Lessicografia della Crusca in rete

Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
180) Dizion. 4° Ed. .
TEGOLO.
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pag.25

TEGOLO.
Definiz: Propriamente Sorta di Lavoro di terra cotta, lungo, e arcato, che serve per coprire su i tetti le congiunture degli embrici. Lat. tegula. Gr. κέραμος.
Esempio: Cr. 1. 7. 2. La casa, o piccola, o grande che sia, o murata, o non murata, sia coperta di tegoli, o di cannucce.
Esempio: Sen. Pist. 90. Miselo in prima a cuocere sotto la cenere calda, poi dopo alcun tempo il mise in uno tegolo caldissimo.
Esempio: Val. Mass. P. S. Tolse tegoli di marmo.

181) Dizion. 4° Ed. .
TELA.
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pag.25

TELA.
Definiz: Lavoro di fila tessute insieme, che si prende per tutto quello, che in una volta si mette in telaio, e più comunemente s'intende di quella fatta di lino. Lat. tela. Gr. ὕφος, ὕφη.
Esempio: Pass. 360. La donna buona massaia sogna lino, e 'l buon filato, e la tela ordita, e tessuta.
Esempio: Bocc. nov. 23. 4. Veggendo lui ancora con tutte le sue ricchezze da niuna altra cosa essere più avanti, che da saper divisare un mescolato, o fare ordire una tela.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 29. Li cinquecento, che mi rendesti, incontanente mandai a Napoli a investire in tele.
Esempio: Dant. Inf. 17. Nè fur tai tele per Aragne imposte.
Esempio: Petr. son. 32. S'amore, e morte non dà qualche stroppio Alla tela novella, ch'ora ordisco.
Esempio: E Petr. cap. 10. Poi con gran subbio, e con mirabil fuso Vidi tela sottil tesser Crisippo.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. La tela della vita tua spesse volte è tagliata per morte in sul telaio.
Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 2. Da' fondachi vi s'offre il drappo a fiamme, Il panno verde, e le tele d'Olanda.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Boez. G. S. prol. La nostra cognizione velata dalla corporea tela, a discerner la veritade de' singulari effetti, e le loro cagioni per se medesima è insofficiente.
Esempio: Nov. ant. 83. 5. A dir come fu temuto, sarebbe gran tela (cioè: cosa lunga)
Esempio: Varch. stor. 8. 187. Giano fuggì, come si dice, la tela, e fece vista o di non sapere, o di non curar quello, ch'aveva di lui sparlato Lorenzo (cioè: le insidie)
Definiz: §. II. Tela, vale altresì Quadro, Pittura.

182) Dizion. 4° Ed. .
TELAIETTO.
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pag.25

TELAIETTO.
Definiz: Dim. di Telaio; Piccol telaio.
Esempio: Ricett. Fior. 92. Le cose umide ec. si passano per stamigna, o panni tesi sopra un telaietto.

183) Dizion. 4° Ed. .
TELAIO.
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pag.25

TELAIO.
Definiz: Strumento di legname, nel quale si tesse la tela. Lat. textrinum.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. La tela della vita tua spesse volte è tagliata per morte in sul telaio.
Esempio: Fir. As. 174. Tu troverrai certe vecchie tessitrici, le quali ti pregherranno, che tu sii contenta d'aiutar loro un poco a tessere una tela, ch'elle hanno in sul telaio.
Esempio: Burch. 2. 2. Ed a pena son posto in sul deschetto, Che mia madre si leva dal telaio.
Definiz: §. I. Telaio, vale anche Legname commesso in quadro, o in altra forma, sul quale si tirano le tele per dipignervi sopra. v. il Vocab. del Disegno.
Definiz: §. II. Telaio, è ancora un Arnese di ferro, o di legno, nel quale gli stampatori serrano con viti, o simili, le forme per lo più nel metterle in torcolo.

184) Dizion. 4° Ed. .
TELERÍA.
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pag.25

TELERÍA.
Definiz: Quantità di tele.
Esempio: Cecch. Servig. 1. 4. E ciò fu, che morendo L'anno trentotto in Bologna un mercante Di teleríe ec.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 8. E si travestono Non pur di teleríe ec.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 2. 7. E panni, e teleríe, velami, e tocche.

