Lessicografia della Crusca in rete

Volume 7 - Dizionario 5° Ed.
200) Dizion. 5° Ed. .
GALLINAIO.
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pag.37

GALLINAIO.
Definiz: Sost. masc. Luogo dove stanno le galline e gli altri polli; comunemente Pollaio. –
Esempio: Sandr. Pippozz. Gov. Fam.: Nella villa sea buono gallinaio volto a levante.
Definiz: § I. In locuz. figur. e scherzevolmente. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 101: Voi.... lo mostrate a far due galletti per volta. Dio ve gli benedica, che me gl'immagino.... che gli alleverete per modo, che debbano essere l'onore e la speranza del vostro gallinaio.
Definiz: § II. Gallinaio, dicesi per Ladro di galline, di pollame.
Definiz: § III. E in Firenze chiamasi così Colui che tiene il giuoco delle Galline.

201) Dizion. 5° Ed. .
GALLINELLA.
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pag.38

GALLINELLA.
Definiz: Diminut. e più spesso Vezzeggiat. di Gallina. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 63: O qual fanno le pure gallinelle, Quand'elle son dalla volpe assaltate.
Esempio: Leopard. Poes. 87: Allor che l'ale Battendo esulta nella chiuda stanza La gallinella.
Definiz: § I. Gallinella, è altresi nome di una Specie di uccello di ripa, più piccolo di un colombo, detto anche Porciglione; ed è il rallus aquaticus de' Naturalisti. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 56: La gallinella con variate piume, L'uccel santamaria v'era e 'l piombino.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 4, 169: Nè di voi tacerò, quaglie, che sempre In guardia state a i regi vostri.... nè di te, Gallinella gentil.
Definiz: § II. Gallinelle; nome volgare della Costellazione delle Pleiadi. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 111: Poi disse: guarda nella fronte a quelle, Le qua' da' savii pliadi son dette, E ch'e' volgar le chiaman gallinelle.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 431: Le pleiadi sono ancora nomate Vergilie e Atlantidi, e dal volgo hanno avuto nome di Chioccia, o Gallinelle.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 10: Quasi fui per dar nelle girelle, Perchè, dopochè i punti della luna Ebbi descritti, e che tutte le stelle Avevo rassegnate ad una ad una, Trovo smarrite aver le gallinelle.
Esempio: Not. Malm. 2, 690: Gallinelle. Quelle sette stelle che si veggono fra il Tauro e l'Ariete, dette Pleiadi, in latino Vergiliae.

202) Dizion. 5° Ed. .
GALLINENVENNELLA.
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pag.38

GALLINENVENNELLA.
Definiz: Sost. femm., usato nella maniera A gallinenvennella, e fu nome di una Specie di giuoco fanciullesco. –
Esempio: Grazz. Comm. 185: Salincerbio, salta la spiga, metti l'uovo, mosca cieca, pigliami topo, alla foglia, al becco manomesso, a gallinenvennella, a bicicalla calla quante corna ha la cavalla.

203) Dizion. 5° Ed. .
GALLIO.
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pag.38

GALLIO.
Definiz: Sost. masc. Nome di un genere di pianticella perenne, il cui fiore dà una materia atta ad accagliare il latte, e di cui le specie più comuni sono il galium aparine, e il galium verum de' Botanici. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1189: Il gallio è stato così chiamato per mettersi in vece di caglio per far apprendere il latte. Produce questo il fusto diritto e le frondi simili all'aparine, ed il fiore nella sommità giallo e folto, sottile, copioso, ed odorato.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Nasce il gallio copiosissimo per tutto lungo alle vie.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 221: Gallio. Mostra il fiore nel mese di maggio, e sta ne' luoghi umidi e nelle campagne poco fertili.
Esempio: Targ. Mag. Agric. 167: Altri usavano per presame i fiori del gallio, il seme di grogo, il sugo de' mirabolani.
Esempio: E Vit. Michel. 37: Aveva il Micheli nelle più alte cime dell'alpe di Pietra Pania trovata un'erbolina minutissima, che riconobbe per una spezie di gallio.

204) Dizion. 5° Ed. .
GALLIONE.
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pag.38

GALLIONE.
Definiz: Sost. masc. Gallo non bene capponato. –
Esempio: Cecch. Masch. 1, 3: Comprami due paia Di galline, o sì qualche gallione.
Definiz: § Figuratam. e in ischerzo per Uomo di alta e goffa statura. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 353: Ma poi che ho io a fare? di' tu daddovevo? G. Da gallione; fate a mio modo, dico.
Esempio: Rusp. Son. 3, 197: Se ne va per Firenze un gallione, Che ha la barba a foggia d'un bavaglio.

205) Dizion. 5° Ed. .
GALLITRICO.
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pag.38

GALLITRICO.
Definiz: Sost. masc. Nome volgare di una Specie di salvia, i cui fiori formati a spiga sono adoperati a dare al vitto odore di moscadello; e si adoperano anche nella medicina. È la salvia sclarea dei Botanici. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 748: Errano manifestamente coloro, che per la salvia sabatica togliono la scarleggia salvatica, chiamata communemente dagli speziali gallitrico.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 936: Quantunque il Ruellio e parimente il Fuchsio tengano per fermo.... che l'ormino domestico sia quella molto odorata pianta,... e che 'l salvatico sia quella che chiamano chi gallitrico e chi centrum Galli.

206) Dizion. 5° Ed. .
GALLIZZANTE.
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pag.38

GALLIZZANTE.
Definiz: Partic. pres. di Gallizzare. Che gallizza.
Definiz: § In forma d'Add., usato anche in forza di Sost. Seguace, Imitatore, degli usi, dei costumi, delle idee, delle locuzioni o modi di esprimersi, e simili, gallici, ossia francesi. –
Esempio: Giobert. Introd. 1, 69: Quando al suo tentativo prevalga il buon giudizio dei dotti e del pubblico, egli è ben tosto sprezzato, come accadde ai secentisti e ai gallizzanti del secolo scorso.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 3, 78: Il che sarebbe stato più comune che lodevole in un cittadino privato di quel secolo inforestierato e gallizzante (qui figuratam.).

207) Dizion. 5° Ed. .
GALLIZZARE.
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pag.38

GALLIZZARE.
Definiz: Neutr. Seguire, Imitare, gli usi, i costumi, le idee, le locuzioni, e simili, gallici, ossia francesi.
Definiz: § E Att. Ridurre, Conformare, agli usi e costumi gallici; comunemente Infrancesare.

208) Dizion. 5° Ed. .
GALLIZZATO.
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pag.38

GALLIZZATO.
Definiz: Partic. pass. di Gallizzare.
Definiz: § In forma d'Add. Ridotto, Conformato, agli usi e costumi gallici; Infrancesato. –
Esempio: Alf. Sat. 72: Ma il gallizzato Tartaro è un miscuglio, Che i Galli quasi ribramar mi face.

