Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
60) Dizion. 4° Ed. .
NEGROMANTE, e NIGROMANTE
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pag.334

NEGROMANTE, e NIGROMANTE.
Definiz: Che sa l'arte della negromanzía. Lat. necromantes. Gr. νεκρομάντις.
Esempio: Bocc. nov. 95. 9. Inducendomi ancora la paura del nigromante.
Esempio: Lab. 133. Da questo gli strolagi, li negromanti, le femmine maliose, le 'ndovine sono da loro visitate.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 46. Pieno è il mondo di falsi Profeti ec. Di sogni, e fantasie, D'indovini, d'auguri, o negromanti.
Esempio: Alam. Gir. 13. 86. Era quivi in quei tempi un negromante, In quell'arte dottissimo, ed esperto.

61) Dizion. 4° Ed. .
NEGROMANTESSA.
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pag.334

NEGROMANTESSA.
Definiz: Femm. di Negromante. Lat. saga, venefica. Gr. ἡ μάγος, φαρμακεύτρια.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Come sono le femmine maliarde, fattucchiere, e negromantesse.
Esempio: Esp. Salm. Questa voce vale lo stesso, che fata, o negromantessa.

62) Dizion. 4° Ed. .
NEGROMANTICO, e NIGROMANTICO
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pag.334

NEGROMANTICO, e NIGROMANTICO.
Definiz: Add. Di negromanzía. Lat. necromanticus, magicus. Gr. νεκρομαντικός.
Esempio: Bocc. nov. 95. 5. Per arte negromantica proffereva di farlo.
Esempio: Com. Par. 6. Ammaestrato da Pittagora filosofo negromantico.
Esempio: Guid. G. 11. La quale per forze, e per modi di scongiuri negromantici volgeva la luce in tenebre.
Esempio: But. Purg. 32. 2. Maomet fu uomo molto terreno, e fu nigromantico.

63) Dizion. 4° Ed. .
NEGROMANZÍA, e NIGROMANZÍA
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NEGROMANZÍA, e NIGROMANZÍA.
Definiz: Indovinamento per via di morti. Lat. necromantia. Gr. νεκρομαντεία.
Esempio: Maestruzz. 2. 14. In quanti modi si fa lo 'ndivinamento, per invocazion di demoni? ec. alcuna volta per apparizione di morti, e per lamenti, e questa è chiamata nigromanzía.
Esempio: G. V. 10. 41. 1. Avev dette, e rivelate per la scienzia d'istronomía, ovvero di negromanzía molte cose future.
Esempio: Bocc. nov. 79. 8. Fu un gran maestro in negromanzía, il quale ebbe nome Michele Scotto.

64) Dizion. 4° Ed. .
NEL VERO.
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pag.334

NEL VERO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Veramente, In verità. Lat. revera. Gr. ὄντως.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Cosa crudelissima nel vero sì era l'adempimento di quello esecrando misfatto.
Esempio: Bemb. Asol. 2. 74. Perciocchè nonchè il corpo nel vero più che l'anomo degli uomini non appaia, ma egli è di gran lunga in questo da lui evidentemente superato.
Esempio: E Bemb. pros. 1. 33. Molti Greci ec. più volentieri i loro componimenti in lingua Attica distendeano, che in altra, siccome quella, che è nel vero più vaga, e più gentile.

65) Dizion. 4° Ed. .
NEMBO
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pag.334

NEMBO.
Definiz: Subita, e repentina pioggia, che non piglia gran paese. Lat. nimbus. Gr. ὄμβρος.
Esempio: Menz. rim. 1. 141. E l'empie Furie del tartareo albergo Uscir veloci, e preste Di procelle, e di nembi armate il tergo.
Definiz: §. Per similit. Lat. nimbus, procella. Gr. σθύελλα θύελλα.
Esempio: Petr. canz. 27. 4. Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell'amoroso nembo.
Esempio: Serd. stor. 2. 89. Rimasero feriti, e uccisi per l'assiduo nembo de' dardi, e dell'altr'arme.
Esempio: E Serd. stor. 3. 117. Dissipati da un nembo di palle di diversa grandezza ec. voltaron le spalle.

