Lessicografia della Crusca in rete

Volume 11 - Dizionario 5° Ed.
420) Dizion. 5° Ed. .
NEBBIONACCIO.
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pag.74

NEBBIONACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Nebbione. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 128: Ogn'anno l'apparienza è buona; ma quando noi siamo su il granire, dà nil pioere, o vien la bufera che lo trebbia, o certi nebbionacci che ghi danno la stretta (parla un contadino).

421) Dizion. 5° Ed. .
NEBBIONE.
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pag.74

NEBBIONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescitiva di Nebbia. Nebbia folta, o grave, ed estesa; e più specialmente dicesi quando è alta da terra. –
Esempio: Dat. L. Sfer. 2, 11: Che surgon (le corruzioni) su nell'aria per nebbioni E giù ricaggion con ispessa piova.
Esempio: Grazz. Rim. V. 257: All'apparir tuo muore, O ventavol gentile, Tutto il valor de' nugoli e nebbioni.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 650: Il cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte, che pareva negare il sole, senza prometter la pioggia.
Definiz: § Figuratam. e familiarmente, dicesi di Uomo di poco senno o valore, o di molta vanità, Uomo dappoco e borioso, conforme al senso del lat. nebulo nebulonis; onde anche Nebulone e Nuvolone. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 95: Che diremo di.... capone.... e tanti altri che hanno la fine loro in one. la quale è propia della nostra lingua, come.... merendone, mestolone..., nebbione, babbione, dondolone?
Esempio: Car. Comm. 65: Quelle indolenze e quelle tante cacherie che questi nebbioni filosofi si vanno sognando.
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 311: Io l'ho tollerato fin ora per l'amicizia antica, ancora che sia un nebbione, e che non sappi punto del governo.
Esempio: Giust. Vers. 214: Dunque un nebbione che non fa sul suo E si può fare onor del sol di luglio, Nella sua dappocaggine pomposa, E quando crede di poter qualcosa.

422) Dizion. 5° Ed. .
NEBBIOSITÀ.
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pag.74

NEBBIOSITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Nebbioso. L'esser nebbioso, Stato nebbioso dell'aria.
Definiz: § E figuratam., Difficoltà a intendersi, Oscurità. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 170: Cosa che voi giudicaste e giudicate ancora tanto impossibile.... a concepirsi da noi, che voi la chiamaste con quei disperati nomi d'indileguabile nebbiosità, e quegli altri che voi diceste.

423) Dizion. 5° Ed. .
NEBBIOSO.
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pag.74

NEBBIOSO.
Definiz: Add. Pieno, Coperto, di nebbia, In cui è nebbia.
Lat. nebulosus. –
Esempio: Mirac. Mad. M. 164 t., 32: Avvegna che 'l tempo fosse nebbioso, andò nell'orto per mietere del grano.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 95: Per uno pessimo tempo piovoso e nebbioso, durato molti dì.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 117: Dice che tanto era scura la valle, e profonda e nebbiosa, che, benchè ficcasse il viso in giù, niuna cosa vi potea discernere.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 135: Occorre tale anno.... che il Signore Iddio.... fa e permette che i tempi vadano estremi, e non secondo le loro stagioni, come un lungo secco, un lungo umido, un diaccio fuor di stagione, tempi nebbiosi nocivi ec.
Esempio: Trinc. Agric. 313: Affinchè ne' tempi nebbiosi e piovosi vi penetri (nella stanza) meno umidità che sia possibile.
Esempio: Panant. Paret. 66: È troppo presto, La terra è tutta gel, l'aria nebbiosa, Resta in letto.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 41: Ognuno sa che nelle annate molto nebbiose, certe raccolte ci mancano.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. 23: Quei che già ne' di sereni arrivavano ad adorarvi, nè pur ne' di nebbiosi dimostrano di conoscervi.
Definiz: § II. Vale pure Soggetto a nebbie, In cui regna o domina, la nebbia, detto di luoghi o dell'aria loro. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 357: La radice è un'erba, la cui radice così s'appella, e dilettasi in aere nebbioso, avvegnachè in ogni aere nasca e alligni.
Esempio: Pallad. Agric. 87: Nel terreno freddo e nebbioso, poni quelle [viti] che s'affretano di maturare, anzi che 'l verno s'approssimi, e quelle che in tra le caligini e nebbie fioriscono più sicure e con duri acini.
Esempio: E Pallad. Agric. 98: Nel luogo secco, roscido e nebbioso i rami dell'arbore che sostengono i tralci, si vogliono dirizzar verso levante e verso ponente, quando si pota.
Esempio: Domen. Plin. 541: Ne' luoghi piovosi e nebbiosi si debbon porre più rari, e nel secco più spessi.
Definiz: § III. E per Che apporta nebbia, detto di venti. –
Esempio: Soder. Op. 1, 126: I venti australi.... sono umidi di lor natura e nebbiosi.
Definiz: § IV. E per Di nebbia, Che ha natura di nebbia, detto di esalazioni o vapori. –
Esempio: Pallad. Agric. 228: Anco se nel detto luogo farai fuoco, e la terra isvaporerà fummo nebbioso ruttando, sappi ch'ivi di sotto è l'acqua.
Definiz: § V. Detto, per similit., di cristallame, vale Offuscato, Reso opaco, dal sudiciume appastatovi. –
Esempio: Bocc. Lett. 43: Dall'altra parte era una piccola tavoletta, di grosso.... canovaccio.... non pienamente coperta, e di pochi e nebbiosi e aggravati bicchieri fornita.

424) Dizion. 5° Ed. .
NEBBIUOLA e NEBBIOLA.
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pag.74

NEBBIUOLA e NEBBIOLA.
Definiz: Sost. femm. Nebbia sottile e di poca estensione. –
Esempio: Targ. Alimurg. 257: Il nostro fiato.... al contatto dell'aria esterna fredda si condensa e forma una specie di nebbiola.

425) Dizion. 5° Ed. .
NEBRIDE.
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pag.74

NEBRIDE.
Definiz: Sost. femm. Pelle di cervo, di daino, o di capriuolo, giovane, della quale figuratasi coperto Bacco, e si coprivano i suoi seguaci, e i partecipanti ai baccanali; ed è propriamente Term. di Archeologia.
Dal lat. nebris nebridis, e questo dal grec. νεβρίς. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 157: Tu piglia il tirso: tu quel tronco spezza; La nebride giù getta e quella pelle: Facciam che pena il scelerato porte.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 343: Ecco movo i passi erranti, E di nebride coperto, Nel deserto Vo' cantar fra le baccanti.
Esempio: Red. Ditir. 19: Al suon del cembalo, Al suon del crotalo, Cinte di nebridi, Snelle Bassaridi, Su su mescetemi ec.
Esempio: Menz. Poes. 1, 237: Due lo reggon (Bacco) sulle braccia, E gli ciondola la testa; Con gran festa Un la nebride gli slaccia.
Esempio: E Pros. 3, 170: Vedevasi da una parte una figura, che, ancorchè rusticana, spirava nulladimeno un non so che del divino, co' capelli irti in sulla fronte, e verso il cielo rivolti; ispide le membra, e di sua nebride ricoperte.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 128: Quella pelle.... sul braccio destro riguarda i sacri Elusini, ne' quali tutti gl'iniziatori avevano la nebride, pelle di capriolo.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 438: Hanno.... le centauresse su le spalle alcune pelli consuete a' baccanti, che perlopiù erano le nebridi, le quali propriamente erano quelle prese da' cervi giovani..., perchè.... essendo Bacco preso per una cosa medesima col sole, le nebridi coll'indanaiatura significano le stelle.
Esempio: Zannon. Vas. Lic. Not. 22: Una terza femmina, vestita di nebride e in atto di danzare, tiene una ghirlanda d'ellera nella destra.

426) Dizion. 5° Ed. .
NEBULONE.
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pag.74

NEBULONE.
Definiz: Sost. masc. Uomo da nulla e borioso, Impostore, o simile; comunemente Nebbione o Nuvolone.
Dal lat. nebulo nebulonis. –
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 15: Rispuose che giustamente colui non aveva temuto per la vita d'uno scellerato nebulone, ma ec.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 154: Dammi (o Minerva) ch'io spegna Questo ventoso nebulon che grida Ch'io del sol non vedrò più l'aurea luce.

