Lessicografia della Crusca in rete

Volume 11 - Dizionario 5° Ed.
240) Dizion. 5° Ed. .
NOVATORE
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pag.249

NOVATORE.
Definiz: Sost. masc. Promovitore di nuove cose, in politica o in religione; ma suol prendersi per lo più in senso non buono. –
Esempio: Segner. Incred. 437: Quanto è migliore un pubblicano umile che un fariseo superbo, tanto conviene che sia migliore un discolo tra' Cattolici, di quel che sia qualunque de' più composti fra i novatori.
Esempio: E Segner. Incred. 443: Tali giornalmente si mostrano i novatori, amarissimi in risentirsi ne' loro scritti, non dico di una ingiuria, o di una impostura, ma di una benchè giustissima correzione; come ne può fare ampia fede la penna di Lutero medesimo, loro capo.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 24: Chi adunque cacciasse il letterato, fa male; così assolutamente parlando, come egli non s'abusasse delie medesime lettere per suoi propri capricci, e sedizioso fusse e turbulento e novatore e alla repubblica pernizioso.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 44: Sono ai piedi del Santo, come vinti dalla sua dottrina, Arrio ed altri novatori.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 133: Gli uni chiamavano gli altri ignoranti, insolenti, tiranni; gli altri chiamavano gli uni ambiziosi, novatori, giacobini.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 219: Serravano la bottega di Morando speziale, ch'era ritrovo consueto dei novatori più ardenti e più arditi.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 138: Il suo metodo (del Descartes) dubitativo ed esaminativo.... è l'applicazione filosofica del processo religioso introdotto dai novatori.
Esempio: E Giobert. Primat. 22: Predicava (Arnaldo) dall'altra parte quelle massime di assoluta povertà ecclesiastica, che allucinarono in ogni tempo i novatori vaghi di riformare la Chiesa.
Esempio: Capp. Scritt. 2, 129: L'essersi egli in quei giorni fatto innanzi, fu appreso perfino dai più caldi novatori come segnale d'intempestive e allora non cercate rivoluzioni.
Definiz: § E per estensione si usa a denotare Chiunque tenti o propugni novità nella scienza, nell'arte, nei costumi, e simili. –
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 134: Ma toglier qui mi giova ogni rifugio a simili novatori, col fare ora palese che un manoscritto d'Albertano in toscano.... legge ec.
Esempio: Tomm. Educ. 87: I novatori distruggono e si distaccano: gl'innovatori s'affratellano e sopraedificano.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 327: Al coro, molto scemo, degli arcadi conservativi risponde un altro coro, non meno servile, di arcadi novatori.
Esempio: E Capp. Scritt.1, 411: In ciò senza volerlo o saperlo noi seguitiamo il moto impresso dai secoli e dalle istituzioni delle quali ereditammo i vizj; e pur ci chiamiamo novatori.

241) Dizion. 5° Ed. .
NOVAZIONE
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pag.250

NOVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Term. legale. Mutazione qualsiasi fatta a un'obbligazione scritta; e altresì, in senso particolare, Conversione di un'obbligazione in un'altra.

242) Dizion. 5° Ed. .
NOVE
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pag.250

