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Volume 5 - Dizionario 5° Ed.
60) Dizion. 5° Ed. .
EDUCAZIONE.
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EDUCAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'educare, ed altresì il Modo come alcuno è educato. Instituzione diretta a svolgere le buone inclinazioni e le varie potenze dell'uomo, sotto il rispetto così morale come civile; e Tutti insieme gli abiti che da tale instituzione si formano.
Dal lat. educatio. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Renderanno conto a Dio della negligente educazion de' loro figliuoli.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 218: Non sia alcuno che creda che nella educazione disonesta e nell'animo brutto possa capere alcuna virtù che sia in alcuna parte lodevole.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 16: Educazione chiamo io in questo luogo, non solamente la dieta del vitto domestico e familiare, e tutta la osservanza de' costumi e instituti paterni, con li quali s'allevano ed avvezzano i teneri figliuoli; ma la religione, le leggi, le consuetudini e le cerimonie comuni, e i comandamenti de' magistrati e de' principi e signori,... e finalmente tutti quegli ordini e maniere di vivere che si osservano e mantengono o volontariamente o forzatamente, secondo li quali non è dubbio che germoglia e fa buon frutto, ovvero diventa sterile e traligna, quel seme che da Dio e dalla natura è stato infuso negli animi nostri.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 55: Oh da che viene.... che tanti pochi uomini si danno a gli studj?.... A. Dalla mala educazione e mal governo de' padri.
Esempio: Speron. Op. 2, 500: La educazione.... è un'altra natura.
Esempio: Adr. M. Plut. Op. mor. 1, 13: Siccome consiglio i padri a metter ogni pensiero e pena nell'educazione de' figliuoli, così gli ammonisco a vedere che sia pura e sincera.
Esempio: Dav. Tac. 2, 243: Giulia Procilla fu sua madre, donna castissima, sotto la cui piacevole educazione passò la sua prima età per tutte le nobili arti.
Esempio: Adim. A. Pind. 252: Non si pregia Giasone d'altro, che dell'abito della virtù; e però in primo luogo dà conto della sua educazione.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 190: L'educazione, essendo il modo di trasformare in abiti, per mezzo di atti successivi, le potenze dell'individuo, in ordine al suo fine, è tanto necessaria alla felicità dell'uomo, quanto lo stesso incivilimento.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 1, 159: Potrei dedurre.... che voi non abbiate ricevuta quella eletta educazione che si richiede a svolgere il senso morale, e a far conoscere distintamente certi obblighi, e in ispecie quelli che riguardano l'usare e il trattar cogli uomini.
Esempio: Lambr. Elog. 101: Quell'educazione intiera, che forma l'intelletto alla verità e 'l cuore alla virtù, che dà il senno e il valore, che infonde la carità della patria e ammaestra al reggimento della casa, che coordina il bene presente al gran bene avvenire, perchè ad esempio e regola della possibile perfezione dell'uomo pone la perfezione stessa di Dio.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 283: L'educazione pubblica seguitava le norme prescritte dai legislatori; la privata confidavano [gli antichi] agli esempj delle famiglie.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 286: Il che non può dirsi di quelle educazioni generiche, senza idea primordiale, senza determinato proposito, le quali conducono innanzi innanzi i giovanetti, e poi non sanno dove guidarli.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 328: Importa all'Italia soprattutto una educazione virile.
Definiz: § I. Vale pure Costumatezza e buona creanza, Gentilezza di affetti e di modi, conveniente alla propria condizione. ‒
Esempio: Giacomell. Carit. 52: Giacchè tu se' Greco,... ed hai educazione e cultura, non volere assomigliarti a quegli assassini.
Definiz: § II. Con l'aggiunto di Fisico educazione fisica, o simile, vale L'atto e Il modo di svolgere le potenze del corpo, L'allevare il corpo in tale o tal modo. ‒
Esempio: Capp. Pens. Educ. 318: Vorrei ne dicesse di quante false e perniciose pratiche s'ingombri sovente, per troppa raffinatezza, l'educazione fisica dei bambini.
Definiz: § III. Figuratam. applicasi anche ad animali, e vale Modo di allevarli e d'istruirli. ‒
Esempio: Adr. M. Plut. Op. mor. 1, 6: Additando i cani soggiunse: Questi son nati del medesimo padre e madre, ma, avvenutisi a diversa educazione, l'uno riuscì goloso, e l'altro è cacciatore.
Esempio: Capp. Econ. 390: Dall'opera e dall'industria del contadino deriva al proprietario ogni guadagno, consistente nell'aumento de' prodotti della terra, e nel profitto che si ritrae dall'educazione e dal commercio del bestiame.
Definiz: § IV. Essere in educazione in alcun luogo, o presso alcuna persona, Stare in educazione in alcun luogo, o presso alcuna persona, ovvero Mettere in educazione in alcun luogo, o presso alcuna persona, Tenere, e simili, in educazione in alcun luogo, o presso alcuna persona, vale Essere, Stare, o Mettere, Tenere, in quel dato luogo, o presso quella data persona, a fine di venire istruito: e riferiscesi più che altro a giovinette. ‒
Esempio: Fag. Comm. 6, 392: Siete voi un nuovo custode dell'onestà delle donzelle, che ve le raccomandano, perchè le tenghiate in educazione nel vostro conservatorio? (qui per similit. e in ischerzo).

