Lessicografia della Crusca in rete

Volume 11 - Dizionario 5° Ed.
80) Dizion. 5° Ed. .
NULLAMANCO.
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pag.278

NULLAMANCO.
Definiz: Avverb. Lo stesso che Nullameno; ma di uso non comune. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 310: Dietro alle dette voci seguita.... nientemanco, nullamanco..., che tutte avviso, per le dette cagioni, doversi da i moderni scrivere unite in un corpo.

81) Dizion. 5° Ed. .
NULLAMENO.
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pag.278

NULLAMENO.
Definiz: Avverb. che trovasi anche disgiuntamente scritto NULLA MENO. Non punto meno, Ugualmente, Medesimamente, Parimente. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. 14: Uomo benemerito del medesimo (Seminario) e nulla meno della patria nostra.
Esempio: E Mann. Lez. Ling. tosc. 81: Mancano nullameno del plural numero le voci Ventuno, Trentuno..., e andiam così discorrendo.
Definiz: § E in forma di Cong., per Nulladimeno, Nondimeno, Ciò non ostante. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 344: Non chied'egli con voti a' sommi Dei Pace?... Invan, chè nullameno ei pur sovente.... Spinto è di morte al guado.

82) Dizion. 5° Ed. .
NULLATENENTE.
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pag.278

NULLATENENTE.
Definiz: Add., usato più spesso in forza di Sost., e più che altro nel linguaggio dei Legali; Che non possiede nulla, Non abbiente. –
Esempio: Alf. Sallust. 207: Si dà egli intanto ad arruolare soldati..., e i più erano nullatenenti.

83) Dizion. 5° Ed. .
NULLEZZA.
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pag.278

NULLEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Nullo. L'esser nullo, Il non valer nulla; anche figuratam. –
Esempio: Senec. Pist. 329: Ci ricordiamo della nostra fragilità e della nostra nullezza.

84) Dizion. 5° Ed. .
NULLISMO.
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pag.278

NULLISMO.
Definiz: Sost. masc. Term. proprio delle Scienze filosofiche. Negazione della realtà obiettiva o sostanziale delle cose. –
Esempio: Giobert. Introd. 2, 60: Ha per ultimo effetto logicamente irrepugnabile, lo scetticismo in psicologia, e in ontologia il nullismo, che è quanto dire la morte assoluta della scienza.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 4, 21: Il mistico intemperato dee in ultimo costrutto far professione di un nullismo assoluto.
Esempio: E Giobert. Error. 149: Negando l'intuito immediato del reale necessario e contingente, è costretto, per evitare l'ateismo e il nullismo, a supporre che lo spirito cavi il reale dal possibile mediante un'altra operazione.

85) Dizion. 5° Ed. .
NULLISTA.
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pag.278

NULLISTA.
Definiz: Sost. masc. Colui che professa il nullismo. –
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 2, 327: Per tal modo (cioè rigettando il sovrannaturale) i nullisti negano il principio e il fine, cioè l'ente stesso.

86) Dizion. 5° Ed. .
NULLITÀ.
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pag.278

NULLITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Nullo. L'esser nullo, cioè di poco o nessun valore; detto più spesso di cose astratte e morali. –
Esempio: Galil. Op. VII, 181: Il signor Simplicio resta (per quanto io mi creda) ben capace della nullità di questo primo (argomento), preso da i cadenti da alto a basso.
Definiz: § I. In senso giuridico significa Invalidità legale, e dicesi di qualunque atto pubblico regolato da leggi, regolamenti, e simili. –
Esempio: Serdon. Esort. volg. 32: Onde è forza che tutte coteste vostre eccezioni di nullità svaniscano? Poichè necessariamente dalle cose dette si raccoglie che in niun modo può dirsi nulla o ingiusta la sentenza di scomunica, anzi ec.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 546: Si pigli quella risoluzione che sarà conveniente, per venire alla pretesa nullità del matrimonio suddetto.
Definiz: § II. E si usa più spesso nelle maniere: Dare di nullità, Protestare di nullità, Incorrere nella nullità, Opporre la nullità, Fare una nullità, e simili. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 251: Prima protestò di nullità su quel dazio, che gli era chiesto; e poi, nel darlo, corresse avvedutamente l'error di Pietro.
Esempio: Red. Lett. 3, 205: Credo che V. A. Serenissima darà per me una favorevole sentenza; ed acciocchè sia valida, e non le sia dato di nullità, le mando, ec. (qui per similit.).
Esempio: Fag. Comm. 5, 236: Ed altrimenti facendo, incorra nella nullità.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 40: Fate assegnar nuove dilazioni alle parti.... F. Ma si farà una nullità. B. Questa nullità sarà qualcosa per noi; tocca alla parte a opporla.
Definiz: § III. E per Privazione di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Galil. Op. IV, 96: Faccendosi la tardità maggiore secondo che più si dilata la figura, non è così immensa dilatazione a cui non possa trovarsi immensa tardità rispondente, senza ridursi alla nullità di moto.
Esempio: E Galil. Op. VII, 229: La diminuzione di gravità..., ha per termine ultimo ed altissimo la nullità di peso.

87) Dizion. 5° Ed. .
NULLO.
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pag.278

