Lessicografia della Crusca in rete

Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
120) Dizion. 5° Ed. .
MENTOVATO
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pag.100

MENTOVATO.
Definiz: Partic. pass. di Mentovare. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 327: È una comparazione, del primo genere di comparazioni da me mentovato.
Definiz: § E in forma d'Add. Menzionato, Ricordato poc'anzi. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Si può valere ancor egli del mentovato sugo dell'achillea.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 551: Come s'accorderebbero le mentovate proposizioni col vedersi poi, che di fatto Iddio mostrasse d'aver in gran conto questi beni caduchi?
Esempio: Red. Esp. nat. 55: Non mi ànno mai dato un minimo contrassegno della mentovata loro potenza.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 14: Apparisce quest'instituto nell'istessa parte del nostro territorio poc'anzi mentovata.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 6: Sono stato necessariamente obbligato a difendere contro l'autorità di alcuni gran nomi.... il mentovato principio di Grozio.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 111: Sì piccolo segno, qual si era la mentovata lineetta, sfuggì dall'occhio del copista.

121) Dizion. 5° Ed. .
MENTOVAZIONE.
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pag.101

MENTOVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il mentovare, comunemente Menzione. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 197: Con tutto che varie fogge di balli si trovino antichi e moderni, tuttavolta, senza special mentovazione della qualità di esso ballo, non s'intenderà, ec.

122) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDIEVOLE e MISERICORDEVOLE
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pag.351

MISERICORDIEVOLE e MISERICORDEVOLE.
Definiz: Add. Che sente ed è disposto a usare misericordia; oggi comunemente Misericordioso. Anche in forza di Sost. –
Esempio: Giacomin. Oraz. 41: Questo istesso è necessario avvenga ed a' misericordievoli ed a' timorosi, ed universalmente a' sottoposti a gli affetti.
Esempio: E Giacomin. Oraz. 47: Altro dubbio molto importante potrebbe cadere ne la mente di alcuno, se la tragedia rende gli uomini compassionevoli e timorosi, o duri ed arditi: perchè se gli rende più misericordievoli e più paurosi, male adunque gli purga di appassionamenti tali, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 100: Quello ponemo noi per nostra utilitade, che noi diamo per misericordevole umanitade.
Esempio: Vill. M. 371: Non recherebbono a maraviglia quello che avviene, ma a misericordevole gastigamento della divina mansuetudine.
Definiz: § II. E per Atto a muovere a compassione, Degno di compassione. –
Esempio: Quintil. Declam. C.: Con prieghi, e con misericordievole pianto, e con maternali lagrime.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 175: Non regalmente, ma d'addobbamento molto misericordievole...., venne a Roma (il lat. ha: cultu quam maxume miserabili).
Definiz: § III. Essere misericordievole ad uno, trovasi per Usargli misericordia. –
Esempio: Collaz. SS. PP. M. 15: Da quella parte incorse più in cagione d'offendere, dalla quale egli avea sperato, che la maestà di Dio gli fosse missericordievole.

123) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDIEVOLMENTE, MISERICORDEVOLMENTE, ed anche MISERICORDEVOLEMENTE e MISERICORDIEVOLEMENTE
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pag.351

MISERICORDIEVOLMENTE, MISERICORDEVOLMENTE, ed anche MISERICORDEVOLEMENTE e MISERICORDIEVOLEMENTE.
Definiz: Avverb. In modo misericordievole; oggi, nell'uso comune, Misericordiosamente. –
Esempio: Giamb. Oros. 133: A tutti i popoli di Grecia.... comandò che si partissero dall'arme, e pace servassero tra loro: non perchè misericordievolemente si movesse agli affaticati per le guerre di dare pace, ma ec.
Esempio: E Giamb. Oros. 217: I quali misericordievolemente, se piace loro, li riprendiamo, acciò che sanare li possiamo.
Esempio: Dant. Conv. 63: Per la dolcezza ch'io sento in quello ch'io a poco a poco ricolgo, misericordevolmente mosso, non me dimenticando, per li miseri alcuna cosa ho riservata, la quale ec.
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 84: O catuno strugge il peccato suo per penitenza, o il Signore il purga misericordievolemente per sua battitura, o egli il purgherà dopo la morte nel fuoco del purgatorio.
Esempio: S. Bern. Cosc. 72: Non ho udito voluntieri e misericordievolemente la voce de' poveri e de' miseri.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 314: Ecco, frati miei, come misericordievolemente Dio perdona quando elli affligge l'uomo in questa vita.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Ma perchè esso s'approssima umilmente alla corruzione, dovea esser liberato misericordievolmente da essa.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 1, 79: Nondimeno perchè a noi ed a' nostri collegi è paruto che sarebbe troppo fuori d'umanità avergli trattati meno che misericordievolmente, abbiamo diliberato insieme con esso loro ed ottenuto il partito, come si richiede, che essi sieno liberamente lasciati.
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 279: Noi dobbiamo sperare.... che come devoti e buoni figliuoli da loro saremo ricevuti, e pietosamente e misericordievolmente trattati.
Definiz: § In senso particolare, si usò a denotare Per atto di grazia, Per concessione di grazia. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 53: Per certo spazio stesse in prigione, e dopo quello, in alcuna solennità pubblica fusse misericordievolemente alla nostra principale chiesa offerto.

124) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDIOSAMENTE
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pag.351

MISERICORDIOSAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo misericordioso, Con misericordia, Per misericordia. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 139: Bel padre Tevere, io ti priego che tu riceva queste armi e questo cavaliere misericordiosamente. Dopo queste parole saltò nell'acqua, ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 170: Conciossiacosachè gli altri peccatori Iddio punisca misericordiosamente, soli i superbi punisce e danna con rigore di giustizia aspramente.
Esempio: Imit. Crist. 174: Rendi altissime grazie alla superna bontà, la quale.... misericordiosamente ti visita.
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 92: Perchè noi siamo miseri e mortali ci amano misericordiosamente (gli Angeli) acciò che siamo immortali e beati.
Esempio: S. Greg. Omel.: Dobbiamo misericordiosamente dare, per amor delle pecore sue, le nostre cose esteriori.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 191: Il buono uomo per certi mezzani gli fece con una buona quantità della grascia di san Giovanni Boccadoro ugner le mani..., acciò ch'egli dovesse verso lui misericordiosamente operare.
Esempio: Car. Trad. gr. 162: Tutto il giorno opera misericordiosamente, fa piacere ad altri, e il suo seme sarà sempre benedetto.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Red. Lett. 1, 172: Perso essendo voce usata da gli antichi scrittori, ed oggi avvalorata dal comune uso, si può misericordiosamente concedere per cagion della rima ad un uomo povero come son io.

125) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDIOSISSIMAMENTE
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pag.351

MISERICORDIOSISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Misericordiosamente. –
Esempio: Varch. Ercol. 363: E chi non vede che questa parola sola misericordiosissimamente è bene undici sillabe, ma non già verso buono?
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 642: Chi pronunziasse debitamente e con gli suoi accenti questo avverbio misericordiosissimamente, come fece ec.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 75: Sono adunque queste e simili: D'una lettera E; d'una sillaba Sto.... D'undici misericordiosissimamente.... Nè credo che alcuno sia mai por negare che misericordiosissimamente sia parola toscana.
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 75: Misericordiosissimamente è di dieci sillabe. Si potrebbe far d'undici in verso a chi avesse tanto stomaco.

126) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDIOSISSIMO
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pag.351

MISERICORDIOSISSIMO.
Definiz: Superlat. di Misericordioso. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 12: E così Dio, piatosissimo e misericordiosissimo padre, ha posto la nostra redenzione in quella cosa, nella quale ec.
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 154: Però che in lui (in Cristo) hanno misericordiosissima purgazione, e della mente e dello spirito e del corpo loro (qui figuratam.).
Esempio: E S. Ag. Solil. 24: E onde questo a me, Signore benignissimo, Dio altissimo, Padre misericordiosissimo, Creatore potentissimo e mansuetissimo?
Esempio: Morell. Cron. 340: Avendo moltissime volte raccomandato al misericordiosissimo Figliuolo d'iddio, e alla pietosa sua Madre Vergine Maria, la salute dell'anima del mio figliuolo.
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 278: Noi siamo sotto giustissimi e misericordiosissimi Signori, sotto il governo de' quali aspettiamo avere grandissima tranquillità.

127) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDIOSO
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pag.351

MISERICORDIOSO.
Definiz: Add. Che ha, Che sente, Che usa, misericordia; Pietoso. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 58: Misericordioso è colui, che a tutti dà, e non disceme uno da un altro.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 56: Ella è donna antica e misericordiosa.
Definiz: § I. E detto della Divinità, in quanto la misericordia è uno dei suoi attributi. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 40: Al quale non manca il potere, perocchè è Signor onnipotente; nè il volere, perchè è padre misericordioso.
Esempio: Red. Lett. M. 49: Dio buono! misericordioso Dio! Il dir queste mellonaggini,... non è egli un burlar se medesimo?
Esempio: Lambr. Elog. 224: Faccia di me il Signore quello che a lui piace. Tutti pecchiamo; ma Egli è misericordioso.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 162: Immaginava lei (la filosofia) fatta come una donna gentile: e non la potea immaginare in atto alcuno, se non misericordioso.
Esempio: E Dant. Conv. 185: Lo mio secondo amore prese cominciamento dalla misericordiosa sembianza d'una donna.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 258: Anzi intendeva di consumare il rimanente della sua vita in peregrinaggi, ed in servigj misericordiosi per la salute dell'anima sua.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 551: Mano misericordiosa del loro Signore.
Definiz: § III. Pur figuratam., e in ischerzo, per Che si presta a opere o servigj di falsa e interessata pietà. –
Esempio: Crudel. Pros. 173: Tutti due si ritrovarono in un giardino d'una misericordiosa vicina loro, che madonna Rufolosa chiamavasi; donna che per professione amava molto la concordia e la carità.
Definiz: § IV. E in costrutto con un termine retto dalla prep. Di, ed anche In, denotante le persone a cui si usa misericordia; ma non si adoprerebbe se non in nobile scrittura. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 287: Era nientedimeno egli e la moglie molto misericordioso de' poveri.
Esempio: Petr. Vit. volg. 45 t.: Fu imperadore cristianissimo, e ne' poveri fu molto misericordioso.
Definiz: § V. In forza di Sost. Chi è misericordioso, Persona misericordiosa. –
Esempio: Stor. Barl. 112: E sai qual vertù tu dei amare sopra tutte l'altre? Si è la misericordia, che 'l nostro Signore disse: Benedetti siano i misericordiosi.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 352: Misericordia è virtù opposta a la invidia, imperò che 'l misericordioso àe compassione a chi à male, e lo invidioso è lieto del male altrui.
Definiz: § VI. E figuratam., per Indole, Natura, delle persone misericordiose. –
Esempio: Adr. G. B. Lett. 15: In un subietto medesimo volle che apparisse il vario, l'iracondo, il placabile, il clemente, il misericordioso, il superbo, il pomposo, l'umile, il feroce, il timido, o 'l fugace, chè tale era la condizione e natura di quel popolo.