61) Dizion. 5° Ed. .
EDURRE, e in alcuni tempi EDUCERE.
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EDURRE, e in alcuni tempi EDUCERE.
Definiz: Att. Trarre, Cavare dal nulla, per atto creativo; ma è voce da adoperarsi più che altro nel linguaggio filosofico.
Dal lat. educere, Trarre o Menar fuori.
Definiz: § Si usò, conforme al latino, per Menar fuori, Condurre da un luogo in un altro; ed anche per Trarre, Far venire, in un dato luogo. ‒
Esempio: Bibb. N. 1, 228: Metterò la mano mia sopra la terra d'Egitto, ed educerò lo esercito ed il popolo mio.
Esempio: E Bibb. N. 1, 293: E fecero ancora li incantatori per le incantazioni loro, e somigliantemente edussero le rane sopra la terra d'Egitto.
Esempio: S. Cat. Lett. 1, 93: La virtù.... dàgli sicurtà, e tollegli confusione, e educelo nella vita durabile.

62) Dizion. 5° Ed. .
EDUZIONE.
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pag.44

EDUZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto dell'edurre, Il trarre dal nulla.
Lat. eductio. ‒
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 276: Eccovi nell'eduzione dal nulla l'ardire onnipotente della volontà.

63) Dizion. 5° Ed. .
EFEBEO.
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EFEBEO.
Definiz: Sost. masc. Term. d'Archeologia. Luogo nel ginnasio dove si esercitavano i giovinetti.
Dal lat. ephebeum, e questo dal grec. ἐφήβειον ἐφηβεῖον. ‒
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 208: Efebeo, come la voce stessa dimostra, era una stanza ove apprendevano i giovani ἔφηβοι, i primi rudimenti degli esercizj ginnastici.
Esempio: E Galian. B. Vitr. 209: Nel porticato doppio poi si situano questi membri. Nel mezzo l'efebeo: questa è una scuola grandissima con sedili, e deve essere lunga un terzo più della larghezza: a destra il coricco: immediatamente appresso il conisterio: appresso a questo, appunto nell'angolo del portico, il bagno freddo da' Greci detto lutron: a sinistra poi dell'efebeo, l'eleotesio ec.

64) Dizion. 5° Ed. .
EFEBO.
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EFEBO.
Definiz: Sost. masc. Giovinetto, Adolescente: onde Uscir degli efebi trovasi detto, con maniera greca e latina, per Uscire d'adolescenza.
Dal lat. ephebus, e questo dal grec. ἔφηβοϛ. ‒
Esempio: Sassett. Lett. 233: Quella innocente cosa di Francesco Bonciani si trovava ancora costà:... desidererei che questa mia vel trovasse ancora, perchè voi gli protestassi da mia parte, che non si metta a modo nessuno a passare sopra navi in Ispagna;... chè per certo, se la mala ventura lo coglie, non gli gioverà dire: Oh! io sono uscito degli efebi, ec.

