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Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
40) Dizion. 5° Ed. .
CONCEPIRE, e, con forma oggi propria solamente della poesia, anche CONCEPERE, che ha l'accento sull'antepenultima.
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CONCEPIRE, e, con forma oggi propria solamente della poesia, anche CONCEPERE, che ha l'accento sull'antepenultima.
Definiz: Neutr. Dare principio la femmina dei vivipari, nel proprio ventre, ad un nuovo individuo della medesima specie, in virtù del congiungimento col maschio. Divenir gravida, Rimanere incinta, se si parli di donna; Impregnare, se di bestia.
Dal lat. concipere. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 264: Or da noi si crede e lege Che vergine concepesti, E vergine partoresti.
Esempio: Vill. G. 310: Assai tosto concepette, e al tempo debito partorìo.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 1, 329: Essendo il marito giaciuto carnalmente con lei, poi accostare non le si lasciava, infino a tanto che ella non conosceva se conceputo aveva o no: se conosceva non aver conceputo, gli si concedeva un'altra volta; se conceputo aveva, mai infino alla purificazione dopo 'l parto non gli si concedea.
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 117: Non era gran fatto alli demonj.... mostrare alla vacca, che concepea e che impregnava, l'apparenza d'uno tal toro.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 82: Disse a lei l'Appostolo: a grande ragione ài questo male, imperò che mal ti maritasti, maliziosamente concepesti, e chiamasti in tuo aiuto le demonia.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 76: Raccoglie i semi [la cavalla] del fecondo vento, E da' tepidi fiati (oh meraviglia!) Cupidamente ella concepe, e figlia.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 519: Può probabilmente sospettarsi, che ogni volta che la nobilissima dama ha creduto di aver concepito, abbia veramente concepito.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Conv. 72: La fama buona principalmente generata dalla buona operazione nella mente dell'amico, da quella è prima partorita; che la mente del nemico, avvegnachè riceva il seme, non concepe.
Definiz: § II. Att. Fare esistere, Dar la prima esistenza; riferito al feto. –
Esempio: Dant. Inf. 12: In su la punta della rotta lacca L'infamia di Creti (il Minotauro) era distesa, Che fu concetta nella falsa vacca.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 316: Nel parto si mette fuori con dolore quello Che si concepette con amore.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 5: Nel terzo articolo si contiene, ch'elli fu conceputo del Santo Spirito.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 12: Lavinia,... per paura che Ascanio non la trattasse male e non uccidesse lei e la creatura, che conceputa avea di Enea, se n'andò a casa d'un suo fedele pastore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 59: In un medesimo utero d'un seme Foste concetti, e usciste al mondo insieme.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 266: I gemelli, nascendo in un medesimo tempo, non si concepono in un tempo medesimo.
Definiz: § III. Per similit. –
Esempio: Dant. Purg. 28: La percossa pianta tanto puote, Che della sua virtute l'aura impregna, E quella poi girando intorno scuote: E l'altra terra, secondo ch'è degna Per sè O per suo ciel, concepe e figlia Di diverse virtù diverse legna.
Definiz: § IV. E in locuz. figur. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 65: Onde dice S. Bernardo: Vita dell'anima è l'amor di Dio. Questo amore la Fede concepe, la Speranza lo partorisce.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 171: Da che concetto ha l'arte intera e diva La forma e gli atti d'alcun, poi di quello D'umil materia un semplice modello È 'l primo parto che da quel deriva.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 316: Il peccatore contrito getta fuori per la confessione quel che mal concepette con diletto e con amore.
Esempio: Vill. M. 444: Costoro avendo conceputa la malizia, e conferita con certi delle grandi famiglie,.... presono conforto e favore di venire alla loro intenzione.
Definiz: § VI. Trovasi riferito ad uova, detto di certi pesci. –
Esempio: Domen. Plin. 293: Partoriscono animale e concepono uova.
Definiz: § VII. Per estensione, trovasi nel senso di Generare. –
Esempio: Morell. Cron. 218: Faremo memoria, non.... del tempo che il primo [de' nostri antichi] fu concetto, che non c'è chiaro, ma ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 60: Concetti foste da Ruggier secondo, Vi fu Galaciella genitrice.
Definiz: § VIII. Concepire, conforme al senso proprio del lat. concipere, detto di corpi, vale anche Ricevere e ritenere in sè, Pigliare, Contrarre; e talvolta anche Promuovere, Suscitare in sè, per virtù propria, o per azione esterna. –
Esempio: Pallad. Agric. 20: E non si mischino l'assi della quercia con quelle dell'ischio; imperocchè la quercia, quando si comincia a seccare dell'omore (umore) ch'ella avea conceputo, si torce e piega.
Esempio: Torric. Lez. 16: Il pallone si solleva.... e torna al suo primo stato in tempo insensibile, cioè con gran prestezza, e però con impeto, il quale, quando è concepito, si conserva per qualche tempo, e fa il balzo.
Esempio: Segner. Incred. 2: Ritornando alla patria, con opinione che finalmente tutto il mondo è paese, vi riporta il veleno che concepì nell'incauto pellegrinaggio (qui figuratam.).
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 29: Alla fine di spazio sì lungo, sono ancora essi sassi [scagliati] di tal possanza, che quivi.... danno morte o ruina anch'essi, come se i muscoli della mano e del braccio, da' quali concepirono quella forza, fossero tante piccole armi da fuoco, e la virtù movente i muscoli tanto polviglio da guerra.
Esempio: E Bellin. Lett. P. 315: Che direm noi dell'incenso e di simili pastiglie che solamente fumando svaniscono, nè concepiscon la fiamma?
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 97: Fu pensato per tanto a far quest'esperienza con uno strumento da fiato, come quello che concepisce il tremore, non come il sonaglio, dalla percossa, ma dall'émpito (impeto) che fa l'aria in uscirne.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 152: E perchè col cavar e metter tante volte la palla [con entro l'acqua] nel ghiaccio, si veniva a sconcertarle [all'acqua] tutto il periodo delle sue mutazioni, di nuovo lasciatala puntualmente ridurre a quel primo segno, e messala nel ghiaccio, l'appostammo a quel grado ch'ell'era solita di concepire quel moto così impetuoso.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 54: Corpo atto a concepire facilmente ed a facilmente lasciare l'umidezza medesima.
Esempio: E Pap. Tratt. var. 90: Le quali materie [componenti il fulmine] insieme fortemente conglutinate, nel loro accendimento concepiscono un velocissimo moto.
Esempio: Cocch. Cons. med. 2, 194: Messa [l'acqua della cisterna di Foiano] al foco, concepì presto il bollore, e la facile svaporazione e il pronto raffreddamento.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 209: Concepiscono [certe acque] varj gradi di calore, onde poi sgorgano calde.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 377: Comunque grande facciate la massa dell'uve, se ne togliete i raspi, ella resta sempre diminuita, e non può in conseguenza concepire così gagliarda la sua fermentazione, come altramente la concepirebbe.
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 88: Minute avvertenze, che l'ingegnosissimo autore [di un cembalo] ha adoperato acciocchè ciascuna corda possa concepire il tremore ch'è necessario a rendere una bella, viva e chiara voce.
Definiz: § IX. Figuratam. e poeticam., Ricevere nella mente per mezzo dei sensi; detto di cosa che su questi faccia impressione: ed ellitticamente trovasi senza l'oggetto espresso. –
Esempio: Dant. Parad. 18: O Diva pegasea,... Illustrami di te, sì ch'io rilievi Le lor figure [degli spiriti beati nella stella di Giove] com'io l'ho concette.
Esempio: E Dant. Parad. 29: La prima luce (cioè Dio), che tutta la raia (irradia la natura angelica), Per tanti modi in essa si ricepe, Quanti son gli splendori a che s'appaia. Onde, perocchè all'atto che concepe Segue l'affetto, d'amor la dolcezza Diversamente in essa ferve e tepe.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 526: Com'io.... l'ò concette; cioè l'ho prese nel mio concetto.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 777: Unde.... però che all'atto, cioè della materia angelica, che concepe; cioè, lo quale atto riceve nel suo concetto lo splendore della divina luce; Segue ec.