209) Dizion. 5° Ed. .
GALLO.
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pag.38

GALLO.
Definiz: Sost. masc. Nome di un volatile domestico, della famiglia dei Razzolatori. E il maschio della gallina, e serve alla riproduzione della specie.
Dal lat. gallus. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 83: Gallo è uno uccello dimestico, el quale abita e vive con le persone.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 477: I galli vogliono esser nerboruti, con rosseggiante cresta, e con corto becco e acuto e grosso,... spesso gridanti e battaglieri.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 176: Come galli tronfj, colla cresta levata, pettoruti procedono.
Esempio: Fior. Virt. 26: Puossi appropriare l'allegrezza al gallo. Il gallo s'allegra e canta secondo il corso dell'ore del dì e della notte.
Esempio: Sacch. Op. div. 255: Gallo è uno uccello, che si allegra e canta secondo l'ore del dì e della notte, sponendo per forma di ragione la sua allegrezza.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 370: Il brodo semplice delle galline, ristagna il corpo, quantunque quello dei galli vecchi cotti lungamente con molto sale, lo solva.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 119: Questa varietà d'umori, che abbiamo detto, travaglia non solamente gli uomini, ma gli animali bruti ancora: perciocché i galli (non però tutti.... ma solamente i bianchi) sono di spavento a' lioni.
Esempio: Adim. A. Pind. 142: Il gallo, pugnacissimo fra tutti i volatili, dentro al proprio serraglio combatte.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 137: Sono questi galli, per quanto mi sovviene, anzi piccoletti e smilzi, che grossi e grassi.
Definiz: § I. Poeticam. e figuratam. per Arme gentilizia o di una città, in cui sia rappresentata la figura di un gallo. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Non le farà sì bella sepoltura La vipera, che il Milanese accampa, Com'avria fatto il gallo di Gallura.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 182: Come avria fatto il gallo di Gallura; cioè l'insegna del giudicato di Gallura, che è un gallo. E questo dice, perchè usanza è che ai sepulcri de le signore si pogna l'arme del marito o dipinta o scolpita.
Definiz: § II. Gallo d'India, e poeticam. Gallo indo, lo stesso che Tacchino; ma è voce meno comune. –
Esempio: Red. Esp. Insett. 24: Far simili esperienze.... con le carni.... della gallina, del gallo d'India, dell'oca, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 392: Così veggiamo, senza partirsi d'Italia, anzi di casa, seguire nel nudo e tubercoluto collo del gallo d'India (detto qui in Padova dindio) molti vaghi e vivacissimi colori, se s'infuria o s'innamora, se si agita o si spaventa, se ha freddo o caldo, ec.
Esempio: Spolv. Cult. Mis. 4, 515: Stiano fuore in tai dì, vadano in bando Lunge dall'aia.... I domestici polli e l'Indo gallo.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 188: I finocchj di Bologna si seminano nel mese di febbraio in terra asciutta, grassa e concimata,... con pelo di maiale, con penne grosse di gallo d'India.
Definiz: § III. Figuratam., per Persona fastosa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 7: Passi e gonfi, E spieghi gallo d'India a suo talento Le rote del suo fasto.
Definiz: § IV. Al canto del gallo, o Al primo cantar del gallo, vale Di buon mattino, All'alba. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 136 t.: Per loro (pei fabbri) comincia [la giornata] al primo cantar del gallo.
Definiz: § V. Conoscere dal cappone al gallo, vale Avere buon discernimento naturale, Saper giudicare rettamente delle cose. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 125: Ma chi conosce dal cappone al gallo, Sa ben che non si debbe mai lodare Bella moglie, vin dolce e buon cavallo.
Definiz: § VI. Essere più stretto o più largo che un gallo o Diventare più stretto o più largo che un gallo, e ironicam. più largo, che un gallo, si disse in maniera proverbiale per Essere o Diventane avarissimo. –
Esempio: Cecch. Dot. 4, 2: Poichè e' seppe d'aver a fare, egli diventò più stretto d'un gallo.
Esempio: E Cecch. Esalt. 2, 4: Lo ingiuriate a torto, Perchè gli è largo quasi com'un gallo Di dodici anni.
Definiz: § VII. Essere il gallo della Checca o di Monna Fiore o Divenire il gallo della Checca, od anche di Monna Fiore, dicesi proverbialm. per Fare il galante con tutte le donne; ed anche Essere dalle donne ricercato. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 11, 26: Non piace a me, rivolto ad ogni amore, Il gallo contraffar di Mona Fiore.
Definiz: § VIII. Essere più bugiardo di un gallo, pure in maniera proverbiale, dicesi per Esser bugiardissimo; poiché il gallo canta la notte senza distinzione a ogni ora.
Definiz: § IX. Esservi un passo di gallo da un luogo a un altro, vale Esservi pochissima distanza, brevissimo tratto. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 292: Mi troverò questa state un loco, che da li a Piazzuola è un passo di gallo.
Definiz: § X. Fare il gallo, Aver gallo, Metter su gallo, e simili, dicesi figuratam. per Prendere aria e tuono di superiorità, Diportarsi con alterigia e disprezzo verso chicchessia; Alzar la cresta. –
Esempio: Panant. Paret. 47 bis: I musici che vanno in Portogallo.... Posson metter superbia e fare il gallo: Quando son vecchi e diventati grassi, Ritornan con bellissime pensioni.
Definiz: § XI. Non cantare in un luogo gallo nè gallina, trovasi detto figuratam. per Esser quel luogo disertato, distrutto. –
Esempio: Tr. Narraz. 18: Metterò a fuoco e a fiamma tutto questo munistero e tutte le donne che vi sono dentro, che mai non vi canterà gallo nè gallina.
Definiz: § XII. Allo schiamazzo del gallo si desta la volpe. Proverbio, il quale significa, come gli uomini astuti, appena s'accorgono che la loro malizia può essere scoperta, si mettono in guardia, e cercano di riparare. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 99: È vero il proverbio che dice: Allo schiamazzo del gallo si desta la volpe.
Definiz: § XIII. Quando il gallo canta a pollaio, Aspetta l'acqua nel grondaio. Proverbio di chiaro significato. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 230: Quando il gallo canta a pollaio, Aspetta l'acqua nel grondaio.

210) Dizion. 5° Ed. .
GALLO.
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pag.39

211) Dizion. 5° Ed. .
GALLONATO.
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pag.39

