di rovesci son fatte varie storie tutte approposito però della principale.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 523: Tali furono, in un medaglione retto da due angeli, il ritratto di uno della famiglia del Corno, che per ornamento del suo sepolcro, fu posto nel Gesù Maria, a mansinistra entrando: vi è la figura del Tempo, e da i lati alcuni angeletti.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 627: Sopra gli architravi della gran facciata sono in atto di giacere la Religione e la Pace: e nelle due estremità due tondi medaglioni, in uno de' quali siede mesta la misera Affrica,... nell'altro alcune figure nella parte più bassa è un altro medaglione colla figura di un giovane sedente sopra un coccodrillo presso ad una palma, ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 328: Ordinò che vi si ponesse la sua effigie e quella di suo padre, scolpite, non senza qualche somiglianza, in due medaglioni di pietra.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 161: Nel mezzo di ogni sua facciata (della base) vi era un medaglione con dipinture della Santa.
Definiz: § III. Chiamasi pure così Il disegno, La incisione, stampa, o simile, che rappresenti o riproduca un medaglione. –
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 21: Gli Efesini.... conservarono la memoria d'Adriano alzandogli un tempio, come si vede in un medaglione riferito fra gli altri dallo Sponio nell'indice d'alcuni medaglioni, che ha riportato ec.
Definiz: § IV. Familiarmente, e in modo figurato e scherzevole, dicesi di Persona piuttosto avanzata nell'età, che negli abiti e nel portamento mostri una gravità alquanto ridicola. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 39: Certo, che se tornasser dagli estinti Que' venerati nostri medaglioni Che ne' quadri si veggono dipinti Con tanti ricci, e con tanti galloni,... Strappatevi direbber ec.

30) Dizion. 5° Ed. .
MEDAGLISTA
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pag.10

MEDAGLISTA.
Definiz: Sost masc. Dilettante di medaglie, Raccoglitore di medaglie. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 218: V'amo e vi stimo quanto amico ch'io abbia, e qualche cosa da vantaggio, per esser voi medaglista, e per darmi anco delle medaglie, ch'è più.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 328: Del resto io desidero e voglio che diventiate antiquario e medaglista ancor voi.

31) Dizion. 5° Ed. .
MEDELA.
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pag.10

MEDELA.
Definiz: Sost. femm. Medicina, Medicamento; ma è voce che non si userebbe se non in poesia od in nobile scrittura.
Dal lat. medela. –
Esempio: Rim. Ant. F. Lott. Dat. 1, 394: Magna medela a gravo e perigliosa Del tutto infermità so che convene, Chè parva a parvo so dà curamento.
Esempio: Bocc. Teseid. 3, 25: Ma che dich'io? Poichè Apollo, sentita Cotal saetta, che i succhi mondani Tutti conobbe, non seppe vedere Medela a sè che potesse valere?
Esempio: Pulc. L. Son. 2: Le medele son queste: D'avviarti all'un'ora passo passo, ec.
Esempio: Franc. Son. 1: Truova qualche medela a cotal peste.

32) Dizion. 5° Ed. .
MEDESIMAMENTE
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pag.10