Definiz: § X. Pur figuratam., riferito ad affetti, passioni, moti dell'animo, e simili, vale Sentire, Provare in sè, Rimanerne l'animo compreso, in modo vivo e da durare. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 44: Della qual cosa Antonio concepette tanta allegrezza, che non la poteva nascondere.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 126: L'uomo ne può concepire odio contra a chi ha peccato.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 212: Superbia e vanagloria avea conceputo della liberazione di quel fanciullo.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 25: Concepe il dolzore (dolcezza) di divozione.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 67: Veggendo santo Francesco tanta cortesia e amorevolezza in lui, e le larghe proferte, concepettegli tanto amore, che ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 126: Però che il ciel, se ha conceputo sdegno Della sua morte, mosterrà gran segno.
Esempio: Machiav. Disc. 34: L'ira che concepe l'universalità contro a un cittadino.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 36: Concepèronne di questo i Pazzi grandissimo sdegno.
Esempio: Cas. Pros. 3, 236: Son certo che M. Ieronimo, quando mi arà udito, dimetterà tutto lo sdegno che egli avesse conceputo con esso voi.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 110: Concepirono alcune speranze di miglior fortuna.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 284: Aggiungendo al disprezzo dell'ammonizione anche l'odio che sogliono concepire all'ammonitore.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 130: Concepì un sì fiero orrore a questa passione, che per tutto il tempo di sua vita, come dalla peste, se ne guardò.
Definiz: § XI. Pur figuratam., riferito a opinione, stima e simili, vale Formare dentro di sè, Fare nella mente, in virtù d'alcun giudizio o ragionamento: ed ellitticamente trovasi senza l'oggetto espresso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 68: Acciò la messaggera..... La mala opinïon, ch'avea concetta Forse di lor, si tolga del coraggio (del cuore).
Esempio: Guicc. Stor. 1, 145: Aggiugnevasi il fasto naturale de' Franzesi, accresciuto per la facilità della vittoria, per la quale tanto di sè stessi conceputo avevano, che tenevano tutti gl'Italiani in niuna estimazione.
Esempio: Segner. Mann. ag. 11, 3: In secondo luogo puoi rimirarti nello stato di grazia; ed in tale stato puoi forse concepire più agevolmente veruna stima di te?
Definiz: § XII. Concepire, parlandosi figuratam. di atti intellettuali, vale Cogliere, Afferrare con la mente, Comprendere di una cosa la ragione, la cagione, la natura e simili; ed anche semplicemente Capire, Intendere, e talvolta Conoscere. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Lascia parlare a me; ch'io ho concetto Ciò che tu vuoi.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Qui non si concepe Com'una dimensione altra patio.
Esempio: E Dant. Inf. 33: O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali, alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi;... Che, per tornare alquanto a mia memoria, E per sonare un poco in questi versi, Più si conceperà di tua vittoria.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 27: Ed esso, lei veggendo bellissima, già il suo disidero avendo con gli occhi concetto, similmente di lei s'accese.
Esempio: Don. Lett. IV, 3, 295: Tuttavia, per esser cosa nuova, non può concepire a pieno la qualità ed energia mirabile di certe uscite insolite ed assai pellegrine.
Esempio: Segner. Incred. 2: Quel sapere con qualche special perizia ciò che appartiene alle verità naturali,... altera ad alcuni tanto la mente,... che fa loro concepire disordinatamente le verità che oltrepassano la natura.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 25: Quella mente grande.... avvezza a concepir di subito ogni più strana maraviglia della natura.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 152: Il conceputo freddo come fu a quel punto, con velocità innarrivabile all'occhio, anzi impossibile a concepirsi con la mente,.... agghiacciò.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 43: Non si può concepire che cosa abbia che fare il serviziale con gli annunzj di maestro Arnaldo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 39: Se retto e saggio fosse il sistema di Socrate, chiunque abbia fior di senno di leggieri può concepirlo.
Definiz: § XIII. Vale pure Formare nella mente, Ideare, Immaginare: e dicesi pure della mente stessa, e della fantasia. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. Pref. 1: La fantasia concepisce e disegna talora cose tanto vive e perfette, che malamente le può colorire ed esprimer la mano.
Esempio: Menz. Pros. 3, 265: Resta adesso a dire del parlar figurato della quarta maniera, cioè dove la concordia delle parti dell'orazione si perturba, e nulladimeno con quel si accorda, che la nostra mente seco intende e concepe.... Noi dunque parlerem qui di queste diverse maniere della figura Sillessi, che così vien chiamata da' gramatici.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 189: Vedevano, quegli di lunga mano avvezzi alla schiavitù e ad essere comandati, niente d'alto, niente di nobile concepire, ed aver sempre i loro spiriti abbattuti e bassi.
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 376: Disingannisi dunque il volgo,... e stimi sol quello essere [bell'ingegno] che ben concepisce le cose, e ben l'esprime.
Definiz: § XIV. Trovasi anche per Immaginare, Pensare, Credere, argomentando da checchessia. –
Esempio: Dant. Conv. 70: Temo la infamia di tanta passione avere seguita, quanta concepe chi legge le soprannominate canzoni, in me avere signoreggiato; la quale infamia si cessa, per lo presente di me parlare, interamente; lo quale mostra che non passione, ma virtù sie stata la movente cagione.
Definiz: § XV. Vale altresì Rappresentarsi alla mente, Figurarsi nell'immaginativa, per lo più in tale o tale altra condizione, sotto tale o tale altra forma, e simili. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 191: Potendosi concepir la cosa, o vogliamo dir l'ente, senza concepire in esso questa convenevolezza ad altrui, quindi è che il concetto del bene sia diverso e meno antico nel pensier nostro, che quello dell'ente.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 54: Non ebbe avanti a gli occhi Minerva, e tuttavia col suo spirito proporzionato a sì grande artificio, concepì ed espresse gli dii.
Esempio: Magal. Donn. immag. Lett. 45: Ho atteso a servirmi di tutte quelle tinte che potevano meglio farmi rilevare questa Donna, secondo l'idea sotto la quale l'ho concepita nella mia mente.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 110: Avvegnachè egli sia lecito all'umano intelletto concepire, ed assegnare in esso corpo la sola metà dall'altra metà.... disgiunta, e di questa, dopo, la metà parimente, e della terza metà la metà.
Esempio: E Pap. Tratt. var. 12: È [il meridiano] un cerchio, la di cui circonferenza si concepisce passare per ambedue i poli del mondo.
Esempio: E Pap. Tratt. var.48: Quando si concepissero posti in parti contrarie del meridiano, sarebbero antipodi.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 234: Concepite una massa fluida dotata di gravità rinchiusa in un vaso; egli è certo che ec.
Definiz: § XVI. Vale pure Pensare, Meditare, Disegnare; riferito a cosa da farsi o da compiersi. Ed usasi anche in forma di Neutr., costruito con un Infinito mediante la particella Di. –
Esempio: Vill. G. 270: Era conceputo per lo Arcivescovo di Pisa, e suoi seguaci, di cacciare di Pisa il giudice Nino.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 82: Alquanti sono, e' quali dentro da sè concepono cose inique.... Altri sono, e' quali... dentro da loro nessuna cosa perversa concepono, della quale essi con silenzio si debbano rifrenare.
Esempio: E Strat. Mor. S. Greg. appr.: Quello che dalla loro [de' rei uomini] leggieri conscienzia conceputo è di presente, la levità della lingua el palesa di fuori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 77: Quindi si parte, avendo già concetto Di menarvi Rinaldo paladino.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 142: Avevamo concetto di saldare intorno al foro della tavola una piastra d'acciaio brunita.
Definiz: § XVII. Riferito a scrittura, ovvero a parte o ad appartenenza di scrittura, vale Idearla e distenderla in tale o tale altra forma. –
Esempio: Viv. Lett. 53: Il titolo per adesso mi è sovvenuto di concepirlo così.
Esempio: Segner. Lett. 12: La bontà di V. A. si abbassa troppo in domandarmi la forma di quella lettera, che tanto meglio può concepir da sè sola.
Esempio: E Segner. Lett. 76: Riceverà V. A. S. qui annessa la lettera che mi è giunta questa mattina, e la risposta che si è da me conceputa.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 182: Hanno concepute le leggi con parole agevoli e piane.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 47: Pensavo a concepirlo [un memoriale] in forma tale Che dimostrasse il mio bisogno espresso.
Definiz: § XVIII. Concepirsi nell'animo di fare una cosa, vale Persuadersi, Darsi a credere, e simili, di farla. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 105: Coloro ancora, i quali si erano concetto nell'animo di piantar facilmente le insegne della Lega sulle mura di Parigi e di Lione, a mala pena potevano difendere i dominj proprj dagli assalti d'un nemico ec.

