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Volume 4 - Dizionario 5° Ed.
40) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIABILE e DISPREZZABILE.
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pag.645

DISPREGIABILE e DISPREZZABILE.
Definiz: Add. Da dispregiarsi, Degno di dispregio. ‒
Esempio: Porz. C. Op. 8: I re di Napoli, mentre non possederono altri stati, in sì basso luogo e sì disprezzabile sederono, che non solo a' potentati esterni, ma ad ogni lor barone diedero animo di macchinare lor contra.
Esempio: Adr. M. Demetr. Fal. 31: La propria e consueta [locuzione] sarà sempre chiara; ma per questo conto disprezzabile.
Esempio: Crudel. Pros. 165: Poco convengono quelle arti che rendono disprezzabile chi ne usa.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 114: Havvi... un disprezzo della morte, e un coraggio più abbietto e più disprezzabile che la paura: ed è quello de' negozianti ed altri uomini dediti a far danari.
Definiz: § E per Da tenersi in poco conto, Da non farne stima. Onde Non dispregiabile, detto di cosa o di persona, vale Da tenerla in qualche conto, Alquanto considerevole. ‒
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 161: Era già, con seguito non disprezzabile per le sue ricchezze e parentado, comparito alla piazza.
Esempio: Tass. Lett. 99: Desiderarei che fossero ben informati de le mie ragioni, che non mi paiono disprezzabili affatto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 31: La guerra delle Amazoni ebbe questa occasione, e non sembra punto impresa disprezzabile e feminile.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 1, 88: Potendo Teseo di propria volontà e senza forza regnare sicuramente in Trezene in principato ereditario non dispregiabile, da sè stesso aspirò a maggior cose.
Esempio: Dav. Tac. 2, 126: E già capitano di moltitudine non disprezzabile, entrò subito in Trebisonda.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 489: Queste loro perdite, benchè gravi, sarebbono disprezzabili.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 336: Servio, gramatico non dispregiabile, asserisce ec.

41) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIAMENTO e DISPREZZAMENTO.
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pag.645

DISPREGIAMENTO e DISPREZZAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del dispregiare o del disprezzare, Dispregio. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Mostrasi qui altresì gran disprezzamento di tutti i diletti mondani.
Esempio: Dant. Conv. 245: Contentamento in ciascuna condizione di tempo e dispregiamento di quelle cose che gli altri fanno lor signori.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 343: Fortitudine è imprendimento di grandi cose, e dispregiamento delle vili.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 55: Acciò che essi abbino gloria non solamente del loro intelletto, ma eziamdio del dispregiamento medesimo della vanagloria fatto per loro nel conspetto de gli uomini.
Esempio: Flor. Virt. 50: L'avarizia si è tristizia del cuore, vergogna di fama, dispregiamento altrui, e radice di tutti i mali.
Esempio: Libr. Astrol.: Pare disprezzamento del sapere, e più rimane sciocco quel che legge, come leggerlo in modo che non lo 'ntenda, nè 'l tenga a pro.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 714: Porgevano al popolo preghi che non volessero lasciare impunita passare una così empia negligenza, o più tosto un così scelerato disprezzamento di pietà.
Definiz: § E per Condizione dispregevole, vile, bassa. ‒
Esempio: Vill. M. 4, 285: Ponetevi avanti gli occhi.... la magnanimità e il coraggio, la gentilezza e' costumi della cavalleria de' Franceschi, a tanto disprezzamento in questi tempi ridotta, che abbi lasciato in preda il reame a poca gente.

42) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIANTE e DEPREZZANTE.
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pag.645

DISPREGIANTE e DEPREZZANTE.
Definiz: Partic. pres. di Dispregiare e Disprezzare. Che dispregia o disprezza. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 21: Vedonsi pervenire a quella eternale gloria, la quale il pietoso signore Iddio hae apparecchiata a' soli umili, e dispregianti questo mondo.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che tiene a vile, Che non tiene in alcun conto. ‒
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 223: Uomini, la maggior parte di religione maomettana,... per natura traditori, e disprezzanti della morte.
Definiz: § II. Dispregiante e più spesso Disprezzante, vale Che per alterigia o schifiltosità nulla pregia, e gli altri uomini tiene a vile. ‒
Esempio: Alf. Sallust. 175: Metello, benchè di valore, di gloria, e di quanti pregj dai virtuosi si bramano, avesse dovizia, era nondimeno dispregiante e superbo.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 96: Suggendo un breve istante Ora questo ed or quel fiore, Nauseata, disprezzante, Ah, dicea, che reo sapore! (qui per similit.).
Definiz: § III. In forza di Sost. Colui che dispregia. ‒
Esempio: S. Ag. C. D. 9, 91: Quella adunque sua dolcezza si cerchi, la quale adempie alli speranti in lui, e non quella che è creduto adempiere alli disprezzanti e biastemmatori suoi.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 202: L'ignoranza del disprezzante è malvagia, ostinata, caparbia.

43) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIARE e DISPREZZARE.
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pag.646

DISPREGIARE e DISPREZZARE.
Definiz: Att. Tenere a vile, Avere in nessun pregio, facendo di ciò dimostrazione o con parole o con atti: contrario di Pregiare. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 136: Chi tutti dispregia, a tutti dispiace.
Esempio: Dant. Purg. 8: Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Esempio: E Dant. Conv. 67: Dispregiare sè medesimo è per sè biasimevole, perocchè allo amico dee l'uomo lo suo difetto contare segretamente, e nullo è più amico che l'uomo a sè.
Esempio: Petr. Rim. 1, 145: Altro non vede; e ciò che non è lei, Già per antica usanza odia e disprezza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 19: Ella, biasmandol sempre e dispregiando, Se gli venia più sempre inimicando.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 177: Chi dispregia vilipende, conciosia che quelle cose dispregino, delle quali non ci pare da fare stima alcuna, e queste tali si vilipendono.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 49: Gli sovvien d'Argante.... E troppo, dice, al mio dover mancai; Ed è ragion ch'ei mi disprezzi e scherna.
Esempio: Dav. Tac. 2, 12: Piacque in campo [Pisone], per far questo onore a' soldati; il cui favore per danari e pratiche, malvagiamente s'acquista; ma per buone arti, non si dee dispregiare.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 6: Chi dispregia voi, dispregia me.
Esempio: Fosc. Poes. 130: Se grande Italia un tempo era, nol cerco; Qual è la vedo, e la dispregio.
Definiz: § I. Per similit. e poeticam., detto di animale. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 13, 62: Langue il corsier,... e la superba Cervice dianzi, or giù dimessa pende.... Le vincitrici spoglie e i ricchi fregi Par che quasi vil soma odj e dispregi.
Definiz: § II. E per Non far conto, stima, caso, e simili, di checchessia. ‒
Esempio: Imit. Crist. 5: Dispregiamo le cose utili e necessarie alla salute dell'anima, ed intendiamo alle curiose e dannose.
Esempio: Grazz. Pros. 108: Nè si vorrebbe farsene anche (dei sogni) beffe affatto, e dispregiarli del tutto, perchè qualche volta son veri.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 245: Altre simili curiosità, forse ancora assai utili, e da non esser interamente disprezzate.
Esempio: Giord. Op. 1, 367: Con queste due rotazioni e colla differenza di esse spiegò la stabilità della terra (dispregiando le vanità di Talete, di Parmenide, di Anassagora, di Democrito) in quella guisa che, ec.
Definiz: § III. E per Non curare, Sdegnare; e anche Trascurare, Tralasciare. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 53: Fai di te a ogni persona parte, se non a colui che dispregia di venire a te.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 77: Fatto onoratamente seppellire il corpo di Tazio nel monte Aventino,... disprezzò del tutto il gastigo de' micidiali.
Definiz: § IV. Riferito a pericolo, danno, e simili, vale Non averne alcun timore, Non paventarlo. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 11, 45: Non lungi da' merli, a Palamede, Mentre ardito disprezza ogni periglio, E su per gli erti gradi indrizza il piede, Cala il settimo ferro al destro ciglio.
Definiz: § V. Figuratam., detto di cosa, vale Respingere da sì, Rigettare, Esser di tal natura da non prestarsi o da resistere a checchessia. ‒
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 47: La rovere,... nè seco stessa nè con altri legni simili si può mai accompagnare, e dispregia al tutto le colle.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 386: Ogni letto di fiume è quasi instabile, salvo che quello che noi dicemmo che era buono per collocarvi sopra una muraglia, ciò è che quel terreno per la sua sodezza disprezzi il ferro.
Esempio: Soder. Agric. 118: I quali legni.... piglian bene e mantengon la colla;... la rovere, la quercia, e tutti gli untuosi e lacrimosi, la disprezzano.
Definiz: § VI. E pur figuratam. per Sdegnare, Rigettare, come non degno di sè. ‒
Esempio: Salvin. Casaub. 58: Imperciocchè la vera tragedia disprezza ogni razza di satiri.
Definiz: § VII. Neutr. pass. dispregiarsi Tenersi a vile. ‒
Esempio: Ovid. Pist. 45: Non mi dispregio perch'io solessi giacere teco soletto sotto gli albori: perch'io sono degna d'adorno e di prezioso letto.
Definiz: § VIII. E per Rendersi vile, abietto, dispregevole agli occhi altrui. ‒
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 10: Allora incominciò molto a dispregiarsi nel conspetto degli uomini, e ad andare vilmente vestito.
Esempio: E Belc. F. Pros. 1, 13: Così si disprezzava, e tanto largamente il suo a' poveri distribuiva.

44) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATAMENTE.
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pag.646

DISPREGIATAMENTE .
Definiz: Avverb. In modo vile, abietto, da essere dispregiato. ‒
Esempio: Leggend. B. Umil. 60: Andava per la via come una femmina povera;... andando dispregiatamente, disiderava essere tenuta da tutti a vile.

45) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATISSIMO.
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pag.646

DISPREGIATISSIMO .
Definiz: Superlat. di Dispregiato. ‒
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 2, 573: Incontanente procurò avere nel campo uno de' Cornelj, dispregiatissimo uomo, il quale per dispregio era chiamato Salvizio, ed ebbelo.

46) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATIVAMENTE.
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pag.646

DISPREGIATIVAMENTE .
Definiz: Avverb. Per dispregio, A significar dispregio: ed usasi propriamente nel linguaggio grammaticale.

47) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATIVO e talora anche DISPREZZATIVO.
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pag.646

DISPREGIATIVO e talora anche DISPREZZATIVO.
Definiz: Add. Che ha forza di dispregiare, Che contiene in sè dispregio. ‒
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 180: Questo modo di procedere ha del disprezzativo (qui in forza di Sost.).
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 563: Non si conviene parlare contra a tutti in un modo medesimo, ma con maggiore e minor rispetto, e con maniere or gravi ed aspre, or altrimenti, or con modi ironici e disprezzativi, or con aperto odio, ec.
Definiz: § Term. dei Grammatici. Detto di nome, che per via di certe desinenze aggiunge dispregio alla idea da esso significata; e usasi anche in forza di Sost. ‒
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 110: Lo scemare.... si fa o per dimostrar la cosa assai piccola, o per avvilirla e spregiarla, o per accarezzarla e adularla. I primi [sustantivi] si dicon diminutivi, i secondi dispregiativi, i terzi vezzeggiativi, ec.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. appr.: Dispregiativi, o dello avvilire, escono in uccio, upola ec.
Esempio: Crusc. Vocab. II: Romitonzolo. Questi nomi, finienti in onzolo, oltre all'esser diminutivi, sono per lo più anche disprezzativi, come anche Mediconzolo, e simili.

48) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATO e DISPREZZATO.
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pag.646

DISPREGIATO e DISPREZZATO.
Definiz: Partic. pass. di Dispregiare e Disprezzare. ‒
Esempio: Bocc. Amet. 59: E non dopo lungo tempo Apathen, da me dispregiato in prima, avrebbe potuto dispregiare me, se gli fosse piaciuto.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 316: L'Arcivescovo di Lione.... era tirato nella lega dalla nimicizia del Duca di Epernone, dal quale vilipeso e dispregiato, era stato come persona non bene affetta spinto fuori dalla grazia del Re.
Definiz: § I. In forma d'Add. Tenuto a vile, Avuto in dispregio. ‒
Esempio: Panzier. Tratt. 37: Ogni umana grandezza si converte... alle vile e dispregiate operazioni, visitando e sovenendo alli poveri e attratti, e li lebrosi umilmente servendo.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 371: O dispregiato Amor, già fatto tale Ch'alla impudica voglia, alla ricchezza Vinto soggiace 'l tuo pungente strale.
Esempio: Varch. Oraz. I, 5, 201: Qual fia di noi tanto duro, tanto crudele,... il quale veggendo il suo Signore... dispregiato, flagellato e morto, non pianga a caldi occhi?
Esempio: Buonarr. Sat. 2, 227: Ma 'l piombo vil, ma 'l dispregiato orpello Scevrar più e men fine, e farne prova, Uso già non stimai del tuo coltello.
Definiz: § II. E per Vile, Abietto, detto così di persona, come della sua condizione, origine, e simili. ‒
Esempio: Plut. Vit. 2: E ancora Focione mi somiglia che egli non fosse tanto di sì basso sangue, e di dispregiata generazione, siccome disse Idomeneo, il quale disse che cucchiaj faceva il padre che lo ingenerò.
Esempio: Salvin. Lament. Ger. 33: Deh volgiti, Signore, e guata, come Ella è venuta dispregiata e vile.
Definiz: § III. E per Assai negletto, incolto, detto di capelli, barba, vestimento, e simili; e detto di persona, per Vestito d'abiti vili. ‒
Esempio: Fr. Iac. Tod. 897: E per lo mondo vo' gir disprezzato.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 33: Vedendo.... Costanzio così dispregiato e vile, e di breve statura, non poteva credere che fosse desso.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 265: Di santo Agostino medesimo si legge, che sue vestimenta e calzamenta nè troppo erano forbite, nè molto dispregiate, ma erano a maniera ammodata e convenevole.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 119: A dire le colpe.... dovrebbono venire.... con pianto, con lamento e con vestimenti disprezzati e vili, che fossono indizio del cuore contrito ed umiliato.
Esempio: Panzier. Tratt. 6 t.: Disprezzato ed aspro vestimento, ed austero letto.
Definiz: §. IV. E per Disinvolto, Non ricercato, Franco. ‒
Esempio: Car. Eneid. 7, 1238: E con che disprezzata leggiadria Portava un pastoral nodoso mirto Con picciol ferro in punta.
Esempio: Baldin. Lett. Pitt. 12: Nel Bassano si veggon colpi sì franchi, e come noi dicevamo sì disprezzati, e concludenti insieme la sua intenzione, che nulla più.
Definiz: § V. Si usò anche in senso attivo per Disprezzante, Che di nulla paventa, Che nulla cura. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 97: Fu di sì forte e disprezzata natura, che si metteva scorpioni in bocca, e con li denti tutti gli schiacciava.

49) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATORE e DISPREZZATORE.
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pag.647

DISPREGIATORE e DISPREZZATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Dispregiare e Deprezzare. Chi o Che dispregia o disprezza. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 27: Se egli sentirà che voi siate dispregiatori dei suoi comandamenti,... egli ec.
Esempio: Innoc. Proc. Fed. M. 26: Elli è dispregiatore de' cattolici principi, e tiene a beffe il loro costume e usanza.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 273: Ciò che farà alli occhi delli uomini per apparere disprezzatore della gloria, lo farà ec.
Esempio: Bocc. Filoc. 174: La tua signoria è contraria a gli altri signori umani, li quali i dispregiatori delle lor potenzie s'ingegnano di sommergere.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 313: Cotal fine ebbe il giovinetto altero, Dispregiator dell'amoroso foco.
Esempio: Car. Arist. Rett. 141: È necessario che questi così fatti.... siano dispregiatori di coloro, i quali hanno i mali contrarj a gli beni che si cercano a gara.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 67: Il Chigi quanto lontano per affetto da queste competenze, altrettanto disprezzatore d'ogni interesse, ec.
Esempio: Crudel. Rim. 136: Disprezzator degli agj, Amator dei disagi.
Esempio: Alf. Trag. 1, 46: Del giusto cielo Disprezzator sacrilego mendace.
Esempio: Fosc. Poes. 43: O tu superbo Disprezzator di morte, abbila.

50) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATRICE e DISPREZZATRICE.
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pag.647

DISPREGIATRICE e DISPREZZATRICE.
Definiz: Femm. di Dispregiatore e di Disprezzatore. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 11: Quella schiatta fue dispregiatrice delli diei.
Esempio: Bocc. Fiamm. 223: Nè sono di quelli stata dispregiatrice, sì come già furono i Tebani.
Esempio: Varch. Son. spirit. 7: Dispregiatrice d'ogni bene umano.
Esempio: Ben. B. Rim. 83: La chiara fede Dispregiatrice d'oro e di mercede.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 315: L'ultimo colpo, di cui si valse il demonio per atterrare la pazienza del santo Giobbe, fu la lingua disprezzatrice della sua moglie.
Esempio: Nell. Iac. Amant. 2, 7: Quello è il paggetto della mia amata disprezzatrice.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 339: Suddivideva questo genere [di persone] in due specie: l'una al tutto forte e gagliarda, disprezzatrice del disprezzo che le è portato universalmente.... Nella natura dell'altra, ec.

51) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIO e DISPREZZO.
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pag.647