NOVE.
Definiz: Add. numerale cardinale indeclinabile. Che segue immediatamente all'otto.
Dal lat. novem. –
Esempio: Dant. Parad. 17: Non se ne sono ancor le genti accorte Per la novella età; che pur nove anni Son queste ruote intorno di lui torte.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. SD. 77: Ella si partio in quello anno.... in cui lo perfetto numero nove volte era compiuto in quello centinaio nel quale in questo mondo ella fue posta, ed ella fue de li cristiani del terzodecimo centinaio. Perchè questo numero fosse in tanto amico di lei, questa potrebbe essere una ragione: con ciò sia cosa che.... nove siano li cieli che si muovono ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 175: Quel Maccario santissimo.... vidi in quel luogo che si chiama Celle, nel quale io stetti anni nove.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 160: Alla quale, in forse quattro anni, avvenne per la sua bellezza di fare nuove nozze da nove volte.
Esempio: E Ninf. Fiesol. 2, 62: Io son la madre tua che ti lattai, E nove mesi in corpo ti portai.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 24: Di Bradamante e di Marfisa dico, Le cui vittoriose inclite prove Di ritornare in luce m'affatico; Ma de le diece mancanmi le nove.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 6: Si tira dietro (il primo mobile), per l'impeto suo, tutti gli altri nove cieli, la sfera del fuoco e l'ultima regione dell'aria.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 54: Ei si scosta nove o dieci passi, E piglia fiato.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 316: Fu tanta l'ira che presero quelle benedette signore, che nove mesi interi mai non vollero sortir di casa, nè meno a Messa.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 239: Prima [i bimbi] nascean di nove mesi, ed ora Dopo cinque o sei mesi scappan fuora.
Definiz: § I. Usasi in forza di Add. ordinale, invece di Nono; come Il volume nove, La fila nove, Il dì nove, e simili.
Definiz: § II. In forza di Sost. Il numero o La somma di nove. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 209: Alle corte: dal tre si giunse al sei; Si sdrucciolò dal nove al diciassette.
Definiz: § III. Usasi pure a denotare Il nono giorno di un dato mese; ed altresì Il nono anno del secolo, di cui si parla. –
Esempio: Bocchin. Ricord. 8: Stemmo con essi (con i ceppi) fino addì nove di detto.
Definiz: § IV. E per Il nono giorno di un dato mese adoperasi anche nel plurale, massime nelle date.
Definiz: § V. E assolutam. per Nove persone. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 54: Da que' savj non debbesi pensare Che un magistrato a tutti superiore Di nove a caso si venisse a fare.
Definiz: § VI. E pure in forza di Sost., per La cifra o figura, sia romana, sia arabica, che rappresenta il Nove; nel qual senso declinasi popolarmente anche nel numero plurale.
Definiz: § VII. Le nove, usasi particolarmente a denotare La nona oracompiuta, così della prima, come della seconda metà del giorno.
Definiz: § VIII. Nove della milizia, o Nove dell'ordinanza e milizia. –
V. Milizia, § XVIII.
Definiz: § IX. I nove, si usò in Firenze per I nove della milizia o I nove dell'ordinanza e milizia. –
Esempio: Giannott. Op. 1, 32: Del magistrato de' Nove e di quello degli Otto non bisogna dire, se non che essi sono onoratissimi magistrati: all'uno de' quali, cioè alli Nove, fu dato principio quando fu ordinato la milizia nel contado e dominio fiorentino.
Definiz: § X. Si usò pure per indicare Quella magistratura che più compiutamente si diceva I nove conservatori del dominio fiorentino. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 448: Fra gli altri quadri bellissimo è quello, che è nell'udienza de' Nove.
Esempio: Instr. Cancel. 2, 47: E possonsi detti salarj variare per partito del Magistrato de' Signori Nove, quando e come paresse loro di bisogno.
Esempio: Fag. Comm. 4, 429: Mi prevarrò del privilegio del cittadino, e farò avocar la causa a' Nove e là la discorreremo.
Definiz: § XI. I nove, fu nome di un Magistrato di nove persone, che stette al governo di Siena per molti anni, in due volte, tra il secolo XIII e il XIV, segnando la prevalenza del popolo grasso nella cosa pubblica; e fu nome anche del Partito che rappresentava. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 135: Questi ordinarono due frati loro messaggi al popolo di Fiorenza, con consentimento de' Nove da Siena.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 245: Fu in Siena, al tempo che reggeva l'oficio de' Nove, una gentil giovane di pochi anni andata a marito, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 3: Reggendo in Siena i Nove, fece Agostino il disegno del loro palazzo in Malborghetto.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 153: Quando fu deposto in Siena il reggimento de' Nove, Monterotondo, che non voleva ubbidire al reggimento de' Dodici, si ribellò.
Definiz: § XII. Prova del nove, o Riprova, del nove, o per nove. Modo di riscontrare l'esattezza delle quattro operazioni semplici dell'Aritmetica, consistente nel dividere per 9, secondo certe regole, gli elementi e il risultato di esse operazioni, per vedere se i resti che ne vengono sono eguali, come debbono. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 191: Va' a dir che un mio pari Desse si bella somma di moneta Ad un che promettessi farlo Papa, Ch'e' non volessi vederne la prova Il primo tratto e per sette e per nove? (qui figuratam.).
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 8: Può farsi la prova del nove in questa maniera. Si mettano insieme le note de' numeri proposti ec.