GALLONATO.
Definiz: Add. Ornato, Fregiato, Guernito, in giro in giro, di gallone o galloni. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 59: Giustacori gallonati, gran fiocco su la spalla.
Esempio: Fag. Rim. 7, 68: Vede di questo e quel manifattore I mobili che adopra, e il gallonato Abito vede infin, con cui va fuore.
Esempio: Panant. Epigr. 140: Vi son pur tanti, con carrozze e paggi, Con livree gallonate, ec.
Esempio: Giust. Vers. 152: E gran giubbe gallonate, E codone infarinate.
Definiz: § I. Quindi Gallonato d'oro, d'argento, e simili, vale Fregiato, Guernito, di gallone d'oro, d'argento, e simili. –
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 78: Vestivano essi [gentiluomini] in calza intera bianca con abito di drappo d'argento gallonato d'oro.
Esempio: Bellin. Bucch. 112: E chermis di dommasco l'arazzame,... Sì frangionato, e gallonato d'oro, Ch'ei n'ha per ogni dito un gran tesoro.
Esempio: Mozz. Stor. S. Cresc. 99: Nel vòto dello stesso ciborio sta posta una cassetta di cipresso, con dommaseo bianco gallonato d'oro.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 281: Dalla Compagnia de' tessitori di seta, un mantellino di velluto cremisi gallonato d'oro, ec.
Esempio: Fag. Comm. 2, 135: Com era vestito? Avea livrea gallonata d'oro o d'argento? C.... Avea.... una casaccaccia buia rattoppata.
Definiz: § II. Figuratam., detto di classe o ceto di persone, vale Ricco e titolato. –
Esempio: Crudel. Rim. 102: Queste incontrano l'onore Della plebe spelacchiata, Queste incontrano il favore Della plebe gallonata.
Definiz: § III. Altresì figuratam., detto di stato, condizione, modo di vivere, e simili, per Pomposo, Fastoso. –
Esempio: Capp. Econ. 366: La Spagna co' suoi costumi ci aveva invaso, l'ozio gallonato era solo in pregio.

212) Dizion. 5° Ed. .
GALLONE.
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pag.39

GALLONE.
Definiz: Sost. masc. Specie di nastro, per lo più a opera, fatto di filo d'oro, d'argento, o di seta, per uso di guarnizione, e, nelle divise militari, per distinzione di gradi.
Franc. galon; e questo dal verbo galonner, che anticamente significava Ornare o Intrecciare con fili d'oro, riferito ai capelli. –
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 23: I paggi, gli staffieri e l'altre genti di livrea erano vestiti di finissimo vermiglio scarlatto, di per tutto coperto di gallon d'oro.
Esempio: Legg. Band. C. 25, 142: Potere egli solamente fabbricare, tenere e vendere, nastri,... galloni, trine, ed ogn'altra guarnizione e materia fabbricata con oro e argento falso.
Esempio: Legg. Band. Leop. 6, 14: Resta espressamente eccettuato ogni sorte di nastri, frange, trine, garze, galloni, ricami, e ogni altro simile lavoro d'oro e argento falso, fabbricato in paesi forestieri, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 109: Cammellotti, amuerri,... sono gli abiti che frequentemente loro si veggiono in dosso, non senza i suoi galloni d'oro e d'argento.

213) Dizion. 5° Ed. .
GALLONE.
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pag.39

GALLONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescit. di Galla. Sorta di galla alquanto più grossa dell'ordinaria, ma di qualità inferiore. –
Esempio: Tratt. Set. 57: Ancora usono oggi un certo gallone, che sono gallozzole di quercia ricolte pel Casentino, e vuolne due tanti che di galla buona, e mai non s'aopera se non con l'acqua calda.
Esempio: E Tratt. Set. appr.: Se tu dicessi: i' non conosco detto gallone o galla l'uno dall'altro, vo'telo dare a conoscere: ista' a vedere quando il tintore lo mette in sulla caldaia; se sarà gallone, tu vedrai ch'egli scalderà l'acqua; e se sarà galla fine, la metterà in su l'acqua fresca:... e anche poni mente che 'l gallone per sè è quasi giallo, e la galla pende nel bianco, ed è più trita la galla che il gallone appunto la metà.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 265: E perchè la tinta che si fa col gallone, o di per sè, o mescolato, è sempre cattiva e dannosa; perciò, conformandosi con la legge del 1475, si provvede che il gallone, per metterlo dentro alla città di Fiorenza, paghi di gabella soldi tredici e danari quattro per ciascuna libbra.
Esempio: Stratt. Port. 42: A dì 19 d'aprile 1475 si provvide per i Consigli che il gallone, a metterlo in Fiorenza, pagassi la libbra soldi tredici e danari quattro.

214) Dizion. 5° Ed. .
GALLORIA.
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pag.40

GALLORIA.
Definiz: Sost. femm. Allegrezza eccessiva, manifestata con atti; Gioia smodata, spesso congiunta ad alterigia e petulanza.
Deriva da gallo, per similit. degli atti che tal volatile fa nel rallegrarsi. –
Esempio: Pataff. 3: Scacco alla capra, che sete in galloria.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 543: Con istormenti, e fuochi, e balli in tresca, Per tutta la città sono in galloria.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 54: Però, disse Guglielmo, a me parrebbe Non si affrontar con queste genti pazze; Perchè col vino or si combatterebbe, Chè son tutti in galloria come gazze.
Esempio: Deput. Decam. 94: Il che sarebbe secondo la natura di cota' voci finte, e da cosa nota e dimestica, e donde la lingua ancora ha cavato schiamazzare e galloria.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 114: Ecco che già la Crezia Torna a me tutta allegra ed in galloria.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 5, 79: Perchè questi mostravano galloria, Ed all'aria latravan come cani, ec.
Definiz: § I. Far galloria, vale Rallegrarsi eccessivamente, Tripudiare, per contentezza, e con una certa boria o petulanza. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 74: Faccendo sì gran galloria, che non le toccava il cul la camicia, mille anni parendole che, ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 254: Come quei che cercan de' funghi, per ogni po' di scoperta ne fanno galloria.
Esempio: E Allegr. Lett. ser Poi 10: Conciosiacosachè non vi si rivolga mai l'occhio o il pensiere, che non vi si scuopra dentro qualche lume di bellezza e di dottrina; e di ciò fa ciascheduno a prima giunta galloria a braccia quadre.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 11: Scorgemmo, verbigrazia, entro un porcile Il perfido Biren su certe panche E dischettacci zoppi far galloria Intorno un tavolin, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 473: Far galloria. Far allegrezza, festa, trionfare, che gli antichi dicevano del far buona cera, e del far tempone, bevendo allegramente e mangiando, che la plebe dice: Stare in gaudeamus.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 486: Quando uno si rallegra e si boria più dell'ordinario, diciamo far galloria e ringalluzzarsi.
Definiz: § II. Metter galloria, vale familiarmente Farsi altiero, Divenire arrogante, e simili. –
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 2, 3: Maritata che è stata poi, ha alzato la cresta, ha messo galloria.

215) Dizion. 5° Ed. .
GALLORIARE.
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pag.40

GALLORIARE.
Definiz: Neutr. pass. Far galloria, Ringalluzzarsi; ma è voce non comune. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: Io 'l so: non mi far ora il ripitio. Or sì che di dolcezza i' mi gallorio.

216) Dizion. 5° Ed. .
GALLORIATO.
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pag.40

GALLORIATO .
Definiz: Partic. pass. di Galloriare.

217) Dizion. 5° Ed. .
GALLOSO.
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pag.40

GALLOSO.
Definiz: Add. Che ha galle, cioè piccoli enfiati, o tumoretti, Affetto da galle. –
Esempio: Boss. G. Masc. 15: Questo si faccia per alquanti giorni infino che le galle manchino pure nella giuntura gallosa.