NULLO.
Definiz: Add. Da nulla, Di nessun valore, detto specialmente di cose astratte o morali.
Dal lat. nullus. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 123: Fecero prestamente venire medici.... ed ogni cosa opportuna alla sua santà racquistare. Ma ogni aiuto era nullo,... come colui ch'aveva il male della morte.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 155: Io confesso, oltre alla piccolezza dell'ingegno, e alla nulla dottrina, che è in me, che anche in queste dispute.... non intendo più che tanto.
Esempio: Mont. Poes. 2, 27: Onnipossente È il tuo partito, disperato e nullo Quello di Gracco.
Esempio: Giust. Vers. 27: Teste anomale E piccinine, Che nel silenzio D'un nome nullo, Per fare strepito Fanno il Lucullo.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 357: L'ingegno è la prima forza del mondo in tutti i generi; e senza di esso ogni altra efficienza è debole o nulla.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 170: E cerca assai, perchè gli porta amore, Di fargli quel pensiero irrito e nullo.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 141: Trovata l'origine di tali pensieri, che almeno crediam di fare sulle sostanze, si potrà più agevolmente riconoscere il loro valore, e l'uso legittimo che se ne dee fare; chè l'origine stessa è quella che può mostrare la legittimità o verità di essi, o pure dichiararli spurj, illusorj e nulli.
Definiz: § II. E detto di Atto nullo legale, contratto nullo, sentenza nulla, legge nulla, e simili, vale Privo di ogni valore od effetto, Invalido, Irrito. –
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 253: A questo non si possa rinunziare, e se si rinunziasse sia nulla tale rinunziazione.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 437: Giurasse innanzi il re d'Inghilterra in re di Francia, e prestassigli omaggio, il che non facendo, questa capitolazione fosse nulla.
Esempio: Dav. Scism. 340: Polo l'accerta e aggiugne, che l'impetrò per quando prima fosse chiarita nulla la dispensa di Giulio.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 572: Se una sentenza di cento scudi sarebbe stata censurabile, anzi invalida e nulla, ove non fosse stata citata e intimata la parte, tanto maggiormente ec.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 87: Il tutto saria nullo, e si soggiace Ad esser condennati nelle spese.
Esempio: Legg. Band. C. 27, 7: Sua Maestà imperiale dichiara nullo il testamento di Gio. Batista Ricciardi, rogato ec.
Definiz: § III. E per Intrinsecamente invalido, Che manca delle condizioni richieste per avere il suo effetto, detto di alcun Atto della curia o tribunale ecclesiastico, di censura, scomunica, matrimonio, e simili. Talora anche con un compimento che determini tal nullità. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 64: Non poteva far quel saramento senza volontà del marito, e se 'l fece, fu nullo.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 79: Quando il fedele contrae collo 'nfedele o con giudeo o con pagano, nullo è allora matrimonio.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 83: Dello sponsalizio condizionato, siccome di quello che è nullo a consentimento, e incerto, non nasce la giustizia della pubblica onestà.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 43: Se lo scomunicato dica, che la cagione della scomunicazione fu dubbia, ovvero nulla, ovvero falsa, ec.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 546: Fu contratto matrimonio, ai mesi passati, tra il signor conte di Brissac.... e una figlia del signor conte di Schomberg; e perchè, dopo, non si sono mai conosciuti, si pretende, concordemente, da una parte e l'altra, che il matrimonio sia nullo.
Definiz: § IV. Nullo, conforme al suo primo significato latino, vale Nessuno; detto così di persona, come di cosa materiale o morale, e usato anche nel plur. Ma oggi non si adoprerebbe se non talvolta in poesia. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 190: Non trovando [Ridolfo] nulla terra che lo volesse ubbidire, se non Pisa e Samminiato,... cominciò guerra a' Fiorentini e a' Lucchesi.
Esempio: Dant. Inf. 5: Nulla speranza gli conforta mai Non che di posa, ma di minor pena.
Esempio: E Dant. Inf. 14: Nullo martirio, fuor che la tua rabbia, Sarebbe al tuo furor dolor compito.
Esempio: E Dant. Conv. 320: Quello veramente della ricchezza è propriamente crescere, ch'è sempre pure uno, sicchè nulla successione quivi si vede, e per nullo termine e per nulla perfezione.
Esempio: Vill. G. 567: Questi non lasciò nullo figliuolo.
Esempio: E Vill. G. 625: Che niuna donna non potesse portare.... nulla fregiatura, nè d'oro, nè d'ariento, nè di seta.
Esempio: Petr. Rim. F. 302: E 'l mar tranquillo e l'aura era soave, E 'l ciel qual è se nulla nube il vela.
Esempio: Rucell. G. Ap. 18: E dèi saper, ch'ove abita costei, Null'ape abitar può, per l'importuno Ed imperfetto suo parlar loquace.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 69: Or ne tenea poca memoria o nulla.
Esempio: Tass. Gerus. S. 13, 46: Quel contra morte audace core Nulla forma turbò d'alto spavento.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 225: In Pisa non v'ebbe casa nulla, che non rimanesse vòta d'uomini morti.
Esempio: Galil. Op. IV, 524: Galileo non argomenta la discontinuità dalla poca resistenza, ma dalla nulla; e però doveva il signor Colombo provar che la nulla resistenza non arguisce discontinuità.
Esempio: Parin. Poes. 22: Poichè nulla tra voi pace esser puote, Si dividano i regni.
Esempio: Alf. Trag. 1, 57: Non ti flagella dunque Rimorso nullo?... Ah! no; già da gran tempo Nullo più ne conosci.
Esempio: Fosc. Poes. C. 37: E poi che nullo Vivente aspetto gli molcea (all'Alfieri) la cura Qui (nel tempio di S. Croce) posava l'austero.
Definiz: § V. Si usò pure in forza di Sost. per Nessuna persona, Niuno; ed anche, Alcuno. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 85: Non è nullo sì sciagurato, che non possa essere buono e utile.
Esempio: Dant. Purg. 16: Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? Nullo; perocchè ec.
Esempio: E Dant. Conv. 370: Nullo può dare se non quello ch'egli ha.
Esempio: E Dant. Conv. 394: Quale uomo terreno più degno fu di significare Iddio, che Catone? Certo nullo.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 44: Ma se forse, nullo si movesse e dicesse: Perchè non fu questo fatto revelato?
Esempio: Brev. Oraf. Sen. 79: E se venisse caso, che nullo rivelasse el detto secreto.... sia tenuto ec.
Esempio: Pass. G. Cr. 194: Nullo è, che la tua nudità ricuopra.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 365: Messer Torello.... se n'andò alla casa del novello sposo, con maraviglia guatato, da chiunque il vedeva, ma riconosciuto da nullo.
Esempio: Sannazz. Arcad. 7: Or poi che o nulli o pochi ti pareggiano..., Deh canta omai.
Esempio: Car. Eneid. 2, 922: Allora in dietro Mi volsi per veder che gente meco Fosse de' miei seguaci; e nullo intorno Più non mi vidi.
Esempio: E Car. Eneid. 6, 1003: Nullo è di noi che in alcun luogo alloggi Come in suo proprio.
Esempio: Alf. Sat. 45: D'ogni invidia e cupidigia esente, Lauda Iddio, tutto soffre, a nullo ei nuoce.