243) Dizion. 5° Ed. .
NOVECENMILLESIMO. –
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pag.250

NOVECENMILLESIMO. –
V. Novecentomillesimo.
244) Dizion. 5° Ed. .
NEOLATINO.
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pag.106

NEOLATINO .
Definiz: Add. Aggiunto che si dà a Quelle lingue che hanno a fondamento il latino, e che sì parlano dai popoli dell'Italia, dell'antica Gallia, oggi Francia e Belgio, della Penisola Iberica, della Rumenia, e di qualche altra contrada d'Europa. E dicesi anche di Letteratura.

245) Dizion. 5° Ed. .
NEOLOGISMO.
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pag.106

NEOLOGISMO.
Definiz: Sost. masc. Parola e Frase nuova introdottasi nell'uso d'una lingua; ed altresì Parola o Frase propria della lingua stessa, ma presa ad usare in un significato nuovo.
Dal grec. νέος, Nuovo, e λόγος, Parola o Discorso. –
Esempio: Giobert. Introd. 1, 161: Il neologismo può talvolta coprire concetti nuovi e grandi, come nel Kant e nel Vico, ma per lo più è solo un lusso barbarico, con cui lo scrittore orpella la povertà e la trivialità de' suoi pensamenti.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 1, 103: Debbo sapere tanto più grado al valente gesuita, ch'egli non abbia sdegnato di mettere a sacco la lingua e lo stile delle mie opere, facendo persino grazia.... a qualche mio neologismo.
Esempio: E Giobert. Apol. 300: Coloro a cui spiacciono i neologismi giudiziosi e opportuni nel discorso destano ragionevolmente il sospetto di aver cari gli arcaismi superflui nelle operazioni.

246) Dizion. 5° Ed. .
NEOMENIA.
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pag.106

NEOMENIA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Erudizione sacra. Il primo giorno della nuova luna, che presso molti popoli era anche il primo giorno del mese; Novilunio.
Dal basso lat. neomenia, e questo dal grec. νεομηνία, Luna nuova. –
Esempio: Bibb. N. 4, 155: Così fa' meco, acciò ch'io edifichi cosa al nome del mio Iddio e ch'io la consacri.... a sempiterna proposizione di pani e olocausti, la mattina e al vespro, ne' sabati e neomenie e solennitadi ec.
Esempio: Martin. T. V. 3, 190 Not.: Sono prescritti i sacrifizj per le calende, o sia novilunj, ovvero neomenie.

247) Dizion. 5° Ed. .
NEONATO.
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pag.106

NEONATO.
Definiz: Add. Che è nato di fresco, Nato di poco. E si usa anche in forza di Sost., per Infante testè nato.
Voce ibrida, composta dal grec. νέος, e dal lat. natus. –
Esempio: Guerrazz. Racc. 193: Così chiamarono (gli antichi) Xenodochia le case destinate a conforto dei pellegrini stanchi dalla via:... Brefotrofia ove i neonati e gli esposti si accoglievano.

248) Dizion. 5° Ed. .
NEOPLATONICO.
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pag.106

NEOPLATONICO.
Definiz: Add. Aggiunto col quale si designano i Filosofi appartenenti a una scuola fiorita in Alessandria, e dipoi in Atene, la quale cercò di accordare la filosofia di Platone col panteismo emanatistico degli Orientali; e dicesi pure di essa scuola filosofica. –
Esempio: Capp. Pag. Stor. Fir. 112: Tradusse (Marsilio Ficino) i libri anche di Plotino, e si affaticò molto intorno a Proclo, a Giamblico e agli altri della scuola neoplatonica d'Alessandria.
Definiz: § Quindi Neoplatonico, in forza di Sost., dicesi per Filosofo neoplatonico. –
Esempio: Giobert. Introd. 2, 257: I migliori [ingegni] si appigliarono a Platone e ai neoplatonici; ma se da un lato riassunsero il filo della tradizione scientifica, dall'altro rigettarono o trascurarono quello della tradizione religiosa.

