Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
100) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIATIVO.
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pag.335

CONCILIATIVO.
Definiz: Add. Atto o Tendente a conciliare. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 81: Quando si trattasse di negozj indifferenti o misti, in maniera che egualmente participassero dell'una e dell'altra qualità, sicchè non sia verificabile la suddetta distinzione conciliativa.
Definiz: § E detto di persona, vale D'animo facile a venire ad accordi, a consentire nell'altrui opinione, e simili.

101) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIATO.
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pag.335

CONCILIATO.
Definiz: Partic. pass. di Conciliare.
Lat. conciliatus.
102) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIATORE.
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pag.335

CONCILIATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Conciliare. Chi o Che concilia.
Lat. conciliator. –
Esempio: Libr. Pred.: Si avvide che il demonio era il conciliatore di così strane fantasie.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 137: Accurato esordio, conciliatore di estimazione e di riverenza.
Definiz: § I. E per Colui che compone discordie, liti, questioni e simili. –
Esempio: Machiav. Disc. 250: Avvenga che non abbia forze, nondimeno ha fra loro tanta riputazione, ch'egli è uno loro conciliatore, e con l'autorità sua interponendosi come mezzano, spegne subito ogni scandalo.
Definiz: § II. Giudice conciliatore, dicesi oggi Quel giudice ordinario e inappellabile, eletto dall'autorità municipale, al cui giudizio sono deferite le cause civili, il merito delle quali non oltrepassi una data somma. Esso ha eziandio l'ufficio di comporre qualunque altra differenza civile col pieno consentimento delle parti.

103) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIATRICE.
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pag.335

CONCILIATRICE.
Definiz: Femm. di Conciliatore.
Lat. conciliatrix. –
Esempio: Cavalcant. B. Oraz. I, 6, 52: Questa [religione], di Dio agli uomini conciliatrice, possederemo noi, se quello (Dio) primieramente sopra ogni altra cosa.... ameremo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 37: Il Re pregò la Regina sua madre, che volesse prender fatica di condursi nel Poetù e nella Santongia ad abboccarsi con il Re di Navarra, facendosi anco al presente conciliatrice ed autrice del bene e della quiete di tutto il regno.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, Introd., 1: Non corrisponder Cerere, nè Palla, Per le bisogne altrui conciliatrice.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 377: Questo sesso, nè per abilità nè per uso, s'impiega nell'armi o nelle lettere, che sono le professioni conciliatrici dell'onore.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 90: Non sarebbero difetti che violassero la virtù conciliatrice di loro bella amicizia; al più al più sarebbero nèi.
Esempio: Luchin. SS. Gris. e Bas. 46: Che d'ogni bene compendio, e di salute e di vita immortale conciliatrice sia l'orazione, niuno al mondo vi ha che l'ignori.

104) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIAZIONE.
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pag.335

CONCILIAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il conciliare, e Il conciliarsi; e talora anche Il modo del conciliare o conciliarsi.
Lat. conciliatio. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: La conciliazione delle discordevoli sentenze si trova nel libro d'Ipocras.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 42: E circa il procurare di fare amicizie, la quale spezie chiamo conciliazione, mi pare ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 139: Sopra questi fondamenti gettati con tanta dottrina pare a me che restino stabilite due conciliazioni.
Definiz: § E per Il cattivare, Il procacciare a sè o ad altri, riferito ad amore, stima, benevolenza e simili. –
Esempio: Tass. Dial. 1, 257: La conciliazion de l'amore, dunque, serà il genere; e sue specie seranno la conciliazion di concupiscenza, e de l'amor d'amicizia.

105) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIO.
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pag.335