427) Dizion. 5° Ed. .
NEBULOSA.
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pag.74

NEBULOSA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Astronomia. Corpo celeste, di figura varia, e dell'apparenza di piccola nebbia luminosa, formato o da molte stelle minute, o da materia gassosa. Dalla locuzione stella nebulosa, usata dagli antichi a designare tal Corpo. –
Esempio: Galil. Op. VII, 396: Le nebulose erano prima solamente piazzette albicanti, ma poi noi co 'l telescopio l'aviamo fatte diventare drappelli di molte stelle lucide e bellissime?
Esempio: E Galil. Op. VII, 720: Deh! non avessi io mai scoperte queste novità in cielo, di tante innumerabili non prima vedute stelle fisse, di quel che siano le nebulose, la Via Lattea ec.
Esempio: E Galil. Cart. XI, 113: Sendosi ultimamente da me scoperto che le nebulose non sono, come si credeva per l'addietro, una sola stella ingombrata da parte di cielo alquanto più densa, e per ciò atta a rifrangere e dilatare il suo lume, ma sono una congerie di minutissime stelle, minori non solo di quelle del terzo onore, ma di quelle della sesta ed anco decima grandezza?
Esempio: Viv. Vit. Galil. 610: Trovò che la Via Lattea e le nebulose altro non erano ch'una congerie di stelle fisse, che per la loro immensa distanza, o per la lor piccolezza rispetto all'altre, si rendevano impercettibili alla nuda e semplice vista.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 238: Oltre le stelle doppie voglionsi similmente distinguere le nebulose, le quali altro non sono che certe macchie di bianca luce, sparse in diverse parti del cielo.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. appr.: La nebulosa che giace nella cintura di Andromeda, e che si vede anche ad occhio nudo, è la più bella tra quelle della prima specie.
Esempio: Giobert. Bell. 86: Le speculazioni dei matematici sul calcolo infinitesimale e degli astronomi sulle nebulose sono esteticamente sublimi.
Esempio: E Teor. Sovrann. Not. 2, 321: La geologia colle sue dottrine intorno alle rivoluzioni primitive del globo terrestre, e l'astronomia colle sue osservazioni e considerazioni circa le nebulose e altri fenomeni celesti, c'inducono a credere che ec.
Esempio: Capp. Scritt. 2, 440: La materia (se osassi dirlo) delle idee, qualora avesse, come quella delle nebulose, in sè la potenza di condensarsi e di concretarsi, avrebbe in se stessa una virtù organica, la quale ec.
Definiz: § Le nebulose ricevono l'aggiunto di Risolubili o Irrisolubili, secondochè, osservate con telescopj della massima potenza, si risolvono, o non si risolvono, in stelle distinte.

428) Dizion. 5° Ed. .
NEBULOSO.
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pag.74

NEBULOSO.
Definiz: Add. Pieno, Coperto, di nebbia o nebbie, Nebbioso; e anche, per estensione, Pieno di vapori; ma è voce che non si userebbe oggi fuorchè in nobile scrittura, o in senso figurato.
Dal lat. nebulosus. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Oscura (la valle d'abisso), profond'era e nebulosa, Tanto che, per ficcar lo viso al fondo, Io non vi discerner veruna cosa.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 120: L'essere la palude calda e nera e nebulosa, ne può assai ben dimostrare le tre qualità degl'iracundi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 116: Descrive com'era fatta la valle, dicendo ch'era.... nebulosa, cioè piena di nebbie della terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 6: Dinanzi il Po, di dietro gli soggiorna D'alta palude un nebuloso gorgo.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 279: Ella (la valle) era buia e senza luce; profonda, cioè alta e di grandissimo fondo; e nebulosa, cioè piena di nebbie e di vapori grossissimi.
Esempio: E Gell. Lettur. N. 280: I quali [fuochi] riscaldando e facendo bollire dette acque e luoghi umidi, fanno uscire da loro fumi e vapori tanto grossi, ch'ei fanno di maniera nebulosa e oscura quell'aria..., che ec.
Esempio: Card. Poes. 547: Non più rivo d'iddei la nebulosa Cima d'Olimpo a gli occhi umani accende.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Alam. L. Gir. 24, 116: Gli dona un colpo, e fu così possente Che gli fa l'aria oscura e nebulosa.
Definiz: § II. Pure per similit., detto di cristallo, per Non chiaro, Fosco, Opaco. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 11: Si butti (il cristallo ben fuso) in conche grande di terra piene d'acqua fresca...; e fassi questo ad effetto che l'acqua gli cavi una sorte di sale, detto sale alcali, quale impedisce il cristallo, e lo fa oscuro e nebuloso.
Definiz: § III. Figuratam., e in locuz. figur., detto degli occhi, per Offuscato, Incapace di ben discernere le cose. –
Esempio: Bocc. Amet. 188: L'opere vostre licite ed oneste.... Sveglin le luci oscure e nebulose D'Ameto, acciò che diventi possente A veder le bellezze mie gioiose.
Esempio: Poliz. Rim. C. 363: Poggi, ch'ognor più molli Fa la mia pena acerba, Struggendo gli occhi nebulosi e foschi.
Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di scrittore, di scrittura, dottrina, o simile, vale Difficile a intendersi o comprendersi, Oscuro, Astruso.
Definiz: § V. E altresì figuratam., detto di volto, o dell'aria di esso, vale Turbato, Brusco, e simili; più comunemente Rannuvolato. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 101: Allegrezza di volto, e dolcezza in rispondere, molto adornano l'ubbidienza. E così per lo contrario la faccia nebulosa e torbida, e il mormorare, la guastano e avviliscono.
Definiz: § VI. E per Simile a nebbia, Che ha apparenza di nebbia, detto di fumo. –
Esempio: Bocc. Amet. 174: Ciascuno, accesi li fuochi al suo [iddio], con pietosi preghi porse il suo disio. I nebulosi fumi si risolverono nell'aere, e i riscaldati altari e i dati sacrificj co' porti preghi toccarono gl'iddii.
Definiz: § VII. E poeticam., detto del corpo di un essere immaginario, o di alcuna sua parte, per Formato o Fatto di nebbia. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 42: Sopra i nebulosi omeri gli nascono (alla Speranza) Due pennute ale oltra misura grande.
Definiz: § VIII. E per Che apporta nebbie, detto di vento. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 369: Teofrasto pensa che le cagioni di queste (febbri) sieno, che allora tirano i venti australi, che di loro natura sono umidi e nebulosi.
Definiz: § IX. E per Nuvoloso. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 239: Era la notte nebulosa oscura.... E vento, e pioggia e tempesta e furore, ec.
Definiz: § X. Stella nebulosa, dicevasi dagli Astronomi antichi Ogni nebulosa costituita da un gruppo di stelle, che all'occhio nudo appariva circonfuso da materia vaporosa; e anche Una stella sola che avesse tale apparenza. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 41: Ch'elle (le stelle) abbino diversi effetti, le lucide intra sè, le nebulose intra sè, le tenebrose intra sè, sì si dichiara per Albumazar ed Alcabiz e Tolomeo.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 343: Secondo gli astrologi l'una di queste sette stelle (le Pleiadi) è nebulosa, e però come l'altre non apparisce.
Esempio: Red. Lett. 3, 243: Se Vostra Signoria illustrissima è una delle più luminose e scintillanti stelle della costellazione Platonica, io pel contrario non arrivo nè meno ad essere una di quelle, che son chiamate nebulose (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XI. Oggi così chiamasi una Stella vera, circondata di una materia fosforescente o specie di atmosfera biancastra, che talvolta prende l'apparenza di un anello, e la cui luce ignorasi se le sia propria.

429) Dizion. 5° Ed. .
NECCIO e NICCIO.
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pag.74

NECCIO e NICCIO.
Definiz: Sost. masc. Specie di piccola focaccia, fatta di farina dolce, intrisa, e cotta tra due foglie secche di castagno, bagnate nell'acqua, e poste fra due testi o piastre roventi. È cibo usato più che altro fra gli abitatori di alcuni luoghi della montagna toscana. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 224: E ben vid'io sull'orgoglioso Ombrone Alla gran donna (una del contado di Pistoia) nobil serto in pugno, Intessuto di necci e di pattone.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 319: Il vitto consiste quasi solamente in castagne o fresche e cotte arrosto ed in ballotte, o seccate e ridotte farina, dalla quale se ne fa pulenda e necci.
Esempio: E Targ. Viagg. 6, 350: Egli (il capo di casa) mi disse che non aveva mai mangiato altro che castagne de' suoi proprj castagneti, acconce in diversa maniera, cioè in pulenda, necci, ec.
Esempio: E Targ. Viagg. 9, 114: Le più (delle case di maremmani) non lo fanno (il pane) di veruna sorte, e fanno solamente pulenda e necci.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 170: È (il frutto del castagno silvestre) quello che generalmente si secca, e talvolta si mangia in tal maniera, ma comunemente si macina e riduce in farina per polente e per certe specie di migliacci dai nostri addimandati castagnacci e necci.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 106: La foglia poi (del castagno) legata in mazzi si scotta nell'acqua bollente, si asciuga e si serba, ed in questa maniera riesce manevole; e mediante un'ammollatura divien atta a servir come di recipiente alla fabbricazione de' cosi detti nicci, composti di farina di castagne, i quali tengon luogo di pane presso le genti montanare.

430) Dizion. 5° Ed. .
NECCIO e NICCIO.
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pag.75

NECCIO e NICCIO.
Definiz: Add. Aggiunto di Farina neccia, e vale Da far necci o nicci; ma è voce di uso limitato ad alcuni luoghi, dicendosi comunemente farinaDolce , o farina Di castagne. –
Esempio: Red. Lett. 2, 227: Sono esposti in vendita (alla fiera di Prato).... vecchioni, castagne secche, farina niccia, cristalli, ec.