218) Dizion. 5° Ed. .
GALLOZZA, e assai più comunemente, con forma allungata, GALLOZZOLA.
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pag.40

GALLOZZA, e assai più comunemente, con forma allungata, GALLOZZOLA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Galla, ossia Escrescenza, in forma di globetto, la quale viene sui rami e sulle foglie di certe piante, e specialmente delle ghiandifere.
Probabilmente è modificazione di galluzza, se pure non è forma alquanto diminutiva di galla, in vece di gallotta. –
Esempio: Tratt. Set. 57: Ancora usono oggi un certo gallone, che sono gallozzole di quercia ricolte pel Casentino.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 58: E poi ch'egli ebbe assettato l'arrosto, E pien di certe gallozze e di ghiande, Disse a Morgante: e' ci manca ora il mosto.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 72: Producono.... le quercie galle nere, galle bianche, galluzze, gallozzole, tuboletti rossi viscosi, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 552: Guarda quant'è più forte un gran di pepe, Ch'una gallozza di quercia.
Esempio: Red. Esp. Insett. 110: Mentre farete riflessione a quelle tante sorte di galle, di gallozzole,... che son prodotte dalle querce, dalle farnie, da' cerri, ec.
Esempio: E Red. Esp. Insett. appr.: In quelle gallozzole, e particolarmente nelle più grosse, che si chiamano coronate,... si vede evidentissimamente, che ec.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 112: Non vi è pur una sola gallozzola che non abbia il suo baco, ed in ogni sorta di gallozzole vi son sempre le proprie e determinate razze di bachi, di mosche, e di moscherini, le quali mai non variano.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Gallozza e gallozzola, è lo stesso che galla.
Definiz: § I. Per similit., dicesi comunemente a Ciascuno di quei piccoli pezzetti di zucchero, di forma alquanto rotonda, dei quali si fa uso per indolcire le bevande. E altresì dicesi a Gruppetto o Nocciolo di farina assodata e non cotta, che talvolta rimane nella polenta, nella farinata, e simili vivande.
Definiz: § II. Pure per similit., usato a significare Piccolo grumo o bioccolo, che rilevi su checchessia; ma non è comune. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 139: Con l'altra mano tu isbatti sopra la panca gentilmente, acciò che 'l gesso ugualmente abbi cagione di rientrare in ogni luogo, sì come fae la cera nel suggello, e che non faccia nè vesciche nè gallozze.
Definiz: § III. Altresì per similit., dicesi a Quel globetto che fa l'aria, o un gas, passando per qualche liquido, e a Quella specie di bolla che fa l'acqua quando piove o quando bolle, e che chiamasi anche Sonaglio, come pure a Vescichetta formata di un sottile strato liquido e piena di qualche fluido aeriforme. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 309: Sì come le gallozze che nascono nella acqua al tempo della piova.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 79: Noi diciamo nell'acqua pullulare, quelle gallozzole o bollori, li quali noi veggiamo fare all'acqua, o per aere che vi sia sotto racchiusa, e esca fuori, o per acqua che di sotterra vi sorga.
Esempio: Red. Lett. 1, 303: In tutte a quattro [le tartarughe] io trovai, che i loro vasi sanguigni erano pieni pienissimi delle medesime bolle e gallozzole, tramischiate col sangue.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 123: Si veddero uscire per la parte aguzza molte gallozzole d'aria.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Gallozza e gallozzola.... Per similitudine dicesi quel globo vuoto, che fa l'aria in passando per altro liquido, o pel sonaglio che fa nell'acqua la pioggia.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 107: E che altro mai son quelle sottili e trasparenti membrane, le quali sovente si mirano nella superficie dell'acqua, ripiene d'aria, che volgarmente aquee gallozzole si addimandano?
Esempio: E Pap. Nat. Umid. 129: Ed è pur d'uopo il dire che quel sottil velo ripieno d'aria formante la gallozzola, sia ancor egli composto di molte e molte parti tra loro variamente concatenate, le quali poscia appoco appoco si disuniscano.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 240: La porzione bianca precipitò velocemente nel fondo del vaso in forma di nuvoli, fermentando, e sprigionando molte gallozzole d'aria, restando limpidissimo il rimanente dell'acqua.
Definiz: § IV. Figuratam., e in modo dispregiativo, trovasi detto di persona leggiera, di poco fondamento, vana e boriosa, e simili. –
Esempio: Bus. Lett. 95: Ma che novità è questa che messer Giovanni mi venga a vedere? Questa gallozzola, per non dire altrimenti, fate conto che, come potrà squittire, se ne verrà qua subito.
Definiz: § V. Conoscere le gallozzole dalle noci, o da' paternostri, è maniera proverbiale, oggi non comune, che vale Aver criterio da ben distinguere le cose, Aver discernimento, Essere accorto, Sapere il conto suo. –
Esempio: Grazz. Comm. 313: Tu debbi.... credere che io non conosca le gallozzole dai paternostri!
Esempio: Panciat. Scritt. var. 27: Tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona; conoscevamo le ghiande dalle nocciuole, le gallozzole dalle noci, la gragnuola dalla treggea.