128) Dizion. 5° Ed. .
MISERICORDISSIMO
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pag.352

MISERICORDISSIMO.
Definiz: Superlat. di Misericorde.
Lat. misericordissimus. –
Esempio: Mirac. Mad. M.: Ricevi misericordissima il mio sospiro, e dammi placatissimo il tuo Figliuolo.
Esempio: Scal. Claustr. 430: E so bene ch'io non sono degna di manicare questo pane, che tu mi rompi, come fue la Cananea. Ma, Signor mio Domeneddio misericordissimo, siccome ella ti disse, ec.

129) Dizion. 5° Ed. .
MISERINO
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pag.352

MISERINO.
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Misero, nel senso di Piccolo, Angusto, Scarso al bisogno; detto di cosa.
Definiz: § E detto di persona, per Di meschina apparenza, Sparuto, e simili.

130) Dizion. 5° Ed. .
MISERIONE
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pag.352

MISERIONE.
Definiz: Sost. masc. Chi si trova in grande miseria, e non si cura di ripararvi o nasconderla.

131) Dizion. 5° Ed. .
MISERISSIMAMENTE
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pag.352

MISERISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Miseramente. –
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 327: Si godevano essi allegramente tante delizie,.... e noi stentavamo miserissimamente.

132) Dizion. 5° Ed. .
MISERISSIMO
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pag.352

MISERISSIMO.
Definiz: Superlat. di Misero. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 31: O misera miserissima sovra di tutte misere d'esto mondo.
Esempio: E Fr. Guitt. Opusc. 300: Li folli, arditi e impronti pervennero ad avere i reggimenti della comunanza, grandissime e miserissime tempestanze addivenivano molto sovente.
Esempio: Cic. Tusc. 57: Sapere disidero come quello che io stimo miserissimo non sia male.
Esempio: Dant. Conv. 288: Oh miseri, che al presente reggete! e oh miserissimi, che retti siete!
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 148: Alla quinta pone l'entrata della miserissima cittade di Dite.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 191: Atto di miserissimo ingegno è sempre usare le cose trovate e non mai trovarne.
Esempio: Panzier. Tratt. 40: Vedendo tutte le ragioni aperte perchè la sua miserissima miseria in cosi infinito termine si dilata.
Esempio: Med. Aridos. 1, 1: E che vuoi tu che sia stato causa di tanta mutazione, e che di liberale l'abbia fatto miserissimo?
Esempio: Gell. Circ. 89: Tu faresti tanto, che mi parrebbe essere miserissima.
Esempio: Varch. Boez. 78: Piena è ancora la presente età di quei re, che, di felici, sono miserissimi divenuti.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 45: E coloro essere miserissimi e gaglioffi, i quali tenevano conto di quello che spendevano.
Esempio: Giord. Op. 2, 508: Vita per continue malattie miserissima.

133) Dizion. 5° Ed. .
MISERO
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pag.352