66) Dizion. 4° Ed. .
NÈ MICA.
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pag.334

NÈ MICA.
Definiz: Avverb. Non già, Nè pur un poco. Lat. nequaquam, ne minimum quidem. Gr. μηδὲ γρύ.
Esempio: Bocc. nov. 69. 24. Signor mio, non sogno nè mica, nè voi anche non sognate.
Esempio: Liv. M. E se io son dolente, e angosciosa, sì non sarò io nè mica lungamente, ch'io morrò di duolo.
Esempio: Petr. son. 90. E perchè mitigato, non che spento Nè mica truovo il mio ardente disío.
Esempio: Cas. son. 14. Da me nè mica un varco s'allontana.
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 14. Nè mica, per paura il passo allenta.

67) Dizion. 4° Ed. .
NEMICAMENTE
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pag.334

NEMICAMENTE.
Definiz: Avverb. Nemichevolmente. Lat. infense, inimice, hostiliter. Gr. ἐχθρωδῶς.
Esempio: Zibald. Andr. Si solevano mirare nemicamente quando s'incontravano.

68) Dizion. 4° Ed. .
NEMICARE
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pag.334

NEMICARE.
Definiz: Lo stesso, che Nimicare. Lat. hostilem in modum exagitare, insectari. Gr. ἐχθρωδῶς διώκειν.
Esempio: Ambr. Furt. 5. 14. La maladetta fortuna gha seguitato di nemicarlo.

69) Dizion. 4° Ed. .
NEMICHEVOLE
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pag.334

NEMICHEVOLE.
Definiz: Add. Da nemico, Crudele, Fiero. Lat. crudelis, ferus, inimicus. Gr. ἄγριος, ἐχσθρός ἐχθρός.
Esempio: Liv. dec. 3. Non per tanto intorno al consolo era più agra, e più nemichevol battaglia.

70) Dizion. 4° Ed. .
NEMICHEVOLMENTE
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pag.334

NEMICHEVOLMENTE.
Definiz: Avverb. Con modo da nemico, Fieramente. Lat. infense, inimice, hostiliter. Gr. ἐχθρωδῶς.
Esempio: Paol. Oros. Nemichevolmente assalio, e pigliò crudelmente.
Esempio: Stor. Aiolf. Presono del campo l'uno contro all'altro nemichevolmente.

71) Dizion. 4° Ed. .
NEMICISSIMO.
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pag.334

NEMICISSIMO.
Definiz: Superl. di Nemico. Lat. inimicissimus, infensissimus. Gr. ἔχθιστος.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 19. Vuoi tu, che si creda te aver fatto benefizio a colui, al quale eri, mentrechè ciò facevi, nemifacevicissimo?

72) Dizion. 4° Ed. .
NEMICO
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pag.334

NEMICO.
Definiz: Sust. Nimico, Che odia, Che disama, o Quegli che desidera offendere. Lat. inimicus, hostis. Gr. πολέμιος.
Esempio: Bocc. nov. 16. 3. Non volendo suddito diventare del nemico del suo signore.
Esempio: E Bocc. num. 27. E come amico, e non come nemico il commisi.
Esempio: Dant. Inf. 3. Incontanente intesi, e certo fui, Che questa era la setta de' cattivi A Dio spiacenti, ed a' nemici sui.
Esempio: Petr. canz. 4. 4. Della dolce, e acerba mia nemica È bisogno, ch'io dica.
Esempio: Serm. S. Ag. 13. Perdesi l'onore, acquistansi i nemici.
Definiz: §. Nemico assolutam. e per antonomasia, vale il Diavolo. Lat. diabolus, *adversarius. Gr. ὁ διαβολος, ὁ ἐχσθρός ἐχθρός.
v. NIMICO.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 17. La qual cosa vedendo il nemico, e temendo, che al suo esemplo l'ermo non si incominciasse ad abitare ec.