65) Dizion. 5° Ed. .
EFELIDE.
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EFELIDE.
Definiz: Sost. femm. Term. di Medicina. Macchia della pelle; e propriamente di quelle attribuite all'azione dei raggi solari.
Dal lat. ephelis, e questo dal grec. ἐφηλίς. ‒
Esempio: Salvin. Nicandr. 57: Pasce negro e mortifero veleno Il corpo tutto;... e se ne va dalle palpebre.... la lanugin negra, E le membra girevoli puntate Sono di bianche macchie e bianca efelide.

66) Dizion. 5° Ed. .
EFEMERIDE. ‒
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EFEMERIDE. ‒
V. Effemeride.
67) Dizion. 5° Ed. .
EFEMERO. ‒
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EFEMERO. ‒
V. Effimero.
68) Dizion. 5° Ed. .
EFFABILE.
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EFFABILE.
Definiz: Add. Che può esprimersi, significarsi, rappresentarsi, per parole; Dicibile. Ma è voce di uso non comune.
Dal lat. effabilis. ‒
Esempio: Magal. Lett. scient. 155: Èvvi egli alcuna effabile proporzione tra le bagattelle che queste bestie fanno, di già provvedute di membra,... e tra le gran cose che tutte fecero, prima.... ch'elle fossero ec.?
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 283: Tutte le altre proprietà.... non possono essere infinite, ritenendo sempre una proporzione effabile o all'oggetto, o all'impressione capace di venir dall'oggetto.
Esempio: Salvin. Orf. 319: Unigenita Pallade, del grande Giove prole, adorabile, divina,... Di grave cuore, ineffabile, effabile. (Male la stampa infallibile, invece di ineffabile. Il testo greco: ἄῤῥητ', αὖ ῥητὴ.)

69) Dizion. 5° Ed. .
EFFE.
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EFFE.
Definiz: Nome della sesta lettera del nostro alfabeto, ed altresì del carattere che la rappresenta. ‒
Esempio: Frescobald. M. Rim. 40: E.... scritto in esse (saette d'Amore) Lettere d'oro.... La prima avea un'Effe RA e Enne, Po' la seconda CE e Esse ec.
Esempio: Pucc. A. Centil. 47, 90: O quanto egli era errato suo pensiere, S'egli credeva la città dell'effe Acquistar per così fatte maniere. Di questo i Fiorentin si facean beffe.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 129: Ciò ch'io ti dico non va insino all'effe, Pensa quand'io sarò condotto al rue.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 25: Se noi dovessimo scrivere il suono d'ogni lettera,... le consonanti bisognerebbe che avessero accanto le vocali, Bi, Ci, Di, Effe, Gi ec.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 140: L'effe sola comparire Non si vede in quella schiera.
Definiz: § Barone coll'effe, Becco coll'effe, Bestia coll'effe, Villan coll'effe, e simili, sono maniere volgari d'ingiuria, per Baron fottuto ec., sostituita a questo sconcio adiettivo la lettera sua iniziale. ‒
Esempio: Panciat. Scritt. var. 100: Per aver de' becchi coll'effe, bisogna tentar delle ragazze.
Esempio: Menz. Sat. 2: E voi Fauni e Silvani, irchi coll'effe.
Esempio: Carl. Svin. 20: Ah mascalzoni, Becchi con l'effe, Voi farvi beffe Così di me?
Esempio: Monet. Poes. 87: Per poterle poi dir bestie coll'effe. Casott. A. Celid. 1, 46: Temendo.... di sentirci dir becchi coll'effe.
Esempio: Fag. Rim. 6, 238: Io alla guerra? alle guagnele e gnaffe, S'io vengo, dimmi pur becco coll'effe.

70) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMERIDE e EFEMERIDE.
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EFFEMERIDE e EFEMERIDE.
Definiz: Sost. femm. Libro dove si registrano giorno per giorno i calcoli contenenti i moti e le apparenze de' corpi superiori, e le congiunzioni, opposizioni e altri aspetti de' pianeti.
Dal lat. ephemeris, e questo dal grec. ἐφημερίς. ‒
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 372: Vi è ancora un altro modo non men facile, se noi mettiamo un poco di considerazione, che bello, da conoscere il luogo della luna nel zodiaco, ancorchè non [abbia] quella giustezza che egli si mostra nell'efemeride.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 469: Non era necessario altro computo, bastando la sola differenza dei movimenti del sole e della stella insieme colla sua latitudine, presa dall'istesse efemeridi, a intender come tal congiunzione doveva necessariamente durar tante ore, che molte e molte volte si poteva replicar l'osservazione.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 1, 253: Mi obbligherò durante la mia vita di dare ogn'anno al tempo debito l'effemeride degli aspetti di queste stelle, calcolati di giorno in giorno, ed ora per ora, onde ogni notte ed in ogni luogo si possa conoscer la longitudine.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 32: I più celebri astronomi non solamente l'hanno stimata (la cometa) cosa celeste, ma anche tra i corpi celesti assegnandole conveniente ricetto, e con diligenza e curiosità forse maggiore della probabilità, fabbricarono tavole ed efemeridi.
Esempio: Viv. Vit. Galil. 348: Si richiedeva un'esatta cognizione dei periodi e moti di quelle stelle a fine di fabbricarne le tavole e calcular l'effemeridi, per predire le loro costituzioni, ecclissi, occultazioni e altri particolari accidenti.
Esempio: Cassin. Lett. astron. 3: La mia efemeride mostra sempre avanzarsi la cometa contro l'ordine de' segni sino alli sei di febraro.
Esempio: E Cassin. Lett. astron. 17: L'osservazioni di Francia, conferitemi doppo la publicazione della prima efemeride dal P. Onorato Fabri, ec.
Esempio: Marchett. Nat. Comet. 73: Dovrebbero le comete... dentro a' tempi determinati ritornare a farsi visibili, e potremmo noi in conseguenza formarne i calcoli e l'effemeridi, e predirne con certezza le apparizioni; il che poi è cosa falsissima.
Esempio: Giord. Op. 1, 522: Effemeride, parola greca, naturalmente generica, e significante qualunque notazione di cose giornaliere; da noi è appropriata specificamente alle astronomiche.
Definiz: § I. Pure per Libro, o Tavola, dove si registrano giorno per giorno altre osservazioni scientifiche di fenomeni naturali. ‒
Esempio: Targ. Alimurg. 129: Vi sarà alcuno, il quale, leggendo questa infilzatura di notizie meteorologiche, dirà che io avrei fatto meglio assai a notar esattamente l'efemeridi meteorologiche di Firenze sulla norma dataci da diversi autorevolissimi filosofi.
Esempio: E Targ. Alimurg. appr.: Sessanta fogli di carta reale, tutti rigati diligentemente ad imitazione della Tavola in rame del Muschenbroek, in quarantacinque de' quali erano già notate l'efemeridi, e gli altri erano destinati per continuarle.
Esempio: E Targ. Alimurg. 130: Ci sono in Firenze ed in altre città della Toscana diversi signori, i quali per loro studio notano diligentemente da molti anni in qua l'efemeridi meteorologiche, ed una volta o essi medesimi, o altri per loro grazia, ne potranno far parte al pubblico.
Definiz: § II. E per Scrittura dove sono registrati gli avvenimenti secondo la successione de' giorni; Diario: ed altresì Narrazione storica secondo l'ordine de' tempi. ‒
Esempio: Speron. Op. 2, 229: Toccate un poco delle efemeridi e degli annali. Or non sono essi narrazioni e sermoni, se non son vite nè istorie?... Cornelio Tacito chiama Efemeridi le sue Istorie, forse imitando Ditte cretense, il qual.... di quella lunga troiana guerra.... fece memoria, e in efemeridi la distinse.
Esempio: E Speron. Op. appr.: Efemeride non è specie di narrazione che per sè stea, come le altre; ma è un certo accidente che in tutte le altre si può trovare, se così vuol chi le scrive. Usale Erodoto,... Senofonte, Sallustio, e Iulio Cesare nelle Istorie, e nelle Vite Plutarco.
Definiz: § III. Trovasi in senso figurato. ‒
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 124: Ma che più mi stendo io in farvi una efemeride della mia vita, e in raccontarvi i miei fatti ad uno ad uno e i miei misfatti?
Definiz: § IV. E per Giornale, Foglio periodico. ‒
Esempio: Vallisn. Op. 2, 248: Un caso notabile è nelle Efemeridi de' Curiosi di Germania,... d'una certa donna che avea partorito sette figliuoli ec.
Esempio: Parin. Poes. 151: A i belli spirti,... a cui gran copia D'erudita effemeride distilla Volatile scïenza entro alla mente.

71) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINAMENTO.
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EFFEMMINAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto dell'effemminare o dell'effemminarsi; ed anche Qualità di effemminato, Effemminatezza. ‒
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: L'ozio è la cagione degli effemminamenti.
Esempio: Segner. Pred. 489: Vanità negli abiti, ostentazion nelle gioie, lusso negli apparati; giuochi, suoni, canti, danze, lascivie, effemminamenti, disordine, confusione.

72) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINARE e EFFEMINARE.
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EFFEMMINARE e EFFEMINARE.
Definiz: Att. Far divenire molle, delicato, e quasi simile a femmina, o conveniente a femmina: e riferiscesi così a persona, come ad animo, costumi, e simili.
Dal lat. effeminare. ‒
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 36: La robusta gente d'Annibale, la quale nè il lungo cammino, nè i freddi dell'Alpi, nè l'armi de' Romani non avean mai potuto vincere, da' cibi e dal vino de' Capovani furono effemminati, e poi molte volte vinti ed uccisi.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 244: Queste attillature, imprese, motti, ed altre tai cose che appartengono ad intertenimenti di donne e d'amori,... spesso non fanno altro che effeminar gli animi, corromper la gioventù, e ridurla a vita lascivissima.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 174: La troppa religione guasta il mondo, perchè effemina gli animi, avviluppa gli uomini in mille errori, e divertisceli da molte imprese generose e virili.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 155: Aborriva cordialmente le delicatezze e così fatte delizie, che potevano snervare col tempo ed effeminare quegli animi marziali.
Esempio: Bard. P. Avinav. 4, 6: Perchè egli effeminato ha il suo pensiero, E in morbidezze è giovane nutrito.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 13, 16: L'empia maga.... D'effeminare il Conte in tutto vaga, La sua magion va rivedendo tutta; Ordina gran prestigj ec.
Esempio: Alf. Sallust. 17: Gli ameni e voluttuosi soggiorni aveano la ferocia di que' soldati effeminata nell'ozio.
Definiz: § Neutr. pass. effemminarsi Divenire, Farsi molle, delicato, femmineo: detto pure di persona, o di animo, costumi, e simili. ‒
Esempio: Flav. Gios. volg. 137 t.: Ed effeminandosi nel volto, avevano poi nondimeno le mani pronte alla uccisione.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 113: Vide [Ulisse], conobbe solamente; ma non per questo si disinnamorò della patria, si spatriò, s'effemminò, s'imbarbarì, ma la greca gentilezza mantenne, conservò il costume natìo ec.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 2: Chi tratta Con gente donnaiuola, o non s'effemina, Ben si può dir ch'egli è di sè padrone.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 242: Vivevano assai guardinghe [le antiche nazioni] a non iscialacquare il tempo ed effeminarsi con certe morbidezze,... ma quelle schifavano più tosto, ed aborrivano.

73) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATAGGINE.
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pag.45

EFFEMMINATAGGINE.
Definiz: Sost. femm. Qualità o Condizione di effemminato: ed è lo stesso, ma con qualche cosa di più grave e dispregiativo, che Effemminatezza. ‒
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 364: E già non è altro la delizia che una certa effemminataggine.

74) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATAMENTE e EFFEMINATAMENTE.
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EFFEMMINATAMENTE e EFFEMINATAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo effemminato, Con effemminatezza, A guisa di femmina. ‒
Esempio: Bocc. Lett. 279: Quegli.... come allevati erano, così effeminatamente morirono.
Esempio: Cic. Ufic. 6: E guardisi che nessuna cosa essa faccia effeminatamente e con isconvenienzia.
Esempio: E Cic. Tusc. 66: Massimamente è da provvedere che noi alcuna cosa non facciamo o vilmente o con timidità o con pigrizia o servilemente o effeminatamente.
Esempio: Salv. Oraz. 119: Ciò non è altro che vedere Ercole filare in grembo a Omfale, cioè la virtù e 'l valore alla disordinata dilettazione effemminatamente servire.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 255: Adornarsi il collo, ed effeminatamente forarsi gli orecchi.

75) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATEZZA e EFFEMINATEZZA.
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pag.45

EFFEMMINATEZZA e EFFEMINATEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Effemminato. L'esser effemminato, Qualità o Condizione di effemminato; ed altresì Azione, o Atto, da effemminato. ‒
Esempio: Gell. Circ. 155: Il fuggire le cose faticose, o lo eleggere la morte per fuggire qualche miseria o qualche male, e non per esser cosa onorata, nasce da effeminatezza d'animo e non da fortezza.
Esempio: Maff. Anfit. 153: Celebrar di tanto in tanto alcun publico divertimento in cui virtù avesse parte, e che uscendo delle miserabili costumanze de' giorni nostri, non paresse con ispirare effeminatezza e mollizie studiosamente ordinato ad anneghittire.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, 95: Ne' Toscani non militavano queste ragioni, i quali ne' piaceri, nella lascivia, nell'effeminatezze, nel lusso superavano di gran lunga gli stessi Greci.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 121: Seppe servirsi della musica non già per eccitare alla mollezza ed effeminatezza gli uomini, ma con la seria e virile allettarli alla virtù.
Esempio: Zannon. Urn. Etr. 104: Non arresti altrui la vestitura di Bacco infante, la quale è muliebre: essa ben si compete alla sua effemminatezza.
Definiz: § E figuratam. ‒
Esempio: Capp. Pens. Educ. 314: Alle semplici e schiette nature cotesti modi (parla di certi educatori) non si confanno; e i giovani sdegnano tali effemminatezze, e se ne adontano. Deh! fate invece di mostrarvi uomini quanto maggiormente potete, perchè i fanciulli vi ascoltino.

76) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATISSIMO e EFFEMINATISSIMO.
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pag.45

EFFEMMINATISSIMO e EFFEMINATISSIMO.
Definiz: Superlat. di Effemminato e Effeminato.
Lat. effeminatissimus. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Uomo effeminatissimo, e in ogni tempo dedito a' piaceri.
Esempio: Bald. Pros. 334: E pure questa potenza abbiamo veduta ne' Sardanapali, negli Eliogabali, e in cotanti altri effemminatissimi, crudelissimi ed abboninosi tiranni.

77) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATO e EFFEMINATO.
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pag.45