CONCILIO.
Definiz: Sost. masc. Adunanza di vescovi, di prelati e di dottori teologi, legittimamente convocati per decidere questioni spettanti la fede, i costumi o la disciplina.
Dal lat. concilium. –
Esempio: Vill. G. 336: Fece [Filippo re di Francia] in Parigi un gran Concilio di molti cherici e prelati, e di molti suoi baroni.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 28: Nota che, ricevuto il pallio, puote essere chiamato Arcivescovo, e non prima; e in prima, che e' l'abbia, non può convocare il Concilio.
Esempio: Pitt. B. Cron. 80: Il dì seguente fu coronato Papa Alessandro, il quale fu assunto Papa per lo Concilio che a Pisa si tenne ne' detti tempi.
Esempio: Morell. Cron. 357: Mandarono [ambasciadori] per tutta Cristianità, richeggendoli al Concilio.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 297: Oltre a ciò, supplicherete la Santità Sua che si degni il Concilio, il quale si dee celebrare per di qui a certo tempo, prenunziare che nelle terre della Signoria nostra si debba fare, ove a lui piace.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 417: Costituirono ufiziali del santo Concilio, cioè Monsignore di Santa Croce Presidente, e Monsignore di Lautrec custode, quattro Protonotari a similitudine dei quattro Evangelisti, che ec.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 377: Da altra parte molti.... asserivano, l'autorità del convocare i concilj risedere solamente nella persona del Pontefice.
Definiz: § I. E con diversi aggiunti, come Concilio ecumenico, generale o universale, dicesi Quello nel quale sono convocati, sotto la presidenza del Pontefice, tutti i vescovi e prelati del mondo cattolico; Concilio nazionale, L'adunanza dei vescovi e prelati di una nazione, sotto la presidenza di un patriarca, o di un primate; Concilio provinciale, L'adunanza dei vescovi e prelati di una provincia ecclesiastica, preseduta dal proprio metropolitano. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 307: Nè essersi mosso [il Savonarola] per fine maligno, o per cupidità d'acquistare con questo mezzo grandezza ecclesiastica, ma bene aver desiderato che per opera sua si convocasse il concilio universale, nel quale si riformassero i costumi corrotti del clero e lo stato della Chiesa.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 95: Proponevano che si chiedesse al Pontefice un concilio libero e generale.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. appr.: Convocare un concilio nazionale, mentre l'universale si ritrovava aperto, sarebbe stato un separare.... un regno cristianissimo dalla unione e dal consorzio di santa Chiesa.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 2, 70: I detti prelati ed ecclesiastici hanno ancor avuto comodità, per permissione di Sua Maestà, di convocare e di tenere i loro Concilj provinciali, mediante i quali essi hanno consultato e provvisto alla riforma degli abusi introdotti nella Chiesa.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 289: Origene in ciò condannato dal Concilio sesto generale.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 403: L'autorità di un concilio nazionale può forse prevalere a quella di un concilio universale?... Forse nei concilj particolari risiede la infallibilità? Forse non negli ecumenici?
Definiz: § II. E con qualche aggiunto locale, denota Il concilio tenuto in quel dato luogo. –
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 419: Di tal uso si trova memoria nel canone XXII del Concilio Meldense.
Esempio: E Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 439: Urbano II pontefice predicò poscia la memorabile spedizione de' Cristiani in Oriente, per la liberazione della Terra santa, allorchè presedeva al Concilio di Chiaramonte.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 403: Il quinto Concilio Lateranense l'aveva abrogata [la prammatica di Bourges], annullata, ed anzi dichiarata scismatica.
Definiz: § III. E per Tutti insieme i decreti, le decisioni di un dato Concilio; nel qual senso riceve più spesso un aggiunto, indicante il luogo ov'esso Concilio fu tenuto. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 288: Il Cardinal di Loreno,... chiuso che fu il Concilio di Trento,... aveva persuaso al pontefice Pio IV.... che si facesse istanza al Re Carlo e alla Regina madre, che pubblicassero e osservassero il Concilio nel regno loro.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 289: Allora il canone della predetta condannazione non andava congiunto al volume di quel Concilio, che ora si legge interamente, riferito dal Niceforo nell'Istoria.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 21: Pio IV proibì il far chiose e commenti all'incomparabil Concilio di Trento.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 404: Nè valere il dire che il Concilio Tridentino non sia stato accettato in Francia, quanto alla disciplina, perchè il mandato immortale dei Successori di San Pietro non è regola di disciplina, bensì istituzione divina, e perciò attinente al dogma.
Definiz: § IV. E per Tutte insieme le persone componenti il Concilio. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 75: A titolo del suo singolar valore era stato [il Fracastoro] eletto e salariato per medico del Concilio.
Definiz: § V. Congregazione del Concilio, dicesi Una congregazione istituita in Roma da Pio IV, e composta di otto Cardinali, per la esecuzione e per la retta interpretazione dei decreti del Concilio di Trento. –
Esempio: Pallav. Lett. 3, 65: Se tutta la Congregazione del Concilio fosse ridotta in me solo, V. S. illustrissima anderebbe a rischio di riceverne poca equità.
Definiz: § VI. Concilio, vale anche in generale Adunanza di uomini, od anche di spiriti, per consultare, deliberare; ma è voce la quale non si userebbe che nella poesia. –
Esempio: Dant. Inf. 23: E a tal modo il suocero si stenta In questa fossa, e gli altri del concilio Che fu per li Giudei mala sementa.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 603: E li altri del concilio, cioè della concordevole congregazione, che fu fatta lo lunedì dopo la domenica d'olivo per consigliar sopra i fatti di Cristo.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 23: Chiamatili adunque a concilio [i diavoli], parlò Plutone.
Definiz: § VII. E per similit. e poeticam. Unione di uomini o di spiriti nello stesso luogo. –
Esempio: Dant. Parad. 26: Quattromila trecento e duo volumi Di sol desiderai questo concilio.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 498: Concilio è concordia di molte volontà; e però nessuno si può chiamare più degnamente concilio, che quello di vita eterna, nel quale tutte le volontà sono in concordia ed unite.
Esempio: Car. Eneid. 3, 1070: Gli vedevam da lungi in su l'arena, Quantunque indarno, minacciosi e torvi Stender le braccia a noi, le teste al cielo: Concilio orrendo!
Esempio: Tass. Gerus. 13, 4: Qui le streghe s'adunano, e 'l suo vago Con ciascuna di lor notturno viene, Vien sovra i nembi, e chi d'un fiero drago, E chi forma d'un irco informe tiene: Concilio infame ec.
Esempio: Parin. Poes. 137: Loco è, ben sai, nella città famoso, Che splendida matrona apre al notturno Concilio de' tuoi pari (qui ironicam.).

106) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIUZZO.
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pag.336

CONCILIUZZO.
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Concilio. Piccolo concilio, Concilio ristretto; ma trovasi detto di Quel sinodo diocesano, che si tenne a Firenze nel 1408, e nel quale si trattarono cose concernenti alla Chiesa universale. –
Esempio: Morell. Cron. 357: Dipoi a dì sei detto si fece Conciliuzzo in Vescovado, dove fu richiesto tutto il chericato di Firenze, contado e distretto suo.

107) Dizion. 5° Ed. .
CONCIMAIA.
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pag.336

CONCIMAIA.
Definiz: Sost. femm. Buca, sia coperta, sia scoperta, ove si raccoglie e si conserva il concime.

108) Dizion. 5° Ed. .
CONCIMANTE.
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pag.336

CONCIMANTE.
Definiz: Partic. pres. di Concimare. Che concima. –
Esempio: Tocc. Parer. 18: Dicendo Omero che Ulisse ritrovò Laerte suo padre, che stava sarchiando le piante, scrive Cicerone aver detto Omero, che lo trovò coltivante e concimante il campo.

109) Dizion. 5° Ed. .
CONCIMARE.
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pag.336

CONCIMARE.
Definiz: Att. Spargere di concime, Rinvigorire con concime, riferito a terreno; Dargli il concime. –
Esempio: Dav. Colt. 525: Natura, quelli che col tempo consuma, col vento vi risemina; e con le foglie concima.
Esempio: Salvin. Odiss. 362: Finchè i servi Ravviando [il concio] il portassero d'Ulisse A concimar la gran tenuta.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 246: Son soliti alcuni rimediare a questo danno con gettarvi nuovo seme, e concimargli.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 279: La feci vangare [la terra] nel mese di febbraio..., e la feci concimare abbondantemente.
Definiz: § I. E riferito a piante, Governarle con concime. –
Esempio: Tedald. Cult. Vit. 21: Non si concimino [i magliuoli], se non alla seconda foglia, e allora con il letame, che non porti seco semi.
Esempio: Vett. Colt. 70: Avevano intorno alla cultura di questa pianta gli antichi contadini un loro proverbio, che diceva: che colui che lavorava l'uliveto, gli domandava il frutto; e quel che lo concimava, otteneva la domanda; quel poi che lo potava, lo forzava.
Esempio: Menz. Sat. 40: Il figliuol della Togna e della Geva, Che i cavolfiori concimò a Varlungo, Lo mostra il primo ec.
Esempio: Magal. Relaz. 84: Quando sono ingrossate [le palme] a un certo segno, le concimano alle barbe con della cenere.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 69: Le quali [fave grosse] si concimano a concio minuto.
Definiz: § II. E usato assolutam. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 11: Ma bisogna concimare a doppio per il pendio.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 435: Forse Esiodo non fa menzione del concimare, perchè i terreni del suo paese erano tanto grassi, che non ne avevano bisogno.