249) Dizion. 5° Ed. .
NEPA o NEPE.
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pag.106

NEPA o NEPE.
Definiz: Sost. femm. Sorta di pianta; detta volgarmente Ginestrone; ed è l'Ulex europaeus dei Botanici. –
Esempio: Soder. Op. 1, 252: Il poeta disse: queste susine e nepe, E le quercie ed i lecci alti e fecondi, Far pascoli alle greggi, al signor ombra.
Esempio: E Soder. Op. 2, 236: La nepe o nepa è una pianta che continuamente rattiene il verde, e come al freddo è più vigorosa e verdeggiante; la quale non ha foglia di sorte alcuna, ma in quello scambio [certe] come spine strette acute, pungenti stecchi che si toccano l'un l'altro stretti e serrati.... Fiorisce la nepa di fior giallo assai minore di quello della ginestra, e quanto la ginestra s'alza.

250) Dizion. 5° Ed. .
NEPENTE.
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pag.106

NEPENTE.
Definiz: Sost. masc. Nome dato da Omero ad un Liquore che, infuso nel vino, cacciava dall'animo di chi ne avesse bevuto, la tristezza e l'inquietudine.
Dal lat. nepenthes, e questo dal grec. νηπενθές νηπενθής, composto da νή, particella negativa, e πένθος, Dolore. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 567: Ricevettero da lui questa gioconda novella; che fu per loro quasi il nepente omerico al breve sonno di quella notte.
Esempio: Red. Ditir. 8: Egli (il vino) è d'Elena il nepente, Che fa stare il mondo allegro.
Esempio: E 41: Non saprei lodarlo (il caffè) nè per diletto, nè per medicina, ancorchè vi sieno persone, che voglion dire.... non sia altro che l'antico nepente di Elena, ec.
Esempio: Tos. Pruov. 44: Non era (quella bevanda) tinta col sugo dell'omerico loto? non v'era per fine infuso il nepente di quella donna dabbene, onde scordar vi facesse di tutte le cose a voi meno grate?
Esempio: Cocch. Disc. 1, 88: Certo è che Omero fa a' medici Egiziani un bellissimo elogio, dicendo che.... Elena imparato avesse da una regina egiziana l'uso dell'oppio: poichè non altro che oppio par che fosse quel suo maraviglioso nepente ec.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 93: Il nepente già infuso, e a' servi imposto Versar dall'urne nelle tazze il vino, Ella cosi parlò.
Esempio: Card. Poes. 644: Sola tra voi mortali Elena argéa Di nepente a gli eroi le tazze infuse.

251) Dizion. 5° Ed. .
NEPITELLA ed anche NIPITELLA.
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pag.106

NEPITELLA ed anche NIPITELLA.
Definiz: Sost. femm. Nome volgare di una specie di Melissa, cioè della Melissa nepeta dei Botanici. È una pianta perenne che ha steli ramosi, foglie piccole e vellutate, fiori bianchi, misti di violetto; e che trovasi più specialmente nei cigli de' campi sterili e di collina. Ha odore molto acuto, simile a quello della menta, e serve per condimento dei funghi. –
Esempio: Benciv. Mes.: Nepitella, pilatro, pepe bianco, di catuno mezza oncia, e sieno polverizzati.
Esempio: Zibald. Andr. 49: A fare fuggire li serpi di casa, togli la nipitella e ardila, e tutte fuggiranno via.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 315: Il calamento è di due fatte: aquatico e di monte. L'aquatico s'appella mentastro, quello delle montagne si chiama nepitella.
Esempio: Rucell. G. Ap. 570: Pasconsi (le api) di ginestre e rosmarini, Di tremolanti canne, o lenti salci, Di nepitella, ec.
Esempio: Domen. Plin. 638: Servansi in simil genere la menta, il puleggio e la nipitella.
Esempio: Soder. Op. 1, 480: Quando ancora bolliranno i vini nei tini, se tu metterai nel fondo loro a bollire qualche sorta di erbe di sapor buono o di qualche virtù medicinale o odorifera, come rosmarino, nepitella, menta..., prenderanno l'odor medesimo che hanno dette erbe.
Esempio: Fag. Comm. 4, 422: Chi vuol l'ortolano? al cavolo, all'insalata; radicchin di poggio: bietola, prezzemolo, nipitella.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 363: Seppi in Monterondo, che ne' luoghi dove abbonda la nepitella, o Calamintha pulegii odore, sive Nepeta.... il miele piglia un odore acuto.
Definiz: § Nepitella salvatica, è nome dato da alcuni al Puleggio. –
Esempio: Targ. Viagg. 8, 49: Puleggio, detto da' contadini Nepitella salvatica, nasce pe' nostri fossi.