EFFEMMINATO e EFFEMINATO.
Definiz: Partic. pass. Effemminare e Effeminare.
Lat. effeminatus.
Definiz: § I. In forma di Add. Che è di costumi, di modi, o di animo femminile, delicato, molle: anche in forza di Sost. ‒
Esempio: Bocc. Lett. 279: Chi ciò non crede, riguardi alli Re Assiri, alli Re egiziani tralle delicatezze e gli odori arabici effeminati.
Esempio: E Bocc. Lett. 294: Io non sono uomo goloso, nè trangugiatore, nè ancora per troppa mollezza effemminato.
Esempio: Cic. Tusc. 36: Ora noi siamo effeminati per pensieri molestissimi.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 364: Chi manca in quelle cose dove li più resistono e prevagliono, costui è effeminato e delizioso;... e un tale uomo effemminato si tira dietro la veste per non aver quella fatica del portarla a dosso.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 180: Chiamandolo poltrone ed effemminato.
Esempio: Dav. Tac. 1, 401: Senecione poscia, Quinziano e Scevino, vissuti effeminati, morirono virilmente.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 117: S'occupano gli effemminati ne' vani studj del saltare e cantare, e inanellarsi i capegli.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 345: La terza monarchia fu de' Persiani, e dopo dugent'otto anni si terminò nel re Dario, tanto effeminato ancor egli, che ec.
Definiz: § II. E detto dei costumi medesimi, di pensiero, abito, atto, vita, facoltà, e simili, per Che ha in sè mollezza, soverchia delicatezza. ‒
Esempio: Cic. Tusc. 54: Mai più fui veduto piagnere per male alcuno. Or così l'effeminata ed afflitta mia virtù è cascata.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 120: Perchè questo modo di consolarti, quando bene fussi vero, mi pare troppo effemminato.
Esempio: Cavalcant. B. Oraz. I, 6, 59: Scacciamo da noi ogni molle pensiero, spogliamoci d'ogni effemminato abito; non le donnesche delicatezze, ma piuttosto la militare antica rozzezza a noi giudichiamo convenirsi.
Esempio: Tass. Lett. 3, 134: Questo non dolersi non avviene senza una gran mercede di crudeltà ne l'animo, e di stupor nel corpo: l'una de le quali cose è dura e fiera molto, l'altra è molle ed effeminata.
Esempio: Guar. Past. fid. 1, 1: A te dunque commessa Fu la mia verde età, perchè d'amori E di pensieri effeminati e molli Tu l'avessi a nudrir?
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 8: I figli vanno corretti e tenuti all'obbedienza con della dolcezza e dell'amore; ma che questa sia una dolcezza virile e da superiore, ed un affetto non effemminato, ma sodo e costante.
Esempio: Alf. Sallust. 19: Gli stupri, i luoghi da ciò, ed ogni altra effeminata dissolutezza, appassionatamente procacciata.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 295: Preferire.... la fatica e l'onore di ben governare agli allettamenti della indolenza, e di una vita voluttuosa ed effeminata.
Definiz: § III. Figuratam., detto di paese nel quale si viva mollemente e fra delizie. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 48: Per trar del regno effeminato e molle Il caro amante, e in Francia rimenarlo.
Esempio: Pindem. Poes. 310: Per questa Europa effeminata e vile Da musico gargozzo esce dolcezza.
Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di veste, acconciatura, armatura, e simili, per Carico d'ornamenti, fregi, e simili: ed altresì, detto di arme, per Fatto, Temperato, mollemente. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 16, 30: E 'l ferro, il ferro aver, non ch'altro, mira Dal troppo lusso effeminato accanto: Guernito è sì, ch'inutile ornamento Sembra, non militar fero instrumento.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 19: Con la magnanimità e fierezza, eran miste molte imperfezioni, soverchia morbidezza nel vivere, l'ebrietà, gli amori, le insolenze, le vesti effeminate di porpora trainatesi dietro per piazza con dispendio smoderato.
Esempio: Guarin. Past. fid. 4, 8: O arco, mia possanza e mio diletto; Strali, invitte mie forze: Or venga in prova, venga Quella vana fantasima d'Amore Con le sue armi effeminate: venga Al paragon di voi Che ferite e pungete.

78) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATORE e EFFEMINATORE.
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pag.46

EFFEMMINATORE e EFFEMINATORE .
Definiz: Verbal. masc. da Effemminare. Chi o Che effemmina.

79) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATRICE e EFFEMINATRICE.
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pag.46

EFFEMMINATRICE e EFFEMINATRICE.
Definiz: Femm. di Effemminatore. ‒
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 77: Diodoro riferisce che appresso gli Egizj nissuno si cura.... di musica, come effeminatrice degli animi.