41) Dizion. 5° Ed. .
CONCEPITO, e poeticam$., con forma più prossima alla latina, CONCETTO, ed anche, ma oggi di raro uso, CONCEPUTO.
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CONCEPITO, e poeticam., con forma più prossima alla latina, CONCETTO, ed anche, ma oggi di raro uso, CONCEPUTO.
Definiz: Partic. pass. di Concepire e di Concepere.
Lat. conceptus. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 64: È tenuto di spegnere a suo potere, e di curare l'iracundia del suo fratello e prossimo, contra di sè conceputa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 31: Io son Guidone, Concetto de lo illustre inclito seme.... del generoso Amone.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 191: E benchè i processi del nostro capitano [Paolo Vitelli] in quella provincia [Casentino] fussino e felici e industriosi, nondimeno... si accrebbe molto nel popolo la opinione cattiva conceputa di lui.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 67: Per non dar luogo a quei pensieri che lo potevano indurre ad augumentare l'odio già conceputo contra di lui.
Esempio: Varch. Stor. 2, 257: Per vedere di mitigare lo sdegno suo, concetto contra Firenze e i suoi cittadini.
Esempio: Giacomin. Oraz. 65: Prenderà il pittore il pennello per formare con i colori la figura ne la fantasia conceputa.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 84: Mostrare piuttosto timidità e spavento, conceputo dalla violenza e dall'impeto repentino de' congiurati, che confidenza e sicurezza per la loro oppressione.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 19: Al flusso della retta C A corrisponde l'azion della gravità; e siccome, concepito il flusso, intendo alcuna cosa di più oltre la retta C A; così, concepita l'azione, intendo alcuna cosa di più oltre la gravità e la pressione.
Definiz: § I. In forma d'Add. Fatto esistere, A cui è dato principio d'esistenza. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 377: Ispesse volte interviene per giusto giudizio di Dio, che volendo uccidere la creatura mal conceputa per alcuna violente medicina, ovvero veleno, uccidono eziandio sè medesime.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 111: I detrattori sono simili alla femina pregna, la quale con dolore procura di partorire la creatura conceputa.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 9: Nè altro di sè a Filippo lasciò, che un solo figliuolo di lui conceputo.
Esempio: S. Antonin. Lett. 52: Di Spirito Santo si dice [il Figliuolo] concetto, nell'articolo della fede.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 208: Il mal concetto infante (il figlio di Ciniro e di Mirra) intanto avea Molto ingrossato al novo arbore (alla pianta nella quale era stata trasformata Mirra) il seno.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 132: Fu visto lo sconciarsi della concetta creatura, ed il copioso versarsi del sangue che ne conseguitava, redimere la sofferente madre dalla fine imminente.
Definiz: § II. Trovasi riferito ad uova, parlandosi di certi pesci. –
Esempio: Salvin. Opp. 214: Di moltissimi pesci le Lucine Alleviano la razza dalle gravi Doglie di partorir l'uova concette.
Definiz: § III. Per Ricevuto in sè, Preso, Contratto, ed anche Suscitato. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 42: Medea infiammata di tanto fervente amore, il concetto peccato assai si sforza di coprire.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 215: Se 'l ciriegio infracidasse per umor conceputo, si pertugi nel tronco.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 54: Non per crudeltà della donna amata, ma per soverchio fuoco nella mente concetto.
Esempio: E Bocc. Laber. 30: Non potè,... non che spegnere, ma pure un poco il concetto fuoco diminuire.
Esempio: Cic. Tusc. 37: L'eccellente uomo nell'estremo spirito motteggiò, quando già egli dentro a sè teneva la conceputa morte.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 460: Non perciò l'acqua contenuta perderà, al pari della barca, l'impeto già concepito, ma conservandoselo scorrerà avanti verso la prora.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 94: Come se proprio uscisse di zuffa [un cavallo dipinto da Apelle], ritenente nel sembiante il furore conceputo nel corso.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 152: Allora riguardando con occhio continuo l'acqua della palla, che per la trasparenza del cristallo benissimo si riconosceva esser ancor tutta fluida e chiara, operando in essa (quantunque fuori del ghiaccio) il conceputo freddo, come fu a quel punto, con velocità inarrivabile all'occhio.... agghiacciò.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 5: Potendo.... il solo vitto.... dileguare totalmente quella concepita acredine degli umori.
Definiz: § IV. Per Sentito, Provato nell'animo, Di cui l'animo è rimasto compreso; riferito ad affetti, passioni, ec. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 43: Medea, stando sola nella sua segreta camera, tormentata dalla fiamma del concetto amore, con molta angoscia si rivolge ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 147: Ma poichè a Catella parve tempo di dovere il concetto sdegno mandar fuori, ec.
Esempio: Med. L. Op. 34 t.: Nè ti facci doler concetta spene Di più contento, chè dal dolce fiore Il frutto spesse volte amaro viene.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 17: In luogo di deporre il conceputo timore, lo aveva duplicato e triplicato.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 26: E risponda con l'opre all'alta spene Di lui concetta, ed al comun desire.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 282: Respirava l'Italia dal concetto spavento.
Definiz: § V. Per Formato nella mente, Ideato, Immaginato. –
Esempio: Dant. Conv. 99: Manifestare la conceputa sentenzia.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 82: Ben si mostra nel nostro testo di quale ordine sia questo Elifaz, che dice ch'el sermone conceputo non può tenere.
Esempio: Pap. Tratt. var. 9: Or questa linea, così concepita, che si stende da un polo all'altro, e passante pel centro del globo nostro, chiamasi comunemente asse del mondo.
Definiz: § VI. E riferito a scritture, vale Ideato e disteso in una determinata forma. –
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 16: Tra le leggi longobardiche.... la vigesimaquarta di Liutprando era così conceputa: Si in Istria ec.