185) Dizion. 4° Ed. .
TELESCOPIO.
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pag.25

TELESCOPIO.
Definiz: Strumento di più cristalli, col quale si vedono le cose di lontano; che più comunemente si dice Canocchiale.
Esempio: Gal. Sagg. 397. Quando noi abbiamo detto, che il telescopio spoglia le stelle di quello irraggiamento, abbiamo voluto dire ec.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Tener vidi in mano Libri, e compassi, e telescopj, e squadre.
Esempio: Red. lett. occh. In quella guisa appunto, che ec. avvenne al nostro famosissimo Galileo Galilei, il quale avendo udito per fama, che da un tal Fiammingo fosse stato inventato quell'occhiale lungo, che con Greco vocabolo chiamasi telescopio, ne lavorò uno simile con la sola dottrina delle refrazioni senza averlo mai veduto.

186) Dizion. 4° Ed. .
TELETTA.
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pag.25

TELETTA.
Definiz: Dim. di Tela.
Definiz: §. Teletta, diciamo anche una sorta di Drappo, tessuto per lo più con oro, o argento.
Esempio: Serd. stor. Ind. 15. 614. La soppannò di dentro di dommasco, e di fuori la coprì di teletta d'oro.
Esempio: E Serd. stor. Ind. 16. 650. Si aggiugnevano doni di real magnificenza, vesti di teletta d'oro, e d'argento.
Esempio: E Serd. lett. Ind. 3. 806. Erano stati portati dall'India alcuni fornimenti da chiesa con una pezza di teletta d'oro.
Esempio: Varch. stor. 11. 349. Avevano indosso ciascuno una casacca di raso rosso, colla manica medesimamente squartata di teletta; avevano le calze di raso rosso filettate di teletta bianca.
Esempio: Fir. As. 50. Vedevansi i letti ricchissimi, e di cedro, e d'avorio risplendenti, le cui cortine parte erano di broccato, e di velluto, alcune altre di teletta d'oro.

187) Dizion. 4° Ed. .
TELO.
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pag.25

TELO.
Definiz: Propriamente Pezzo di tela, che cucito con altri somiglianti compone vestito, lenzuolo, e cosa simile; ed è per lo più della lunghezza della cosa, che egli compone.
Esempio: Bocc. nov. 38. 9. Dietro a teli di trabacche, che tesi v'erano, si nascose.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 47. Fece la terra il Re dell'universo Sì grande, e 'l mar, che infra lungo telo, Può solo star chi vuol senza contesa (quì per similit.)
Esempio: Malm. 7. 34. Mentre il quel telo Contempla in campo bianco i fior vermigli (quì si parla di tovagliolo)
Esempio: Varch. Lez. 214. Non conobbe un telo dipinto, giudicandolo vero, e comandando, che si levasse per poter vedere la figura (quì vale: tela)

188) Dizion. 4° Ed. .
TELO.
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pag.25

TELO.
Definiz: Pronunziato coll'E larga. V. L. Sorta d'arme da lanciare. Lat. telum. Gr. βέλος.
Esempio: Dant. Purg. 12. Vedeva Briareo fitto dal telo Celestial giacer (quì per fulmine)
Esempio: Rim. ant. Guitt. 90. Ruppe l'aureo telo per empier del Roman le sante voglie.
Esempio: Teseid. 1. 7. Ciascuna col suo telo De' maschi suoi gli spirti sanguinosi Cacciò.
Esempio: Ar. Fur. 11. 22. Ma poco ci giovò, che 'l nemico empio Dell'umana natura, il qual del telo Fu l'inventore ec. (quì figuratam. per archibuso)

189) Dizion. 4° Ed. .
TEMA.
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pag.25

TEMA.
Definiz: Pronunziato coll'E stretta. Sust. da Temere. Timore, Paura, Temenza. Lat. timor. Gr. φόβος.
Esempio: Bocc. intr. 21. Mossi non meno da tema, che la corruzione de' morti non gli offendesse, che da carità.
Esempio: Bocc. nov. 17. 41. Per tema delle riprensioni del padre, e che la donna rubata non gli fosse tolta.
Esempio: Nov. ant. 59. 4. Per tema di ciò, che era avvenuto, che non avvenisse.
Esempio: Dant. Inf. 2. Di questa tema acciocchè tu ti solve, Dirotti perch'i' venni.
Esempio: E Dan. Inf. 3. Sì che la tema si volge in desío.
Esempio: Albert. cap. 50. La tema di Domeneddio sia procacciamento tuo, e verratti guadagno senza fatica, perciocchè la tema d'Iddio è chiave ad ogni bene, ed ée condotto ad aver parte della gloria.
Esempio: Tratt. Consol. Meglio è un poco acquistato con tema di Dio, che non sono molte ricchezze guadagnate in mal modo.