MISERO.
Definiz: Add. Infelice, Tribolato, Pieno di calamità, di travagli; detto di persona, o suo stato o condizione.
Dal lat. miser. –
Esempio: Dant. Parad. 28: Incontro alla vita presente De' miseri mortali aperse il vero Quella che imparadisa la mia mente.
Esempio: E Dant. Conv. 158: Meglio sarebbe alli miseri Grandi, matti, stolti e viziosi essere in basso stato; chè nè in mondo, nè dopo la vita sarebbon tanto infamati.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 114: Siete fatti calamitosi e miseri, e nondimeno perseverate pure pessimi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 62: Come pensi, signor, che rimanesse Il miser vecchio conturbato allora?
Esempio: Bern. Orl. 31, 1: Questo stato mortal misero è misto, Ed or mesce dolcezza ed or veleno, Or gioia, or doglia, or piacere ed or guai; Ma la miseria v'ha più parte assai.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 308: Coloro che si truovano in estrema calamità, di cui maggior non possa quasi loro accadere, non hanno pietà della miseria de gli altri, come quelli che non pensano di poter diventar più miseri di quel che sono.
Esempio: Leopard. Poes. 51: O miseri o codardi Figlioli avrai: Miseri eleggi.
Esempio: E Leopard. Poes. 70: Ahi di cotesta Infinita beltà parte nessuna Alla misera Saffo i numi e l'empia Sorte non fenno.
Esempio: Manz. Poes. 818: Tal si giaceva il misero Figliol del fallo primo, Dal dì che un'ineffabile Ira promessa all'imo D'ogni malor gravollo, D'onde ec.
Definiz: § I. Si congiunge spesso, per maggior forza, con altri adiettivi di significato affine, come Lasso, Disgraziato, Tapino; anche a modo d'esclamazione. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Pentuto e confesso mi rendei, Ahi miser lasso! e giovato sarebbe.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Guarda, come passi; Fa' si che tu non calchi con le piante Le teste de' fratei miseri lassi.
Esempio: E Dant. Purg. 10: O superbi Cristian miseri lassi, Che, della vista della mente infermi, Fidanza avete ne' ritrosi passi, Non v'accorgete voi che noi siam vermi ec.?
Esempio: Bocc. Decam. 2, 71: I miseri dolenti che sopra quella (cocca) erano.... s'incominciarono ad appiccare a quelle cose che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 301: Io sono la misera sventurata Zinevra.
Esempio: Cas. Pros. 3, 119: Le chieggio adunque, non per alcun mio merito, nè per alcuna scusa o ragione che io possa dire a difesa di questo misero sfortunato, ma per sola misericordia, ch'Ella me lo doni.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 10: Come, di grazia, non s'avvede questo nostro felice del mondo, che se pur l'accrescimento di questi beni lo potesse far divenire tale, egli da se stesso si fa misero?
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 39: Così il rapace nibbio furar suole Il misero pulcin presso alla chioccia.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 94: Le piante misere del bel giardino Incerte pendono sul lor destino.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Senza riposo mai era la tresca Delle misere mani, or quindi Or quinci Iscotendo da sè l'arsura fresca.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Tu ne vestisti Queste misere carni, e tu ne spoglia.
Esempio: Leggend. Lazz. Mart. Madd. 32: Anima peccatrice, tu sei fatta e misera e miserabile, nientedimeno ritorna a me, e io ti farò gloriosa e restituirotti la tua bellezza, e vestirotti della prima stola.
Esempio: Petr. Rim. 1, 9: Ma del misero stato, ove noi semo Condotte dalla vita altra serena, Un sol conforto, e della morte, avemo (parlano uccelli).
Esempio: E Petr. Rim. 1, 57: M'avete Scacciato del mio dolce albergo fora; Misero esilio!
Esempio: Poliz. Pros. 14: Veggo el nostro misero corpo.... a migliaia e migliaia d'infermità essere sottoposto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 59: Gli sparve…. ella davante, Come fantasma al dipartir del sonno. Cercando egli la va per quelle piante, Nè i miseri occhi più veder la ponno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 48: Di così strano e misero accidente Rinaldo senza fin si lagna e duole.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 79: Poi vide bocce rotte di più sorti, Ch'era il servir de le misere corti.
Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di cose, vale Che cagiona affanni, travagli. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 302: Oh! misera ed orribil visione!
Esempio: Poliz. Pros. 34: Convien gittar nel fondo del mare e' miseri lor tesori.
Definiz: § V. Si usa anche semplicemente ad esprimere pietà, commiserazione, compassione; nel senso stesso di Povero, Disgraziato, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 70: Quella (cocca) sopra la quale era il misero e povero Landolfo.... percosse in una secca.
Esempio: Car. Eneid. 5, 948: Che furor, disse, è questo (d'incendiar le navi)? Dove, dove ne gite? e che tentate Misere cittadine? Ah! che non questi De' Greci i legni o gli steccati sono. Voi di voi stesse le speranze ardete.
Esempio: Grazz. Comm. 20: Povera figliuola! povere e misere tutte l'altre destinate a nascer di padri simili!
Definiz: § VI. E figuratam., detto di cose. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro Che visser senza infamia e senza lodo.
Esempio: E Dant. Inf. 31: Noi demmo il dosso al misero vallone Su per la ripa che ec.
Esempio: E Dant. Purg. 14: Ond'hanno sì mutata lor natura Gli abitator della misera valle, Che par che Circe gli avesse in pastura.
Definiz: § VII. E usato come termine di disprezzo, vale Che muove a sdegno e pietà insieme; Sciaurato, Miserabile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 1: Miser chi mal oprando si confida Ch'ognor star debbia il maleficio occulto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 73: La sacra stanza Dove in carne abitò Dio omnipotente, Ch'ora i superbi e miseri cristiani, Con biasmo lor, lasciano in man de' cani.
Esempio: Leopard. Poes. 34: Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte e i figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 615: Ben può dirsi che trascurando un'occasione sì bella di potenza e di gloria, quel misero re si chiarisse non meno stolto che iniquo.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 179: E là dove e' dice: le mie pari, s'intende l'anime libere dalle misere e vili dilettazioni, e dalli volgari costumi, d'ingegno e di memoria dotate.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 205: Per loro disavvedimento egli avrebbono fatto una sozza e misera opera.