252) Dizion. 5° Ed. .
NEPOTE, e suoi derivati. –
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pag.106

NEPOTE, e suoi derivati. –
V. Nipote, e suoi derivati.
253) Dizion. 5° Ed. .
NEPPURE, che scrivesi talora disgiuntamente Nè pure. Congiunzione, che vale Neanche, Nemmeno. –
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pag.106

NEPPURE, che scrivesi talora disgiuntamente Nè pure. Congiunzione, che vale Neanche, Nemmeno. –
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 264: Non credo neppure che vi si attaccasse una polizza di cartapecora, nella quale si scrivesse il numero de' fiorini.
Esempio: Martin. T. V. 10, 56: Non v'ha chi faccia il bene, non v'ha neppur uno.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 23: Anticamente (l'insegnamento) era lentissimo, andava, per così dire, a piedi: ora neppur s'appaga di correre a cavallo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 184: La clausura era stretta...; d'andare a spasso non si parlava neppure.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 378: Del resto, non che lassù, ma neppure nella valle, e neppur di passaggio, non ardiva metter piede nessuno che non fosse ben visto dal padrone del Castello.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 632: Il Griso non fiatava, e neppure, per quanto poteva, si voltava dalla parte di dove venivan quelle parole.

254) Dizion. 5° Ed. .
NEQUISSIMO.
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pag.106

NEQUISSIMO.
Definiz: Add. Scellerato, Empio, Iniquo, Reo; detto figuratam. anche di cose: ma oggi è voce che non si userebbe se non in poesia.
Dal lat. nequissimus, Superlat. di nequam. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 202: Questa placazione di cotali iddii disonestissima, impurissima, svergognatissima, nequissima e immondissima, ec.
Esempio: Panzier. Tratt. 41 t.: Se mi domandi quale è la maggiore pazienzia che Iddio mai monstrassi, rispondoti: d'avere me così nequissimo peccatore tanto tempo sostenuto.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 67 var.: Dopo queste parole i buoni spiriti disparirono, e allora si levarono due nequissimi spiriti con due coltella in mano.
Esempio: Vill. G. 45: E molte altre città di Campagna e terre di Roma dallo nequissimo Totile furono distrutte.
Esempio: Ambr. Bern. 2, 7: Che disegno Era 'l suo? F. Come e' s'avea le sue voglie Cavate della tua figliuola, fingere.... C. O nequissimo!
Esempio: Guerrazz. Racc. 157: Se non consumò il nequissimo fatto, e' fu perchè gli mancò fino il triste coraggio del delitto.

255) Dizion. 5° Ed. .
NEQUITOSAMENTE e anche NIQUITOSAMENTE.
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pag.106

NEQUITOSAMENTE e anche NIQUITOSAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo nequitoso, o niquitoso; Con furiosa rabbia, Rabbiosamente; ma non è voce di uso comune. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 228: E ricominciaro a fare la passione di Cristo, sì pessimamente e con tanta rabbia ch'era una maraviglia, e nel mortaio il pestavano (il Corpo di Cristo in Sacramento) niquitosamente.
Esempio: Bern. Orl. 1, 57: Spicca dal suo bastone una catena, E torna indietro niquitosamente.

256) Dizion. 5° Ed. .
NEQUITOSISSIMO e anche NIQUITOSISSIMO.
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pag.106

NEQUITOSISSIMO e anche NIQUITOSISSIMO.
Definiz: Superlat. di Nequitoso e Niquitoso. –
Esempio: Varch. Boez. 76: Noi ci sdegniamo di vedergli [i magistrati] molte volte toccare ad nomini niquitosissimi.
Esempio: Dav. Tac. 1, 24: Ad ogni soldato di guardia o amico di Cesare ch'ei s'avvengano, vanno con le pugna in sul viso per cagionar quistioni, origini di venire all'arme, niquitosissimi contra Gneo Lentulo.

