Lessicografia della Crusca in rete

Volume 2 - Dizionario 5° Ed.
100) Dizion. 5° Ed. .
BAVERA
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pag.112

BAVERA.
Definiz: Sost. femm. Quella parte dell'abbigliamento femminile che gira intorno al collo, e spesso scende fino a coprire le spalle e il petto, a foggia di sarrocchino.
Da bavero.
101) Dizion. 5° Ed. .
BAVERETTO
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pag.112

BAVERETTO.
Definiz: Diminut. di Bavero. –
Esempio: Gualter. Fest. Nozz. 54: Portava un baveretto di tela d'argento, appuntato gentilmente in su la fontanella, e pendeva sino sopra il gomito, sì che lasciava le braccia speditissime.

102) Dizion. 5° Ed. .
BAVERO
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pag.112

BAVERO.
Definiz: Sost. masc. Quella parte ripiegata del vestito, che sta intorno al collo; e parlandosi di mantello o simile, vale anche quel Pezzo più o meno lungo di panno o d'altro, che scende sulle spalle.
Probabilmente perchè foggia alla bavara. –
Esempio: Ambr. Furt. 4, 11: Ha indosso uno di questi gabbani col bavero come s'usa.
Esempio: Cecch. Spirit. 1, 1: Hollo visto; e' ne va Con una certa giornea con un bavero.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 133: La medesima [fascia] cinge all'orlo le maniche, e il bavero che scende giù sino alle reni.
Definiz: § Talvolta trovasi detta Bavero quella Parte della veste che non è ripiegata ingiù, ma sorge a modo di collare, e che più propriamente ora dicesi Pistagna. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 1: Porterà al collo una gran gorgiera, E un baver alto com'una spalliera.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 34: Perchè gli aliotti e il bavero a spalliera Paran la testa e in giù mezza la vita.
Esempio: Not. Malm. 2, 851: Questa specie d'abito, detto zimarra, aveva intorno al collo un collare grande, che chiamano bavero, fatto di tela incollata e cartone, e ripieno di stecche d'osso di balena.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Questi baveri nascondevano dentro di loro tutto il capo di chi gli portava.

103) Dizion. 5° Ed. .
BAVETTA
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pag.112

BAVETTA.
Definiz: Diminut. di Bava; nel significato di quella Superfluità che resta nei getti di metallo o d'altro, levati dalla forma. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 76: Ciò fatto, bisogna formarla in quella terra,.... ed appresso gettarla, e nettarla dalle sue bavette con una lima [la medaglia].
Esempio: E Cellin. Pros. Oref. 119: Perchè restano nelle statue alcune bavette causate da' detti pezzi, pulitamente s'andranno rinettando.

104) Dizion. 5° Ed. .
BAVIERA
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pag.112

BAVIERA.
Definiz: Sost. femm. –
Esempio: Salvin. Voc. Arm. IV: Baviera, quella parte [dell'armatura] che para il naso e le altre parti dall'occhio al mento, ed è sopra il barbozzo e sotto al volantino, ovvero vista, che para la fronte.
Esempio: Stor. Aiolf.: Presolo per la baviera dell'elmo, strascinollo fin nel mezzo de' suoi.
Esempio: Alam. L. Avarch. 16, 30: Il grand'elmo alla fin che doppia tiene Del real viso in guardia la baviera.
Definiz: § I. Baviera si disse anche una Striscia attaccata ai berrettini di lana, che portavano per lo più i contadini, e negli stridori fasciavano con essa la bocca. Probabilmente da bava. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 147: Che senza pur cavarsi la baviera, In furia in furia si piglia un boccone.
Definiz: § II. Mangiar sotto la baviera, si disse per Mangiare di soppiatto, Mangiare senza esser visto, ravvolto nel mantello dal mento al naso. –
Crusc. Vocab. IV.
105) Dizion. 5° Ed. .
BAVOSISSIMO
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pag.112

BAVOSISSIMO.
Definiz: Superlat. di Bavoso. –
Esempio: Libr. Mascalc.: Fa avere al cavallo la bocca bavosissima.