42) Dizion. 5° Ed. .
CONCEPITORE.
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pag.320

CONCEPITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Concepire. Chi o Che concepisce.
Nel basso lat. conceptor. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 75: Tu [Dio] parla al nulla vano, e sì con la tua parola il feconda, che egli ne divenga concepitore e ripieno, e partorisca un abisso a dismisura grande.

43) Dizion. 5° Ed. .
CONCEPUTO. –
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pag.320

CONCEPUTO. –
V. Concepito.
44) Dizion. 5° Ed. .
CONCERNENTE.
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pag.320

CONCERNENTE.
Definiz: Partic. pres. di Concernere. Che concerne. –
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 3: Debbono essere tenuti per superiori nelle cose concernenti la detta Arte dalli sottoposti a quella.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 348: O se pure vi fossero capitoli concernenti l'offesa sua.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 3, 138: Continuando [fra Ieronimo] nel predicare in Santa Liperata con maggior audienza che mai vi avessi predicatore alcuno,.... aveva molte volte affermate più conclusioni, così concernenti lo universale della religione cristiana, come il particulare della città nostra.
Esempio: Varch. Stor. 1, 103: Trattandosi di cose tanto importanti, e la comune salute concernenti.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 552: La principal legge e come fondamentale dell'Union loro è, che nelle risoluzioni concernenti l'interesse comune, abbiano a concorrere insieme i voti ugualmente di tutte [le provincie].
Esempio: De Luc. Dott. volg. 4, 1, 141: Dell'acque, de' fonti, pozzi, fiumi, stagni; ed altre cose concernenti questa materia dell'acque.
Esempio: Segner. Lett. 194: Mi disse che mi avrebbe mandate tutte le scritture a ciò concernenti.
Esempio: Red. Ditir. A. 213: È un ricucimento di varj passi di omelie del Santo, tutti concernenti alla stessa materia.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 178: Nella dissertazione da me inviata a questa Accademia sul problema pubblicato l'anno 1770, concernente il commercio esterno de' vini toscani, si troverà ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 84: In tutte le controversie concernenti la proprietà, non ebbero elleno ricorso al Consiglio privato?
Definiz: § Trovasi per Attenente, Occorrente. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 11, 81: Quivi (in un boschetto dove si facevano sagrificj a Marte) co' suoi più cari il Baron giunto, Con esattezza alla servil sua gente Fe' quel tanto ordinare e porre in punto, Che ad opra così pia fu concernente.

45) Dizion. 5° Ed. .
CONCERNENZA.
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pag.320

CONCERNENZA.
Definiz: Sost. femm. Ciò che concerne o risguarda alcuna cosa, Ciò che le appartiene, Appartenenza. Ma è voce poco comune. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 339: Oltre il Consiglio d'Azienda, che.... soprintendeva alle concernenze del Real patrimonio, vi era ancora un Consiglio di Giustizia.
Esempio: Magal. Mend. abol. trad. 30: Con l'istesso zelo, ch'egli ha dimostrato in tutte l'altre concernenze di questo santo istituto, promesse di sostenergli con l'autorità del suo braccio.
Definiz: § E trovasi per Particolarità risguardante alcuna cosa, od occorrente in una data cosa; Occorrenza. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 258: Tra l'altre cose che discorsero sulle concernenze del viaggio, dissero d'aver fermato per una delle sue tappe Ciolula, e preparatovi l'alloggio.

46) Dizion. 5° Ed. .
CONCERNERE.
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pag.321

CONCERNERE.
Definiz: Att. difettivo del Partic. pass., e che non può notarsi passivamente. Riguardare, Avere per proprio oggetto.
Dal basso lat. concernere, propriamente Mescolare, Porre insieme; ma che trovasi anche per conspicere. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 264: Se bene allora si trattava di condizioni intollerabili, nondimeno concernevano più tosto le facultà de' cittadini.... che la perdita della libertà.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 34: La cagione della mia maninconia è grande, e tanta, che s'io potessi, la vorrei dissimulare; ma perciocchè la concerne in parte la persona di Vostra Altezza,... io non posso non manifestarla.
Esempio: Varch. Stor. 2, 107: Come in molte particolarità debbono essere riguardate e rispettate le persone della Chiesa, così in alcune, le quali non concernono la salute dell'anime, debbono andare alla medesima stregua e al medesimo ragguaglio che l'altre.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 75: Ma oltre questi rispetti che concernevano lo stato del figliuolo e la salute universale, era anco persuasa la Regina dal suo privato interesse.
Definiz: § Neutr. Appartenere, Attenere, Riferirsi; nel qual senso costruiscesi con la particella A. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 276: Rimetterò in V. Ecc. il serrare il partito con ogni mio maggior vantaggio, concernendo anco l'onorevolezza del premio alla reputazione.
Esempio: Segner. Lett. 198: Non può credere V. A. quanto anch'egli si dichiari pubblicamente appassionato in tutto ciò che concerne all'A. V. medesima.
Esempio: Red. Lett. 1, 20: Per non tralasciar cosa alcuna, che possa concernere all'obbedienza de' suoi comandamenti.

47) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTARE.
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pag.321