190) Dizion. 4° Ed. .
TEMA.
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pag.28

TEMA.
Definiz: Pronunziata coll'E larga. Soggetto, Argomento, Materia. Lat. propositum, argumentum. Gr. θέμα.
Esempio: Petr. cap. 6. Ma per non seguir più sì lungo tema, Tempo è, ch'io torni al mio primo lavoro.
Esempio: Dant. Inf. 4. Perocchè sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 3. Io dubito che io non avessi gran pezza penato a trovar tema da ragionare.
Esempio: Fior. S. Franc. 18. Per tema del sermone propuose queste parole.
Esempio: Galat. 23. Non si dee anco pigliar tema molto sottile, nè troppo squisito, perciocchè con fatica s'intende da' più.
Esempio: Malm. 2. 47. Che quei, ch'esce di tema nel rispondere, Convien, che 'l pegno subito depositi.
Definiz: §. I. Trovasi anche, ma di rado, nel genere femminino.
Esempio: Bocc. g. 9. f. 4. La tema piacque alla lieta brigata.
Esempio: Dittam. 1. 15. E seguir oltre alla mia lunga tema.
Definiz: §. II. Tema, per Radice, Origine, termine gramaticale.
Esempio: Salvin. disc. 1. 222. È strano veramente il carattere Ebraico ec. l'aspra, e gutturale pronunzia, il ridurre i verbi al suo tema, o principale radice.

191) Dizion. 4° Ed. .
TEMENTE.
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pag.28

TEMENTE.
Definiz: Che teme, Timido. Lat. timens, timidus. Gr. δειλός, φοβερός.
Esempio: G. V. 11. 3. 15. Soggiacenti a tanti marosi ec. tementi il pericolare.
Esempio: Libr. Amor. Temente battagliere non è di prodezza lodato.
Esempio: Amet. 19. Acciocchè di cader non sia temente.
Esempio: E Amet. 41. Il quale in parte segreta trovatosi con lei, l'uno, e l'altro tementi con voce sommessa a' loro congiugnimenti invocarono Giunone.

192) Dizion. 4° Ed. .
TEMENZA.
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pag.28

TEMENZA.
Definiz: Il temere, Timore. Lat. timor. Gr. φόβος.
Esempio: Nov. ant. 82. 2. Alquanto ebbero temenza, ma pur se li pararon dinanzi per sapere, perchè fuggiva.
Esempio: G. V. 4. 19. 2. Ma per temenza di morte quasi come monaca si nutricava.
Esempio: Petr. canz. 18. 2. Oh se questa temenza Non temprasse l'arsura, che m'incende.
Esempio: E Petr. son. 115. Che gran temenza gran desire affrena.
Esempio: Dant. Purg. 6. Tal che 'l tuo successor temenza n'aggia.
Esempio: Bocc. nov. 97. 9. Digli, che a morte vegno, Celando per temenza il mio volere.

193) Dizion. 4° Ed. .
TEMERARIAMENTE.
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pag.28

TEMERARIAMENTE.
Definiz: Avverb. Con temerità. Lat. temere. Gr. εἰκῇ.
Esempio: Liv. Dec. 3. Venendo temerariamente, urtò li cavalli.
Esempio: E Liv. dec. 3. appresso: Essendo temerariamente il cavallo mosso, poteva esser combattuto.
Esempio: Maestruzz. 1. 80. Il padre, e la madre non temerariamente giurano il matrimonio de' figliuoli.

194) Dizion. 4° Ed. .
TEMERARIO.
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pag.28

TEMERARIO.
Definiz: Troppo ardito, Imprudente, Inconsiderato. Lat. temerarius. Gr. ἄβουλος.
Esempio: Petr. canz. 5. 7. Pon mente al temerario ardir di Serse.
Esempio: Ar. Fur. 27. 121. Temerarie, crudeli, inique, ingrate, Per pestilenzia eterna al mondo nate.
Definiz: §. Giudicio temerario.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Chiamasi giudicio temerario, cioè giudicar per suspizione i fatti altrui.