219) Dizion. 5° Ed. .
GIUSTIZIA.
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GIUSTIZIA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Giusto. L'esser giusto, Qualità di persona giusta; e più determinatamente, Quella virtù morale per la quale si osserva in sè e in altri il dovere e il diritto, Costante e perpetua volontà di dare e riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto. Ed è anche una delle Virtù cardinali.
Dal lat. justitia. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 101: La giustizia è un tacito convenimento della natura, truovato in aiutorio di molti.... La giustizia è virtude conservatrice dell'umana compagnia e della comune utilitade; e secondo la legge si diffinisce così: La giustizia è ferma e perpetuale volontà, che dà la ragion sua a ciascuno.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 3: E' fu uomo di grande giustizia.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 89: Giustizia, ch'a ciascuno el suo diritto Rende, ch'è volontà perpetüale, E per lei si punisce ogni delitto.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 6: È giustizia una virtù, che tiene la bilancia uguale e diritta, e rende a ciascuno suo debito; la quale ogni animo diritto e buono dee amare in sè, e in altrui.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 45: Giustizia è una virtù, per il cui mezo conserva ciascheduno quello che è suo, nel modo che permette la legge.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 8: E la maggior parte degli uomini che lodavano la vergogna del mal fare, la giustizia, l'egualità, l'umanità, stimavano che 'l facessero per viltà, e per non ardire di far ingiuria altrui per paura che non ne fusse fatta a loro.
Esempio: Rucell. P. Lez. II, 1, 147: Diffiniscono li professori delle leggi la giustizia in questo modo: La giustizia è una ferma e perpetua volontà, la quale dà a ciascuno tutto quello se li conviene.
Esempio: Accolt. Oraz. I, 6, 122: Nè splenderono meno di questa in lui cotant'altre più singolari qualitadi dell'animo suo; imperciocchè se consideriamo la religione verso Dio, l'amore universalmente verso questa città, la pietà verso i miseri, la dirittezza della giustizia, la fermezza ne' travagli, ec.
Esempio: Martin. T. V. 15, 98: Se in essa saran questi tre uomini, Noè, Daniele e Giobbe, eglino colla loro giustizia salveranno le anime loro, dice il Signore degli eserciti.
Esempio: Parin. Poes. 198: Giustizia entro al tuo seno Sieda, e sul labbro il vero.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Machiav. Disc. 47: Un principe sicuro in mezzo de' suoi sicuri cittadini, ripieno di pace e di giustizia il mondo,... il Senato con la sua autorità, i magistrati con i suoi onori, ec.
Definiz: § II. Ricevi diversi aggiunti, secondo gli ufficj o caratteri che le vengono assegnati, come giustizia Commutativa, giustizia Distributiva, giustizia Emendativa o Correttiva, giustizia Naturale, giustizia Legale, giustizia Positiva, ed altri, che si dichiarano ciascuno a suo luogo. –
Esempio: Dant. Conv. 175: La giustizia legale ordina le scienze ad apprendere, e comanda perchè non sieno abbandonate, quelle essere apprese e ammaestrate.
Esempio: E Dant. Conv. 309: La loro imperfezione (delle ricchezze) primamente si può notare nella indiscrezione del loro avvenimento, nel quale nulla distributiva giustizia risplende, ma tutta iniquità quasi sempre.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 138: La giustizia è in tre modi, ovvero si divide in tre parti: cioè, in giustizia vendicativa, che sta in punire; in giustizia commutativa, che sta in non ingannare, e satisfare li debiti; ed in giustizia distributiva, che sta in distribuire il bene ed il male, ed onore e vergogna, a ciascheduno, secondo che è degno.
Esempio: Rucell. P. Lez. II, 1, 126: Giustizia primieramente si dice giustizia legale; la quale, come le speculative scienze virtualmente comprendono alcuni principj senza far menzione di quelli, così ancora quella tale giustizia comprende la naturale giustizia, senza che in le leggi si faccia di lei alcuna menzione.
Esempio: E Rucell. P. Lez. appr.: Questa tale giustizia appresso i professori delle leggi è chiamata giustizia delle genti: avvegnachè eglino distinguano da giustizia naturale, a giustizia delle genti; e per giustizia naturale, intendano quella ch'è comune a tutti gli animali, ec.
Esempio: E Rucell. P. Lez. II, 1, 127: È adunque una sorte di giustizia, la quale si chiama giustizia legale; e questa comprende ancora, com'è detto, la natural giustizia. Per questa sorte di giustizia cercano i legislatori d'ordinare gli uomini alla felicità civile.
Esempio: E Rucell. P. Lez. II, 1, 138: L'altra parte della particolar giustizia è quella, che s'esercita nelle correzioni delle volontarie e non volontarie contrazioni: la quale da Aristotile, nel quinto dell'Etica, è chiamata giustizia correttiva.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 339: Poscia che noi abbiam di sopra divisa la giustizia, universalmente intesa, nel modo e ne i membri che aviam già detti, cioè nella giustizia osservatrice delle leggi,... e nella giustizia che si domanda particolare; resta che ec.
Esempio: E Piccolom. Instit. mor. 341: Dividesi questa giustizia particolare in due parti, cioè in distributiva e commutativa. La distributiva è quella, secondo la quale s'hanno a distribuire occorrendo alcune cose communi, o buone o non buone che elle sieno, tra quelle persone, che in qualche congregazione congiunte o collegate si truovano.... La giustizia commutativa poi è quella, che pon regola ed equalità intorno a quelle cose, che commutandosi da una persona ad un'altra transferiscono. Della qual commutativa giustizia posson esser più parti, sì come più sorti di commutazioni si ritruovano.
Esempio: Tass. Lett. 2, 38: Ora non si tratta di compartimento di premj e d'onori; il qual ufficio è proprio de la giustizia distributiva: chè se di ciò si trattasse, a niun'altra proporzione si dovrebbe aver l'occhio, che a la geometrica.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 230: La quale [giustizia] talora semplicemente si considera per rispetto alle cose stesse, talora vi si riguarda.... la persona e altri varj accidenti: nel primo modo ella vien detta giustizia commutativa; nel secondo, distributiva.
Esempio: Legg. Tosc. 9, 72 t.: E perchè vegliano contro i ladri alcune leggi particolari in diversi magistrati,... e vi sono ordini di giustizia militare e altre diverse leggi e ordini sopra l'istessa materia, s'intende ec.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 318: Ma forse dovranno le correzioni paterne serbare l'impassibilità della giustizia legale, che invano si sforza di educare gastigando?
Definiz: § III. Usasi a denotare Uno dei divini attributi, in quanto Dio retribuisce di premio le opere buone e di gastigo le cattive; e spesso riceve gli aggiunti di giustizia Divina, giustizia Eterna, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Giustizia mosse il mio alto fattore.
Esempio: E Dant. Inf. 7: Ahi giustizia di Dio, tante chi stipa Nuove travaglie e pene, quante io viddi? E perchè nostra colpa sì ne scipa?
Esempio: E Dant. Inf. 12: La divina giustizia di qua punge Quell'Attila che fu flagello in terra.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Quinci addolcisce la viva giustizia In noi l'affetto sì, che non si puote Torcer giammai ad alcuna nequizia.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 130: Credete voi che la giustizia di Dio sia venuta meno? pure quella del mondo rende una per una.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 303: La divina giustizia, la quale molte volte punisce nascosamente, e toglie i buoni pastori a' popoli rei che non ne sono degni, e dà loro quello che meritano alla loro malizia, tolse loro papa Benedetto.