MEDESIMAMENTE.
Definiz: Avverb. Nel modo medesimo, Allo stesso modo, Parimente; ed altresì semplicemente Ancora, Eziandio, Pure. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 19: Grande moltitudine di gente vi venne, medesimamente per vedere la novella città.
Esempio: Dant. Conv. 134: Nè si maravigli alcuno, se queste ed altre ragioni,... non sono del tutto dimostrate: chè però medesimamente dovemo ammirare loro eccellenza (dei motori).
Esempio: Cavalc. Mond. Cuor. 2: In questo modo dicono medesimamente de' sette peccati mortali.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 70: Della casa di Donato Rucellai s'è ragionato con Niccolò, e medesimamente Donato s'accozzò co' lui, e no ne furono daccordo.
Esempio: Poliz. Pros. 45: Ieri, essendo un poco di vento, andò a uccellare; e non ebbono molta ventura.... Stamani siamo ritornati alla campagna, e medesimamente dal vento fu sconcio l'uccellare.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 10: Gentile, vescovo aretino, uno medesimamente degli eletti ambasciatori.
Esempio: E Guicc. Stor. 2, 53: La longitudine della qual linea (della linea equinoziale) divisero con la immaginazione in trecento sessanta parti, le quali chiamarono gradi, così come il circuito del cielo, per mezzo dei poli, è medesimamente gradi trecento sessanta.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 47: Il giusto e la giustizia son cosa onesta; e la vendetta medesimamente più che non è il perdonare; perchè gli è cosa giusta a rendere il pari, e la cosa giusta è ancora onesta.
Esempio: Soder. Op. 1, 234: Una lama di ferro in foggia di banderuola, che.... volga la testa ai venti che soffiano di mano in mano, sendo accomodata in bilico fra gli anelli medesimamente di ferro.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 47: Ho fatto una scatola di bastoncelli col zucchero e colle mandorle, e una di biscottini con zucchero e mandorle medesimamente.
Esempio: Red. Cons. 2, 32: Medesimamente è necessario che questo illustrissimo signore stia in una stanza temperata.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 3: E medesimamente su quello di Dorchester vi sono le alture, che portano questo stesso nome, ed un'altra che ec.

33) Dizion. 5° Ed. .
MEDESIMANZA
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pag.10

MEDESIMANZA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Medesimezza; ma non è di uso comune. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 57: Di che sarebb'egli segno questa medesimanza di peso sempre?
Esempio: E Bellin. Bucch. 114: Per dimostrar con tal partecipanza Della famiglia la medesimanza.

34) Dizion. 5° Ed. .
MEDESIMARE
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pag.10

MEDESIMARE.
Definiz: Neutr. pass. medesimarsi Farsi medesimo con checchessia o chicchessia; comunemente Immedesimarsi. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 397: Nell'ammirabile nodo matrimoniale, che strigne il marito con la sua moglie di modo, che vengano tra sè quasi a medesimarsi.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 58: Per entro la sua sostanza s'insinuano, ed essa penetrano, e con essa s'incorporano, e quasi in lei si trasformano, e con lei si medesimano in sì fatta maniera, che ec.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. At. 441: La volontà di Dio, che sorbita con avidità amorosa dalla volontà del giusto, mescolandosi e medesimandosi con essa, le serve di balsamo per preservarla nell'eternità, rigettata con ostinazione inflessibile dalla volontà dell'empio,... gli serra anche addosso per sempre quella vita di cui vorrebbe poter disfarsi.

35) Dizion. 5° Ed. .
MEDESIMATO
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pag.10

MEDESIMATO.
Definiz: Partic. pass. di Medesimare.
Definiz: § E in forma d'Add. Divenuto uno e medesimo con checchessia o chicchessia. –
Esempio: Fag. Rim. 7, 84: Io sono stato un servo antico Di casa vostra, e posso dir tarlato, Che di quella vuol dire un servo amico; Amico sto per dir medesimato, E nella vostra gloria e vostro onore Per metà, come in proprio, interessato.

36) Dizion. 5° Ed. .
MEDESIMEZZA
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pag.10

MEDESIMEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Medesimo. L'essere il medesimo, Ciò che fa che una cosa sia medesima con un'altra, Stato o Condizione di una cosa in tutto e per tutto eguale ad un'altra; Identità. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 638: Per la quale medesimezza, questo vocabolo intendere s'intende d'amendue (degli uomini e degli angioli).
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 82: Mostrandosi esser tanta la simiglianza fra due suggetti, che possa dirsi medesimezza.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 200: La qual medesimezza di essere congiunto con la minorità della misura essendo necessaria per la divisione di cui si parla, resta l'assunto più che evidentissimamente provato.
Esempio: Pap. Tratt. var. 136: Niuno però vi abbia che, ingannato da così fatta con giunzione e, per così dire, medesimezza de' centri della terra e del mondo, si faccia a credere ec.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1. 371: Parmi omai lecito lo stabilire la medesimezza del nostro odierno salmodico canto colla primitiva.... salmodia.
Esempio: Zannon. Vas. Lic. 33: Ammone ed il Nilo si estimavano dagli Egiziani una medesima divinità. Perciò, quando dinotar voleano questa medesimezza, rappresentavano Ammone sedente, con testa e corna d'ariete, e versante acqua da un vaso.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 522: Era fra noi quel vero e strettissimo parentado che nasce dalla conformità negli studi e negli affetti...: anzi più oltre, v'era quella medesimezza, onde fra due individui distinti è artefice la magia celestiale dell'amicizia.
Definiz: § II. E per L'essere checchessia uno e medesimo in sè. –
Esempio: Giobert. Introd. 1, 10: L'Hegel e i suoi partigiani, escludendo da un lato la religione dalla filosofia, e affermando dall'altro la perfetta medesimezza della loro materia, danno alla filosofia l'altrui, mentre le tolgono il proprio.
Esempio: E Giobert. Buon. LXXVI: Etnograficamente, queste due utopie rispondono alla dualità eolicodoriese e pelasgica, unificata dalla medesimezza del sangue giapetico.

37) Dizion. 5° Ed. .
MEMBRARE
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pag.52

MEMBRARE.
Definiz: Att. Lo stesso che Rimembrare, Ricordare; ma oggi è voce che non si userebbe se non talvolta in poesia.
Dal lat. memorare. –
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Gualacq. L. 86: Quando d'Eva mi membra ec.
Esempio: E Rim. Ant. P. Viol. Alb. 145: Falso piacer l'à messo (il cuore) in tante pene, Non può partir, ma dolorosamente Ciò membrando ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 30: Son fatto una fera, Membrando 'l suo bel viso e l'opre sante.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 128: Ma la stagione, e l'ora men gradita, Col membrar de' dolci anni e degli amari, A parlar teco con pietà m'invita.
Esempio: Cas. Rim. 1, 14: Onde m'assal vergogna e duol, qualora Membrando vo, com'a non degna rete Col vulgo caddi, e converrà ch'io mora.
Esempio: E Cas. Rim. 1, 26: Ed ora in fredda valle ombroso rio Membrando, arroge al suo mortai desìo.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 7: Così parlò fra sè la vaga figlia D'Eezïon, lo sposo suo membrando.
Esempio: E Bald. Quint. Cal. 1, 20: Sparsi Eran d'intorno all'onorata tomba Del figlio di Menezio, il caro amico Ancor membrando.
Esempio: Fosc. Poes. C. 14: Meste le Grazie mirino Chi la beltà fugace Ti membra, e il giorno dell'eterna pace.
Definiz: § Neutr. pass., Membrarsi e in forma di Neutr. Ricordarsi, Rimembrarsi. –
Esempio: Nov. ant. C. 46: Membravi quando voi foste a cotal festa, dove l'altre donne erano sguardate più che voi?
Esempio: Plut. Vit. 50: Quella notte Cato andoe al bagno, e innanzi che egli si bagnasse membrossi di Statilio e subitamente gridò.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 79: Membrandomi di quel sommo valore Del quale i' son suggetto e fedel servo.

38) Dizion. 5° Ed. .
MEMBRATO
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pag.52

MEMBRATO.
Definiz: Partic. pass. di Membrare.

39) Dizion. 5° Ed. .
MEMBRATURA
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pag.52

MEMBRATURA.
Definiz: Sost. femm. Conformazione delle membra; Tutte insieme le membra del corpo animale; Corporatura.
Dal lat. membratura. –
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 185: Trasferivan poi nelle proprie composizioni quella rigidezza statuaria, quella membratura, quell'entrare ed uscir di muscoli, quella severità di volti, quelle attitudini di mani e di vita, che formano il suo terribile (di Michelangelo).
Esempio: Galian. B. Vitr. 327: Se saranno correnti (le acque) e scoperte, prima di cominciare a condurle, si vegga e si consideri la membratura di coloro che abitano intorno a quelle acque: che se saranno questi di corporatura valida, colori vivi, ec.
Definiz: § Per similit., vale anche Disposizione e distinzione delle parti principali o membri architettonici di un edifizio.