Esempio: Vill. G. 535: Il quale [re] messer Ugo il Dispensiere il nutricava in misera vita, e al tutto avea rivesciato in lui il governo di sè e di tutto il reame.
Esempio: Leopard. Poes. 50: In su la scena Mosse guerra a' tiranni; almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 6: Or tal viviamo Misera età, che a sopportar non basta Nè i mali nè i rimedj.
Definiz: § IX. Si usò, figuratam., per Maligno, Di mala qualità, Nocivo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 30: Dee prevedere la qualità dell'aere, s'egli è buono, o pestilente e misero.
Esempio: Ugurg. Eneid. 79: Quando subitamente, essendo corrotto il tratto del cielo, venne alle membra misera pestilenzia di morbi, alli arbori ed alle biade.
Definiz: § X. Misero, detto di persona, vale altresì Privo d'averi, Molto povero, Indigente; anche in forza di Sost. –
Esempio: Cas. Pros. 4, 175: Costor, per potere più lungamente e senza costo, delle fatiche altrui godere, pascono di speranza uomini miseri, vili, e di finta clemenza e bontà gli nodriscono; acciocchè ec.
Esempio: Segner. Pred. 30: Promettali pur altri (a Dio) doni magnifici, entrate ricche, retaggi più che reali; non c'è pericolo ch'egli per questo a niuno mai mi posponga, se io, benchè più meschino, benchè più misero, porterogli per altro maggior amore.
Esempio: E Segner. Pred. 402: Tra quelle poche persone le quali il Signore.... ha detto di odiare al sommo, è il ricco bugiardo..., che, per non pagare i suoi miseri creditori, adduce continuamente colori frivoli, e ritorna a dire: Non possum.
Esempio: ESegner. Mann. nov. 7, 1: Mira che bello stato è mai quello di que' buoni religiosi, sì miseri, sì mendici, che tu non dubiti forse ancor di schernire orgogliosamente.
Definiz: § XI. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 254: Avendo in assai misera vita molte cose patite.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 187: Compariva.... sul territorio italiano l'esercito repubblicano di Francia, in aspetto squallido e misero, ma con sembiante magnanimo, e quale si conviene ai vincitori.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 135: L'altissima descrizione della generazione eterna, che ci fece già da principio, di questo Verbo, l'evangelista Giovanni, si rimane e sta tutta vera e reale, insieme colla descrizione del misero temporal nascimento, fattoci da San Luca.
Esempio: E Cesar. Vit. Crist. 1, 205: Il figliuolo di Dio liberamente ha eletto per patria questa misera terra ed oscura (cioè Nazarette)?
Definiz: § XII. E per Che troppo si astiene dall'usare il suo, e più specialmente Molto gretto nello spendere, Spilorcio; ed altresì, con più, grave senso, Avaro, Sordido. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 359: La novella detta di sopra mi fa ricordare d'un'altra novella d'un ricco fiorentino, ma più misero e più avaro che Mida, il quale, ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 572: Sono molti (molto) miseri, e cani del danaio.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 483: Se da alcuno egli fu giudicato misero, era perchè alle poche sustanze che egli aveva,... faceva quello che poteva perchè volle vivere del suo e non di quello d'altri.
Esempio: Machiav. Princ. F. 70: Alcuno è tenuto liberale, alcuno misero (usando uno termine toscano, perchè avaro in nostra lingua è ancora colui che per rapina desidera di avere, misero chiamiamo noi quello che si astiene troppo di usare il suo).
Esempio: E Machiav. Princ. F. 14: È più sapienzia tenersi el nome del misero, che partorisce una infamia sanza odio, che, per volere el nome del liberale, essere necessitato incorrere nel nome di rapace, che partorisce una infamia con odio.
Esempio: Gell. Sport. 5, 3: Io ho una padrona di queste spirituali, che vanno a tutte le prediche e a tutte le perdonanze, e non di manco è la più massaia, la più misera, e la più strana donna di tutto Firenze.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 102: Desiderava Antonio.... di continuo risparmiare, ed era divenuto perciò tanto misero, che più non poteva essere.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 283: Io so che opera Egli hanno fatto contro a voi, e dettole Che voi sïate sì taccagno e misero, Che vivete di buio come le piattole.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 343: Non già ch'io v'abbia (o uditori) per avari o miseri, Sì ch'il premio abbia a farvi più benigni Ch'il rispetto del luogo, e la presenza Real de' nostri Signor Serenissimi, Che degnati si son ec.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 72: Messer Erminio Grimaldi era talmente conosciuto per misero, che in tutta Genova gli era de' Grimaldi caduto il soprannome e solamente messer Erminio Avarizia era da tutti chiamato.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 389: Vizio sì misero (l'avarizia), che nel comun parlare del volgo esser misero ed esser avaro suona lo stesso.
Esempio: Salvin. Pittag. 166: Non profonder, com'uom del bello ignaro, Nè miser sii: misura ottima in tutto.
Definiz: § XIII. Figuratam., detto di cosa, per Poco, Piccolo, Angusto, Scarso al bisogno; e ha senso di spregio. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 141: I Santi diedero a Dio misura piena; ma noi altri la diamo scema e misera; ma la Vergine Maria la diè colma.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 135: Ma egli aveva una sua vesticciuola in dosso rattoppata con più di mille pezzi, e così misera, che a fatica lo copriva mezzo.
Esempio: Cas. Pros. 3, 321: Le maniere di Napoli signorili e pompose, traportate a Firenze, (come i panni del grande, messi in dosso al picciolo) sarebbono soprabbondanti e superflue; nè più nè meno come i modi de' Fiorentini alla nobiltà de' Napoletani, e forse alla loro natura, sarebbono miseri e ristretti.
Esempio: Bart. C. Archit, Albert. 139: Non debbono esser (gli alloggiamenti) tanto miseri o stretti, che e' non vi sia luogo necessario per gli affari de' soldati.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 53: Dunque in sì misero colle abitate? Abietto ed umile sorge dal piano, E, a quel che scorgesi, tutto vi è nano.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Con sì misera paga come questa.... Come volete voi ch'io mi rivesta?