431) Dizion. 5° Ed. .
NECESSARIAMENTE.
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pag.75

NECESSARIAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo necessario, Di necessità o Per necessità. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 28: A bene orare si richiede necessariamente buona vita, e raccoglimento di cuore.
Esempio: Varch. Stor. Ded. 1, 34: Scrisse, che delle cose che si facevano, alcune si facevano necessariamente dal fato, alcune ec.
Esempio: E 2, 205: Ci conviene fra poco tempo a uno di questi due partiti necessariamente venire, o combattere, o accordare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 70: I capi del popolo destarono altra sedizione, senza novella occasione o giusta pretensione, ma fondaron solo il principio della discordia contra' patrizj sopra i danni necessariamente proceduti da' primi loro travagli e differenze.
Esempio: Red. Lett. 1, 29: Messe in impeto di bollore le particelle del sangue, necessariamente esso sangue occupa maggior luogo che prima non occupava.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 178: I quali [corpicelli] a guisa di tante biette sforzandolo (il vetro), ne vien necessariamente dilatata l'interna capacità del vaso.
Esempio: Algh. Litot. 100: Nell'estrazione della pietra, più e meno si lacera (la vescica), e quella parte ch'è lacerata dee necessariamente marcire.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 297: Per lo smisurato sbassamento del pelo dell'acqua d'Arno, restarono necessariamente in secco vastissimi tratti della pianura.
Definiz: § I. Vale anche Per cagione, o ragione, necessaria, intrinseca a ciò di che si discorre. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 205: Dunque il governamento del mondo ti mostra che Iddio è necessariamente.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 143: La natura opera necessariamente, cioè non può non operare, ogni volta che l'agente e il paziente sono in debita disposizione e distanza.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 182: Santa Chiesa non l'avea dannata (l'opinione del Copernico) nè era per dannarla per eretica, ma solo per temeraria, ma che non era da temere che alcuno fosse mai per dimostrarla necessariamente vera.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 373: Essendo già infinito quel bene intrinseco, che Dio necessariamente ed invariabilmente fruisce, la maggiore o minore aggiunta che vi si faccia del bene contingente ed estrinseco nol fa ec.
Esempio: E Perfez. crist. 595: Opponendosi necessariamente l'amor del male al piacer di Dio, non può tal amore albergare in chi ec.
Definiz: § II. E vale pure Per logica necessità, Per conseguenza necessaria; ed altresì In modo evidente, Con evidenza. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 286: Però chi pensa, possedendo il corpo, fruir la bellezza, s'inganna, e vien mosso non da vera cognizione per elezion di ragione, ma da falsa opinion per l'appetito del senso: onde il piacer che ne segue esso ancora necessariamente è falso e mendoso.
Esempio: Galil. Op. IV, 694: Se questo assunto deve in alcuni casi esser limitato, egli è mal buono per dimostrar nulla necessariamente.
Esempio: E Galil. Op. VII, 287: Quasi che in conseguenza della mia ignoranza segua necessariamente la falsità della sua dottrina.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 515: Per lo che ben necessariamente doviamo concludere, pochissima essere la parte che vi ha il reflesso dell'etere ambiente.
Esempio: E Galil. Cart. XI, 296: Credo di poterlo necessariamente dimostrare.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 172: La proposizione da dimostrare è la seguente: ogni fatto (mutazione) chiama necessariamente una cagione atta a produrlo.

432) Dizion. 5° Ed. .
NECESSARIO.
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pag.75