88) Dizion. 5° Ed. .
NUME.
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pag.279

NUME.
Definiz: Sost. masc. Deità; detto però delle divinità pagane.
Dal lat. numen. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 370: Orsù, pastori, Adorando di nuovo il santo nume (Pane), Con quella divozion che si conviene, Ognun gli porga un don.
Esempio: Car. Eneid. 3, 996: Ed invocati in prima I santi numi, divisò le veci Sì, che parte ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 365: I Manlj, i Varroni rimangono bestemmiati dall'odio di tutti i posteri; là dove i Catoni, i Fabj e i Torquati, dopo le momentanee popolari maledicenze, non pur sono amati per eroi, ma quasi adorati per numi.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 1004: Il nume stesso, Sotto sembianza di Aliamone, il freno Prende, e succede all'infelice auriga; Al vivo sfolgorar del nume ardente Fuggon ec.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 302: Ma che tanto ami in lei (in Atene)? T. Tutto, signor; le ceneri degli avi, Le sacre leggi, i tutelari numi, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 65: Ciò detto, il biondo nume di Permesso Incoronò col serto verdeggiante Il vate postulante.
Esempio: Fosc. Poes. C. 39: Ma i Penati di Troia avranno stanza In queste tombe; chè de' numi è dono Servar nelle miserie altero nome.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 204: Al che tacendo tutti gli altri, Amore, figliuolo di Venere Celeste,... si offerse (come è singolare fra tutti i numi la sua pietà) di fare esso l'ufficio proposto da Giove.
Esempio: Giobert. Primat. Proleg. 288: La quale (l'Anabasi di Senofonte) ci mostra quanta religione albergasse in quell'eroico drappello di Panelleni, che non osava muoversi,... accamparsi, combattere,... senza prima essersi consultato coi numi.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 171: D'Inferno I numi atroci perdonar non sanno.
Esempio: Card. Poes. 643: Sveglierò da i colli aprichi Le Driadi bionde sovra il piè leggero E ammiranti a le tue forme gli antichi Numi d'Omero.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 9: Tartarei numi, di seder più degni Là sovra il sole, ond'è l'origin vostra, ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Med. L. Op. 1, 15: Solea già per dolcezza in festa e 'n canto Viver lieto: però che 'l santo lume Del mio bel sole, e quel celeste nume Propizio m'era.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 39: Facil ti fu ingannare una donzella, Di cui tu signor eri, idolo e nume.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 156: Qui di spugnosi sassi è l'alta sede, E l'antro opaco del potente fiume, Dove a dar leggi all'onde altier risiede, Ed alle ninfe ch'han l'onde per nume.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 193: Offre tutto per te. Scorda gli oltraggi:... odia la vita Senza di te, che per suo nume adora.
Esempio: E Metast. Dramm. 1, 200: Lo giuro.... a que' bei lumi, Che per me son pur numi.
Definiz: § III. Per estensione, e nel linguaggio poetico, è adoperato a designare Essere divino, Divinità, Dio, in senso generico. –
Esempio: Car. Rim. 44: Di tesori, e di popoli, e d'altari, Ch'al nostro vero nume erge e mantene,... madre feconda.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 9: E fondar Boemondo al novo regno Suo d'Antiochia alti principj mira, E leggi imporre, ed introdur costume Ed arti, e culto di verace nume.
Esempio: Pindem. Poes. 486: Mi assicuran (le forme di un'immagine del Salvatore) che un nume, il qual di santa Scenda Vergine in sen per vie mirande, E in grembo umano umane carni vesta, Altra tòr non potea faccia, che questa.
Esempio: Giust. Vers. 216: Onorar la sventura è mio costume, E senza farisaica vernice Nei casi meditar dell'infelice La man di un nume.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: La veneta sapienza il nostro soglio (degl'Inquisitori di Stato) Di nubi circondò.... talor noi siamo, Come il nume, invisibili e presenti.
Esempio: Card. Poes. 817: Addio, semitico nume!
Definiz: § IV. E in questo medesimo senso è talora usato nel plur., com'è della voce Dei. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 100: Ritornato per miracol de' numi dalla guerra, dove fui morto creduto.
Esempio: Leopard. Poes. 45: Certo, senza de' numi alto consiglio Non è ch'.... A percoter ne rieda ogni momento Novo grido de' padri.
Definiz: § V. Pure poeticam., e figuratam., detto di spirito celeste; ma non è comune. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Ruppe il silenzio ne' concordi numi Poscia la luce, in che mirabil vita Del poverel di Dio narrata fumi (fummi).
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 392: Incominciò a parlare tra quelli beati spiriti, che si possono chiamare iddii per partecipazione de la beatitudine, la quale è quello che è la divinità, e però dice ne' concordi numi, cioè tra quelle concordevile anime che erano numi, cioè iddii.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 115: Non chieggio, Nè chiederti ardirei gli antiqui lumi; Che tu lo possa far ben creder deggio, Che sei de' cari a Dio beati numi.
Definiz: § VI. Con alcuna determinazione di luogo, vale Deità tutelare di esso luogo, o ivi adorata. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 196: Visto i Romani un tempio esser vicino, Fèr fumar su l'altar l'incenso e 'l lume; E ricercàr del suo favor divino Il sempre biondo dio ch'ivi era nume.
Esempio: Card. Poes. 802: Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte Nume Clitumno!
Definiz: § VII. E figuratam., con relazione a persone, popolo, paese, prendesi talora per Signore, Sovrano, Supremo dominatore, rettore, e simili. –
Esempio: Cocch. Op. 3, 526: Mi favorisca con tale occasione rammentarmi ai nostri numi.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 212: Ma d'esser non pretenda Uguale al nume Ispano.
Esempio: E Metast. Dramm. 2, 100: I tuoi strali, terror de' mortali…. Ah! deponi gran nume de' re.
Definiz: § VIII. E per Simulacro, Immagine, rappresentante, alcuna deità pagana; che comunemente dicesi Idolo. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 719: Qui fabbricava la sidonia Dido Un gran tempio a Giunone, il cui gran nume E i doni e la materia e l'artifizio Lo facean prezïoso e venerando.
Esempio: E Car. Eneid. 2, 301: Di Troia in vano Era l'assedio, se.... de la dea non si placava il nume, Ch'or, per ciò fare, han seco in Grecia addotto.
Esempio: Card. Poes. 805: De' vaghi tuoi delubri un solo T'avanza, e dentro pretestato nume Tu non vi siedi.
Definiz: § IX. E figuratam., per Persona, e anche Cosa, sommamente amata, Obietto del vivo amore di alcuno; che pure dicesi più spesso Idolo. –
Esempio: Metast. Dramm. 1, 205: Si, sarai Tu il nume mio. Per quel sereno il giuro Raggio del ciel, che nel tuo volto adoro.
Esempio: E Metast. Dramm. 5, 313: De' miei pensieri il nume Sempre sarai (o Atene), come fin or lo fosti.
Esempio: Parin. Poes. 177: Te (o Impostura) suo nume onora e cole Oggi il popolo diverso.
Esempio: E Parin. Poes. 179: Ah! ti veggio ancor lontano, Verità, mio solo nume, Che m'accenni con la mano, E m'inviti ec.
Esempio: Panant. Paret. 65: Nice si desta, appella il suo bel nume, E una voce ed un fiato non intende.
Definiz: § X. Nume, conforme a proprietà latina, vale Potenza, Forza, divina. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 879: Di Giove stesso il nume, e de gli Dei S'attribuiva i sacrosanti onori.
Esempio: E Car. Eneid. 7, 463: Ah se con lui Il mio nume non può, perchè d'ognuno, Chiunque sia, non ogni aita imploro?
Esempio: E Car. Eneid. 10, 1223: Poscia ch'a tiro d'asta avvicinato Gli fu davanti, O mia destra, o mio dardo, Disse, che Dii mi siete, il vostro nume A questo colpo imploro.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 71: Non ebbe ella (Frine), in un de' più celebri tempj e fra gl'Iddii di maggior nume, altare, sacerdoti, e statua d'oro?
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 994: O Asopo, o Padre, Tuo nume ispira a questa destra.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 98: Fiamma ignota nell'alma mi scende: Sento il nume; m'inspira, m'accende, Di me stessa mi rende maggior.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 204: A ogni modo, l'essere pieni del suo nume (di quello di Amore) vince per sè qualunque più fortunata condizione fosse in alcun uomo ai migliori tempi.
Definiz: § XI. Per similit., trovasi applicato a Dio, per Essenza o Natura di esso, Divinità. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 504: Con ingiuria di quel supremo benefattore, il quale l'avea fatto il più saggio e 'l più ricco re della terra, dandogli a conoscere la verità, la maestà, la bontà del suo nume più che ad ogni vivente di lui coetaneo.
Definiz: § XII. Pur conforme a proprietà latina, vale Assenso, Favore, o simile, della divinità; e propriamente nella locuz. Non senza nume divino. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 541: Non senza Nume divino un tal passaggio imprendi.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 9: Senza nume divin questi accidenti Sì mostruosi e novi Non avvengono a gli uomini.
Definiz: § XIII. E per Inspirazione o Afflato degli Dei. –
Esempio: Bentiv. C. Teb. 3, 863: Ma l'amore di voi, ma il troppo nume Mi spinge e sforza, e vuol ch'io sveli i fati.
Esempio: E Bentiv. C. Teb. 4, 282: Ma la fiera Parca In lui soffoca il nume, e l'armi in mano Gli pone, e dietro se 'l rapisce a forza. (Nei due esempj il lat. ha rispettivamente: nimius Phoebus, e obruerat deum).
Definiz: § XIV. Numi! Oh numi! è esclamazione di grande maraviglia o stupore, usata più che altro nel linguaggio drammatico. –
Esempio: Metast. Dramm. 1, 25: Dario è punito. A. Numi! M. O sventura!
Esempio: E Metast. Dramm. 1, 104: La tua morte Si procura, e si chiede. A. Numi!
Esempio: E Metast. Dramm. 1, 194: Smania, o superbo; Son le tue furie il mio trionfo. A. Oh numi! Qual rabbia! qual veleno!
Esempio: Leopard. Poes. 34: A che pugna in quei campi L'itala gioventude? O numi, o numi! Pugnan per altra terra itali acciari.
Definiz: §. XV. Santi numi! Numi del cielo! sono esclamazioni familiari, denotanti più che altro impazienza.