Esempio: Petr. Rim. 2, 244: Forse i devoti e gli amorosi preghi, E le lagrime sante de' mortali Son giunte innanzi alla pietà superna; E forse non fur mai tante, nè tali, Che per merito lor punto si pieghi Fuor di suo corso la giustizia eterna.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 163: Così ancora in noi è dalla divina giustizia rigidamente la crudeltà vendicata.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 1: Il giusto Dio, quando i peccati nostri Hanno di remission passato il segno, A ciò che la giustizia sua dimostri Uguale alla pietà, spesso dà ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 107: Questa è la vecchia che solea servire Ai malandrin nel cavernoso monte, Là dove alta giustizia fe' venire E dar lor morte il paladino Conte.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 38: O giustizia del ciel, quanto men presta, Tanto più grave sovra il popol rio!
Definiz: § IV. E per Figura simboleggiante la giustizia. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 334: Dipinse il Comune rubato da molti..., aiutato da quattro virtù, che sono la Fortezza con l'animo, la Prudenza con le leggi, la Giustizia con l'armi, e la Temperanza con le parole.
Esempio: Bert. Eseq. 23: Seguivane appresso la Giustizia, chiarissima tra tutte le altre virtù.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 28: Grande è la stanza; E sul muro all'intorno effigïate Stan Giustizia, Prudenza e Temperanza.
Definiz: § V. Giustizia, prendesi altresì per Principio, Regola, Norma, di condotta; ed anche per Modo di operare, conforme a giustizia. –
Esempio: Lucan. volg. R. 189, 19: Catone era aspro e fiero e forte in dirittura guardare, e in giustizia mantenere.
Esempio: Dant. Purg. 10: Or ti conforta, chè conviene Ch'io solva il mio dovere, anzi ch'io muova: Giustizia vuole e pietà mi ritiene.
Esempio: E Dant. Conv. 360: L'uso del nostro animo è doppio, cioè pratico e speculativo.... Quello del pratico si è operare per noi vertuosamente, cioè onestamente, con prudenzia, con temperanza, con fortezza e con giustizia.
Esempio: Petr. Rim. 2, 151: Gran giustizia agli amanti è grave offesa.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 219: Egli era di sì rimessa vita e da sì poco bene, che, non che egli l'altrui onte con giustizia vendicasse, anzi infinite.... a lui fattene sosteneva.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 181: Lasciando ogni ragione ed ogni giustizia dall'una delle parti, agl'inganni tutto il suo pensier dispose.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. Ill. 114: Con grande giustizia governava tutte le cose sua.
Esempio: Car. Apol. 7: La giustizia, in questo caso, deve esser preferita a la pazienza; e la difension de la verità, al dispregio de le ciancie.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 83: Cominciò a ire dicendo per tutto, che la giustizia era messa per terra e calpestata (qui figuratam.).
Esempio: Tass. Gerus. 8, 80: E per or la giustizia alla pietate Ceda, nè sovra i rei la pena scenda.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 262: Non aspirava a compiacere altrui, nè a servire alla gloria propria, ma a consigliar sempre con sicurezza e giustizia il migliore per la repubblica.
Esempio: Magal. Elog. Leop. 1: Gli riuscì con un tenore inviolabile d'incorrotta giustizia e con l'uso d'un'affabilità incomparabile, di guadagnarsi gli animi di tutta la nobiltà senese e di tutto quello stato.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 80: Ma la somma giustizia ognun comprende Ch'è somma ingiuria ancora; e non si debbe Però seguirla come il testo intende.
Esempio: Pindem. Poes. 434: Imparerà giustizia ogni uom scettrato.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 238: Dir che al popolo insegno la malizia! Non c'è giustizia, no, non c'è giustizia!
Definiz: § VI. Per Stato, Condizione, conforme a giustizia; e anche Modo di operare secondo il detto stato o condizione. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Noi siam di voglia a muoverci sì pieni, Che ristar non potem; però perdona, Se villania nostra giustizia tieni.
Esempio: E Dant. Parad. 4: Parere ingiusta la nostra giustizia Negli occhi de' mortali, è argomento Di fede, e non d'eretica nequizia.
Definiz: § VII. E presso i Teologi, detto in particolare dell'anima, per Condizione, Stato, di essa, conforme alla legge divina, Stato di grazia. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. Volg. 2, 27: Figliuolo, tu se' come il buono orafo, che occultamente lavora in casa, e hai guadagnato lo regno di Dio; ma io consumando il tempo indiscretamente nel diserto, non sono ancora venuto a questa cotanta giustizia.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 72: La giustizia dell'anima non è pagamento dell'opere fatte col nostro, ma frutto della fede donataci dal Redentore.
Definiz: § VIII. E per Cagione, o Ragione, giusta di checchessia, o di fare checchessia. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 245: E se tu dicessi che la giusta cagione che ci muove, accrescerebbe a noi credito, ed a loro lo torrebbe, ti rispondo che questa giustizia conviene che sia intesa e creduta dagli altri, come da noi.
Esempio: E Machiav. Princ. 98: Qui è giustizia grande, perchè quella guerra è giusta che l'è necessaria.
Esempio: >Borgh. S. Tertull. 2: Non vi essendo dunque la notizia di tal merito, come si potrà difendere la giustizia d'un simil odio, la quale si dee provare non dall'odiare, ma dal sapere perchè si deve odiare?
Definiz: § IX. E per Atto giusto. –
Esempio: Orl. 51, 5: Fu giustizia di Dio, che quel Brunello Fusse dal re mandato ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 52: Siasi questa o giustizia ovver perdono, Innocenti gli assolvo, e rei gli dono.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 12: Ma tu, guerriero e padre, Lodar potrai l'autorità crudele, Che punisce il pensier pria del delitto, E la giustizia fa parer vendetta?
Definiz: § X. E più particolarmente per Opera, Azione, giusta, cioè buona, virtuosa, ed altresì Tutte insieme le opere buone, specialmente in relazione con la legge divina. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 254: Guardatevi di fare la vostra giustizia dinanzi alli uomini per essere veduti da loro; altrimenti non averete mercede dinanzi al Padre vostro ch'è in cielo.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 27: Fo orazione a Dio che tutti quelli di questa cittade, grandi e piccolini, vadano al regno di Dio per le loro giustizie, e solo io per le mie peccata vada in pena eterna.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 67: Le nostre giustizie sono più lorde che panno menstruato.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 159: Guardatevi di fare la giustizia vostra, cioè l'opere giuste e buone, dinanzi agli uomeni, per essere veduti da loro.
Esempio: Martin. T. V. 10, 77: E il Signore renderà a me secondo la mia giustizia, renderà a me secondo la purezza delle mie mani.
Definiz: § XI. E per Ciò che è giusto, Ciò che è dovuto altrui, Cosa giusta. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia Per ben letizia e per male aver lutto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 51: Or, se tu [o Grecia] se' vil serva, è il tuo servaggio (Non ti lagnar) giustizia, e non oltraggio.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 272: E presedendo Iddio come giudice, per fare e difendere la giustizia a lui carissima, e costituendo in essa la somma tutta della sua dottrina, sarà forse da dubitare che, siccome in tutte le nostre azioni, così nel fatto ancora della penitenza, non si debba render giustizia a Dio? la quale si potrà rendere qualora, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 102: Non s'ostini a negare una giustizia così facile e così dovuta a de' poverelli.
