Lessicografia della Crusca in rete

Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
40) Dizion. 3° Ed. .
A ARMACOLLO.
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A ARMACOLLO.
Definiz: Portare a armacollo, o tenere a armacollo, si dice ciò, che scendendo da una spalla all'opposto fianco attraversa 'l petto.
Esempio: Fir. Nov. 6. 251. Perchè vestitasi, e messasi una sua vecchia vesticciuola ad armacollo, pian piano se n'andò, ec.

41) Dizion. 3° Ed. .
A BACÌO.
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A BACÌO.
Definiz: Posto avverbialm. vale dalla banda volta a tramontana. Lat. ad aquilonem, in aquilonem.
Esempio: Cr. 4. 5. 3. Vite, ec. o vero quelle, che, ec. a bacío più fioriscono.
Esempio: Lorenz. Med. canz. Non vorrà, che questi fiori, Sempre mai stieno a bacío.

42) Dizion. 3° Ed. .
A BADA
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A BADA.
Definiz: Posto avverb. vale a trastullo, a balocco, a badalucco, a tedio. Tenere a bada, significa trattenere, e ritardare uno dal suo pensiero, e dalla sua impresa Lat. remorari, retardare, detinere.
Esempio: Petr. cap. 8. Che con arte Anniballe a bada tenne.
Esempio: M. V. 5. 57. Cominciaronvi l'assalto, per tenere i nimici a bada.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 1. Non ti terrò con verso lungo, e dubbj Discorsi, e varj aggiramenti a bada.
Definiz: §. Stare a bada, vale trattenersi, e baloccarsi. Lat. morari, moram trahere. Gr. διατρίβειν χρονίξειν χρονίζειν
Esempio: G. V. 11. 133. 1. Stando a bada co' Pisani, e fermi, gli straccavano, e consumavano.
Definiz: §. Pigliasi per Ad aspetto, o A speranza: Io sto a bada di vederlo Stare a bada di vedere uno. Lat. expecto ut videam.
Esempio: Dant. Inf. c. 31. Tal parve Antéo a me, che stava a bada Di vederlo.
Definiz: §. Talor gli si da l'articolo: Stare alla bada d'uno. Lat. expectare, quid aliquis agat.
Esempio: Bocc. g. 6. p. 5. Stando alla bada del Padre, e de' fratelli.

43) Dizion. 3° Ed. .
A BANCO.
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A BANCO.
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi stare, sedere, o simili, è termine de'Legisti, e vale risiedere, per render ragione. Lat. pro tribunali sedere.
Esempio: Bocc. Nov. 75. tit. Tre giovani traggono le brache ad un Giudice Marchigiano, mentre, ch'egli essendo a banco, tenea ragione.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 4. Il Giudice, che siede a banco, tra 'l debitore, e 'l creditore, non dice solamente, ec.

44) Dizion. 3° Ed. .
AB ANTICO
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AB ANTICO.
Definiz: Avverbio composto della proposizione AB, e ANTICO, sì come AB ESPERTO, AB ETERNO, e molti altri: vale anticamente. Lat. antiquitus.
Esempio: G. V. lib. 12. 24. 2. Che sempre ab antico erano i Fiorentini in tutto liberi.
Esempio: Dan. Inf. 15. Che discese di Fiesole ab antico.
Esempio: Ber. rim. E ab antico furo una giornéa.

45) Dizion. 3° Ed. .
A BARATTO
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A BARATTO
Definiz: Posto avverbialm. col verbo fare, espresso, o sottinteso, vale barattare. Lat. permutare, commutare.
Esempio: Ar. Fur. 22. 33. E a chi li porta, dicono, che prenda Femmine, s'a baratto aver ne puote.

46) Dizion. 3° Ed. .
A BARDOSSO, A BISDOSSO,
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A BARDOSSO, A BISDOSSO,
Definiz: cioè a cavallo ignudo.
Esempio: Matt. Franz. rim. bur. Se bene allor si correva a bardosso.
Esempio: Tac. Dav. dial. eloq. 416. Tanto è meglio il dicitore in toga rozza a bardosso, che in cotta lasciva da meretrice.