CONCERTARE.
Definiz: Att. Term. di Musica. Disporre acconciamente nelle sue parti, Combinare, sia nella composizione sia nella esecuzione, accordando bene le voci e gli strumenti musicali; riferito a componimenti musicali. Ed usasi anche assolutam.
Dal sost. concerto. –
Esempio: Don. Music. Scen. 22: E modulandosi questo o simile poema, consiglierei che non una sola parte col semplice basso continuo si componesse, ma si concertasse tutta la sinfonia a cinque o sei voci, una delle quali però servisse al cantore, alla quale si desse la più bell'aria e più leggiadra: e se il compositore si volesse servire di varj artifizj,... lo facesse a suo talento.
Definiz: § I. Più particolarmente riferito ad opera musicale o melodramma, vale Dirigere nelle prove l'esecuzione della medesima. Così diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Chi è che concerta l'opera nuova al teatro della Pergola? Il maestro tale.
Definiz: § II. Figuratam., Stabilire insieme, d'accordo, con altri, Determinare, Ordinar con altri pensatamente checchessia. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 211: Furono però prima concertate le parole che dovevano passare dall'una e dall'altra parte.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 332: Vi sono persone di autorità, che si frapongono a concertare l'accordo.
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 9: Abbiam concertato.... il rimedio per la guarigione dall'ipocondria mentale del signor Penedemo.
Definiz: § III. Per Preparare, Apparecchiare, d'accordo. –
Esempio: Salvin. Odiss. 340: Or di Minerva qua col senno venni, Perchè a' nimici concertiam la strage (Parla Ulisse al figlio Telemaco).
Definiz: § IV. Trovasi anche per semplicemente Preparare, Apparecchiare, e simili; riferito a cosa che si consideri come effetto di più cagioni insieme operanti. –
Esempio: Magal. Lett. At. 377: Guai a voi, se io mi mettessi adesso a volervi far osservare l'ultime radici capillari delle tant'altre innumerabili necessità, dalle quali ebbe origine quella del finire il ramo di Vincenzio ne' suoi figliuoli.... E quelle che fanno esser me in villa, di questi tempi, in questa stagione? Oh Conte, elle vanno pur tant'in là, e si spargono in tanto mondo! Lo credereste?... Per concertar quest'incontro d'oggi tra 'l mio fattore e me, c'è insin voluto, qualche anno innanzi, delle battaglie; che vuol dire, esserci voluto tutti i preliminari di queste medesime battaglie: or vedete dove ce n'andiamo.
Definiz: § V. In forma di Neutr. Stabilir di fare in un dato modo d'accordo con altri, Convenire intorno a checchessia. –
Esempio: Dat. Lepid. 9: Sul mezzo della notte, com'era concertato, uno, che era sciente del tutto, cominciò a lamentarsi e gridare di dolori, e chiedere triaca, orvietano e controveleni.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 383: Per tanto, sì come avevano concertato, distribuendo l'armata di soccorso, che conteneva cento cinquanta navi, in due parti, l'una sotto l'Olac ingolfossi da Lillò ne' campi allagati.
Definiz: § VI. Nel medesimo senso, in reggimento d'altro verbo, mediante le particelle Di o Che. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 35: Seco [con un uffiziale] aveva concertato [il generale], Ch'egli stesso, che sa d'astrologia, Vuol, prima che 'l nemico si tambussi, Veder che in cielo sien benigni influssi.
Esempio: Segner. Pred. 597: Se Erode prima avea provata gioconda pace, dipoi travagliò fra spessissime ribellioni; perciocchè congiurandogli contro il medesimo Antipatro suo figliuolo, aveva già concertato di avvelenarlo.
Esempio: Salvin. Senof. 45: E concertano, nello stesso genere fare fatiche l'uno per l'altro, e sforzarsi di persuadere, questi Abrocome, e Corimbo Anzia.
Definiz: § VII. Trovasi per Stabilire nella propria mente, Deliberare, Proporsi. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 192: Aveva concertato seco medesima di dire alla madre di volere scendere nella cella.
Definiz: § VIII. Detto delle varie parti di un tutto, trovasi per Corrispondere fra loro, Essere, l'una coll'altra, bene ordinate e disposte. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 33: Lo scoglio [della fontana di Piazza Navona] è composto in modo, ch'e' par tutto d'un sol pezzo, e da non potersi mai per veruno accidente spezzare, conciossiacosachè tutte le congiunzioni de' pezzi siano tagliate a coda di rondine, ed in tal modo incassate, che l'una all'altra fa legatura, e tutte le legature concertano per tenere insieme il tutto.
Definiz: § IX. Neutr. pass. concertarsi Accordarsi, Convenire, insieme; Porsi d'accordo circa alcuna cosa da farsi. –
Esempio: Magal. Lett. At. 446: Isaia, che poteva tutto in corte, dovette segretamente far allentar di notte da un muratore il ferro dell'oriuolo, e concertarsi con un guardaroba che la mattina alla tal'ora, stando egli per di dentro, l'inclinasse quanto serviva a far ch'ei mostrasse dieci ore meno di quella che aveva a mostrare in quel punto.

48) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTATO.
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pag.321

CONCERTATO.
Definiz: Partic. pass. di Concertare. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 214: Per la qual fazione supponevano di già in marcia con ventimila uomini il lor generale, concertato d'aspettargli una lega lontano.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 1, 6: Lasciando lei così esposta ai capricci della matrigna,... come possiamo noi sperar buon esito pel matrimonio con essa, fra voi e me di sì buon animo concertato?
Definiz: § I. In forma d'Add. Term. di Musica. Combinato mediante l'accordo o consonanza di più voci o strumenti; ovvero Che ha per proprio carattere l'accordo o consonanza di più voci o strumenti: e dicesi di Musica concertata, Pezzo concertato, Stile concertato, e simili. –
Esempio: Not. Malm. 2, 612: Suonata concertata con diversi strumenti.
Esempio: Fag. Pros. 29: Qui appunto c'è un'aria concertata col violoncello e col flauto.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 61: E poi ordinasse a ciascuno de' Musici che lasciando stare le cantate concertate, ognuno di per sè ne cantasse una propria e particolare.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. Pref. 1, 5: Fin da quando la musica ecclesiastica in contrappunto cominciò a seguire le tracce della musica concertata, accompagnata dall'organo e da altri strumenti, e particolarmente della musica profana e drammatica, a poco a poco venne mancando il gusto e l'uso del Canto fermo.
Esempio: E Martin. G. B. Contrapp. Pref. 2, 6: In una Fuga a quattro e più voci, che deve essere cantata dal ripieno di tutte le voci coll'accompagnamento di tutti gli strumenti in una musica copiosa di parti, non devono introdursi quegli ornamenti e quei vezzi che sono proprj d'un duetto, d'un terzetto concertato, e cantato dalle sole parti di cui è composto.
Esempio: E Martin. G. B. Contrapp. 2, 14: Lo stile ecclesiastico, o pieno o concertato, accompagnato dall'organo e da altri strumenti, ammette molte varietà.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 8: Bisogna massacrar tutto il libretto Ed uscir sempre fuor del seminato, Acciò quivi cader possa il duetto, E qui venire il pezzo concertato.
Definiz: § II. Figuratam. Stabilito d'accordo, Convenuto. –
Esempio: Assed. Montalc. 365: A dì primo maggio. Venne la notte il signor Don Grazia, insieme col Conte di Sarna e molti armati, al luogo concertato; dove arrivati, li fu calato dalla muraglia una scala di corda ec.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 14: Giunta l'ora della concertata audienza, fu condotto il signor Marchese all'appartamento del Serenissimo Principe.
Esempio: Segner. Op. 4, 519: L'essere superiore a tali accidenti, o casuali che appaiano, o concertati, siccome comprova assai la virtù del predicatore, così non si può credere quanto vaglia ad accreditar la sua dottrina.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 49: Con questo.... inferir voglio Che se offesi restaste,... Dopo soscritto il concertato foglio, E dopo fatto il giuramento e il voto, Ben ec.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 60: All'ora concertata Di' che saremo al luogo.
Esempio: Alf. Trag. 4, 42: Tu giungi al fin: tu il pontificio sdegno, Del re la possa, e i concertati mezzi, Tutto esporrai.
Definiz: § III. E per Disposto, Accordato, Ordinato. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 3, 6, 261: Tutte quante le cose create per belle, vaghe, adorne, e ben concertate ch'elleno nell'universo ci paiano, non all'intera perfezione assoluta giugner si veggiono.
Esempio: Segner. Mann. nov. 13, 1: Un ordine qual'è quello che si ritruova in una repubblica, ben concertata sì, ma tumultuante a cagion delle ribellioni frequenti che quivi accadono, non sufficiente alla pace, perchè all'ordine manca la tranquillità.
Definiz: § IV. Bene o mal concertato, trovasi, riferito a persona, per Disposto moralmente al bene o al male. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 1: Nasce l'uomo alla vita della grazia nel santo Battesimo; ma nasce mal composto, e mal concertato, in riguardo al fomite della concupiscenza ribelle che regna in lui.
Definiz: § V. Concertato trovasi pur riferito a persona, e con maniera tolta dallo spagnuolo, per Composto, Assestato. –
Esempio: Crudel. Rim. 105: Ho già veduto d'ogni vostro attore I caratteri, i genj e le figure;... Il Superbo ha da star sempre impalato; Lisimon sempre aperto e imbizzarrito; Filinto sempre umile e concertato.
Definiz: § VI. Concertate diconsi le Parti concertate proprie di un'opera musicale, quando sono ben messe d'accordo, sia dal compositore rispettivamente alle regole dell'arte, sia dagli esecutori mediante le opportune prove. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Spesso l'opera è cosa detestabile, Perchè non son le parti concertate (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VII. In forza di Sost. Accordo, Patto, Appuntamento: onde le maniere Stare nel concertato, Uscire del concertato, e simili. –
Esempio: Assed. Montalc. 365: Fu dal medesimo sergente condotto [Francesco Uliviera] al suo alloggiamento, quando secondo il concertato, in atto di visita dei quartieri giunse ivi il signor Giordano.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 231: Aspetto, conforme al concertato, che il signor Auditore suo fratello me ne dia alcuni [libri] che devono esser consegnati a Vostra Signoria.
Esempio: Segner. Lett. 187: Giunsi felicemente a Roma, secondo il concertato, ier sera appunto.
Esempio: Not. Malm. 1, 262: Era uscito fuori del concertato, il quale era di osservare, prima di muovere il campo, se le stelle presagivano buona o trista sorte.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 1, 6: Che disegni ha ella formati contro di voi e della signora Clarice? V. Meglio che da me l'intenderete qui da Fiuta, che ne ha sentito egli stesso il concertato.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 295: Gli hai da dire, Che andare oggi da lui io più non posso, Secondo il concertato.
Esempio: Fag. Rim. 5, 299: Andiamo (mette mano e si pone in guardia). D. A una cosa badiamo: Che s'io resto ammazzato, S'esce del concertato.
Esempio: E Fag. Comm. 1, 280: Ora a sua sodisfazione ella ci distenda sopra il contenuto, secondo il concertato.
Esempio: Bracc. R. Dial. 159: Son eglino ancora arrivati? R. Messer no; ma, secondo il concertato, non dovrebbero tardar molto ad arrivare.

49) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTATORE.
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pag.322

CONCERTATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Concertare. Chi o Che concerta.
Definiz: § Maestro concertatore, dicesi Quello che concerta un'opera musicale, cioè ne dirige nelle prove la esecuzione.

50) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTATRICE.
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pag.322

CONCERTATRICE.
Definiz: Femm. di Concertatore. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 387: Ci avverte Iddio.... che il demonio ha podestà grande sopra coloro che si maritano col favor del peccato:... onde conviene.... dare alla radice del male,... ritogliendo allo spirito della discordia il dominio che si era usurpato già per le colpe concertatrici del parentado (qui figuratam.).

51) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTINO.
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pag.322

CONCERTINO.
Definiz: Diminut. di Concerto. –
Esempio: Don. Music. Scen. 251: I maestri dell'età nostra.... usano certi dolcissimi concertini (che così li chiamano), le fughe le usano parcamente ec.
Esempio: E Don. Music. Scen. 252: Le stesse opere recitative,... oltra delle monodie o cose cantate da una voce solo, sono state piene di concertini, a due, a tre, a quattro, e bene spesso anche di cori a più voci, e fin di turbe numerose di più cori.
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 94: E conciossiachè in siffatti ritornelli e concertini di poche battute, l'organo in tutto e per tutto conservi il carattere del canto umano, talora avviene ec. (In questi esempj vale Piccolo pezzo, o passo di musica, concertato.)

52) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTISTA.
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pag.322

CONCERTISTA.
Definiz: Sost. masc. Colui che eseguisce pezzi concertati, o Colui che dà concerti.

53) Dizion. 5° Ed. .
CONCERTO.
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pag.322