NECESSARIO.
Definiz: Add. Che è di necessità, e senza il quale non si può fare. Detto anche di cose morali o intellettuali, e usato così assolutamente, come in costrutto, mediante la particella A, con un termine sia di persona, sia di cosa.
Dal lat. necessarius.
Esempio: Dant. Conv. 323: L'uomo di diritto appetito e di vera conoscenza quelle (le ricchezze) mai non ama, e.... sempre di lungi da sè essere vuole, se non in quanto ad alcuno necessario servigio sono ordinate.
Esempio: Panzier. Tratt. 7: Dico che dee per questo atto così necessario e salutifero la consolazione della sua contemplazione abbandonare.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 176: Andarono alla cittade per.... comperarsi delle necessarie cose.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 413: Chi non sa che 'l fuoco è utilissimo anzi necessario a' mortali?
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 54: Condizioni di quelle cose che nel matrimonio sono necessarie.
Esempio: Gell. Circ. 64: Fra noi animali non è alcuno sì vile che non sopportasse prima la morte, che porsi volontariamente a servire l'uno all'altro della sua specie medesima per mendicare le cose sue necessarie.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 350: Necessario si chiama quello, senza cui o non si può vivere o sol con dolore.
Esempio: Segner. Op. 4, 604: L'altra parte della orazione è la dimanda; e questa ancora non è manco necessaria della meditazione.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 141: Oh arte (l'agricoltura) quanto utile e necessaria, altrettanto disgraziatissima!
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 140: Ma vuol dunque il destin che appena il crine Biondeggia alle mie spiche a me ti renda (o siepe) Necessaria il timor delle rapine?
Esempio: Leopard. Pros. 1, 280: Cose oramai sì necessarie alle lettere amene, che non si comprenderebbe come queste se ne potessero scompagnare, se ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 531: Il cessar delle faccende era stato fallimento e rovina; operaj, e anche maestri d'ogni manifattura e d'ogni arte, delle più comuni come delle più raffinate, delle più necessarie come di quelle di lusso, ec.
Definiz: § I. E pure con un compimento, retto per lo più dalla particella A, vale Che è di necessità al fine od effetto da esso indicato. –
Esempio: Dant. Conv. 242: A filosofare.... è necessario amore.
Esempio: E Dant. Conv. 376: Dico che per vergogna io intendo tre passioni necessarie al fondamento della nostra vita buona: l'una si è stupore, l'altra si è pudore, la terza si è verecundia.
Esempio: Panzier. Tratt. 46 t.: Nutrica el corpo miracolosamente, senza le cose al suo vivere necessarie.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 44: Comperati i capponi ed altre cose necessarie al godere, insieme col medico e co' compagni suoi se gli mangiò.
Esempio: Gell. Circ. 183: La natura ci ha dato questi sensi, che non sono necessarj al mantenimento della vita nostra, solamente per nostro migliore essere.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 127: Cosa più utile e necessaria di questa (del compilare il vocabolario) non è per perpetuare le lingue, e mantener la loro bellezza ed accrescere.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: Tralasciamo di riferir que' concerti, perchè.... non son necessarj all'intelligenza della storia.
Definiz: § II. E per Richiesto, Voluto, Imposto, Portato, e simili, da necessità, di cose, di condizioni, di natura. –
Esempio: Dant. Conv. 67: Non si concede, per li rettorici, alcuno di se medesimo sanza necessaria cagione parlare.
Esempio: E Dant. Conv. 375: Non solamente quest'anima naturata buona in adolescenza è ubbidiente, ma eziandio soave: la qual cosa è l'altra ch'è necessaria in questa età a ben entrare nella porta della gioventute.
Esempio: Albert. Piag. Boez. 17: Questa esser cagion necessaria a' savj di pigliar desiderosamente ad amministrare la Republica, acciocchè i reggimenti delle cittadi lasciati agl'improbi e scelerati, a' buoni non dessono pestilenza, ovver morte.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 5: Ferdinando.... desiderava che Italia non si alterasse, o perchè.... dubitasse che le discordie italiane non dessero occasione a' Franzesi di assaltare il Reame di Napoli, o perchè.... conoscesse essere necessaria l'unione sua con gli altri, e specialmente con gli Stati di Milano e di Firenze.
Esempio: Red. Esp. Insett. 161: Se i bachi son cavati dalle pere prima del lor necessario e perfetto crescimento, non si conducono altrimenti a fare il bozzolo.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. Proleg.: Siano almeno benignamente ricevute come necessario preliminare della mia istoria queste proteste della mia ingenuità.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 158: Tra i Carolingi principi nuovi e i papi che volevano divenirlo, era amicizia necessaria.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 375: Dove l'agronomia è complicata, e i frutti primeggiano, e più varietà di frutti sono sullo stesso campo, ivi troverai la piccola coltura, e non cercare il perchè: ve la troverai antica, necessaria, immutabile, come le leggi della natura.
Definiz: § III. E semplicemente per Indispensabile. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 170: Attese a questa teologia pratica e necessaria, ch'è quella che appartiene a' casi di coscienza, dove fu eccellentissimo.
Esempio: Magal. Lett. At. 154: Il servirsi talvolta di qualche dottrina filosofica, ma per modo di esempio,... questo se non è necessario, che non lo è certamente, essendo anzi da non curarsene,... egli è almeno non biasimevole, e perciò permesso e praticato da i più venerati Dottori della Chiesa.
Definiz: § IV. E figuratam., detto di persona, vale La cui opera è tanto utile o giovevole da non poterne quasi fare a meno. –
Esempio: Metast. Dramm. 1, 188: Tutti a tutti Siam necessarj; e il più felice spesso Nel più misero trova Che sperar, che temer.
Definiz: § V. Nel linguaggio filosofico, vale Che è impossibile che non sia, o che sia in altro modo; ed è contrario di Contingente. –
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 20 t.: Può occorrere che di due maniere sia la materia che in quelle (proposizioni) è compresa, cioè necessaria e contingente: materia necessaria intenderemo essere in una preposizione, quando il predicato in guisa si congiugnerà col soggetto, che impossibil cosa sarà, che altrimenti sia disposta la cosa stessa significata dalla proposizione.
Esempio: Giobert. Introd. 2, 207: Onde si dice che una cosa è necessaria, quando contiene in se stessa la ragione della realtà propria.
Definiz: § VI. E vale pure Che di necessità è; usato anche in forza di Sost. –
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 19: Questa dunque (della volontà nostra) si chiami libertà da necessità, però che 'l necessario pare che sia contrario al volontario; però che certamente quello che si fa per necessità, non è di volontà; e così per lo converso, quello che non è di volontà, è di necessità.
Esempio: Tass. Lett. 2, 160: Come distingueremo noi i gradi de l'impossibile? Come quelli del necessario, forse? perchè l'impossibile segue con ordine converso il necessario.
Definiz: § VII. E pure nel linguaggio delle Scuole, detto di Ragione, Dimostrazione, Metodo, o simile, vale Che Conchiude per logica necessità, Che prova in modo rigoroso e non dubitabile, Evidente, e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 50 t.: Secondo che tutti li filosofi provano per molte ragioni diritte e necessarie.
Esempio: Dant. Conv. 343: Qui non si procede per necessaria dimostrazione (siccome sarebbe a dire se il freddo è generativo dell'acqua, se noi vedemo i nuvoli), bensì per bella e convenevole induzione.
Esempio: Varch. Stor. 2, 47: Questa oppenione, che Firenze fosse del tutto rovinata, si conferma con due ragioni, se non necessarie, verisimili.
Esempio: Galil. Op. V, 140: Da virtù superiore, per rimuoverci ogni ambiguità, vengono inspirati ad alcuno metodi necessarj, onde s'intenda ec.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 296: Piena di maraviglia e di diletto insieme è la forza delle dimostrazioni necessarie, quali sono le sole matematiche.
Esempio: E Galil. Cart. XI, 301: Sopra di ciò non ponga V. E. dubio alcuno, perchè ne ho dimostrazioni necessarie.
Esempio: E Galil. Cart.XI, 466: Io son sicurissimo che la reflessione della terra è di gran lunga più efficace che quella della luna, ed ho molte ragioni necessarie da dimostrarlo.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 270: Io non posso aver la certezza de' semplici fenomeni sensibili, se non m'abbia prima un principio necessario nella mente, che me ne assicuri l'autorità.
Definiz: § VIII. Aggiunto di Erede necessario, è Term. del Diritto romano, e valeva Che è tale per coazione, cioè indipendentemente dalla propria volontà, e a malgrado di essa. E detto di Successione necessaria, valeva Imposta in modo coattivo. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 11, 3, 36: Bisognerebbe proibire tutte le sue cessioni forzose e necessarie, come sono quelle de' feudi, e dell'enfiteusi di patto e providenza ovvero de' fidecommissi e maggioraschi.
Definiz: § IX. Oggi è usato soltanto, ma volgarmente, a significare Legittimo, pur detto di Erede.
Definiz: § X. Luogo necessario, si disse per Luogo comodo, Cesso; che più compiutamente trovasi detto anche Luogo necessario alla natura. –
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 238: Gli venne volontà d'andare a' luoghi necessarj, e entrando per purgare il ventre ec.
Esempio: E Belc. F. Pros. 4, 93: Simulata la necessità, subito uscìe al luogo necessario alla natura, e quivi stette per grande ora.
Definiz: § XI. Necessario, in forza, di Sost., vale Cosa necessaria; usato specialmente con alcuni verbi, come Credere, Giudicare, Parere, e simili. –
Esempio: Machiav. Princ. F. 38: Chi adunque indica necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de' nimici, guadagnarsi delli amici, ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 115: Mi è parso necessario voltarmi alla bontà e iustizia di Vostra Eccellenza.
Definiz: § XII. E per Ciò che è necessario. Ciò che fa di bisogno; e in senso particolare, Ciò che è di necessità all'uomo per provvedere ai bisogni della vita. Usasi in modo così assoluto, come con un compimento; e spesso vi si aggiunge l'adiettivo Puro necessario, Stretto necessario. –
Esempio: Vai Rim. 37: Esagerate che già un tempo fu, Che davasi a' poeti il necessario Per la bocca, e il vestito, e molto più.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 129: Non si può levare un fiore dalla pianta, e portarlo a vossignoria, senza toccarlo. Ma non si farà che il puro necessario.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 341: Il caro prezzo della man d'opera dipende dalla quantità dei nuovi lavori e dall'avanzamento di condizione nei lavoranti: colui che volesse regolar la loro mercede sul puro necessario al loro vitto vorrebbe torpidi questi e il paese povero.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 413: Più si va in alto in quella scala delle ricchezze, che noi da principio abbiam figurata, e più le spese private si allargano fuori dello stretto necessario; il capriccio delle voluttà diventa più estesamente malefico, la voragine del lusso più incorda consumatrice.
Esempio: E Capp. Scritt. 2, 398: I parrochi.... ebbero appena tanta mercede che sovvenisse, in molti luoghi, al necessario.
Definiz: § XIII. Avere chicchessia, o checchessia, necessaria alcuna cosa, o alcun atto, vale Essergli necessaria quella data cosa, o quell'atto; ma oggi non è maniera comune. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 144: Mai nullo peregrino e ospite m'uscie di casa, che io non dessi loro le cose che aveano necessarie per lo cammino.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 231: Fecesi discepolo d'un ebreo, per apparare bene la lingua ebraica, la quale aveva necessaria per lo traslatare della Scrittura santa.
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 162: Nascono nel dominio molte cose che hanno necessario essere ventilate a Firenze, come sono.... discordie civili, o altri dispareri ec.
Definiz: § XIV. Essere necessario, costruito con un nome, o con un verbo all'Infinito, vale Far di bisogno, Richiedersi per necessità, Volerci, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 376: A questa età (l'adolescenza) è necessario d'essere reverente e desideroso di sapere.
Esempio: Machiav. Comm. 86: È necessario sapere le cagioni della sterilità della donna vostra, perchè le possono essere più cagioni.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 98: È necessario a uno che traduce saper bene l'una lingua e l'altra.
Esempio: Galil. Op. V, 222: L'illuminare è dote e virtù del sole, non bisognosa d'eccellenza veruna ne i corpi che devono essere illuminati anzi più presto sendo necessario il levargli certe condizioni più nobili, come la trasparenza della sustanza e la lisciezza della superficie, facendo quella opaca, e questa ruvida e scabrosa.
Esempio: Malpigh. Lett. 308: Io penso che sia necessario l'aver la mira al petto, principalmente stante quella contumace tosse ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 264: Io non credo già che nell'impronta del sigillo s'accennasse il diverso numero de' fiorini, perchè sarebbero stati necessarj troppi sigilli.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 285: Qui è necessario tutto l'amore che portiamo alla verità, per farci proseguire fedelmente un racconto di così poco onore a un personaggio tanto principale.
Definiz: § XV. E nel medesimo senso, si usò anche a mo' d'Impersonale, costruito con un nome di gen. femm. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 289: Gli orecchi, che col color si dipingon più simile a' balasci che a' rubini.... voglio io da te, Selvaggia: alla cui bellezza.... è necessario una forma mediocre, con quelle lor rivolture ordinate con garbo, ec.
Esempio: Gell. Circ. 82: E veggendo ancora che a tener vita di gentil uomo, era necessario moltitudine di servi..., levai ec.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 4, 398: È necessario la violenza, e la forza per rimuovere ostacoli, per far tacere, per atterrire? la ricchezza può tutto.
Definiz: § XVI. Altresì nel medesimo senso, usasi a reggere, mediante la cong. Che, una proposizione verbale. –
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 184: Portarono il peso del dì e del caldo coloro i quali dal principio del mondo, perchè vissero qui lungo tempo, fu necessario eziandio che sostenessero più lunghe tentazioni della carne.
Esempio: Machiav. Disc. 178: È necessario che quelle cose che in gioventù parevano loro sopportabili e buone, riescano poi invecchiando insopportabili e cattive.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 1, 74: Però è necessario che s'aggiunga qualche differenza, che la separi (la poesia) da l'altre arti imitatrici.
Esempio: Galil. Op. VIII, 171: Se dunque le ossa son più gravi, è necessario che le polpe, o altre materie che vi siano, sien più leggiere.
Esempio: Castell. Scritt. Mot. Acq. 1, 168: Sarà necessario che il filosofo mantenga, che quindici meloni riescono numero pari in concreto, cosa manifestissimamente falsa.
Esempio: Trinc. Agric. 278: E necessario che le mazzette domestiche sieno non solamente a zeppa, sottili in fondo, ma ec.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 126: Ora, per quanto l'uomo faccia tutte queste operazioni, giudizj e raziocinj celeremente,... è sempre necessario che la ragione nostra si mova da quello stato ec.
Definiz: § XVII. E nello stesso costrutto, ha talora valore estimativo, ed equivale a Far d'uopo, Convenire, il credere, il dire, e simili. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 72: Dunque, s'ei fa così, gli è necessario Ch'ei non sia là quel furbo che un lo tiene.
Definiz: § XVIII. Tutti utili, nessuno necessario. –
V. Utile.
433) Dizion. 5° Ed. .
NECESSARIO.
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pag.76