47) Dizion. 3° Ed. .
A BASTA LENA
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A BASTA LENA.
Definiz: Posto avverbialm. Vale per quanto basta la lena. Lat. pro viribus, pro parte virili: in questi esempli quandiù possit.
Esempio: Franc. Sacch. Stia dunque co' Signori a basta lena, chi vuole, che per certo, chi non si sa partir da loro, e sta con essi a basta lena, rade volte ne capita bene.
Esempio: Pataf. Ser. Br. A basta lena fa monna Imperiera.
Esempio: Alleg. 339. E su 'l poggio de' Galli a basta lena Correndo per la man preso mi mena.

48) Dizion. 3° Ed. .
A BASTANZA.
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A BASTANZA.
Definiz: Che anche ABBASTANZA si scrisse, ed ancora si scrive. Posto avverbial. Lat. satis. Esser'a bastanza, vale bastare.
Esempio: Fir. As. d'oro. A bastanza ti doverebbono pur già aver placata le mie disgrazie.
Esempio: Tac. Dav. St. 3. 312. Ne a bastanza avventurò, ne provide.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 16. Chi è pudica, è segno ch'è brutta: qual troverrai tu sì sgraziata, e sì brutta, e sì sozza, a cui un paio d'adulteri siano a bastanza?

49) Dizion. 3° Ed. .
ABATE
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ABATE.
Definiz: Superiore, e capo d'una Badìa, e può venír dalla lingua Ebrea, o Siriaca, come dicono alcuni, e che significhi, come padre, appunto Abba pater, cioè padre, e capo, come anche nella lingua Araba. Lat. *abbas.
Esempio: Bocc. Nov. 13. 10. Di Bruggia uscendo, vide n'usciva similmente un'Abate bianco con molti Monaci, e con molta salmerìa avanti.
Esempio: G. V. 4. 26. 1. E volea rifiutare, e restituire al Papa tutte le vestiture de' Vescovi, e Abati.
Esempio: E G. V. cap. 34. 2. Per mano di San Bernardo, Abate di Chiaravalle.
Esempio: Ar. Fur. 14. 55. Belle accoglienze i Monaci, e l'Abate Fero a Rinaldo.

50) Dizion. 3° Ed. .
ABBACARE
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ABBACARE.
Definiz: Armeggiare, in significato d'avvilupparsi, e confondersi. Lat. falli, tota errare via, Gr. ἀβακεῖν. Flos. 1.
Esempio: Fir. Trin. Ecco quà il Dormi: che va egli abbacando?
Esempio: Alleg. 280. Atteso che a gli affamati, ec. pare sapere un buon dato, ed abbacano il più delle volte.

51) Dizion. 3° Ed. .
ABBACCHIARE.
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ABBACCHIARE.
Definiz: Battere con bacchio, batacchio, o pertica, e dicesi per lo più delle frutte, che hanno guscio, quando sono in su l'albero. Lat. pertica poma deijcere. Ovvid. il disse. pertica ramos vulnerare.
Esempio: Tanc. att. 4. s. 7. Amor pare uno scherzo alle persone, Quando non vi si è drento, e un legàto Da' suoi vincigli vinto, dalla pena Abbacchiato, ne va, dove nel mena. Qui per metafora.

52) Dizion. 3° Ed. .
ABBACHIERA.
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ABBACHIERA.
Definiz: Donna, che fa, o esercita l'abbaco.
Esempio: Lab. 204. Quantunque più vicina a quaranta, che a trenta sei fossero, posto che ella, forse non così buona abbachiera, gli dicesse ventotto.

53) Dizion. 3° Ed. .
ABBACHIERE
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ABBACHIERE.
Definiz: Che sa, o esercita l'arte dell'abbaco. Lat. ratiocinator. Gr. λογιστής
Esempio: Pred. Fr. G. Pand. Il qual numero è tanto, e sì grande, che per nullo abbachiere del mondo, si distinguerebbe.