106) Dizion. 5° Ed. .
BAVOSO.
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pag.112

BAVOSO.
Definiz: Add. Pieno di bava, Che cola bava. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 125: L'aspro cinghiare, il cui bavoso mento L'omero tinse, che poi sostenere Doveva il ciel.
Esempio: Bocc. Laber. 46: Niuno vecchio bavoso, a cui colino gli occhi e triemino le mani,.... sarà, cui elle rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano.
Esempio: Cas. Pros. 2, 15: E bene spesso questi cotali si risentono sudati e bavosi.
Esempio: Tass. Amint. 2, 1: Il cervo adopra il corso, Il leone gli artigli, ed il bavoso Cinghiale il dente.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 9: Faccia un da spiritato, E ch'abbia una malia, E bavoso e rabbioso il capo scuota.
Definiz: § E per similit., detto di umore bavoso, Che ha in sè come una bava. –
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 114: Piena dentro d'umore appiccicante e bavoso come l'aloe.

107) Dizion. 5° Ed. .
BAZZA
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pag.112

BAZZA.
Definiz: Sost. femm. Term. del giuoco de' trionfini; ed è quando senza trionfo si piglia la carta dell'avversario.
Dal germanico bazz, guadagno. –
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 118: Bazza diciamo a giuoco, quando senza trionfo si piglia la carta dello avversario.
Definiz: § I. Oggi più comunemente Bazza, nel giuoco delle carte, dicesi quel Numero di carte che, data per data, chi vince prende e mette in mucchio davanti a sè sino alla fine del giuoco.
Definiz: § II. Per estensione, Bazza dicesi per Buona occasione. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 292: Il trovarla in se stessa [la verità] è bazza; perciocchè ella se ne sta ritirata, di sè fatto quasi un gomitolo.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 3: Ma, sta', mi par vederli Poco oltre fuor di porta; bazza mia!
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 70: Nè in questo caso mi comporterebbe l'animo di veder uscir questa bazza di mano a monsignor Rasponi.
Definiz: § III. Bazza dicesi comunemente di Cosa acquistata a buon mercato e per una fortunata occasione.
Definiz: § IV. E Avere di bazza, o per bazza, una cosa, vale Averla a poco prezzo e per incontro fortunato. –
Esempio: Pataff. 1: Tu gli hai di bazza, non lo smozzicare.
Definiz: § V. Bazza a chi tocca, e anche a chi la tocca, è modo proverbiale che significa: Chi ne tocca, suo danno; Chi le ha, son sue; e anche talvolta: Buon per quello a cui tocca una cosa da molti desiderata. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 199: Sol basta scaricare un moschettaccio, Tirare al mucchio, e bazza a chi la tocca.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 163: Hanno i poeti questa legge in bocca.... Di dir la verità; bazza a chi tocca.

108) Dizion. 5° Ed. .
BAZZA
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pag.112

BAZZA.
Definiz: Sost. femm. Voce familiare, con cui si dinota un Mento molto allungato e sporgente infuori. Detta così, perchè il mento sporgente rende la pronunzia balbettante.
In gr. βαβαζω βαβάζω vale balbettare.
Definiz: § E Bazza, in genere masc., dicesi di Chi abbia il mento fatto in cotesta forma.

109) Dizion. 5° Ed. .
BAZZANA.
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pag.112

BAZZANA.
Definiz: Sost. femm. Pelle di castrato conciata, che si usa più comunemente a coprire bauli, libri, e simili. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 21: Ogni folle ambizion da te se n'esca [o libro] D'esser adorno d'ottimo lavoro, O legato in bazzana alla francesca.

