Lessicografia della Crusca in rete

Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
140) Dizion. 5° Ed. .
MISFATTORE
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pag.355

MISFATTORE.
Definiz: Verbal. masc. da Misfare. Chi o Che misfà; comunemente Malfattore, Delinquente. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 6: N'andrai co' tuoi famigli Osservando i misfatti per la Fiera, O per farne il referto, o, se 'l richiede La gravezza del fallo, la cattura Nel misfattor, senza rispetto.
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 184: Il giusto principe nel gastigo de' misfattori dee esser come 'l folgore del turbato cielo, che se talora colle sue saette percuote la terra, il sa fare con ispavento di molti e con danno di pochi.
Esempio: Mont. Iliad. 15, 738: Siccome lupo misfattor, che ucciso Presso l'armento il cane od il bifolco, Si rinselva fuggendo (qui per similit.).

141) Dizion. 5° Ed. .
MISGRADITO
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pag.355

MISGRADITO.
Definiz: Add. Mal gradito, Sgradito; ma oggi è voce di raro uso. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 167: E voi, Treveri, e altre anime schiave, che guiderdone aspettate del vostro tante volte sparso sangue, se non milizia misgradita, tributi sempiterni, verghe, ec.?

142) Dizion. 5° Ed. .
MISIRIZZI
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pag.355

MISIRIZZI.
Definiz: Sost. masc. Specie di balocco fanciullesco, di forma conica, variamente figurato, che, racchiudendo nel fondo un peso di piombo, comunque si metta sopra un piano, torma sempre ritto nella medesima posizione. –
Esempio: Allegr. Gev. 16: Io t'ho, Geva, recato.... dalla fiera, Dove ho speso un buon dato, Sei belle cose: un gozzo, un topo, un fischio, Un bicchier, uno specchio, E un misirizzi in mano.
Esempio: Torric. Scritt. var. 127: Non glie lo vo' più mandare (un disegno di S. Maria del Fiore), acciò la cupola inarrivabile di Fiorenza, della quale è sì gran concetto per l'universo, non fussi giudicata un misirizzi.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 213: Se in superbia il cuor si drizzi Nell'età puerile, Gli è come un misirizzi Che vuol far da campanile.

143) Dizion. 5° Ed. .
MISLEALE
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pag.355

MISLEALE.
Definiz: Add. Che non è leale, Che manca di fede; comunemente Disleale o Sleale. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 96: Vedendo lo re Marco la prodezza di Tristano, ciascuno giorno entrava in maggiore sospetto, e faceva la ragione che fanno gli paurosi e gli misleali, che non ànno fede in loro e non credono che altri l'abbia incontro di loro (qui in forza di Sost.).
Esempio: E Tav. Rit. 130: Per invidia di quello, sì v'ebbor accusare E per moneta feciorvi tradire a Giuda lo misleale.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 117: La cagion del dubbio era il sentire li Borgognoni nomini riottosi e di mala condizione e misleali.
Esempio: Pucc. A. Centil. 24, 14: Chi perdesse, avesse anche perduto Ciascuno onore, e come misleale E traditor malvagio ricreduto, Mai non portasse pregio di reale.
Esempio: Bemb. Pros. 219: La mis.... diminuimento e manchezza dimostra, e formasene.... misleale e miscredenza, dette dal Boccaccio ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 9: Ecci egli scampo Per salvar gli uom dabben da' misleali?
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 90: Mette sossopra il palagio, chiama Apelle misleale, ingrato.... traditore e ribelle.
Esempio: Fag. Comm. 6, 223: Garbata! questa misleale m'ha tradito od abbandonato, ed ora procura di cercar di un'altra che mi ami?
Definiz: § I. E in senso particolare, si disse per Mancante alla fede coniugale, Adultero. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 158: Per la virtù di quello corno si poteano conoscere tutte le leali dame dalle misleali, e quelle che facevano fallo al loro marito.
Definiz: § II. Trovasi detto figuratam. di moneta, per Alterato, Falso. –
Esempio: Dav. Mon. 444: Fu Marcantonio, tra l'altre cose, infamato d'aver battuto il danaio dell'ariento misleale, e mescolato col ferro.