89) Dizion. 5° Ed. .
OTTILIONE, ed anche OTTILLIONE.
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pag.770

OTTILIONE, ed anche OTTILLIONE.
Definiz: Sost. masc. Il milione moltiplicato sette volte per sè stesso, ossia Il milione all'ottava potenza. Ma è voce usata soltanto nella Numerazione, nella quale, secondo il sistema italiano, serve a designare le cifre dell'ottavo gruppo dei milioni. –
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 3: E così se fosse più lungo il numero, vi sarebbero ancora quintillioni, sestillioni, settillioni, ottillioni, novillioni ec., crescendosi ciascuno da ogni sei note.
Definiz: § Secondo il sistema francese di numerazione oggi usato, rappresenta La nona potenza del mille.

90) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMAMENTE.
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pag.770

OTTIMAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo ottimo, Benissimo; ed anche In maniera perfetta, Perfettamente. –
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 23: Socrate addomandato come si potesse ottimamente dire, rispose: Non dicendo se non quello che tu perfettamente saprai.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 130: Puossi ottimamente macerare (il lino) in questo modo.... Quando maturo è, il cogliono ec.
Esempio: Dant. Conv. SD. 298: Ottimamente naturato fue lo nostro salvatore Cristo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 292: Diliberò di mandare Sicurano, il quale già ottimamente la lingua sapeva.
Esempio: E Bocc. Laber. 12: Tanto mi s'era avvicinato, ch'io, ottimamente la sua effigie raccolta, chi elli fosse e dove veduto l'avessi, mi ricordai.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 186: E tu, Accademia della Crusca, ottimamente lo sai, che ec.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 406: Il quale (musico) ottimamente può a un punto medesimo e leggere, e cantare, e accompagnarsi col suono.
Esempio: Fag. Rim. 2, 134: E dicon famosissimi beoni, Ch'ella (la zucca) conserva il vino ottimamente.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 248: S'intende ottimamente, che l'acqua, la quale non può capir tutta nel nuovo cavo, avrà il suo sfogo per il canale.
Esempio: Giord. Op. 3, 20: Il che fu ottimamente inteso da quell'imperiale maestro.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 350: In una carta geografica o topografica non si bada troppo ai colori, nè all'altre qualità degli oggetti ivi ritratti: badasi il più alla grandezza de' medesimi, la quale ottimamente, con una proporzione che dalla scala piccola ci trasporta alla grande e naturale, si rileva e conosce.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 239: Le quali cose l'impeto stesso dell'animo ottimamente t'insegna, e la presenza di coloro a' quali si volge il tuo discorso te le rammenta.
Definiz: § I. E per Accuratamente, Diligentemente. –
Esempio: Pallad. Agric. 7: Pongasi (l'acqua piovana) in cisterna ottimamente lavata e netta.
Definiz: § II. E per Esattamente. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 81: Venendo Monsignor di Lansac ottimamente informato di tutto quello, che si è fatto ec.
Esempio: Salvin. Casaub. 104: Anche l'altre cose, che, la natura della Satirica esplicando, nel quarto capitolo insegnavamo, tutte a questa favola ottimamente s'affanno.
Definiz: § III. E per Pienamente, Interamente. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 7, 73: E 'l prego tuo sarà ottimamente, Di ciò che m'hai pregato, essaudito.
Definiz: § IV. Ottimamente, si usa a modo di esclamazione per approvare ciò che è stato detto o fatto da altri; lo stesso che Benissimo! Egregiamente!

91) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMATE.
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pag.770

OTTIMATE.
Definiz: Sost. masc. Colui che, specialmente nelle antiche città libere, era potente e autorevole per nobiltà, per ricchezza e per dignità.
Dal lat. optimas. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 7: Alcuni altri.... convennono nei principali e migliori e più prudenti della comunità, volendo che tali governassero, distribuendo tra loro i magistrati in diversi tempi; e questo fu domandato governo delli ottimati.
Esempio: Machiav. Disc. 14: Volendo adunque discorrere quali furono gli ordini della città di Roma, e quali accidenti alla sua perfezione la condussero, dico come alcuni che hanno scritto delle repubbliche dicono, essere in quelle uno de' tre stati, chiamato da loro Principato, di Ottimati e Popolare.
Esempio: Guicc. Stor. Gh. 1, 99: Sarebbe certamente.... molto facile a dimostrare,... che il governo degli ottimati.... debba essere da noi preferito senza alcun dubbio a tutti gli altri.
Esempio: Gell. Circ. 215: Guarda pure un po' bene le città della nostra Grecia, così quelle che son rette da' principi, come quelle che son governate da gli ottimati..., e vedrai che ec.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 268: E mancano assai le republiche e gli stati degli ottimati, per la inosservanza del giusto che è in tali stati.
Esempio: Varch. Stor. 1, 406: Come, non contento dello stato popolare, cercassi quello degli ottimati introdurre.
Esempio: Giannott. Op. 1, 4: È adunque necessario che in questa repubblica sia un membro che referisca la popularità, uno che rappresenti lo stato degli ottimati, un altro che renda il principato.
Esempio: Speron. Op. 3, 384: Qui saria da veder, se la repubblica imaginata da Platone, la quale ha i figlioli e le donne comuni, può aver li cittadini buoni, come quella degli ottimati.
Esempio: Dav. Tac. 1, 183: L'avolo morì per li ottimati in Farsaglia.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: E qual governo Macchinando vai tu? G. La plebe aborro: Regga un senato d'ottimati.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 118: Ci mostra come il governo delle città che prima si divideva tra gli ottimati e la plebe, cadesse monco e dimezzato in mano di questa.
Definiz: § I. E fu Nome di fazione civile in Firenze. –
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 153: Con tanto dispiacere de' Libertini (così chiamati volgarmente i più sviscerati di quella forma), quanto ne esultarono gli Ottimati (chè di tal nome si predicavano i desiderosi di stato ristretto, ed Arrabbiati quegli altri): segno manifesto di avere già buona pezza smarrito i veri nomi delle cose; poichè gli acerrimi difensori della libertà Arrabbiati, e li trafficanti di quella Ottimati si nominavano.
Definiz: § II. E usato nel plurale e assolutam., per Governo, Stato, e simili, degli ottimati. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 268: Il principio di tutto questo male è, ch'e' non sono mescolati bene: io dico, nella republica lo stato popolare e quello de' pochi; e negli ottimati, questi due stati e di più la virtù.
Definiz: § III. In forma d'Add. Aggiunto di Stato ottimate, o Governo ottimate, per Degli ottimati, Composto di ottimati. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 139: Costumasi infra le monarchie di chiamar regno quella che risguarda il ben publico; e ottimate stato quello, che risguarda al ben de' pochi; ma di più d'un solo.
Esempio: E Segn. B. Polit. volg. 267: Negli Stati ottimati si fanno le sedizioni, parte per esser pochi li partecipanti degli onori.
Esempio: E Segn. B. Polit. volg. 269: Son differenti gli ottimati governi dalli chiamati republiche.

92) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMESTRE.
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pag.770

OTTIMESTRE .
Definiz: Add. Di otto mesi; detto di parto ottimestre. –
Esempio: Past. Dissert. Mestr. 10: Nel libro del parto ottimestre leggesi, che il più corto periodo (de' mestrui) non passa i tre giorni.

93) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMISMO.
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pag.770

OTTIMISMO.
Definiz: Sost. masc. Disposizione dell'animo a giudicare ottimo, perfetto, o anche semplicemente buono e bello, tutto quello che esiste o avviene o si fa. Ed è pure denominazione di Dottrina filosofica o sistema; contrapposto a Pessimismo. –
Esempio: Giobert. Bell. 91: Per questo rispetto la pittura del brutto è parte integrale del Bello, come quella che si richiede per rappresentare compitamente il tipo cosmico, secondo i dettati della vera fede e le conclusioni di un savio e moderato ottimismo.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 82: Questa specie d'ottimismo intellettuale pare, a dir vero, probabile.

94) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMISSIMAMENTE.
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OTTIMISSIMAMENTE .
Definiz: Superlat. di Ottimamente. Ma non si userebbe se non familiarmente o scherzevolmente. –
Esempio: Tocc. Parer. 5: Non è egli vero, che sarebbe ancora ottimissimamente detto, che gli bisognasse albergar fuori di Prato per alcuni suoi affari, o faccende, o negozj, o cose che gli occorrevano?

95) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMISSIMO.
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pag.770

OTTIMISSIMO.
Definiz: Superlat. di Ottimo. Ma oggi non si userebbe se non familiarmente o scherzevolmente. –
Esempio: Bocc. Amet. 70: E già sopra Falerno, coperto di vigne portanti vino ottimissimo,... eran saliti.
Esempio: Varch. Ercol. 222: Quella locuzione non solamente è assai buona, ma eziandio molto ottima, cioè ottimissima, come si dice alcuna volta.
Esempio: E Varch. Stor. 1, 249: Uomo di buonissime lettere ed ottimissimi costumi.
Esempio: Red. Lett. 1, 182: Intorno poi a quell'altro suo particolare negozio, che ella mi ha imposto, io gliel'ho di già intavolato con ottimissime speranze.
Esempio: E Red. Lett. 2, 205: Gran galantuomo e sincero, e ottimo filosofo, ed ottimissimo medico.
Esempio: Salvin. Iliad. 409: Degli Etòli ottimissimo, scïente In dardo, e a pugnar buono anco a piè fermo (il grec. ha: ὄχ'ἄριστος).
Esempio: E Salvin. Casaub. 30: Non nascere all'uomo essere cosa ottimissima; la prossima a questa, il morire quanto prima.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 63: Dirà il latino, optimus; ed io non solo dir potrò ottimo, ma bonissimo, quando non mi piaccia buono buono, che val lo stesso; e per caricare viemaggiormente, usar potrò l'ottimissimo, di cui si servì il Boccaccio.

96) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMISTA.
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pag.770

OTTIMISTA .
Definiz: Sost. masc. Colui che segue l'ottimismo, che vede o giudica tutto buono. –
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 687: Tanta cecità ed ostinazione deggiono temperar la fiducia eziandio degli ottimisti.