54) Dizion. 3° Ed. .
ABBACHISTA
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ABBACHISTA.
Definiz: Abbachiere.
Esempio: Cron. Vell. Diventò in pochissimo tempo buono abbachista.
Esempio: Ber. rim. Non faría la ragione Di quante stringhe ha egli, e 'l suo Muletto Un abbachista in cento anni perfetto.

55) Dizion. 3° Ed. .
ABBACINARE
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ABBACINARE.
Definiz: Accecare, diseccando ad altrui con bacíno affocato l'umido della pupilla dell'occhio. Lat. obcaecare, excaecare.
Esempio: G. V. 2. 13. 1. Abbacinarongli gli occhj, e tagliarongli la lingua.
Esempio: E G. V. lib. 6. 23. 2. Fece abbacinare il savio huomo M. Piero delle Vigne il buon dettatore.

56) Dizion. 3° Ed. .
ABBACINATO
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ABBACINATO.
Definiz: Add. Lat. obcaecatus, excaecatus.
Esempio: Fr. Iac. T. Che mi fa gire, come abbacinato, Che ha li begli occhj, e non puote mirare.
Esempio: Ar. Fur. Con gli occhi abbacinati, e senza mente.
Definiz: §. Per simil. si dice: ARIA, SOLE, SPECCHIO abbacinato,cioè senza luce, e senza splendore, perduto per alcuno accidente:
Definiz: e simile de' marmi, e d'ogn'altra cosa, che lustri, e splenda.
Esempio: M. V. 11. 30. Li quali, per li nobili servigi ricevuti, loro donarono quelle colonne abbacinate.
Definiz: §. E per metaf.
Esempio: M. V. lib. 8. 38. Presa baldanza dell'abbacinato popolo, per lo tagliamento fatto de' consiglieri del Delfino.
Esempio: M. Luc. da Panz. presso all'annot. del 73. Rimase abbacinata questa famiglia (parla della morte d'alcuni di questa casa.)

57) Dizion. 3° Ed. .
ABBACO
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ABBACO.
Definiz: Arte di far le ragioni, e i conti: e vien forse dalla greca ἀβάκιον, che significa quella tavoletta, nella quale scrivono i fanciulli le ragioni insegnate loro. I Latini chiamavano abaculos quelle pietruzze, delle quali si servivano per fare i conti, come fanno oggi le donne Francesi de' quarteruoli. Lat. arithmetica. Gr. ἀριθμητική
Esempio: G. V. 11. 93. 3. I garzoni, che stavano ad apprender l'abbaco, e algorismo in sei scuole.
Esempio: Lib. Astrol. E che sappia altresì l'abbaco, e sue figure, e 'l multiplicare, e come si parte un conto con un'altro.
Esempio: Fir. Trinuz. Quando e' si conta, e' s'ha a crescere, e non s'ha a scemare; oh voi avete il poco abbaco.

58) Dizion. 3° Ed. .
ABBADIA.
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ABBADIA.
Definiz: Lo stesso, che Badía.
Esempio: Lib. viag. In detta Abbadía non possono essere, ne stare, ne mosche, ne pidocchj, ne pulci, ne cimici.

59) Dizion. 3° Ed. .
ABBAGLIAMENTO
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ABBAGLIAMENTO.
Definiz: L'abbagliare. Lat. allucinatio.
Esempio: Franc. Sacch. Il nostro Sole, ec. Quanto è lo splendore, e l'abbagliamento, che e' fa.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 94. Non aver mai ambìto abbagliamento d'onori.
Definiz: §. Per offuscazione. Lat. offuscatio.
Esempio: Passav. 333. Faccendo il diavolo ludificazione, e fascinazione, cioè con inganno, e con abbagliamento, così parere nella immaginazione, e negli occhj di coloro, che ciò vedevano.
Definiz: §. Per inconsiderazione. Lat. inconsiderantia.
Esempio: Liv. M. Il quale hanno lasciato i nostri nimici, per abbagliamento.
Esempio: Boez. Varch. lib. 5. p. 4. Manifesto è questo essere abbagliamento d'oppenione, non verità di scienza.