CONCERTO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Musica, Consonanza, Accordo, di voci e di suoni di strumenti.
Dal lat. consertus, participio di conserere, nel senso d'Intrecciare, Congiungere: al qual verbo appartengono anche gli avverbj conserte e consertim, e il sostantivo di bassa latinità consertio. E conserto e consertare (il quale ha col lat. conserere la relazione medesima che con disserere ha dissertare), piuttosto che concerto e concertare, si disse nel sec. XVI, quando prima queste parole furono usate. Alla mutazione di quelle primitive forme in concerto e concertare può aver concorso la grafía dello spagn. concertar, come il passaggio dal senso musicale al figurato potè essere agevolato dall'analogia della parola con le latine cum e certus, quasi cum certo ordine, cum certo consilio, e simili; non parendoci probabile la derivazione, che di concertare danno comunemente gli etimologisti, dal lat. concertare, che è verbo neutro, ed ha senso del tutto opposto. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 7: Facevan, col trattar viole ed archi, Concerti risuonar quasi divini.
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 22: Già risuonando l'aria per lo soave concerto de' flauti, onde la pontificia e la genovese [galea] comandante eran provvedute.
Esempio: E Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 70: S. A., fra gli applausi universali, fra il concerto de' musicali strumenti,... ne inghirlandò la serenissima Sposa.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 266: Varietà d'istrumenti, che ripartiti per le strade, facevano più frastuono che concerto.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 90: Fu per ciò.... con soavissimo concerto di suoni cantato.... il Te Deum.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 295: A che altro si riducono questi elementi [del contrappunto], se non se ai puri intervalli musicali, che non solo nell'armonia, o sia nel concerto, ma nella stessa melodia, ovvero nelle semplici cantilene, fanno le veci di componenti?
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 273: Io vi dirò, scrivendo alla carlona, Che mal può giudicarsi del concerto, Quand'un solo strumento è quel che suona.
Esempio: Soldan. Sat. 52: Pretendi forse che per pochi tasti, Che non consuonan bene al gran concerto, L'organ del mondo si sgomini e guasti?
Esempio: Segner. Mann. ott. 16, 3: Non solo desidera quello che va desiderato, ma di più lo desidera con quell'ordine, con cui deve desiderarsi.... Questa è nell'uomo la melodia più dilicata e più dolce ch'egli offra a Dio: il concerto dei desiderj.
Definiz: § II. E figuratam., detto di colori combinati e accordati l'uno con l'altro; onde la maniera Far concerto, in costruzione con la particella A, per Accordarsi insieme in modo gradevole alla vista. –
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 15: Seguitavalo [il Re Danao] il capitan della guardia con numeroso stuolo di venti soldati cinti di cavo ferro di color di viole, ma divisati con bel disegno e lustrati d'oro, che facean concerto alla nera livrea, tutta d'oro anch'ella trapunta.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 75: Il concerto de' colori rapiva sopra di sè l'attenzione ed insieme la compiacenza de' riguardanti.
Esempio: E Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 142: In varie [dame] si commendava l'attillatura delle vesti, in assai si applaudiva il concerto de' colori, in tutte si venerava egualmente ec.
Definiz: § III. Per Pezzo musicale concertato; e propriamente Quello, per lo più a tre tempi, la cui parte principale è eseguita da un solo strumento o da una sola voce. Onde le maniere, Parte di concerto, e Di concerto o In concerto, parlandosi di cantanti o sonatori che eseguiscano alcuna parte principale in un pezzo concertato, o della parte stessa ad essi rispettivamente attribuita. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 385: Ora qui voglio avvisare che questi due accordi tornerebbono molto comodi per un concerto d'otto viole diviso in due cori, cioè con tutte le parti duplicate ec.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. 389: In quindici o 'n venti volte che le suonò [le viole diarmoniche], acquistò tanta pratica, che potè servirsene in concerto con gli altri.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. 396: Farvi [sulle viole diarmoniche] alcune belle ricercate o fantasie,... che si praticano da chi suona un istrumento da sè e non in concerto con altri; che, per quanto ho osservato, si diceva anticamente psilocitharistes, o monocitharistes, a distinzione de' chorocitharistes che suonavano in concerto.
Esempio: E Don. Music. Scen. 23: Fu il primo [Vincenzio Galilei] a comporre melodie a una voce sola; avendo modulato quel compassionevole lamento del Conte Ugolino, scritto da Dante, che egli medesimo cantò molto soavemente sopra un concerto di viole.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 88: E però primachè a viola a gamba Una fuga mi suonin di concerto, A casa Pigolon vogl'ir di gamba (qui per ischerzo e in locuzione equivoca).
Esempio: Not. Malm. 2, 612: Di concerto vuol dire suonata concertata con diversi strumenti ec. E con questi equivoci intende quel che s'è accennato.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 2, 6: Quella disposizione che ritrovasi nelle parti di concerto, non ritrovasi nelle parti del ripieno; e quegli ornamenti, che perfettamente verranno eseguiti da pochi, non possono essere eseguiti esattamente da molti.
Definiz: § IV. Si usò a designare in complesso Tutti gli strumenti necessarj ad eseguire pezzi concertati. –
Esempio: Grazz. Interm. 15: Per esser la sala.... di grandezza e altezza singulare,... fu necessario fare i concerti della musica molto pieni. E però il primo, onde uscì quella dolcissima armonia nell'aperto cielo, fu formato da quattro gravicembali doppj, da quattro viole d'arco, da dua tromboni, da dua tenori di flauti, da un cornetto muto, da una traversa, e da dua leuti.
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 394: Per benefizio degli amatori di questo nobilissimo instrumento [la viola diarmonica] voglio insegnare un nuovo e facilissimo modo d'accordare tutto il concerto, quando bene i suonatori fossero tutti poco esercitati.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Eleggasi una corda di esquisita bontà per la mezzana delle tre frigie,... e pongasi in una delle viole mezzane, che nel concerto intero sogliono essere tre.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. 396: Tengo di sicuro che, quando saranno bene conosciute, non vi sarà alcuno, che abbia comodità di provvedersi d'un concerto intero di viole, che non le voglia a questa foggia.
Definiz: § V. E per Arte di concertare; la quale poi ridotta a scienza, si chiamò Contrappunto. –
Esempio: Ricc. A. M. Fond. Sap. volg. 67: Il poeta Euripide, perchè dettando egli a' personaggi del coro una certa cantata fatta col concerto, uno applaudendo rise: Se tu non fossi uno sciocco, disse ec.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 215: Le scale greche hanno, come le nostre, in ogni ottava, sette gradi,... tutti serventi nel movimento de' suoni e delle voci a quel concerto che per ora poniamo permesso.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 231: Ma fin ad ora l'abbiam forse troppo fatta da parziali di coloro, cui è piaciuto dare con ogni facilità l'artificio del concerto ai Greci, concedendo noi pure ad essi alcun vantaggio di musicali figure, alcun uso di dissonanze, alcuna risoluzione, e fino alcun, benchè semplice, contrappunto.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 297: La loro combinazione [degli intervalli musicali] in una serie di suoni successivi constituisce la melodia; e molte melodie, o serie di tal fatta, poste l'una contro dell'altra, constituiscono l'armonia, cioè il concerto, che altro in fine non è, se non se il contrappunto.
Definiz: § VI. Usasi oggi comunemente a significare Trattenimento musicale, pubblico o privato, Accademia, dove si suoni o si canti in concerto. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 98: C'è sempre un gran concerto, E si finisce in una lauta cena.
Definiz: § VII. Concerto, figuratam., vale Accordo, Patto, Appuntamento. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 15, 37: Tra 'l padre nostro e noi passa concerto, Ma segreto però, di riunirci, Malgrado di chi.... Ebbe possanza già di disunirci.
Esempio: E Corsin. B. Torracch. 19, 67: Qui vols'ella inferir come concerto Era fra Don Battista da Fognano, Suo genitore, e lei, di dare aperto Di Latera il castello al Conte in mano.
Definiz: § VIII. Di concerto, posto avverbialm., e riferito ad azione comecchessia collettiva, vale Gli uni insieme con gli altri. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 133: Ma trovandosi le schiere divise, perchè Alvinzi, credendo di aver a far solo con Joubert, le aveva ordinate piuttosto per circondare che per combattere, non poterono urtar tutte al medesimo tempo e di concerto, e lasciarono intervalli fra di loro, pei quali poteva il nemico penetrare ed assaltarle di fianco.
Definiz: § IX. Di concerto, pure come maniera avverbiale, vale anche comunemente Per o Secondo convenzione fatta, D'accordo; ed usato più specialmente coi verbi Andare di concerto, Camminare di concerto, e simili, adoperati figuratam., o coi verbi Operare di concerto, Essere di concerto, e simili, forma una locuzione che si usa comunemente per Fare d'accordo checchessia, Procedere d'accordo, Convenire, in checchessia, e simili. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 11: Io medesimo di concerto con loro trattai con Sua Maestà.
Esempio: Fag. Comm. 3, 401: Per ora vo' moglie io, ed egli la piglierà quando vorrò. L. Glien'avete parlato? A. Perchè glien'ho io a parlare? il mio figliuolo, che è il mio tutore? che sto seco? L. Bene; ma per camminar di concerto. A. Eh, il concerto lo fo io solo in casa mia; io solo sono il maestro di cappella.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 107: Se e i Parochi e i Iusdicenti si uniranno, e andranno di concerto nel reprimere il libertinaggio;... col gastigo di pochi se ne correggeranno, e forse se ne emenderanno infiniti.
Definiz: § X. E in locuz. figur. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 183: Nonostante ciò, la raccolta del grano e quella della seta, le quali ordinariamente sogliono andar di concerto, furono sopra il mediocre.

54) Dizion. 5° Ed. .
CONCESSIONARIO.
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pag.323

CONCESSIONARIO.
Definiz: Sost. masc. che adoperasi anche in forma di Add. Term. dei Legisti. Colui il quale riceve da altri la concessione di un diritto, di un beneficio, di un lavoro, e simili. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 281: Questa seconda specie de' signori e baroni, li quali per la situazione si suppongono originariamente sudditi e concessionarj del principe, si scorge manifesta.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 4, 1, 152: L'acqua per l'uso di molini, o di altri edificj,... non si toglie al medesimo concedente, il quale sia padrone del fiume, o d'altr'acqua, farne concessione ad altri, purchè però sia senza pregiudizio del primo concessionario.