NECESSARIO.
Definiz: Sost. masc. Luogo comodo, Latrina, e anche Pozzo nero o Bottino.
Dal sost. lat. barbaro necessarius, quasi locus necessarius, come in fatti si usò, nel medesimo senso, in volgare, luogo necessario. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 82: Tagliato a pezzi e ismembrato il corpo dell'orafo ammazzato, il gittaro giù per lo necessario.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 143: Era in uno canto, là dov'egli erano, uno necessario presso che pieno, con due assi coperto, dove l'oste gli condusse, dicendo ec.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 167: I necessarj devano avere mediocre lume per piccolo pertugio, quanto è conveniente all'esito del fetore.
Esempio: E Martin. F. Tratt. Archit. 271: I necessarj siano locati in parte che meno possa essere offesa (la ròcca), e le gole loro siano in luogo che meno indeboliscano il muro.
Esempio: Ar. Comm. 2, 489: Non so s'è magazzino o necessario.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 75: La credenza facea nel necessario, Intendetemi bene; e le scodelle Teneva in ordinanza in sn l'armario.
Esempio: Grazz. Comm. 47: Andai a nascondere il lume nel necessario.
Esempio: Ambr. Bern. 2, 3: Talor ci dà ad intendere D'ir fuori, e poi di piatto usa nascondersi O sotto la scala o nel necessario.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 34: Furon le stanze e tutte le casse aperte, per infin al cammino e 'l necessario.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 108: Gli dissi che andasse al necessario, che era fuori della camera ov'io era.
Esempio: Buomm. Cical. III, 2, 88: E' feciono il trogolo in sul terrazzo, il forno posticcio, il mulinello a mano, e fecero insin votare (con riverenza) il necessario.

434) Dizion. 5° Ed. .
NECESSARISSIMAMENTE ed anche NECESSARIISSIMAMENTE.
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NECESSARISSIMAMENTE ed anche NECESSARIISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Necessariamente. –
Esempio: Galil. Op. Cart. XI, 12: Venere necessariissimamente si volge intorno al sole, come anco Mercurio.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XI, 184: Li quali fatti, supposizioni ed ipotesi del discorso, necessariissimamente convincono altrui a tenere ec.

435) Dizion. 5° Ed. .
NECESSARISSIMO ed anche NECESSARIISSIMO.
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NECESSARISSIMO ed anche NECESSARIISSIMO.
Definiz: Superlat. di Necessario. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 167: Roppero leghe necessariissime per isfogare l'ira loro.
Esempio: Tass. Lett. 1, 147: Io stimo ch'in ciascun poema eroico sia necessarissimo quel mirabile ch'eccede l'uso de l'azioni e la possibilità de gli uomini.
Esempio: Galil. Op. IV, 165: In virtù della detta proposizione è necessariissimo che a quel solido, che non va in fondo, gli sia lavato l'eccesso della gravità sopra quella del mezzo.
Esempio: Segner. Incred. 107: Mirate dunque come, con illazione necessarissima, si deduce che se si dà per possibile il primo Essere, non può all'ora stessa non darsi per esistente.
Esempio: Red. Cons. 1, 136: Da ora innanzi stimo necessario necessarissimo che egli tralasci tutti questi medicamenti.
Esempio: E Red. Lett. 1, 192: La lettera è necessaria necessarissima. Il sonetto, quando non venisse fatto, non è tanto necessario.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 266: Questa maniera di contare a borse era necessarissima nella nostra piazza, dove si facevano di continuo grossissime contazioni.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 106: Quest'ultimo passo, per rimediare a tal sorte di abusi e di vizj, è necessarissimo.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 407: Un famoso autore disse il superfluo essere cosa necessarissima, e disse bene.

436) Dizion. 5° Ed. .
NECESSITÀ, NECESSITADE e NECESSITATE.
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pag.76