257) Dizion. 5° Ed. .
NEQUITOSITÀ e anche NIQUITOSITÀ.
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pag.106

NEQUITOSITÀ e anche NIQUITOSITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Nequitoso e Niquitoso. L'esser nequitoso; ed altresì Azione nequitosa; Malvagità, Delitto; ma non è voce di uso comune. –
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 2, 33: Non sarà ribalderia o niquitosità, alla quale non vi lasciate trascorrere.

258) Dizion. 5° Ed. .
NEQUITOSO e anche NIQUITOSO.
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pag.106

NEQUITOSO e anche NIQUITOSO.
Definiz: Add. Iniquo, Ingiusto, Malvagio, Feroce; detto così di persona, come di popolo, città, e simili: ma oggi è modo più della poesia che della prosa.
Dall'arcaico iniquitoso. –
Esempio: Giamb. Oros. 113: Grandissimo diliberamento fue tra quelli di Lacedemoni e le loro amistadi.... con ciò fosse cosa che la maiore parte volessero che la niquitosa cittade si dovesse disfare al postutto.
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 6: Predicando loro, si levarono uomini niquitosi e maligni della cittade.
Esempio: Libr. Sent. 28 t.: Meglio è abitare in una terra diserta, che colla femmina niquitosa.
Esempio: Varch. Boez. 31: Tu pensi che gli uomini niquitosi e nefarj siano possenti e felici.
Esempio: Car. Eneid. 7, 487: Da l'inferno grotte A sè chiamò la nequitosa Aletto.
Esempio: E Car. Eneid. 10, 1208: Pallida fra mezzo Di molte mila infurïando andava La nequitosa Erinni.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 92: Questo nequitoso uomo ed infinto, che siccome le proprie basette si tigne, cosi il cuore con laida simulazione si macula.
Esempio: Salvin. Odiss. 284: I maschi fuore Dormian, molto più pochi; cui mangiando Scemati aveano i niquitosi proci.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 15: Sua lingua nequitosa Non può già mai posare.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, Introd. 1: Che s'altrui violenza, altrui perfidia.... voi sante.... voi caste.... voi pudiche Spinse per terra e niquitosa oppresse, ec. (Parla la Vita civile alle Leggi).
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 182: Qual maraviglia.... se alla veduta del niquitoso attentato scosse le durissime alpi da' fondamenti.
Definiz: § II. E per Irato, Furioso, Accecato dalla collera; detto così di persona, come de' suoi atti e facoltà. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Altri saranno naturalmente niquitosi e correnti all'ira.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 68: Salito in una sua saletta, e quivi scaricate le molte pietre che recate avea, niquitoso corse verso la moglie, e presala per le trecce, la si gittò a' piedi ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 39: Volgendosi verso lei con nequitoso animo, rispose ec.
Esempio: Bern. Orl. 2, 24: E come intese ch'egli era fuggito L'Argalia, ed ha seco la donzella, E che Rinaldo l'aveva seguito, Si pose in vista nequitosa e fella, E si distese in letto tramortito.
Esempio: Bemb. Rim. 47: Che ti val saettarmi, s'io già fore Esco di vita, o niquitoso arcero?... Tu m'hai piagato il core, Amor ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 5: E nequitoso e ratto, Con molta al fianco e berrovaglia e plebe, Sgombrò la piazza.
Definiz: § III. Conforme all'uso del lat. iniquus, trovasi per Iniquo nel senso di Sfavorevole. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 9: Il signor Anton Maria d'ira e d'onta ripieno, perciocchè a niquitosa condizione di battaglia si vedeva essere..., al suo combattitore.... prese e tolse il coltello.

259) Dizion. 5° Ed. .
NEQUIZIA.
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pag.106