Definiz: § XIV. Pure per Scarso, detto figuratam. di persona rispetto ad alcuna cosa. –
Esempio: Giord. Op. 1, 9: Degli ornati non vogliamo essere in tutto miseri nè profusi.
Definiz: § XV. E per Mal ridotto, Consunto, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 247: E' panni che sono a cammino, di loro, dice la Lucrezia che non sono buone (le gamurre) a rifare, tanto sono miseri.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 294: Quei ciottolati miseri e disfatti Adattano altri a far mille mutanze, Facendo lesti gli uomin come gatti.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 33: Montan sei scale misere di legno.
Definiz: § XVI. In forza di Sost. Colui che è misero, Persona afflitta da calamità, colpita da sventura, o che per qualsiasi ragione è infelice. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Lamenti Che ben parean di miseri e d'offesi.
Esempio: E Dant. Conv. 246: Gli altri miseri che ciò mirano, ripensando il loro difetto, dopo 'l desiderio della perfezione caggiono in fatica di sospiri.
Esempio: E Dant. Inf. 392: Oh miseri e vili che colle vele alte correte a questo porto: e là dove dovreste riposare, per lo impeto del vento rompete e perdete voi medesimi là ove tanto camminato avete!
Esempio: Petr. Rim. 1, 294: Deh fosse or qui quel miser per un poco, Ch'è già di pianger e di viver lasso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 25: Avea lasciato quel misero in terra Il libro che facea tutta la guerra.
Esempio: Tass. Gerus. S. 2, 16: Ed ella O lo sprezza, o no 'l vede, o non s'avvede. Così fin ora il misero ha servito, O non visto, o mal noto, o mal gradito.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 275: Oh Dio! che sembrami Veder presente Gemer quel misero, Quell'innocente.
Esempio: E Metast. Dramm. 8, 166: È grande De' miseri lo stuolo. Nè a meritar pietà Sanimete è solo.
Esempio: Parin. Poes. 80: Il misero si giacque Con la squallida prole e con la nuda Consorte a lato su la via.
Definiz: § XVII. Per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 11: Veggiono i laceri sanguigni avanzi D'augei, che furongli pasto pur dianzi. Oh cielo! esclamano, la vostra vita Qual fa di miseri schiera infinita.
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 16: O gli avrian per lo men subito morti, Se in difesa de' miseri e cattivi (parla di topi) Non giungeva il parlar, che ec.
Definiz: § XVIII. E per Persona sciagurata, miserabile. –
Esempio: Capp. Econ. 407: Questi godimenti [non materiali] chi non li comprende è un misero.
Definiz: § XIX. E per Persona molto povera, indigente. –
Esempio: Segner. Pred. 403: Non può trovarsi crudeltà pari a quella di chi si vuole ingrassare col pan de' miseri.
Definiz: § XX. E per Colui che troppo si astiene dall'usare del suo, Chi è sordidamente restio a fare spese o liberalità, Spilorcio; e con più grave senso, Avaro. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Imprima s'affanna lo misero, per la sua insaziabile avarizia, di raccorre quello ch'egli desidera.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 187: Non ad ammassar denari, come i miseri fanno, ma ad ispender gli ammassati se' dato.
Esempio: Bern. Orl. 23, 2: Che ne cavate, miseri, in effetto? Favvi l'oro servar più sani, e grassi?
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 138: Oltre che vostro padre non vi è nominato se non per un gran liberalaccio: e vostro zio, se ben v'è per misero, v'è anco per intendente.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 354: Lo avere edificato di maniera che gli splendidi te ne lodino, e che i miseri ancora non te lo rinfaccino, non può nascere se non dal sapere d'un considerato e valente e dotto architettore.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 181: Se e' miseri e gli avari conoscessero Quanta commodità e quant'onore, È in un baril di vino e in uno staio Di pane, io credo ch'e' s'appiccherebbono Per disperati.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 415: Il misero Si piglia col guadagno, come sogliono Pigliarsi colli uccei gli uccelli.
Definiz: § XXI. Trovasi, in forza d'Avverb., per Miseramente, Meschinamente, Ristrettamente. –
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 89: Valerio Massimo dice d'un certo omiciatto, che gli parea abitar misero, non avendo casa maggiore delli quattro iugeri di Cincinnato.
Definiz: § XXII. Misero misero, così ripetuto, per Stentato, Patito, o simile. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 353: E non istate a badare, come fanno certi ignoranti, che sia cosi mingherlino, con una vocina fessa, e una barbetta misera misera.
Definiz: § XXIII. Misero a me, Misero a te, Misero me, Misero te, ec. in forza di esclamazione, valgono Disgraziato me! Disgraziato te! Guai a me! Guai a te! e simili; ed in tal senso usasi Misero anche innanzi ad un sostantivo, o talora assolutam., riferito a un nome o pronome sottinteso. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 20: Io sono già giudicato e condennato, che male a mio uopo non vi credetti l'altro giorno, quando mi visitaste e consigliastemi della mia salute, che, misero a me, ancora era tempo di trovare misericordia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 64: Misero me! che volli, Quando primier si fiso Gli tenni (gli occhi) nel bel viso?
Esempio: E Petr. Rim. 1, 116: Misera! che dovrebbe esser accorta.... che 'l tempo Non è chi 'ndietro volga, o chi l'affreni.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 20: Oh! miseri a noi tutti! ci conosciamo alla fine nostra!
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 74: Non arriva (il cavallo) dove i calci apposta: Misero il cavallier se giungea a pieno!
Esempio: E Ar. Orl. fur. 8, 82: E mentre dice indarno: Misero me! Chi ha cangiata mia dolcezza in tosco? Ode ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 39: Misero te, se l'orco ti ei coglie!
Esempio: Bern. Orl. 27, 3: Misera la vulgare e cieca gente, Che si crede ogni cosa che l'è detto.
Esempio: Tass. Lett. 2, 60: Oi me! misero me! Io aveva disegnato di scrivere, oltre due poemi eroici di nobilissimo ed onestissimo argomento, quattro tragedie.... e molte opere in prosa ec.
Esempio: Galil Op. Vin. 327: Ah, signor Paolo, miseri noi; bisogna dire risolutamente che no.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 95: Ohimè! me misero! misero me! Ho perso un tenero mio ramoscello Tra' miei bellissimi forse il più bello.