55) Dizion. 5° Ed. .
CONCESSIONE.
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pag.323

CONCESSIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del concedere; ed altresì, talvolta, L'effetto del concedere, ossia La cosa stessa concessa.
Dal lat. concessio. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 356: Tenni ambo le chiavi.... Del cor di Federigo; intende per amendu' le chiavi la concessione delle grazie e la negazione.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 190: Si fecero molti spettacoli per onorarlo [il Duca di Milano venuto in Firenze], intra i quali nel tempio di S. Spirito si rappresentò la Concessione dello Spirito Santo agli Apostoli.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 268: Con questa concessione sedata in parte la furia della plebe, si cominciarono a deponere l'armi ed a tornare alla quiete di vivere.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 165: Beneficio, alla cui concessione Iddio non è tratto da invincibile necessità, o da obbligo di giustizia.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 16.: Le carte più nobili, contenenti grazie e concessioni di chi gioisce dell'autorità suprema.
Definiz: § I. Per Facoltà, Permesso, Licenza, di fare checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 301: Il Soldano, disposto in questa cosa di volere in tutto compiacere a Sicurano, disse che gli piacea, e che facesse la donna venire.... Fatta adunque la concessione dal Soldano a Sicurano, esso piagnendo.... disse.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 389: Donna, per concessione fattami dal Papa, io posso altra donna pigliare.
Esempio: Stat. Mercanz.: E che le concessioni delle rappresaglie, fatte o che si faranno secondo 'l detto modo, stien ferme.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 273: Questo mio parlare.... non apparirà ingiuria o calunnia a chiunque leggerà,... non dirò tutta la mia Istoria, ma (se n'ha concessione) solo anche tutta la sua [del Sarpi].
Esempio: Baldin. Art. Int. 70: Coll'occasione dunque della benigna concessione di portarsi a Roma, volle quel Serenissimo consegnare a Stefano il giovanetto Livio.
Definiz: § II. Riferito a persona, significa Il rimetterla nell'altrui potere e balía, Darla nelle mani di chi la richiede. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 493: Resta [il Papa] sopra modo contento della concessione gli è stata fatta di don Michele. Non si è già risoluto come o quando lo voglia far venire.
Definiz: § III. Riferito a luogo, vale Permesso, Facoltà, data ad alcuno, di servirsene per un determinato fine od effetto. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 397: La esposizione vostra sarà, cominciando dalla concessione del luogo di Pisa (per tenervi il Concilio) solo per compiacerne a quella (alla Maestà del Re di Francia), mostrargli dove le cose si sono ridotte, ec.
Definiz: § IV. Riferito a regalie, acque pubbliche, miniere, lavori che appartengano allo Stato o che lo Stato faccia per proprio conto, e simili, vale Facoltà, data da questo, di usarne, di farli ec., a certe determinate condizioni. –
Esempio: Instr. Cancell. 4, 147: Che i salaiuoli o canovieri de' Comuni, prima che vengano a far la prima levata, abbiano proposto e fatti approvare e obbligare i loro mallevadori,... e che ne portino a' ministri de' Signori Nove fede del medesimo cancelliere,... contenente le subastazioni e la concessione di detta canova o canove, la nominazione, approvazione e obbligo de' mallevadori ec.
Definiz: § V. E riferito a decime ecclesiastiche, Facoltà che la Chiesa dia ad altri, di riscuoterle e adoperarle in sua vece. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 259: I Veneziani e l'Imperatore acconsentivano volentieri ad ogni desiderio del Papa, non isfuggendo loro quanto l'autorità del capo della Chiesa valesse per procurar loro sussidj sì d'alleanze che di denaro per la concessione delle decime ecclesiastiche, in sì pericolosa contesa.
Definiz: § VI. Parlandosi di dispute, giudizj, opinioni e simili, significa Lo ammetter per vero o probabile; Consentimento. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 109: Confessate dunque, per la vostra medesima concessione (e averete anco altri filosofi per compagni), grandissima affinità esser tra la Terra e la Luna.
Definiz: § VII. Parlandosi di beni, diritti e simili, si usò per Cessione. –
Esempio: Lanc. Riform. volg. 3 t.: Gli officiali de' beni de' ribelli debbono fare incorporare i detti beni; ed hanno anche balìa di venderli, alienarli, cederli per qualunque titolo;... ed eziandio costringere pivieri, popoli e comuni del contado a comprarli, a' patti che loro piacerà; purchè cotale vendita, alienazione e concessione facciano di conscienza e consentimento precedente, intervegnente o seguente de l'oficio de' Signori Priori de l'Arti e del Gonfaloniere della giustizia.
Definiz: § VIII. Term. di Retorica. Quella figura, per la quale si ammette e si approva ciò che dice l'avversario, col fine di trarne partito in pro della nostra causa.
Definiz: § IX. Far concessione di sè a passioni, sentimenti, e simili, trovasi per Abbandonarsi ad essi, Darsi in loro balía. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 12: In Filippo [Strozzi] un modo di vivere sciolto, l'incontinenza, la piacevolezza, la grazia, la destrezza nel trattenere gli uomini, la liberalità, la licenza, la concessione di sè stesso fatta ora alla virtù, ora al vizio, ebbe forza di farlo amar sempre dalla gioventù, riverire dalla nobiltà, e accarezzare dal popolo.

56) Dizion. 5° Ed. .
CONCESSIVO.
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pag.325

CONCESSIVO.
Definiz: Add. Appartenente a concessione, o Che significa concessione: e propriamente è termine dei Grammatici.
Dal basso lat. concessivus. –
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 130: Succedono a questi gli avverbj ordinativi,... i confermativi,... i concessivi, sia, voglio, orsù ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 382: È probabile che Virgilio parlasse in quel senso, che i grammatici chiamano concessivo, quasi dicendo: Poco mi cale, se i tuoi Romani saranno inferiori a molte Nazioni nell'altre discipline; ma l'arte del signoreggiare sia propia loro.

57) Dizion. 5° Ed. .
CONCESSO. –
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pag.325

CONCESSO. –
V. Conceduto.
58) Dizion. 5° Ed. .
CONCETTACCIO.
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pag.325

CONCETTACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Concetto. Concetto stravagante, Pensiero male o bizzarramente concepito, sia per sè stesso, sia per la forma con la quale si esprime. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 80: L'è compagna di quello ch'ebbe a dire, Che dodici starnotti (Notate concettacci) Ammazzò un giorno col suo cavastracci.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 262: Mi voglio vendicar con farle sentire un concettaccio strano.
Esempio: Fag. Rim. 2, 234: E vomitando concettacci strani, Di virtù voti e d'alterigia gonfi, Dir ogni giorno e far cose da cani.
Definiz: § I. Per Concetto disonesto, Pensiero o Sentimento sconcio. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 135: Vale, e ch'e' mi rispondono, S'io gli domando (udite concettacci!): Ecci luogo per me? C'è quel del Bracci.
Definiz: § II. Per Proponimento di far cosa comecchessia sconveniente, ed anche Disposizione dell'animo a ciò. –
Esempio: Nell. Iac. Amant. 1, 14: Non si conducono in casa propria i gentiluomini per far loro un mal termine. P. Il ciel me ne liberi da questi concettacci.
Esempio: Fag. Comm. 3, 425: Non solo la non vuole.... il vecchio, ma nè anche il giovane, avendo visto che gli ha questi concettacci di voler bene alle serve.
Definiz: § III. Per Cattiva opinione formata su checchessia. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 149: N'avea formato [dello studiare] un concettaccio infame, Nè sol credei, che ad accorciar la vita, Ma che servisse anche a morir di fame.
Definiz: § IV. Essere in concettaccio, lo stesso che Essere in cattivo concetto, cioè Essere stimato persona cattiva, un poco di buono. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 441: E' non ci è peggio Ch'essere in concettaccio.

59) Dizion. 5° Ed. .
CONCETTARE.
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CONCETTARE.
Definiz: Neutr. Lo stesso che Concettizzare; ma di raro uso. –
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 170: Questa maniera di concettare fu assai amata da Plauto e dagli altri faceti, come atta a muovere il riso per la sproporzione, compagna famigliare dell'esagerazione.
Definiz: § Trovasi per Formare il concetto o i concetti. –
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 125: L'arte del concettare e quella dello spiegar il concetto con frase acconcia, sono diverse fra loro.