Lessicografia della Crusca in rete

Volume 2 - Dizionario 5° Ed.
200) Dizion. 5° Ed. .
BEFFABILE.
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pag.121

BEFFABILE.
Definiz: Add. Che può beffarsi, Degno d'esser beffato. –
Esempio: Petr. Pist. volg. 45: A me par questa vita certa arca di fatiche, piazza di discordie,.... bella sozzezza, vituperosi titoli, circuito beffabile, infima grandezza.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 219: Benchè questo desiderio sia indarno, non è però beffabile.

201) Dizion. 5° Ed. .
BEFFANTE.
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pag.121

BEFFANTE.
Definiz: Partic. pres. di Beffare. Che beffa. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 15: Giovanni, andasse o stesse pure dove si volesse, sempre portava con seco il suo genio bizzarro sì, ma satirico, mordace e beffante ogni persona.
Definiz: § E in forma d'Add. –
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 71: Rispetto poi alla voce comune in bocca ai beffanti bevoni, che i liquori fermentati.... corroborino gli organi della digestione, ella si è questa una mera non filosofica fanfaluga.

202) Dizion. 5° Ed. .
BEFFARDO
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pag.122

BEFFARDO.
Definiz: Add. Aggiunto di Chi ha per costume di mettere in beffa le persone o le cose; ed usasi spesso in forza di Sost. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 116: Tu sì hai apparato ad esser beffardo.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 59: Se alcuno suole esser beffardo, ei medesimo suole esser schernito da tutte le genti.
Esempio: Cas. Pros. 2, 45: A questi sono assai somiglianti i beffardi, cioè coloro che si dilettano di far beffe e d'uccellare ciascuno, non per ischerno nè per disprezzo, ma per piacevolezza.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 36: S'aggiunga a questo.... l'essere beffardo o malalingua livoroso e maligno.

203) Dizion. 5° Ed. .
BEFFARE
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pag.122

BEFFARE.
Definiz: Att. Mettere in beffa, Prendersi giuoco di checchessia. –
Esempio: Bern. Orl. 12, 33: E quel ch'è anche peggio, è l'uom beffato.
Esempio: Cas. Pros. 2, 45: E sappi che niuna differenza è da schernire a beffare,.... conciossiachè le beffe si fanno per sollazzo, e gli scherni per istrazio; comechè nel comune favellare e nel dettare si prenda assai spesso l'un vocabolo per l'altro.
Esempio: Varch. Ercol. 54: Ma se fa ciò per vilipendere o pigliarsi giuoco, ridendosi d'alcuno, s'usa dire beffare e sbeffare, dileggiare, uccellare.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 369: Platone.... gli oratori e i filosofi più solenni travaglia colle critiche, strazia e beffa coll'ironie.
Definiz: § I. E per Fare altrui una beffa, un brutto scherzo. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 5: Spesse volte.... avvenne che chi altrui s'è di beffare ingegnato, e massimamente quelle cose che sono da reverire, sè colle beffe e talvolta col danno s'è solo ritrovato.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 117: Il cavalier da avarizia tirato, e sperando di dover beffar costui, rispose ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 119: Alla quale la sua beffa, presso che con morte essendo beffata, ritornò sopra il capo.
Definiz: § II. Beffarsi di una cosa, vale Non farne stima, Tenerla a vile, Prenderla a giuoco. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 69: E di ciò che avveniva ridersi e beffarsi, essere medicina certissima a tanto male.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 6: Deh vi sovvenga, Che beffarsi del padre è gran peccato.

204) Dizion. 5° Ed. .
BEFFATA.
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pag.122

BEFFATA.
Definiz: Sost. femm. L'atto del beffare, Beffa; voce poco usata. –
Esempio: Stor. Nerbon. volg. 2: Rinieri pensò sopra questo un grande tradimento contro alla reina; avendo questo traditore uno nano molto piccolo e bello, disse con quello che voleva fare una beffata alla reina.

205) Dizion. 5° Ed. .
BEFFATO
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pag.122

BEFFATO.
Definiz: Partic. pass. di Beffare. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 157: E d'un pomo beffata al fin Cidippe.
Definiz: § E in forma d'Add. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 102: Essendo loro detto che la casa non è di colui, sì si tornano addietro e tengonsi malamente beffati.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 118: O ch'imbracciar l'abominato scudo, O por sull'elmo la beffata insegna.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 376: Queste più solitarie [giovani] sono talor le beffate.
Esempio: Baldin. B. Masch. 115: Alfeo, non potendo cognoscer Diana dall'altre ninfe, si partì beffato.

206) Dizion. 5° Ed. .
BEFFATORE
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pag.122

BEFFATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Beffare. Chi o Che beffa. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 12: Sia preso questo traditore e beffatore di Dio e de' Santi.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 71: A tempo sie sollazzatore, ma non mai beffatore.
Esempio: Fior. Virt. A. M.: Li beffatori son fatti come la scimia, che si fa beffe d'ognuno, e ognuno si fa beffe di lei.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 29: Che il Sacramento sia instituito da Cristo in maniera che conseguisca l'effetto, benchè il ministro l'eserciti con modo apertamente beffatore e giocoso.
Esempio: Mont. Iliad. 2, 280: E quanto a destar riso Infra gli Achivi gli venia sul labbro, Tanto il protervo beffator dicea.

207) Dizion. 5° Ed. .
BEFFATRICE
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pag.122

BEFFATRICE.
Definiz: Femm. di Beffatore. –
Esempio: Salvin. Disc. 3, 68: Gli uomini più eruditi e più gravi sono stati bersaglio delle lingue malediche e beffatrici.