NECESSITÀ, NECESSITADE e NECESSITATE.
Definiz: Sost. femm. Cagione irresistibile che si ha, o Condizione inevitabile in cui ei troviamo, di fare, o non fare, checchessia; Cagione, o Condizione, che costringe a checchessia. E dicesi anche di cose materiali.
Dal lat. necessitas. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Le sue permutazion (della Fortuna) non hanno triegue; Necessità la fa esser veloce.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Rispose: Ben è vivo, e sì soletto Mostrarli mi convien la valle buia: Necessità 'l c'induce, e non diletto.
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 15: Certo dov'è la necessità non è libertà; e dove non è libertà non è merito.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: Ma, perciò che qual fosse la cagione, perchè le cose, che appresso si leggeranno, avvenissero, non si poteva senza questa rammemorazion dimostrare, quasi da necessità costretto a scriverle mi conduco.
Esempio: Machiav. Disc. 147: Fecero in modo, che si fecero grado di quello a che la necessità li costringeva.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 384: Che e' se gli avessi compassione se in su questi principj lui non si mostrava altrimenti vivo, perchè gli era contro a sua natura forzato dalla necessità, non avendo nè genti nè danari.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 14: Desideroso di fuggire la necessità di entrare in nuovi travagli, confortò ec.
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 105: Quelle (le suore) del peccar ogni cagione Fuggon (credo io) perch'han fragile il core Con digiuni, orazion, sole e serrate, Giungendo al buon voler necessitate; Ma noi ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 205: In Egitto trapassò l'uno per necessità di salvarsi con la fuga la vita, e l'altro con poco onore v'andò, e senza necessità, per guadagnare argento da' barbari a fine di portar guerra con esso a' Greci.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 219: Ridotti in quella necessità di combattere con disavvantaggio, alla quale avevano voluto tirare e necessitare il nemico.
Esempio: Lambr. Elog. 232: Coll'esempio del grande Apostolo di Tarso, il quale per sostentarsi facea padiglioni, possono dimostrare la santità e la necessità del lavoro.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 547: Proposero in quel tribunale che si proibisse sotto severissime pene di comprar roba di nessuna sorte da' soldati ch'eran per passare; ma non fu possibile far intendere la necessità d'un tal ordine al presidente.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 76: Niuna.... infermando, non curava d'avere a' suoi servigj uomo, qual che egli si fosse o giovane o altro, ed a lui senza alcuna vergogna ogni parte del corpo aprire..., solo che la necessità della sua infermità il richiedesse.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 5: Soldati, assai mi spiacque.... Dianzi il dover farvi mutar di sito, Necessità del luogo, Necessità dell'ora, ec.
Esempio: Malpigh. Lett. 170: È gran prudenza il saper conoscere il tempo per adattarsi alla necessità presente.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 1: Altri crede, tanto in questi tre secoli essersi fatto,... che posta ogni materia in pieno lume, il non passar oltre sia necessità de' tempi, e sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo a scoprirsi.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 58: Speravano.... che Washington stesso.... si sarebbe facilmente lasciato indurre, o dall'onor del grado, o dalla necessità delle circostanze, o dalle lusinghe della gloria a continuare nell'intrapresa via.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 86: Quasi tutti sono inetti, quasi tutti insufficienti a quegli ufficj o a quegli esercizj a cui necessità o fortuna o elezione gli ha destinati.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 462: La necessità delle cose ci ha portato ora a continuare quello che altri di certo chiama una rivoluzione.
Definiz: § II. Talvolta è presa, con una certa proprietà latina, per Fatalità, Destino, o simile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 37: Che, se vivea Ruggiero, o gli avea tronca L'alta necessità la vita lieta, Si sapria quindi.
Esempio: Tass. Lett. 1, 125: Spero d'accoppiare insieme due cose, se non incompatibili, almeno non molto facili ad accompagnarsi; e queste sono, la necessità o la fatalità.... di Rinaldo, e la superiorità di Goffredo.
Esempio: Giobert. Buon. 275: Ci trovi (nei miti greci).... molte idee astronomiche, la metempsicosi..., l'armonia delle sfere, l'eguaglianza delle anime, e in fine la signoria dell'arbitrio di costa al trono e al fuso della necessità (l'Adrastia del Fedro), girato dalle Parche cantanti all'unisono colle Sirene.
Definiz: § III. Necessità, vale anche Estremo bisogno che violenta, Mancamento angustioso di cose, o di condizioni, necessarie, così materiali come morali. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 182, 23: Nostro Signore Iddio.... volendo ristorare il mondo di buono pastore, provide alla necessità de' cristiani.
Esempio: Senec. Pist. 380: Cosa santa e degna, i' non so com'io ti nomini; ma io ti prego che mi sii benigna e graziosa in soccorrermi nelle mie necessitadi.
Esempio: Vill. G. 592: Ma come piacque a Dio, che mai non venne meno la sua misericordia alle strette necessitadi del nostro Comune, in brievissimo tempo ci diliberò del tiranno Castruccio per sua morte.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 219: Non fu cittadino che armato o disarmato non andasse alle case di Lorenzo in quella necessità, e ciascheduno sè e le sostanze sue gli offeriva.
Esempio: E Machiav. Princ. F. 45: Venendo per li tempi avversi le necessità, tu non se' a tempo al male, ed il bene che tu fai non ti giova, perchè è iudicato forzato, e non te n'è saputo grado alcuno.
Esempio: E Leg. Comm. 1, 234: Soggiunsi.... come Vostre Signorie erano certe, tale risposta e deliberazione loro non essere per satisfare alla Maestà del re, considerato a li bisogni che quella mostrava di averne, per le sua occorrenti necessità.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 65: Ma potè sì, per esser tanto bella, La fiera gente muovere a pietade, Che molti dì le differiron quella Morte, e serbàrla a gran necessitade.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 328: Serbava quel partito all'estrema necessità.
Definiz: § IV. E in senso speciale, Estremo bisogno, Mancamento, Penuria, di denari, di viveri, e più generalmente delle cose necessarie alla vita, o dei mezzi da sostentarsi; ed altresì Angustia o Affanno che ne deriva. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 177: Venendogli meno lo pane e l'acqua, che avea portata seco, incominciò a sostenere gran necessità per lo diserto.
Esempio: E Specch. Croc. 34: O anima, qual cosa ti può esser più dura o aspra, se tu ti ricordi delle fatiche, delle necessità, delle ingiurie, delli sputi, delle guanciate, delle derisioni, e della morte di Cristo?
Esempio: E Specch. Croc. 72: Ancora noi dobbiamo credere, che in tutta la sua vita spesse volte sopportasse (Cristo) molte necessità.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 269: Egli sovvenia li miseri..., e tutti quelli che fossero caduti in alcuna necessitade, tuttiquanti li sollevava.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 329: L'Imperatore è sempre per avere bisogno, e qualche volta necessità; e se voi non lo cogliete nella necessità, egli è per volere da voi più che non vuole ora: e quando egli è in questa necessità, non si vede la passata sua a quindici soldi per lira, come sta la commissione vostra.
Esempio: Mart. N. Lett. 6 t.: Vi ricordo che non tanto per l'utile lo desidero, chè (per la Dio mercè) son vissuto sempre fuor di necessità, quanto ancora per onorarmi di quella virtù ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 316: Recando a propria vergogna l'inopia dei cittadini, soccorrevano alle loro necessità.
Definiz: § V. E per Condizione misera, Povertà. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 28: Foll'è chi suo tesoro spande In loco tal, che 'n sua necessitade Ritrovi vanitade; Ma sagg'è chi lo spande sì che frutti.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 17: Un nostro cittadino..., sendo in esiglio e povero e fuori della patria, andò alla sua Santità, a dimandargli che lo sovvenisse nella sua necessità.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 17: Stampai la prima volta per bisogno, Ed or ristampo per necessità.
Definiz: § VI. Pure per Estremo bisogno, Mancamento, Difetto, in costrutto con un termine denotante ciò di cui uno patisce penuria. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 550: Conciossiacosa che si truovino molte varietà delle vigne, catuno osservi il costume del suo paese; altrimenti patirà necessità di lavoratori che le lavorino.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 210: Nondimeno il Pontefice per la necessità dei danari.... aveva procurato che ec.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 227: Il Duca di Borbone in questo mezzo cercando da ogni parte vettovaglie, delle quali era in somma necessità, mandò ec.
Definiz: § VII. Vale pure Cosa necessaria, Quello che è necessario, ed altresì Quanto necessariamente bisogna, al sostentamento, o alla vita, dell'uomo; Occorrenza, Bisogno: costruito per lo più con un adiettivo possessivo o con qualche altro aggiunto o compimento. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 105: Io notrico lo mio corpo, Dolli sua necessitate.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 9: Quando le tocchi tu (le cose mondane) col corpo? Quando ne pigli la necessità tua, cioè quello ch'è necessario alla vita tua, temperatamente e non più.
Esempio: Senec. Declam. 180: Noi eravamo onorati e avevamo la nostra necessità.
Esempio: Leggend. SS. BB. 1, 112: La refezione de' monaci sollicitamente procurava, sicchè nell'ore competenti avessono le loro necessitadi.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 175: L'uomo avaro piuttosto crede d'avere le sue necessità avendo denari, che avendo Dio.
Esempio: Imit. Crist. 94: Illuminati d'intelletto e purgati dagli affetti mondani, sempre sospirano alle cose eterne, e fuggono d'udire le cose terrene, e con dolore servono alle necessità della natura.
Esempio: E Imit. Crist. 136: Signore mio, io ti priego che tu mi liberi dalle cure di questa vita, acciocchè io non sia troppo implicato dalla necessità del corpo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 133: Una povera vedova offerse un danaio, o vero minuto, che era ciò che l'aveva; e soggiugne il nostro Salvatore dicendo: tutti gli altri avevono offerto quello avanzava loro, ma la vedova messe nel gazzofilazio la sua necessità e vitto suo, non avendo altro.
Esempio: Magal. Lett. scient. 286: Le lingue.... conservate.... nelle spiaggie marittime della gran Tartaria.... con venti in trenta vocaboli dicono tutto quello che fa di bisogno a quei che le parlano, non solamente per supplire alle loro necessità naturali..., ma ancora.... per cicisbeare alla loro moda e dire delle dolcezze alla dama.
Definiz: § VIII. Nel linguaggio dei Filosofi, vale Il non potere una cosa non essere, o essere diversa da quello che è, o assolutamente, o condizionatamente. –
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 33 t.: Onde nasce che la necessità delle cose naturali, non assoluta, ma condizionata stimar si debba, ricevendo condizione e legge dalle forme e dall'uso loro.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 259: I caratteri della cognizione a priori fermati dal Leibnizio e dal Kant, sono la necessità e l'universalità.
Definiz: § IX. Necessità di mezzo, dicesi dai Teologi Ciò che è necessario a conseguire il fine; onde, omettendolo anche senza colpa, questo non si può ottenere, e perciò dicesi pure Necessità di fine; e Necessità di precetto, dicesi Ciò che anche omesso, purchè senza colpa, non c'impedisce di conseguire il fine, e chiamasi anche Necessità morale. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 75: I sacri teologi riconoscono nell'orazione, non solo quella specie di necessità, che chiamano di precetto, ma anche quell'altra più stretta, che chiamano di mezzo.
Esempio: E Segner. Incred. 418: L'ignoranza al più può scolpar l'uomo in quelle cose, che sono dovute per necessità di precetto, ma non può supplire per quelle che sono dovute per necessità chiamata di mezzo.
Esempio: E Segner. Op. 4, 524: Se voi gli distinguerete due sorti di occasioni, rimota e prossima, e gli direte che se andando qualcuno frequentemente ad una tal casa.... avvien che vi pecchi frequentemente, (l'andarvi) gli è occasion prossima; ond'egli allora è tenuto per necessità di precetto, e di precetto divino, a non v'andar più.
Definiz: § X. Necessità estrema, denota poeticam., secondo maniera latina, la Morte. –
Esempio: Leopard. Poes. 128: Oggi mi pare un gioco Quella che il mondo inetto, Talor lodando, ognora abborre e trema, Necessitade estrema.
Definiz: § XI. Necessità naturale, Necessità di ventre, e anche assolutam. Necessità, valgono Bisogno di andare del corpo, o di orinare. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 198: Immaginandosi che fusse uscito fuori per sua necessitade, aspettò un poco.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 223: Infinsesi d'avere necessitade di ventre, e partissi dall'altare.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 93: Simulata la necessità, subito uscìe al luogo necessario alla natura, e quivi stette per grande ora.
Esempio: Cas. Pros. 3, 293: Non si conviene a gentiluomo costumato apparecchiarsi alle necessità naturali nel conspetto degli uomini.
Definiz: § XII. A necessità, e anche Alla necessità, posto avverbialm., si usò per Secondo la necessità, Quando, o Quanto, è necessario. –