110) Dizion. 5° Ed. .
BAZZAR, e anche BAZZARRO.
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pag.112

BAZZAR, e anche BAZZARRO.
Definiz: Sost. masc. È voce persiana, che presso gli Orientali vale Piazza, Mercato, Emporio, donde è passata a noi, che la usiamo a significare un Luogo per lo più in forma di lunga galleria, e coperto a cristalli, ove si vendono merci di vario genere, ma per lo più eleganti e di lusso. –
Esempio: Sassett. Lett. 347: Là servono per moneta, per comprare certe cose solamente, come le minutezze del bazzarro.
Esempio: Bart. D. As. 5, 72: Non lungi dalla città [di Ormuz] era un celebre luogo, dove tutti i negozianti al far del dì si adunavano a contrattare. Chiamasi bazzar, onde forse alla nostra favella è venuto quel che diciamo bazzarrare.

111) Dizion. 5° Ed. .
BAZZARRARE
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pag.112

BAZZARRARE.
Definiz: Att. Barattare, Cambiar cosa con cosa, Trafficare. Voce oggi poco usata.
Da bazzarro. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 11: Vendete, comperate, bazzarrate.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 30: Gl'Indiani del paese circonvicino venivano a loro con certi pezzi d'oro, dandosi ad intendere d'ingannargli a bazzarrarlo col vetro.

112) Dizion. 5° Ed. .
BAZZARRATO
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pag.112

BAZZARRATO.
Definiz: Partic. pass. di Bazzarrare. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 257: Il sapersi di già sì gran caso, ne fe riconoscere alcuni, che bazzarrati da' mercatanti in questi scambiamenti di padroni, furon condotti alle nostre spiagge.

113) Dizion. 5° Ed. .
BAZZARRO
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pag.112

BAZZARRO.
Definiz: Sost. masc. Baratto, Cambio, Traffico; voce poco usata. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 211: Il mio con voi bazzarro, non so come, Ha pizzicato anch'ei di simonia, Acciocchè come ei merita io lo nome, Ed è stata troppo util mercanzia Per poco inchiostro (qui figuratam.).
Definiz: § I. Bazzarro, in senso figurato, per Contraccambio di colpi, o altro di simile. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 36: E dà di mano al fren pronto e bizzarro, Pensando a un tratto poter fare stalli [i leoni]; Ma quei con l'ugne a lui diè tal bazzarro, Che se non era la buona armadura, Lo toglievan di vita a dirittura.
Definiz: § II. Far bazzarro, per Appiccare insieme una pratica, un trattato, Fare un negozio. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 9: Tu non guardi cristiana o saracina, E Filiberta ha l'occhio del ramarro, E stata è sempre di buona cucina, E basta solo un cenno a far bazzarro (qui figuratam.).

114) Dizion. 5° Ed. .
BAZZECOLA.
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pag.112

BAZZECOLA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Diminut. di Bazzica, ma s'usa nello stesso significato per Cosa di poco pregio, Bagattella. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Porta sempre una morte al collo e una corona di paglia al braccio, e tante altre bazzecole.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 271: Posto cura alle varie bazzecole da vendere per un buon ordinario in su le fiere.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 3: Colla paniera piena d'altre dieci Bazzecole, arzigogoli e giammengole.
Esempio: Salvin. Odiss. 323: Ivi Fenicj in navi Famosi uomini vennero, ghiottoni, Infinite bazzecole portando In nave negra.

115) Dizion. 5° Ed. .
BAZZICA
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pag.112

BAZZICA.
Definiz: Sost. femm. Uomo domestico, famigliare d'alcuno; Uomo con cui uno ha frequente conversazione e pratica; ma prendesi per lo più in mal senso. – Oggi poco in uso.
Da bazzicare.
Esempio: Dav. Tac. 1, 197: Convennero che Laziare, bazzica di Sabino, fosse lo schiamazzo, e gli altri il vischio.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 93: Per disonesti servigj notissime bazziche di Vitellio e carissime.
Definiz: § E per Ritrovo, Ridotto di gente per lo più poco costumata. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 422: Consigliano le madri a menare le loro fanciulle a tutte le bazziche e a tutti i balli.