208) Dizion. 5° Ed. .
BEFFE. –
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pag.122

BEFFE. –
V. Beffa.
209) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEGGIANTE.
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pag.122

BEFFEGGIANTE.
Definiz: Partic. pres. di Beffeggiare. Che beffeggia.

210) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEGGIAMENTO
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pag.122

BEFFEGGIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del beffeggiare. –
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 3, 178: L'istrione, se avviene che si muova fuor della misura pur un poco, o se pure il verso viene pronunziato con una sillaba più breve o con una più lunga, ha delle fischiate, ed è beffato e con beffeggiamenti scacciato.
Esempio: Segn. P. Demetr. 115: Quasi tutta la narrazione intorno a Telange fa stare ambiguo, s'ell'è celebrazione o beffeggiamento.
Esempio: Segner. Pred. 137: Potrete fin dal cielo.... beffeggiarli de' loro beffeggiamenti.

211) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEGGIARE
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pag.122

BEFFEGGIARE.
Definiz: Att. Frequentativo di Beffare. Dileggiare, Deridere. –
Esempio: Libr. Viagg.: Ed ivi fue dileggiato e beffeggiato.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 5: Ma ora quelli che sono pure giovani di tempo mi beffeggiano.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 388: Gli aforismi d'Ippocrate sono beffeggiati da Lionardo di Capua.
Definiz: § Beffeggiarsi di checchessia, vale Farsene beffe. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 16: Noi di sopra ci beffeggiamo dei rattori delle vilissime cose.

212) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEGGIATO
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pag.122

BEFFEGGIATO.
Definiz: Partic. pass. di Beffeggiare. –
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 367: La spicciolatura e la separazione dell'uva da' raspi piacque una volta, ed ora non piace più al critico da voi beffeggiato.
Definiz: § E in forma d'Add. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 71: Vo' vi credete in terra possedere Quel sommo ben, che solo in ciel s'accatta; Beffeggiato riman vostro volere (qui figuratam. per Deluso).
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 347: Avete preteso di tanto beffeggiarmi, ma di qui a poco vedrete che il beffeggiato restate voi.

213) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEGGIATORE.
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pag.122

BEFFEGGIATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Beffeggiare. Chi o Che beffeggia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Conforme sono i beffeggiatori maliziosi.

214) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEGGIATORIO
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pag.122

BEFFEGGIATORIO.
Definiz: Add. Proprio di chi beffeggia, Derisorio. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 2, 1: Egli ridendo ed in aria beffeggiatoria, gli ha detto che era pronto a rifargli i danni.

215) Dizion. 5° Ed. .
BEFFEVOLE
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pag.122

BEFFEVOLE.
Definiz: Add. Degno di beffa, Ridevole. –
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. 28: Finalmente vincitore contro alla stultizia e beffevole vanità di Persia, fu vinto da' suoi vizj.
Definiz: § E per Da beffa, Beffardo. –
Esempio: But. Comm. Dant. L. 269: Ciance; cioè predicate alla gente del mondo cose beffevoli e derisorie.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 110: Fanno questa accusa, e con beffevole modo, giusta il costume loro, indiscretamente l'aggravano.

216) Dizion. 5° Ed. .
BEGA
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pag.122

BEGA.
Definiz: Sost. femm. Briga, Litigio, Contrasto. Affine a briga. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 245: Il ciel mi guardi, che io volessi pigliare una bega colla signora contessa.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 36: Benvenuto Cellini,.... che a niuno la perdonava, e sempre in beghe era colle persone della sua professione, avea buona intelligenza con questi e ne diceva bene.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Con questi non s'incontra e non si lega, E con quest'altro e' c'è sempre una bega.
Definiz: § S'usa anche per Affare o Cosa intricata e disgustosa. –
Esempio: Nadd. Ricord. 103: Commosse [il Conte di Virtù] i Sanesi ad essere nemici del comune di Firenze, e grande bega fu ed è stata, che i Sanesi si racconciassero col comune di Firenze.

217) Dizion. 5° Ed. .
BEGHINA e BIGHINA
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pag.122

BEGHINA e BIGHINA.
Definiz: Femm. di Beghino e Bighino. Pinzochera. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 35: Il sesto, d'alquante donne, che bighine son chiamate, cioè pinzochere.

218) Dizion. 5° Ed. .
BEGHINO e talvolta anche BIGHINO.
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pag.123

BEGHINO e talvolta anche BIGHINO.
Definiz: Sost. masc. Beghini si dissero da prima certi frati che si ammogliavano, e che furono condannati ne' Concilj di Colonia, l'anno 1260, e di Vienna, l'anno 1311; ma si chiamarono così in appresso Coloro che, stando al secolo, vestivano abito di religione; detti con altro nome Pinzocheri o Bizzocchi.
Dal franc. beguin, derivato, secondo che credesi, dal nome del fondatore Le Beg, o della fondatrice Begge. –
Esempio: Nov. Ant. 80: Il re si è quasi beghino, e per la grande bontade di vostra persona elli spera di far prendere a voi drappi di religione.
Definiz: § E per Aggiunto di panno beghino o di abito beghino di color bigio, quale usavano i Beghini e le Beghine. –
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 34: Item, a Giovanni di Stefano per braccia cinque di panno verde novello di Borsella, e per braccia cinque di panno bighino bruno di Borsella.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 186: L'abito bigio, ovver beghino, era comune de gli uomini di penitenza.

219) Dizion. 5° Ed. .
BEGLIUOMINI. –
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pag.123

BEGLIUOMINI . –
V. Belluomini.