110) Dizion. 5° Ed. .
CONCIMATO.
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CONCIMATO.
Definiz: Partic. pass. di Concimare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Sparso di concime, o Governato con concime. –
Esempio: Dav. Colt. 503: Il dei [il magliuolo] in fossa aperta e concimata, quasi in soffice letto, posare e coprire.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 115: La canapa esige il terreno ben concimato, sciolto e fresco.
Definiz: § II. In locuz. figur. ed in ischerzo. –
Esempio: Red. Lett. 2, 205: Le do mille saporitissimi baci in quei bei gotoni giovialocci, innaffiati di cervogia, concimati e rimpizzati di burro.

111) Dizion. 5° Ed. .
CONCIMATURA.
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CONCIMATURA.
Definiz: Sost. femm. L'azione del concimare, ed anche La quantità del concime sparso. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 10: Ricco sarà quel contadino, che molto l'usa (la vanga) nel suo podere, il quale frutta a misura dell'abbondante vangatura e concimatura.

112) Dizion. 5° Ed. .
CONCIME.
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pag.336

CONCIME.
Definiz: Sost. masc. Dicesi Qualunque materia, la quale serve a dare al terreno quei principj che gli mancano, e che sono necessarj alla nutrizione delle piante così arboree come erbacee, e a renderle vigorose e fruttifere.
Da conciare. –
Esempio: Tedald. Agric. 19: Nella fossa che fai dove sotterri il tralcio e vite, prima getta dimolta roba, com'è pagliaccia, concime, spazzatura, loppa.
Esempio: Grazz. Pros. 319: Arando e seminando la terra, e portando concime alle possessioni.
Esempio: Dav. Colt. 493: Alla vigna buona non dar concime, chè fa vin grasso.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 38: Questa vinaccia, come tu la vedi, Alle infermicce piante è prezioso Concime.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 376: Il concime.... preparato può molto contribuire a questa copia di spiriti.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 256: Si segano e si stagionano le felci per far letto alle pecore, ed altri bestiami, facendo queste il concime molto migliore e più sostanzioso e attivo della paglia, delle foglie, e di qualsivoglia altra cosa.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 20: Si costuma di tenere le raccolte d'immondizie e di concimi, circondate da una folta piantata di alberi e frutici.
Definiz: § I. Concime vale anche La materia che si adopera dai conciatori per conciare le pelli. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 178: Nè possa conciare, se non con la mortella pura, macinata o pesta, rimossa ogni altra sorte di concime.
Definiz: § II. Si disse anche per Acconcime. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 376: Quivi stanno a racconciare i navilj e li strumenti da navicare; li quali concimi qui l'autore connumera.
Definiz: § III. Ed anche per Addomesticamento, Ammaestramento, di uccelli di rapina. –
Esempio: Cecch. Masch. 2, 2: Vuole Altro concime ed altre beccatelle, E veder altro logoro, che quello Che tu mostri a' falconi (qui in locuz. figur.).