Esempio: Tratt. Virt. 12: A pena è alcuno, il quale ami i beni dell'anima, i quali soli sono da amare, e tutti gli altri sono da usare a necessitade e non a diletto.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 5: Questo (il battezzare) s'intende che 'l possi fare tu a necessità, quando non potessi avere il prete.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 1, 198: I santi non amarono le cose del mondo, se non a necessità.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 166: Essendo domandato un santo Padre da un frate infino a quanto è da tenere silenzio, rispuose: infino che se' domandato, e se in ogni luogo parlerai a necessità, troverai pace.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 81: Della moneta che ne dite voi?... A. Bisogna dirne, come dell'altro cose. Spendasi alla necessità; l'avanzo si serbi, se caso venisse di servi: ne l'amico, il parente, la patria.
Definiz: § XIII. Di necessità, posto avverbialm., vale Per cagione, ragione, o condizione, necessaria, In modo necessario, Necessariamente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 176: Il fiume d'Arno era sì grosso, che non si potea guadare, ma di necessità gli convenne passare per lo ponte Rubaconte.
Esempio: Dant. Purg. 16: Voi che vivete, ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate.
Esempio: E Dant. Purg. 30: Quando mi volsi al suon del nome mio, Che di necessità qui si registra, vidi ec.
Esempio: E Dant. Conv. 247: Siccome il divino Amore è tutto eterno, così conviene che sia eterno lo suo oggetto di necessità, sicchè eterne cose siano quelle ch'egli ama.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 160: E mille lacciuoli col mostrar d'amarti t'aveva tesi intorno a' piedi, nè guari di tempo era ad andare, che di necessità, se questo avvenuto non fosse, ti conveniva in uno incappare.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 3: Quello ch'è sozzo a fare, pensa che di necessità sia disonesto a dire.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 3: Se battere il padre e la madre per qualunque cagione è cosa nefanda, di necessità ne segue, il lacerare la patria essere cosa nefandissima.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 51: Oltrachè sappiendo egli che a copiosamente e ornatamente favellare tre cose di necessità si ricercano, l'arte, l'imitazione, e l'esercitazione, volle ec.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 108: Trattandosi in questo caso d'interesse maggiore, di necessità il minore sarebbe stato posposto.
Esempio: Galil. Op. VII, 450: Scorrerebbe (l'acqua) verso la parte precedente, dove di necessità verrebbe ad alzarsi.
Esempio: Magal. Lett. scient. 173: Distillandosi in corpo a queste bestie (ai cani arrabbiati) un veleno..., il quale mette loro le ganasce in una disposizione d'addentare di necessità quante incontrano bestie e persone ec.
Definiz: § XIV. Di prima necessità; maniera aggiuntiva, che dicesi delle cose principalmente necessarie all'uomo. –
Esempio: Paolett. Append. 27: L'essere i grani una derrata di prima necessità, non mai può render giusta la restrizione o il divieto della libertà; la quale è inseparabile dal diritto di proprietà.
Definiz: § XV. Di viva necessità; maniera avverbiale, che significa Necessarissimamente. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 318: Acciocchè la natura si compia.... è mistieri che sia resurrezione de' corpi di viva necessità.
Definiz: § XVI. In caso di necessità, Nei casi di necessità, o simili, vale Quando venga la necessità, Quando sia necessario. –
Esempio: Senec. Declam. 3: E' figliuoli debbano in caso di necessità sovvenire i loro padri sotto pena d'essere privati della redità patrimoniale, e d'essere incarcerati e tenuti stretti.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 166: Non adoperare.... la gente franzese, se non in caso di necessità.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 64: Non amministrano i sagramenti della confessione e della comunione, se non ne' casi d'estrema necessità.
Definiz: § XVII. In necessità, trovasi per lo stesso che In caso di necessità. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 100: Guarda che tu non dia nè riceva se non in necessità, sovvenendo ec.
Definiz: § XVIII. Per necessità, posto avverbialm., lo stesso che Di necessità; ma è più familiare, e oggi più comune. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 190: Rispose, che si voleva dar principio alle cose, e che il mezzo e il fine seguiva poi per necessità.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 31: Virtù impareggiabile, modestia infinita e gentilezza sopra ogni credere, sono i soli ingredienti, de' quali è composto l'animo di questo degnissimo soggetto; oh vedete quanti lineamenti bisogna per necessità che siano comuni all'uno e all'altro di voi.
Definiz: § XIX. Essere una necessità, o Divenire, una necessità, ed anche Essere necessità, vale Essere, o Divenire, cosa necessaria; e dicesi di atti, lavori, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 62: Qui si vietano tutti i spergiuri e tutti i giuri, che non sono necessità; come cotali matti, che tutto dì giurano per neente.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 28: Meglio è per me di partirmi di questa vita, ma per voi è necessità ch'io rimanga.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 170: Fin le più timide belve fugaci Valor dimostrano, si fanno audaci, Quand'è il combattere necessità.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 58: Speravano bene [i Capi americani] di poter col maneggio delle cose far di modo, che un di l'independenza diventasse una necessità.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 225: Mi pare.... che avvicendare è una necessità dell'arte nostra..., e che questa necessità, specialmente per le piante erbacee, dipende ec.
Definiz: § XX. Essere di necessità, detto di checchessia, vale Essere questo necessario, Bisognare; e costruiscesi anche con un Infinito. –
Esempio: Vill. G. 77: Tratteremo.... delli Imperadori.... che n'è di necessità in raccontare per seguitare nostra materia.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 2: Però passeremo nostra materia di leggieri, e verremo a quello ch'è di necessità.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 6: Ma s'egli nol puote avere (il prete), allora se de (di) necessità è di comunicare, o di celebrare,... non pecca se si comunica, o dice messa.
Esempio: E Cell. G. Lett. 56: Avvegnachè Iesu Cristo non la volesse (la fine del mondo) rivelare a' suoi apostoli, perchè non era allora di necessità, nondimeno e' pare che poi l'abbia voluto rivelare, acciocchè ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 36: Haile tu dotto.... che la parli franzese, quel poco Che di necessità gli fia parlare?
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 123: Ed il romor giunse a tale, che finalmente fu di necessità convocare apposta in Gerusalemme un Concilio generalissimo.
Definiz: § XXI. E nel medesimo senso, costruiscesi anche, mediante la cong. Che, con una proposizione verbale. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 128: Egli è di necessità che 'l dolore apra e spinga fuori la voce della confessione.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 15: Anche parve loro, che è di necessità che la tagliata, o vero fosso, allato allato alla detta torre si compia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 7: Ed è talor di necessità che si truovino uomini di questa forma.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 70: E quando vi abbiate a determinare; che pensa abbia ad essere di necessità; non vede ec.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 100: Essendo di necessità, che l'artefice con discrezione accomodi dette grattapugie secondo il bisogno e l'opera.
Definiz: § XXII. Mettere in necessità, o nella necessità, di far checchessia, o Porre, in necessità, o nella necessità, di far checchessia, vale Costringere, Necessitare, a farlo. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 324: Io non l'ho voluto fare,... perchè, non sapendo le considerazioni che potesse avere in questo caso, non l'ho voluta mettere in necessità di menarlo, quando non le tornasse comodo.
Esempio: E Lett. ined. 3, 156: E con un guasto che si desse loro, si metterebbono in necessità di cadere.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 174: Ella (la regina) non doveva fare al presente questa dimanda, per non mostrare di voler porre in necessità di consentire al Re.
Definiz: § XXIII. Fare della necessità, o di necessità, virtù; maniera proverbiale, che significa Accomodarsi con rassegnazione, o con fortezza d'animo, alle cose che avvengono di mano in mano, ed altresì Fare arditamente per necessità ciò che per altro non si farebbe, Prendere coraggio dalla necessità; ed anche semplicemente Adattarsi alle circostanze. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 23: Perchè dunque non facciamo della necessità virtù?
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 289: Non cessando la persecuzione, rimasesi nel deserto, e fece della necessità virtù.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 308: La quale sì come savia, fatta della necessità virtù, l'amore, il quale aveva a Gisippo, prestamente rivolse a Tito.
Esempio: E Bocc. Teseid. 12, 11: E però far della necessitate Virtù, quando bisogna, è sapïenza.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 264: E' si dice che bisogna che gli uomini faccino della necessità virtù; ma se si aggiugne a virtù necessità, conviene che la virtù cresca assai, e diventi insuperabile.
Esempio: Varch. Suoc. 4, 4: L'aver cervello non vuol dire altro, che sapersi accomodare al bisogno, e far della necessità virtù.
Esempio: Cellin. Vit. 228: Vedendomi a quel modo carcerato a così gran torto, pure facevo della necessità virtù.
Esempio: E Pros. 127: Trovandomi in un luogo ristretto, dove mi convenne pensare servirsi dello ingegno, facendo della necessità virtù, così ismattonai una stanza, e con quei mattoni io andai tessendo un fornello ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 26: La nona (legione).... lasciata in Nasso.... fece della necessità virtù.
Esempio: Buonarr. Rim. 146: Bene sta; E a questo mo' s'impara A far virtù della necessità.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 293: Iddio è creditore amorevolissimo,... accetta per pagamento ancora que' mali che non sono scelti da noi, e si contenta che della necessità facciamo virtù.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 6, 2: Quanti ci son, che veramente astretti Della necessitade a far virtù, Son divenuti diavoli perfetti, E stanno co' più bravi a tu per tu.
Esempio: Cocch. Op. 3, 526: Non è stata mia scelta lo scrivere su questo soggetto, ma ho dovuto fare della necessità virtù.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 104: Cercò quanto potea di far buon viso, E di necessità fece virtù.
Definiz: § XXIV. E lo stesso vale Farsi della necessità, o di necessità, virtù; ma è meno usato. –
Esempio: Cellin. Vit. 145: Così faccendomi della necessità virtù, arditamente spinto modestamente il cavallo, mercè di Dio, oscurato gli occhi loro, libbro passai.
Esempio: Panant. Poet. Teatr$. 71: La pillola bisogna mandar giù, E di necessità farsi virtù.
Definiz: § XXV. Fare della necessità diletto, Fare della necessità legge; maniere non comuni, che valgono lo stesso che Fare della necessità virtù. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 287: Non sono cotesti pensieri necessarj a te; perocchè a coloro che in simil caso sono che se' tu, conviene che facciano della necessità diletto.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 317: I Pisani, veggendo i nimici signori della campagna, fecero della necessità legge, e deliberarono di lasciare tutta la collina ai Fiorentini, e solo riservarsi Cascina da quella parte, e quella guardare.
Definiz: § XXVI. Tornare la necessità in volontà, trovasi per Acconciarsi a fare volentieri ciò a che uno è costretto dalla necessità. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 4: Fuggì al diserto, e quivi..., come piacque a Dio, che sa trarre d'ogni male bene, la necessità tornò in volontà, e incominciandosi a dilettare dello stato dell'eremo per amore di Dio..., ebbe trovata una bella spelonca ec.
Definiz: § XXVII. Alla necessità non si contrasta, non è contrasto, o simile; è sentenza proverbiale di chiaro significato. –
Esempio: Chiabr. Ang. 44: Metti l'anima in posa; A la necessità non è contrasto.
Definiz: § XXVIII. La necessità fa buon fante, o simile; detto proverbiale, denotante Che la necessità costringe l'uomo a far prova del proprio valore. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 369: Dio m'aiuterà, e la necessità mi farà buon fante.
Definiz: § XXIX. La necessità fa trottar la vecchia; proverbio che vale lo stesso che Il bisognino fa trottar la vecchia, il quale è assai più comune. –
Esempio: Vill. F. 142: La necessità, la quale fa vecchia trottare, strinse il nostro comune ad eleggerlo per capitano di guerra in luogo di messer Rinuccio preso colla spada in mano.
Definiz: § XXX. La necessità non ha legge; proverbio che vale, Che la necessità induce a fare ciò che per legge, o per convenienza, non sarebbe lecito. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 87: Le ragioni nel proverbio gridano, che la necessità non ha legge.
Esempio: S. Ag. Solil. 10: Perdona al servo, che presume di parlare al Signore; perocchè la necessità non ha legge, e il dolore mi costringe di dire.
Esempio: Poliz. Pros. 56: Pure, perchè la necessità non ha legge, farò per questa lettera quello non ho mai potuto fare a questi dì a bocca.
Esempio: Machiav. Comm. 289: Ancor io già lasciata avevo l'arte, E ne detti la fede al mio figliuolo, Qual volevo osservargli infino a morte. Ma la necessità che non ha legge, Mi ha indotto a ciò.
Definiz: § XXXI. E lo stesso vale La necessità rompe ogni legge; ma non è comune. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 12, 37 t.: Come tu sai, la necessità rompe ciascuna legge.
Definiz: § XXXII. E pur nel medesimo senso trovasi, con maniera latina, La necessità non ha ferie. –
Esempio: Pallad. Agric. 14: L'aquilone fa fare più frutto alle vigne, ma il meriggio il fa più nobile; e così rimane nell'arbitrio nostro, se vogliamo il più, o 'l migliore. La necessitade non ha ferie (il lat. ha: necessitas feriis caret).