73) Dizion. 4° Ed. .
NEMICO.
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pag.335

NEMICO.
Definiz: Add. Nimico, Avverso, Contrario. Lat. inimicus. Gr. ἐναντίος.
Esempio: Sagg. nat. esp. 229. Il caldo, che viene dalle braci accese, non è così nemico alla virtù dell'ambra.
Esempio: Buon. rim. 13. Però non val, che più sproni mia fuga, Mentre mi segue la beltà nemica.

74) Dizion. 4° Ed. .
NEMISTÀ, NEMISTADE, e NEMISTATE
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pag.335

NEMISTÀ, NEMISTADE, e NEMISTATE .
Definiz: Nimistà. Lat. inimicitia, hostilitas. Gr. ἔχθρα, ἀπέχθεια.
Esempio: Nov. ant. 100. 13. Questa nemistade, che tu di', non t'ho io dimostrata.
Esempio: Fr. Iac. T. 6. 4. 10. Da ogni mal ti piaccia aitarne, Ed incorsi liberarne, Da mondana avversitate, Da umana nemistate.

75) Dizion. 4° Ed. .
NENUFAR
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pag.335

NENUFAR.
Definiz: Per altro nome detto Ninfea; Pianta di padule, di cui le foglie, e i fiori nuotano sopra l'acqua. Lat. nymphaea, nenuphar, Cr. lat. Gr. νυμφαία.
Esempio: Cr. 6. 83. 1. Il nenufar è freddo, e umido nel secondo grado, ed è un'erba, la quale ha le sue foglie late, e che si truova in luoghi acquidosi, ed énne di due maniere; una, che ha fiori purpurini, la quale è migliore; e altra fiori gialli, la quale non è tanto buona.

76) Dizion. 4° Ed. .
NENUFARINO
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pag.335

NENUFARINO.
Definiz: Add. Di nenufar.
Esempio: Cr. 5. 48. 10. Nel predetto modo si fa lo sciroppo violato, e lo sciroppo nenufarino.

77) Dizion. 4° Ed. .
NEO.
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pag.335

NEO.
Definiz: Una certa piccola macchia nericcia, che nasce naturalmente sopra la pelle dell'uomo. Lat. naevus. Gr. φυσικὴ ὑπερσάρκωσις, σπίλος, σπίλωμα.
Esempio: Bocc. nov. 19. 16. Niuno segnale da poter rapportare le vide, fuori che uno, ch'ella n'avea sotto la sinistra poppa, ciò era un neo, dintorno al quale erano alquanti peluzzi biondi, come oro.
Esempio: E Bocc. num. 18. Madonna Zinevra tua mogliere ha sotto la sinistra poppa un neo ben grandicello, dintorno al quale son forse sei peluzzi biondi, come oro.
Esempio: Cant. Carn. 85. Abbiam certe medicine, lime, e 'ngegni da curare Natte, nei, scrofe, e gavine.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Red. lett. 2. 38. Abbiamo determinato per obbedienza, e per ossequio di legger l'opera insieme; e le prometto, che se mai, il che pure è impossibile, ci fossimo per iscorgere qualche picolo neo, tanto il sig. Carlo, che io gliel'avviseremmo.

78) Dizion. 4° Ed. .
NEOFITO.
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NEOFITO.
Definiz: Cristiano novellamente battezzato. Lat. neophytus. Gr. νεόφυτος.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Il giorno dopo, che furono battezzati, uno di questi neofiti fu sorpreso da una febbre cassale.
Esempio: Serd. lett. 2. 727. Sono state ancora mandate alcune lettere da quelli neofiti di Meaco a' Cristiani di Bungo.

79) Dizion. 4° Ed. .
NEPITELLA
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pag.335

NEPITELLA.
Definiz: Erba nota odorifera, e d'acuto sapore, e somigliante alla menta. Lat. calamentha, nepita, nepeta. Gr. καλαμίνδη καλαμίνθη.
Esempio: M. Aldobr. Nepitella, pilatro, pepe bianco, di catuno mezza oncia, e sieno polverizzati.
Esempio: Cr. 6. 31. 1. Il calamento è di due fatte, aquatico, e di monte; l'aquatico s'appella mentastro, quello delle montagne si chiama nepitella.