Definiz: § XII. In senso particolare si usò per Cosa dovuta ad alcuno, Cosa sulla quale alcuno ha diritto; riferito specialmente a possesso, territorio, e simili; ed anche per Quello stesso diritto, Giurisdizione. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Dietro gli andai incontro alla nequizia Di quella legge, il cui popolo usurpa, Per colpa del pastor, vostra giustizia.
Esempio: Ceff. Dicer. 2: Per maladetta discordia siamo condotti a donare altrui la nostra libertate e giustizia, la quale avemo posseduta per molti anni.
Esempio: Capp. Longob. 163: Adriano fa istanza a questo re per le giustizie, e promette a Desiderio, se egli le renda, di abboccarsi seco.
Esempio: E Capp. Longob. 166: Il motivo.... del fare scendere Carlo in Italia e d'ogni cosa, stava nel chiedere le giustizie che Desiderio non rendeva. Che cosa erano le giustizie?... Erano esse la parte materiale e a così dire istrumentale della potestà dei Papi in varie guise attuata e manifestata. Era l'indipendenza di Roma, la libertà della Chiesa, il possesso delle terre che il re Pipino avea donate ai pontefici in sovranità, ec.
Esempio: E Capp. Longob. 168: Conchiudo, per me questo nome di giustizie significare diverse cose: ma che significhi molto spesso i patrimonj delle chiese posti al difuori della giurisdizione di quelle chiese, mi apparisce chiaro.... da un luogo ec.
Definiz: § XIII. Giustizia dicesi L'atto, e altresì L'ufficio, del giudicare secondo giustizia; e più particolarmente, Il conoscere e giudicare, che la potestà legittima fa, degli atti e de' diritti dei cittadini. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 79: Assolveva e condannava sanza ragione, come a loro parea; e tanta baldanza prese, che palesemente lui e la sua famiglia vendeano la giustizia, e non ne schifavano prezzo, per piccolo o grande che fusse.
Esempio: Vill. G. 496: Prese [l'esecutore della giustizia] il detto Chele e più altri loro seguaci, e condannògli grossamente, e mandògli a' confini a torto sanza altra ragione..., ma per abbattere loro e la lor setta,... fu lor fatto più che per giustizia.
Esempio: Legg. Tosc. 9, 1: L'infinite cavillazoni dei difensori hanno al tutto preclusa la via alla giustizia.
Esempio: Tass. Lett. 3, 12: Ora siamo in parte, dove Sua Maestà Cesarea può far grazia non che giustizia.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 53: L'autorità si conseguisce con l'amministrazione di una giustizia incorrotta.
Definiz: § XIV. E per L'autorità stessa, Magistrato, che amministra la giustizia, Tribunale; ed altresì per Gli ufficiali di questo. –
Esempio: Esop. Fav. 24: La pecora lo negava che unque non gliele avea prestato, e però il cane se ne lamentò alla Giustizia, cioè al Lione.
Esempio: E Esop. Fav. appr.: La Giustizia comandò al cane, che da indi a tre dì avesse provato per sufficienti testimonj, ec.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 259: E menandolo il cavaliere dell'officiale alla Giustizia, egli domandò, che voleva vedere il padre.
Esempio: Varch. Stor. 3, 109: E Giovanni Busini essendo stato nascoso alquanti giorni, la Giustizia non ricercò più oltre.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 344: La quale [raccomandazione], con tutto che ella si rimetta alla disposizione della Giustizia, gli procurerà ec.
Esempio: Sassett. Lett. 186: Goa è la metropoli de' Portughesi, ed è la terra loro, e vi risiede la Giustizia e 'l vicerè.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 55: Voi con regali e mance grosse Corrompesti di piatto la Giustizia, Allor ch'era adunata l'assemblea Nella Bastia e sentenziar dovea.
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 2, 2: Che imbrogli hai tu colla Giustizia?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 450: Mercurio era un valente atto ladrone; Ma temea degli sbirri la tristizia, E avea paura, se andava in prigione, Far adoprar i ferri alla Giustizia.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: La maniera.... d'impor silenzio alla povera Agnese, d'incutere a Renzo tale spavento, da fargli passare il dolore, e il pensiero di ricorrere alla Giustizia.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 303: Di qui a un'ora voi siete in libertà.... Ve n'andate per i fatti vostri, e nessuno saprà che siete stato nelle mani della Giustizia.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 7: E noi tiranni Chiama ogni vile adulator di plebe Ch'uom di stato si tiene, e qui vorrebbe I falli impuri e la giustizia inerme.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 20: Sian di questa Invisibil giustizia i gran decreti, Come quelli del ciel, divisi in tutto Dall'intender mortale.
Definiz: § XV. Si usò per Condanna capitale. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 37: Credo che buon sarà forse far triegua.... E dare alla giustizia esecuzione Intanto di que' due ch'io tengo presi.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 228: Tiberio l'avea caro, per non parer quel desso che ammazzasse tutti i grandi. E le giustizie faceva fare al Senato; ed ei le grazie.
Definiz: § XVI. Onde Fare giustizia, o la giustizia, in senso particolare, vale Eseguire una sentenza capitale; e anche si disse Fare giustizia di sangue. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 64: E in quello campo fatto le forche, feciono giustizia.
Esempio: Vill. G. 284: Li mandassono presi alquanti cominciatori, e rompitori delle triegue, per farne giustizia.
Esempio: E Vill. G. 708: Sotto il suo titolo di guardia, stendea il suo uficio di ragione e di fatto, a modo di bargello, sopra ogni altra signoria, e faccendo giustizia di sangue come gli piacea, senza ordine di statuti.
Esempio: E Vill. G. 709: E volendo il detto messer Acorrimbono far giustizia in persona di certi ch'avea presi per lo detto romore, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 105: Ma tutto pareva niente, perciò che il Duca pur fermo a volerne fare giustizia stava.
Esempio: Castigl. Carteg. V. 142: Passeggiando fuori di Bologna con alcuni gentiluomini presso al loco, dove si fa la giustizia, e vedendovi un uomo poco prima impiccato, ec.
Esempio: Med. Lett. 2, 246: Ho.... la mano tutta imbrogliata con certi capi di vipera, delle quali, son già quattro giorni passati, fu fatta giustizia, e fu a loro tagliata la testa dal busto (qui per similit.).
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 12: Quello che purga i peccati è la penitenza, per la quale l'uomo sè medesimo giudica, e fa giustizia di sè, punendo i mali ch'ha fatti.
Definiz: § XVIII. Sì usò pure per l'Atto del far giustizia de' colpevoli, Esecuzione della loro condanna; e più particolarmente, l'Atto del giustiziare; ed altresì il Luogo dove tale atto si compie. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 144: Era già tanto moltiplicata la gente a vedere questa giustizia, che non poteva avere l'entrata.
Esempio: Tav. Rit. 1, 184: Lo re Artù fae addobbare la reina alla giustizia.
Esempio: Vill. G. 264: Avendo [il Potestà] preso e condannato nella testa, per micidio fatto, un gran guerriere e caporale,.... e andando alla giustizia, messer Corso Donati con suo seguito il volle torre per forza alla famiglia. Per la qual cosa la detta Potestà fece sonare la campana a martello; onde s'armò e trasse al Palagio tutta la buona gente di Firenze, chi a cavallo e chi a piede, gridando Giustizia, giustizia.
Esempio: E Vill. G. 265: La detta Podestà.... il fece strascinare per la terra, e poi impiccare per la gola, e condannò in moneta coloro che aveano cominciato il romore, e impedita la giustizia.
Esempio: E Vill. G. 801: Finito il termine di messer Malatesta, gli fu aggiunta la capitaneria generale della guerra, e che potesse far giustizia personale in città e di fuori.