144) Dizion. 5° Ed. .
MINATORE
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pag.210

MINATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Minare. Chi o Che mina, Chi scava le mine. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 207: Si fa il prezzo co' minatori a tanto per piede, acciocchè travaglino con maggiore stimolo.
Esempio: E Montecucc. Op. 1, 209: Uccidere i minatori, cacciarli con granate, fumi fetidi, trombe, e simili stromenti.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 5, 40: Ed ecco alfine uniti in lunga schiera Granatieri, bombisti e minatori, Sotto la loro scorta e lor bandiera, E un numeroso stuol di guastatori.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 7, 352: Un ufficiale ed un soldato minatore, per nome Pietro Micca,... intenti all'opere stavano nella galleria della mina.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Magal. Lett. At. 179: Divenne (l'esigenza del godere) quel fomite da cui piglia fuoco la mina di quei corrotti criminali appetiti, che bene spesso non la perdonano all'istesso minatore.
Definiz: § II. Vale pure Chi lavora nelle miniere. –
Esempio: Targ. Viagg. 3, 167: Comodo casamento.... che è fama servisse già per i minatori.
Esempio: E Targ. Viagg. 6, 242: Scoppiando una mina, colò tanto mercurio..., che i minatori, non avendo tanti vasi per raccoglierlo, ne ammezzarono anche due cappelli.

145) Dizion. 5° Ed. .
MINATORIO
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pag.210

MINATORIO.
Definiz: Add. Che contiene minacce, Atto, o Diretto, a minacciare.
Dal lat. minatorius. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 23, 113: A noi parrebbe utile, che con parole dolci ed umane si facesse dipartenza, più tosto che con parole aspre o minatorie.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 45: Le quali scuse, mentre che 'l Pontefice non accetta, anzi con acerbe e quasi minatorie parole si lamenta di Ferdinando, pareva che ec.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 224: Non consentivano alcuna di queste dimando, ancora che delle cose medesime facesse instanza grandissima.... il cardinale Ascanio, e il Pontefice con brevi veementi e minatorj lo comandasse.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 229: Il re, intesa l'ostinazione del castellano, v'aveva ultimamente mandato (nella cittadella), con comandamenti minatorj e aspri non solo a lui ma a tutti i Franzesi che vi erano dentro, Gemei e ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 251: Un manifesto mandato da Suwarow ai Piemontesi..., il quale con parole aspre e minatorie spiegava le intenzioni imperiali.

146) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIA.
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pag.210

MINCHIA.
Definiz: Sost. femm. Il membro virile; ma è voce non comune.
Dal lat. mentula.
Definiz: § Minchia di re, è nome di una Sorta di pesce marino. –
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 175: Tra quei pesci, che ho osservati, ho rinvenuto averla (la vescica dell'aria) il grongo,... averla altresì la murena, la vipera di mare,... la minchia di re, la sardina, ec.

147) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIATE
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pag.210

MINCHIATE.
Definiz: Sost. femm. plur. Nome che si dà a Quelle carte con le quali si fa un giuoco, che pur si chiama Minchiate. Sono novantasette, di cui cinquantasei sono dette Cartacce, quaranta Tarocchi, e una il Matto; e il giuoco si fa in quattro persone, o a due a due, o ciascuna per conto suo proprio. Si dissero anche Germini, e altresì Tarocchi. –
Esempio: Pulc. L. Lett. 53: Ho sì gran voglia di rivederti, che verrei costì per isvisarti alle minchiate, a passadieci, a sbaraglino.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 72: A' trionfin s'usava fare spesso, Di poca cosa, o vero alle minchiate.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 21: Usciti quali di noi dal bagnarsi in Arno, e quali toltisi de' proprj terreni dal giuoco delle tavole e delle minchiate, ci troviamo, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 61: Appunto il Generale a far s'è posto Alle minchiate, ed è cosa ridicola Il vederlo ingrugnato e maldisposto Perchè gli è stata morta una verzìcola, Le carte ha dato mal, non ha risposto, ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 667: Tanto mi pare che basti per facilitare l'intelligenza delle presenti ottave, a chi non fosse pratico del giuoco delle minchiate, che usiamo noi Toscani, che è assai differente da quello che colle medesime carte usano quelli della Liguria, che lo dicono Ganellini, perchè minchiate in quei paesi è parola oscena.
Esempio: Magal. Lett. At. 360: Pigliamo.... un assortimento di un giuoco delle nostre minchiate, dopo aver rimescolato il mazzo, che è di novantasette carte.
Esempio: Fag. Comm. 7, 108: Per far (giacch'egli è sera) Le solite partite Di minchiate e primiera.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 22: Fo solo una partita di minchiate Con un buon sacerdote e due beate.
Esempio: E Panant. Epigr. 143: Giocavano due dame alle minchiate.

148) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIATISTA
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pag.210

MINCHIATISTA.
Definiz: Sost. masc. Giocatore di minchiate. –
Esempio: Not. Malm. 2, 667: Si può dire che come coloro che giuocano alle minchiate si domandano minchiatisti; così quelli, che giuocano a' sei tocchi, si dicano con voce equivoca toccatori.

149) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONA
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pag.210

MINCHIONA.
Definiz: Femm. del sost. Minchione. Donna balorda, di poca avvedutezza.

150) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONACCIO
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pag.210

MINCHIONACCIO.
Definiz: Peggiorat. del sost. Minchione. Gran minchione. –
Esempio: Pulc. L. Son. 94: O verzi, o minchionacci,... O che v'impicchin tutti coldi coldi.
Esempio: Panant. Paret. 40: Chi fa conoscer la sua furberia E vuol passar per furbo, è un minchionaccio.

151) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONAGGINE
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pag.210

MINCHIONAGGINE.
Definiz: Sost. femm. Qualità di minchione, Dabbenaggine.

152) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONARE
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pag.210

MINCHIONARE.
Definiz: Att. Beffare, Burlare, Canzonare, e simili; usato anche assolutam.; ma è voce di uso familiare.
Da minchione; quasi Far restare chicchessia minchione. –
Esempio: Soldan. Sat. 5: Che importa il minchionar..., Se salva in porto è la nave arrivata?
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 9: Passa 'l poggio, Diceva alcuno'; alcun: passa la nave; Per minchionarci.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 23: E in tasca lò lò ho sempre moneta spezzata: perchè non mi piacciono quei poderoni nel taschino, pe' quali un mio amico fu tanto minchionato da quel suo debitore.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 152: Che vuoi da me? L. Parlate Da vero o minchionate?
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 241: Che mi minchionate eh! padron mio allampanatissimo? Ah sì, io l'ho intesa; V. S. pretendeva ch'io le rendessi la pariglia a conto del suo capitolo ec.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 73: Giacchè ti siei Fitto di minchionarmi il grillo in testa, Perchè in groppa anche questa Non entri a quelle tante Corbellature che fin qui m'hai date, I' me n'andrò ec.
Esempio: Fag. Rim. 1, 16: Dissi fra me: Guarda se tal persona Se una tal principessa vuol tue rime! Il signor Cardinale ti minchiona.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 49: Il motivo di lodare la frittura nacque dall'essere stato minchionato da lei.
Esempio: Magal. Lett. scient. 96: La boccia era la medesima che ei aveva minchionato l'altra sera con una fondata della medesima acqua di fior d'arancio.
Definiz: § II. Pure assolutam., per Scherzare, Fare il chiasso. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Ei (il medico) se gli goda (i pazzi) e trastulli, e minchioni E pazzeggi con essi Quanto gli torna bene.
Definiz: § III. E per Non dire, o Non fare, per davvero; Fare per celia. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 292: Or se vi sprona Di chiarirvi desio, 'l potete fare, E vedrete da me s'e' si minchiona.
Definiz: § IV. Minchionar la fiera, ed anche si disse Minchionare la mattea, vale Prendere in ischerzo una cosa seria, o Prendersi giuoco di checchessia; e altresì, assolutam., Burlare, Scherzare. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 15: Minchionando un po' la fiera Il Franco disse lor: Questo è colui, Che in zucca non ha punto.
Esempio: E Lipp. Malm. 7, 15: Non so se tu minchioni la mattea. Lasciami ber, ch'io ho la bocca asciutta.
Esempio: Not. Malm. 1, 339: Minchionando un po' la fiera. Minchionare è il latino Derideo.... Quell'aggiunta di fiera è solita mettervisi, ma non so già a qual fine.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Potrebbe dirsi, Minchionar la fiera esser detto da coloro che, non avendo voglia di comprare, passeggiano per le fiere, domandando del prezzo di questa o di quella cosa; e non offerendo niente o pochissimo, stanno a vedere e osservare chi compra. È venuto poi a significare il minchionare assolutamente; e si dice ancora Minchionare la mattea.
Esempio: E Not. Malm. 2, 548: Non so se tu minchioni la mattea. Non so se tu burli.
Definiz: § V. Farsi minchionare, vale Esporsi all'altrui irrisione, Aver le beffe, non riuscendo a bene in una data cosa; Farsi canzonare. –
Esempio: Magal. Lett. At. 210: Per non avere, come si dice, il male e 'l malanno, collo spendere e farsi minchionare.
Definiz: § VI. Non minchionare; vale, familiarm., Non esser da meno di un altro in checchessia; e propriamente in cosa non buona.
Definiz: § VII. E usato in buon senso, per Valere grandemente in checchessia. –
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 272: Plinio, uno di quelli virtuosi latini che non minchionano, essendo desideroso d'aver lettere spesse da un suo amico, gli dice: ec.
Definiz: § VIII. E non minchiono! dicesi scherzevolmente, rispondendo ad alcuno che racconti o descriva qualche cosa di straordinario.

153) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONATO
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pag.282

MINCHIONATO.
Definiz: Partic. pass. di Minchionare.
Definiz: § In forma d'Add. Che è burlato, beffato. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 102: Talchè il ripreso s'allegri, e 'l minchionato sappia grado della minchionatura (qui in forza di Sost.).

154) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONATORE
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pag.282

MINCHIONATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Minchionare. Chi o Che minchiona. Canzonatore. –
Esempio: Salvin. Casaub. 9: Gravissimi scrittori, quando dell'antichissima poesia favellano, due generi di quella rammemorano: uno pomposo e studiato,... l'altro mordace, tagliente e minchionatore (qui figuratam.).
Esempio: E Salvin. Lett. IV, 2, 264: Mi ricordo che un dottor Villifranchi, mio amico, bellissimo umore e minchionatore graziosissimo, una volta ch'egli senti ec.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 161: Dell'essere questi buffoni che macchi s'appellano, scopritori per lo più e minchionatori degli altrui difetti, può forse esser derivata ec.

155) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONATORIO
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pag.282

MINCHIONATORIO.
Definiz: Add. Atto, o Diretto, a minchionare; Derisorio, Canzonatorio; anche figuratam. –
Esempio: Bellin. Bucch. 11: E n'ha di più a sapere e poter tanto, col suo astrolabio minchionatorio, ch'egli ha ec.
Esempio: E Bellin. Bucch. 12: Il qual Berni ci riduca al fatto tutta la scienza minchionatoria con farcela... veder tutta distesa in un gran poema.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 538: Io mi penso che.... si debba pronunciare la voce horribilis con aspirazione più dell'ordinario caricata, per far ridere, atteso il tenore minchionatorio di tutto l'epigramma.

156) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONATURA
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pag.282

MINCHIONATURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del minchionare; Canzonatura. –
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 217: Non temo grattaticci, e alle minchionature ho già fatto il callo.
Esempio: E Monigl. Poes. Dramm. 3, 433: Questa minchionatura Viene a me; pazienza! Ah voi ridete?
Esempio: Magal Lett. 51: Vero è che le mie (lettere) lo sono (minchionerie) tutte, e le vostre no, mentre, a ben considerarle, sono più tosto minchionature.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 73: In queste case io ci veggo più delle minchionature per me, che della lode.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 102: Talchè il ripreso s'allegri, e 'l minchionato sappia grado della minchionatura.
Esempio: Fag. Rim. 4, 24: E voi ve la rideste: allora quella Io la credetti una minchionatura.
Esempio: Nell. Iac. Amant. 2, 2: Vespina, non è questo tempo da minchionature.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 53: La superbia vi pesca (nel lago delle passioni) inchini e adulazioni, che non sono altro che vento, e minchionatura, e irrisione.
Definiz: § E per Il mettere in ridicolo cose serie, Parodia. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 393: Laonde Cratino e Aristofane cambiarono maniera, quegli componendo Gli Ulissi, commedia nella quale era messa in ridicolo l'Ulissea d'Omero, questi facendo l'Eolosicone, ch'era una minchionatura solenne d'un drama tragico, intitolato l'Eolo.

157) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONAZIONE
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pag.282

MINCHIONAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il minchionare. –
Esempio: Bellin. Bucch. 12: E in fine se c'è bisogno d'uno che digerisca in pratica tutti i luoghi topici della minchionazione, egli ha a nascere un padre Berni ec.

158) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONCELLO.
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pag.282

MINCHIONCELLO.
Definiz: Diminut. di Minchione. Alquanto minchione, Un po' minchione; anche figuratam. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 221: In figura di sapere Certi dotti minchioncelli Vanno al buio, ec.

159) Dizion. 5° Ed. .
MINCHIONE
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pag.282

MINCHIONE.
Definiz: Sost. masc. Uomo di poca levatura, balordo.
È forma accrescitiva di minchia. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 145: Se fossi oggi, e' parrebbe el bel minchione, Se credessi di suon voler pagare.
Esempio: Bern. Orl. 29, 49: E l'assicura che seco ragioni, Ch'Orlando in questo è 'l conte de' minchioni.
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Fanticchio, Tu sai ben tu che, in quanto al lasciarla (la fanciulla), E' non fanno (la madre e il patrigno) divario mai da me Al munistero. F. Minchioni!
Esempio: E Salv. Granch. 2, 5: Non son io un minchione a irmi a questo Foggia.... Comperando i fastidj e le brighe D'altrui quasi a danar contanti?
Esempio: Dat. Lepid. 3: Il signor N., amico e parente del malato, s'accostò, e.... disse: Signor tale, chi son io? mi conoscete voi? Allora il signor N.... rispose con voce languida:... un minchione.
Esempio: Fag. Comm. 5, 261: Presi quelle penne, che m'avanzonno a far lo spennacchio, e le messi in una carta...: abbiatemi per minchione; eccole quie (qui).
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Io vi dico le cose come stanno, Siete un minchione.
Esempio: Giust. Vers. 3: A quindici anni immaginava anch'io Che un uomo onesto, un povero minchione, Potesse qualche volta aver ragione.
Esempio: Guadagn. Poet. 2, 363: Per esempio, l'avaro che si rode Per far quattrini e muor di fame e stenta, Non è un minchion?
Definiz: § I. E nel medesimo senso, detto altrui per rimprovero di qualche errore, vero o apparente; spesso in modo scherzevole. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 125: Minchione, ha' tu a fare con esso meco questi complimenti?
Definiz: § II. Ogni fedel minchione, Ogni buon minchione, dicesi in modo familiare e alquanto basso a significare Qualunque persona anche più semplice, più ingenua, e simili. –
Esempio: Giust. Vers. 22: In grazia della zecca fiorentina Che vi pianta a sedere in un ruspone, O San Giovanni, ogni fedel minchione A voi s'inchina.
Definiz: § III. Fare il minchione per non pagar gabella. –
V. Gabella, § VII.
Definiz: § IV. Non fare il minchione; dicesi, in modo familiare e un po' basso, di chi opera con astuzia e prontezza per conseguire un profitto, o per evitare qualche insidia o qualche danno.
Definiz: § V. Restare come un minchione, Rimanere, come un minchione, o Restare un minchione, o un bel minchione, Rimanere, un minchione, o un bel minchione; dicesi, scherzevolmente, di chi in checchessia resta come sopraffatto e smemorato, per maraviglia, incertezza, improvviso turbamento, e simili. –
Esempio: Soldan. Sat. 4: Ma il mal è che ci son certe persone Al mondo, che si mangian le caparre: E chi ha messo su resta un minchione.