97) Dizion. 5° Ed. .
OTTIMO.
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pag.770

OTTIMO.
Definiz: Add. Bonissimo, Che possiede in grado supremo le buone qualità dell'essere suo. Detto sia di cosa materiale sia di cosa immateriale. E il suo contrario è Pessimo.
Dal lat. optimus. –
Esempio: Dant. Conv. SD. 253: E la ottima disposizione de la terra sia quando ella è monarchia.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 284: Con ciò sia cosa che in quelle cose che sono d'una spezie, sì come sono tutti li uomini, non si può per li principj essenziali la loro ottima perfezione diffinire, conviensi ec.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 285: L'una è la vita attiva, e l'altra la contemplativa; la quale, avvegna che per l'attiva si pervegna.... a buona felicitade, ne mena ad ottima felicitade e beatitudine.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 351: Siccome l'uomo, quando è perfetto, è ottimo di tutti gli animali, così, quando si parte da ragione e giustizia, è pessimo di tutti.
Esempio: Petr. Rim. F. 314: Bello e dolce morire era allor quando Morend'io non moria mia vita inseme, Anzi vivea di me l'ottima parte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 76: Egli ben proveder con ottima arte Saprà di quanto proveder convenga.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 108: Però che già sue furo (le arme), e l'ebbe care Quanto si suol le cose ottime e rare.
Esempio: Dav. Colt. 498: Così scelte e nette (le uve) gettale con ottime bigonce in ottimo tino.
Esempio: Pallav. Lett. 1, 32: Non lascia per tutto ciò la sua lettera di recarmi due altri insigni godimenti: l'uno con la sua bellezza, che se non è immagine del mio libro, è immagine dell'idea d'un ottimo libro: l'altro, con la sua affezione.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 2, 82: Allora il reggimento della republica è ottimo, quando in chi presiede, l'autorità costrettiva è massima, e l'uso di essa è minimo.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 407: Si fa intorno a quest'isola una gran pesca d'acciughe d'ottima qualità.
Esempio: Lambr. Elog. 169: Intraprese.... parecchie esperienze per giungere a fabbricare ottimi vasi di porcellana.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 40: Certo eri tu artista civile quando, a mostrare gli effetti dell'ottima e della pessima signoria, esponevi ec.
Definiz: § I. E nello stesso significato, detto di persona che opera secondo moralità. –
Esempio: Dant. Conv. SD. 217: Sì come ciascuno maestro ama più la sua opera ottima che l'altre, così Dio ama più la persona umana ottima che tutte l'altre.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 253: Ordinata fu una progenie santissima, de la quale dopo molti meriti nascesse una femmina ottima di tutte l'altre, la quale ec.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 36: Pochi sono, che in verità si riconoscano; sicchè, come dice santo Agostino, però non vogliamo megliorare, perchè ci pare essere ottimi.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 136: Quanti troverrai tu che temano, che la lor moglie, ancora che ottima, si muoia, e non facciano il conto loro?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 12: Non è adunque verisimile che con uomo pessimo s'imparentassero persone ottime, nè che dessero, o ricevessero da lui, i maggior beni che si tengon più cari.
Esempio: Giord. Op. 2, 533: Ottima figlia e sposa e madre ottima.
Esempio: E Giord. Op. 3, 20: Nell'imperatore ad essere perfettamente buono che si desidera? quale impedimento o quale malagevolezza se gli frappone? Dico anzi, come potrebbe non essere ottimo, se a ciò necessariamente lo porta e l'indole sua e la fortuna?
Definiz: § II. E per Dabbene. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 21: Certo che in Roma or non mi manca niente, Di questi ottimi Inglesi in compagnia.
Definiz: § III. E per Eccellente nell'arte sua, nella sua professione, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 45: Ed ella ben facea l'ufficio vero Di savio duca e d'ottimo guerriero.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 151: Era anche di curioso ingegno, ottimo parlatore, destro a maraviglia ec.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 21: In tutte le prose degli ottimi antichi s'incontra spessissimo ec.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 264: Chi non conosce le sue lettere familiari, e quella soprattutto con la quale chiede alla Crusca, che fra gli ottimi scrittori si alleghi il Tasso?
Definiz: § IV. Parlandosi di servigio, aiuto, consiglio, e simili, vale Grandemente utile, opportuno, e simili. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 103: È stato gratissimo a nostro Signore il sentire.... gli ottimi ufficj, che V. S. illustrissima e reverendissima ha fatto, e fa continuamente per benefizio di questa S. Sede.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 138: Rimettetela in vigore (la religione). Ottimo consiglio; ma oltre che ci vuol tempo,... questo è uno di quegli ufficj che non toccano allo stato.
Definiz: § V. Detto di viso, aspetto, colorito, e simili, vale Che dimostra gran salute e eccellente disposizione della persona. –
Esempio: Targ. Viagg. 10, 265: In Toscana anche le alpi di macigno sono sparse di popolazioni, che vi sussistono sanissime, robuste, con ottima cera, giugnendo a prosperissima decrepitezza.
Definiz: § VI. Detto di argomento, di ragione, e simili, vale Valido, Efficace a persuadere, a convincere. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 292: Il signore..., pensò le ottime ragioni di messer Giovanni da Negroponte, ec.
Definiz: § VII. Parlandosi di notizia, e simili, vale Che reca l'annunzio di un avvenimento lietissimo, molto desiderato, atteso con impazienza, e simili. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 72: E queste sono le buone, anzi le ottime novelle, ed il partito vinto che apportar mi dicevi?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 391: Io vi vengo a recar una nuova ottima.
Definiz: § VIII. Detto di cibo o bevanda, per Prelibato, Squisito. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 495: Fanno (le api) il mele insoave, sì come del fico: del citiso buono, del timo ottimo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 185: Quivi essendo il re successivamente di molti messi servito, e di vini ottimi e preziosi..., sommo piacere avea.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 22: A basso discesi, e veduta l'ampissima e lieta corte di quello, le volte piene d'ottimi vini, ec.