NEQUIZIA.
Definiz: Sost. femm. Iniquità, Malvagità, Malizia, Empietà, e simili; parlandosi sia di fatti o azioni, sia di opinioni o sentimenti.
Dal lat. nequitia. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Parere ingiusta la nostra giustizia Negli occhi de' mortali è argomento Di fede, e non d'eretica nequizia.
Esempio: E 15: Dietro gli andai, incontro alla nequizia Di quella legge, il cui popolo usurpa, Per colpa del pastor, vostra giustizia.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 56: Che è la letizia del secolo, se non una impunita nequizia, cioè lussuriare, inebriare, ec.?
Esempio: Cic. Tusc. 73: Ora come noi in luce siàno venuti e ricevuti, subitamente siàno rivolti in ogni nequizia ed in somma perversità d'opinioni.
Esempio: Sacch. Rim. G. 34 t.: E come in mar così in terra spandi (o sommo sacerdote) Maggior nequizia per sì fatta via.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 13 t.: Son fontana (le donne) di malizia, E tanta è la lor nequizia E la loro ingorda voglia, Che ec.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 62 t.: Ma 'l mondo è pieno di malignità e di nequizia.
Esempio: Varch. Boez. 76: Hanno, i magistrati cotal forza, che possano mettere le virtù nelle menti di coloro che gli esercitano, e scacciarne i vizj? Certamente, non iscacciare la nequizia, ma più tosto scoprirla, sogliono.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 308: Disputando per due giorni continovi contra quegli empj dogmi, con mettere insieme e confrontare le cose qua e là disperse e disgiunte, con determinare gli equivoci, distinguere gli ambigui..., cavò dalle tenebre e dalle tane tutta quella nequizia; e talmente la pose in chiaro, che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 361: Oh qual vergogna..., Che ale spiegar di cherubino e volo Goda per l'aria un ente, a cui nel petto La nequizia d'un demone s'annidi!
Esempio: Guerrazz. Racc. 172: Il malvagio, che invece di vedersi vilipeso e punito si vede tenuto in pregio e premiato, indura nella nequizia.
Esempio: Capp. Scritt. 2, 84: Non ebbe egli scusa bastante.... nella nequizia di coloro che lui tenevano come strumento da logorare, poi da rompere e gettar via?
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Med. L. Op. 3, 65: Sicchè non vi è più zelo Di fè, di carità; ma sol nequizia Regna nel mondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 4: Colpa d'Amor; ch'io non saprei di cui Dolermi più, che de la sua nequizia; Che dolcemente nei principj applaude, E tesse di nascosto inganno e fraude.
Definiz: § II. E per Fatto, o Detto, malvagio; Peccato, Scandalo. –
Esempio: Dant. Parad. 6: Addolcisce la viva giustizia In noi l'affetto sì, che non si puote Torcer giammai ad alcuna nequizia.
Esempio: Vill. G. 5, 33: E quasi si teneano più al reggimento di parte di Chiesa che ghibellina, onde grande nequizia ne seguì in Pisa alla venuta del Bavaro.
Esempio: Bibb. N. 5, 294: Sopra loro venga la morte,... per che nelle loro abitazioni sono le nequizie.
Esempio: E Bibb. N. 349: Pensorono la nequizia, e hanno parlato; hanno detta la iniquità contra l'eccelso.
Esempio: E Bibb. N. 6, 157: Giustamente erano afflitti secondo le loro nequizie.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 34: A' quali conviene patire ancora alcuna pena e malagevolezza nelle loro carni e nelle loro menti, per sodisfare di quello, che male si dilettaro, seguendo la volontà propia e ne' disiderj della carne e nelle nequizie e nelle malizie della mente.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 65: Sono un malvagio tinto in cremesino; Ed ora voglio mie nequizie tutte Finir, morendo come un assassino.
Definiz: § III. Nequizia, si disse altresì per Rabbia, Mal animo. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 30, 48: E que', che non curavan sua grandizia, Negaron tutte quante sue domande; Sicchè 'l Soldano empiero di nequizia.
Esempio: E 70, 75: E veramente se l'avesse preso, Egli avrie fatto di lui grande strazio, Tant'era d'onta e di nequizia acceso.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 213: Fra Michele si consumava di nequizia, veggendo i modi fecciosi della moglie d'Ugolino.
Definiz: § IV. E per Smoderatezza ne' desiderj, Cupidigia, Disonestà. –
Esempio: Cic. Tusc. 78 t.: La sua proprietà (della frugalità) pare che sia reggere e placare e' moti dell'animo appetente, e sempre all'avversante libidine conservare la constanzia in ogni cosa moderata. Alla quale el contrario vizio si chiama nequizia.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 72: La bella sembianza (di Lucrezia) e le parole Rimasero nel cor pien di nequizia Del fiero Sesto, un de' fratelli regi, E le caste maniere e gli atti egregi.