134) Dizion. 5° Ed. .
MISERONE
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pag.353

MISERONE.
Definiz: Accrescit. di Misero. Molto misero; ma solo in senso dispregiativo, e nel significato di Avaro. –
Esempio: Grazz. Comm. 331: Cred'egli però, che noi ci moiam di fame? miserone, avaraccio!
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 208: Bel pagamento! Oh to' su che li possa Logorar tutti al capezzal, vecchiaccio, Ch'il fistol te ne porti, miserone!
Esempio: Marcellin. Vanit. Mond. 11: Di quello avaro, di quel crudel uomo,... che facea più stima d'un giulio che d'un povero,... di quel miserone che non mangiava per non spendere.
Esempio: Baldin. Scherz. scen. 1, 4: Ghi (gli) è un miserone, che per una buccia di fico rinniegherebbe (rinnegherebbe) sè e tutto i' (il) parentado.

135) Dizion. 5° Ed. .
MISERRIMO
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pag.353

MISERRIMO.
Definiz: Superlat. di Misero,
con forma presa dal lat. miserrimus.
Definiz: Miserissimo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 3: Beatitudine è in vertù, e noi la cheremo in vizj; ed è in delle grandezze grande di paradiso, e noi la cheremo in este miserrime vil terrene.
Esempio: Panzier. Tratt. 37 t.: Perchè el suo essere umano è cosi vilmente in somma miseria miserrimo.
Esempio: Med. L. Op. 4, 127: Gli amanti sono più che tutti gli altri miseri, perchè hanno maggior desiderio; e la notte sono miserrimi perchè il desiderio è maggiore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 39: Misero te, se l'orco ti ci coglie! Coglia, disse, o non coglia, o salvi, o uccida, Che miserrimo i' sia non mi si toglie.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 160: E, quello che è nelle miserie miserrimo, tu non saprai di chi ti rammaricare.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 117: Non macchiare le mie serene acque colla tua miserrima morte.
Esempio: Mont. Iliad. 24, 623: Ed io, Miserrimo! io che a tanti e valorosi Figli fui padre, ahi! più nol sono.