Definiz: § IX. E per Molto confacente, giovevole, parlandosi di cibo, bevanda, medicamento, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Benciv. Mes. 124 t.: L'acqua melata è loro ottima bevanda, migliore che 'l vino.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 262: È [la pina] ottimo cibo a color che hanno difetto negli spiritali membri.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 345: Prendasi nigella..., si cuoca in forte aceto..., aggiuntovi olio, diventerà quasi unguento, il quale è ottimo alla rogna.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 71: Quelle [spezierie] al naso ponendosi spesso, estimando essere ottima cosa il cerebro con cotali odori confortare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 48: Mi pare al tutto un ottimo rimedio Aver pensato a farti uscir di tedio.
Esempio: Chiabr. Rim. 4, 230: Io già da' vecchi Aveva dire inteso, Che contra dell'Amor la lontananza Era ottimo rimedio.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 193: A questi (carboni della pestilenza) si applicava impiastro di cinque farine, che si trovò cosa ottima, perchè manteneva il calore, e separava il carbone.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 37: Ma Brunetto il fratel che n'ha gran duolo, Poichè 'l suo male alcun non può comprendere, Tien, per la prima, un'ottima ricetta, Per rimandarlo a casa, una seggetta.
Definiz: § X. E per Adattissimo, Singolarmente acconcio; anche in costrutto con compimento retto dalla prep. A o Per, parlandosi sia di persona, sia di cosa. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 110: Dona (l'olmo) verghe alle siepi, e al fuoco, e al forno, ed è ottimo a molti lavorii.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 71: E stimò costui dovere essere ottimo mezzano tra lei ed il suo amante.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 123: E conchiude tra sè che questa via Per discacciare i mostri ottima sia.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 192: La marga è un ottimo correttivo dei terreni troppo sciolti, troppo renosi, e troppo alidi.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 95: Il miglio nostro volgare, tanto il bianco che il giallo, prodotto da una pianta d'origine anch'essa indiana, rende farina ottima per pane.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 159: Se la pinguissima Cassandra io scemo: Oh! dico, è ottima Per quest'inverno!
Definiz: § XI. Ottimo, è attributo dato per eccellenza a Dio come bontà infinita; spesso nelle locuzioni Dio ottimo massimo, Dio ottimo e grandissimo, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 187: Iddio ottimo, trovatore d'ogni buono rimedio, sia quello che dia e a me e a voi quella pazienza e quel conforto ec.
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 9: O Dio ottimo E grandissimo! come è ei possibile Che sia or qui, che da ognun pur dissesi Che perì in mar?
Esempio: Varch. Lez. 535: Conferirò oggi liberissimamente, con più brevi parole e più agevoli che da Dio ottimo e grandissimo mi saranno concedute, tutto quel poco che ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 259: A me pare, che questa idea.... sia la più.... acconcia a darci un qualche saggio della natura di Dio ottimo massimo.
Definiz: § XII. È anche Titolo onorifico o amorevole che si dà a persona chiara per qualità, grado, e simili; usato altresì in principio delle lettere. –
Esempio: Capp. Lett. 2, 80: Ottimo amico. Ebbi la sua in villa, dove ho passato qualche giorno.
Esempio: Card. Pros. 830: Ho fra loro anche due o tre, credo, ottimi e vecchi amici.
Definiz: § XIII. Si usò, con una certa enfasi, rafforzato con avverbi, come Più ottimo, Molto ottimo, e simili. –
Esempio: Leggend. SS. M. 15: Egli (Dio) è il più ottimo medico e 'l più dolce, che mai fusse in questo mondo.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 254: In quelle cose, che sono molto ottime alla repubblica, sono io bene ammaestrato.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 24: Possiede [Cristo] e fruisce le cose più ottime del Padre, cioè beatitudine infinita.
Esempio: Varch. Ercol. 222: Quella locuzione non solamente è assai buona, ma eziandio molto ottima, cioè ec.
Definiz: § XIV. In contesto con Buono. –
Esempio: Dant. Conv. SD. 286: Se moralemente ciò volemo esponere, volse lo nostro Segnore in ciò mostrare che la contemplativa vita fosse ottima, tutto che buona fosse l'attiva.
Esempio: Ar. Comm. 2, 72: Or che novelle m'apporti? E. Buone. D. Buone? E. Ottime.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 338: Che buone nuove? D. Ottime, la Dio grazia.
Esempio: Giord. Op. 2, 511: Fu sincero nella religione, buono a tutti, ottimo a' suoi.
Definiz: § XV. In forza di Sost. Ciò che è ottimo, Cosa ottima. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 8: Ma ben da mal cernete e da buon meglio, e da meglio ottimo sempre.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 17: Come il male è contrario al bene, così il pessimo è contrario all'ottimo.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 18: Ed ottimo è miagolare le viti con un guanto di sovatto stropicciando loro tutto il gambo.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 676: Nè ancora lascerò d'osservare, che sì come il pessimo suol essere una corruzione dell'ottimo, così ec.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 594: In parte per oscurità di conoscenza, in parte per depravazion di talento, nell'amore dell'ottimo facciamo a uso de' bambini i quali ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 61: Certi.... giudiziosi conoscitori di quel che possono operare tra quegli alcune più docili e più modeste fragranze di gomme, di polveri, di erbe..., ne cavano l'ottimo, il mirabile, il divino.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 257: Nelle cose, le quali ammettono il più ed il meno, indarno si cerca l'ottimo.
Definiz: § XVI. L'ottimo è nemico del buono, o nemico del bene; proverbio denotante che Spesso a cagion di volere il bonissimo si perde il buono; o che, Per voler fare ottimamente si trascura o si tralascia di far bene. E anche si dice: Il meglio è nemico del bene.