113) Dizion. 5° Ed. .
CONCINNITÀ, CONCINNITADE, e CONCINNITATE.
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CONCINNITÀ, CONCINNITADE, e CONCINNITATE.
Definiz: Sost. femm. Grazia, Leggiadria risultante da più parti o da più cose acconciamente e con bel modo composte tra loro; ma è voce poco usata.
Dal lat. concinnitas. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 251: Bellezza è una certa grazia, la quale nasce dalla concinnità di più membri; e dice concinnità, perciocchè quel vocabolo importa un certo ordine dolce e pieno di garbo, e quasi vuol dire un attillato aggregamento.
Definiz: § I. E in senso particolare, Dolcezza del numero oratorio, risultante dall'acconcia disposizione delle parole e delle clausole nel periodo. –
Esempio: Varch. Ercol. 277: Concinnità, la quale non è altro che un componimento, e quasi intrecciamento di parole, e insomma una orazione la quale fornisca atta e sonoramente, e per conseguenza abbia numero.
Esempio: E Varch. Ercol. 278: Vi dico solo, che questo numero della concinnità è diverso, anzi altro da tutti gli altri.
Esempio: Speron. Op. 1, 233: Così ancora nell'orazione con la testura delle parole, coi loro numeri e con la loro concinnità, le intenzioni significate paragoniamo.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 453: Quanto si sarebbe forse al suono, e a una certa, per così dire, concinnità, accresciuto, altrettanto si saria scemato di forza.
Definiz: § II. E riferito a cose musicali, vale Atta disposizione de' suoni, sicchè possano essere facilmente intonati. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 293: Or poichè cerchiamo rispetto al primo intervallo grave del tetracordo, ove s'abbia a porre il tuono minore, se presso al medesimo o no, basti riflettere, che postovi presso, manca tosto alla serie ogni concinnità.

114) Dizion. 5° Ed. .
CONCIO.
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pag.336

CONCIO.
Definiz: Sost. masc. Sterco delle bestie, per lo più mescolato con la paglia o le foglie poste loro sotto per letto.
Ha comune con concia l'etimologia. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 11: Mi sarei fitto certo anche nel concio.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 75: Il concio che fanno dette bestie [i muli] è buono a governare il podere.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 90: Solo l'arido suol di grasso concio Non vergognar di satollare.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 69: Le quali [fave grosse] si concimano a concio minuto.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 18: Quivi sovra di lui, per l'arenose Terre ingrassar, soma di concio pose.
Definiz: § I. Esser concio, dicesi figuratam. e in modo basso, di cosa o persona disprezzata, tenuta a vile; come per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore I poveri per certi signori son concio.
Definiz: § II. E Ridurre checchessia un concio, dicesi familiarmente per Ridurlo in pessimo stato; e riferiscesi specialmente a vesti.

115) Dizion. 5° Ed. .
CONCIO
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pag.336

CONCIO.
Definiz: Sost. masc. Aggiustamento, Accordo, Accomodamento; ma è voce quasi ita in disuso.
Da conciare. –
Esempio: Vill. M. 483: Poco appresso seguette, che.... avendo ciascuno desiderio di concio, che per mezzani assai di lieve vi si trovò accordo.
Esempio: Stor. Pistol. 40: Rimisono in loro lo concio fare tra loro e li Pistolesi.
Esempio: E Stor. Pistol. appr.: Si diliberò al tutto, che lo concio fosse.
Esempio: Vell. Cron. 116: In questo mezzo il doge di Pisa Giovanni dell'Agnello per suoi ambasciadori fermò il concio con lui di dargli Pisa e Lucca e Samminiato del Tedesco.
Esempio: Pucc. A. Centil. 20, 79: Quarantamila lire parigini Fecero il concio.... Ma tristo a qual s'attaccavan a' crini.
Definiz: § I. Si disse anche per Corredo. –
Esempio: Car. Long. 99: Disperandomi in quella mia povertà di poterla allevare, datile invece di concio questi pochi ornamenti, presi per partito di gittarla.
Definiz: § II. Conci, nel plurale, si disse per Pietre o Marmi lavorati, da servir di ornamento a edifizj. –
Esempio: Car. Trad. gr. 109: Noi dall'altro canto abiteremo case splendidissime con diversi conci, e scompartimenti di pietre d'ogni sorte.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 99: Il luogo non ha pietre vive nè commodi di cave da potere far conci e pietre intagliate, come si usa nelle muraglie da chi può farlo.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 5: Facendo il Magnifico Lorenzo in quel luogo allora lavorare i marmi, o vogliam dir conci, per ornar quella nobilissima Libreria, ch'egli e i suoi maggiori raccolta di tutto il mondo avevano.
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 66: Di bel disegno e vaga architettura Era,... E di conci e di stucchi l'alte mura Divisate e fregiate intorno intorno.
Esempio: Segner. Pred. 170: Non [ci sono] gioielli, che possan paragonarsi alla beltà de' suoi conci.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. A. 188: Perchè gli appariva molto ricco di conci, e medianti quegli, d'assai maggiore spesa, non ostante questo essendo di grande animo ec.
Definiz: § III. In concio, posto avverbialm. e coi verbi Essere in concio, Stare in concio, Mettere in concio, Mettersi in concio e Recarsi in concio, si disse per In ordine, In assetto, In procinto e simili. –
Esempio: Vill. M. 123: Non essendo i Perugini in concio da potere riparare a' nimici, fatta grande preda, sanza contasto si ritornarono a Cortona sani e salvi.
Esempio: Cronichett. Mannell. 64: Quelli d'Annibale erano molto bene in concio, e bene adorni, e combattero, e furono vinti i Romani.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 166: Torello, recatosi in concio, che era gottoso e debole, si mette il grembiule, e chinasi ec.
Definiz: § IV. E Venire in concio, vale Cadere opportuno, Venire a proposito; più comunemente Venire in acconcio o Cadere in acconcio. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 264: Come verranno più in concio or l'una or l'altra, le verrò adattando.
Definiz: § V. A buon concio, posto avverbialm., trovasi detto per Con buona pace, D'amore e d'accordo. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 102: Se egli si vorrà a buon concio da me partire, egli converrà che primieramente la sposi.
Definiz: § VI. Dar concio a checchessia, come a un affare, faccenda e simili, ovvero a una questione, differenza e simili, si usò per Darle sesto, Assestarla, ovvero per Accomodarla, Comporla. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 634: Ottenne licenza d'ire alla patria per dar concio alle faccende domestiche.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 374: Rispondeva che questa sarebbe stata le maniera più breve di dar concio fra' Prelati alle differenze presenti, e d'impedir le future.