Esempio: E Vill. G. 803: Per le sopradette giustizie, fatte in avere e in persona per lo Duca di quattro popolani delle maggiori case di Firenze di popolo, Medici, Altoviti, Ricci e Rucellai, il Duca fu molto temuto e ridottato da tutti i cittadini.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 203: E morendo sofferse d'essere tradito.... e mandato al luogo della giustizia colla croce in collo, per dirisione.
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 12: Io vo' impiccarlo come traditore, Perchè d'Astolfo impedì la giustizia.
Esempio: Bern. Orl. 51, 5: Fu giustizia di Dio, che quel Brunello Fusse dal re mandato alla giustizia.
Esempio: Cellin. Vit. 427: Cominciò a dire con un certo suon di voce mesto, afflitto, come coloro che danno il comandamento dell'anima a quei che hanno andare a giustizia.
Esempio: Grazz. Comm. 313: Egli par proprio che voi abbiate a ire a giustizia.
Esempio: Speron. Op. 3, 97: Il re santo, tutto abbondante di sua francesca benignità, intercedendo il fratel di Pierre conte di Dreux, li perdonò la giustizia che meritavano le sue colpe, e caramente in sua grazia, come era prima, lo ricevette.
Esempio: Baldin. Art. Int. 57: Una veramente stupenda carta, ove sono espresse diverse giustizie di malfattori.
Definiz: § XIX. Si usò altresì per La persona stessa condannata al supplizio; ed anche per La schiera di coloro che accompagnano i condannati. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 44: Di nuovo un'altra spia ne va volando, Che la giustizia uscirà presto fuore.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 18, 46: Già eron gli stendardi apparecchiati, E Mariotto è innanzi alla giustizia, Già fuor della città son capitati, ec.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 18, 48: Orlando e 'l re Gostanzo hanno veduto E Spinellon, che la giustizia viene, E che 'l Soldan con essa è fuor venuto.
Esempio: Varch. Ercol. 119: Si soleva, quando una giustizia era condotta in cima delle forche per doversi giustiziare, in quella che il manigoldo stava per dargli la pinta, sonare una tromba.
Definiz: § XX. E figuratam., come titolo d'ingiuria, per Furfante, quasi Degno d'esser giustiziato; Forca, Capestro. –
Esempio: Franc. Son. 52: Capresto, gogna, mitera e giustizia.
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 1: Non ha cera d'astrologo? H. Di giustizia più presto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 84: Non dubitar di niente. F. Oh! io non dubito. Non dubitate voi. M. Oh che giustizia! F. Ma finiamola oramai.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 161: Cava fuor questo diamante e dammelo In mano: ond'io lo riconobbi subito Che egli era 'l mio, e dico: doh, giustizia! Questo è 'l mio diamante.
Esempio: E Cecch. Mogl. 5, 6: Oh Quella giustizia non arriva.
Esempio: E Cecch. Romanesc. 2, 3: Ah forca! forca! C. Guai a te s'i' fussi forca, chè Tu mi saresti penzoloni addosso: Giustizia sei! R. S'i' t'aggiungo, impiccatello!
Definiz: § XXI. Giustizia originale, chiamano i Teologi Lo stato d'innocenza e di grazia, nel quale fu creato il primo uomo. –
Esempio: Bart. D. Vit. Caraff. 2, 20: Le passioni altro che per virtù non si domano; perocchè elle non si tornano mai a quel conserto fra loro nè a quell'antica suggezione, in che erano in Adamo, e sarebbono in noi, se mantenuta la giustizia originale, per natura ubbidissero alla ragione.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 222: Tolta dalla natura umana la giustizia originale, tutti gli appetiti cominciarono a correre dietro i loro propj oggetti.
Esempio: E Mann. magg. 13, 1: In virtù della giustizia originale da Dio donatagli sarebbe stato [l'uomo] immortale.
Definiz: § XXII. Giustizia della pubblica onestà. Term. de' Teologi e de' Canonisti. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 83: Che è la giustizia della pubblica onestà? Risponde san Tommaso: È un parentado, il quale nasce dello sponsalizio, il quale trae fortezza dall'ordinamento della Chiesa per la sua onestà. Quando alcuni fra loro contrassono lo sponsalizio, niuno della consanguinità dello sposo puote avere quella sposa per moglie, nè niuna della consanguinità della sposa puote avere quello sposo per marito.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. appr.: Dello sponsalizio condizionato, siccome di quello che è nullo a consentimento, e incerto, non nasce la giustizia della pubblica onestà.
Definiz: § XXIII. Corte di Giustizia. –
V. Corte, § XXI.
Definiz: § XXIV. Esecutore della Giustizia. –
V. Esecutore, § V.
Definiz: § XXV. Gonfaloniere di Giustizia. –
V. Gonfaloniere.
Definiz: § XXVI. Ordinamenti di Giustizia o della Giustizia. –
V. Ordinamento.
Definiz: § XXVII. Palazzo di Giustizia. –
V. Palazzo.
Definiz: § XXVIII. Avere la giustizia, si disse per Aver ragione, Essere dalla parte della ragione. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 54: Or guarda che a te non paia avere la giustizia, e che pure sopra lui ponghi la colpa di questa briga.
Definiz: § XXIX. Fare giustizia ad alcuno, o ad alcuna qualità sua, Rendere, e simili, giustizia ad alcuno, o ad alcuna qualità sua, vale Riconoscere il merito suo, la lode dovutagli, per ciò ch'egli ha fatto di buono: e nello stesso senso dicesi Rendere giustizia al merito, o Fare, giustizia al merito. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 17: Questo così gran risparmio (giacchè l'A. V. S. gradisce che venga fatta giustizia a chi ell'è dovuta), mercè, individualmente, all'intelligentissima avvedutezza del cavaliere Pier Francesco Borgherini, ec.
Esempio: Red. Lett. 3, 286: Al che se ella vorrà aggiugnere queste belle cacce in una stagione così bella, farà giustizia ad un uomo, che non amando passatempo alcuno in questo mondo, ha voluto questa volta condescendere al genio comune.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 50: Quando la verità apre la strada per giustificare la prima condotta di un uomo che seppe farsi così grande con le proprie azioni, ci par dovere il rendergli giustizia.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 212: Tutti si trovarono disposti per la pace, senza alcuna controversia, rendendo giustizia al discernimento di Maghiscatzin, che solo aveva conosciuto la verità, prima di toccarla con mano.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 92: Sono tutte cose che fanno che gli uomini non rendano giustizia al lor merito (de' virtuosi e letterati).
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 50: Ben importa però ch'io vi dimostri Suoi pregi tutti, onde non resti oscuro Un naso ch'è l'onor de' tempi nostri,... Che si faccia, vo' dir, giustizia al merito.
Definiz: § XXX. Fare giustizia o la giustizia, Ministrare, Rendere, giustizia, e talvolta la giustizia, vale Conoscere e Giudicare secondo giustiza degli atti e de' diritti dei cittadini; Esercitare rettamente l'ufficio di giudice. –
Esempio: Ceff. Dicer. 41: Onore nel reggimento s'acquista per fare giustizia. Alla quale si richieggiono tre cose: cioè, il buon volere, il sofficiente potere e l'effettuoso operare.
Esempio: >Car. Lett. fam. 2, 37: Se io venissi dagli antipodi, la signoria di Vinegia non mi farebbe ministrar giustizia?
Esempio: Cecch. Incant. 1, 1: I' me n'andrò a gli Otto o al Principe, Dove so che mi fia fatto giustizia.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 132: Prestato il solito giuramento di render ragione e far la giustizia,... presero il possesso [dell'ufficio] con le consuete formalità.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 256: Scusi, signor, dove si fa giustizia? Abbia pazienza, non lo so davvero.
Definiz: § XXXI. Tener giustizia, vale Render ragione, Amministrare la giustizia. –
Esempio: Grazz. Pros. 40: Se ne andò, che era quasi sera, dentro a uno magistrato che giustizia teneva.