DISPREGIO e DISPREZZO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del dispregiare, Il giudicar vile, di nessun pregio, facendone dimostrazione con parole o con atti; ed anche semplicemente Non curanza, Disistima. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 18: Egli farà vendetta aspra del nostro peccato e dispregio, e della nostra tracotanza.
Esempio: Imit. Crist. 2: Non si va al regno del cielo se non per dispregio delle cose del mondo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 268: Io parlo per ver dire, Non per odio d'altrui, nè per disprezzo.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 2: E in questo modo puote licitamente la donna fare, acciocchè piaccia al suo marito, acciocchè per lo suo dispregio il marito non caggia in avolterio.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 257: Ogni peccato è dispregio e disonoramento di Dio.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 396: A lei do segno Di disprezzo e di sdegno.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 21: Tutte le genti si sono scompartite in due ordini: in quello de' dotti, e nell'altro degl'ignoranti. Ed eccoti nato il dispregio che l'una classe ha per l'altra.
Esempio: Pindem. Poes. 260: E qual fu mai Dator di leggi, o di costumi fabbro, Che dell'ossa dell'uomo e della polve Il disprezzo insegnasse?
Definiz: § I. E per Atto o Parola significante dispregio, o scherno. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 20, 56: Cadeane con orribili dispregj L'infedel plebe, e non facea difese.
Esempio: Pindem. Poes. 343: Ma quanto spira e parla, Le sue nausee risveglia e i suoi dispregj.
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 2, 114: Quindi rimproverava altri dispregj ricevuti.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: E poi si volta in là con un disprezzo, O, dice, questa ec.
Definiz: § II. E per Disonore, Onta, Ignominia. ‒
Esempio: Vill. G. 516: E, per più dispregio dei Fiorentini, si fece andare innanzi il carro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 65: Sì perchè venia il dono onde venia, Sì perchè in suo dispregio gli par tolto.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 27: Avevanlo privato degli antichi segni d'onori, e dell'arme de' suoi antichi, con grandissimo dispregio e vergogna di sua famiglia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 39: L'ossa [de' re sepolti] con gran dispregio gittarono al vento.
Definiz: § III. E per Oggetto di dispregio; ed altresì per Azione dispregevole, ignominiosa. ‒
Esempio: Dant. Inf. 8: Quanti si tengono or lassù gran regi, Che qui staranno come porci in brago, Di sè lasciando orribili dispregi!
Esempio: E Dant. Parad. 19: Nel qual si scrivon tutti suoi dispregi.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 20: La vilissima feccia del mondo, il rimasuglio di Totila, il dispregio dello universo.
Esempio: Forteguerr. Cap. 224: Ma sarà meglio, Liborio, se taccio, Questi disprezzi della Santa Sede, E a lui mi volgo, che ora tienla in braccio.
Definiz: § IV. E per Stato, Condizione, di persona o di cosa dispregiata, Condizione vile. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 10, 25: Si fe' negli occhi allor torbido e scuro, E di doglia il Soldano il volto sparse. Ahi con quanto dispregio ivi le degne Mirò giacer sue già temute insegne!
Esempio: Forteguerr. Cap. 219: Veggio con esso [occhiale] che mal si condanna Disprezzo e povertade.
Definiz: § V. Aver dispregio o disprezzo di persona o di cosa, vale Dispregiarla, Non farne alcuna stima. ‒
Esempio: Forteguerr. Cap. 223: Eran di Roma l'idolo e 'l flagello; Ma non già mio, chè sempre di costoro Ebbi dispregio.
Definiz: § VI. Avere in dispregio o in disprezzo o Tenere in dispregio o in disprezzo, ed anche Avere a dispregio, vale Dispregiare, Tenere a vile; ed altresì Non curare. ‒
Esempio: Cat. Cost. volg. 153: Abbi a mente d'osservare i miei comandamenti, che sono preziosi alla vita nostra: se tu non gli avrai in dispregio, molti beni n'avrai.
Esempio: E Cat. Cost. volg. 157: Abbi a dispregio le ricchezze, se tu vuogli essere beato nell'animo.
Esempio: Esop. Fav. S. 39: Ammaestra l'autore, che ciascuno potente non abbia a dispregio i piccolini nella loro potenzia.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 399: La supplico che si degni di volere che quello che ha voluto una volta, sia stabile per sempre, acciocchè questa mia fortunaccia non ardisca contra di me, ancora in dispregio della virtù sua.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 27: Altri.... vi aranno in disprezzo, come gente disposta ad esser calcata da tutti.
Esempio: Salvin. Lament. Ger. 31: Tutti gli amici hanla in dispregio.
Esempio: Forteguerr. Cap. 236: L'umane cose tenendo in disprezzo, Il suo bel corpo, e la sua pura mente Tutta donò all'Amator celeste.
Definiz: § VII. E Avere in dispregio, vale anche Non reputar degno, Sdegnare. ‒
Esempio: Dant. Inf. 23: O Tosco, che al collegio Degl'ipocriti tristi sei venuto, Dir chi tu sei non avere in dispregio.
Definiz: § VIII. Essere in dispregio o Venire in dispregio, vale Essere o Addivenire dispregevole; ed altresì Divenire disprezzante per alterigia. ‒
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 33: In dispregio il farà venire, se dirà ch'è matto o pigro o lento.
Esempio: Tratt. Vit. mor. 1: Ti prego quanto posso che la dismisura cansi da te, acciò che tu non regni in dispregio e in mattezza.
Definiz: § IX. Fare dispregio ad alcuno, e si disse anche Dare, dispregio ad alcuno, vale Fare atto onde gliene venga dispregio, onta, e simili. ‒
Esempio: Barber. Docum. Am. 73: Guardisi tuttavia Di non dispregio dare al suo minore.
Esempio: Carl. Svin. 21: Tangherotto, piglia su; Questo colpo viene a te. Chè chi fa dispregio a me, Tanto merta, ed anco più.
Definiz: § X. Mettere in dispregio o Porre in dispregio, vale Non curare, Mettere in non cale. ‒
Esempio: Lipp. Malm. 2, 2: E quanto ei far volea posto in disprezzo,... Gettatosi all'avaro ed al furfante, Cambiò la diadema in un turbante.
Definiz: § XI. E Mettere checchessia in dispregio ad alcuno, vale Fare che egli lo dispregi. ‒
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 15: Di così fatti maestri di povertà filosofica, uno fu Seneca; il quale, per mettere a' ricchi in dispregio, anzi in dispetto, la terra, si leva coll'animo sino al cielo.