116) Dizion. 5° Ed. .
CONCIO. –
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CONCIO . –
V. Conciato.
117) Dizion. 5° Ed. .
CONCIOFFOSSECHÈ, CONCIOFFOSSECOSACHÈ, ed anche CONCIOFOSSECHÈ e CONCIOFOSSECOSACHÈ , che trovasi pure scritto disgiuntamente CON CIÒ FOSSE COSA CHE.
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pag.338

CONCIOFFOSSECHÈ, CONCIOFFOSSECOSACHÈ, ed anche CONCIOFOSSECHÈ e CONCIOFOSSECOSACHÈ , che trovasi pure scritto disgiuntamente CON CIÒ FOSSE COSA CHE.
Definiz: Cong. Lo stesso che Conciossiachè, ma oggi assai meno comune; e costruiscesi coll'Imperfetto, e propriamente del Soggiuntivo. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 115: Ivi per alquanto tempo conciofossecosachè io fossi in parte, nella quale mi ricordava del passato tempo, molto stava pensoso.
Esempio: Albert. Piag. Boez. 13: Conciofossechè non solamente tacito, ma sanza lingua al postutto, e mutolo mi vedesse.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 77: Conciofossecosachè se temeva gli occhi degli uomini, quel luogo era ben chiuso, e celato da ogni gente; ma se temeva gli occhi di Dio, che ogni luogo era a Dio palese e aperto.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 71: Con ciò fosse cosa che l'aere tutto paresse dal puzzo.... compreso.
Esempio: Colonn. Guid. N. 484: Dicendo, che per tanto non si spaventava ella della sua morte,... conciofossecosach'ella moriva nobile vergine.

118) Dizion. 5° Ed. .
CONCIONANTE.
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pag.338

CONCIONANTE.
Definiz: Partic. pres. di Concionare. Che conciona. Lat. concionans.
Definiz: § E in forza di Sost. Colui che parla in una pubblica adunanza, Arringatore. –
Esempio: Machiav. Disc. 168: Quanto al giudicare le cose, si vede rarissime volte quando egli (il popolo) ode due concionanti, che tendano in diverse parti, quando e' sono di egual virtù, che non pigli l'opinione migliore, e che non sia capace di quella verità che egli ode.

119) Dizion. 5° Ed. .
CONCIONARE.
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pag.338

CONCIONARE.
Definiz: Neutr. Far concione o concioni, Tenere un discorso, una parlata, in un'adunanza.
Dal lat. concionari. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 330: Leggete la vita di Alessandro Magno, e vedete quante volte gli fu necessario concionare e parlare pubblicamente all'esercito.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 304: Perdè tempo a udire un Romito spagnuolo, che concionando accendeva gli animi loro a combattere.