437) Dizion. 5° Ed. .
NOTARIESCO. –
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pag.232

NOTARIESCO. –
V. Notaresco.
438) Dizion. 5° Ed. .
NOTARILE.
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pag.232

NOTARILE.
Definiz: Add. Proprio di notaro, o dei notari.
Definiz: § Archivio notarile, chiamasi Quell'archivio pubblico, nel quale vengono depositati gli atti rogoti dai Notari, e i protocolli.

439) Dizion. 5° Ed. .
NOTARO e NOTAIO.
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pag.232

NOTARO e NOTAIO.
Definiz: Sost. masc. Pubblico ufficiale, autorizzato a ricevere gli atti pubblici, e ad imprimere ad essi carattere di autenticità.
Dal lat. notarius. –
Esempio: Comp. Din. Rim. 387: Se buon pregio vole aver notaro, In leal fama procacci sè vivere.
Esempio: Vell. Cron. 72: In questo mezzo a più notari di là bene intendenti lessi la statuta (l'Instituta).
Esempio: Bocc. Decam. 1, 119: Egli, essendo notaio, avea grandissima vergogna, quando uno de' suoi strumenti (come che pochi ne facesse) fosse altro che falso trovato.
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 70: Il capitano della famiglia del Duca, ch'era un Napoletano, ed era notaio, ancora preso, fu vilmente spezzato.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 11: Ma e' ci ha peggio, che li notaj si fanno cavalieri, e più su; e 'l pennaiuolo si converte in aurea coltellesca.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 577: Il Notaro; cioè notaro Iacopo da Alentino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 84: Avea dietro e dinanzi e d'ambi i lati, Notaj, procuratori ed avvocati.
Esempio: Varch. Stor. 1, 232: Si scemarono in gran parte e tolsero via quelle soverchie spese e infiniti fastidj, che dietro l'ingordigia e insolenza degli avvocati, procuratori e notaj, necessariamente bisognava spendere e tollerare.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 11, 14: Mandò per Mortalin notaio. Che venne con la carta e 'l calamaio.
Esempio: Dat. Lepid. 95: Dovendosi esaminare a notaio un giovane spiritoso, volle darli da sè il latino.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 115: Chiunque è alquanto infarinato dell'erudizione antica, sa onde sia nato il nome di Notaio, o Notarius. Cioè da alcune note, o cifre, delle quali i Romani si servivano per iscrivere in poco i ragionamenti altrui.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 84: Talvolta da' notari accorti Si son fatti parlar perfino i morti.
Esempio: Manz. Prora. Spos. 75: Allora, fatto venire un notaro, dettò una donazione di tutto ciò che gli rimaneva.
Definiz: § I. Si disse Colui che per ufficio rogava le deliberazioni dei Consigli, le quali perciò acquistavano autenticità e diventavano atti pubblici; e generalmente L'ufficiale che serviva ai magistrati e alle corporazioni delle arti per Attuario, Segretario, Cancelliere. Prendeva varj aggiunti o compimenti, secondo il Consiglio a cui serviva, o l'ufficio speciale che gli era affidato. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 6: Si li faceia scrivere e leggere la proposta al notaio de la Compagnia, e mettere in atti ciò che per lo detto consiglio fie stanziato e ordinato.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 143, 32: Intese (il Podestà) erano (i testimonj) contro a messer Corso: fece scrivere al notaio per lo contrario; per modo che messer Corso dovea esser assoluto.
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 192: L'ufficio del notaio e ufficiale della inquisizione è cotale: cioè che sia tenuto di giurare.... dinanzi a' Consoli e a quelli mercatanti che i Consoli vorranno a ciò avere, il suo officio fare bene e lealmente, e a' Consoli dare aiuto e favore, e arringare ne' Consigli ec.
Esempio: Stat. Pot. Fir. 3, 78: Quelli cotali.... sieno posti e scritti per lo notaio de l'entrata della Camera del Comune di Firenze,... in uno libro di membrane, che si chiami il libro de' Malabiati.
Esempio: Stef. March. Istor. 2, 77: Lapo di Bonaiuto, Berto di Manetto Ferraccini,... Cambio Aldobrandini di Bellincione gonfaloniere di iustizia, ser Bellincione di Diedati Cacciafuori lor notaio.
Esempio: E Stef. March. Istor. 9, 130: Si fece uno consiglio, nello quale dissesi che quello ch'era fatto per gli predetti Uficiali, era a loro segreto, salvochè ciò sapea il canceliere ed il notaio delle Biformagioni.
Esempio: Salv. I. Cron. 195: Dee tenere il vicario un cavaliere compagno, un notaio alle guardie, ec. E 215: Fecene la carta di detto matrimonio ser Nigi di ser Giovanni notaio all' Arte di Porta S. Maria.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 257: Io ebbi una sentenza in favore alla Mercatanzia,... per mezzo di ser Antonio Ubaldini notaio di detta Corte di detta Mercatanzia.
Esempio: Rep. Fir. Provv. 159, 141: Che detto notaro di specchio, nè suo coadiutore non possino.... tòrre nè pigliare alcuna quantità di denari per specchiare alcuno.
Esempio: Varch. Stor. 1, 295: Il notaio delle cedole, o vero del registro, era obbligato a tradurre in volgare, e copiare in su quattro libri, uno per quartiere, tutti i detti contratti.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 427: Essendomi una volta, non so come, abbattuto al libro del notaio, come lo chiamano, attnario della corte, dove avea centinaia di volte questo così fatto titolo, e non mai variato.
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: Tu ne sa' più che 'l notaio del Vicario.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: In tanto quel notaro criminale Tira giù presto presto il suo processo.
Definiz: § II. Si usò, conforme al significato latino, per Chi scrive in cifra o in abbreviatura, e anche semplicemente per Copista, Amanuense. –
Esempio: Stor. Tob. 2: E ciò che quelli a me mostrò in lingua ebrea, io spuosi tosto a uno notaio in latino.
Esempio: Ricc. A. M. Om. volg. Pref. 5: I Padri greci recitavano senza fretta, posatamente...; e mentre recitavano, erano i loro discorsi raccolti da velocissimi notaj, che oltre all'incredibile celerità di mano, godeano il benefizio delle innumerabili abbreviature, di cui doviziosissima era la greca scrittura.
Definiz: § III. Dio mi guardi da recipi di medici, da cètere di notaj, e da spacci di usuraj. –
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Notaio.... Dio mi guardi da recipi di medici, da cetere di notaj, e da spacci d'usuraj; detto proverbiale; perchè queste cose sogliono per lo più costare assai, o apportar pericolo.
Definiz: § IV. Notaj, birri e messi, non t'impacciar con essi. –
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Notaio.... Notaj, birri, e messi, non t'impacciar con essi; parimente detto proverbiale, ed il senso è chiaro.