136) Dizion. 5° Ed. .
MISFACITORE.
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pag.355

MISFACITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Misfare. Lo stesso che Misfattore; Malfattore; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Bracciol. Schern. 9, 28: E tu del polo Rettor, che fai nel sempiterno chiostro, Che fai delle saette? E qual più indegno Misfacitor commoveratti a sdegno?

137) Dizion. 5° Ed. .
MISFARE
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pag.355

MISFARE.
Definiz: Neutr. Mal fare, Operare maleficj, danni, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 167: I consoli possono minacciare, ma non possono loro ufficio adempire, quando quelli ch'hanno misfatto hanno potere d'appellare a quelli medesimi che del misfatto sono parzionevoli.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 180: Non però io sono qui venuto per biasimarli d'alcun misfatto, ma sonci venuto per guardarli che non misfacciano.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 10: Non ve n'àe alcuno verso il quale tu non abbi misfatto per dispetto o per inreverenza.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 88: Piange la gente vana Sovente quand'om more, Non perch'aggia dolore Del suo misfar, ma sol perchè s'assenta.
Esempio: Bemb. Pros. 219: Dassi a verbi e ad altre voci.... non solamente la dis,... ma ancora la mis, che diminuimento e manchezza dimostra, e formasene misfare, che è peccare e commettere alcun male; conciosia cosa che quando si fa men che bene, si pecca.
Esempio: Dav. Tac. 1, 22: Poi anche me squarta purchè costoro noi seppelliscano ammazati, non per misfare, ma per proccurare l'utile delle legioni.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 25: Pensarono.... dovere essi travagliar sempre, dolenti d'avere gl'iddii sdegnati per loro misfare.
Definiz: § I. E nel medesimo senso, si usò con un compimento di persona, retto dalla prep. A o Verso. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 188: Lo re Pietro, veggendo che tutta l'isola era per fare le sue comandamenta, e aveano tanto misfatto al re Carlo, che di loro si poteva bene assicurare, incontanente ec.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 58 t.: In questa petizione noi richeggiamo il nostro dolce padre del cielo, ch'elli ci perdoni i nostri misfatti, sì come noi perdoniamo a quelli che inverso di noi misfanno e ànno misfatto.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 86: Avea perdute tutte sue terre, perchè avea per disaventura misfatto al Re.
Esempio: Vill. G. 435: Promisero di dare al Re di Francia mille migliaia di libre..., per soddisfacimento delle spese e di quello ch'aveano misfatto alla corona.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 244: I Siciliani avevano tanto misfatto al re Carlo, che di loro si poteva ben assicurare.
Definiz: § II. E per Contravvenire, Contraffare, pure in costrutto colla prep. A. –
Esempio: Nov. ant. B. 50: Signore, questa spada ci significa sicurtà contra il diavolo, e contra ogni uomo, che misfacesse al diritto.

138) Dizion. 5° Ed. .
MISFATTO
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pag.355

MISFATTO.
Definiz: Partic. pass. di Misfare.
Definiz: § Trovasi in forma d'Add., per Fatto, Commesso, iniquamente in malefizio altrui. –
Esempio: Dav. Scism. 369: Papa Pagolo terzo, udendo le sconcie cose che faceva Arrigo in Inghilterra, per farlo ravvedere, mandò fuori una bolla..., dove, narrato l'autorità sua suprema, e tutte le dette cose misfatte, citò a venire a Roma a giustificarsi lui, o suo procuratore, dentro a 90 giorni.

139) Dizion. 5° Ed. .
MISFATTO
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pag.355

MISFATTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto del misfare; Cosa iniquamente fatta in danno altrui. –
Esempio: Nov. ant. C. 77: Federigo imperadore fece impendere un giorno un grande gentiluomo per certo misfatto.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 168, 19: Se il nostro signore non à cuore di vendicare il misfatto a vostro modo, fateci levare la testa.
Esempio: Vill. G. 21: Non ardì di fare prendere Catellina nè iustiziare, come al suo misfatto si convenia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 235: Per misfatto d'un suo maggior figliuolo ribaldo.... gli era convenuto partire.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 431: E da chi sai tu questo misfatto?
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 51: Oh vergogna! oh misfatto! or non avesti Tu, Grecia, quelle guerre a te vicine?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 39: Mostrò Pirro di sopportare il misfatto leggiermente senza farne dimostrazione.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 12: Un mal ne chiama cento: una catena Di misfatti s'intesse senza capo, E va sempre crescendo.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 492: Volendo Iddio che i complici de' nostri misfatti siano i carnefici de' suoi supplicj.
Esempio: Red. Esp. Insett. 148: I ricreduti Manichei.... tennero che le piante avessero anima ragionevole, e che però fosse misfatto d'omicidio il coglierne frutti o fiori.
Esempio: Alf. Trag. 1, 83: Nulla in te inaspettato; era il misfatto Di te sol degno.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 317: Coloro i quali tengono a grave misfatto ogni più lieve percossa che in casi estremi sia data ai bambini..., costoro vorrei si ponessero la mano sul cuore ec.