195) Dizion. 4° Ed. .
TEMERE.
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pag.28

TEMERE.
Definiz: Aver paura, Essere oppresso da timore. Lat. timere, metuere. Gr. φοβεῖσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 11. 13. Temetter forte, seco dicendo.
Esempio: E Bocc. nov. 92. 4. Messer, voi siete in parte venuto, dove, dalla forza di Dio in fuori, di niente ci si teme per noi.
Esempio: Dant. Inf. 3. Alla riva malvagia, Ch'attende ciascun uom, che Dio non teme.
Esempio: Petr. son. 31. Io temo sì de' begli occhi l'assalto ec. Ch'i' fuggo lor, come fanciul la verga.
Esempio: E Petr. son. 207. Onde 'l cuor lasso ancor s'allegra, e teme.
Esempio: Albert. cap. 51. Cotidianamente sta in tormento chi sempre teme.
Definiz: §. I. Temere, per Dubitare. Lat. dubitare, vereri. Gr. ἀπορεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 21. 7. Temette di non dovervi essere ricevuto.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 4. Temevano d'esser seguitati.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 12. Credi tu, ch'io, se quel ben gli volessi, che tu temi, sofferissi, che egli stesse laggiuso ad agghiacciare?
Esempio: Petr. son. 84. Ch'io temo, lasso, no 'l soverchio affanno Distrugga il cor.
Definiz: §. II. Per Patire.
Esempio: Cr. Quell'arbore ha temuto.
Esempio: Dav. Colt. 182. Trapiantalo alla luna d'Ottobre con gran pane di terra, acciocchè egli (non se ne avveggendo quasi le barbe sue) non tema.
Definiz: §. III. Per Curare, nel signific. del §. IV.
Esempio: Cron. Morell. Nata di buon uomo, e così conversata, cioè col marito, che sia stato, o sia uomo, che tema vergogna.
Esempio: Pass. 370. Potrebbe essere alcuna cagione dalla parte dentro, o grande letizia di cuore, o ch'altri avesse, o aspettasse d'avere, o grande abbondanza di molto sangue, o che la persona temesse molto il diletico.
Esempio: E Passav. 372. Qualunque di quello cagione sia, o 'l vermine, o 'l temere il diletico, o altro, si termina a quel sogno.
Esempio: Lor. Med. canz. 31. 4. Par che elle abbiano il parletico, Quando un teme il solletico, Menan più, che Arrigo bello.
Definiz: §. IV. Non temer grattaticci, o Non esser uomo, che tema grattaticci, vale Non si curare così d'ogni cosa, e star tosto, senza muoversi del suo proposito, per quanto altri si dica, o faccia.
Esempio: Fir. nov. 5. 240 Come quella, che molto bene lo conosceva, e sapeva, che egli non era uomo, che temesse grattaticci.
Esempio: Alleg. 181. Ricordatevi nella vostra malora, che e' non temon grattaticci.
Esempio: E Alleg. 258. Non temon più le Muse grattaticci.
Esempio: Malm. 6. 101. E perchè tu non temi grattaticcio, Mentre stima non fai delle bravate, Quest'altra volta le saran pecciate.

196) Dizion. 4° Ed. .
TEMERITÀ, TEMERITADE, e TEMERITATE.
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pag.28

TEMERITÀ, TEMERITADE, e TEMERITATE.
Definiz: Astratto di Temerario. Ardir soverchio, Impeto violento della parte irragionevole senza ordine, o ragion della mente. Lat. temeritas. Gr. προπέτεια, τόλμη, ἀβουλία.
Esempio: Declam. Quintil. C. Cerca il crudelissimo vecchio del consentimento de' medici trarre la scusa della sua temeritade.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Oh profana temeritade, oh somma pazzía, lo Dio della verità di doppia ignoranza condennare!
Esempio: But. Imperocchè andrebbono le cose senza ordine, e con temerità (cioè: confusamente, a caso. Lat. temere)

197) Dizion. 4° Ed. .
TEMIMENTO.
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pag.29

TEMIMENTO.
Definiz: V. A. Timore. Lat. timor. Gr. φόβος.
Esempio: Agn. Pand. 28. La villa porge utile grande, e onesto; tutti gli altri esercizj si trovano pieni di travagli, di pericoli, di sospetti, di danni, pentimenti, e tenimenti.

198) Dizion. 4° Ed. .
TEMO.
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pag.29

TEMO.
Definiz: Coll'E larga. V. L. e Poetica; Timone. Lat. temo. Gr. ἐφόλκιον.
Esempio: Dant. Purg. 22. E già le quattro ancelle eran del giorno Rimase addietro, e la quinta era al temo.
Esempio: E Dan. Purg. 32. E volto al temo, ch'egli avea tirato, Trasselo al piè della vedova frasca.
Esempio: But. ivi: Al temo, cioè al timone del carro.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 4. 4. Mal va barca senza remo, Nè si torce senza temo.

199) Dizion. 4° Ed. .
TEMOLO.
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pag.29

TEMOLO.
Definiz: Spezie di Pesce d'acqua dolce. Lat. thymallus, thymalus. Gr. θύμαλλος.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 12. Temol si chiama l'un, l'altro carpione.