116) Dizion. 5° Ed. .
BAZZICA
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pag.112

BAZZICA.
Definiz: Sost. femm. Forma diminutiva di Bazza nel significato di Cosa acquistata a buon mercato. Cosa di poco pregio, oggi più comunemente Bagattella, Bazzecola. –
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 15: A me convien or quelle poche bazziche, Che ho in casa, levar via.
Esempio: Grazz. Pros. 176: I tre compagni, poi che scarichi furono, e i danari riposti in sicuro luogo, e così tutte l'altre bazziche adattate, dislegarono il prete.
Esempio: Cecch. Spirit. 2, 1: Or quel forziero è pien di cotai bazziche.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 298: Avendo e' panni bigi e queste bazziche, Io parrò fattoressa delle monache, Che vada a visitar la sposa, e portile A donar questo per aver la mancia.

117) Dizion. 5° Ed. .
BAZZICA
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pag.112

BAZZICA.
Definiz: Sost. femm. È una Sorta di giuoco che si fa colle carte del quaranta, fra due o più giuocatori, distribuendo in principio tre carte per ciascheduno; nelle quali si ha bazzica, se i punti che contengono non eccedono il nove, seguitandosi però a prender altre carte, coll'avvertenza di non passar il trentuno, punto estremo e il migliore.
Da bazza nel significato di Guadagno. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 56: Io vegg'un che giuoca a bazzica, E ne piglia in su i cinquanta.
Esempio: Not. Malm. 2, 753: Scherza coll'equivoco del giuoco di bazzica; nel quale, quand'uno piglia tante carte che col lor contare passino il numero di 31, si dice sballato.
Esempio: Red. Lett. 3, 202: Ritiratosi a fare a bazzica, perse non so quante poche doble.

118) Dizion. 5° Ed. .
BAZZICARE
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pag.112

BAZZICARE.
Definiz: Neutr. Praticare, Usare spesso in un luogo.
Probabilmente da vadicare, che si suppone il frequentativo del lat. vadere. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 75: Vattene nella casa della paglia, ch'è qui dallato, che è il miglior luogo che ci sia, perciò che non vi bazzica mai persona.
Esempio: Morell. Cron. 263: Non ti fidare,.... se non il meno che puoi, di niuna altra femmina o uomo che ti bazzicasse in casa, o parente o no che sieno.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 51: Quelle [cose] che mai non si guardano, ma si giacino come soverchie dove non si bazzica, diventano sucide.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 228: La bontà di quei medesimi giovani che vi bazzicano per la casa.
Esempio: Magal. Relaz. 44: I Portoghesi che sono la nazione d'Europa che bazzica più frequentemente in quelle parti, gridano ec.
Definiz: § I. E in forza d'Att. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 80: Ma poi nel bazzicar taverne e chiassi S'è fatto ognun di voi sì bravo e dotto, Che in oggi è più cattivo di tre assi.
Esempio: Targ. Alimurg. 94: Per timore della caduta dei coppi da' tetti, non si potevano bazzicare le strade.
Definiz: § II. E detto di persone, in forza d'Att., ovvero di Neutr. colla prep. Con, vale Usare con alcuno domesticamente, Avere pratica, domestichezza con alcuno. –
Esempio: Tocc. Lett. 44: Teologo in verità non sono, e Iddio guardimi pure dal voler parere quel ch'io non sono: ho ben bazzicato i teologi, oh questo sì!
Definiz: § III. Bazzicare una donna o con una donna, vale Aver con essa pratica disonesta. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 186: Sperando coll'indizio di queste pianelle potere agevolmente sapere chi fusse bazzicato colla moglie.
Esempio: Segner. Op. 4, 547: Se non disconviene al rettore tenere in casa una donna giovane,.... perchè dovrà disconvenire ad un secolare, quale son io, bazzicare con una simil donna segretamente?
Esempio: Panant. Civett. 22: Ma si vedeva bazzicare spesso Le mogli dei facchini e dei beccari.

119) Dizion. 5° Ed. .
BAZZICATO
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pag.113

BAZZICATO.
Definiz: Partic. pass. di Bazzicare.