98) Dizion. 5° Ed. .
OTTO.
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pag.771

OTTO.
Definiz: Add. numerale cardinale indeclinabile. Che segue immediatamente al sette.
Dal lat. octo. –
Esempio: Trist. R. 39: Duròe questa allegrezza.... giorni otto e otto notte.
Esempio: Dant. Inf. SD. 27: A Minos mi portò; e quelli attorse Otto volte la coda al dosso duro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 256: Aveva la Giannetta avuti da Giachetto già più figliuoli, de' quali il maggiore non avea oltre ad otto anni.
Esempio: Lett. fam. 53: L'opere delle vigne furono a potare ed al palare XXXVIII; del vangare non posso ancora sapere, perchè ce n'ha ancora a vangare dalle sette all'otto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 43: Un orribil gigante Che d'otto piedi ogni statura avanza.
Esempio: Guicc. Stor. Gh. 2, 162: L'armata del Re, di otto galee sottili, otto galeoni, molte fuste e brigantini, presentatasi innanzi a Genova, era passata verso Portovenere.
Esempio: Cellin. Vit. 470: Io feci più modelli...; ed infra gli altri ne feci uno a otto facce, con molto maggiore studio che io non avevo fatto gli altri.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 246: Otto dì fa, la vedova Determinò di far un po' di veglia.
Esempio: Red. Cons. 1, 171: Questo siero lo prenderà per otto giorni continui.
Esempio: Giord. Op. 1, 9: Otto grandi colonne di granito rosso orientale sostengono la volta.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 608: Acconsentì.... che la cassa dov'eran rinchiuse le reliquie di san Carlo rimanesse dopo esposta, per otto giorni, sull'altar maggiore del duomo.
Esempio: Card. Pros. 860: Rispondere a ciascuno in particolare riuscirebbe impossibile; quando anche concedessi otto ore della giornata a spogliare le loro corrispondenze.
Definiz: § I. Si usa in forma di Add. ordinale, invece di Ottavo; come
Esempio: Esempio del CompilatoreIl volume otto, La fila otto, Il dì otto, e simili. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 53: Non aveva voluto l'imperatore ratificare ai preliminari di pace stipulati a Parigi il dì otto luglio.
Definiz: § II. In forza di Sost. Il numero, o La somma, di otto. –
Esempio: Not. Malm. 2, 683: I filosofi scolastici, per esprimere più là che il superlativo, dicono Ut octo, dando alle qualità gradi fino in otto.
Esempio: Red. Lett. 3, 205: Vi sono situate drento quattro grandi eminenze semilunari..., grosse quanto una pezza da otto.
Definiz: § III. Si usa pure a denotare L'ottavo giorno di un dato mese; ed altresì L'ottavo anno del secolo, di cui si parla.
Definiz: § IV. E per L'ottavo giorno di un dato mese adoperasi anche nel plurale, massime nelle date. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 13: Credesi che arrivasse in Atene agli otto del mese Cronio, detto oggi dagli Ateniesi Ecatombeone, e da noi giugno.
Esempio: Card. Pros. 604: Ma la patria e la libertà sono: non è egli vero, o popolo dell'otto agosto?
Definiz: § V. E assolutam. per Otto delle persone o cose di cui si parla. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 36: Sentiste? due susurrano per otto.
Definiz: § VI. E pure in forza di Sost. per La cifra o figura, sia romana, sia arabica, che rappresenta l'Otto; nel qual senso declinasi popolarmente anche nel numero plurale.
Definiz: § VII. Le otto, si usa particolarmente a denotare L'ottava ora compiuta, così della prima, come della seconda, metà del giorno. –
Esempio: Giust. Vers. 180: Son l'otto. – Proprio l'otto? Ora mi vesto.
Definiz: § VIII. Otto di balía. –
V. Balía, § IV.
Definiz: § IX. Otto di guardia, e anche Otto di guardia e di balía. –
V. Guardia, § LIV.
Definiz: § X. Otto di pratica. –
V. Pratica.
Definiz: § XI. Gli Otto, si dissero in Firenze Gli Otto di guardia e di balía, Magistrato sopra le cose criminali. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 296: Ogn'uomo fugge: aveva un ragazzo, e gli Otto l'hanno fatto mandar via.
Esempio: Legg. Band. C. 1, 171: Nissuno non ardisca..., dal tocco dell'una ora di notte insino a giorno, andar per la città di Firenze senza espressa licenzia e bulletta di detti Signori Otto, sotto pena ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 226: Se tu non mi ti levi dinanzi, io me n'andrò agli Otto, e farotti far quel che tu meriti.
Esempio: Gell. Sport. 4, 1: Io voglio ire a gli Otto a giustificar il caso tuo.
Esempio: Cellin. Vit. 30: Subito che partito io mi fui, corsono i padri ed i figliuoli agli Otto, e quivi dissono che io con armata mano gli avevo assaliti.... E' signori Otto mi fecion chiamare.
Esempio: Cecch. Diss. 1, 2: Hammi conta questa bella cosa; minacciatomi di volersene ire a gli Otto, di rovinarci.
Esempio: Fag. Rim. 4, 146: Il Serenissimo Padrone.... M'ha dato gli Otto, idest il Magistrato Ch'ha sopra il criminal giurisdizione.
Esempio: Guast. Rapp. El. 24: Aveva raccolto memorie e documenti intorno al Palagio che servì al Capitano e al Potestà, e dagli Otto ebbe il nome.
Definiz: § XII. Gli Otto della guerra, o di guerra, ed anche Gli Otto, e Gli Otto santi, si disse pure in Firenze un Magistrato temporaneo, istituito nel 1375, e durato circa un triennio, in occasione della guerra tra i Fiorentini e Gregorio XI. –
Esempio: Diar. Ciomp. 102: Che Giovanni Dini sia ristituito a l'uficio degli Otto della guerra; ed egli, e' costui compagni, torni a fare l'uficio.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. T. 282: I Signori lo dissono agli Otto della guerra, che vi mandassono gente a difenderlo.
Esempio: E Capp. G. Tum. Ciomp. T. appr.: Intesono i Signori che certi fanti a piedi.... erano venuti per rifermarsi, e trovarono che gli Otto se gli avevano mandati alle case loro.
Esempio: Morell. Cron. M. 70: Furono fatti otto cittadini i quali erano nominati Otto di guerra, e durava l'uficio durante la guerra.
Esempio: E Morell. Cron. M. appr.: Al tempo di questi Otto della guerra, e quasi nell'utimo, s'amunì gran gente ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 153: Fu (la guerra) con tanta virtù e tanta soddisfazione dell'universale amministrata, che agli Otto fu ogni anno prorogato il magistrato; ed erano chiamati Santi.
Esempio: E Machiav. Stor. 1, 154: Dall'altra (parte) erano tutti i popolani di minor sorte, de' quali erano capi gli Otto della guerra.
Esempio: Nard. Stor. 1, 8: Essendo anche i detti Otto stati cacciati di palagio, la turba vincitrice si condusse su la mastra scala di quello.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 696: Per gli Otto della guerra.... si tenevano tra questo mezzo trattati molto diversi.
Esempio: E Ammir. Stor. 2, 698: Parendo alla Signoria che gli Otto si fossero in tutte le cose portati con molta fede e sollecitudine, li giudicò degni di dover essere con qualche testimonianza d'onore rimunerata la loro virtù.... E per uno universale consentimento del popolo incominciarono questa volta primieramente ad essere appellati gli Otto santi.
Definiz: § XIII. Dimani a otto, o anche Dimani a otto dì. –
V. Dimani, § VIII.
Definiz: § XIV. Diman l'altro a otto. –
V. Dimani, § IX.
Definiz: § XV. Ieri a otto. –
V. Ieri, § VI.
Definiz: § XVI. Ier l'altro a otto. –
V. Ieri, § VII.
Definiz: § XVII. Oggi a otto. –
V. Oggi, § XV.
Definiz: § XVIII. Quattro e quattr'otto, In quattro e quattr'otto, Come quattro e quattr'otto, e simili. –
V. Quattro.
Definiz: § XIX. Esser più tristo, o più furbo, d'un famiglia d'Otto. –
V. Famiglio, § VI.
99) Dizion. 5° Ed. .
OTTOBRATA.
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OTTOBRATA .
Definiz: Sost. femm. Scampagnata fatta nel mese d'ottobre.