52) Dizion. 5° Ed. .
DISPREZZARE e suoi derivati. ‒
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pag.648

DISPREZZARE e suoi derivati. ‒
V. Dispregiare e suoi derivati.
53) Dizion. 5° Ed. .
DISPREZZOSO.
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pag.648

DISPREZZOSO .
Definiz: Add. Pieno di disprezzo, Disprezzante: ma è voce poco usata. ‒
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 84: Il mercatante con un tal disprezzoso modo, benchè più freddo, raffermò la fatta deposizione.

54) Dizion. 5° Ed. .
DISPRIGIONARE.
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pag.648

DISPRIGIONARE.
Definiz: Att. Cavare, Liberare, di prigione; usato anche figuratam.: comunemente Sprigionare. ‒
Esempio: Fr. Iac. Tod. 253: Se puote picciol sorice Leon disprigionare,... Per mio consiglio donoti, Persona no sprezzare.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 2, 22: Assai mi piacque, quando disprigiona Alonda, e più ancor poichè la fece Compagna e sposa della sua persona.

55) Dizion. 5° Ed. .
DISPRIGIONATO.
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pag.648

DISPRIGIONATO.
Definiz: Partic. pass. di Disprigionare.
Definiz: § In forma d'Add. Liberato dalla prigione: e figuratam. e poeticam. Liberato da ciò che avvince o lega, Sciolto. ‒
Esempio: Salvin. Eneid. 2, 304: Levò disprigionate al ciel le palme.

56) Dizion. 5° Ed. .
DISPROFANARE.
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pag.648

DISPROFANARE .
Definiz: Att. Liberare dalla qualità di profano, o da ciò che rende comecchessia profano: ma trovasi usato solo figuratam. ‒
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 365: Ora il poeta morale e cristiano disprofana, per così dire, la rosa.... da questi voluttarj sentimenti.

57) Dizion. 5° Ed. .
DISPROFANATO.
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pag.648

DISPROFANATO .
Definiz: Partic. pass. di Disprofanare.

58) Dizion. 5° Ed. .
DISPROMESSO.
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pag.648

DISPROMESSO .
Definiz: Partic. pass. di Dispromettere.

59) Dizion. 5° Ed. .
DISPROMETTERE.
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pag.648

DISPROMETTERE .
Definiz: Att. Ricusare, Negare a cosa promessa; Spromettere: ma è voce di raro uso. ‒
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 5, 297: Ma le lor madri vedove,... avvegnachè da principio consentissero i lor figliuoli, poscia, al veder che da vero il P. Valegnani era in procinto d'andarsene e condurli, pentite li dispromisero.